Il libro illustra i meccanismi di formazione della frase complessa rivolgendo particolare attenzione ai rapporti di coordinazione, subordinazione, correlazione e scissione. La classificazione dei tipi frasali tradizionale è rivisitata... more
Il libro illustra i meccanismi di formazione della frase complessa rivolgendo particolare attenzione ai rapporti di coordinazione, subordinazione, correlazione e scissione. La classificazione dei tipi frasali tradizionale è rivisitata alla luce degli studi sintattico-testuali più recenti e integrata tenendo conto delle innovazioni macrosintattiche che si riscontrano nell’italiano contemporaneo e nei suoi diversi usi discorsivi. Vengono così descritte le strategie di organizzazione della frase complessa che la lingua mette a disposizione, ma anche le linee di sviluppo emergenti che si osservano nell’organizzazione della frase stessa.
Indice del volume: Presentazione, di Paolo D’Achille. - Introduzione. - Avvertenze. - I. L’organizzazione della frase complessa. - II. Tra frase semplice e complessa: perifrasi aspettuali e modali. - III. Coordinazione e giustapposizione. - IV. Le subordinate argomento: completive, interrogative indirette, dichiarative. - V. Le relative e le pseudorelative. - VI. Le subordinate circostanziali. - VII. Correlazioni e scissioni. - VIII. Il quadro variazionale e discorsivo. - Bibliografia. - Chiave degli esercizi. - Indice analitico.
Indice del volume: Presentazione, di Paolo D’Achille. - Introduzione. - Avvertenze. - I. L’organizzazione della frase complessa. - II. Tra frase semplice e complessa: perifrasi aspettuali e modali. - III. Coordinazione e giustapposizione. - IV. Le subordinate argomento: completive, interrogative indirette, dichiarative. - V. Le relative e le pseudorelative. - VI. Le subordinate circostanziali. - VII. Correlazioni e scissioni. - VIII. Il quadro variazionale e discorsivo. - Bibliografia. - Chiave degli esercizi. - Indice analitico.
Research Interests:
Sono in modo particolare i componimenti agiografici, simili in questo alle prediche, che vanno incontro, nella scelta di forme linguistiche presumibilmente accessibili agli incolti come nella apertura ad elementi della religiosità... more
Sono in modo particolare i componimenti agiografici, simili in questo alle prediche, che vanno incontro, nella scelta di forme linguistiche presumibilmente accessibili agli incolti come nella apertura ad elementi della religiosità popolare, alle esigenze e ai gusti delle masse, ma, a differenza della predicazione, riescono più facilmente a sottrarsi al controllo immediato delle autorità ecclesiastiche. Le vite dei santi e i racconti dei loro miracoli, spesso diffusi da canterini ma accolti anche negli zibaldoni privati e confraternali del Tre e Quattrocento, ci pongono indubbiamente di fronte a forme di comunicazione “popolari”: i generidiscorsivi scelti come pure il registro linguistico impiegato – con una buona dose di elementi dialettali – situano tali componimenti, perlopiù anonimi, “al di sotto” della contemporanea poesia colta, della trattatistica profana e religiosa e anche degli scritti amministrativi, formalmente più codificati (vd. Studi, § 2.).
Non è certamente un caso, quindi, che al centro della miscellanea di Giovanni de’ Dazi – e specialmente della sua prima e più consistente parte – stiano i poemetti agiografici (vd. Studi, § 3.3.). Ha già osservato Banfi (1983/1992, 107) che «i testi narrativi versificati» trascritti nella prima parte del codice Trivulziano 92 «occupano, complessivamente, più della metà delle carte della sezione».
Non è certamente un caso, quindi, che al centro della miscellanea di Giovanni de’ Dazi – e specialmente della sua prima e più consistente parte – stiano i poemetti agiografici (vd. Studi, § 3.3.). Ha già osservato Banfi (1983/1992, 107) che «i testi narrativi versificati» trascritti nella prima parte del codice Trivulziano 92 «occupano, complessivamente, più della metà delle carte della sezione».
Research Interests:
A considerare il ricco materiale contenuto nel libro scritto da Giovanni de’ Dazi, si è presto affacciata l’idea di pubblicarne una scelta rappresentativa di testi. I pezzi qui raccolti – componimenti biblici, poemetti agiografici,... more
A considerare il ricco materiale contenuto nel libro scritto da Giovanni de’ Dazi, si è presto affacciata l’idea di pubblicarne una scelta rappresentativa di testi. I pezzi qui raccolti – componimenti biblici, poemetti agiografici, leggende in prosa, miracoli e testi regolativi – sono dotati di una tradizione più o meno importante, che si estende lungo un arco cronologico di qualche decennio, sino ad arrivare in alcuni casi a più di due secoli. Ovviamente l’editore deve presentare i testi nella forma che hanno assunto nel codice Dazi. Ma per comprendere appieno le redazioni daziane e per misurare la profondità storica di questi modesti componimenti era indispensabile ricostruire, nella misura del possibile, la tradizione di ogni singolo testo. Il secondo volume vuole rendere conto quindi, nelle Introduzioni anteposte ai testi editi e negli apparati che li accompagnano, di 14 diacronie, notevolmente diverse fra loro, che tutte approdano a quel momento sincronico che è rappresentato dall’operare del copista milanese intorno al 1490.
