nadia breda
University of Florence, SAGAS, Faculty Member
- Università degli Studi di Firenze (University of Florence), SCIFOPSI, Faculty Memberadd
- Antropologia della Natura, Etnografia, Etnography, Antropologa dell'Ambiente, Movimenti sociali, Environmentalism, and 54 morePerduzione nella ricerca sul campo, Water, Terzo Paesaggio, Antropologia del Terzo paesaggio, Wetland, Palù, Saperi Naturalistici Popolari, Indigenous Knowledge, Contadini, Strade, Teorie della Conoscenza, Cognitivismo, Connessionismo, Città Diffusa, Autostrade, Tim Ingold, Bruno Latour, Philippe Descola, Anthropology Of Nature, Environmental Studies, Ecology, Spiritual Ecology, Environmental Humanities, Ecocriticism, Western Esotericism, Anthroposophy, Climate Change, Anthropocene, Poststructuralist Feminist Theory, Speculative Realism, Transgender Studies, Performativity, New Materialism, Feminist Studies of Science and Technology, Philosophy, Queer Theory, Feminist Theory, Quantum Physics, Science Studies, Nature Culture, Poststructuralism, Science and Technology Studies, Goethean Science, Eduardo Viveiros de Castro, Amerindian Perspectivism, Animism, Anthropology, Ontological Turn, Philology, Middle Chinese, Old Chinese, Tungusic languages, Middle Mongol, and Mongolian Languageedit
Umanita, acqua e pietre. Relazioni e semi-domesticazione Una nuova visione del rapporto natura/cultura, meno costruttivista e piu attenta alle intra-azioni tra umani e non umani, ci permette di leggere in maniera accurata e innovativa una... more
Umanita, acqua e pietre. Relazioni e semi-domesticazione Una nuova visione del rapporto natura/cultura, meno costruttivista e piu attenta alle intra-azioni tra umani e non umani, ci permette di leggere in maniera accurata e innovativa una serie di dati etnografici relativi ai raccoglitori di sassi del greto del fiume Piave (Italia del Nordest). Questa ricerca mostra che un diverso rapporto con la natura e storicamente esistito, ed e stato socialmente attivato anche nel mondo occidentale impregnato di naturalismo e di visione della natura come oggetto passivo. Le relazioni tra i raccoglitori, i sassi e l’acqua, invece, sono fatte di continue sfumature tra i corpi umani e non umani, di riconoscimento dell’agency di tutti gli elementi della natura e della piena vitalita dell’acqua. Attraverso l’attribuzione di un corpo all’acqua e il riconoscimento dell’essere vitale, senziente, volitivo anche del mondo dell’acqua, tutti i soggetti dell’ambiente fluviale (raccoglitori, sassi, acqua) mo...
Research Interests: Humanities and Art
Research Interests:
Special Issue dedicated to "MANAGIN GLOBAL SOCIAL WATER. Ethnography of Emerging Practices in the Anthropocene", into AAM Review.
http://www.archivioantropologicomediterraneo.it/?p=652
http://www.archivioantropologicomediterraneo.it/?p=652
Research Interests:
Water in Anthroposophical viewand practices: a possible contribution to the challenges of climate change?
Research Interests:
Questo volume intende riflettere e continuare il dibattito sullo stato della libertà accademica in Italia, prendendo le mosse principalmente da due eventi avvenuti tra il 2016 e il 2017. Da un lato, il rinvio a giudizio di tre... more
Questo volume intende riflettere e continuare il dibattito
sullo stato della libertà accademica in Italia, prendendo le mosse
principalmente da due eventi avvenuti tra il 2016 e il 2017.
Da un lato, il rinvio a giudizio di tre antropologi: Roberta
Chiroli, Franca Maltese ed Enzo Vinicio Alliegro, deferiti
alle autorità competenti per attività connesse ai loro impegni
istituzionali di ricerca, e la condanna a due mesi di detenzione,
pena sospesa, di una di loro, Roberta Chiroli. Dall’altro,
l’assassinio di Giulio Regeni, dottorando presso l’Università
di Cambridge, scomparso al Cairo, dove stava svolgendo la
sua ricerca sul campo, il 25 febbraio 2016 e ritrovato cadavere
dieci giorni più tardi. Al di là della macroscopica differenza di magnitudo, della diversità e specificità dei dispositivi repressivi e dei contesti, esiste un filo rosso che unisce questi casi, gli uni preoccupanti,
l’altro tragico: la criminalizzazione della ricerca, intesa come libera
pratica di indagine e riflessione critica.
sullo stato della libertà accademica in Italia, prendendo le mosse
principalmente da due eventi avvenuti tra il 2016 e il 2017.
