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Dante Alighieri, De vulgari eloquentia, a cura di Mirko Tavoni, Milano: Mondadori (Oscar Classici), 2017, pp. 425, ISBN  978-88-04-67586-0.
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La ristampa anastatica di questo manuale sulla complessa storia linguistica del Quattrocento, uscito nel 1992, sembra particolarmente utile alla luce dei mutamenti intervenuti nella didattica universitaria in questi venti anni. La riforma... more
La ristampa anastatica di questo manuale sulla complessa storia linguistica del Quattrocento, uscito nel 1992, sembra particolarmente utile alla luce dei mutamenti intervenuti nella didattica universitaria in questi venti anni. La riforma universitaria del “3 più 2”, entrata in vigore nel 2000, infatti, ha avuto tra i suoi effetti la diffusione di una manualistica di base molto lontana dall’idea che gli studenti di Lettere dovessero appropriarsi di un rapporto diretto, anche tecnico, con i testi di studio. Può dunque essere stimolante rendere di nuovo disponibile uno strumento pensato per addestrare gli studenti a “mettere le mani” nei testi e a ricavare dalla lingua in cui essi sono scritti tante informazioni sulla storia, sulle figure sociali, sulle personalità letterarie che in quei testi si sono espressi. Le due sezioni del libro, racconto delle vicende storico-linguistiche e antologia di testi, più una fabbrile appendice di esercizi, incoraggiano gli studenti a sviluppare interessi e competenze sul secolo in cui il policentrismo medievale sta per cedere all’unificazione linguistico-letteraria promossa dalla stampa.
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PDF of last proofs before printing: frontmatter, preface, table of contents
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Esercizi di lettura per Marco Santagata, a cura di Annalisa Andreoni, Claudio Giunta, Mirko Tavoni, Bologna: Il Mulino, 2017, pp. 372.
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Nel XXII canto del Paradiso, vv. 133-154, Dante, dal cielo delle stelle fisse, guarda sotto di sé e vede i cieli che ruotano attorno alla Terra; poi, nel XXVIII canto, vv. 16-39, trovandosi nel Primo Mobile, guardando verso l’altro ha la... more
Nel XXII canto del Paradiso, vv. 133-154, Dante, dal cielo delle stelle fisse, guarda sotto di sé e vede i cieli che ruotano attorno alla Terra; poi, nel XXVIII canto, vv. 16-39, trovandosi nel Primo Mobile, guardando verso l’altro ha la visione dei nove cori angelici che ruotano attorno a un punto luminosissimo che rappresenta evidentemente Dio. Poiché questa seconda visione non può essere, per ragioni cogenti qui messe a fuoco, una visione estemporanea proiettata solo nella mente di Dante, come pure i commenti in uso continuano a spiegare, ma fa parte a pieno titolo della realtà dell’universo sensibile-sovrasensibile che Dante descrive, dobbiamo rassegnarci a “vedere” tale universo, nella sua totalità, come una geometrica dualistica, con il mondo sensibile geocentrico e il mondo sovrasensibile (l’Empireo) teocentrico? Il saggio discute la teoria, sostenuta da diversi matematici e fisici dal 1925 a oggi, che l’universo di Dante sia una “3-sfera”, cioè una sfera a quattro dimensioni, una sfera la cui superficie è una sfera: teoria che supererebbe il dualismo geometrico suddetto, senonché a Dante mancavano totalmente i presupposti matematici per poterla concepire.
«Dante Linguista at the Crossroad of Philosophy, Politics, and Biography», in Perspectives on «Dante Politico» at the Crossroad of Arts and Sciences, edited by Donatella Stocchi-Perucchio, Berlin: De Gruyter (Mimesis, 97), 2024, pp.... more
«Dante Linguista at the Crossroad of Philosophy, Politics, and Biography», in Perspectives on «Dante Politico» at the Crossroad of Arts and Sciences, edited by Donatella Stocchi-Perucchio, Berlin: De Gruyter (Mimesis, 97), 2024, pp. 141-155. https://doi.org/10.1515/9783110790894-009.
Dante studies in recent decades assume and inertially repeat that the moment in which Dante breaks with his fellow-exiles, whom years later he would define “wicked and senseless company", and becomes  “a party by himself " ( Pd... more
Dante studies in recent decades assume and inertially repeat that the moment in which Dante breaks with his fellow-exiles, whom years later he would define “wicked and senseless company", and becomes  “a party by himself " ( Pd XVII 61-69), coincides with  the so-called battle at La Lastra, that is the failed attempt of the exiled Whites and their allies to conquer Florence on July 20, 1304. The article aims to check if this assumption is well founded. In particular, the article aims to check whether it must be held that Dante wrote the letter Popule mee, quid tibi feci? , asking for forgiveness to the Comune of Florence, and thus becoming an enemy and traitor to the White Guelph party, soon after the battle at La Lastra. If that were the case, it would be difficult to admit that Dante, during the same period, lived in Bologna, a White Guelph Comune. On the other hand, many clues internal to these two treatises seem to prove that he wrote most of the Convivio and the entire De vulgari eloquentia precisely in Bologna from mid-1304 until the early months of 1306. The critical review of the current ideas on the subject shows that these ideas are based on several misunderstandings and offers a different view of Dante’s political biography from 1303 to 1306.
Mirko Tavoni traccia una breve storia della controversia sull'interpretazione letterale della risposta di Dante a Guido Cavalcanti nel decimo canto dell'Inferno. Dopo aver dimostrato che le difficolta interpretative sono dovute... more
Mirko Tavoni traccia una breve storia della controversia sull'interpretazione letterale della risposta di Dante a Guido Cavalcanti nel decimo canto dell'Inferno. Dopo aver dimostrato che le difficolta interpretative sono dovute alla distanza tra il lettore moderno ed il testo dantesco, propone per una piu sicura interpretazione, il ricorso alle concordanze elettroniche di Dante e dell'italiano antico che aiutano a ricostruire il significato letterale dei versi. La corretta lettura dei versi in questione induce a ritenere oggetto del disdegno di Guido non Virgilio, ma Dio o forse anche Beatrice.
Presentation de la controverse a Florence au 15e siecle sur la langue latine parlee a Rome, suivie des principaux textes

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Sabato 1 giugno 2019, alle 11.30, nella Sala d’Arme di Palazzo Vecchio, in occasione del 754° Annuale della Nascita di Dante, l’Amministrazione Comunale di Firenze e l’Unione Fiorentina Museo Casa di Dante, su designazione della Società... more
Sabato 1 giugno 2019, alle 11.30, nella Sala d’Arme di Palazzo Vecchio, in occasione del 754° Annuale della Nascita di Dante, l’Amministrazione Comunale di Firenze e l’Unione Fiorentina Museo Casa di Dante, su designazione della Società Dantesca Italiana, consegneranno al prof. Mirko Tavoni, in riconoscimento dei suoi studi danteschi, il premio Annuale della Nascita di Dante.

Il prof. Tavoni terrà una lezione magistrale dal titolo “Dante e la scoperta del Paradiso terrestre in mezzo all'Oceano”.
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A che punto è la "digitalizzazione" della scuola italiana 23 anni dopo l'"E-learning Action Plan. Designing Tomorrow's Education" della Commissione Europea, e dopo due anni di lockdown che hanno costretto la scuola italiana a improvvisare... more
A che punto è la "digitalizzazione" della scuola italiana 23 anni dopo l'"E-learning Action Plan. Designing Tomorrow's Education" della Commissione Europea, e dopo due anni di lockdown che hanno costretto la scuola italiana a improvvisare dall’oggi al domani una “didattica a distanza” (DAD) alla quale era strutturalmente del tutto impreparata? Che cosa ha in cantiere il sistema scolastico italiano per riuscire a spendere i fondi del PNRR per la transizione digitale? Questo flusso di denaro sarà almeno in qualche misura destinato a migliorare l’efficacia dell’insegnamento dell’italiano, a ridurre il grave deficit nella comprensione dei testi, a contrastare l’analfabetismo funzionale? E gli strumenti digitali prodotti dall’editoria scolastica offrono qualcosa di più e di diverso dal cartaceo per promuovere quella riflessione sulla lingua “a partire dalla competenza nativa degli studenti” che viene molto invocata ma per nulla praticata? La conferenza cerca di indicare, al di là dei limiti dell’esistente, in quali direzioni un digitale profondamente diverso potrebbe aiutare molto gli insegnanti a rendere il loro lavoro più produttivo e più gratificante.
Con la lezione della dott.ssa Marina Di Simone e del dott. Gianluca Canè (rispettivamente responsabile editoriale area umanistica e consulente editoriale della Zanichelli) Gli strumenti digitali per le grammatiche di italiano, scuola... more
Con la lezione della dott.ssa Marina Di Simone e del dott. Gianluca Canè (rispettivamente responsabile editoriale area umanistica e consulente editoriale della Zanichelli) Gli strumenti digitali per le grammatiche di italiano, scuola media e scuola superiore, dopo la DAD introdurremo nel nostro corso una terza componente necessaria per avere una visione d’insieme del tema generale a cui il corso è dedicato, cioè Come usare la tecnologia per insegnare grammatica dopo la DAD. Dopo la riflessione sociologica sull’impatto della digitalizzazione e dei social media sulla scuola, trattata dal dott. Marco Gui, e dopo la riflessione semiotica e linguistica sulle specificità della didattica in forma orale e scritta, in presenza e a distanza, trattata dalla prof. Miriam Voghera, domani due rappresentanti della più importante casa editrice scolastica italiana ci parleranno di come la casa editrice sta ricalibrando, dopo l’esperienza DAD, l’uso delle proprie risorse digitali per l’insegnamento della grammatica e del lessico sul piano delle spiegazioni, delle esercitazioni e delle verifiche. La lezione sarà anche l’occasione per sondare e confrontare le abitudini, le esigenze e le valutazioni delle e dei docenti in merito all’uso dei vari tipi di risorse digitali, di pubblico dominio e proprietarie, nelle varie fasi dell’insegnamento dell’italiano.
Per introdurre la lezione della prof. Voghera - la seconda del nostro corso su Come usare la tecnologia per insegnare grammatica dopo la DAD - riporto qui una breve descrizione del libro, curato da lei insieme a Pietro Maturi e Fabiana... more
Per introdurre la lezione della prof. Voghera - la seconda del nostro corso su Come usare la tecnologia per insegnare grammatica dopo la DAD -
riporto qui una breve descrizione del libro, curato da lei insieme a Pietro Maturi e Fabiana Rosi, Orale e scritto, verbale e non verbale: la multimodalità nell'ora di lezione, Firenze, Cesati 2020. Il volume raccoglie gli atti del XX Convegno del Giscel (Gruppo di Intervento e Studio nel Campo dell’Educazione Linguistica) dedicato a plurisemiosi, plurilinguismo, oralità e scrittura. La scelta di questo fil rouge tematico nasce dalla constatazione che la comunicazione in classe e la pratica didattica sono necessariamente multimodali. Qualsiasi lezione, anche la più tradizionale, richiede necessariamente di usare varie modalità di comunicazione in modo alternato e integrato: si parla, si scrive, si espongono relazioni oralmente con l’ausilio di materiali scritti o si presentano testi scritti che rimandano a video o brani musicali. La multimodalità non è legata necessariamente all’uso di tecnologie, ma è parte del nostro agire comunicativo quotidiano. Sebbene la maggior parte delle relazioni si occupino di molti aspetti della multimodalità, è possibile individuare tre filoni principali di ricerca: il primo si focalizza sul ruolo della comunicazione multimodale nell’apprendimento e nell’insegnamento delle lingue; il secondo presenta confronti nell’uso di modalità diverse nell’apprendimento e nell’insegnamento; il terzo, infine, è dedicato al rapporto tra la comunicazione verbale e non verbale.
Il prof. Marco Gui è lo studioso più adatto a introdurci al tema del corso - Come usare la tecnologia per insegnare grammatica dopo la DAD - prima di passare alla declinazione specifica di questo tema in rapporto all’educazione... more
Il prof. Marco Gui è lo studioso più adatto a introdurci al tema del corso - Come usare la tecnologia per insegnare grammatica dopo la DAD - prima di passare alla declinazione specifica di questo tema in rapporto all’educazione linguistica e all’insegnamento / apprendimento della grammatica. Lo testimoniano i due libri seguenti, di cui fornisco qui sotto una breve presentazione:

