Skip to main content
Il saggio analizza gli elementi costitutivi del lessico bonvesiniano della quotidianità, nel loro rapporto con il tema della 'convenientia' (snodo che si presenta a un tempo linguistico, culturale e pedagogico-didattico). Il contributo si... more
Il saggio analizza gli elementi costitutivi del lessico bonvesiniano della quotidianità, nel loro rapporto con il tema della 'convenientia' (snodo che si presenta a un tempo linguistico, culturale e pedagogico-didattico). Il contributo si focalizza soprattutto sui "De quinquaginta curialitatibus ad mensam", ma allargherà lo sguardo e l'indagine ad altri testi bonvesiniani e alla letteratura “lombarda” precedente e coeva, a partire dai testi del codice Saibante-Hamilton 390, monumento della letteratura duecentesca dell'Italia settentrionale, aggiungendo qualche incursione verso altri testi lombardi a vocazione didattica, interessati al dialogo tra la lingua del quotidiano e la “convenientia’ (in particolare, i cosiddetti "Insegnamenti a Guglielmo", recentemente ricondotti all’area lombarda orientale).
The essay examines the last, large chapter of the anonymous fourteenth-century Florentine translation of the Legenda aurea (LAI CLXXVII) and studies its syntactic-pragmatic structure, according to the principles of textual linguistics.... more
The essay examines the last, large chapter of the anonymous fourteenth-century Florentine translation of the Legenda aurea (LAI CLXXVII) and studies its syntactic-pragmatic structure, according to the principles of textual linguistics. The observations on syntactic typologies, textuality, cohexives, connectives and deictics allow to propose some general reflections on the textual structure of the whole translation. * * * * * Il saggio prende in esame l’ultimo, ampio capitolo del volgarizzamento fiorentino anonimo trecentesco della Legenda aurea (LAI 177) e ne studia la struttura sintattico-pragmatica, secondo i principi della linguistica testuale. Le osservazioni sulle tipologie sintattiche, sulla testualità, sui coesivi, sui connettivi e sui deittici permettono di proporre alcune riflessioni generali sulla struttura testuale dell’intera traduzione.
Manzoni Jurist and Impolitic. La storia della colonna infame in Mino Martinazzoli's Interpretation • The essay is dedicated to the pamphlet written by the politician and jurist Mino Martinazzoli (1931-2011). Based on the reworking of... more
Manzoni Jurist and Impolitic. La storia della colonna infame in Mino Martinazzoli's Interpretation • The essay is dedicated to the pamphlet written by the politician and jurist Mino Martinazzoli (1931-2011). Based on the reworking of various speeches made during the bicentenary of Alessandro Manzoni's birth (1985), the text contains an original interpretation of the Storia della Colonna Infame. In it, Martinazzoli analyses Manzoni's work from the point of view of style and argument construction, and it demonstrates its proximity to a trial indictment. The essay contextualises the contribution in the cultural, ideological and political debate of the 1980s and examines Martinazzoli's interpretative thesis, focusing in particular on its ethical-political and stylistic-formal analysis.
Scheda n. 37 per il catalogo della mostra promossa dall'Accademia Nazionale dei Lincei sotto l'Alto Patronato del Presidente della Repubblica dal titolo "Con gli occhi di Dante. L'Italia artistica nell'età della Commedia" (Roma, Palazzina... more
Scheda n. 37 per il catalogo della mostra promossa dall'Accademia Nazionale dei Lincei sotto l'Alto Patronato del Presidente della Repubblica dal titolo "Con gli occhi di Dante. L'Italia artistica nell'età della Commedia" (Roma, Palazzina dell'Auditorio - Villa Farnesina, 26 marzo-25 giugno 2022) nell'ambito del programma "Il Trittico dell'Ingegno Italiano 2019-2021".
Presentazione del volume che raccoglie gli Atti del Convegno internazionale di Roma-Milano-Friburgo, 16-17 novembre 2020, promosso da Coordinate Dantesche, Gruppo di ricerca interdisciplinare congiunto per le Università di Milano e di... more
Presentazione del volume che raccoglie gli Atti del Convegno internazionale di Roma-Milano-Friburgo, 16-17 novembre 2020, promosso da Coordinate Dantesche, Gruppo di ricerca interdisciplinare congiunto per le Università di Milano e di Friburgo, Centro Pio Rajna - Centro di studi per la ricerca letteraria, linguistica e filologica, in collaborazione con Casa di Dante in Roma, Ministero per i Beni culturali e le attività culturali e per il Turismo.
The publication of Mino Martinazzoli’s (1931-2011) speeches in parliament and to the Lombard Regional Council have rekindled interest in his book production. His sensitivity as an intellectual allowed him at times to propose critical... more
The publication of Mino Martinazzoli’s (1931-2011) speeches in parliament
and to the Lombard Regional Council have rekindled interest in his book production.
His sensitivity as an intellectual allowed him at times to propose critical
readings of literary texts, mostly connected to the theme of complexity, a topic of
which he was particularly fond. Many of these writings, just like his speeches,
were published starting from transcriptions of recordings: a fact that gives rise to
numerous philological curiosities.
Analisi di casi di stratificazione linguistica, editoriale ed ermeneutica relativi al poemetto duecentesco misogino "Proverbia que dicuntur super natura feminarum".
Research Interests:
Il saggio analizza i racconti a tema misogino del Sendebar, mostrando come essi si relazionino in maniera profonda e sistematica con il tema principale della raccolta, la ricerca e la costruzione della perfetta saggezza. // The paper... more
Il saggio analizza i racconti a tema misogino del Sendebar, mostrando come essi si relazionino in maniera profonda e sistematica con il tema principale della raccolta, la ricerca e la costruzione della perfetta saggezza. // The paper analyzes the misogynistic stories of Sendebar, showing how they relate in a deep and systematic way with the main theme of the collection, the search and construction of perfect wisdom.
Il saggio è dedicato alla multiforme tradizione testuale dell’episodio del "fier baiser". Attraverso l’analisi delle attestazioni celtiche, romanze e germaniche medievali, riflette sulla persistenza e sulla continua riscrittura di questo... more
Il saggio è dedicato alla multiforme tradizione testuale dell’episodio del "fier baiser". Attraverso l’analisi delle attestazioni celtiche, romanze e germaniche medievali, riflette sulla persistenza e sulla continua riscrittura di questo motivo letterario che, nonostante la sua potenzialità iconica, non ha dato vita a una tradizione illustrativa di accompagnamento. // The essay concerns the multiform textual tradition of the "fier baiser" episode. By analysing the medieval Celtic, Romance and Germanic attestations, it reflects on continuation and rewriting of this literary motif, which has not developed any back-up illustrative tradition, in spite of its iconic potential.