Da un lato, il rinvio a giudizio di tre antropologi: Roberta
Chiroli, Franca Maltese ed Enzo Vinicio Alliegro, deferiti
alle autorità competenti per attività connesse ai loro impegni
istituzionali di ricerca, e la condanna a due mesi di detenzione,
pena sospesa, di una di loro, Roberta Chiroli. Dall’altro,
l’assassinio di Giulio Regeni, dottorando presso l’Università
di Cambridge, scomparso al Cairo, dove stava svolgendo la
sua ricerca sul campo, il 25 febbraio 2016 e ritrovato cadavere
dieci giorni più tardi. Al di là della macroscopica differenza di magnitudo, della diversità e specificità dei dispositivi repressivi e dei contesti, esiste un filo rosso che unisce questi casi, gli uni preoccupanti,
l’altro tragico: la criminalizzazione della ricerca, intesa come libera
pratica di indagine e riflessione critica.
Una recensione al volume "Terres Incertaines. Pour une Anthropologie des Espaces Oublié", curato da Sergio Dalla Bernardina, Università di Brest e EHESS di Paris. Si parla dell'opportunità di ignorare, di deserti, zone umide, palù...... more
Una recensione al volume "Terres Incertaines. Pour une Anthropologie des Espaces Oublié", curato da Sergio Dalla Bernardina, Università di Brest e EHESS di Paris. Si parla dell'opportunità di ignorare, di deserti, zone umide, palù... tutte varianti di Terzi paesaggi e tutti nuovi sguardi antropologici su questi temi.
Research Interests:
Il Manifesto del LAA- Laboratorio di Antropologia e Antropocene fondato ba Breda e Bougleux all'Università di Firenze, dicembre 2016.
Research Interests:
Il Manifesto del LAA, Laboratorio di Antropologia e Antropocene, fondato da Breda e Bougleux nel dicembre 2016, all' Università di Firenze.
Research Interests:
in: Sergio dalla Bernardina (ed.), Terres Incertaines. Pour une anthropologie des espaces oubliés, PUR Presses Universitaires de Rennes, Rennes, 2014.
Research Interests:
ABSTRACT: The article analyses the special relationship with the world of plants de- veloped by anthroposophy from the framework of a new perspective called the “plant turn” (Myers 2015). Anthroposophy (AS) is analysed as a peculiar form... more
ABSTRACT: The article analyses the special relationship with the world of plants de- veloped by anthroposophy from the framework of a new perspective called the “plant turn” (Myers 2015). Anthroposophy (AS) is analysed as a peculiar form of Analogism (Descola 2005), historically derived from the philosophy of Rudolf Steiner and sub- sequently evolved into contemporary AS practices that the author encountered during her fieldwork in a community of North-Eastern Italy. Both Steiner’s texts and the ana- lysis of contemporary practices of AS reveal a relationship with the world of plants that the author reads in light of Ingold’s categories of “interweaving” of the world, the inter- penetration of elements, and their ceaseless becoming (Ingold 2011). The result is a rep- resentation of the vegetal world involving the whole cosmos, humans and non-humans, terrestrial and celestial, in a cosmic expansion of the relations between beings typical of Analogisms. The practices referring to the vegetal world enacted by anthroposophists are intense, engaging, dialogue-based and provocative in their ability to uproot many elements of naturalism and deal with a contemporary world characterised by ecological crisis.
KEYWORDS: ANTHROPOSOPHY, ANALOGISM, PLANT-TURN, ENTANGLEMENT, HOMEODYNAMIC AGRICULTURE.
KEYWORDS: ANTHROPOSOPHY, ANALOGISM, PLANT-TURN, ENTANGLEMENT, HOMEODYNAMIC AGRICULTURE.