Marco Gui, Il digitale a scuola. Rivoluzione o abbaglio? il Mulino, 2019.
Alle tecnologie digitali si è guardato come a una delle leve principali per il miglioramento della scuola. È proprio così? Alcune delle più importanti aspettative, come quella di incrementare i livelli di apprendimento degli studenti, non hanno trovato finora un riscontro negli studi scientifici internazionali; per altre manca un'adeguata valutazione. Discutendo i limiti cognitivi e sociali del digitale a scuola in un contesto di connessione permanente, l'autore sviluppa una visione alternativa del ruolo del digitale nell'esperienza educativa: prima ancora che fare didattica con le tecnologie è urgente educare all'uso consapevole dei media.

Benessere digitale a scuola e a casa. Un percorso di educazione ai media nella connessione permanente, a cura di Marco Gui, Mondadori Università, 2019. l volume propone un approccio inedito alle problematiche e alle opportunità che la vertiginosa innovazione tecnologica ha portato nella vita e nell’educazione dei giovani, un percorso che ha mostrato la sua validità nella sperimentazione «Benessere Digitale – Scuole», condotta su 18 scuole secondarie di II grado di tutti gli ordini. La sperimentazione è stata cofinanziata da Università di Milano-Bicocca e Fastweb SpA, mentre il MIUR la considera una delle tre esperienze di rilevanza nazionale per la costruzione di un curricolo di educazione ai media digitali. Partendo dalla consapevolezza che l’innovazione tecnologica non è stata accompagnata da un adeguato rinnovamento culturale ed educativo, il libro si rivolge a docenti e formatori, considerandoli gli interlocutori principali per una riflessione critica sul digitale, ma anche ai genitori per allargare lo sguardo a un’idea ampia di «Benessere Digitale». La qualità della vita, infatti, dipende sempre più dal nostro rapporto con i media digitali in diverse dimensioni: da quelle classiche nella letteratura sulla media literacy (la ricerca delle informazioni, la collaborazione e la comunicazione online, la creazione di contenuti digitali, la sicurezza) a quelle emergenti, come l’impatto sulla salute e la gestione del tempo e dell’attenzione.

Come negli anni scorsi, la seconda parte di ogni lezione sarà dedicata all’interazione dei corsisti con il relatore / la relatrice, organizzata dalle tutrici del corso, Samuela Brunamonti e Sara Gigli, così da stimolare la partecipazione, far emergere l’esperienza pregressa dei partecipanti, e le loro valutazioni e prospettive per il presente e il futuro, in rapporto ai contenuti (dati, idee, problemi, proposte…) presentati nella relazione.
Centro scaligero degli studi danteschi e della cultura internazionale Loggia del Mangano, Corte Sgarzarie, 8/P, 37121 Verona Venerdì 18 febbraio 2022 ore 15.30 Mirko Tavoni Dante, l’invenzione del latino, l’invenzione dell’italiano.... more
Centro scaligero degli studi danteschi e della cultura internazionale
Loggia del Mangano, Corte Sgarzarie, 8/P, 37121 Verona
Venerdì 18 febbraio 2022 ore 15.30

Mirko Tavoni
Dante, l’invenzione del latino, l’invenzione dell’italiano.
Introduzione al De vulgari eloquentia

Presso la sede e in modalità remota su piattaforma ZOOM al link:
https://us06web.zoom.us/j/84600419854?
pwd=NXlwMmFVMG1CcjBIWUMrVldtQlF1QT09
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La relazione illustra le funzionalità, la storia e le prospettive di sviluppo della risorsa DanteSearch (https://dantesearch.dantenetwork.it/), corpus delle opere volgari e latine di Dante con annotazione morfologica e sintattica in... more
La relazione illustra le funzionalità, la storia e le prospettive di sviluppo della risorsa DanteSearch (https://dantesearch.dantenetwork.it/), corpus delle opere volgari e latine di Dante con annotazione morfologica e sintattica in formato XML-TEI. Il primo nucleo di DanteSearch viene realizzato all’Università di Pisa all’inizio degli anni Duemila, in concomitanza con la nascita del corso di laurea in Informatica umanistica, nell’ambito di un progetto di ricerca nazionale dal quale nascono diverse iniziative e collezioni di filologia digitale, fra cui la Biblioteca italiana (http://www.bibliotecaitaliana.it/). Questo primo nucleo consiste nel corpus completo delle opere volgari e latine lemmatizzate e arricchite di una capillare annotazione morfologica: dotato di un efficiente motore di ricerca e di un’interfaccia lineare e amichevole, consente di esplorare la lingua di Dante con inedita profondità. Il secondo nucleo, realizzato nell’ambito di un altro progetto di ricerca nazionale una decina d’anni dopo, consiste nell’annotazione sintattica completa della Commedia, e poi del Convivio e delle Rime, secondo le categorie della Grande grammatica italiana di consultazione di Renzi-Salvi-Cardinaletti, e mette a disposizione degli studiosi funzionalità di ricerca sintattica del tutto innovative. Attualmente DanteSearch è una risorsa utilizzata nell’ambito di progetti di ricerca contigui quali il Vocabolario Dantesco (http://www.vocabolariodantesco.it/), il Vocabolario Dantesco Latino (http://www.vocabolariodantescolatino.it/ ) e il progetto ERC LiLa-Linking Latin (https://lila-erc.eu/#page-top). Nell’ambito del progetto HDN-Hypermedia Dante Network (https://hdn.dantenetwork.it/) DanteSearch, insieme con l’altra risorsa realizzata in parallelo negli anni scorsi, cioè DanteSources (https://dantesources.dantenetwork.it/), viene ripensato in ottica di web semantico, al fine di costituire una base di conoscenza, fondata su logiche calcolabili (RDF, OWL), che superi i limiti della singola struttura gerarchica imposta da XML e consenta l’interrogazione combinata dell’ontologia morfologica e di quella sintattica nonché di tutta l’informazione esegetica tratta dai commenti alle opere di Dante.
Tornata accademica, martedì 15 giugno 2021, ore 10-12.30. Coordina Claudio Marazzini, Presidente dell’Accademia della Crusca. David Sassoli, Presidente del Parlamento europeo, Saluto inaugurale: da 11:30 a 14:00. Mirko Tavoni,... more
Tornata accademica, martedì 15 giugno 2021, ore 10-12.30.

Coordina Claudio Marazzini, Presidente dell’Accademia della Crusca.

David Sassoli, Presidente del Parlamento europeo, Saluto inaugurale: da 11:30 a 14:00.

Mirko Tavoni, Accademia della Crusca, Le famiglie linguistiche d’Europa nel De vulgari eloquentia: da 15:00 a 50:00.

Irène Rosier-Catach, École Pratique des Hautes Études,  La variabilité naturelle des langues et la recherche d’un parler “commun à tous” (DVE, I, XVI, 4): da 52:45 a 1:15:40.

Vittorio Coletti, Accademia della Crusca, Dante, confronto tra le lingue e traduzioni: da 1:19:00 a 1:40:00.

Francesco Sabatini, Presidente emerito dell’Accademia della Crusca, Conclusione. Volgari illustri e plurilinguismo europeo: da 1:41:40 a 2:05:00.

Discussione: da 2:05:00 a 2:36:00.

