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Il libro illustra i meccanismi di formazione della frase complessa rivolgendo particolare attenzione ai rapporti di coordinazione, subordinazione, correlazione e scissione. La classificazione dei tipi frasali tradizionale è rivisitata... more
Il libro illustra i meccanismi di formazione della frase complessa rivolgendo particolare attenzione ai rapporti di coordinazione, subordinazione, correlazione e scissione. La classificazione dei tipi frasali tradizionale è rivisitata alla luce degli studi sintattico-testuali più recenti e integrata tenendo conto delle innovazioni macrosintattiche che si riscontrano nell’italiano contemporaneo e nei suoi diversi usi discorsivi. Vengono così descritte le strategie di organizzazione della frase complessa che la lingua mette a disposizione, ma anche le linee di sviluppo emergenti che si osservano nell’organizzazione della frase stessa.

Indice del volume: Presentazione, di Paolo D’Achille. - Introduzione. - Avvertenze. - I. L’organizzazione della frase complessa. - II. Tra frase semplice e complessa: perifrasi aspettuali e modali. - III. Coordinazione e giustapposizione. - IV. Le subordinate argomento: completive, interrogative indirette, dichiarative. - V. Le relative e le pseudorelative. - VI. Le subordinate circostanziali. - VII. Correlazioni e scissioni. - VIII. Il quadro variazionale e discorsivo. - Bibliografia. - Chiave degli esercizi. - Indice analitico.
Lo studio delle scriptae lombarde e delle grandi opere della tradizione letteraria milanese ha raggiunto risultati insuperati nel XIX e nella prima metà del XX secolo. Eppure non sono mancati negli ultimi decenni singoli studi ed edizioni... more
Lo studio delle scriptae lombarde e delle grandi opere della tradizione letteraria milanese ha raggiunto risultati insuperati nel XIX e nella prima metà del XX secolo. Eppure non sono mancati negli ultimi decenni singoli studi ed edizioni che hanno evidenziato la necessità di dedicare una maggiore attenzione ai volgari lombardi, sia per coglierne le specificità tipologiche e strutturali, sia per studiarne la variazione interna.
I contributi raccolti nel volume si concentrano sulla lingua quattrocentesca, cercando di evidenziare alcune linee di sviluppo che portano dal milanese illustre di Bonvesin da la Riva alla lingua della grande letteratura dialettale che fiorisce a partire dal Seicento.
Contrib. by: Elisa De Roberto, Raymund Wilhelm, Giuseppe Mascherpa, Michele Colombo, Lisa Struckl, Anna Soma, Carolina Venco, Massimo Vai
Sono in modo particolare i componimenti agiografici, simili in questo alle prediche, che vanno incontro, nella scelta di forme linguistiche presumibilmente accessibili agli incolti come nella apertura ad elementi della religiosità... more
Sono in modo particolare i componimenti agiografici, simili in questo alle prediche, che vanno incontro, nella scelta di forme linguistiche presumibilmente accessibili agli incolti come nella apertura ad elementi della religiosità popolare, alle esigenze e ai gusti delle masse, ma, a differenza della predicazione, riescono più facilmente a sottrarsi al controllo immediato delle autorità ecclesiastiche. Le vite dei santi e i racconti dei loro miracoli, spesso diffusi da canterini ma accolti anche negli zibaldoni privati e confraternali del Tre e Quattrocento, ci pongono indubbiamente di fronte a forme di comunicazione “popolari”: i generidiscorsivi scelti come pure il registro linguistico impiegato – con una buona dose di elementi dialettali – situano tali componimenti, perlopiù anonimi, “al di sotto” della contemporanea poesia colta, della trattatistica profana e religiosa e anche degli scritti amministrativi, formalmente più codificati (vd. Studi, § 2.).
Non è certamente un caso, quindi, che al centro della miscellanea di Giovanni de’ Dazi – e specialmente della sua prima e più consistente parte – stiano i poemetti agiografici (vd. Studi, § 3.3.). Ha già osservato Banfi (1983/1992, 107) che «i testi narrativi versificati» trascritti nella prima parte del codice Trivulziano 92 «occupano, complessivamente, più della metà delle carte della sezione».
Research Interests:
A considerare il ricco materiale contenuto nel libro scritto da Giovanni de’ Dazi, si è presto affacciata l’idea di pubblicarne una scelta rappresentativa di testi. I pezzi qui raccolti – componimenti biblici, poemetti agiografici,... more
A considerare il ricco materiale contenuto nel libro scritto da Giovanni de’ Dazi, si è presto affacciata l’idea di pubblicarne una scelta rappresentativa di testi. I pezzi qui raccolti – componimenti biblici, poemetti agiografici, leggende in prosa, miracoli e testi regolativi – sono dotati di una tradizione più o meno importante, che si estende lungo un arco cronologico di qualche decennio, sino ad arrivare in alcuni casi a più di due secoli. Ovviamente l’editore deve presentare i testi nella forma che hanno assunto nel codice Dazi. Ma per comprendere appieno le redazioni daziane e per misurare la profondità storica di questi modesti componimenti era indispensabile ricostruire, nella misura del possibile, la tradizione di ogni singolo testo. Il secondo volume vuole rendere conto quindi, nelle Introduzioni anteposte ai testi editi e negli apparati che li accompagnano, di 14 diacronie, notevolmente diverse fra loro, che tutte approdano a quel momento sincronico che è rappresentato dall’operare del copista milanese intorno al 1490.
È nostra convinzione che l’edizione di testi come quelli del codice Dazi debba procedere di pari passo con la loro analisi linguistica: proponendo questo nuovo materiale ci è sembrato indispensabile abbozzare almeno alcuni dei possibili percorsi di ricerca atti a far parlare testi appartenenti a una cultura, e in particolare a una cultura linguistica, che ci è molto lontana, più lontana probabilmente dei coevi prodotti più colti".
Il volume riunisce i contributi presentati al seminario organizzato dalla sezione Lazio dell’ASLI Scuola presso il Dipartimento di Studi Umanistici dell’Università “Roma Tre” nel maggio 2018. L’incontro ha visto docenti di vari ordini di... more
Il volume riunisce i contributi presentati al seminario organizzato dalla sezione Lazio dell’ASLI Scuola presso il Dipartimento di Studi Umanistici dell’Università “Roma Tre” nel maggio 2018. L’incontro ha visto docenti di vari ordini di istruzione confrontarsi sui manuali di italiano, e in particolare sui libri di testo destinati alle scuole medie e al primo biennio delle superiori. Il volume si è poi arricchito di quattro altri contributi, che pure traggono spunto da quell’incontro catalizzatore di esperienze e interessi comuni.