À propos di M.-J. Heijkant, Tristano multiforme. Studi sulla narrativa arturiana in Italia, Firenze, Olschki, 2018; G. Murgia, La Tavola Ritonda tra intrattenimento ed enciclopedismo, Roma, Sapienza Università Editrice, 2015; Lancellotto.... more
À propos di M.-J. Heijkant, Tristano multiforme. Studi sulla narrativa arturiana in Italia,
Firenze, Olschki, 2018; G. Murgia, La Tavola Ritonda tra intrattenimento ed enciclopedismo, Roma, Sapienza Università Editrice, 2015; Lancellotto. Versione italiana inedita del Lancelot en prose, ed. critica a c. di L. Cadioli, Firenze, Edizioni del Galluzzo per la Fondazione Ezio Franceschini, 2016.
Voce "Segre, Cesare" del Dizionario Biografico degli Italiani, vol. 91 (2018)
Il vol. 1/2018 di "Linguae et cetera", rivista di lingue e culture moderne del Dipartimento di Scienze della Comunicazione, Studi Umanistici e internazionali. Storia, Culture, Lingue, Letterature, Arti, Media dell'Università degli studi... more
Il vol. 1/2018 di "Linguae et cetera", rivista di lingue e culture moderne del Dipartimento di Scienze della Comunicazione, Studi Umanistici e internazionali. Storia, Culture, Lingue, Letterature, Arti, Media dell'Università degli studi di Urbino "Carlo Bo" raccoglie i testi di alcune delle lezioni tenutesi a Urbino dal 17 al 21 luglio 2017 in occasione del Corso di Alta Formazione dal titolo "Costruire l'Europa: dal Medioevo alle Modernità". Il presente saggio costituisce l'introduzione a cura dei due coordinatori del corso, Antonella Negri e Roberto Tagliani.
Research Interests:
Il saggio presenta le più recenti scoperte relative alla storia antica del ms. Hamilton 390, già Saibante, che conserva alcuni tra i più antichi testi della letteratura italiana settentrionale, anche attraverso la riscoperta di alcune... more
Il saggio presenta le più recenti scoperte relative alla storia antica del ms. Hamilton 390, già Saibante, che conserva alcuni tra i più antichi testi della letteratura italiana settentrionale, anche attraverso la riscoperta  di alcune carte del fondo Francesco Novati (1859-1917).
======================================
The paper presents the most recent discoveries concerning the ancient history of the ms. Hamilton 390 (formerly Saibante), which preserves some of the oldest texts of Medieval Literature in Northern Italy, also through the rediscovery of some unpublished documents by Francesco Novati (1859-1917).
L’articolo descrive la costellazione dei volgarizzamenti italiani della Navigatio sancti Brendani, ricostruendo alcuni episodi significativi della complessa serie di relazioni – linguistiche, letterarie, ideologiche – tra le diverse... more
L’articolo descrive la costellazione dei volgarizzamenti italiani della Navigatio sancti Brendani, ricostruendo alcuni episodi significativi della complessa serie di relazioni – linguistiche, letterarie, ideologiche – tra le diverse versioni italiane (riconducibili a una duplice trafila di generazione e circolazione, toscana e padano-veneta) e il mare magnum della tradizione latina del testo, ben più che un best seller del Medioevo e fonte di innumerevoli traduzioni e riscritture nell’Europa, dentro e fuori i confini del dominio romanzo. (versione post-print)
Il progetto LAI - Legenda aurea in italiano - riunisce dal 2013 un gruppo di studiosi con l’obiettivo di allestire l’edizione critica del più importante volgarizzamento italiano del leggendario di Iacopo da Varazze, una traduzione... more
Il progetto LAI - Legenda aurea in italiano - riunisce dal 2013 un gruppo di studiosi con l’obiettivo di allestire l’edizione critica del più importante volgarizzamento italiano del leggendario di Iacopo da Varazze, una traduzione fiorentina, trecentesca, già pubblicata da Arrigo Levasti fra il 1924 e il 1926, in un’edizione tuttavia inaffidabile e basata sulla trascrizione di un solo manoscritto, il codice Riccardiano 1254. Viene qui presentato un primo saggio della futura edizione critica, basata su un nuovo censimento della tradizione manoscritta: una selezione di dieci capitoli, preceduti da un’esposizione dei criteri di edizione e dei risultati finora raggiunti.
Since 2013, the LAI (Legenda Aurea in Italiano,) project is occupying a team of scholars who aim to prepare a critical edition of the most important Old Italian translation of Iacopo da Varazze’s Golden Legend, a fourteenth-century Florentine text. The existing version, published by Arrigo Levasti in the years 1924-1926, is unreliable and based on a single ms., the Riccardiano (1254). This article offers a sample of the forthcoming critical edition, based on a new census of the ms. tradition: a selection of ten chapters preceded by an exposition of the criteria for the edition and of the results achieved until now.
L’articolo analizza alcune caratteristiche narrative delle augmentationes meravigliose inserite nella parte conclusiva del volgarizzamento veneto della Navigatio Sancti Brendani L’analisi si concentra, in particolare, sul più antico... more
L’articolo analizza alcune caratteristiche narrative delle augmentationes meravigliose inserite nella parte conclusiva del volgarizzamento veneto della Navigatio Sancti Brendani  L’analisi si concentra, in particolare, sul più antico testimone manoscritto di questo ramo della tradizione volgare italiana, un frammento oggi conservato alla Trinity College Library di Dublino  In ne, l’articolo contiene una nuova edizione del testo, accompagnata da un’analisi linguistica.
    *    *    *   
The paper aim to analyze some narrative characteristics concerning the marvelous augmentationes inserted in the  nal part of the Navigatio Sancti Brendani’s Venetian vernacular translation  The analysis focuses on the oldest manuscript of this branch of the Italian vernacular tradition, a fragment now at Trinity College Library in Dublin  Finally, the paper contains a new edition of this text, with a linguistic analysis
Il saggio presenta una nuova versione unificata, corretta, ampliata e aggiornata della bibliografia degli scritti di Francesco Novati (1859-1915), integrata da un’introduzione che sottolinea il ruolo del filologo cremonese nel mondo... more
Il saggio presenta una nuova versione unificata, corretta, ampliata e aggiornata della bibliografia degli scritti di Francesco Novati (1859-1915), integrata da un’introduzione che sottolinea il ruolo del filologo cremonese nel mondo accademico e culturale del suo tempo e la necessità di approfondire gli studi sull’importanza del suo contributo e delle sue intuizioni in molti ambiti dello scibile umanistico, anche non immediatamente riconducibili alla sua professione ufficiale di filologo e medievista.