https://www.youtube.com/watch?v=_Ut_3JqFn5U&list=PLDxLIgSs54XwXh9zn9v4OLHTyeB7VGMGV&index=7
Technische Universität Dresden - Italien Zentrum. Dante in Sprache, Literatur und Kunst. Mirko Tavoni, Dante linguista al crocevia tra filosofia, politica e biografia, 11. Mai 2021. Che cosa è cambiato nella nostra interpretazione del... more
Technische Universität Dresden - Italien Zentrum.
Dante in Sprache, Literatur und Kunst. Mirko Tavoni,
Dante linguista al crocevia tra filosofia, politica e biografia, 11. Mai 2021.
Che cosa è cambiato nella nostra interpretazione del De vulgari eloquentia nel mezzo secolo che ci separa dalla fondamentale edizione critica (1968) e commentata (1979) di Pier Vincenzo Mengaldo? L’interpretazione di Mengaldo, in accordo con l’”idea di Dante” di Gianfranco Contini (Un’idea di Dante è il titolo di una famosa raccolta di saggi di Contini, 1976), è che Dante accompagna sempre la sua poesia, nelle sue successive fasi sperimentali, con la riflessione meta-poetica, e con l’auto-esegesi sul significato autentico della sua poesia passata. In questa prospettiva, il De vulgari eloquentia rappresenta il momento teorico saliente, il momento dedicato agli aspetti tecnici, linguistici e retorici della poesia volgare propria e degli altri poeti romanzi e italiani della sua epoca.
Questa idea è ancora valida per spiegare il secondo libro del trattato, ma è inadeguata per rendere conto dell’intero primo libro: la definizione filosofica dell’essenza del linguaggio (capitoli 1-3); la storia linguistica dell’umanità da Adamo alla Torre di Babele (capitoli 4-7), poi la colonizzazione dell’Europa da parte di tre idiomi babelici progenitori di tutte le lingue d’Europa (capitolo 8); la scoperta dell’intrinseca variabilità di ogni lingua umana nel tempo e nello spazio, la conseguente invenzione della gramatica e la creazione delle due lingue grammaticali d’Europa, il greco e il latino (capitolo 9); fino alla mappa dei dialetti d’Italia (capitoli 10-15) e all’idea del “volgare illustre” (capitoli 16-19), con le sue implicazioni politiche connesse con l’idea imperiale. Tutti questi contenuti, le loro fonti disparate, e l’intero universo di discorso così creato da Dante, cadono completamente fuori dalla dimensione poetica: hanno origine in altre dimensioni della personalità di Dante, in altri interessi filosofici, rivelano progetti culturali e politici diversi e guardano a un pubblico più composito.
Tutte queste caratteristiche portano alla conclusione che Dante deve aver scritto il De vulgari eloquentia a Bologna, dove la coesistenza di un regime politico favorevole, di una importantissima Università, di un centro di eccellenza nelle artes dictandi e di un cenacolo di poeti volgari ammiratori di Dante creava le condizioni per concepire e scrivere un trattato linguistico così straordinariamente onnicomprensivo e audace.
Dante als Sprachforscher am Scheideweg zwischen Philosophie, Politik und Biographie
Inwiefern hat sich unsere Deutung von De vulgari eloquentia in dem halben Jahrhundert, das uns von der fundamentalen kritischen Edition (1968) und der kommentierten Edition (1979) Pier Vincenzo Mengaldos trennt, verändert?
Die Interpretation Mengaldos, in Übereinstimmung mit Gianfranco Continis „Idee von Dante“ (Un’idea di Dante lautet der Titel einer berühmten Sammlung von Essays Continis aus dem Jahr 1976), arbeitet heraus, dass Dante die Dichtung seiner zukünftigen experimentellen Phasen fortwährend durch meta-poetische Reflexion begleitet und sich der Selbstexegese hinsichtlich der Bedeutung und Authentizität seines zurückliegenden poetischen Schaffens unterwirft. Aus dieser Perspektive stellt De vulgari eloquentia den theoretischen Höhepunkt seines Schaffens dar, indem sich Dante mit den formalen, linguistischen und rhetorischen Aspekten seiner eigenen volkssprachlichen Poesie sowie der Dichtung anderer romanischsprachiger und italienischer Autoren seiner Zeit auseinandersetzt.
Diese Idee hat ihre Gültigkeit für das Verständnis des zweiten Buches des Traktats keinesfalls verloren, sie erweist sich jedoch als inadäquat, um Klarheit über das gesamte erste Buch zu gewinnen: die philosophische Definition des Wesenskerns von Sprache (Kapitel 1-3); die sprachhistorische Betrachtung der Menschheitsgeschichte von Adam bis zum Turmbau zu Babel (Kapitel 4-7), des Weiteren die Kolonisierung Europas durch drei babylonische Idiome als Vorläufer aller europäischen Sprachen (Kapitel 8); die Entdeckung der intrinsischen Variabilität einer jeden menschlichen Sprache durch Zeit und Raum, die folgerichtige Erfindung einer gramatica und die Erschaffung der zwei grammatischen Sprachen Europas, des Griechischen und des Lateinischen (Kapitel 9); schlussendlich die Karte der Dialekte Italiens (Kapitel 10-15) und die Vorstellung der ‚erlauchten Volkssprache‘ (volgare illustre, Kapitel 16-19), die in ihrer politischen Reichweite die Idee des Kaisertums einschließt – alle diese Themen und Konzepte, ihre unterschiedlichen Quellen, das Universum der auf diese Weise von Dante begründeten Diskurse stehen vollkommen außerhalb der poetischen Dimension: Sie haben ihren Ursprung in anderen Facetten der Persönlichkeit Dantes, in anderen philosophischen Interessen, sie offenbaren verschiedenste kulturelle und politische Entwürfe und nehmen ein äußerst vielschichtiges Publikum in den Blick.
Die Gesamtheit dieser dem Text inhärenten Charakteristiken führt zu der Schlussfolgerung, dass Dante sein De vulgari eloquentia in Bologna verfasst haben muss, einer Stadt, in  welcher die Koexistenz eines begünstigenden politischen Systems, einer hochangesehenen Universität, eines Zentrums exzellenter Ausübung der artes dictandi und eines Kreises volkssprachlicher Dichter und gleichzeitig Bewunderer Dantes die Bedingungen schuf, einen derart allumfassenden linguistischen Traktat von solch außergewöhnlicher Kühnheit zu konzipieren und niederzuschreiben.
(Übersetzung: Wiebke Gerlach, Technische Universität Dresden)
Scuola Normale Superiore -Fondazione Lincei per la Scuola. La competenza nativa degli allievi: come farla funzionare nell'educazione linguistica e nell'insegnamento della grammatica. Incontro 5. Samuela Brunamonti e Sara Gigli:... more
Scuola Normale Superiore -Fondazione Lincei per la Scuola. La competenza nativa degli allievi: come farla funzionare nell'educazione linguistica e nell'insegnamento della grammatica. Incontro 5. Samuela Brunamonti e Sara Gigli: Laboratorio didattico sui temi emersi nel corso
Scuola Normale Superiore -Fondazione Lincei per la Scuola. La competenza nativa degli allievi: come farla funzionare nell'educazione linguistica e nell'insegnamento della grammatica. Incontro 4. Mirko Tavoni (già Università di Pisa): Le... more
Scuola Normale Superiore -Fondazione Lincei per la Scuola. La competenza nativa degli allievi: come farla funzionare nell'educazione linguistica e nell'insegnamento della grammatica. Incontro 4. Mirko Tavoni (già Università di Pisa): Le parti del discorso: come individuarle, come definirle, che uso farne
Scuola Normale Superiore -Fondazione Lincei per la Scuola. La competenza nativa degli allievi: come farla funzionare nell'educazione linguistica e nell'insegnamento della grammatica. Incontro 3. Cristiana De Santis (Università di... more
Scuola Normale Superiore -Fondazione Lincei per la Scuola. La competenza nativa degli allievi: come farla funzionare nell'educazione linguistica e nell'insegnamento della grammatica. Incontro 3. Cristiana De Santis (Università di Bologna): Partire dalla frase: un percorso induttivo alla scoperta del verbo e dei suoi argomenti
Scuola Normale Superiore -Fondazione Lincei per la Scuola. La competenza nativa degli allievi: come farla funzionare nell'educazione linguistica e nell'insegnamento della grammatica. Incontro 2. Maria Giuseppa Lo Duca (già Università di... more
Scuola Normale Superiore -Fondazione Lincei per la Scuola. La competenza nativa degli allievi: come farla funzionare nell'educazione linguistica e nell'insegnamento della grammatica. Incontro 2. Maria Giuseppa Lo Duca (già Università di Padova): Alla scoperta della grammatica dentro le parole: tra ricerca, didattica e prove Invalsi
Scuola Normale Superiore -Fondazione Lincei per la Scuola. La competenza nativa degli allievi: come farla funzionare nell'educazione linguistica e nell'insegnamento della grammatica. Incontro 1. Alvise Andreose (Università e-Campus):... more
Scuola Normale Superiore -Fondazione Lincei per la Scuola. La competenza nativa degli allievi: come farla funzionare nell'educazione linguistica e nell'insegnamento della grammatica. Incontro 1. Alvise Andreose (Università e-Campus): Competenza nativa e riflessione metalinguistica: alcune proposte per andare oltre i limiti della grammatica tradizionale
Mirko Tavoni, La Commedia come visione in sogno? Cosa ci dice la filologia, in Collegio Ghislieri, Sguardi sulla Commedia dantesca, 26 aprile 2021, su piattaforma Zoom.  https://www.youtube.com/watch?v=iNL8kOFP-1g
Casa Italiana Zerilli-Marimò -Dept. of Italian Studies at NYU in cooperation with The Dante Society of America. Canto per Canto: Conversations with Dante in our time. In Italian with English sub-titles.... more
Casa Italiana Zerilli-Marimò -Dept. of Italian Studies at NYU in cooperation with The Dante Society of America. Canto per Canto: Conversations with Dante in our time. In Italian with English sub-titles. https://www.youtube.com/watch?v=Hv1st0nX6qY.
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La Lectura Dantis dall’Istituto Italiano di Cultura di Tunisi - CorriereTv. Metafora della luce della Ragione che guida gli uomini nella comprensione, la figura di Virgilio è qui arricchita dall’analisi degli stretti legami del poeta con... more
La Lectura Dantis dall’Istituto Italiano di Cultura di Tunisi - CorriereTv.