I vari contributi, che nascono dagli interessi e dall’esperienza didattica e scientifica dei propri autori, sono caratterizzati da una costante: il tentativo di osservare il manuale attraverso una pluralità di sguardi, e di dare la priorità al concreto contesto didattico, tenendo conto di come i docenti impiegano lo strumento libro di testo e di come gli studenti lo “attraversano”. Obiettivo del gruppo di docenti formatosi in seno all’assemblea regionale dell’ASLI Scuola  è stato quello di esaminare l’attuale panorama editoriale e di indagarne i limiti, i pregi, gli aspetti da sviluppare, potenziare o superare.
Research Interests:
A cura di Lino Leonardi e Speranza Cerullo. L. Leonardi, Volgarizzare ovvero tradurre nel Medioevo italiano. Introduzione al convegno. Documento di presentazione al convegno - C. Delcorno, Domenico Cavalca traduttore di testi religiosi.... more
A cura di Lino Leonardi e Speranza Cerullo.
L. Leonardi, Volgarizzare ovvero tradurre nel Medioevo italiano. Introduzione al convegno. Documento di presentazione al convegno - C. Delcorno, Domenico Cavalca traduttore di testi religiosi. Il volgarizzamento delle Vitae Patrum - G. Tanturli, Brunetto Latini traduttore di Cicerone. I. S. Cerullo, La traduzione della Legenda aurea - S. Natale, La traduzione degli Actus beati Francisci et sociorum eius: i Fioretti di san Francesco - C. Menichetti, Le traduzioni dei Vangeli - Z. Verlato, «Sforzandomi di seguitare le parole dove convenevolmente potrò». «Lettera» e «senso» nelle traduzioni italiane dei Dialogi di Gregorio Magno. II. E. De Roberto, Sintassi e volgarizzamenti - G. Vaccaro, I volgarizzamenti di Andrea Lancia - C. Lorenzi Biondi, Le traduzioni di Bartolomeo da San Concordio - C. Lagomarsini, Strategie traduttive nei primi volgarizzamenti dell’Eneide - V. Nieri, La traduzione di Palladio. Indici a cura di S. Cerullo.
Research Interests:
Philology, Latin Literature, Languages and Linguistics, Historical Linguistics, Medieval Literature, and 39 more
Il volume raccoglie dodici contributi incentrati sulle narrazioni delle vite dei santi e dei loro miracoli in diverse aree della Romània medievale. La molteplicità degli approcci metodologici – linguistici, filologici e letterari – con... more
Il volume raccoglie dodici contributi incentrati sulle narrazioni delle vite dei santi e dei loro miracoli in diverse aree della Romània medievale. La molteplicità degli approcci metodologici – linguistici, filologici e letterari – con cui viene affrontato il testo agiografico permette di evidenziarne la dialettica tra rielaborazione del passato e attualizzazione, i meccanismi di strutturazione e di significazione, nonché il complesso rapporto con i diversi generi discorsivi. Una particolare attenzione è dedicata alle dinamiche linguistiche e testuali che permettono la diffusione della materia agiografica nel tempo e nello spazio. Viene restituito così un ampio panorama, capace di integrare le tradizionali antitesi della storiografia letteraria – folklore e teologia, voce e scritturalità, pratica devozionale e costruzione storico-politica – e di aprire nuove prospettive per lo studio di una delle tradizioni discorsive più ampiamente diffuse in tutto il medioevo.
Research Interests:
Nei testi italiani antichi le proposizioni relative con antecedente rappresentano uno dei mezzi sintattici più sfruttati nella costruzione del periodo e nella progressione delle informazioni. Caratterizzato da un’ampia flessibilità di... more
Nei testi italiani antichi le proposizioni relative con antecedente rappresentano uno dei mezzi sintattici più sfruttati nella costruzione del periodo e nella progressione delle informazioni. Caratterizzato da un’ampia flessibilità di impiego, questo tipo proposizionale realizza varie funzioni sintattiche, semantiche e testuali. Questa monografia analizza le relative in un corpus di testi toscani in prosa del XIII e del XIV secolo, soffermandosi sia sugli aspetti sintattico-formali, sia sui diversi valori semantici e sulle funzioni comunicative che tali costrutti contribuiscono a realizzare nella prosa antica. Mediante il costante raffronto tra le modalità di relativizzazione proprie del latino classico e del latino volgare, da una parte, e dell’italiano contemporaneo, dall’altra, lo studio individua i tratti che contraddistinguono il sistema delle relative in italiano antico, giungendo a formulare ipotesi sul tipo di evoluzione che ha interessato tale settore della sintassi.
Il presente contributo si inserisce in un progetto più ampio dedicato alla rappresentazione dialogica diretta in testi scritti finzionali e non finzionali dal XIX al XXI secolo. L’obiettivo del progetto è quello di descrivere nel... more
Il presente contributo si inserisce in un progetto più ampio dedicato alla rappresentazione dialogica diretta in testi scritti finzionali e non finzionali dal XIX al XXI secolo. L’obiettivo del progetto è quello di descrivere nel dettaglio le modalità in cui viene reso il dialogo «artificiale» (Pellerey, 2016)1 in testi letterari e non letterari di epoche e generi differenti, ma anche di capire se a seconda dei diversi àmbiti discorsivi prevalgano determinate idee o modelli di dialogo.
Central Italo-Romance includes Standard Italian and the Tuscan dialects, the dialects of the mediana and perimediana areas, as well as Corsican. This macro-area reaches as far north as the Carrara–Senigallia line and as far south as the... more
Central Italo-Romance includes Standard Italian and the Tuscan dialects, the dialects of the mediana and perimediana areas, as well as Corsican. This macro-area reaches as far north as the Carrara–Senigallia line and as far south as the line running from Circeo in Lazio to the mouth of the Aso river in Le Marche, cutting through Ceprano, Sora, Avezzano, L’Aquila and Accumoli. It is made up of two main subareas: the perimediana dialect area, covering Perugia, Ancona, northeastern Umbria, and Lazio north of Rome, where varieties show greater structural proximity to Tuscan, and the mediana area (central Le Marche, Umbria, central-eastern Lazio varieties, the Sabine or Aquilano-Cicolano-Reatino dialect group). Our description focuses on the shared and diverging features of these groups, with particular reference to phonology, morphology, and syntax.
