Fabio Romanini
Fabio Romanini was born in Ferrara (19th January 1975). Degree in History of Italian Language (University of Ferrara, 1999: supervisor Paolo Trovato), on an ancient volgarizzamento of Lucan’s De bello civili, Ph.D (University of Padua, 2003: supervisor Pier Vincenzo Mengaldo), on philological and linguistic features of the odoeporic anthology Navigationi et viaggi by G.B. Ramusio. Since 2001 he’s been collaborating to the Tesoro della Lingua Italiana delle Origini (www.vocabolario.org), studying some hundred words for the dictionary. He was given a scholarship at University for Foreigners of Siena, in year 2003, to prepare a vaste database on volgarizzamenti (supervisor Claudio Ciociola); he was given a second scholarship at University of Bologna, in years 2004-2005, to study odoeporics in the XVI century (supervisor Luciano Formisano) and continued on the same line of research at University of Milano-Bicocca during the years 2006-2009 (supervisor Paolo Zublena). He was Assistant Professor of Romance Philology at University E-Campus (Novedrate) since 2009, and then Research Fellow and Associate Professor at University of Trieste since 2012 until 2021. Since 2021 he is Associate Professor of Italian Linguistics at University di Ferrara. He is qualified for a position of Full Professor since 2018. He was editorial assistant of the scientific journal «Filologia italiana» and he is co-director of the journal since 2015.
He is now attending the edition of Dante’s Purgatorio, collaborating with Paolo Trovato's research team on the tradition of the "Commedia", and an anthology of odoeporic literature of XVIth-XVIIIth centuries.
Address: Via Modena, 356/A
44124 Cassana FE
Italy
He is now attending the edition of Dante’s Purgatorio, collaborating with Paolo Trovato's research team on the tradition of the "Commedia", and an anthology of odoeporic literature of XVIth-XVIIIth centuries.
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tra le opere di Ariosto (e in particolare il Furioso) e la Commedia dantesca. L’attenzione dei critici si è dapprima soffermata sul riuso del lessico dantesco da parte di Ariosto (hapax, rime e serie di rime, fi no a emistichi
o a versi quasi interi in sequenza, perlopiù ricontestualizzati o sapientemente modificati). Maria Cristina Cabani ha definito parodico
questo adattamento, giustificandolo con la necessità, da parte di Ariosto, di scegliere un registro narrativo distinto da quello di Dante. Per approfondire l’indagine sul rapporto intertestuale tra Furioso e Commedia è necessario cercare nuovi metodi: questo lavoro getta le basi per una
ricognizione sulle microstrutture del testo, basata sui principi della linguistica testuale. Viene fornito un elenco dei versi inizianti per
e e ma nel campione del I canto del Furioso: la struttura è infatti
largamente usata da Dante (e da Ariosto) per scopi narrativi e
prosodici. Segue un’analisi automatica tra il Furioso, la Liberata
e due testi secenteschi, Il mondo nuovo di Stigliani e Il conquisto
di Granata di Graziani. Tali statistiche mostrano che, contrariamente
all’opinione comune, i narratori in versi del Seicento non sono meri imitatori di Tasso, ma tematicamente ritornano spesso alle parole chiave di Ariosto. E in filigrana compare anche Dante.
di scegliere un campione di testi ampio e piuttosto eterogeneo, che comprende brevi
relazioni di esplorazioni ma anche resoconti lunghi, lettere inviate da luoghi esotici, saggi di
riflessione, entro un arco temporale che va dalla metà del xv secolo alla fine del xvii circa.
L’attenzione si concentra sulle tipologie testuali, legate all’intenzionalità duplice di comunicazione
dell’utile o del piacevole; sul discorso riportato e sulla presenza di interpreti; sulla
presenza di elementi di meraviglioso nei resoconti di viaggio; infine, sulle peripezie toccate
ai viaggiatori, che possono giungere fino al naufragio.
tra le opere di Ariosto (e in particolare il Furioso) e la Commedia dantesca. L’attenzione dei critici si è dapprima soffermata sul riuso del lessico dantesco da parte di Ariosto (hapax, rime e serie di rime, fi no a emistichi
o a versi quasi interi in sequenza, perlopiù ricontestualizzati o sapientemente modificati). Maria Cristina Cabani ha definito parodico
questo adattamento, giustificandolo con la necessità, da parte di Ariosto, di scegliere un registro narrativo distinto da quello di Dante. Per approfondire l’indagine sul rapporto intertestuale tra Furioso e Commedia è necessario cercare nuovi metodi: questo lavoro getta le basi per una
ricognizione sulle microstrutture del testo, basata sui principi della linguistica testuale. Viene fornito un elenco dei versi inizianti per
e e ma nel campione del I canto del Furioso: la struttura è infatti
largamente usata da Dante (e da Ariosto) per scopi narrativi e
prosodici. Segue un’analisi automatica tra il Furioso, la Liberata
e due testi secenteschi, Il mondo nuovo di Stigliani e Il conquisto
di Granata di Graziani. Tali statistiche mostrano che, contrariamente
all’opinione comune, i narratori in versi del Seicento non sono meri imitatori di Tasso, ma tematicamente ritornano spesso alle parole chiave di Ariosto. E in filigrana compare anche Dante.