The paper presents a new bibliography of the writings of Francesco Novati (1859-1915) unified, corrected, expanded and updated, with an introduction concerning the role of the philologist in the academic and cultural world of his time. The introduction focuses on the importance of studying in deep Novati’s contribution and his intuitions in many Humanistic disciplines, also not immediately related to his official profession of philologist and medievalist.
Il saggio riepiloga le caratteristiche linguistiche della scripta bresciana trecentesca a partire dai testi volgari conservati nell'Istrumentario dell'arciconfraternita dei Disciplini di San Cristoforo in Brescia
The paper contains the critical edition of the venetian vernacular translation of the Navigatio Sancti Brendani from the ms. Paris, Bibliothèque nationale de France , it. 1708. The work is introduced by a critical study concerning the... more
The paper contains the critical edition of the venetian vernacular translation of the Navigatio Sancti Brendani from the ms. Paris, Bibliothèque nationale de France , it. 1708. The work is introduced by a critical study concerning the manuscript, the language of the text and the status of Italian vernacular translations, with particular reference to the branch of the Venetian tradition.
–    o    –    o    –    o    –    o    –    o    –    o    –    o    –    o    –    o    –
Il saggio pubblica l’edizione del volgarizzamento veneziano della Navigatio Sancti Brendani contenuto nel manoscritto Paris, Bibliothèque nationale de France, it. 1708, accompagnata da uno studio sul codice, sulla lingua del testo e sullo statuto letterario dei volgarizzamenti del testo mediolatino, con particolare riferimento al ramo veneto della tradizione.
The article contains the edition of a new manuscript fragment of ‘Des quatre temps d'aage d'ome’ by Philippe de Novare, recently discovered recently in the fund "Miniature and cimeli” of the Archivio di Stato of Milan. The edition of the... more
The article contains the edition of a new manuscript fragment of ‘Des quatre temps d'aage d'ome’ by Philippe de Novare, recently discovered recently in the fund "Miniature and cimeli” of the Archivio di Stato of Milan. The edition of the text is preceded by an essay that traces the early history of the document, studies the relationship with the entire manuscript tradition of the work and analyzes the language of the fragment, identifying Franco-Italian ad Outremer stratifications.
"
Battles and treasons, passions and love, tricks and lust for power, tyranny and good governance, wisdom and courtesy to explain the birth of Western culture. A new reading of the ‘Roman d’Eneas’ and the others Old French Romances of... more
Battles and treasons, passions and love, tricks and lust for power, tyranny and good governance, wisdom and courtesy to explain the birth of Western culture. A new reading of the ‘Roman d’Eneas’ and the others Old French Romances of Antiquity.
The paper presents the first results of a project chaired by Maria Luisa Meneghetti, aiming at studying mariuscript Berlin, Staatsbibiliothek, Hamilton 390 (olim Saibante) from the codicological, paleographic, linguistic, textual,... more
The paper presents the first results of a project chaired by Maria Luisa Meneghetti, aiming at studying mariuscript Berlin, Staatsbibiliothek, Hamilton 390 (olim Saibante) from the codicological, paleographic, linguistic, textual, historical and artistic points of view. A first-hand analysis of the manuscript provided data for a new complete and updated codicological description, and enabled some important discoveries, like the subscription of an ancient owner, Marco, written in October 1350 in Famagusta (f`. lr). Against this backdrop, the paper formulates hypotheses on the ancient stages of the history of the codex. The study also proposes a new description and interpretation of the two first illuminations (ff. lr-2v, portraying the Rose-Window and the Fortune's Wheel).
The essay is dedicated to the reception of the Bible in the Didactic Old Literature in Northern Italy. The analysis of quotations, echoes and scriptural returns broadens the knowledge of some ideological connotations use of certain... more
The essay is dedicated to the reception of the Bible in the Didactic Old Literature in Northern Italy. The analysis of quotations, echoes and scriptural returns broadens the knowledge of some ideological connotations use of certain biblical places (notably proverbial and wisdom).
This paper highlights the recent discovery of two ancient Brescian texts, conserved in the same manuscript already examined by Gianfranco Contini in 1935 (Archivio Storico di Brescia, fondo Ospedale, Bonelli, busta 99). Both texts, a... more
This paper highlights the recent discovery of two ancient Brescian texts, conserved in the same manuscript already examined by Gianfranco Contini in 1935 (Archivio Storico di Brescia, fondo Ospedale, Bonelli, busta 99). Both texts, a ‘Planctus Beatae Virginis’ and a ‘Sententia finalis iudicii’, formed, along with the already known ‘Cum fo tradith el nos Segnor’, the Holy Thursday’s office of the Archconfraternity of San Cristopher. The work offers an edition and a linguistic analysis of such documents and furnishes a critical and dramaturgical study on the functions and the para-liturgical contexts in which they were performed by the Company’s members.
The paper collects discussants' contributions at the Round Table titled "Il romanzo in prosa tra Francia e Italia: stato della questione e nuovi percorsi di lavoro" (International Arthurian Society-Italian Branch Meeting, Università degli... more
The paper collects discussants' contributions at the Round Table titled "Il romanzo in prosa tra Francia e Italia: stato della questione e nuovi percorsi di lavoro" (International Arthurian Society-Italian Branch Meeting, Università degli studi di Pisa, 21-22 ottobre 2010). Tagliani's contribution, about 'Il roman de Tristan in prosa e l'Italia: questioni aperte', is at pp. 231-236, and focuses critical problems related to the reception of the Arthurian romances in Old French prose in Italy in the fourteenth century, from the point of view of literary history, philology, linguistics and codicological philology.
Four lexicographical entries are dedicated to the investigation of the entries arcolino, aster, nigromancia and al delongo. The results of the proposed linguistic analysis have an immediate effect on the formulation of some entries of the... more
Four lexicographical entries are dedicated to the investigation of the entries arcolino, aster, nigromancia and al delongo. The results of the proposed linguistic analysis have an immediate effect on the formulation of some entries of the Tesoro della Lingua Italiana delle Origini (TLIO) or on the definition of some forms listed as headwords in the Corpus OVI of ancient Italian, on which the TLIO is redacted.
The paper follows the evolution of character of Dinadan (that has been first introduced by the Prose Roman de Tristan) from the French versions of the text to the Italian ones. The study of two episodes (Löseth § 361 e § 363) highlights... more
The paper follows the evolution of character of Dinadan (that has been first introduced by the Prose Roman de Tristan) from the French versions of the text to the Italian ones. The study of two episodes (Löseth § 361 e § 363) highlights the continuing features of the character and the originality of the chivalric ideal represented by Dinadan.