L’esame di alcune tessere di sintassi bonvesiniana – e in particolare di alcuni tipi di perifrasi – può essere utile per lo studio dei processi di grammaticalizzazione e per la descrizione delle tappe che conducono espressioni lessicali... more
L’esame di alcune tessere di sintassi bonvesiniana – e in particolare di alcuni tipi di perifrasi – può essere utile per lo studio dei processi di grammaticalizzazione e per la descrizione delle tappe che conducono espressioni lessicali composizionali ad assumere il ruolo di parole grammaticali, attraverso i ben noti processi di indebolimento semantico, erosione fonologica, ma anche di convenzionalizzazione e di formularizzazione13. Occorre aggiungere che la creazione di elementi giunzionali idonei alla costruzione di un’architettura periodale più complessa è uno di quei fenomeni di intensiver Ausbau, che portano allo sviluppo delle lingue di cultura14 e al loro utilizzo in tradizioni discorsive lontane dalla comunicazione quotidiana e faccia a faccia. Lo spoglio dei testi bonvesiniani16 consente di rintracciare varie locuzioni congiuntive caratterizzate da un diverso grado di fissità. Le diverse perifrasi congiunzionali sono composte da elementi diversi, accompagnati da un subordinatore (che, come o quando) o dalla preposizione de.
Nota introduttiva, Bibliografia essenziale, Nota al testo, Testo
Nota introduttiva, Bibliografia essenziale, Nota al testo, Testo
This paper describes some peculiarities of use of the indefinite pronouns of free choice (chiunque, qualunque, qualsiasi, etc.) in medieval Italo-Romance varieties. After discussing the semantic and pragmatic specificities of free-choice... more
This paper describes some peculiarities of use of the indefinite pronouns of free choice (chiunque, qualunque, qualsiasi, etc.) in medieval Italo-Romance varieties. After discussing the semantic and pragmatic specificities of free-choice indefinites in current Italian and their evolution from classical Latin to Vulgar Latin and late Latin, the study discusses the data that emerged from the examination of the corpus of the Opera del Vocabolario Italiano (OVI). In most occurrences, free-choice indefinite pronouns behave as relative-indefinite pronouns (i. e., as introducers of relative clauses). Their absolute use (i. e., outside the relative clauses) seems instead marginal and concentrated in juridical texts, and in contexts in which the draftsman of the statute or act needs to maximise the scope of a rule or prohibition. It thus seems possible to hypothesise that the absolute use of free choice indefinite pronouns originated as an effect of the process of elaboration of the vulgar Italo-Romance varieties and started from formulary sequences, which by virtue of their high occurrence in particular types of texts gave rise to phenomena of ellipses and the use of relative-indefinite pronouns as “pure” pronouns.
Il saggio si interroga su alcune questioni metodologiche che si pongono allo storico dell'arte nel momento in cui intende mettere a confronto testi di autori ed epoche differenti, ma che insieme hanno contribuito a fondare un genere e una... more
Il saggio si interroga su alcune questioni metodologiche che si pongono allo storico dell'arte nel momento in cui intende mettere a confronto testi di autori ed epoche differenti, ma che insieme hanno contribuito a fondare un genere e una tradizione di discorso, nella fattispecie quelli del trattato d’arte. Dopo aver illustrato la nozione di tradizione di discorso e aver individuato di una serie di parametri sintattico-testuali pertinenti per l'analisi del discorso artistico, l'analisi si sofferma sul confronto dei tratti enunciativi, pragmatici e della fisionomia della verbalizzazione dell'oggetto pittorico di un corpus di trattati pittorici prodotti dal XIV al XVI secolo.
Alcuni lettori ci chiedono se sia corretto l’uso della preposizione a in dipendenza del sostantivo pretesa (“pretesa alla correttezza”, “pretesa all’esame della domanda”); altri ci sottopongono la locuzione “nulla a pretendere” o “nulla a... more
Alcuni lettori ci chiedono se sia corretto l’uso della preposizione a in dipendenza del sostantivo pretesa (“pretesa alla correttezza”, “pretesa all’esame della domanda”); altri ci sottopongono la locuzione “nulla a pretendere” o “nulla a che pretendere”, propria del linguaggio giuridico: non si dovrebbe dire o scrive “nulla da pretendere”? Infine un lettore esprime dubbi sulla correttezza di espressioni come “gli pretendi (qualcosa)” .
This article investigates the various aspects of normative grammatical discourse in contemporary Italy. Following a brief discussion of the most important historical phases of Italian grammatical normation, the analysis addresses current... more
This article investigates the various aspects of normative grammatical discourse in contemporary Italy. Following a brief discussion of the most important historical phases of Italian grammatical normation, the analysis addresses current orientations of scientific grammaticography and the redefinition of the concepts of rule, standard and error. Particular attention is devoted to the various channels through which ideas and opinions on the grammatical norm are propagated. The consideration given to grammatical normation within the political sphere, newspapers, popular speech and also on television and the Internet, demonstrate the vast regulatory needs of speakers belonging to the Italian language community and the difficult balance between grammar conservatism and openness to innovation.
Starting from a corpus of miraculous stories in the vernacular, the present study aims to identify the linguistic specificities of medieval miraculous literature, paying particular attention to the pragmatic and textual strategies that... more
Starting from a corpus of miraculous stories in the vernacular, the present study aims to identify the linguistic specificities of medieval miraculous literature, paying particular attention to the pragmatic and textual strategies that contribute to the discursive construction of the miracle. The comparison between different texts and the analysis of Latin sources allows us to identify a series of recurrent features of the medieval miraculous tale, which is established as a solid and enduring tradition of discourse.
Il Dizionario dell’antico lombardo (DAL) intende mettere a disposizione una documentazione e uno studio della tradizione linguistica lombarda, nell’ambito del lessico e in parte della grammatica, per un arco cronologico che si estende dai... more