Tre riflessioni sul tema della libertà di ricerca, dopo la condanna della ricercatrice Roberta Chiroli
Research Interests:
dobbiamo tornare a dire che il declino dell’Università non è un destino, ma una gravissima scelta politica, e quindi il declino non deve essere il suo destino: gli antropologi hanno sempre dimostrato attraverso la loro disciplina che... more
dobbiamo tornare a dire che il declino dell’Università non è un destino, ma una gravissima scelta politica, e quindi il declino non deve essere il suo destino: gli antropologi hanno sempre dimostrato attraverso la loro disciplina che strade diverse e alternative a determinate scelte culturali e politiche sono sempre state e sempre saranno possibili. Non esistono destini preconfezionati.
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le motivazioni e la posizione che ho assunto, dichiarate in consiglio di Dipartimento uNiv. di Firemze, 20 gennaio 2016
la brava giornalista Laura Mandolesi Ferrini, dopo attenta lettura del libro "Antropologia del Terzo paesaggio" (a cura di Lai F. e Breda N., ed. CISU, 2011) ci ha posto 5 domande a testa a cui Franco ed io abbiamo risposto con molta... more
la brava giornalista Laura Mandolesi Ferrini, dopo attenta lettura del libro "Antropologia del Terzo paesaggio" (a cura di Lai F. e Breda N., ed. CISU, 2011) ci ha posto 5 domande a testa a cui Franco ed io abbiamo risposto con molta libertà e piacere, approfondendo aspetti del nosto lavoro sul Terzo paesaggio. Buona lettura!
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Alcuni punti di evidenza del libro fondamentale di Philippe Descola Par-delà nature et culture.
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Recensione e commento al libro di Descola edito in italiano
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Una antropologia degli alberi nella periferia diffusa: alberofobia, alberofilìa, etnografie degli alberi, proposte di mitigazione per la megalopoli diffusa.
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Dall'etnoscienza classica, passando per i saperi naturalistici popolari e le indigenous knowledges, si approda oggi alla possibilità di una antropologia dell'ambiente ricca e suggestiva, di cui delineo alcuni temi.
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Le strade debbono essere considerate sempre delle risorse? Una lunga serie di contestazioni in Veneto, Italia ed Europa, prolungatesi nel tempo, e una ricca serie di concetti e dibattiti mostrano come le stade siano state spesso... more
Le strade debbono essere considerate sempre delle risorse? Una lunga serie di contestazioni in Veneto, Italia ed Europa, prolungatesi nel tempo, e una ricca serie di concetti e dibattiti mostrano come le stade siano state spesso contestate e rifiutate. Discuto in questo testo una esperienza etnografica e vari altri casi segnalati nella letteratura.
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Cet article décrit les « technologies du soi et du territoire» utilisées pour construire - à travers un conflit environnemental- la « substitution » et le remplacement total d’une forme de vie qui (la zone humide des eaux résurgentes de... more
Cet article décrit les « technologies du soi et du territoire» utilisées pour construire - à travers un conflit environnemental- la « substitution » et le remplacement total d’une forme de vie qui (la zone humide des eaux résurgentes de la plaine du Pô, entre Vénétie et du Frioul) par un paysage économique complètement différent : un réseau routier. Il s’agit d’un cas de biopolitique appliquée au paysage et à la nature : depuis la fin des années soixante « en effet, l'exercice du biopouvoir tend à se répandre à l'ensemble de l'écosystème et à la totalité de la vie » (Marzocca 2006 : 25).
Le rôle de l’anthropologue, dans ce cas, a été multiple : observatrice intérieure et impliquée, cueilleuse d’ informations,, personne déclenchant le conflit, pour devenir enfin porteuse de mémoire de ce dernier. L’anthropologue présente et discute sa méthode sur le terrain et met en évidence les multiples valeurs de la « perduction », selon les indications de l’anthropologue L. Piasere, puisque c’est là qu’elle est née et a vécu.
MOTS-CLÉS: technologies du soi et du territoire/ conflit environmental/ perduction/ palù/ biopolitique.
English summary
The substitution. Appropriation of nature, fieldwork, autobiographical experimentation, “perduzione”.
This article describes the “technologies of the self and of the territories” adopted to replace, through an environmental conflict, a living form of life (the wetland with water-springs of the Po’ valley between Veneto and Friuli Venezia Giulia, Italy) with a completely new economic landscape, the motorway.