È nostra convinzione che l’edizione di testi come quelli del codice Dazi debba procedere di pari passo con la loro analisi linguistica: proponendo questo nuovo materiale ci è sembrato indispensabile abbozzare almeno alcuni dei possibili percorsi di ricerca atti a far parlare testi appartenenti a una cultura, e in particolare a una cultura linguistica, che ci è molto lontana, più lontana probabilmente dei coevi prodotti più colti".
È nostra convinzione che l’edizione di testi come quelli del codice Dazi debba procedere di pari passo con la loro analisi linguistica: proponendo questo nuovo materiale ci è sembrato indispensabile abbozzare almeno alcuni dei possibili percorsi di ricerca atti a far parlare testi appartenenti a una cultura, e in particolare a una cultura linguistica, che ci è molto lontana, più lontana probabilmente dei coevi prodotti più colti".
Research Interests:
Research Interests:
Research Interests:
Nei testi italiani antichi le proposizioni relative con antecedente rappresentano uno dei mezzi sintattici più sfruttati nella costruzione del periodo e nella progressione delle informazioni. Caratterizzato da un’ampia flessibilità di... more
Nei testi italiani antichi le proposizioni relative con antecedente rappresentano uno dei mezzi sintattici più sfruttati nella costruzione del periodo e nella progressione delle informazioni. Caratterizzato da un’ampia flessibilità di impiego, questo tipo proposizionale realizza varie funzioni sintattiche, semantiche e testuali. Questa monografia analizza le relative in un corpus di testi toscani in prosa del XIII e del XIV secolo, soffermandosi sia sugli aspetti sintattico-formali, sia sui diversi valori semantici e sulle funzioni comunicative che tali costrutti contribuiscono a realizzare nella prosa antica. Mediante il costante raffronto tra le modalità di relativizzazione proprie del latino classico e del latino volgare, da una parte, e dell’italiano contemporaneo, dall’altra, lo studio individua i tratti che contraddistinguono il sistema delle relative in italiano antico, giungendo a formulare ipotesi sul tipo di evoluzione che ha interessato tale settore della sintassi.
Il presente contributo si inserisce in un progetto più ampio dedicato alla rappresentazione dialogica diretta in testi scritti finzionali e non finzionali dal XIX al XXI secolo. L’obiettivo del progetto è quello di descrivere nel... more
Il presente contributo si inserisce in un progetto più ampio dedicato alla rappresentazione dialogica diretta in testi scritti finzionali e non finzionali dal XIX al XXI secolo. L’obiettivo del progetto è quello di descrivere nel dettaglio le modalità in cui viene reso il dialogo «artificiale» (Pellerey, 2016)1 in testi letterari e non letterari di epoche e generi differenti, ma anche di capire se a seconda dei diversi àmbiti discorsivi prevalgano determinate idee o modelli di dialogo.
Research Interests:
Central Italo-Romance includes Standard Italian and the Tuscan dialects, the dialects of the mediana and perimediana areas, as well as Corsican. This macro-area reaches as far north as the Carrara–Senigallia line and as far south as the... more
Central Italo-Romance includes Standard Italian and the Tuscan dialects, the dialects of the mediana and perimediana areas, as well as Corsican. This macro-area reaches as far north as the Carrara–Senigallia line and as far south as the line running from Circeo in Lazio to the mouth of the Aso river in Le Marche, cutting through Ceprano, Sora, Avezzano, L’Aquila and Accumoli. It is made up of two main subareas: the perimediana dialect area, covering Perugia, Ancona, northeastern Umbria, and Lazio north of Rome, where varieties show greater structural proximity to Tuscan, and the mediana area (central Le Marche, Umbria, central-eastern Lazio varieties, the Sabine or Aquilano-Cicolano-Reatino dialect group). Our description focuses on the shared and diverging features of these groups, with particular reference to phonology, morphology, and syntax.
Research Interests:
L’esame di alcune tessere di sintassi bonvesiniana – e in particolare di alcuni tipi di perifrasi – può essere utile per lo studio dei processi di grammaticalizzazione e per la descrizione delle tappe che conducono espressioni lessicali... more
L’esame di alcune tessere di sintassi bonvesiniana – e in particolare di alcuni tipi di perifrasi – può essere utile per lo studio dei processi di grammaticalizzazione e per la descrizione delle tappe che conducono espressioni lessicali composizionali ad assumere il ruolo di parole grammaticali, attraverso i ben noti processi di indebolimento semantico, erosione fonologica, ma anche di convenzionalizzazione e di formularizzazione13. Occorre aggiungere che la creazione di elementi giunzionali idonei alla costruzione di un’architettura periodale più complessa è uno di quei fenomeni di intensiver Ausbau, che portano allo sviluppo delle lingue di cultura14 e al loro utilizzo in tradizioni discorsive lontane dalla comunicazione quotidiana e faccia a faccia. Lo spoglio dei testi bonvesiniani16 consente di rintracciare varie locuzioni congiuntive caratterizzate da un diverso grado di fissità. Le diverse perifrasi congiunzionali sono composte da elementi diversi, accompagnati da un subordinatore (che, come o quando) o dalla preposizione de.