Il Dizionario dell’antico lombardo (DAL) intende mettere a disposizione una documentazione e uno studio della tradizione linguistica lombarda, nell’ambito del lessico e in parte della grammatica, per un arco cronologico che si estende dai primi documenti vernacolari fino alla metà del Cinquecento. Di fronte alla notoria difficoltà che riscontra il lettore moderno quando avvicina i testi della Lombardia medievale – difficoltà che sarà pure una delle cause del ruolo marginale che rivestono i testi lombardi nel canone letterario italiano – e di fronte alla dispersione dei dati già disponibili – depositati in glossari per singoli testi, per singoli autori o per corpora limitati e in studi non sempre facilmente accessibili – pare innegabile l’utilità pratica di un tale strumento, che sarà accessibile in forma elettronica, man mano che i materiali saranno elaborati.
Dopo una sintetica rassegna delle strategie evidenziali in uso nell’italiano contemporaneo (§2), si presenta una rassegna delle strutture evidenziali più comuni in italiano antico (§3); in un secondo momento si mostrano le correlazioni... more
Dopo una sintetica rassegna delle strategie evidenziali in uso nell’italiano contemporaneo (§2), si presenta una rassegna delle strutture evidenziali più comuni in italiano antico (§3); in un secondo momento si mostrano le correlazioni tra testualità, genere di discorso ed evidenzialità, soffermandosi in particolare sul materiale offerto dai cantari in ottave (§4).
La versione canterina della storia di santa Margherita d’Antiochia, leggenda agiografica in ottave, conobbe un’ampia circolazione nel Medioevo italiano : la tradizione manoscritta, quattrocentesca, mostra una particolare diffusione in... more
La versione canterina della storia di santa Margherita d’Antiochia, leggenda agiografica in ottave, conobbe un’ampia circolazione nel Medioevo italiano : la tradizione manoscritta, quattrocentesca, mostra una particolare diffusione in area mediana. Successivamente grazie alla stampa l’opera si diffonde nell’Italia settentrionale. Questo saggio, propedeutico all’edizione e allo studio
filologico-linguistico del testo, presenta alcuni primi risultati sull’origine del poema agiografico e sulla sua tradizione. La natura della trasmissione del testo canterino impone l’adozione di un metodo d’analisi flessibile. È necessario interpretare sia i numerosi errori singolari, collocandoli
in un quadro coerente, sia le numerose varianti formali che intervengono nell’atto della copia. L’esame degli errori, delle aggiunte e delle lacune, che consente di individuare alcuni raggruppamenti nella tradizione, è integrato dall’analisi delle varianti lessicali, formulari e sintattiche. Lo studio di tali varianti consente di meglio definire la fisionomia di ciascun testimone, ma anche di evidenziare le informazioni che le cosiddette “varianti formali” possono fornire sulla storia e
sull’attualizzazione del testo.
The cantare of Saint Margaret of Antioch (a hagiographic legend in octaves) enjoyed a wide circulation in the Italian Middle Ages. The manuscript tradition is localized in central Italy; later, the advent of the printing press led to the distribution of the poem in Northern Italy. This essay, a preliminary study of the text edition, presents some results regarding the origin of the poem and its tradition. The nature
of transmission of cantari requires a flexible method of analysis, able to deal with the high number of characteristic errors and the high degree of formal variation observable in the copying practice. In this sense, considering the errors, additions and lacunae, some clusters can be identified in the text tradition. An analysis of lexical and syntactic variation allows us to better define the nature of each manuscript witness, as well as highlight the contribution that the study of so-called “formal variants” may provide to the history and the reactualization of the text.
Der Beitrag nimmt das Erscheinen der ersten Altitalienischen Grammatik zum Anlass, um einige methodologische Grundlagen der Beschreibung mittelalterlicher Varietäten zu diskutieren. Im Mittelpunkt steht dabei die linguistische... more
Der Beitrag nimmt das Erscheinen der ersten Altitalienischen Grammatik zum Anlass, um einige methodologische  Grundlagen der Beschreibung mittelalterlicher Varietäten zu
diskutieren. Im Mittelpunkt steht dabei die linguistische Perspektive, es sollen jedoch auch Konsequenzen für die Editionsphilologie zur Sprache kommen. Ausgehend von den Entscheidungen der Herausgeber und Beiträger des Werks ist zunächst die Frage der Periodisierung des Italienischen zu diskutieren; eng damit verbunden ist die Bestimmung derjenigen Varietät, die als Vorstufe des modernen  Italienischen gelten kann. Anhand spezifischer syntaktischer Phänomene werden sodann Leistungen und Grenzen des gewählten Ansatzes beleuchtet. Das Werk strebt die Darstellung des mittelalterlichen Sprachsystems an. Dabei
drohen jedoch zwei Dimensionen der mittelalterlichen Sprachverwendung, denen wir in den überlieferten Texten auf Schritt und Tritt begegnen, in den Hintergrund zu treten: die Rolle sprachlicher Variation und das Vorkommen mehrerer synchroner Sprachzustände in demselben historischen Moment.
Dans le cadre de la croissante attention consacrée à l’étude du langage formulaire et à ses différentes réalisations, l’article étudie la valeur formulaire assumée par les constructions absolues au participe et au gérondif en ancien... more
Dans le cadre de la croissante attention consacrée à l’étude du langage formulaire et à ses
différentes réalisations, l’article étudie la valeur formulaire assumée par les constructions
absolues au participe et au gérondif en ancien italien, en essayant de saisir les enjeux syntaxiques
de la formularité. L’analyse d’un corpus de textes en vers et en prose du XIIIe et
du XIVe siècle montre que les constructions absolues tendent à se fi ger en séquences formulaires,
qui remplissent des fonctions textuelles et pragmatiques spécifi ques. Souvent ces
formules sont caractéristiques d’un certain genre textuel, mais parfois elles se propagent
dans plusieurs registres d’une langue déterminée; dans ce cas, elles contribuent à la diffusion
d’une innovation grammaticale et, par conséquent, elles jouent un rôle dans le changement
linguistique. Le domaine des constructions absolues sert ainsi à illustrer l’importance
de l’examen des facteurs linguistiques externes dans l’analyse syntaxique: on peut montrer
ici comment les usages et les conventions linguistiques propres à des traditions discursives
particulières peuvent se généraliser dans la langue.