This article introduces a new research about the language of the manuscript 55.k.5 of the Biblioteca dell’Accademia Nazionale dei Lincei e Corsiniana in Rome, which preserves a Venetian-born prose version of Roman de Tristan en prose,... more
This article introduces a new research about the language of the manuscript 55.k.5 of the Biblioteca dell’Accademia Nazionale dei Lincei e Corsiniana in Rome, which preserves a Venetian-born prose version of Roman de Tristan en prose, known as Tristano Corsiniano. The here contained episode, which summarizes the event of the Tournament of Louveserp (Löseth §§ 361-381), has been collocated by the scholars in different linguistic contexts in Venetian surroundings: Paduan, ‘veneto comune’, ‘veneto di terraferma’ connected with Vicenza, Veronese. This essay, through the study and the collation with the Venetian historical dialectology’s newest acquisitions, intends to demonstrate a stratification of the copy materials: on a Veronese substratum, which is possibly imputable to the first translation into vernacular, a Venetian superstratum is grafted, which testifies the diffusion of this text in the lagoon town. The linguistic perusal is completed by a large reasoned glossary which records the analysis of the entry presences in the main texts which have recently been researched in the marked area, by supporting the stratigraphic evaluation of the manuscript language.
The essay reconstructs the status quaestionis of the studies on the vulgarization of the Roman de Tristan en prose, better known as Tristano Corsiniano (Rome, Biblioteca Corsiniana, ms. 55 k 5), a rather ignored text by the Italian... more
The essay reconstructs the status quaestionis of the studies on the vulgarization of the Roman de Tristan en prose, better known as Tristano Corsiniano (Rome, Biblioteca Corsiniana, ms. 55 k 5), a rather ignored text by the Italian arthurian audience, variously registered in the Venetian area (Padua, Vicenza, Verona, Venetian ground) by the previous studies. Analysing the codicological, iconographical and linguistic data, the study comes to the formulation of the hypothesis of a genesis of the manuscript in the Venetian area in the last quarter of the thirteenth century, through the mediation of a lost Veronese specimen. Moreover, the article presents a deep analysis of the decoration attached to the text, by comparing it with the one obtained in various manuscripts of the same age of the same indicated area in order to underline the presence of common traits to a kind of Venetian atelier, similar for the illustrative typology and for the pictorial praxis testified by the corsinian manuscript.
The article contains a critical edition of the text and the melody of an original ballad attributed to the composer Zacara da Teramo, followed by a stylistic, linguistic, metric and cultural annotations, with particular reference to the... more
The article contains a critical edition of the text and the melody of an original ballad attributed to the composer Zacara da Teramo, followed by a stylistic, linguistic, metric and cultural annotations, with particular reference to the presence of the proverbs in the text.
The article studies a new witness of the so-called ‘Epigramma di Argo’, attributed to Machiavelli; gives an interpretative transcription of the manuscript, followed the critical edition of the text on the basis of all known witness. The... more
The article studies a new witness of the so-called ‘Epigramma di Argo’, attributed to Machiavelli; gives an interpretative transcription of the manuscript, followed the critical edition of the text on the basis of all known witness. The paper shows that the epigram is apocryphal, erroneously attributed to the Florentine secretary by Benedetto Varchi.
Frontespizio e indice del volume III della prima traduzione italiana del ciclo della Vulgate (Lancelot-Graal), diretta da Lino Leonardi, con introduzioni e commento di Carlo Beretta, Luca Cadioli, Massimiliano Gaggero, Claudio... more
Frontespizio e indice del volume III della prima traduzione italiana del ciclo della Vulgate (Lancelot-Graal), diretta da Lino Leonardi, con introduzioni e commento di Carlo Beretta, Luca Cadioli, Massimiliano Gaggero, Claudio Lagomarsini, Elena Stefanelli, Roberto Tagliani, in corso di pubblicazione presso l'editore Einaudi (collana "I millenni").

Nel volume sono di Roberto Tagliani: Una parte della nota al testo (pp. 16-18); l'introduzione all'Agravain (pp. 277-289), la traduzione dell'ultima parte del romanzo (pp. 621-805) e le relative note di commento (pp. 845-851).
Il volume, curato da Antonella Negri e Roberto Tagliani, raccoglie i saggi di Speranza Cerullo, Luciano Formisano, Claudio Lagomarsini, Paolo Maninchedda, Paolo Squillacioti e Riccardo Viel dedicati al tema del falso e della... more
Il volume, curato da Antonella Negri e Roberto Tagliani, raccoglie i saggi di Speranza Cerullo, Luciano Formisano, Claudio Lagomarsini, Paolo Maninchedda, Paolo Squillacioti e Riccardo Viel dedicati al tema del falso e della falsificazione nella tradizione letteraria italiana e romanza e nella società contemporanea, nati intorno all’esperienza della Summer School di Urbino del luglio 2019 dedicata a questo tema. L’evento urbinate, terza edizione del ciclo Costruire l’Europa, ha concluso il progetto che per tre anni ha posto a denominatore comune delle sue riflessioni un tema da sempre caro alla filologia romanza: l’idea di un’Europa vista nei suoi fondamenti culturali, letterari e linguistici.
Il manoscritto Saibante-Hamilton 390. Edizione critica diretta da M.L. Meneghetti, coordinamento editoriale di R. Tagliani, con saggi, edizioni, formario e indici di M.G. Albertini Ottolenghi, D. Battagliola, S. Bertelli, M. Gaggero, R.E.... more
Il manoscritto Saibante-Hamilton 390. Edizione critica diretta da M.L. Meneghetti, coordinamento editoriale di R. Tagliani, con saggi, edizioni, formario e indici di M.G. Albertini Ottolenghi, D. Battagliola, S. Bertelli, M. Gaggero, R.E. Guglielmetti, S. Isella Brusamolino, G. Mascherpa, M.L. Meneghetti, L. Sacchi, R. Tagliani, Roma, Salerno Editrice, 2019. ISBN: 978-88-6973-440-3.

Il volume, acquistabile in forma cartacea presso Salerno Editrice (https://www.salernoeditrice.it/prodotto/il-manoscritto-saibante-hamilton-390/) è scaricabile in open access nel formato digitale dal 30 giugno 2021 - oltre a questa pagina di Academia.edu, è possibile scaricarlo all'url: https://air.unimi.it/handle/2434/739860

PRESENTAZIONE - L’illustre codice Hamilton 390 della Staatsbibliothek zu Berlin (già Saibante), che il volume pubblica in edizione critica, ha destato l’interesse di alcuni tra i più grandi filologi romanzi dell’Otto e Novecento. Realizzato verosimilmente a Treviso nei primissimi anni Ottanta del Duecento, conserva un florilegio di testi latini e volgari di straordinaria importanza: è infatti «il primo manoscritto italiano a proporsi in forma di raccolta coerente, e i testi volgari in esso contenuti (spesso degli unica) rappresentano il più antico corpus di opere di carattere didattico-moraleggiante dell’Italia settentrionale. Le numerose miniature del codice intrecciano un fitto dialogo con i testi e hanno funzione non solo decorativa, ma anche, e ancor più, di complemento esegetico» (dall’Avvertenza, p. V).