Research Interests:
Research Interests:
Research Interests:
Research Interests:
Research Interests:
Research Interests:
Nota introduttiva, Bibliografia essenziale, Nota al testo, Testo
Research Interests:
Nota introduttiva, Bibliografia essenziale, Nota al testo, Testo
Research Interests:
This paper describes some peculiarities of use of the indefinite pronouns of free choice (chiunque, qualunque, qualsiasi, etc.) in medieval Italo-Romance varieties. After discussing the semantic and pragmatic specificities of free-choice... more
This paper describes some peculiarities of use of the indefinite pronouns of free choice (chiunque, qualunque, qualsiasi, etc.) in medieval Italo-Romance varieties. After discussing the semantic and pragmatic specificities of free-choice indefinites in current Italian and their evolution from classical Latin to Vulgar Latin and late Latin, the study discusses the data that emerged from the examination of the corpus of the Opera del Vocabolario Italiano (OVI). In most occurrences, free-choice indefinite pronouns behave as relative-indefinite pronouns (i. e., as introducers of relative clauses). Their absolute use (i. e., outside the relative clauses) seems instead marginal and concentrated in juridical texts, and in contexts in which the draftsman of the statute or act needs to maximise the scope of a rule or prohibition. It thus seems possible to hypothesise that the absolute use of free choice indefinite pronouns originated as an effect of the process of elaboration of the vulgar Italo-Romance varieties and started from formulary sequences, which by virtue of their high occurrence in particular types of texts gave rise to phenomena of ellipses and the use of relative-indefinite pronouns as “pure” pronouns.
Research Interests:
Research Interests:
Il saggio si interroga su alcune questioni metodologiche che si pongono allo storico dell'arte nel momento in cui intende mettere a confronto testi di autori ed epoche differenti, ma che insieme hanno contribuito a fondare un genere e una... more
Il saggio si interroga su alcune questioni metodologiche che si pongono allo storico dell'arte nel momento in cui intende mettere a confronto testi di autori ed epoche differenti, ma che insieme hanno contribuito a fondare un genere e una tradizione di discorso, nella fattispecie quelli del trattato d’arte. Dopo aver illustrato la nozione di tradizione di discorso e aver individuato di una serie di parametri sintattico-testuali pertinenti per l'analisi del discorso artistico, l'analisi si sofferma sul confronto dei tratti enunciativi, pragmatici e della fisionomia della verbalizzazione dell'oggetto pittorico di un corpus di trattati pittorici prodotti dal XIV al XVI secolo.
Research Interests:
Alcuni lettori ci chiedono se sia corretto l’uso della preposizione a in dipendenza del sostantivo pretesa (“pretesa alla correttezza”, “pretesa all’esame della domanda”); altri ci sottopongono la locuzione “nulla a pretendere” o “nulla a... more
Alcuni lettori ci chiedono se sia corretto l’uso della preposizione a in dipendenza del sostantivo pretesa (“pretesa alla correttezza”, “pretesa all’esame della domanda”); altri ci sottopongono la locuzione “nulla a pretendere” o “nulla a che pretendere”, propria del linguaggio giuridico: non si dovrebbe dire o scrive “nulla da pretendere”? Infine un lettore esprime dubbi sulla correttezza di espressioni come “gli pretendi (qualcosa)” .
This article investigates the various aspects of normative grammatical discourse in contemporary Italy. Following a brief discussion of the most important historical phases of Italian grammatical normation, the analysis addresses current... more
This article investigates the various aspects of normative grammatical discourse in contemporary Italy. Following a brief discussion of the most important historical phases of Italian grammatical normation, the analysis addresses current orientations of scientific grammaticography and the redefinition of the concepts of rule, standard and error. Particular attention is devoted to the various channels through which ideas and opinions on the grammatical norm are propagated. The consideration given to grammatical normation within the political sphere, newspapers, popular speech and also on television and the Internet, demonstrate the vast regulatory needs of speakers belonging to the Italian language community and the difficult balance between grammar conservatism and openness to innovation.
Research Interests:
Starting from a corpus of miraculous stories in the vernacular, the present study aims to identify the linguistic specificities of medieval miraculous literature, paying particular attention to the pragmatic and textual strategies that... more
Starting from a corpus of miraculous stories in the vernacular, the present study aims to identify the linguistic specificities of medieval miraculous literature, paying particular attention to the pragmatic and textual strategies that contribute to the discursive construction of the miracle. The comparison between different texts and the analysis of Latin sources allows us to identify a series of recurrent features of the medieval miraculous tale, which is established as a solid and enduring tradition of discourse.