Metafora della luce della Ragione che guida gli uomini nella comprensione, la figura di Virgilio è qui arricchita dall’analisi degli stretti legami del poeta con la Tunisia, e Cartagine in particolare. Supportati dalle ricerche curate dal professor Raimondo Fassa, lettore d’Italiano presso il Campus Universitaire Manouba di Tunisi, affrontano il tema, spaziando tra le opere del poeta latino e il suo ruolo all’interno della Commedia, i docenti Meriem Dhouib, professore associato di Italianistica dello stesso istituto e Mirko Tavoni, già professore di filologia dantesca presso Università degli Studi di Pisa. Uno dei più affermati attori teatrali e cinematografici del Nord Africa, Ahmed Hafiane, completa il percorso alla scoperta di Virgilio interpretando alcuni versi significativi dalle prime due cantiche della Commedia (Canti I, II, XVI, V, IV dell’Inferno e Canti XXVII e XXX del Purgatorio letti nella traduzione di Kadhem Jihad (AL’MU’ASSAT AL ARABIA LE DIRASAT, Beirut 2002). Luoghi delle riprese: Museo del Bardo di Tunisi; Museo Archeologico di Cartagine, Terme di Antonino, Tofet, Porto Punico, Cisterne (tutti a Cartagine); Palazzo Ennejma Ezzahra di Sidi Bou Said.
Accademia La Colombaria, Ciclo «Mondi e voci dantesche», 4 marzo 2021, https://www.youtube.com/watch?v=js5zU2IUF-Q
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Casa Italiana Zerilli-Marimò -Dept. of Italian Studies at NYU in cooperation with The Dante Society of America
Canto per Canto: Conversations with Dante in our time
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Saluto di apertura al Congresso AIUCD 2021- Associazione per l’Informatica Umanistica e la Cultura Digitale - Pisa, 19-22 gennaio 2021
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Autorevoli studiosi di Fellini e storici del cinema sostengono che Fellini è stato profondamente influenzato da Dante, e addirittura che i capolavori di Fellini, anzitutto La dolce vita e 8 ½, devono essere considerati la più importante... more
Autorevoli studiosi di Fellini e storici del cinema sostengono che Fellini è stato profondamente influenzato da Dante, e addirittura che i capolavori di Fellini, anzitutto La dolce vita e 8 ½, devono essere considerati la più importante trasposizione del poema dantesco nel cinema del Novecento. Ma i temi salienti di questa presunta affinità – la “discesa agli Inferi” della società contemporanea, il ruolo salvifico di una donna beatrice, la riflessione metaletteraria dello scrittore sulla propria opera in fieri, ecc. – non sono certo temi esclusivi. E Il viaggio di G. Mastorna, il film sull’aldilà che Fellini progettò e scrisse ma non realizzò mai – “il più famoso film mai fatto nella storia del cinema” – quanto ha a che fare con l’aldilà di Dante? La sceneggiatura scritta in collaborazione con Dino Buzzati e il fumetto realizzato in collaborazione con Milo Manara ci mostrano un aldilà kafkiano, molto più che dantesco. Fellini ha invece in comune con Dante un altro tratto importantissimo della sua ispirazione, e cioè l’onirismo visionario, innato in entrambi, anche se universalmente riconosciuto in Fellini, molto meno in Dante.  E in entrambi gli artisti l’onirismo visionario diventa elemento costitutivo dell’opera matura solo dopo essere stata legittimato da un’autorità teorica: nel caso di Fellini la psicologia analitica di Jung, che riconosce al sogno un profondo valore conoscitivo e creativo; nel caso di Dante la filosofia e la teologia, da Avicenna ad Alberto Magno, che riconosce al sogno un valore profetico.
Perché la processione che si dispiega nei canti XXIX-XXXII del Purgatorio, di natura tanto apertamente profetico-visionaria da essere definita “l’Apocalisse di Dante”, appare così poco visionaria, anzi minutamente allegorica e... more
Perché la processione che si dispiega nei canti XXIX-XXXII del Purgatorio, di natura tanto apertamente profetico-visionaria da essere definita “l’Apocalisse di Dante”, appare così poco visionaria, anzi minutamente allegorica e intertestuale? E l’equiparazione profetica di sé a Giovanni ed Ezechiele, che Dante letteralmente si arroga, appare credibile a noi e appariva credibile ai suoi contemporanei? Quale identità autoriale sembrano riconoscere a Dante i primi commenti, con mezzi verbali e iconografici? Queste e altre domande di fondo sono troppo difficili per sperare di trovare loro risposta in questa sede, ma si tenterà almeno di impostare il vessato rapporto tra visio e fictio in termini di testualità: cioè non come rapporto estrinseco fra la fictio testuale, la sola realtà certa che possiamo conoscere, e l’eventuale visio, che è forse esistita prima e fuori del testo e che non possiamo conoscere; ma come rapporto problematico interno al testo, tentando di individuare l’eventuale componente visionaria con gli strumenti dell’analisi filologica del testo.
Authoritative film historians and Fellini scholars claim that Fellini was deeply influenced by Dante, and even that La dolce vita and 8 ½ must be considered the most important transposition of Dante's poem in twentieth-century cinema. But... more
Authoritative film historians and Fellini scholars claim that Fellini was deeply influenced by Dante, and even that La dolce vita and 8 ½ must be considered the most important transposition of Dante's poem in twentieth-century cinema. But the salient themes of this alleged affinity - the "descent into the underworld" of contemporary society, the saving role of a beatific woman, the writer's metaliterary reflection on his work in progress, etc. - are certainly not exclusive themes. And Il viaggio di G. Mastorna, the film on the afterlife that Fellini conceived and wrote but never realized - "the most famous film never made in the history of cinema" - how much has it to do with Dante's afterlife? The script that Fellini wrote with Dino Buzzati and Brunello Rondi and the comic he realized with Milo Manara show us a Kafkaesque much more than Dantean afterlife. Fellini, however, has in common with Dante an essential trait of his inspiration, namely visionary oneirism - even if this trait is universally recognized to Fellini, much less to Dante. But visionary oneirism is innate in both Dante and Fellini, and becomes an active element of their creativity only after having been legitimized by a theoretical authority: in the case of Fellini, Jung’s analytical psychology, which assigns the dream a profound cognitive value; in the case of Dante the philosophy and theology from Avicenna to Albert the Great, which recognize and explain how dreams can have prophetic value.
Research Interests:
Freie Universität Berlin – Italienzentrum In collaborazione con Istituto Italiano di Cultura Berlino Ciclo di lezioni Salire al Paradiso Ideato e diretto da Bernhard Huss Mirko Tavoni Sogni e visioni nel Purgatorio 10 maggio 2021, ore... more
Freie Universität Berlin – Italienzentrum
In collaborazione con Istituto Italiano di Cultura Berlino

Ciclo di lezioni Salire al Paradiso
Ideato e diretto da Bernhard Huss

Mirko Tavoni
Sogni e visioni nel Purgatorio
10 maggio 2021, ore 18.00, online
(per registrarsi: bernhard.huss@fu-berlin.de)

La lezione esaminerà:

1) i tre sogni in Purgatorio IX (il sogno dell’aquila), XIX (il sogno della “femmina balba”), XXVII (il sogno di Lia), nella loro relazione con gli eventi che anticipano: cioè nel primo sogno l’intervento di Lucia che trasporta Dante alla porta del Purgatorio, nel secondo la salita alle cornici dei peccati di concupiscenza, nel terzo l’apparizione di Matelda all’ingresso nell’Eden;

2) le visioni estatiche di mansuetudine (XV) e di ira punita (XVII), nel loro parallelismo con gli esempi di umiltà scolpiti sulla parete della prima cornice (X) e di superbia punita scolpiti sul pavimento della stessa cornice (XII);

3) la processione allegorica dei canti dell’Eden (XXIX e XXXI-XXXII), che si svolge davanti agli occhi del pellegrino, dunque non è una visione, ma rimette in scena le visioni dell’Apocalisse e di Ezechiele.

In tutti questi casi, quindi, c’è intenzionale, insistito parallelismo fra ciò che accade nel viaggio e ciò che accade nelle "visioni interiori” che Dante personaggio vive nel viaggio. Ci si interrogherà sul significato di questo parallelismo, a sua volta interno all’unica visione in sogno che secondo Dante autore contiene l’intero viaggio nell’aldilà.
Discussant nella tavola rotonda del 18 giugno
All'inizio del XXVI canto dell'Inferno Dante lancia un'invettiva contro Firenze, che ha riempito l'Inferno di ladri, e le profetizza che dovrà presto scontare le sue colpe, se è vero che i sogni prima dell'alba sono veritieri. Ma in cosa... more
All'inizio del XXVI canto dell'Inferno Dante lancia un'invettiva contro Firenze, che ha riempito l'Inferno di ladri, e le profetizza che dovrà presto scontare le sue colpe, se è vero che i sogni prima dell'alba sono veritieri. Ma in cosa consiste il sogno premonitore che annuncia questa sciagura a Firenze? Il video (di 3:45 minuti) propone una spiegazione diversa da quella tradizionale: in questa terzina, come in tre altri luoghi della cantica, Dante ci dice che la sua discesa all'Inferno avviene all'interno di una visione in sogno.

At the beginning of the 26th canto of the Inferno Dante launches an invective against Florence, which has filled Hell with thieves, and prophesies that Florence will soon have to face its sins, if it is true that dreams before dawn are true. But what is the premonitory dream that announces this disaster to Florence? This video (3:45 minutes) offers a different explanation from the traditional one: in this triplet, as in three other places in the canticle, Dante tells us that his descent to Hell takes place within a dream vision.
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Nel De vulgari eloquentia Dante dichiara l'esistenza di una lingua italiana comune, che inizierà a costituirsi solo un paio di secoli più tardi. All'epoca esistevano solo i vari volgari municipali o regionali, più o meno dotati di una... more
Nel De vulgari eloquentia Dante dichiara l'esistenza di una lingua italiana comune, che inizierà a costituirsi solo un paio di secoli più tardi. All'epoca esistevano solo i vari volgari municipali o regionali, più o meno dotati di una recente tradizione letteraria. È stato quindi detto giustamente che Dante "inventa l'Italia linguistica". Il video (15 minuti) cerca di spiegare che cosa abbia reso possibile una "invenzione" così in anticipo sulla storia e così intrisa di istanze politiche.

Dante, in his De vulgari eloquentia, declares the existence of a common Italian language, which will start to be formed only a couple of centuries later. At the time only the various municipal or regional vernaculars, more or less endowed with a recent literary tradition, existed. It has therefore been rightly said that Dante "invents linguistic Italy". This video (15 minutes) tries to explain what made an "invention" so early on history and so steeped in political issues possible.
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Accademia dei Lincei e Scuola Normale Superiore Programma: Linguistica moderna e insegnamento della grammatica alle medie e al biennio. Destinatari: Docenti di scuola secondaria di primo grado e del biennio della scuola secondaria di... more
Accademia dei Lincei e Scuola Normale Superiore
Programma: Linguistica moderna e insegnamento della grammatica alle medie e al biennio.
Destinatari: Docenti di scuola secondaria di primo grado e del biennio della scuola secondaria di secondo grado
Coordinatore: Mirko Tavoni (Università di Pisa) – Tutrici: Samuela Brunamonti e Sara Gigli
Quinto incontro, 14 febbraio 2020: Mirko Tavoni (Università di Pisa), Qualche proposta operativa
https://www.sns.it/it/formazione-insegnanti-accademia-dei-lincei-normale-scuola/linguistica-moderna-insegnamento-della
https://www.youtube.com/watch?time_continue=105&v=hZQWN3-uUTQ&feature=emb_logo
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Accademia dei Lincei e Scuola Normale Superiore Programma: Linguistica moderna e insegnamento della grammatica alle medie e al biennio. Destinatari: Docenti di scuola secondaria di primo grado e del biennio della scuola secondaria di... more
Accademia dei Lincei e Scuola Normale Superiore
Programma: Linguistica moderna e insegnamento della grammatica alle medie e al biennio.
Destinatari: Docenti di scuola secondaria di primo grado e del biennio della scuola secondaria di secondo grado
Coordinatore: Mirko Tavoni (Università di Pisa) – Tutrici: Samuela Brunamonti e Sara Gigli
Quarto incontro, 24 gennaio 2020: Giorgio Graffi (Università di Verona), Il contributo della linguistica moderna
https://www.sns.it/it/formazione-insegnanti-accademia-dei-lincei-normale-scuola/linguistica-moderna-insegnamento-della
https://www.youtube.com/watch?time_continue=6&v=ZTI-A7W-Cxg&feature=emb_logo
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Accademia dei Lincei e Scuola Normale Superiore
Programma: Linguistica moderna e insegnamento della grammatica alle medie e al biennio.
Destinatari: Docenti di scuola secondaria di primo grado e del biennio della scuola secondaria di secondo grado
Coordinatore: Mirko Tavoni (Università di Pisa) – Tutrici: Samuela Brunamonti e Sara Gigli
Terzo incontro, 24 gennaio 2020: Alvise Andreose (Università telematica e-campus), Il contributo della grammatica generativa
https://www.sns.it/it/formazione-insegnanti-accademia-dei-lincei-normale-scuola/linguistica-moderna-insegnamento-della
https://www.youtube.com/watch?time_continue=258&v=jkLHT7S6Fh8&feature=emb_logo
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Accademia dei Lincei e Scuola Normale Superiore - Linguistica moderna e insegnamento della grammatica Programma: Linguistica moderna e insegnamento della grammatica alle medie e al biennio. Destinatari: Docenti di scuola secondaria di... more
Accademia dei Lincei e Scuola Normale Superiore - Linguistica moderna e insegnamento della grammatica

Programma: Linguistica moderna e insegnamento della grammatica alle medie e al biennio.