Il volume raccoglie, per la prima volta, l’edizione critica integrale di questo monumentum delle Origini italiane, accompagnato da uno studio multiprospettico che ripercorre la storia antica e moderna del codice, facendo emergere le particolarità del suo assetto materiale, ma anche i molti – e finora poco valorizzati – pregi letterari, artistici, storico-culturali che ne determinano la fisionomia. L’edizione complessiva, che permette in primo luogo di osservare l’oggetto nella sua materialità e nella sua realtà testimoniale, consente anche, da un lato, la piena intelligenza dei testi che lo compongono, esaminati nella loro peculiare stratificazione testuale e linguistica; dall’altro, offre l’opportunità d’indagare compiutamente il rapporto tra i testi e le illustrazioni che li corredano: un rapporto vistoso ed esplicito, che fa del manoscritto un caso pressoché unico nel panorama della produzione libraria dei primi secoli della letteratura italiana (ma anche europea).
Le note introduttive e i commenti puntuali a ciascuna delle opere, insieme al formario analitico completo (volgare e latino) relativo a tutti i testi contenuti, offrono un impianto esegetico il più aggiornato e sistematico possibile; gli studi codicologici e storicoartistici, nonché l’indagine sui paratesti e sull’impianto illustrativo, che alla parte propriamente esegetica si integrano in modo coerente, propongono, nel loro complesso, un nuovo ed efficace paradigma per lo studio dei grandi manoscritti letterari medievali.
ENGLISH VERSION - The renowned Saibante-Hamilton 390 manuscript, held in the Staatsbibliothek of Berlin and here presented for the first time in a critical edition, has sparked the interest of the greatest philologists of the nineteenth and twentieth centuries. Presumably produced in Treviso in the early 1280s, it preserves a florilegium of Latin and vernacular texts of extraordinary importance: it is “the first Italian manuscript organized as a coherent collection, and the vernacular texts contained in it represent the most ancient corpus of didactic-moralizing works of northern Italy. The copious illuminations of the codex are in a constant dialogue with the texts and play not only a decorative role, but also an important interpretive one”(from the Avvertenza, p. V).
This volume presents, for the first time, the integral critical edition of a monument of the Italian Origins, accompanied by a multi-disciplinary study that traces the ancient and modern history of the codex, bringing out its specificities, but also its literary, artistic and historical-cultural qualities. The complete edition, which affords access to  the object in its materiality, also allows, on the one hand, the full comprehension of the texts that compose it, examined in their peculiar textual and linguistic stratification; on the other, it gives the opportunity to investigate the relationship between the texts and illuminations that complement them. Such an apparent and explicit relationship makes the manuscript a unique artifact in the history of book production of the first centuries of Italian (and European) literature.
The introductory notes and the commentaries to each text, together with the analytical form list (in the vernacular and in Latin) of all the texts offer an updated and organized exegetical system; the codicological and art historical analysis, the investigation on the para-texts and the illustrative system, which are integrated in the exegetical section, propose a new and effective paradigm for the study of the great literary manuscripts of the Middle Ages.
La genèse du texte connu sous le nom de Tristano Corsiniano, une traduction italienne de l'épisode du tournoi de Louveserp du Roman de Tristan en prose (Löseth 1890, §§ 361-381), se situe, sur la base d'indices codicologiques et... more
La genèse du texte connu sous le nom de Tristano Corsiniano, une traduction italienne de l'épisode du tournoi de Louveserp du Roman de Tristan en prose (Löseth 1890, §§ 361-381), se situe, sur la base d'indices codicologiques et artistiques, dans la terre ferme vénitienne. La typologie de l'unique témoin, conservé à la Bibliothèque de l'Accademia dei Lincei e Corsiniana, rentre dans la production, répandue dans la région de Venise, de manuscrits de qualité moyenne ou basse contenant des textes chevaleresques très différents de ceux des manuscrits plus raffinés, destinés aux bibliothèques courtoises. Au cours du Quatorzième siècle, la demande croissante de textes provenant de la classe bourgeoise et marchande qui prend goût, sur le modèle aristocratique, à la littérature de divertissement (surtout de genre chevaleresque), transforme le livre en un status symbol. Notre texte s’adresse donc au public bourgeois et urbain de la fin du Quatorzième siècle, dont la passion pour les gestes d’armes des romans arthuriens va de pair avec l’acquisition d’un prestige social croissant.
En ce qui concerne la langue du texte, cette nouvelle édition met en évidence la stratification des deux séries parallèles de phénomènes linguistiques: la première, et la plus ancienne, de provenance véronaise, la deuxième d’origine vénitienne. La duplicité de la structure linguistique permet de ramener à de plus justes proportions l’hypothèse avancée par le premier éditeur du texte, Michele Galasso, qui a vu dans le Corsiniano une traduction directe d’un original français; les données linguistiques nous amènent, au contraire, à soutenir l’existence d’un antigraphe perdu du Corsiniano, dans la langue de la Vénétie, co-responsable avec les copistes de la dichotomie soulignée. D’ailleurs, Folena déjà (en 1956) soutenait que le texte «n’est pas l’original de la traduction, qui pourrait être antérieur d'un siècle peut-être». L’hypothèse à laquelle nous sommes donc parvenus postule l’existence d’un antigraphe en langue véronaise qui a été transcrit à Venise (ou d’une main vénitienne) dans un atelier qui a réalisé aussi les enluminures.
L’appareil iconographique est, lui aussi, cohérent avec les résultats présentés jusqu’ici. Nous avons déjà remarqué que le manuscrit contient de nombreuses images dessinées à la plume et peintes rapidement au pinceau avec une palette de couleurs sommaire et uniforme. Le CD-ROM annexé au volume montre la nature et l’importance des images du manuscrit.
Le lien entre les illustrations et la narration du texte est très étroit: chaque scène illustre un passage décrit dans les lignes qui précèdent, sans aucune exception ni erreur identifiable. La modalité de l’illustration est cohérente avec la pratique décorative typique du roman arthurien. Si le caractère ordinaire des illustrations est tout à fait évident, on peut néanmoins remarquer une vivacité et une intention narrative, presque didactique, en rapport avec le développement du texte écrit: c’est là une preuve que l’illustration complétait et, dans un certain sens, soutenait la lecture – peut-être collective – de l’épisode tristanien.