di scegliere un campione di testi ampio e piuttosto eterogeneo, che comprende brevi
relazioni di esplorazioni ma anche resoconti lunghi, lettere inviate da luoghi esotici, saggi di
riflessione, entro un arco temporale che va dalla metà del xv secolo alla fine del xvii circa.
L’attenzione si concentra sulle tipologie testuali, legate all’intenzionalità duplice di comunicazione
dell’utile o del piacevole; sul discorso riportato e sulla presenza di interpreti; sulla
presenza di elementi di meraviglioso nei resoconti di viaggio; infine, sulle peripezie toccate
ai viaggiatori, che possono giungere fino al naufragio.
Giuseppe Mascherpa, Percorsi confraternali nel Medioevo lombardo. Sulle laude in
volgare di un codice laurenziano (ms. Ashburnham 1179) 23
Cristiano Lorenzi Biondi, Filologia del volgare intorno al Salutati. Una prima
giunta 47
Alessio Decaria, Machiavelli copista, “filologo”, “capocomico”: sulla tradizione della
«Commedia in versi» di Lorenzo Strozzi 109
Valentina Gritti, Per l’edizione critica dei «Cinque canti» di Ariosto 139
Giacomo Vagni, Per una nuova edizione delle «Rime» di Giuliano di Lorenzo de’ Medici 193
Carmela Marranchino, L’editio princeps della «Musogonia» di Vincenzo Monti:
i due esemplari superstiti 225
Donatella Martinelli, Prove di stampa della Ventisettana. Una pagina utile alla
datazione dei «Modi di dire irregolari» («Promessi sposi», i , p. 42) 253
Indici, a cura di Luca Morlino
i. Indice dei nomi 269
ii. Indice dei manoscritti e dei postillati 277
Sigle impiegate in questa rivista 283
- Discussants: Zygmunt G. Barański (Notre Dame), Gino Belloni (Venezia), Sandro Bertelli (Ferrara), Marcello Ciccuto (Pisa), Claudio Ciociola (SNS), Laura Facini (Genève), Luciano Formisano (Bologna), Giovanna Frosini (Siena), Claudio Giunta (Trento), Bernhard Huss (Freie Universität Berlin),Giuseppe Ledda (Bologna), Andrea Mazzucchi (Napoli), Lino Pertile (Harvard), Arnaldo Soldani (Verona), Mirko Tavoni (Pisa), Tiziano Zanato (Venezia)
Cari amici e colleghi studiosi di Dante e/o esperti di critica testuale,
come abbiamo fatto in occasione del XXVIII Convegno Internazionale di Linguistica e Filologia romanza (Roma 18-23 luglio 2016), in cui abbiamo presentato un esperimento di edizione e commento di Inferno XXXIV, abbiamo deciso di “approfittare” del convegno AlmaDante (Ravenna, 24-27 maggio 2017) per distribuire e discutere con altri addetti ai lavori un secondo (as)saggio del nostro lavoro: il XXIII dell’Inferno.
Facendo tesoro dell’esperienza dell’anno scorso, in cui abbiamo caricato anche sul sito academia.edu i nostri saggi di edizione e di commento, ricavandone in due successive sessioni un prezioso feedback (www.academia. edu/s/d2489bb906/, www.academia.edu/s/7673de964a/), carichiamo on line anche queste nuove prove di edizione confidando nelle vostre reazioni e nei vostri suggerimenti sia sul piano della distribuzione del materiale sia nel merito delle diverse soluzioni.
(per gli editori e l’autrice del commento)
Paolo Trovato
Dear all,
as some of you romance or italian scholars already know, a little group of dantofili has been working to a new edition of and a new commentary on the Commedia since 2002.
This is a sample, of course a provisional one, of how our edition will be.
We are very interested about our colleagues’ feeedback. Any comment, suggestion, constructive criticism is welcome.
Best
p.t.
LOMBARDO ANTICO
Presentazione di edizioni recenti e di progetti in corso
Elisa De Roberto (Dipartimento di Studi umanistici Roma Tre) / Raymund Wilhelm (Institut für Romanistik / ZRM, Universität Klagenfurt )
venerdì 16 aprile 2021, ore 14 – 18
il link per la diretta streaming si trova all’indirizzo https://www.aau.at/romanistik/zrm/