This is a case study of biopolitics applied to landscape and nature: since the 1960s “the biopolitical power tends to invade the ecosystems and the entirety of life” (Marzocca 2006:25).
The role of the anthropologist is multiple: from participant observer to collector of local information, from catalyst of the conflict to finally bearer of its memory. The anthropologist also explains and discusses her research method and her presence on the field, evidencing the various values of the “perduction” as suggested by L. Piasere, given that the field corresponds to her birth and living place.
Keyword
“technologies of the self and of the territories”/environmental conflict/”perduzione”/wetland palù/biopolitics/autobiographical experimentation.
Le rôle de l’anthropologue, dans ce cas, a été multiple : observatrice intérieure et impliquée, cueilleuse d’ informations,, personne déclenchant le conflit, pour devenir enfin porteuse de mémoire de ce dernier. L’anthropologue présente et discute sa méthode sur le terrain et met en évidence les multiples valeurs de la « perduction », selon les indications de l’anthropologue L. Piasere, puisque c’est là qu’elle est née et a vécu.
MOTS-CLÉS: technologies du soi et du territoire/ conflit environmental/ perduction/ palù/ biopolitique.
English summary
The substitution. Appropriation of nature, fieldwork, autobiographical experimentation, “perduzione”.
This article describes the “technologies of the self and of the territories” adopted to replace, through an environmental conflict, a living form of life (the wetland with water-springs of the Po’ valley between Veneto and Friuli Venezia Giulia, Italy) with a completely new economic landscape, the motorway.
This is a case study of biopolitics applied to landscape and nature: since the 1960s “the biopolitical power tends to invade the ecosystems and the entirety of life” (Marzocca 2006:25).
The role of the anthropologist is multiple: from participant observer to collector of local information, from catalyst of the conflict to finally bearer of its memory. The anthropologist also explains and discusses her research method and her presence on the field, evidencing the various values of the “perduction” as suggested by L. Piasere, given that the field corresponds to her birth and living place.
Keyword
“technologies of the self and of the territories”/environmental conflict/”perduzione”/wetland palù/biopolitics/autobiographical experimentation.
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risultati di una ricerca etnografica tra raccoglitori-cacciatori-intrecciatori del medio corso del Piave , grave di Papadopoli (TV, Italy): conoscenze dell'acqua, dei sassi, domesticazione dell'acqua. Confronto con l'etnografia dei palù,... more
risultati di una ricerca etnografica tra raccoglitori-cacciatori-intrecciatori del medio corso del Piave , grave di Papadopoli (TV, Italy): conoscenze dell'acqua, dei sassi, domesticazione dell'acqua. Confronto con l'etnografia dei palù, altre simbologie per l'acqua, mito del lago primordiale, palù minacciati; poesie di Andrea Zanzotto in difesa dei palù
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Recensione di un libro fondamentale per la storia del Veneto contemporaneo caratterizzato dalla distruzione dell'ambiente e della natura. Autori ed editore di quetso libro sono sotto processo a causa di uno degli articoli qui contenuto.... more
Recensione di un libro fondamentale per la storia del Veneto contemporaneo caratterizzato dalla distruzione dell'ambiente e della natura. Autori ed editore di quetso libro sono sotto processo a causa di uno degli articoli qui contenuto. Evidenzio qui le connessioni e i paralleli tra antropologia della natura , metodo etnografico e geografia umana come praticata da questi due autori, Vallerani F. e Varotto M.
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risultati di una ampia ricerca etnografica nelle zone del Parco nazionale Dolomiti Bellunesi (BL, Italy) sulle tracce delle vecchie landraces locali di fagiolo e fava. Significati ttribuiti attraverso pratiche di scrittura sui vegetali,... more
risultati di una ampia ricerca etnografica nelle zone del Parco nazionale Dolomiti Bellunesi (BL, Italy) sulle tracce delle vecchie landraces locali di fagiolo e fava. Significati ttribuiti attraverso pratiche di scrittura sui vegetali, domesticazione, apparentamenti, creazione di somiglianze e differenze.