Il n’y a aucun doute que la langue et les illustrations du Corsiniano ont une fonction de vulgarisation, visant à diffuser la connaissance et le goût pour la matière arthurienne – et notamment tristanienne – dans un public qui n’est plus familiarisé avec la langue d’origine des «Arturi regis ambages pulcerrime» et des «Karoleas acies et Gallica gesta»; ces textes doivent s’adapter à la pratique linguistique du lecteur. Dans cette perspective s’insère une dimension idéologique: en supprimant ou en réduisant considérablement l’effet courtois et érotique de la matière arthurienne, le texte se transforme en un récit de ton épique (ce qui explique peut-être l’emploi fréquent du présent historique).
Il s’agit, au fond, d’un texte qui, sans avoir d’ambitions littéraires, cherche à reformuler idéologiquement la matière de Bretagne pour la destiner à la formation chevaleresque des consciences bourgeoises qui voient dans la chevalerie un idéal social dépassant leur condition quotidienne, ainsi que la création d’un mythe où puiser, par la delectatio, des enseignements courtois susceptibles d’ennoblir leur status social.
The volume contains the critical edition, with philological, codicological and linguistic commentaries about the manuscript L.II.17 conserved at the Queriniana Library of Brescia, that contains the ‘Regola’ and the ‘Officio della... more
The volume contains the critical edition, with philological, codicological and linguistic commentaries about the manuscript L.II.17 conserved at the Queriniana Library of Brescia, that contains the ‘Regola’ and the ‘Officio della Quaresima’ owned by the confraternity of ‘disciplini’ in Breno (Brescia, Italy). The text is accompanied by a theatric historical commentary that studies origins, performing modalities of paraliturgical ceremonies, especially those of the Holy Week. The work is completed by an essay concerning the dissemination of manuscripts that contains the Officio's texts (laudari, istrumentari, liturgical offices).
«Che senso ha leggere i Trovatori? Tramontato il mito romantico del loro aurorale primitivismo (hanno fatto, sì, germinare la poesia europea, ma sopra radici culturali poderose, illuminate da generazioni di eruditi); appannato – forse –... more
«Che senso ha leggere i Trovatori? Tramontato il mito romantico del loro aurorale primitivismo (hanno fatto, sì, germinare la poesia europea, ma sopra radici culturali poderose, illuminate da generazioni di eruditi); appannato – forse – ai nostri occhi il fascino letterario dell'amor cortese con i suoi riti, tutto sommato ripetitivi e stilizzati; sommerse le loro rime dalle successive grandi stagioni della poesia lirica europea: perché proprio i Trovatori, cioè una pattuglia di poche centinaia di poeti fiorita, con centro la Provenza, tra Catalogna e Italia prima di Dante e Petrarca?    La domanda è facilmente eludibile con un'autogiustificazione accademica: esiste una disciplina chiamata Filologia romanza (i non-laureati-in-lettere spesso la ignorano, ma è, o dovrebbe essere, un cardine della nostra educazione umanistica: lo studio dei testi scritti nelle lingue derivate dal latino) che ha fatto della letteratura provenzale antica la sua principale palestra. La Filologia romanza, e in particolare occitanica, in Italia sta abbastanza bene, specie rispetto ad altri Paesi. In Francia, per dire, è stata praticamente sterminata con la stessa risolutezza che nel Duecento guidò la crociata contro gli eretici albigesi.
Pur nei mala tempora, in Italia si coltivano ancora gli studi di robusta scuola filologica che hanno svelato all'Europa i Trovatori: la monumentale Bibliographie des Trobadours del tedesco Alfred Pillet, del 1933, ancora utilissima, è stata ora ripubblicata e ben aggiornata da Paolo Borsa, Roberto Tagliani e Stefano Resconi (e Stefano Asperti l'aveva già messa in internet). In Italia si pubblicano le migliori edizioni dei poeti di Provenza e i loro commenti più raffinati. Ma di tutto questo al pubblico arriva poco, e ciò non risponde alla domanda da cui siamo partiti. [...]» (Lorenzo Tomasin, ‘I Trovatori. A caccia d'amore e disamore’, in «Domenica. Il Sole 24 ORE», 19 gennaio 2014).
====================================================
La collana «Medioevi» prende vita da un’idea di Paolo Borsa e Roberto Tagliani e dalla disponibilità dell’editore Nicola Cavalli per Ledizioni. Si compone di due sezioni: la prima – Monumenta – si pone l’obiettivo di riproporre al pubblico degli studiosi e all’attenzione delle biblioteche alcune tra le opere più rilevanti della medievistica letteraria, filologica e linguistica d’area
romanza, italiana e latina: strumenti, saggi, edizioni di testi tuttora fondamentali nel panorama scientifico – pur nell’avanzare dei progressi delle produzioni scientifiche di settore – ma ormai di difficile reperibilità sul mercato librario.
Accanto a questo, la sezione Novissima si propone come sede editoriale moderna e dinamica, disponibile a ospitare e  promuovere lavori di valore, nella convinzione che sia utile offrire alla comunità degli studiosi una pluralità d’occasioni di confronto e di diffusione del sapere scientifico negli ambiti disciplinari
cui la collana è dedicata, favorendo l’incontro tra le diverse generazioni di ricercatori che, a vario titolo, operano nel mondo accademico e della saggistica specializzata.
“Stai fermo un girone” è un gioco concepito sul modello del tradizionale “gioco dell’oca”, dedicato all’Inferno di Dante Alighieri e alle discipline della ricerca umanistica coinvolte nello studio del Medioevo. Per avanzare e vincere non... more
“Stai fermo un girone” è un gioco concepito sul modello del tradizionale “gioco dell’oca”, dedicato all’Inferno di Dante Alighieri e alle discipline della ricerca umanistica coinvolte nello studio del Medioevo.
Per avanzare e vincere non occorrono soltanto conoscenze sui canti, i personaggi e i temi infernali, ma ci si dovrà anche confrontare con diversi metodi di indagine applicati ai testi negli studi universitari: questa, anzi, sarà la porta d’accesso per guardare all’opera dantesca sullo sfondo dell’intero Medioevo, con la sua storia, le sue idee, la sua cultura, i problemi che si è posto e le risposte che ha provato a dare. Il gioco potrà servire a stimolare e consolidare l’apprendimento in studenti delle superiori che incontrino per la prima volta i versi danteschi, o essere occasione per tutti gli appassionati per rivivere e ricordare – in maniera più disimpegnata – letture del passato. Grazie ai suoi tre livelli di difficoltà, infatti, si adatta a tutti i giocatori, dai principianti agli esperti.