And 15 more

Tradiciones discursivas en el ámbito jurídico-administrativo en Italia y en el mundo hispánico (siglos XV-XVIII): géneros, fórmulas, estrategias textuales
Jornada de estudios 28 de marzo de 2019
AAU – Stiftungssaal
Research Interests:
Martedì 20 marzo 2018 alle ore 17.00 in via del Valco di San Paolo 19 (Università Roma Tre) - sala Ignazio Ambrogio. Edoardo Lombardi Vallauri, Geppi Patota ed Elisa De Roberto interverranno sul libro di Massimo Palermo Italiano scritto... more
Martedì 20 marzo 2018 alle ore 17.00 in via del Valco di San Paolo 19 (Università Roma Tre) - sala Ignazio Ambrogio.
Edoardo Lombardi Vallauri, Geppi Patota ed Elisa De Roberto interverranno sul libro di Massimo Palermo
Italiano scritto 2.0. Testi e ipertesti, Roma, Carocci, 2017.
Sarà presente l'autore.
Research Interests:
Relazione al Convegno "La traduzione orizzontale nella Romània medievale. Aspetti pragmatici e testuali", Institut für Romanistik, 18-19 gennaio 2018, Alpen-Adria Universitaet
Research Interests:
Aus Anlass des Erscheinens von Elisa De Roberto / Raymund Wilhelm (Hrsg.), L’agiografia volgare. Tradizioni di testi, motivi e linguaggi, Heidelberg, Winter, 2016 und Sabine Seelbach (Hrsg.), Die Legende der heiligen Hedwig. In der... more
Aus Anlass des Erscheinens von
Elisa De Roberto / Raymund Wilhelm (Hrsg.), L’agiografia volgare. Tradizioni di testi, motivi e linguaggi, Heidelberg, Winter, 2016
und
Sabine Seelbach (Hrsg.), Die Legende der heiligen Hedwig.
In der Übersetzung von Kilian von Meiningen, Münster, Aschendorff, 2016.
Table ronde
Susanne Friede
Grals-Matière und Hagiographie: Überlegungen zu frühen französischen Gralstexten
Elmar Eggert
Philologische Fragen zur iberoromanischen Hagiographie, insbesondere zur Vida de San Isidoro
Elisa De Roberto
Keifen oder Dozieren? Weibliches Gesprächsverhalten in hagiographischen Texten
Sabine Seelbach
Die Vita beatae Hedwigis: Von der Formung einer Heiligen aus dem Geiste der utilitas
Raymund Wilhelm
Die spätmittelalterliche Hagiographie zwischen Mythos
und Fiktion
Research Interests:
Seminario Intorno all’Agiografia volgare In occasione dell’uscita del volume L’agiografia volgare. Tradizioni di testi, motivi e linguaggi, a cura di Elisa De Roberto e Raymund Wilhelm, Winter, Heidelberg, 2016. Intervengono:... more
Seminario Intorno all’Agiografia volgare

In occasione dell’uscita del volume L’agiografia volgare. Tradizioni di testi, motivi e linguaggi,  a cura di Elisa De Roberto e Raymund Wilhelm,  Winter, Heidelberg, 2016.