Destinatari: Docenti di scuola secondaria di primo grado e del biennio della scuola secondaria di secondo grado

Coordinatore: Mirko Tavoni (Università di Pisa) – Tutrici: Samuela Brunamonti e Sara Gigli

Secondo incontro, 17 gennaio 2020: Massimo Palermo (Università per Stranieri di Siena), Il contributo della linguistica testuale

https://www.sns.it/it/formazione-insegnanti-accademia-dei-lincei-normale-scuola/linguistica-moderna-insegnamento-della

https://www.youtube.com/watch?time_continue=395&v=kyAZxdwIZZo&feature=emb_logo
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Accademia dei Lincei e Scuola Normale Superiore Programma: Linguistica moderna e insegnamento della grammatica alle medie e al biennio. Destinatari: Docenti di scuola secondaria di primo grado e del biennio della scuola secondaria di... more
Accademia dei Lincei e Scuola Normale Superiore

Programma: Linguistica moderna e insegnamento della grammatica alle medie e al biennio.

Destinatari: Docenti di scuola secondaria di primo grado e del biennio della scuola secondaria di secondo grado

Coordinatore: Mirko Tavoni (Università di Pisa) – Tutrici: Samuela Brunamonti e Sara Gigli

Primo incontro, 10 gennaio 2020: Cristiana De Santis (Università di Bologna), Il contributo della grammatica valenziale

https://www.sns.it/it/formazione-insegnanti-accademia-dei-lincei-normale-scuola/linguistica-moderna-insegnamento-della

https://www.youtube.com/watch?time_continue=272&v=sCLjtH0nJgI&feature=emb_logo
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Convegno della Associazione Italiana Alexander von Humboldt (AiAvH) Kosmos nel XXI secolo Villa Vigoni, 11-14 aprile 2019 Mirko Tavoni L’orbe terracqueo di Dante Dante dà prova di una spiccata competenza geografica già nel trattato De... more
Convegno della Associazione Italiana Alexander von Humboldt (AiAvH)
Kosmos nel XXI secolo
Villa Vigoni, 11-14 aprile 2019

Mirko Tavoni
L’orbe terracqueo di Dante
Dante dà prova di una spiccata competenza geografica già nel trattato De vulgari eloquentia: competenza su scala mondiale ed europea, nella trattazione della storia linguistica dell’umanità dal Paradiso terrestre alla Torre di Babele alle tre correnti migratorie che colonizzano l’Europa orientale, meridionale e settentrionale; e competenza su scala italiana, nell’indagine dialettologica che descrive sistematicamente l’intera penisola. Una competenza formatasi su fonti letterarie e su fonti cartografiche, dai mappamondi “T in O” alle carte corografiche d’Italia alle carte nautiche o portolani. Tale competenza geografica, di matrice letteraria e cartografica, esplode nella Commedia, integrandosi con una straordinaria capacità di osservazione dei paesaggi e una formidabile maestria nel trasformarne la memoria in quadri di realismo poetico mai prima sperimentato. La visione geografica del mondo è stata anche invocata come elemento di strutturazione, topografica e simbolica, dello spazio dell’aldilà. Mentre nel De vulgari eloquentia il Paradiso Terrestre è collocato tradizionalmente all’estremità orientale della terra emersa, nella Commedia è originalmente collocato in cima alla montagna del Purgatorio in mezzo all’Oceano. È questa un’invenzione dantesca che implica una dimensione cosmogonica, espressa nell’ultimo canto dell’Inferno, dove Dante spiega lo sconvolgimento delle terre emerse come conseguenza della caduta di Lucifero sprofondato al centro della Terra. Con questa spiegazione contrasta l’argomentazione puramente fisica della Questio de aqua et terra, che anche per questo si conferma opera di dubbia paternità dantesca.
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Accademia dei Lincei e Scuola Normale Superiore. Programma di lingua italiana per l’anno scolastico 2018-19. Il programma intende mettere gli insegnanti in contatto con gli editori che progettano, realizzano, promuovono e cercano di... more
Accademia dei Lincei e Scuola Normale Superiore. Programma di lingua italiana per l’anno scolastico 2018-19.
Il programma intende mettere gli insegnanti in contatto con gli editori che progettano, realizzano, promuovono e cercano di vendere i manuali scolastici, con le relative espansioni digitali, per l’educazione linguistica nelle medie e nel biennio. Che cosa induce gli editori a privilegiare certi contenuti linguistici, e certi stili didattici, piuttosto che altri? Quanto e come le loro scelte sono influenzate da esigenze e suggerimenti avanzati dagli insegnanti? Quanto sono influenzate dalle idee proposte dagli autori dei manuali? Quale spazio c’è per innovazioni, nei contenuti e nei metodi, provenienti dalla ricerca scientifica in linguistica e in pedagogia? E quanto valore, per contro, le case editrici attribuiscono alla conservazione in quanto tale dei paradigmi tradizionali?  Che peso hanno fattori merceologici quali la grafica, il peso, il formato, il prezzo dei libri, l’usabilità del software?  L’inserimento del digitale ha costituito finora una innovazione profonda o superficiale, e perché? Quali sono, sulla base dell’esperienza editoriale, i fattori di successo o di insuccesso di un manuale scolastico? E qual è il rapporto reale fra la totalità dei contenuti di un manuale e le pratiche didattiche effettive nelle classi che lo hanno adottato?
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La relazione è contenuta nel video scaricabile a questa url, dal minuto 20:00 al minuto 62:30:
http://mediaeventi.unipi.it/category/video/Nuove-inchieste-sull039epistola-a-Cangrande-parte-prima/96037e24b19af8f14623658b783e07fb/184
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in Nuove inchieste sull'Epistola a Cangrande. Seminario di studi, Pisa, 18 dicembre 2018, Palazzo Matteucci
Presentazione del libro: Il gioioso ritornare. Dante a Bologna nei 750 anni dalla nascita, a cura di Massimo Giansante. Venerdì 30 novembre 2018, ore 17. Bologna, Il Chiostro dei Celestini. Amici dell’Archivio di Stato di Bologna, 2018... more
Presentazione del libro: Il gioioso ritornare. Dante a Bologna nei 750 anni dalla nascita,  a cura di Massimo Giansante.

Venerdì 30 novembre 2018, ore 17.
Bologna, Il Chiostro dei Celestini. Amici dell’Archivio di Stato di Bologna, 2018 (I quaderni del chiostro, 6)

Presenta: Mirko Tavoni, docente di linguistica italiana all’Università di Pisa
Introduce: Massimo Giansante, archivista dell’Archivio di Stato di Bologna.

Sala conferenze dell’Archivio di Stato di Bologna, Vicolo Spirito Santo 2.
Info: 051 223891/239590 | archiviodistatobologna.it
In WORKSHOP 11 - AUTUNNO 2018. Epistole. Responsabile prof. Claudia Villa. Società Dantesca Italiana, Firenze 5 dicembre 2018 Palagio dell’Arte della Lana - Via Arte della Lana, 1 Abstract La comunicazione consisterà in un esame... more
In WORKSHOP 11 - AUTUNNO 2018. Epistole.
Responsabile prof. Claudia Villa.
Società Dantesca Italiana, Firenze 5 dicembre 2018
Palagio dell’Arte della Lana - Via Arte della Lana, 1

Abstract

La comunicazione consisterà in un esame sistematico, seppur espresso sinteticamente, dei numerosi punti controversi nell’interpretazione delle prime due epistole. A partire dalla loro datazione assoluta, che è certa nel caso dell’epistola I legata al tentativo di pacificazione fra Neri e fuorusciti Bianchi e ghibellini esperito dal cardinale da Prato (dunque primavera 1304), ma è variamente assegnata nel caso dell’epistola II in morte di Alessandro da Romena inviata ai nipoti Oberto e Guido, tanto da comportare forse, come è stato proposto, la sua anticipazione al primo posto nella numerazione della serie. Per passare poi all’interpretazione della stessa epistola II, spesso giudicata di stampo “cortigiano”, come richiesta di protezione anzitutto economica ai due destinatari. Fino a interrogarsi sulla sua collocazione in rapporto alla svolta politica di Dante, ovvero al suo distacco dalla Universitas Alborum e più ampiamente dalla prospettiva politica guelfo-bianca, fatto generalmente coincidere con la cosiddetta battaglia della Lastra (20 luglio 1304) e/o con la perduta epistola Popule mee, quid feci tibi?
Felician University. The Franciscan University of New Jersey. Tuesday, November 6, 2018.
Research Interests:
UCLA Center for Medieval & Renaissance Studies CMRS Distinguished Visiting Scholar Lecture Tuesday, October 30, 2018 at 4:30 PM in Royce 314 Mirko Tavoni Dante’s Inferno in the American Cinema Before and After World War II Abstract... more
UCLA Center for Medieval & Renaissance Studies
CMRS Distinguished Visiting Scholar Lecture
Tuesday, October 30, 2018 at 4:30 PM in Royce 314

Mirko Tavoni

Dante’s Inferno in the American Cinema Before and After World War II

Abstract

The lecture will consist in screening and commenting selected clips from three films produced in the United States in the years 1924-1944 and two films produced in the late 1990s. All these films actualize Dante's Inferno within five – very different – contemporary stories. In the three pre-war films – i.e. Dante's Inferno by Henry Otto (1924), the homonymous Dante's Inferno by Harry Lachman (1935) and the Harlemwood production Go Down Death! by Spencer Williams (1944) – Dante is the source of a moral message to modern society: the infernal vision admonishes us not to make of our life, with our hands, a Hell on Earth. The message will redeem or punish those who, through greed for money, spread evil in modern industrial society. Dante is taken as a humanist antidote to the animal spirits of capitalism. The two films of the 1990s - i.e. Decostructing Harry by Woody Allen (1997) and What Dreams May Come (1998) by Vincent Ward - rewrite the myth of Orpheus and Eurydice in opposite keys: the second in a spiritualist-New Age key, the first in a hilariously parodic key.

