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Ruolo attuale: vice-direttore dell'Accademia di Romania in Roma-direttore di programmi culturali professore associato alla Facoltà di Lingue e Letterature Straniere dell'Università di Bucarest; distaccata al Ministero degli Affari Esteri Formazione: 2010: dottorato in filologia presso l'Università di Bucarest, con la tesi: La spettacolarizzazione della narrativa italiana nell'ultimo ventennio. Valutazione: Magna cum laude. 2001: master in Studi Italo-Iberici presso la Facoltà di Lingue e Letterature Straniere dell'Università di Bucarest. Titolo della ricerca: La maschera di carta come elmo dello scrittore. Crollo del fondamento e strategie di difesa dello scrittore nel Seicento. Qualificativo 10 / 10. 1995-'99: laureata in Filologia Italiana e Romena presso la Facoltà di Lingue e Letterature Straniere dell'Università di Bucarest. Titolo della tesi: Il fenomeno "postromantico" nell'opera di uno scrittore scapigliato: "il geroglifico" Dossi. Qualificativo 10 / 10. 1991-'95: liceo linguistico bilingue "Dante Alighieri", Bucarest Esperienza professionale: • Scientifica-progetti, conferenze, interventi. Partecipazione a convegni e seminari di critica e storia letteraria con sbocchi interdisciplinari, organizzati presso l' "Babes-Bolyai" di Cluj-Napoca-Romania, ecc. (elenco nominale delle date e delle relazioni su richiesta): • Pubblicazioni-oltre 25 articoli pubblicati, tra cui: Donna, moda, penna: l'attrazione per la desinenza in A, in Testo, contesto, metatesto. Studi di letteratura, linguistica e traduttologia. In onore di Smaranda Bratu Elian, a cura di Oana Boșca-Mălin e Aurora Firța, Editura Institutul European, Iași 2018, ISBN 978-606-24-0231-0, pp. 87-97 Da dove viene e quanto si ferma? L'immagine del migrante romeno nella letteratura italiana recente, in Il tempo e lo spazio nella lingua e nella letteratura italiana. Atti dell'VIII Convegno internazionale di italianistica dell'Università di Craiova, 16-17 settembre 2016, a cura di Elena Pirvu, Franco Cesati Editore, 2018, ISBN 978-88-7667-718-2, pp.373-380 Scrivere di Caporetto, scrivere a Caporetto. Carlo Emilio Gadda e Ardengo Soffici în Quaderni della Casa Romena di Venezia, XI, 2016: "Memorialistica e letteratura della Grande Guerra", Institutul Cultural Român, ISSN: 1583-9397 Le fonti in Elsa Morante, volume a cura di Enrico Palandri e Hanna Serkowska, collana Innesti-Crossroads XL "Cinema, letteratura e altri linguaggi" diretta da Alessandro Cinquegrani, Edizioni Ca' Foscari, 2015, cap. La storia di un best seller che fece breccia nel canone (pp. 113-120) La voce dell'autore nel Decameron "rimasterizzato" in Boccaccio in Europa. 700 anni dalla nascita dell'autore del Decameron, a cura di Corina Anton e Mihaela Voicu, collana "Mediaevalia", Editura Universității din București, 2016, ISBN 978-606-16-0646-7 (pp. 217-238) Calvino: sfide e opportunità. Cinque valori per i traduttori di Calvino nel nuovo millennio nella rivista "RiCOGNIZIONI. Rivista di Lingue e Letterature straniere e Culture moderne", a cura di Elena MADRUSSAN, Roberto MERLO, Daniela NELVA, Matteo REI, nr. 1/2014 (I)
ORIZZONTI CULTURALI ITALO-ROMENI
Una straordinaria romenista: Rosa Del Conte, ovvero dell'assoluta lealtà2015 •
Dagmar Reichardt, Angelo Pagliardini, Alexandra Vranceanu Pagliardini, Sebastiano Martelli, Danilo Salazar, sabine schrader, Piombo Laura, alessandra sannella, Giovanni Magliocco
2018 •
Proiecții ale culturii române în cultura eurpeană
Gli echi italiani dell'attività traduttiva e di esegesi dantesca di George Coșbuc (1921-1995)2018 •
George Coşbuc stands out among the Romanian translators of Dante, mainly for three reasons: he was a poet of considerable value, he never had the opportunity to see his full version of the Divina Commedia published and, even more significant, he left an important exegesis of Dante in Italian language, which remained unknown until it was translated into Romanian by Alexandru Duţu and Titus Pârvulescu. The two intellectuals later became the editors of a bilingual version of the exegesis, issued in two volumes in 1963-65. With the present contribution we intend to outline the stages of the critical reception of the Romanian poet"s translational activity and Dante"s exegesis in the Italian academia. For this purpose, essays written in Italian and published in Italy by both Italian and Romanian scholars will be taken into account and discussed, such as Carlo Tagliavini, Lucia Santangelo, Rosa Del Conte, Gino Lupi, Petru Iroaie, Mircea Popescu, Ioan Popper and Adriana Mitescu. It is a synthetic and analytical approach that aims not only to enrich the history of the criticism of Dante's translation, but also to highlight the translational and exegetic activity of George Coşbuc concerning Dante"s poem. Keywords: Dante Studies in Romania, George Coşbuc"s translational activity, history of Dante"s translation in Romanian.