Intervengono: Raymund Wilhelm (Klagenfurt), L’agiografia tardomedievale: il fascino della narrazione

Mauro Badas (Cagliari), L’incanto agiografico nella letteratura volgare: il Francesco delle Considerazioni sulle Stimmate

Organizzazione e introduzione: Elisa De Roberto

Giovedì 13 ottobre 2016 – ore 16.00 Aula 1 – Area di Italianistica Dipartimento di Studi Umanistici - Università degli Studi Roma Tre Via Ostiense 234, Roma Informazioni: elisa.deroberto@uniroma3.it
Research Interests:
La narrazione delle vite dei santi e dei loro miracoli, in versi e in prosa, costituisce un importante campo d’indagine per lo studio delle letterature vernacolari del Medioevo. I testi agiografici infatti rappresentano uno degli ambiti... more
La narrazione delle vite dei santi e dei loro miracoli, in versi e in prosa, costituisce un importante campo d’indagine per lo studio delle letterature vernacolari del Medioevo. I testi agiografici infatti rappresentano uno degli ambiti in cui l’uso del volgare si è affermato più precocemente – si pensi alla Vie de Saint Alexis e al Ritmo su Sant’Alessio per il galloromanzo e l’italoromanzo –, dando vita a tradizioni letterarie di diverso livello e diffusione, che hanno attirato molti studiosi sin dai primordi della filologia romanza. Si osserva tuttavia l’assenza di sintesi recenti in grado di ricostruire in un quadro articolato fasi, ambienti e tipologie dell’agiografia in volgare medievale. Il convegno di Klagenfurt si propone di discutere il fenomeno da nuove prospettive, valutando il ruolo e i caratteri della produzione agiografica in volgare attraverso gli strumenti offerti dalla linguistica, dalla filologia e dagli studi letterari.  Invitiamo i relatori a prendere posizione sullo specifico senso degli studi agiografici nello stato attuale delle nostre discipline.
Research Interests:
La narrazione delle vite dei santi e dei loro miracoli, in versi e in prosa, costituisce un importante campo d’indagine per lo studio delle letterature vernacolari del Medioevo. I testi agiografici infatti rappresentano uno degli ambiti... more
La narrazione delle vite dei santi e dei loro miracoli, in versi e in prosa, costituisce un importante campo d’indagine per lo studio delle letterature vernacolari del Medioevo. I testi agiografici infatti rappresentano uno degli ambiti in cui l’uso del volgare si è affermato più precocemente – si pensi alla Vie de Saint Alexis e al Ritmo su Sant’Alessio per il galloromanzo e l’italoromanzo –, dando vita a tradizioni letterarie di diverso livello e diffusione, che hanno attirato molti studiosi sin dai primordi della filologia romanza. Si osserva tuttavia l’assenza di sintesi recenti in grado di ricostruire in un quadro articolato fasi, ambienti e tipologie dell’agiografia in volgare medievale. Il convegno di Klagenfurt si propone di discutere il fenomeno da nuove prospettive, valutando il ruolo e i caratteri della produzione agiografica in volgare attraverso gli strumenti offerti dalla linguistica, dalla filologia e dagli studi letterari.  Invitiamo i relatori a prendere posizione sullo specifico senso degli studi agiografici nello stato attuale delle nostre discipline.
Research Interests:
La narrazione delle vite dei santi e dei loro miracoli, in versi e in prosa, costituisce un importante campo d’indagine per lo studio delle letterature vernacolari del Medioevo. I testi agiografici infatti rappresentano uno degli ambiti... more
La narrazione delle vite dei santi e dei loro miracoli, in versi e in prosa, costituisce un importante campo d’indagine per lo studio delle letterature vernacolari del Medioevo. I testi agiografici infatti rappresentano uno degli ambiti in cui l’uso del volgare si è affermato più precocemente – si pensi alla Vie de Saint Alexis e al Ritmo su Sant’Alessio per il galloromanzo e l’italoromanzo –, dando vita a tradizioni letterarie di diverso livello e diffusione, che hanno attirato molti studiosi sin dai primordi della filologia romanza. Si osserva tuttavia l’assenza di sintesi recenti in grado di ricostruire in un quadro articolato fasi, ambienti e tipologie dell’agiografia in volgare medievale. Il convegno di Klagenfurt si propone di discutere il fenomeno da nuove prospettive, valutando il ruolo e i caratteri della produzione agiografica in volgare attraverso gli strumenti offerti dalla linguistica, dalla filologia e dagli studi letterari.  Invitiamo i relatori a prendere posizione sullo specifico senso degli studi agiografici nello stato attuale delle nostre discipline.
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Giovedì 9 maggio 2024, dalle ore 09.30 alle ore 16:00, presso il Dipartimento Studi Umanistici (Sala del Consiglio), si terra una giornata dal titolo "NoiDonne 80 (1944-2024). Una lunga storia che guarda al futuro".
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Seminario di PhD Mentoring Italo-Austriaco L’incontro, cofinanziato dal programma di PhD Mentoring dell’Università di Klagenfurt, è dedicato allo studio degli antichi volgari italiani attraverso un’attenta valutazione dei dati... more
Seminario di PhD Mentoring Italo-Austriaco

