
Riccardo Rao
I am full professor at the Dipartimento di Lettere, Filosofia, Comunicazione of the University of Bergamo, where I teach "medieval history" and "environmental and animal history".
I was visiting fellow at the Harvard University (Spring 2019) and professeur invité at the University of Angers (Fall 2014). I was also fellow (membre associé) of the CIHAM (CNRS – Université Lyon 2 – EHESS – ENS de Lyon – Université d’Avignon et des Pays de Vaucluse – Université Lyon 3).
Together with Fabio Saggioro I direct “Storie di Paesaggi medievali” series (Insegna del Giglio ed., scientific committee, Chris Wickham, Élisabeth Crouzet-Pavan, Juan Antonio Quiròs Castillo, Andrea Longhi, Sauro Gelichi).
I am member of the editorial boards of Reti Medievali (since 2009), Popolazione e Storia (since 2011), Mémoire des princes angevins (since 2016).
I am responsible for the the following projects:
- The local connectivity in an age of global intensification: infrastructural networks, production and trading areas in late-medieval Italy (1280-1500), Prin 2017, granted by the Italian Ministry of the Research (461.000 euros).
- "Sources et technologies pour l’histoire du paysage monégasque", granted by the Principauté de Monaco (195.000 euros).
I was responsible for the following projects:
- Angevin Europe. Schedatura e digitalizzazione degli ufficiali attivi nello spazio angioino (secoli XIII-XIV) (in collaboration with Jean-Luc Bonnaud, Enikö Csukovits, Thierry Pécout, Isabelle Mathieu, Serena Morelli, “plan quinquiennal de l’École Française de Rome (2012-2016)”. This project was granted by ANR in 2012 (dir. Thierry Pécout).
- (with Alessio Cardaci), Pavia capitale e il suo territorio: valorizzazione e divulgazione del patrimonio culturale longobardo tra virtualità, multimedialità e ricerca storico-archeologica, funded by the Regione Lombardia.
I am a member of the research unit in the following projects:
- dir. Inaki Martin Viso of the University of Salamanca, "Formation and dynamics of livestock communal areas in Medieval Northwestern Iberian Peninsula: landscapes and social identities in a
comparative view", Restos-2016 programme (Gobierno de Espana, Ministero de Economia y Competitividad).
- Leopardus, dir. Thierry Pécout (University of Aix-Marseille, University of Saint-Étiennne).
I am a founding member of the international research programme Transupume (Transformations du service public en Méditerranéée, University of Aix-Marseille, Casablanca-Mohammedia, Bergamo and Pisa).
I have collaborated with several projects of public history with MIBACT (Ministry of Cultural Heritage, project Conversazioni d’Arte) and MIUR (Ministry of University, project Articolo 9 della Costituzione).
I was visiting fellow at the Harvard University (Spring 2019) and professeur invité at the University of Angers (Fall 2014). I was also fellow (membre associé) of the CIHAM (CNRS – Université Lyon 2 – EHESS – ENS de Lyon – Université d’Avignon et des Pays de Vaucluse – Université Lyon 3).
Together with Fabio Saggioro I direct “Storie di Paesaggi medievali” series (Insegna del Giglio ed., scientific committee, Chris Wickham, Élisabeth Crouzet-Pavan, Juan Antonio Quiròs Castillo, Andrea Longhi, Sauro Gelichi).
I am member of the editorial boards of Reti Medievali (since 2009), Popolazione e Storia (since 2011), Mémoire des princes angevins (since 2016).
I am responsible for the the following projects:
- The local connectivity in an age of global intensification: infrastructural networks, production and trading areas in late-medieval Italy (1280-1500), Prin 2017, granted by the Italian Ministry of the Research (461.000 euros).
- "Sources et technologies pour l’histoire du paysage monégasque", granted by the Principauté de Monaco (195.000 euros).
I was responsible for the following projects:
- Angevin Europe. Schedatura e digitalizzazione degli ufficiali attivi nello spazio angioino (secoli XIII-XIV) (in collaboration with Jean-Luc Bonnaud, Enikö Csukovits, Thierry Pécout, Isabelle Mathieu, Serena Morelli, “plan quinquiennal de l’École Française de Rome (2012-2016)”. This project was granted by ANR in 2012 (dir. Thierry Pécout).
- (with Alessio Cardaci), Pavia capitale e il suo territorio: valorizzazione e divulgazione del patrimonio culturale longobardo tra virtualità, multimedialità e ricerca storico-archeologica, funded by the Regione Lombardia.
I am a member of the research unit in the following projects:
- dir. Inaki Martin Viso of the University of Salamanca, "Formation and dynamics of livestock communal areas in Medieval Northwestern Iberian Peninsula: landscapes and social identities in a
comparative view", Restos-2016 programme (Gobierno de Espana, Ministero de Economia y Competitividad).
- Leopardus, dir. Thierry Pécout (University of Aix-Marseille, University of Saint-Étiennne).
I am a founding member of the international research programme Transupume (Transformations du service public en Méditerranéée, University of Aix-Marseille, Casablanca-Mohammedia, Bergamo and Pisa).