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Con l'antropologa e amica Barbara De Luca ho fatto ricerche sul campo per una decina d'anni. Qui trovate la mia relazione di presentazione del suo libro L'ARTE DEL FUOCO NASCOSTO. I CARBONAI DEL CANSIGLIO, postumo, da me curato per... more
Con l'antropologa e amica Barbara De Luca ho fatto ricerche sul campo per una decina d'anni. Qui trovate la mia relazione di presentazione del suo libro L'ARTE DEL FUOCO NASCOSTO. I CARBONAI DEL CANSIGLIO, postumo, da me curato per l'edizione nella collana "etnografia veneta", Cierre Edizioni, 2018.
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Il mio libro BIBO (2010), viene interpretato da musicisti e attori. E' un enorme dono e un onore che mi fanno questi miei concittadini. Il libro parla della devastazione della zona umida dei palù con la costruzione dell'autostrada A28.... more
Il mio libro BIBO (2010), viene interpretato da musicisti e attori. E' un enorme dono e un onore che mi fanno questi miei concittadini.
Il libro parla della devastazione della zona umida dei palù con la costruzione dell'autostrada A28. Un tema di ecologia, etica, economia, antropologia.
Il libro parla della devastazione della zona umida dei palù con la costruzione dell'autostrada A28. Un tema di ecologia, etica, economia, antropologia.
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MANAGING GLOBAL SOCIAL WATER: Discutiamo di acqua presentando un numero speciale a cura di Bougleux e Breda pubblicato su AAM Archivio Antropologico Mediterraneo 2017 (2). Saranno disponibili gli oggetti antropocentrici elaborati dalle... more
MANAGING GLOBAL SOCIAL WATER: Discutiamo di acqua presentando un numero speciale a cura di Bougleux e Breda pubblicato su AAM Archivio Antropologico Mediterraneo 2017 (2). Saranno disponibili gli oggetti antropocentrici elaborati dalle plastiche sulle coste toscane a cura di S. Lelli.
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una giornata di riflessioni e studio sulla libertà di ricerca sul campo
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Un articolo del giornalista Andrea Porta, per la rivista AIRONE, che riassume dati e informazioni sullo stato dell'acqua. Ha studiato anche i miei testi di antropologia dell'acqua e ne abbiamo discusso. Cita alcune mie frasi, insieme alle... more
Un articolo del giornalista Andrea Porta, per la rivista AIRONE, che riassume dati e informazioni sullo stato dell'acqua. Ha studiato anche i miei testi di antropologia dell'acqua e ne abbiamo discusso. Cita alcune mie frasi, insieme alle opinioni di molti altri autori. "Il problema è infatti politico, economico e culturale". Esatto. Bello collaborare con i giornalisti, spero in un approfondimento sui temi delle zone umide e cambiamenti climatici e in un avvicinamento all'antropologia dell'acqua più mirato.
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Report della mia prima missione di ricerca in Mongolia, con Sabrina Tosi Cambini, Ch. Tsetsebaatar, e prof.ssa C. Myandas.
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Con questi due testo, articolo e bozza di lavoro, l'antropologa Francesca Cappelletto, precorre i tempi e anticipa un dibattito che oggi si manifesta in tutta la sua pregnanza e urgenza. Francesca aveva presentato le sue ricerche nel... more
Con questi due testo, articolo e bozza di lavoro, l'antropologa Francesca Cappelletto, precorre i tempi e anticipa un dibattito che oggi si manifesta in tutta la sua pregnanza e urgenza.
Francesca aveva presentato le sue ricerche nel dicembre 2003 alla Conference of Parties on Climate Change (COP9) tenutasi a Milano:
"Perception of risk associated to climate change among a group of farmers in North-East (Veneto Region, Italy)", e aveva poi in parte pubblicato in italiano in questo articolo: "Il cambiamento climatico nelle informazioni e nelle rappresentazioni culturali dei contadini del Nordest", apparso in "SE Scienza Esperienza", n. 5, p. 16. "SE" era un giornale di divulgazione scientifica, oggi non più edito, credo, e le pagine erano in realtà dei paginoni. Francesca ci ha lasciati alcuni anni fa.
Ringraziando la famiglia di Francesca Cappelletto per averci permesso di revuperare questi preziosissimi materiali, li metto a disposizione della comunità scientifica tutta, auspicando che queste tracce di ricerca continuino. Nadia Breda.