L’incontro, cofinanziato dal programma di PhD Mentoring dell’Università di Klagenfurt, è dedicato allo studio degli antichi volgari italiani attraverso un’attenta valutazione dei dati linguistici offerti da fonti inedite e dall’esame della varianza testuale.
Programma:
10.30 - 10.40 - Elisa De Roberto - Introduzione
10.40 - 10.55 - Lisa Struckl, Rileggere Bonvesin secondo i mss. Ambrosiani N 95 sup. e T 10 sup. Riflessioni sulle varianti morfosintattiche nelle trascrizioni quattrocentesche
10.55- 11.10 - Anna Soma, Collocazioni e proverbi in alcuni testi scolastici lombardi del XV secolo
11.10-11.25 - Carolina Venco, Casi di doppio complementatore nella miscellanea agiografica ms. 2235 (Roma, Biblioteca Angelica)
Pausa
11.40-11.55 - Ylenia Papa, Per l’edizione del Quadriregio di Federico Frezzi
11.55 - 12.10 - Giulia Buzzi, Appunti sui pronomi soggetto del ms. Varia 124 (Torino, Biblioteca Reale)

Discutono: Elisa De Roberto, Giuseppe Polimeni, Massimo Prada, Roberto Tagliani, Raymund Wilhelm

Mercoledì
6 dicembre 2023
10:30am - 12:30am
Dipartimento di Studi Umanistici -Roma Tre - Via Ostiense 236, Sala Riunioni Italianistica (I piano)

Sarà possibile seguire l'incontro da remoto e in presenza previa registrazione all'indirizzo mail indicato.
Research Interests:
Nel panorama editoriale italiano ed europeo ‘NOI DONNE’ rappresenta un raro esempio di continuità editoriale che dal 1944 racconta - con espressioni professionali di alto livello e con attenzione al contesto culturale e politico nazionale... more
Nel panorama editoriale italiano ed europeo ‘NOI DONNE’
rappresenta un raro esempio di continuità editoriale che dal 1944
racconta - con espressioni professionali di alto livello e con
attenzione al contesto culturale e politico nazionale ed
internazionale - le attività, le conquiste, i pensieri e i movimenti
delle donne. Lo sguardo di genere sulla realtà, attraverso le sue
molteplici sfaccettature, è la scelta di campo che ha sempre
scandito un percorso giornalistico scritto da donne.
La giornata seminariale si colloca all'interno del percorso laboratoriale "Il ruolo delle donne nell'editoria del XX secolo: ricerca, didattica e digitalizzazione delle fonti".
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XI. MEDIÄVISTISCHES KOLLOQUIUM LOMBARDO ANTICO Presentazione di edizioni recenti e di progetti in corso Elisa De Roberto (Dipartimento di Studi umanistici Roma Tre) / Raymund Wilhelm (Institut für Romanistik / ZRM, Universität... more
XI. MEDIÄVISTISCHES KOLLOQUIUM 
LOMBARDO ANTICO 
Presentazione di edizioni recenti e di progetti in corso 
Elisa De Roberto (Dipartimento di Studi umanistici Roma Tre) / Raymund Wilhelm  (Institut für Romanistik / ZRM, Universität Klagenfurt ) 
venerdì 16 aprile 2021, ore 14 – 18 
il link per la diretta streaming si trova all’indirizzo https://www.aau.at/romanistik/zrm/
Programma: GIOVEDÌ 14 NOVEMBRE ore 14.30 Saluti istituzionali: Manfredi Merluzzi, Direttore del Dipartimento di Studi Umanistici Introduzione ai lavori: Raymund Wilhelm (Klagenfurt), Per una storia del lombardo scritto dal XIII al XV... more
Programma:
GIOVEDÌ 14 NOVEMBRE
ore 14.30
Saluti istituzionali:
Manfredi Merluzzi, Direttore del Dipartimento di Studi Umanistici
Introduzione ai lavori:
Raymund Wilhelm (Klagenfurt), Per una storia del lombardo scritto dal XIII al XV secolo
I SESSIONE
ore 15.00
Silvia Morgana (Milano), Tra Confessionari, Interrogatori e testi di devozione ambrosiani di fine ’400
ore 15.40
Giuseppe Mascherpa (eCampus), Nuove indagini sulla Passione di Monza (Biblioteca Capitolare, ms. c-9/69)
ore 16.20-16.40 - Pausa caffè
II SESSIONE
ore 16.40
Massimo Vai (Milano), Osservazioni sull’evoluzione del pronome personale soggetto in milanese in comparazione con altre varietà altoitaliane
ore. 17.20
Raymund Wilhelm (Klagenfurt), Analisi grammaticale ed edizione del testo: la sequenza ‹li› in alcuni manoscritti lombardi
ore 18.00
Joshua Brown (Canberra), Gli scritti della suora Margherita Lambertenghi (?-1454)
ore 20.00 - Cena sociale
15 NOVEMBRE
III SESSIONE
ore 9.00 - Tesi e progetti sul lombardo antico
Enrico Scaccabarozzi (Klagenfurt), Lingua e governo del ducato: tradizioni discorsive tra latino e volgare nella cancelleria di Filippo Maria Visconti (1426-1447)
Lisa Struckl (Klagenfurt), Trascrizioni tre-quattrocentesche di testi bonvesiniani. Analisi storico-linguistica
Anna Soma (Klagenfurt), Una nuova edizione della Disputatio mensium di Bonvesin da la Riva
Carolina Venco (Roma), Appunti sulla diacronia delle perifrasi verbali in lombardo
ore 10.40 - Pausa caffè
TAVOLA ROTONDA
ore 11.00
“Informatica umanistica, linguistica e filologia:
intorno alla lessicografia digitale”
Interventi di
Stephen Dörr (Heidelberg), Mariafrancesca Giuliani (Firenze),
Thomas Krefeld (München), Lino Leonardi (Pisa),
Sergio Lubello (Salerno), Elton Prifti (Wien),
Wolfgang Schweickard (Saarbrücken);
modera Elisa De Roberto.
ore 13.30-15.00 - Pausa pranzo
IV SESSIONE
ore 15.00
Giuseppe Polimeni (Milano), L'intonaco e le crepe. Scavi nella lingua del codice AD XIII 48
ore 15.40
Michele Colombo (Stockholm), Problemi di collocazione geografica di antichi testi lombardi occidentali
ore 16.20
Massimo Zaggia (Bergamo), Oltre il dialetto: testi in volgare della Lombardia occidentale
tra la fine del Trecento e i primi decenni del Quattrocento
ore 17.00-17.15
Elisa De Roberto - Chiusura dei lavori
Contatti: elisa.deroberto@uniroma3.it
Research Interests:
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Seminario ASLI Scuola - Sezione Lazio ore 15.00 Saluti istituzionali: Claudio Giovanardi, Presidente della Scuola di Lettere Filosofia Lingue Manfredi Merluzzi, Direttore del Dipartimento di Studi Umanistici Massimo Palermo (Presidente... more
Seminario ASLI Scuola - Sezione Lazio