https://cmrs.ucla.edu/event/dantes-inferno-in-the-american-cinema-before-and-after-world-war-ii/
Research Interests:
UCLA Department of Italian. Monday, October 29, 2018 at 5:00 PM in Royce Hall 236. ABSTRACT. The lecture will investigate the iconography of Dante’s visio Dei in two senses: the images that few illustrated manuscripts of Paradise give as... more
UCLA Department of Italian. Monday, October 29, 2018 at 5:00 PM in Royce Hall 236.
ABSTRACT. The lecture will investigate the iconography of Dante’s visio Dei in two senses: the images that few illustrated manuscripts of Paradise give as an equivalent of the verses referring to the vision of God; and the images that may have inspired Dante to conceive and put his vision into verse. While the first research is part of the consolidated line of study on the illustrations of the Commedia, only sporadically it has been asked whether Dante’s vision may have been inspired by figurative sources; or - taking seriously Dante’s statement that he really saw God - whether in his unique way of seeing God he may have been influenced by the artistic representations of God codified in his time. In the wake of the oneirism that pervades the whole canto 33 (“Qual è colui che sognando vede, / che dopo ’l sogno la passione impressa / rimane, e l’altro a la mente non riede…”) it is suggested that Dante’s daring phantasmagorias may result from dreamlike transformations of the traditional iconographic type of the Maiestas Domini. https://italian.ucla.edu/event/the-vision-of-god-and-its-iconography-by-mirko-tavoni/
Research Interests:
Accademia dei Lincei e Normale per la scuola
“Italiano – L’italiano dei libri di testo”
Incontri di formazione e aggiornamento
per insegnanti della scuola secondaria di secondo grado

Pisa, Scuola Normale Superiore, 14 febbraio 2017
Research Interests:
Società Dante Alighieri - TV2000
Comunicare Dante. Ricerca, letteratura, media
Mercoledì 5 ottobre 2016, Palazzo Firenze, Roma

https://www.youtube.com/watch?v=QH_PWb9akRE

dal minuto 51 al minuto 1:07
Research Interests:
È noto che Dante, nel corso della sua storia intellettuale e della sua carriera di scrittore, rifà continuamente i conti con il proprio passato, sia biografico sia testuale, reinterpretandolo, recitando palinodie, contraddicendo o... more
È noto che Dante, nel corso della sua storia intellettuale e della sua carriera di scrittore, rifà continuamente i conti con il proprio passato, sia biografico sia testuale, reinterpretandolo, recitando palinodie, contraddicendo o confermando precedenti posizioni, esplicitamente o allusivamente. È il suo modo per aggiornare continuamente la propria identità di autore - che conosce in realtà traumatici cambi di progetto e straordinari salti di qualità, in corrispondenza con fasi discontinue della sua biografia - sempre però mirando a costruire e mantenere un’immagine coerente di sé in evoluzione. Di questo processo si focalizzerà qui un aspetto spesso trascurato:  cioè che le opere pregresse con cui Dante via via fa i conti sono, nel caso della Vita nova e delle canzoni (almeno, di molte di esse), opere edite, mentre nel caso del Convivio e del De vulgari eloquentia sono opere inedite. L’atto di rettificare, integrare o ribadire qualcosa che aveva già detto, quindi, assume due dimensioni notevolmente diverse se si tratta di un aggiornamento pubblico, attraverso il quale Dante vuole riqualificarsi – di solito per puntare a un’immagine di sé più matura, più forte, più inclusiva – agli occhi di lettori che già lo conoscono e lo seguono; o se si tratta di un aggiornamento interiore, perché ne è Dante stesso l’unico testimone.
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Congresso “Il volgare: idee, testi e contesti”, finanziato dallo ERC Starting Grant Aristotle in the Italian Vernacular: Rethinking Renaissance and Early-Modern Intellectual History, Università Ca’ Foscari - The University of Warwick,... more
Congresso “Il volgare: idee, testi e contesti”, finanziato dallo ERC Starting Grant Aristotle in the Italian Vernacular: Rethinking Renaissance and Early-Modern Intellectual History, Università Ca’ Foscari - The University of Warwick, Venezia 21-22 settembre.
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And 3 more

Conversazione di Mirko Tavoni sul libro Qualche idea di Dante, Il Mulino 2015, in Fahrenheit. I libri e le idee, Rai Radio 3, 9 agosto 2016 ore 16. Conduttore della trasmissione Felice Cimatti. Podcast.
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Mirko Tavoni – Alberto Petrucciani, The Italian digital library project (Biblioteca Telematica Italiana). In: The digital library: challenges and solutions for the new millennium: proceedings of an international conference held in... more
Mirko Tavoni – Alberto Petrucciani, The Italian digital library project (Biblioteca Telematica Italiana).  In: The digital library: challenges and solutions for the new millennium: proceedings of an international conference held in Bologna, Italy, June 1999, edited by Pauline Connolly and Denis Reidy.  Boston Spa: IFLA Offices for UAP and International Lending, 2000, p. 87-93.
Research Interests:
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Programma provvisorio - Discussants: Zygmunt G. Barański (Notre Dame), Gino Belloni (Venezia), Sandro Bertelli (Ferrara), Marcello Ciccuto (Pisa), Claudio Ciociola (SNS), Laura Facini (Genève), Luciano Formisano (Bologna), Giovanna... more
Programma provvisorio
- Discussants: Zygmunt G. Barański (Notre Dame), Gino Belloni (Venezia), Sandro Bertelli (Ferrara), Marcello Ciccuto (Pisa), Claudio Ciociola (SNS), Laura Facini (Genève), Luciano Formisano (Bologna), Giovanna Frosini (Siena), Claudio Giunta (Trento), Bernhard Huss (Freie Universität Berlin),Giuseppe Ledda (Bologna), Andrea Mazzucchi (Napoli), Lino Pertile (Harvard), Arnaldo Soldani (Verona), Mirko Tavoni (Pisa), Tiziano Zanato (Venezia)
Research Interests:
Mirko Tavoni
Dante e la lingua italiana
Pisa, Palazzo Gambacorti, Sala delle Baleari, 23 maggio 2018
Lezione di apertura della manifestazione Danteprima 697 (www.danteprima.it).
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Spesso ignorata o sottovalutata negli studi umanistici, la mediazione dei software OCR ha un impatto estremamente vasto e importante sulla qualità dei testi che vengono digitalizzati, specie nel contesto di un fenomeno che nei parametri... more
Spesso ignorata o sottovalutata negli studi umanistici, la mediazione dei software OCR ha un impatto estremamente vasto e importante sulla qualità dei testi che vengono digitalizzati, specie nel contesto di un fenomeno che nei parametri quantitativi i suoi principali obiettivi: si cerca di digitalizzare il massimo numero di testi, impiegando anche scansioni già disponibili sul Web, e di gestire tutte le fasi dell’archiviazione in modo automatizzato, limitando al massimo la revisione manuale dei testi e pubblicando le opere con informazioni (metadati) lacunosi, scorretti o persino assenti. In un sistema altamente codificato come la pagina scritta, è intuitivo che la stessa migrazione di opere scritte dal contesto stampato alla ‘liquidità’ del testo espone a notevoli rischi nella navigazione del testo, specie perché il prodotto “grezzo” della scansione viene spesso pubblicato senza specifica revisione, e gli e-text in rete – spesso ripresi in altri archivi – si diffondono molto rapidamente presso varie fasce di utenza (si vedano i sondaggi di KICHUK 2015, che ritiene «the frequency of disorienting transformations resulting from OCR technology as significant and a reflection of an alarmingly casual indifference to accuracy and authenticity», p. 67).
Il rapido progresso informatico non promette di risolvere questi aspetti, perché la ricerca sui software OCR risponde a logiche e finalità spesso ben diverse da quelle degli studi umanistici: più che per rispondere a requisiti di esattezza, gran parte dei software OCR – usati anche per la scansione e l’archiviazione di documenti – sono sviluppati e migliorati alla ricerca di una maggiore velocità con cui le immagini possono essere processate, e della lettura di alfabeti non latini (arabo, russo, cinese ecc.). Anche gli indici di affidabilità sono intesi in modo diverso: quelli normalmente disponibili sono infatti tarati su moderna documentazione cartacea, stampata con font attuali, mentre le fonti cartacee degli e-texts sono spesso edizioni invecchiate e/o copie ingiallite o danneggiate dal tempo (ad esempio, TANNER – MUÑOZ – HEMY ROS 2009). Inoltre, questo stesso studio ha dimostrato come il dato significativo per l’affidabilità degli e-text non sia la quantità di caratteri erronei per pagina, normalmente valutata in ambito informatico, ma la quantità di parole erronee, ambito in cui l’accuratezza risulta sempre inferiore e che – naturalmente – ha importanti ripercussioni sui risultati di ricerche e indicizzazioni eseguite sul testo digitalizzato. D’altra parte, quest’ultima tipologia d’impiego – con accesso puntuale e parcellizzato al testo – è responsabile del fatto che la massima parte delle scorrettezze presenti negli e-texts vengono riconosciute molto difficilmente, perché al testo si arriva attraverso i motori di ricerca, con risultati che molto spesso non vengono allargati oltre il loro contesto minimo (VAIDHYANATHAN 2011).
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Firenze - 20 e 21 aprile 2020. Accademia della Crusca - Società Filosofica Italiana 20 aprile, ore 15.30, Accademia della Crusca, Via di Castello 46. Introduzione ai lavori: Claudio Marazzini, Presidente dell'Accademia della Crusca -... more
Firenze - 20 e 21 aprile 2020.
Accademia della Crusca - Società Filosofica Italiana
20 aprile, ore 15.30, Accademia della Crusca, Via di Castello 46.
Introduzione ai lavori: Claudio Marazzini, Presidente dell'Accademia della Crusca - Claudio Polizzi, Vicepresidente della Società Filosofica Italiana.
Un filosofo e un linguista parlano di...
Dante: Bruno Pinchard - Mirko Tavoni
Speroni-Pomponazzi: Vittoria Perrone Compagni - Alessio Cotugno
Bruno: Michele Ciliberto - Maria Pia Ellero.
21 aprile, ore 10, Istituto degli Innocenti, Piazza Santissima Annunziata
Un filosofo e un linguista parlano di...
Campanella: Sandro Plastina - Marco Biffi
Machiavelli: Mario De Caro - Jean-Jacques Marchand
Galileo: Massimo Bucciantini - Laura Ricci
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Serpiano, Canton Ticino, 17-19 ottobre 2019
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The 136th issue of Dante Studies (2018) hosts a new section, the Forum, devoted to new research trends in the field. This first Forum, coordinated by Elisa Brilli, explores the questions of Biography and new Historical Studies in current... more
The 136th issue of Dante Studies (2018) hosts a new section, the Forum, devoted to new research trends in the field. This first Forum, coordinated by Elisa Brilli, explores the questions of Biography and new Historical Studies in current research on Dante.
Brilli’s opening piece on "Dante’s Biographies and Historical Studies" draws a cross-disciplinary state of the art over the last decade and raises five major questions (pp. 133-142: 10.1353/das.2018.0004). The answers tackle all or some of these questions from different angles and traditions of studies.
Manuele Gragnolatiand Elena Lombardi focus on Dante’s textual constructions and storytelling ("Autobiografia d’autore," pp. 143-169: 10.1353/das.2018.0005).
Giorgio Inglese reflects on his biography (Dante. Una biografia possible) in a new contribution entitled "Una biografia impossibile" (pp. 161-166: 10.1353/das.2018.0006).
Giuliano Milani develops a methodological reflection on the possibility of writing "La vita di Dante iuxta propria principia" (pp. 167-175: 10.1353/das.2018.0007).
Paolo Pellegrini engages the discussion with the new trend and declares the "De profundis per l’Instant Book" (pp. 176-186: 10.1353/das.2018.0008).
Jean-Claude Schmitt challenges Dante Studies by analyzing Dante’s Vita Nova with the approach of historical anthropology ("Dante en rêveur médiéval : « Memoria » funéraire et récit autobiographique, pp. 187-200: 10.1353/das.2018.0009).
Mirko Tavoni’s "Dante e il ‘paradigma critico dellacontingenza’" (pp. 201-212: 10.1353/das.2018.0010) offers a theoretical reflection on Tavoni’s critical approach.
Finally, David Wallace compares the situation in Dante studies with other research fields, and asks the most uncomfortable question: "Lives of Dante: Why Now?"  (pp. 213-222: 10.1353/das.2018.0011).
A Bibliography completes the Forum (pp. 223-231: 10.1353/das.2018.0012).