Francesca aveva presentato le sue ricerche nel dicembre 2003 alla Conference of Parties on Climate Change (COP9) tenutasi a Milano:
"Perception of risk associated to climate change among a group of farmers in North-East (Veneto Region, Italy)", e aveva poi in parte pubblicato in italiano in questo articolo: "Il cambiamento climatico nelle informazioni e nelle rappresentazioni culturali dei contadini del Nordest", apparso in "SE Scienza Esperienza", n. 5, p. 16. "SE" era un giornale di divulgazione scientifica, oggi non più edito, credo, e le pagine erano in realtà dei paginoni. Francesca ci ha lasciati alcuni anni fa.
Ringraziando la famiglia di Francesca Cappelletto per averci permesso di revuperare questi preziosissimi materiali, li metto a disposizione della comunità scientifica tutta, auspicando che queste tracce di ricerca continuino. Nadia Breda.
Research Interests:
Anche se l'intervista è del 2008, il poeta Luciano Cecchinel è sempre più conosciuto ed apprezzato. MI è stata richiesta questa intervista, perchè le sue parole sono di una preziosità e di una rarità che ci si presentano come acqua per... more
Anche se l'intervista è del 2008, il poeta Luciano Cecchinel è sempre più conosciuto ed apprezzato. MI è stata richiesta questa intervista, perchè le sue parole sono di una preziosità e di una rarità che ci si presentano come acqua per gli assetati. Anche se la rivista ha ripostato solo una parte dle mio dialogo, buona lettura a tutti!
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PAPER FOR XV CONGRESO NACIONAL DE EDUCACION COMPARADA. EJE 6. EDUCACION AMBIENTAL Y CIUDADANIA MUNDIAL
Research Interests:
intervento di Nadia Breda a nome dell'associazione ANUAC, alla giornata di riflessione sulla libertà di ricerca svoltasi a Venezia, Università Cà Foscari, 12 settembre 2016
Research Interests:
Inaugurazione del Centro Studi sulla Mongolia, naMec, Firenze 19 aprile 2024
Research Interests:
Seminario in occasione della pubblicazione del libro di Philippe Descola, Oltre natura e cultura, nuova Edizione italiana, a cura di Nadia Breda, edizioni Raffaello Cortina
Research Interests:
Seminario in occasione della pubblicazione del libro di Philippe Descola, Oltre natura e cultura, Edizione italiana a cura di Nadia Breda
Research Interests:
Programme
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Per il terzo anno, continua il dibattito su Politiche Ontologie Ecologie, con Luigi Pellizzoni e molt* altr* studios*, a Pisa.
Giornata in memoria dell'antropologia Barbara De Luca, presentazione del suo libro postumo "L'arte del fuoco nascosto. I carbonai del Cansiglio", da me curato per le edizioni CIERRE
Research Interests:
una conferenza sull'acqua, i sassi, il Piave, la domesticazione come rapporto tra umani e non-umani.... e un dibattito sul paradigma da costruire.
Research Interests:
Protección social y género en el proceso de cambio de políticas públicas hacia la generación de un sistema de protección a la infancia en Chile. María Pía Martín (Chile) Universidad de Chile y Katherine Oliveri (Chile/España) Univ. de... more
Protección social y género en el proceso de cambio de políticas públicas hacia la generación de un sistema de protección a la infancia en Chile. María Pía Martín (Chile) Universidad de Chile y Katherine Oliveri (Chile/España) Univ. de Barcelona Análisis del vínculo entre equidad y derecho a la educación. Una visión del profesorado. Antonia Picornell-Lucas (España) Universidad de Salamanca Incorporación de la perspectiva de género en programas de diagnóstico ambulatorio para niñas, niños y adolescentes vulnerados en sus derechos: Una aproximación desde la investigación-acción. Loreto Martínez (Chile), Independent Expert y Aida Leiva (Chile), Corporación Opción El papel del acogimiento familiar en la protección de los derechos de la infancia y su contribución en la erradicación de las desigualdades de género. Mᵃ Isabel Zavala (Chile) Universidad Autónoma de Chile Family tries surviving the diaspora: the challenges facing Haitian women in the aftermath of the earthquake. Exploración de la autoestima en adolescentes por género y contexto cultural.
Research Interests:
Mongolian art, nomadic art, conceptual Mongolian art and leather art by an artists from Ulaan Baator, TURBAT BATTULGA, Head of Mongolian Association for Leather art, and member of Association for Development of Mongolian Leather Art.