Research Interests:
Research Interests:
Research Interests:
Research Interests:
Research Interests:
Il Dizionario dell’antico lombardo (DAL) intende mettere a disposizione una documentazione e uno studio della tradizione linguistica lombarda, nell’ambito del lessico e in parte della grammatica, per un arco cronologico che si estende dai... more
Il Dizionario dell’antico lombardo (DAL) intende mettere a disposizione una documentazione e uno studio della tradizione linguistica lombarda, nell’ambito del lessico e in parte della grammatica, per un arco cronologico che si estende dai primi documenti vernacolari fino alla metà del Cinquecento. Di fronte alla notoria difficoltà che riscontra il lettore moderno quando avvicina i testi della Lombardia medievale – difficoltà che sarà pure una delle cause del ruolo marginale che rivestono i testi lombardi nel canone letterario italiano – e di fronte alla dispersione dei dati già disponibili – depositati in glossari per singoli testi, per singoli autori o per corpora limitati e in studi non sempre facilmente accessibili – pare innegabile l’utilità pratica di un tale strumento, che sarà accessibile in forma elettronica, man mano che i materiali saranno elaborati.
Research Interests:
Research Interests:
Research Interests:
Research Interests:
Research Interests:
Research Interests:
Research Interests:
Research Interests:
Research Interests:
Research Interests:
Dopo una sintetica rassegna delle strategie evidenziali in uso nell’italiano contemporaneo (§2), si presenta una rassegna delle strutture evidenziali più comuni in italiano antico (§3); in un secondo momento si mostrano le correlazioni... more
Dopo una sintetica rassegna delle strategie evidenziali in uso nell’italiano contemporaneo (§2), si presenta una rassegna delle strutture evidenziali più comuni in italiano antico (§3); in un secondo momento si mostrano le correlazioni tra testualità, genere di discorso ed evidenzialità, soffermandosi in particolare sul materiale offerto dai cantari in ottave (§4).
Research Interests:
Research Interests:
Research Interests:
Research Interests:
La versione canterina della storia di santa Margherita d’Antiochia, leggenda agiografica in ottave, conobbe un’ampia circolazione nel Medioevo italiano : la tradizione manoscritta, quattrocentesca, mostra una particolare diffusione in... more
La versione canterina della storia di santa Margherita d’Antiochia, leggenda agiografica in ottave, conobbe un’ampia circolazione nel Medioevo italiano : la tradizione manoscritta, quattrocentesca, mostra una particolare diffusione in area mediana. Successivamente grazie alla stampa l’opera si diffonde nell’Italia settentrionale. Questo saggio, propedeutico all’edizione e allo studio
filologico-linguistico del testo, presenta alcuni primi risultati sull’origine del poema agiografico e sulla sua tradizione. La natura della trasmissione del testo canterino impone l’adozione di un metodo d’analisi flessibile. È necessario interpretare sia i numerosi errori singolari, collocandoli
in un quadro coerente, sia le numerose varianti formali che intervengono nell’atto della copia. L’esame degli errori, delle aggiunte e delle lacune, che consente di individuare alcuni raggruppamenti nella tradizione, è integrato dall’analisi delle varianti lessicali, formulari e sintattiche. Lo studio di tali varianti consente di meglio definire la fisionomia di ciascun testimone, ma anche di evidenziare le informazioni che le cosiddette “varianti formali” possono fornire sulla storia e
sull’attualizzazione del testo.
The cantare of Saint Margaret of Antioch (a hagiographic legend in octaves) enjoyed a wide circulation in the Italian Middle Ages. The manuscript tradition is localized in central Italy; later, the advent of the printing press led to the distribution of the poem in Northern Italy. This essay, a preliminary study of the text edition, presents some results regarding the origin of the poem and its tradition. The nature
of transmission of cantari requires a flexible method of analysis, able to deal with the high number of characteristic errors and the high degree of formal variation observable in the copying practice. In this sense, considering the errors, additions and lacunae, some clusters can be identified in the text tradition. An analysis of lexical and syntactic variation allows us to better define the nature of each manuscript witness, as well as highlight the contribution that the study of so-called “formal variants” may provide to the history and the reactualization of the text.
filologico-linguistico del testo, presenta alcuni primi risultati sull’origine del poema agiografico e sulla sua tradizione. La natura della trasmissione del testo canterino impone l’adozione di un metodo d’analisi flessibile. È necessario interpretare sia i numerosi errori singolari, collocandoli
in un quadro coerente, sia le numerose varianti formali che intervengono nell’atto della copia. L’esame degli errori, delle aggiunte e delle lacune, che consente di individuare alcuni raggruppamenti nella tradizione, è integrato dall’analisi delle varianti lessicali, formulari e sintattiche. Lo studio di tali varianti consente di meglio definire la fisionomia di ciascun testimone, ma anche di evidenziare le informazioni che le cosiddette “varianti formali” possono fornire sulla storia e
sull’attualizzazione del testo.