This issue also includes the essays by Luca Fiorentini, "Archaeology of the Tre Corone: Dante, Petrarca, and Boccaccio in Benvenuto da Imola's Commentary on the Divine Comedy" (pp. 1-21), Ronald L. Martinez, "Dante 'buon sartore' (Paradiso 32.140): Textile Arts, Rhetoric, and Metapoetics at the End of the Commedia" (pp. 22-61), Barbara Newman, "The Seven-StoreyMountain: Mechthild of Hackeborn and Dante's Matelda" (pp. 62-92) and Matthew Collins, "The Forgotten Morgan Dante Drawings, Their Influence on the Marcolini Commedia of 1544, and Their Place within a Visually-Driven Discourse on Dante's Poem" (pp. 93-132).

Dante Studies is available on print and online on Project Muse. Access to Dante Studies is a primary benefit of membership in the Dante Society of America (https://www.dantesociety.org/). Current members receive both print copies and electronic access to current and recent issues. Individual subscriptions are available only through membership in the Society (https://www.dantesociety.org/membership-and-benefits#Joining_or_Renewing). Institutions that wish to subscribe to Dante Studies may place their order online via the JHUP journals website (https://www.press.jhu.edu/journals).
In occasione delle celebrazioni del centenario dantesco l’Istituto di Italianistica dell’Università di Basilea, in collaborazione con The William & Katherine Devers Program in Dante Studies at the University of Notre Dame, intende... more
In occasione delle celebrazioni del centenario dantesco l’Istituto di Italianistica dell’Università di Basilea, in collaborazione con The William & Katherine Devers Program in Dante Studies at the University of Notre Dame, intende promuovere una lettura completa dell’Inferno, che si terrà presso l’Università di Basilea in cinque incontri di due giornate e mezzo, distribuiti in una sessione primaverile e una autunnale tra il marzo 2019 e il marzo 2021: Gli incontri intendono essere l’occasione di un confronto sui singoli canti, alla presenza di tutti i relatori, degli studenti e dei dottorandi. I risultati di queste giornate saranno pubblicati dall’editore
Carocci (Roma) in due volumi, che usciranno nel settembre 2021. La lettura del singolo canto sarà seguita da un’ampia discussione, che sarà pure compresa nei volumi.

6-8 marzo 2019: canti I-VII
23-25 ottobre 2019: canti VIII-XIV
11-13 marzo 2020: canti XV-XXI
21-23 ottobre 2020: canti XXII-XXVIII
10-12 marzo 2021: canti XXIX-XXXIV
Ogni sessione sarà introdotta da una lezione serale aperta anche al pubblico su un tema attinente all’Inferno, ma non direttamente trattato nelle letture dei canti:
• Introduzione all’‘Inferno’
• Composizione e trasmissione dell’‘Inferno’
• Amore e colpa: la ‘Vita nova’, l’esperienza lirica e l’‘Inferno’
• Dottrina e dannazione: il ‘Convivio’ e l’‘Inferno’
• Il problema della lingua: il ‘De vulgari eloquentia’ e l’‘Inferno’
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Basato sugli standard del web semantico per le biblioteche digitali, il progetto Hypermedia Dante Network (HDN) ha lo scopo di costituire un ambiente collaborativo per il commento delle opere dantesche, con attenzione alle questioni di... more
Basato sugli standard del web semantico per le biblioteche digitali, il progetto Hypermedia Dante Network (HDN) ha lo scopo di costituire un ambiente collaborativo per il commento delle opere dantesche, con attenzione alle questioni di lingua, stile e intertestualità. Usando fonti primarie affidabili in formato XML, la biblioteca digitale HDN risponderà a una vasta gamma di interrogazioni, grazie a una descrizione delle risorse basata sulle ontologie e alla più facile condivisione di dati con risorse preesistenti. Riutilizzate o progettate specificamente, le ontologie web sono il mezzo più efficace e produttivo per
immagazzinare conoscenze scientifiche su testi letterari; definite dai linguaggi Resource Description Framework (RDF), le risorse digitali vengono elaborate automaticamente nel contesto di una rete semantica espandibile. Indirizzato all’uso scientifico, HDN avrà ampia accessibilità grazie a interfacce di facile utilizzo e potrà dunque essere utilizzabile anche per importanti scopi educativi. Per esprimere efficacemente le conoscenze condivise sugli autori citati o allusi nel testo, la biblioteca digitale HDN parte da simili applicazioni precedenti di linguaggi descrittivi basati sulle ontologie, quali lo strumento Dante Sources, di UNIPI.

Based on the Semantic Web’s standards for building digital libraries, the Hypermedia Dante Network (HDN) project aims to establish a collaborative environment for a commentary of Dante’s works, with attention paid to issues of language, style and intertextuality. Using reliable primary sources in XML format, the HDN digital library will cater for a broad range of sophisticated queries, thanks to the greater scope of ontology-based resource description and an easier sharing of information with existing resources. Taken from existing or specifically designed repositories, web ontologies are the most efficient and productive means to store scholarly knowledge about literary texts; defined by Resource Description Framework (RDF) languages, digital resources may be automatically processed in the context of an expandable semantic network. Primarily intended for scholarly use, the HDN digital tool will have broad accessibility thanks to user-friendly interfaces and will thus be usable for important educational purposes. To efficiently express shared knowledge about authors cited or referred to in the text, the HDN digital library relies on previous, similar applications of ontology-based description languages, such as the tool Dante Sources, also produced by UNIPI.
Fra i settori degli studi danteschi che hanno conosciuto un maggiore progresso negli ultimi anni, un posto di rilievo spetta alle ricerche sul contesto sociale e culturale in cui il Poeta si è formato, fra gli ambienti fiorentini delle... more
Fra i settori degli studi danteschi che hanno conosciuto un maggiore progresso negli ultimi anni, un posto di rilievo spetta alle ricerche sul contesto sociale e culturale in cui il Poeta si è formato, fra gli ambienti fiorentini delle grandi biblioteche, come S. Croce e S. M. Novella, e quelli bolognesi delle disputationes laiche o religiose. Prima ancora dell'apporto decisivo degli ambienti e dei contatti dell'esilio, Dante aveva immagazzinato, grazie anche alla prodigiosa memoria, uno straordinario bagaglio di auctoritates che lo accompagnerà per tutta la vita, nella complessa stratigrafia del poema come nelle opere minori. Grazie a una nuova mappatura digitale della conoscenza dantesca espressa dal secolare commento, il progetto Hypermedia Dante Network-finanziato nell'ambito del PRIN 2017, settore SH5-permette di estendere e integrare l'analisi della multiforme cultura dantesca, dalle fonti classiche alle compilazioni scientifiche, dalle raccolte sapienziali ai cicli cavallereschi romanzi, con nuove indagini basate sugli standard del Semantic Web. Attraverso un bilancio delle più recenti acquisizioni in questo campo, il presente convegno intende offrire una panoramica delle attuali direzioni di ricerca relative a quest'importante settore degli studi danteschi.
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Scuola Normale Superiore-Fondazione Lincei per la scuola. Corso di Italiano 2020-2021. La competenza nativa degli allievi: come farla funzionare nell'educazione linguistica e nell'insegnamento della grammatica. Coordinatore: Mirko Tavoni.... more
Scuola Normale Superiore-Fondazione Lincei per la scuola. Corso di Italiano 2020-2021. La competenza nativa degli allievi: come farla funzionare nell'educazione linguistica e nell'insegnamento della grammatica. Coordinatore: Mirko Tavoni. Tutrici: Samuela Brunamonti e Sara Gigli. INCONTRO 1. Alvise Andreose (Università e-Campus): Competenza nativa e riflessione metalinguistica: alcune proposte per andare oltre i limiti della grammatica tradizionale. INCONTRO 2. Maria Giuseppa Lo Duca (già Università di Padova): Alla scoperta della grammatica dentro le parole: tra ricerca, didattica e prove Invalsi. INCONTRO 3. Cristiana De Santis (Università di Bologna): Partire dalla frase: un percorso induttivo alla scoperta del verbo e dei suoi argomenti. INCONTRO 4. Mirko Tavoni (già Università di Pisa): Le parti del discorso: come individuarle, come definirle, che uso farne. INCONTRO 5. Samuela Brunamonti e Sara Gigli: Laboratorio didattico sui temi emersi nel corso.
Il secondo seminario sul Purgatorio organizzato dalla Società Dantesca Italiana nell'ambito del ciclo "Lopereseguite" si terrà giovedì 3 dicembre dalle 15 alle 19 e sarà trasmesso in diretta streaming sul canale You Tube della SDI:... more
Il secondo seminario sul Purgatorio organizzato dalla Società Dantesca Italiana nell'ambito del ciclo "Lopereseguite" si terrà giovedì 3 dicembre dalle 15 alle 19 e sarà trasmesso in diretta streaming sul canale You Tube della SDI:
https://youtu.be/Q3T7VOln2b0
Introduce Marcello Ciccuto. Intervengono Luigi Canetti, Alison Cornish, Enrico Faini, Sebastiana Nobili, Mirko Tavoni. Coordina Giuseppe Ledda
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Vecchie questioni e nuove prospettive per la biografia e l'opera dantesca Gli ultimi vent’anni hanno visto un vigoroso rinnovamento degli studi danteschi, specie sul piano della ricerca filologica, bio-bibliografica e dell’informatica... more
Vecchie questioni e nuove prospettive per la biografia e l'opera dantesca