Il formato stampabile e ritagliabile permette a ciascuno di costruirsi il suo set di carte, segnalini e tavola da gioco e di immergersi nell’Inferno e nel mondo di Dante.
Il volumetto raccoglie il catalogo della Mostra tenutasi al Salone Teresiano della Biblioteca Nazionale Braidense di Milano tra il 17 marzo e il 28 maggio 2016, organizzata dalla Biblioteca Nazionale Braidense in collaborazione con la... more
Il volumetto raccoglie il catalogo della Mostra tenutasi al Salone Teresiano della Biblioteca Nazionale Braidense di Milano tra il 17 marzo e il 28 maggio 2016, organizzata dalla Biblioteca Nazionale Braidense in collaborazione con la Società Storica Lombarda. Raccoglie le schede dei curatori delle diverse sezioni della mostra e la descrizione dei pezzi raccolti ed esposti nella mostra.
"The volume contains Proceedings of the Annual Conference of the Scuola di dottorato Europea in Filologia romanza (Siena, 3-4 October 2006). Index: M. L. Meneghetti, Presentazione. PARTE PRIMA: SAGGI. M. Zink, «Romania»: la naissance de... more
"The volume contains Proceedings of the Annual Conference of the Scuola di dottorato Europea in Filologia romanza (Siena, 3-4 October 2006).
Index: M. L. Meneghetti, Presentazione. PARTE PRIMA: SAGGI. M. Zink, «Romania»: la naissance de la philologie romane en France - R. Antonelli, Dalla «Rivista di Filologia romanza» agli «Studj romanzi»: la tradizione italiana - G. Lucchini, Ascoli e l'«Archivio glottologico italiano» - G. Holtus, Gli indirizzi e l'attività principale della «Zeitschrift für romanische Philologie» nei suoi primi decenni - L. Formisano, Le riviste degli anni '70-'90 del XIX secolo e il dibattito sull'epica romanza - M. Arbor Aldea - P. L. Gradín, La dimensión europea de la lírica gallego-portuguesa en los inicios de la Filología Románica - A. Varvaro, La linguistica nelle riviste di Filologia Romanza tra 1870 e 1880. PARTE SECONDA: DOCUMENTI. S. Morgana, Il Proemio all'«Archivio Glottologico Italiano» - Prospectus di "Romania" - Prospect della «Zeitschrift für romanische Philologie» - Dall'epistolario Monaci-De Lollis. Indici."
Il volume raccoglie i discorsi e gli interventi pronunciati durante le sedute del Consiglio Regionale lombardo da Mino Martinazzoli (1931-2011). Rappresentano, nella loro complessa varietà, l'idea di Regione che ha accompagnato l'ultimo... more
Il volume raccoglie i discorsi e gli interventi pronunciati durante le sedute del Consiglio Regionale lombardo da Mino Martinazzoli (1931-2011). Rappresentano, nella loro complessa varietà, l'idea di Regione che ha accompagnato l'ultimo impegno diretto dello statista democristiano di origini bresciane. Vi si leggono la sua passione per la terra di Lombardia, il rispetto e la centralità delle istituzioni, la polemica contro la politica politicante e contro le facili scorciatoie del "presidenzialismo" di marca regionalista, incarnato dai sostenitori della 'devolution' e del nuovo centralismo regionale. Edizione a cura di Roberto Tagliani e Danilo Aprigliano, con una presentazione di Enrico Letta e scritti di Gianantonio Girelli, Giuseppe Adamoli, Guido Galperti, Roberto Bondio.
Research Interests:
Research Interests:
Recensione ai volumi: I. Luca Cadioli, Sophie Lecomte (a c. di), Roman de Meliadus. Parte prima, pp. XVI-576, 2021 («Archivio Romanzo», 41); II. Sophie Lecomte (a c. di), Roman de Meliadus. Parte seconda, pp. XVI-760, 2021 («Archivio... more
Recensione ai volumi: I. Luca Cadioli, Sophie Lecomte (a c. di), Roman de Meliadus. Parte prima, pp. XVI-576, 2021 («Archivio Romanzo», 41); II. Sophie Lecomte (a c. di), Roman de Meliadus. Parte seconda, pp. XVI-760, 2021 («Archivio Romanzo», 42); IV. Claudio Lagomarsini (a c. di), Roman de Guiron. Parte prima, pp. XVI-897, 2020 («Archivio Romanzo», 38); V. Elena Stefanelli (a c. di), Roman de Guiron. Parte seconda, pp. XVI-920, 2020 («Archivio Romanzo», 39); VI. Marco Veneziale (a c. di), Continuazione del Roman de Guiron, pp. XVI-530, 2020 («Archivio Romanzo», 40).
Recensione al volume di Lorenzo Tomasin, Il caos e l'ordine. Le lingue romanze nella storia della cultura europea, Torino, Einaudi, 2019, XI+207 pp. («Piccola Biblioteca Einaudi. Nuova serie. Saggistica letteraria e linguistica», 721)
Recensione (fortemente critica) della recente edizione con traduzione inglese a fronte del "Tristano Corsiniano" (Biblioteca Nazionale del Lincei, ms. 55.k.5, olim Rossi 35).
In a reasoned review of the volume, the essay analyzes the problems of interpretation of the Middle French "prosifications" written between the 14th to the 16th centuries.
This essay examines, in a broad and reasoned review of the volume, problems concerning beginnings and rewrites within the Latin and Old French texts of the legend of St. Patrick's Purgatory. The analysis of positive and negative content... more
This essay examines, in a broad and reasoned review of the volume, problems concerning beginnings and rewrites within the Latin and Old French texts of the legend of St. Patrick's Purgatory. The analysis of positive and negative content is discussed with the author, which is followed by a brief reply to the essay that includes many of signaled annotations.
Review of my book, by Anna Maria Finoli (Università di Milano), Honorary President of the International Arthurian Society and President of the Italian Branch of the IAS.
Scheda per il RIALFrI (Repertorio informatizzato dell’antica letteratura franco-italiana), progetto diretto da Francesca Gambino nell’ambito dell’attività del Dipartimento di Studi Linguistici e Letterari dell’Università degli Studi di... more
Scheda per il RIALFrI (Repertorio informatizzato dell’antica letteratura franco-italiana), progetto diretto da Francesca Gambino nell’ambito dell’attività del Dipartimento di Studi Linguistici e Letterari dell’Università degli Studi di Padova.