The cantare of Saint Margaret of Antioch (a hagiographic legend in octaves) enjoyed a wide circulation in the Italian Middle Ages. The manuscript tradition is localized in central Italy; later, the advent of the printing press led to the distribution of the poem in Northern Italy. This essay, a preliminary study of the text edition, presents some results regarding the origin of the poem and its tradition. The nature
of transmission of cantari requires a flexible method of analysis, able to deal with the high number of characteristic errors and the high degree of formal variation observable in the copying practice. In this sense, considering the errors, additions and lacunae, some clusters can be identified in the text tradition. An analysis of lexical and syntactic variation allows us to better define the nature of each manuscript witness, as well as highlight the contribution that the study of so-called “formal variants” may provide to the history and the reactualization of the text.
Research Interests:
Der Beitrag nimmt das Erscheinen der ersten Altitalienischen Grammatik zum Anlass, um einige methodologische Grundlagen der Beschreibung mittelalterlicher Varietäten zu diskutieren. Im Mittelpunkt steht dabei die linguistische... more
Der Beitrag nimmt das Erscheinen der ersten Altitalienischen Grammatik zum Anlass, um einige methodologische Grundlagen der Beschreibung mittelalterlicher Varietäten zu
diskutieren. Im Mittelpunkt steht dabei die linguistische Perspektive, es sollen jedoch auch Konsequenzen für die Editionsphilologie zur Sprache kommen. Ausgehend von den Entscheidungen der Herausgeber und Beiträger des Werks ist zunächst die Frage der Periodisierung des Italienischen zu diskutieren; eng damit verbunden ist die Bestimmung derjenigen Varietät, die als Vorstufe des modernen Italienischen gelten kann. Anhand spezifischer syntaktischer Phänomene werden sodann Leistungen und Grenzen des gewählten Ansatzes beleuchtet. Das Werk strebt die Darstellung des mittelalterlichen Sprachsystems an. Dabei
drohen jedoch zwei Dimensionen der mittelalterlichen Sprachverwendung, denen wir in den überlieferten Texten auf Schritt und Tritt begegnen, in den Hintergrund zu treten: die Rolle sprachlicher Variation und das Vorkommen mehrerer synchroner Sprachzustände in demselben historischen Moment.
diskutieren. Im Mittelpunkt steht dabei die linguistische Perspektive, es sollen jedoch auch Konsequenzen für die Editionsphilologie zur Sprache kommen. Ausgehend von den Entscheidungen der Herausgeber und Beiträger des Werks ist zunächst die Frage der Periodisierung des Italienischen zu diskutieren; eng damit verbunden ist die Bestimmung derjenigen Varietät, die als Vorstufe des modernen Italienischen gelten kann. Anhand spezifischer syntaktischer Phänomene werden sodann Leistungen und Grenzen des gewählten Ansatzes beleuchtet. Das Werk strebt die Darstellung des mittelalterlichen Sprachsystems an. Dabei
drohen jedoch zwei Dimensionen der mittelalterlichen Sprachverwendung, denen wir in den überlieferten Texten auf Schritt und Tritt begegnen, in den Hintergrund zu treten: die Rolle sprachlicher Variation und das Vorkommen mehrerer synchroner Sprachzustände in demselben historischen Moment.
Research Interests:
Research Interests:
Research Interests:
Research Interests:
Research Interests:
Dans le cadre de la croissante attention consacrée à l’étude du langage formulaire et à ses différentes réalisations, l’article étudie la valeur formulaire assumée par les constructions absolues au participe et au gérondif en ancien... more
Dans le cadre de la croissante attention consacrée à l’étude du langage formulaire et à ses
différentes réalisations, l’article étudie la valeur formulaire assumée par les constructions
absolues au participe et au gérondif en ancien italien, en essayant de saisir les enjeux syntaxiques
de la formularité. L’analyse d’un corpus de textes en vers et en prose du XIIIe et
du XIVe siècle montre que les constructions absolues tendent à se fi ger en séquences formulaires,
qui remplissent des fonctions textuelles et pragmatiques spécifi ques. Souvent ces
formules sont caractéristiques d’un certain genre textuel, mais parfois elles se propagent
dans plusieurs registres d’une langue déterminée; dans ce cas, elles contribuent à la diffusion
d’une innovation grammaticale et, par conséquent, elles jouent un rôle dans le changement
linguistique. Le domaine des constructions absolues sert ainsi à illustrer l’importance
de l’examen des facteurs linguistiques externes dans l’analyse syntaxique: on peut montrer
ici comment les usages et les conventions linguistiques propres à des traditions discursives
particulières peuvent se généraliser dans la langue.