Research Interests:
First seminar about Agreement of Cultural and Scientifc Cooperation between the University of Florence and the Mongolian State University of Culture and Art (Ulaan Baator-Mongolia)
Research Interests:
Questo testo risponde alle domande poste dal seminario nazionale "POE. Politica, Ontologia, Ecologia" organizzato dal prof. Luigi Pellizzoni all'Università di Pisa. Focalizzandosi sul trattamento del mondo vegetale, nell'ottica di una... more
Questo testo risponde alle domande poste dal seminario nazionale "POE. Politica, Ontologia, Ecologia" organizzato dal prof. Luigi Pellizzoni all'Università di Pisa. Focalizzandosi sul trattamento del mondo vegetale, nell'ottica di una Plant Turn, cerco di spiegare come l'ontologia "analogistica" alternativa a quella "naturalistica", costituita dall'Antroposofia novecentesca steineriana e dalle pratiche che la attualizzano nel mondo contemporaneo, ponga un problema specifico: essa costituisce un "capitale ontologico alternativo" molto denso e una ecologia con forti assonanze con l'ecologismo critico, a fronte di una politica ambigua, implicata spesso nella sussunzione entro il capitalismo. Questo posizionamento ci chiede di interrogarci sulle possibilità critico-politiche di questa ontologia nei confronti del capitalismo contemporaneo particolamente aggressivo verso la frontiera dell'alterità che è quella vegetale. Il lavoro ci rimanda a una ricerca fondamentale: le ontologie alternative al naturalismo sono alternative anche al capitalismo? ci offrono degli strumenti per combatter eil neoliberalismo attuale?
Research Interests:
Con questi due testi, un articolo e una bozza di lavoro, l'antropologa Francesca Cappelletto, precorre i tempi e anticipa un dibattito che oggi si manifesta in tutta la sua pregnanza e urgenza. Francesca aveva presentato le sue ricerche... more
Con questi due testi, un articolo e una bozza di lavoro, l'antropologa Francesca Cappelletto, precorre i tempi e anticipa un dibattito che oggi si manifesta in tutta la sua pregnanza e urgenza.
Francesca aveva presentato le sue ricerche nel dicembre 2003 alla Conference of Parties on Climate Change (COP9) tenutasi a Milano:
"Perception of risk associated to climate change among a group of farmers in North-East (Veneto Region, Italy)", e aveva poi in parte pubblicato in italiano in questo articolo: "Il cambiamento climatico nelle informazioni e nelle rappresentazioni culturali dei contadini del Nordest", apparso in "SE Scienza Esperienza", n. 5, p. 16. "SE" era un giornale di divulgazione scientifica, oggi non più edito, credo, e le pagine erano in realtà dei paginoni.
Ringraziando la famiglia di Framcesca Cappelletto per averci permesso di revuperare questi preziosissimi materiali, li metto a disposizione della comunità scientifica tutta, auspicando che queste tracce di ricerca continuino. Nadia Breda.
Francesca aveva presentato le sue ricerche nel dicembre 2003 alla Conference of Parties on Climate Change (COP9) tenutasi a Milano:
"Perception of risk associated to climate change among a group of farmers in North-East (Veneto Region, Italy)", e aveva poi in parte pubblicato in italiano in questo articolo: "Il cambiamento climatico nelle informazioni e nelle rappresentazioni culturali dei contadini del Nordest", apparso in "SE Scienza Esperienza", n. 5, p. 16. "SE" era un giornale di divulgazione scientifica, oggi non più edito, credo, e le pagine erano in realtà dei paginoni.
Ringraziando la famiglia di Framcesca Cappelletto per averci permesso di revuperare questi preziosissimi materiali, li metto a disposizione della comunità scientifica tutta, auspicando che queste tracce di ricerca continuino. Nadia Breda.
Research Interests:
La mia recensione di questo libro sul rapporto con la natura in Sardegna, ricco di etnografie originali e dense. Un libro che fa riflettere e che ci consegna un tesoro di informazioni etnografiche.
Research Interests:
Seminario in occasione della pubblicazione del libro di Philippe Descola, Oltre natura e cultura, Edizione italiana a cura di Nadia Breda