Per tre anni siamo andati alla scoperta dei fondamenti antichi e altomedievali del mondo di Dante: le conoscenze geografiche e astronomiche che modellano gli spazi della Commedia, ma anche le molteplici opere e culture che plasmano... more
Per tre anni siamo andati alla scoperta dei fondamenti antichi e altomedievali del mondo di Dante: le conoscenze geografiche e astronomiche che modellano gli spazi della Commedia, ma anche le molteplici opere e culture che plasmano l’immaginario oltremondano della cristianità e che confluiscono nel millenario genere delle visioni ultraterrene, di cui la Commedia è approdo e apoteosi. Con la quarta e ultima giornata del ciclo “I mondi di Dante” giungiamo infine alle soglie del poema: ci immergeremo nel vorticoso fiorire di visioni latine e volgari, di novità dottrinali, di rappresentazioni letterarie e artistiche dell’oltretomba negli ultimi secoli medievali. Per riuscire a vedere il mondo – e l’altro mondo – con gli occhi di Dante. Per imparare a leggere la Commedia dall’interno del tempo che l’ha prodotta, un caleidoscopico e sorprendente Medioevo.
Research Interests:
Research Interests:
Dopo la giornata del 2017 – "La geografia terrestre e celeste per l'uomo medievale" – continua l'esplorazione del contesto culturale e dei precedenti della creazione dantesca: questa volta entriamo nel genere delle visioni ultraterrene,... more
Dopo la giornata del 2017 – "La geografia terrestre e celeste per l'uomo medievale" – continua l'esplorazione del contesto culturale e dei precedenti della creazione dantesca: questa volta entriamo nel genere delle visioni ultraterrene, che saranno protagoniste anche delle giornate I Mondi di Dante dei prossimi due anni. Quando Dante si rappresenta come viaggiatore nell'Aldilà, sceglie di inserirsi in una lunga tradizione medievale di descrizioni dei regni oltremondani; ed è con la loro " geografia " dell'inferno, del paradiso e dei luoghi di espiazione che si confronta per creare la sua. Ma le visioni medievali, a loro volta, erano eredi più o meno dirette di credenze e descrizioni sull'Aldilà elaborate dalle culture antiche: il primo passo per accostarle, dunque, è scoprire come queste immaginassero gli spazi ultraterreni. Questo percorso a ritroso attraverso i secoli, pensato prima di tutto per studenti dell'Università e delle Scuole secondarie di secondo grado, nasce come dialogo tra specialisti di varie discipline, che tutte insieme possano restituirci l'immagine del " mondo di Dante".
Research Interests:
L’iniziativa inaugura un ciclo dal titolo “I mondi di Dante”, promosso dal gruppo di ricerca dell'Università di Milano “Coordinate dantesche”, con lo scopo di approfondire il fondamento di nozioni geografico-astronomiche e di credenze sui... more
L’iniziativa inaugura un ciclo dal titolo “I mondi di Dante”, promosso dal gruppo di ricerca dell'Università di Milano “Coordinate dantesche”, con lo scopo di approfondire il fondamento di nozioni geografico-astronomiche e di credenze sui regni oltramondani, stratificatesi lungo il Medioevo, sul quale Dante costruisce la sua rappresentazione degli spazi dell’Aldilà. Poiché essi si incardinano fisicamente nello spazio della geografia terrestre e celeste, questo primo workshop mirerà a chiarire come si configuri il mondo per gli uomini del Medioevo, principalmente con l’obiettivo di fornire corrette chiavi di accesso alla comprensione degli aspetti scientifico-geografici del poema dantesco.
Research Interests:
Il corso è indirizzato a docenti di scuole secondarie che vogliano acquisire una didattica aggiornata di livello avanzato, e a giovani studiosi che desiderino concorrere a borse di studio, a dottorati di ricerca, o più in generale che... more
Il corso è indirizzato a docenti di scuole secondarie che vogliano acquisire una didattica aggiornata di livello avanzato, e a giovani studiosi che desiderino concorrere a borse di studio, a dottorati di ricerca, o più in generale che intendano formarsi alla ricerca in ambito umanistico, in Italia e all’estero. Sul piano scientifico-disciplinare, la conoscenza della cultura europea, declinata nei suoi aspetti linguistici e letterari, si propone di superare l’impasse di una formazione scolastica e universitaria spesso contraddistinta da approcci settoriali, poco fondata sulla trasversalità dei saperi e refrattaria alla valorizzazione interdisciplinare dei contenuti. Il programma punta a fornire specifiche competenze sulla cultura europea in rapporto al mondo globale, per sollecitare la maturazione di una coscienza democratica e pluralista che miri alla formazione di cittadini consapevolmente europei. I temi fondamentali del programma sono le tradizioni culturali, la centralità delle lingue e delle letterature che, dalla civiltà classico-cristiana a quella romanza fino allo sviluppo delle diverse forme di modernità, hanno contribuito a strutturare il pensiero dell’Europa occidentale.
Research Interests:
The paper presents a deep analysis concerning the languages employed in 1932-1940 to type the «Gazzetta d'Alba», a weekly newspaper best selling in Alba and neighbouring places, compared with the language of the literary works of Beppe... more
The paper presents a deep analysis concerning the languages employed in 1932-1940 to type the «Gazzetta d'Alba», a weekly newspaper best selling in Alba and neighbouring places, compared with the language of the literary works of Beppe Fenoglio (notably ‘Quaderno Bonalumi’, ‘Lettere’, ‘Appunti partigiani’, ‘I ventitrè giorni della città di Alba’, ‘La malora’, ‘Un giorno di fuoco’), reconstructing and analyzing linguistic common data.
italianoQuattro schede lessicografiche sono dedicate all’approfondimento dei lemmi arcolino, aster, nigromancia e al delongo. I risultati dell’analisi linguistica proposta hanno ricaduta immediata sulla formulazione di alcune voci del... more
italianoQuattro schede lessicografiche sono dedicate all’approfondimento dei lemmi arcolino, aster, nigromancia e al delongo. I risultati dell’analisi linguistica proposta hanno ricaduta immediata sulla formulazione di alcune voci del Tesoro della Lingua Italiana delle Origini (TLIO) o sulla definizione di alcune forme lemmatizzate dal Corpus OVI dell’Italiano antico, sul quale il TLIO si redige. EnglishFour lexicographical entries are dedicated to the investigation of the entries arcolino, aster, nigromancia and al delongo. The results of the proposed linguistic analysis have an immediate effect on the formulation of some entries of the Tesoro della Lingua Italiana delle Origini (TLIO) or on the definition of some forms listed as headwords in the Corpus OVI of ancient Italian, on which the TLIO is redacted.