différentes réalisations, l’article étudie la valeur formulaire assumée par les constructions
absolues au participe et au gérondif en ancien italien, en essayant de saisir les enjeux syntaxiques
de la formularité. L’analyse d’un corpus de textes en vers et en prose du XIIIe et
du XIVe siècle montre que les constructions absolues tendent à se fi ger en séquences formulaires,
qui remplissent des fonctions textuelles et pragmatiques spécifi ques. Souvent ces
formules sont caractéristiques d’un certain genre textuel, mais parfois elles se propagent
dans plusieurs registres d’une langue déterminée; dans ce cas, elles contribuent à la diffusion
d’une innovation grammaticale et, par conséquent, elles jouent un rôle dans le changement
linguistique. Le domaine des constructions absolues sert ainsi à illustrer l’importance
de l’examen des facteurs linguistiques externes dans l’analyse syntaxique: on peut montrer
ici comment les usages et les conventions linguistiques propres à des traditions discursives
particulières peuvent se généraliser dans la langue.
Research Interests:
Research Interests:
Tradiciones discursivas en el ámbito jurídico-administrativo en Italia y en el mundo hispánico (siglos XV-XVIII): géneros, fórmulas, estrategias textuales
Jornada de estudios 28 de marzo de 2019
AAU – Stiftungssaal
Jornada de estudios 28 de marzo de 2019
AAU – Stiftungssaal
Research Interests:
Research Interests:
Martedì 20 marzo 2018 alle ore 17.00 in via del Valco di San Paolo 19 (Università Roma Tre) - sala Ignazio Ambrogio. Edoardo Lombardi Vallauri, Geppi Patota ed Elisa De Roberto interverranno sul libro di Massimo Palermo Italiano scritto... more
Martedì 20 marzo 2018 alle ore 17.00 in via del Valco di San Paolo 19 (Università Roma Tre) - sala Ignazio Ambrogio.
Edoardo Lombardi Vallauri, Geppi Patota ed Elisa De Roberto interverranno sul libro di Massimo Palermo
Italiano scritto 2.0. Testi e ipertesti, Roma, Carocci, 2017.
Sarà presente l'autore.
Edoardo Lombardi Vallauri, Geppi Patota ed Elisa De Roberto interverranno sul libro di Massimo Palermo
Italiano scritto 2.0. Testi e ipertesti, Roma, Carocci, 2017.
Sarà presente l'autore.
Research Interests:
Relazione al Convegno "La traduzione orizzontale nella Romània medievale. Aspetti pragmatici e testuali", Institut für Romanistik, 18-19 gennaio 2018, Alpen-Adria Universitaet
Research Interests:
Aus Anlass des Erscheinens von Elisa De Roberto / Raymund Wilhelm (Hrsg.), L’agiografia volgare. Tradizioni di testi, motivi e linguaggi, Heidelberg, Winter, 2016 und Sabine Seelbach (Hrsg.), Die Legende der heiligen Hedwig. In der... more
Aus Anlass des Erscheinens von
Elisa De Roberto / Raymund Wilhelm (Hrsg.), L’agiografia volgare. Tradizioni di testi, motivi e linguaggi, Heidelberg, Winter, 2016
und
Sabine Seelbach (Hrsg.), Die Legende der heiligen Hedwig.
In der Übersetzung von Kilian von Meiningen, Münster, Aschendorff, 2016.
Table ronde
Susanne Friede
Grals-Matière und Hagiographie: Überlegungen zu frühen französischen Gralstexten
Elmar Eggert
Philologische Fragen zur iberoromanischen Hagiographie, insbesondere zur Vida de San Isidoro
Elisa De Roberto
Keifen oder Dozieren? Weibliches Gesprächsverhalten in hagiographischen Texten
Sabine Seelbach
Die Vita beatae Hedwigis: Von der Formung einer Heiligen aus dem Geiste der utilitas
Raymund Wilhelm
Die spätmittelalterliche Hagiographie zwischen Mythos
und Fiktion
Elisa De Roberto / Raymund Wilhelm (Hrsg.), L’agiografia volgare. Tradizioni di testi, motivi e linguaggi, Heidelberg, Winter, 2016
und
Sabine Seelbach (Hrsg.), Die Legende der heiligen Hedwig.
In der Übersetzung von Kilian von Meiningen, Münster, Aschendorff, 2016.