Forme, strutture, generi nella lingua e nella letteratura italiana
La letteratura romena è costituita da un sistema letterario e culturale non circoscritto né cronologicamente né geograficamente all Stato nazionale romeno. È possibile costruirne una rappresentazione efficace se i meridiani diventano una rete dinamica, in cui è possibile inglobare almeno Bisanzio e Parigi, i due grandi centri cui intellettuali e letterati romeni hanno guardato in secoli diversi per definirsi e distinguersi, trovare la con la propria identità. Chiave di volta di questa rappresentazione sarà la filologia dei topoi, efficacemente introdotta da E.R.Curtius per individuare il tessuto (retorico) della letteratura europea. In questo hannogiocato un ruolo fondamentale autori esiliati, migranti, o semplici pellegrini dello studio, che sono partiti non per abbandonare la propria cultura, ma per estenderne i meridiani di riferimento. Ecco che allora fra Grigore Ureche che ha trovato nelle scuole umanistiche della Polonia la via per europeizzare la storia e la cultura della sua Moldavia, Miron Costin, che in Polonia trova un interlocutore e un lettore d'eccezione nel re umanista Giovanni Sobieski, Stolnicul Cantacuzino, che cerca una mediazione fra la propria cultura greca di origine e la formazione patavina, Dimitrie Cantemir, che riesce ad usufruire delle grandi scuole ancora aperte a Costantinopoli quasi due secoli dopo la fine dell'Impero bizantino, per arrivare ad una sconvolgente definizione identitaria dell'identità romena, come nazione di migranti e all'epos culturale eroicomico di Budai Deleanu, da un lato, e dall'altro lato l'amara negazione-affermazione della propria romenità da parte di Cioran, compaiono molte analogie e linee dicontinuità. Il libro costituisce uno sviluppo dell'idea che sia inscindibile il rapporto fra nazione e migrazione, e che anzi nel caso romeno, oggi, come ieri, come nel passato più remoto, la migraziona abbia apportato un grande contributo alla costruzione dell'identità culturale nazionale.
Studi filologici e interculturali tra traduzione e plurilinguismo, a cura di Rita Scotti Jurić, Nada Poropat Jeletić, Isabella Matticchio
Esperienze di traduzione letteraria in friulano nel Novecento2016 •
Națiunea imaginată. Concepte și etape în construirea identităților naționale europene
Prove di modernizzazione: sulle origini del teatro nazionale romeno2019 •
University of Craiova
Il contatto linguistico fra italiano e inglese nelle sottoculture giovanili ed il caso del prestito ACAB. Da acronimo scomodo a prestito di pregio2013 •
ANALELE UNIVERSITATII BUCURESTI. LIMBA SI LITERATURA ROMANA
Le collaborazioni di Max Hermann Maxy e di Hans Mattis-Teutsch con ‘Der Sturm’, ‘Ma’ e ‘Integral’. Affinità costruttiviste nelle avanguardie storiche2017 •
2017 •
Transylvanian Review, vol. XXIX, supl. 1
La Virginia di Alfieri tradotta da Aristia: Proposte metodologiche per l’analisi estetico-linguistica di una traduzione letteraria2020 •
Terra aliena. L'esilio degli intellettuali europei
Il valore creativo dell'esilio: la cristallizzazione identitaria nel cambiamento di lingua«La somma de le cose». Studi in onore di Gianfelice Peron, Padova, Esedra, a cura di A. Andreose, G. Borriero , T. Zanon
Un inedita coppia rinascimentaleAnnuario dell’Istituto Romeno di Cultura e Ricerca Umanistica di Venezia IX (2007), Bucureşti 2008, 39-45.
Le idee della Riforma in terra balcanica: il viaggio del “beneficio di Cristo” dall’Italia al Levante veneziano e ottomano2015 •
2019 •
Proiecţii ale culturii române în cultura europeană
La poetica del ‘teatro europeo’ nella scrittura drammaturgica di Matei Vişniec2018 •