Gli ultimi vent’anni hanno visto un vigoroso rinnovamento
degli studi danteschi, specie sul piano della ricerca filologica,
bio-bibliografica e dell’informatica umanistica. Per citare solo
pochi capisaldi, l’edizione critica della Commedia a opera di
F. Sanguineti (2001), le ricerche storico-biografiche di U. Carpi
(2004), le nuove edizioni delle opere minori e dei commenti
danteschi per i Meridiani e per la Salerno Editrice, e da ultimo il
Codice Diplomatico Dantesco (2016) hanno gettato nuove basi
per lo studio della biografia e dell’opera dantesca, dalle quali
sono scaturite nuove questioni, su tutte quelle attributive, in
relazione ad alcuni testi.
Parallelamente, importanti strumenti informatici hanno permesso
di rendere più accessibile il molto materiale primario e
meglio interrogabile il corpus testuale e l’imponente bibliografia
dantesca: da una rilettura sistematica dei dati disponibili, oggi
articolati nei nuovi standard descrittivi del Semantic Web, sono
nate sia nuove ipotesi interpretative sia nuovi percorsi di
conoscenza, che possono essere esemplificati con il portale
https://dantenetwork.it, allestito mediante la collaborazione fra
eminenti studiosi pisani (G. Albanese, M. Ciccuto, M. Tavoni) e lo
storico ISTI-CNR della stessa città. Nell’ambito di un progetto PRIN
2017 e delle celebrazioni del Centenario 2021, il presente convegno
intende offrire una panoramica sulle principali questioni
aperte che, in relazione alla biografia e all’opera dantesca,
sono state recentemente oggetto di importanti messe a
punto. Una specifica sezione darà spazio alle nuove piattaforme
informatiche che da un lato contribuiscono a un riesame dei dati
disponibili, dall’altro offrono nuove strategie di interrogazione
aprendo a loro volta nuove prospettive di ricerca.
Fra i settori degli studi danteschi che hanno conosciuto un maggiore progresso negli ultimi anni, un posto di rilievo spetta alle ricerche sul contesto sociale e culturale in cui il Poeta si è formato, fra gli ambienti fiorentini delle... more
Fra i settori degli studi danteschi che hanno conosciuto un maggiore progresso negli ultimi anni, un posto di rilievo spetta alle ricerche sul contesto sociale e culturale in cui il Poeta si è formato, fra gli ambienti fiorentini delle grandi biblioteche, come S. Croce e S. M. Novella, e quelli bolognesi delle disputationes laiche o religiose. Prima ancora dell'apporto decisivo degli ambienti e dei contatti dell'esilio, Dante aveva immagazzinato, grazie anche alla prodigiosa memoria, uno straordinario bagaglio di auctoritates che lo accompagnerà per tutta la vita, nella complessa stratigrafia del poema come nelle opere minori. Grazie a una nuova mappatura digitale della conoscenza dantesca espressa dal secolare commento, il progetto Hypermedia Dante Network-finanziato nell'ambito del PRIN 2017, settore SH5-permette di estendere e integrare l'analisi della multiforme cultura dantesca, dalle fonti classiche alle compilazioni scientifiche, dalle raccolte sapienziali ai cicli cavallereschi romanzi, con nuove indagini basate sugli standard del Semantic Web. Attraverso un bilancio delle più recenti acquisizioni in questo campo, il presente convegno intende offrire una panoramica delle attuali direzioni di ricerca relative a quest'importante settore degli studi danteschi. INTERVERRANNO Photo credits: IMAGO. La nobiltà del facsimile (https://imagosrl.eu/)
What has changed in our understanding of the De vulgari eloquentia in the half century that separates us from the fundamental critical edition (1968) and commentary (1979) by Pier Vincenzo Mengaldo? Mengaldo’s interpretation, in agreement... more
What has changed in our understanding of the De vulgari eloquentia in the half century that separates us from the fundamental critical edition (1968) and commentary (1979) by Pier Vincenzo Mengaldo? Mengaldo’s interpretation, in agreement with Gianfranco Contini’s “idea of Dante” (Un’idea di Dante is the title of Contini’s famous collection of essays, 1976), is centered on the fact that Dante always accompanies his poetry, while producing it in its subsequent experimental phases, with meta-poetic reflection, and with self-exegesis on the authentic meaning of his past poetry. In this perspective, the De vulgari eloquentia represents the leading theoretical moment of this distinctive constant of Dante’s personality, the moment dedicated to the technical, linguistic and rhetorical aspects of his own and others’ poetry. This idea is still valid to explain the second book of the treatise, but cannot account for the entire first book: the philosophical definition of the essence of language (chapters i-iii); the linguistic history of humanity, from Adam’s primiloquium to the Tower of Babel (chapters iv-vii); the colonization of Europe by three Babel idioms ancestors of the linguistic families of Europe (chapter viii);  the discovery of the intrinsic mutability of every human language in time and space, the inventio gramatice facultatis and the creation of the two grammatical languages of Europe, Greek and Latin (chap. ix); up to the map of the Italian dialects (chapters x-xv) and to the idea of the “illustrious vernacular” (chapters xvi-xix), with its political implications closely connected with the imperial idea. All these contents, their disparate sources, and the whole universe of discourse thus created by Dante, fall outside the poetic dimension; they originate in other dimensions of Dante’s personality, in other philosophical interests, they reveal different cultural and political projects and look at a wider and more composite audience, tied to the biographical contingencies of Dante exiled over the years 1304-1306 in which he composed his linguistic treatise.
Freie Universität Berlin – Italienzentrum In collaborazione con Istituto Italiano di Cultura Berlino Ciclo di lezioni Salire al Paradiso Ideato e diretto da Bernhard Huss Mirko Tavoni Sogni e visioni nel Purgatorio 10 maggio 2021, ore... more
Freie Universität Berlin – Italienzentrum
In collaborazione con Istituto Italiano di Cultura Berlino

Ciclo di lezioni Salire al Paradiso
Ideato e diretto da Bernhard Huss

Mirko Tavoni
Sogni e visioni nel Purgatorio
10 maggio 2021, ore 18.00, online
(per registrarsi: bernhard.huss@fu-berlin.de)

La lezione esaminerà:
1) i tre sogni in Purgatorio IX (il sogno dell’aquila), XIX (il sogno della “femmina balba”), XXVII (il sogno di Lia), nella loro relazione con gli eventi che anticipano: cioè nel primo sogno l’intervento di Lucia che trasporta Dante alla porta del Purgatorio, nel secondo la salita alle cornici dei peccati di concupiscenza, nel terzo l’apparizione di Matelda all’ingresso nell’Eden;
2) le visioni estatiche di mansuetudine (XV) e di ira punita (XVII), nel loro parallelismo con gli esempi di umiltà scolpiti sulla parete della prima cornice (X) e di superbia punita scolpiti sul pavimento della stessa cornice (XII);
3) la processione allegorica dei canti dell’Eden (XXIX e XXXI-XXXII), che si svolge davanti agli occhi del pellegrino, dunque non è una visione, ma rimette in scena le visioni dell’Apocalisse e di Ezechiele.
In tutti questi casi, quindi, c’è intenzionale, insistito parallelismo fra ciò che accade nel viaggio e ciò che accade nelle “visioni interiori” che Dante personaggio vive nel viaggio. Ci si interrogherà sul significato di questo parallelismo, a sua volta interno all’unica visione in sogno che secondo Dante autore contiene l’intero viaggio nell’aldilà.
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a partire dal 12 aprile, sempre lunedì 18-20: corso pubblico "SALIRE AL PARADISO". Lecturae del Purgatorio, con ospiti (Candido, Ciccuto, Ledda, Regn, Tavoni)

Anmeldung/Registrazione: bernhard.huss@fu-berlin.de
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La Tavola rotonda del 9 settembre 2021 sulla nostra edizione della Commedia è stata pubblicata qui https://www.youtube.com/watch?v=dawU65VeHlc. Si tratta di circa 3 ore di discussioni. La qualità della registrazione - come la Commedia... more
La Tavola rotonda del 9 settembre 2021 sulla nostra edizione della Commedia è stata pubblicata qui https://www.youtube.com/watch?v=dawU65VeHlc. Si tratta di circa 3 ore di discussioni. La qualità della registrazione - come la Commedia secondo Ep. XIII - lascia a desiderare all'inizio, ma "prospere terminatur". Buon ascolto.
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Modalità mista: Sala dell’Arengo - Comune di Ferrara online: https://meet.google.com/qwy-gyhi-hoe Partecipano Alberto Casadei (Pisa), Davide Cappi (Padova), Claudio Ciociola (SNS Pisa), Paola Italia (Bologna), Lino Leonardi (Siena), Luca... more
Modalità mista: Sala dell’Arengo - Comune di Ferrara
online: https://meet.google.com/qwy-gyhi-hoe
Partecipano
Alberto Casadei (Pisa), Davide
Cappi (Padova), Claudio
Ciociola (SNS Pisa), Paola Italia
(Bologna), Lino Leonardi
(Siena), Luca Lombardo
(Venezia), Giuseppe Marrani
(Siena)
Norbert András Mátyus
(Budapest), Cristina
Montagnani (Ferrara), Ciro
Perna (Caserta), Marzio Porro
(Milano), Lorenzo Renzi
(Padova), Justin Steinberg
(Chicago), Mirko Tavoni (Pisa),
Natascia Tonelli (Siena), Paola
Vecchi Galli (Bologna), Fabio
Zinelli (Parigi)
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Congresso internazionale dantesco – Alma Dante 2021 (Ravenna, 15 settembre 2021, ore 15.00-18.00), www.youtube.com/UniBologna
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