Table ronde
Susanne Friede
Grals-Matière und Hagiographie: Überlegungen zu frühen französischen Gralstexten
Elmar Eggert
Philologische Fragen zur iberoromanischen Hagiographie, insbesondere zur Vida de San Isidoro
Elisa De Roberto
Keifen oder Dozieren? Weibliches Gesprächsverhalten in hagiographischen Texten
Sabine Seelbach
Die Vita beatae Hedwigis: Von der Formung einer Heiligen aus dem Geiste der utilitas
Raymund Wilhelm
Die spätmittelalterliche Hagiographie zwischen Mythos
und Fiktion
Research Interests:
La narrazione delle vite dei santi e dei loro miracoli, in versi e in prosa, costituisce un importante campo d’indagine per lo studio delle letterature vernacolari del Medioevo. I testi agiografici infatti rappresentano uno degli ambiti... more
La narrazione delle vite dei santi e dei loro miracoli, in versi e in prosa, costituisce un importante campo d’indagine per lo studio delle letterature vernacolari del Medioevo. I testi agiografici infatti rappresentano uno degli ambiti in cui l’uso del volgare si è affermato più precocemente – si pensi alla Vie de Saint Alexis e al Ritmo su Sant’Alessio per il galloromanzo e l’italoromanzo –, dando vita a tradizioni letterarie di diverso livello e diffusione, che hanno attirato molti studiosi sin dai primordi della filologia romanza. Si osserva tuttavia l’assenza di sintesi recenti in grado di ricostruire in un quadro articolato fasi, ambienti e tipologie dell’agiografia in volgare medievale. Il convegno di Klagenfurt si propone di discutere il fenomeno da nuove prospettive, valutando il ruolo e i caratteri della produzione agiografica in volgare attraverso gli strumenti offerti dalla linguistica, dalla filologia e dagli studi letterari. Invitiamo i relatori a prendere posizione sullo specifico senso degli studi agiografici nello stato attuale delle nostre discipline.
Research Interests:
La narrazione delle vite dei santi e dei loro miracoli, in versi e in prosa, costituisce un importante campo d’indagine per lo studio delle letterature vernacolari del Medioevo. I testi agiografici infatti rappresentano uno degli ambiti... more
La narrazione delle vite dei santi e dei loro miracoli, in versi e in prosa, costituisce un importante campo d’indagine per lo studio delle letterature vernacolari del Medioevo. I testi agiografici infatti rappresentano uno degli ambiti in cui l’uso del volgare si è affermato più precocemente – si pensi alla Vie de Saint Alexis e al Ritmo su Sant’Alessio per il galloromanzo e l’italoromanzo –, dando vita a tradizioni letterarie di diverso livello e diffusione, che hanno attirato molti studiosi sin dai primordi della filologia romanza. Si osserva tuttavia l’assenza di sintesi recenti in grado di ricostruire in un quadro articolato fasi, ambienti e tipologie dell’agiografia in volgare medievale. Il convegno di Klagenfurt si propone di discutere il fenomeno da nuove prospettive, valutando il ruolo e i caratteri della produzione agiografica in volgare attraverso gli strumenti offerti dalla linguistica, dalla filologia e dagli studi letterari. Invitiamo i relatori a prendere posizione sullo specifico senso degli studi agiografici nello stato attuale delle nostre discipline.
Research Interests:
La narrazione delle vite dei santi e dei loro miracoli, in versi e in prosa, costituisce un importante campo d’indagine per lo studio delle letterature vernacolari del Medioevo. I testi agiografici infatti rappresentano uno degli ambiti... more
La narrazione delle vite dei santi e dei loro miracoli, in versi e in prosa, costituisce un importante campo d’indagine per lo studio delle letterature vernacolari del Medioevo. I testi agiografici infatti rappresentano uno degli ambiti in cui l’uso del volgare si è affermato più precocemente – si pensi alla Vie de Saint Alexis e al Ritmo su Sant’Alessio per il galloromanzo e l’italoromanzo –, dando vita a tradizioni letterarie di diverso livello e diffusione, che hanno attirato molti studiosi sin dai primordi della filologia romanza. Si osserva tuttavia l’assenza di sintesi recenti in grado di ricostruire in un quadro articolato fasi, ambienti e tipologie dell’agiografia in volgare medievale. Il convegno di Klagenfurt si propone di discutere il fenomeno da nuove prospettive, valutando il ruolo e i caratteri della produzione agiografica in volgare attraverso gli strumenti offerti dalla linguistica, dalla filologia e dagli studi letterari. Invitiamo i relatori a prendere posizione sullo specifico senso degli studi agiografici nello stato attuale delle nostre discipline.
Research Interests:
Research Interests:
Giovedì 9 maggio 2024, dalle ore 09.30 alle ore 16:00, presso il Dipartimento Studi Umanistici (Sala del Consiglio), si terra una giornata dal titolo "NoiDonne 80 (1944-2024). Una lunga storia che guarda al futuro".
Research Interests:
Nel panorama editoriale italiano ed europeo ‘NOI DONNE’ rappresenta un raro esempio di continuità editoriale che dal 1944 racconta - con espressioni professionali di alto livello e con attenzione al contesto culturale e politico nazionale... more
Nel panorama editoriale italiano ed europeo ‘NOI DONNE’
rappresenta un raro esempio di continuità editoriale che dal 1944
racconta - con espressioni professionali di alto livello e con
attenzione al contesto culturale e politico nazionale ed
internazionale - le attività, le conquiste, i pensieri e i movimenti
delle donne. Lo sguardo di genere sulla realtà, attraverso le sue
molteplici sfaccettature, è la scelta di campo che ha sempre
scandito un percorso giornalistico scritto da donne.