ore 15.00
Saluti istituzionali:
Claudio Giovanardi, Presidente della Scuola di Lettere Filosofia Lingue
Manfredi Merluzzi, Direttore del Dipartimento di Studi Umanistici

Massimo Palermo (Presidente ASLI Scuola - Università Siena Stranieri), Il (difficile) dialogo tra grammatica e testo nei manuali

Alessandro Di Candia (ISC P. Levi, Marino), Oltre il manuale. L'apprendimento dell'italiano nella classe capovolta

ore 16.10 Pausa caffè

ore 16.30
Tavola rotonda: Grammatiche e antologie dalla prospettiva di docenti e studenti

Modera: Paola Cantoni (Università Roma Sapienza)

Interventi di

Elisa De Roberto (Università Roma Tre)
Ernesta Ferranti (Liceo M. Montessori, Roma)
Lina Grossi (docente esperta di formazione e valutazione)
Paola Malvenuto (Liceo L.A. Seneca, Roma)
Emanuela Milone (Liceo L.A. Seneca, Roma)
Oriele Orlando (ISISS A. Magarotto, Roma)
Alessandro Turano (Liceo M. Montessori, Roma)

23 maggio 2018 – ore 15.00 Aula 18 – Dipartimento di Studi Umanistici Università degli Studi Roma Tre Via Ostiense 234-236, Roma per informazioni: elisa.deroberto@uniroma3.it

Ai partecipanti verrà rilasciato l’attestato di partecipazione. I seminari ASLI Scuola, ente accreditato MIUR ai sensi della Direttiva n.170/2016, sono validi ai fini dell'aggiornamento del personale docente di ogni ordine e grado.
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Nell'àmbito del Progetto SIR "Linguistic facts and cultural history: disentangling the paths of the influence of Latin on Italian syntax in the Middle Ages (XIII-XV century)" diretto da Paolo Greco, l'11 dicembre 2017 alle ore 16.00 si... more
Nell'àmbito del Progetto SIR "Linguistic facts and cultural history: disentangling the paths of the influence of Latin on Italian syntax in the Middle Ages (XIII-XV century)" diretto da Paolo Greco, l'11 dicembre 2017 alle ore 16.00 si terrà la

Giornata seminariale
Sintassi romanza e modelli latini

Programma
Santiago del Rey Quesada (Universidad de Sevilla) Las traducciones romances de Cicerón en la Edad Media y el primer Renacimiento, entre convergencia y divergencia sintáctica
Elisa De Roberto (Università di Roma Tre) Sintassi ibrida e varietà di elaborazione nel Medioevo volgare

Discussione
L'Istituto di Romanistica di Klagenfurt invita a un seminario sul Dizionario dell'antico lombardo (DAL), con interventi di Elisa De Roberto, Stephen Dörr, Marcus Husar e Raymund Wilhelm. L'incontro si terrà il 1° dicembre 2017 dalle 14... more
L'Istituto di Romanistica di Klagenfurt invita a un seminario sul Dizionario dell'antico lombardo (DAL), con interventi di Elisa De Roberto, Stephen Dörr, Marcus Husar e Raymund Wilhelm. L'incontro si terrà il 1° dicembre 2017 dalle 14 alle 16.
Research Interests:
Mercoledì 25 e Giovedì 26 ottobre 2017 Cripta Aula Magna L.argo A. Gemelli, 1 - Milano
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Il volume raccoglie quattordici saggi aventi per tema i volgarizzamenti medioevali di materia storica, sacra o profana. Il filo rosso che lega gli studi è il riconoscimento del fatto che nel Basso Medioevo questi testi costituirono un... more
Il volume raccoglie quattordici saggi aventi per tema i volgarizzamenti medioevali di materia storica, sacra o profana. Il filo rosso che lega gli studi è il riconoscimento del fatto che nel Basso Medioevo questi testi costituirono un tassello di un mosaico nel quale cultura elitaria e cultura popolare venivano a toccarsi e alimentarsi scambievolmente; a tale connessione rispondeva poi quella tra differenti ambiti di sapere, perché la storia propriamente detta, la mitologia, l’agiografia e la narrazione biblica erano sentite come parti di un tutto unitario. I metodi d’indagine qui adottati attengono a discipline diverse poste in dialogo tra loro: la filologia italiana e romanza, la storia della lingua italiana e la storia medioevale.