La giornata seminariale si colloca all'interno del percorso laboratoriale "Il ruolo delle donne nell'editoria del XX secolo: ricerca, didattica e digitalizzazione delle fonti".
rappresenta un raro esempio di continuità editoriale che dal 1944
racconta - con espressioni professionali di alto livello e con
attenzione al contesto culturale e politico nazionale ed
internazionale - le attività, le conquiste, i pensieri e i movimenti
delle donne. Lo sguardo di genere sulla realtà, attraverso le sue
molteplici sfaccettature, è la scelta di campo che ha sempre
scandito un percorso giornalistico scritto da donne.
La giornata seminariale si colloca all'interno del percorso laboratoriale "Il ruolo delle donne nell'editoria del XX secolo: ricerca, didattica e digitalizzazione delle fonti".
Research Interests: Gender Studies, Women's Studies, Letteratura italiana moderna e contemporanea, Storia Dell'Editoria, Linguaggio di genere, and 7 moreDidattica dell'italiano L2, Studi Di Genere, Scrittura Femminile, Storia Dell'educazione Di Genere, Storia Del Giornalismo Italiano, Storia del femminismo, and storia dell'educazione linguistica
Research Interests:
Seminario ASLI Scuola - Sezione Lazio ore 15.00 Saluti istituzionali: Claudio Giovanardi, Presidente della Scuola di Lettere Filosofia Lingue Manfredi Merluzzi, Direttore del Dipartimento di Studi Umanistici Massimo Palermo (Presidente... more
Seminario ASLI Scuola - Sezione Lazio
ore 15.00
Saluti istituzionali:
Claudio Giovanardi, Presidente della Scuola di Lettere Filosofia Lingue
Manfredi Merluzzi, Direttore del Dipartimento di Studi Umanistici
Massimo Palermo (Presidente ASLI Scuola - Università Siena Stranieri), Il (difficile) dialogo tra grammatica e testo nei manuali
Alessandro Di Candia (ISC P. Levi, Marino), Oltre il manuale. L'apprendimento dell'italiano nella classe capovolta
ore 16.10 Pausa caffè
ore 16.30
Tavola rotonda: Grammatiche e antologie dalla prospettiva di docenti e studenti
Modera: Paola Cantoni (Università Roma Sapienza)
Interventi di
Elisa De Roberto (Università Roma Tre)
Ernesta Ferranti (Liceo M. Montessori, Roma)
Lina Grossi (docente esperta di formazione e valutazione)
Paola Malvenuto (Liceo L.A. Seneca, Roma)
Emanuela Milone (Liceo L.A. Seneca, Roma)
Oriele Orlando (ISISS A. Magarotto, Roma)
Alessandro Turano (Liceo M. Montessori, Roma)
23 maggio 2018 – ore 15.00 Aula 18 – Dipartimento di Studi Umanistici Università degli Studi Roma Tre Via Ostiense 234-236, Roma per informazioni: elisa.deroberto@uniroma3.it
Ai partecipanti verrà rilasciato l’attestato di partecipazione. I seminari ASLI Scuola, ente accreditato MIUR ai sensi della Direttiva n.170/2016, sono validi ai fini dell'aggiornamento del personale docente di ogni ordine e grado.
ore 15.00
Saluti istituzionali:
Claudio Giovanardi, Presidente della Scuola di Lettere Filosofia Lingue
Manfredi Merluzzi, Direttore del Dipartimento di Studi Umanistici
Massimo Palermo (Presidente ASLI Scuola - Università Siena Stranieri), Il (difficile) dialogo tra grammatica e testo nei manuali
Alessandro Di Candia (ISC P. Levi, Marino), Oltre il manuale. L'apprendimento dell'italiano nella classe capovolta
ore 16.10 Pausa caffè
ore 16.30
Tavola rotonda: Grammatiche e antologie dalla prospettiva di docenti e studenti
Modera: Paola Cantoni (Università Roma Sapienza)
Interventi di
Elisa De Roberto (Università Roma Tre)
Ernesta Ferranti (Liceo M. Montessori, Roma)
Lina Grossi (docente esperta di formazione e valutazione)
Paola Malvenuto (Liceo L.A. Seneca, Roma)
Emanuela Milone (Liceo L.A. Seneca, Roma)
Oriele Orlando (ISISS A. Magarotto, Roma)
Alessandro Turano (Liceo M. Montessori, Roma)
23 maggio 2018 – ore 15.00 Aula 18 – Dipartimento di Studi Umanistici Università degli Studi Roma Tre Via Ostiense 234-236, Roma per informazioni: elisa.deroberto@uniroma3.it
Ai partecipanti verrà rilasciato l’attestato di partecipazione. I seminari ASLI Scuola, ente accreditato MIUR ai sensi della Direttiva n.170/2016, sono validi ai fini dell'aggiornamento del personale docente di ogni ordine e grado.