I have collaborated with several projects of public history with MIBACT (Ministry of Cultural Heritage, project Conversazioni d’Arte) and MIUR (Ministry of University, project Articolo 9 della Costituzione).
less
Related Authors
Justine Firnhaber-Baker
University of St Andrews
Sheilagh Ogilvie
University of Oxford
Ana Isabel Ribeiro
Universidade de Coimbra
Juan Antonio Quirós Castillo
University of the Basque Country, Euskal Herriko Unibertsitatea
Martin Drenthen
Radboud University Nijmegen
David Seamon
Kansas State University
Maria Cristina La Rocca
Università degli Studi di Padova
Jacques Chiffoleau
EHESS-Ecole des hautes études en sciences sociales
Alpaslan Demir
Gaziosmanpasa University
Stefano R L Campana
University of Siena / Università di Siena
InterestsView All (50)
Uploads
Books by Riccardo Rao
Sobre los lobos se han escrito muchas páginas. Sin embargo, la mayor parte de los estudiosos los han tratado como si no hubiesen experimentado cambios a lo largo del tiempo. En este libro se aborda esta cuestión y se plantea su estudio en estrecha relación con las transformaciones acaecidas desde la Antigüedad hasta el presente. Por primera vez se traduce al español una de las obras más representativa de Riccardo Rao, reconocido estudioso de los paisajes medievales europeos.
popolazione in tutta Europa è aumentata in modo
esponenziale. In Italia è più che decuplicata superando
i duemila esemplari. Sempre più spesso
vengono avvistati intorno ai centri abitati, nei
pascoli, al limitare del bosco. Insieme alle tracce
riemergono paure antiche, mai placate del tutto.
Nemico da perseguitare, incarnazione del male,
pericolo per le greggi: man mano che
avanzava l’urbanizzazione e le foreste lasciavano
spazio ai campi, i lupi sono stati cacciati, dagli
eserciti o dagli stessi contadini, spesso dietro
compenso delle istituzioni pubbliche. Si conta
che solo in Francia nel 1797 furono uccisi oltre
cinquemila lupi. Massacri simili furono perpetrati
in Germania, Inghilterra, Italia… Una strage
alimentata da un timore ancestrale che dal Medioevo
giunge fino al presente.
Dalla donna delle Asturie capace di comandare
branchi di lupi nel Seicento, al ragazzo tedesco
allevato dai lupi nel Trecento, fi no alla celebre
storia della bambina con il cappuccetto rosso che
attorno all’anno Mille viene ghermita da un lupo
e condotta nel cuore della foresta, Riccardo Rao
ci guida attraverso documenti storici e leggende
fi no ai giorni nostri, ai macabri ritrovamenti di
lupi impiccati nei boschi italiani.
In un percorso fra storia, letteratura, psicologia e
biologia, Rao ricostruisce come la superstizione
popolare, la cultura dotta degli uomini di chiesa,
ma anche le grandi trasformazioni dell’ambiente
abbiano creato il mito del lupo europeo. Un mito
mai così attuale.
direction of books by Riccardo Rao
Papers / Commons by Riccardo Rao
e farne un patrimonio comune, gratuitamente accessibile a chiunque,
abbiamo lanciato #adottaZapruder: campagna di digitalizzazione collettiva.
Ringraziamo Maria Luisa per aver digitalizzato il numero 11.
L'intero numero è scaricabile qui:
http://storieinmovimento.org/2014/10/26/undicesimo-numero/
Sobre los lobos se han escrito muchas páginas. Sin embargo, la mayor parte de los estudiosos los han tratado como si no hubiesen experimentado cambios a lo largo del tiempo. En este libro se aborda esta cuestión y se plantea su estudio en estrecha relación con las transformaciones acaecidas desde la Antigüedad hasta el presente. Por primera vez se traduce al español una de las obras más representativa de Riccardo Rao, reconocido estudioso de los paisajes medievales europeos.
popolazione in tutta Europa è aumentata in modo
esponenziale. In Italia è più che decuplicata superando
i duemila esemplari. Sempre più spesso
vengono avvistati intorno ai centri abitati, nei
pascoli, al limitare del bosco. Insieme alle tracce
riemergono paure antiche, mai placate del tutto.
Nemico da perseguitare, incarnazione del male,
pericolo per le greggi: man mano che
avanzava l’urbanizzazione e le foreste lasciavano
spazio ai campi, i lupi sono stati cacciati, dagli
eserciti o dagli stessi contadini, spesso dietro
compenso delle istituzioni pubbliche. Si conta
che solo in Francia nel 1797 furono uccisi oltre
cinquemila lupi. Massacri simili furono perpetrati
in Germania, Inghilterra, Italia… Una strage
alimentata da un timore ancestrale che dal Medioevo
giunge fino al presente.
Dalla donna delle Asturie capace di comandare
branchi di lupi nel Seicento, al ragazzo tedesco
allevato dai lupi nel Trecento, fi no alla celebre
storia della bambina con il cappuccetto rosso che
attorno all’anno Mille viene ghermita da un lupo
e condotta nel cuore della foresta, Riccardo Rao
ci guida attraverso documenti storici e leggende
fi no ai giorni nostri, ai macabri ritrovamenti di
lupi impiccati nei boschi italiani.
In un percorso fra storia, letteratura, psicologia e
biologia, Rao ricostruisce come la superstizione
popolare, la cultura dotta degli uomini di chiesa,
ma anche le grandi trasformazioni dell’ambiente
abbiano creato il mito del lupo europeo. Un mito
mai così attuale.
e farne un patrimonio comune, gratuitamente accessibile a chiunque,
abbiamo lanciato #adottaZapruder: campagna di digitalizzazione collettiva.
Ringraziamo Maria Luisa per aver digitalizzato il numero 11.
L'intero numero è scaricabile qui:
http://storieinmovimento.org/2014/10/26/undicesimo-numero/
L'enquête de Leopardo da Foligno se présente sous la forme de vingt-neuf volumes manuscrits rédigés entièrement en latin, dont certains avec leurs copies, conservés aux Archives départementales des Bouches-du-Rhône. Source manuscrite exceptionnelle, ces enquêtes administratives et domaniales ont lieu à l’époque où royaumes de Sicile et de Provence formaient un seul ensemble politique. Il n'existe d’autre équivalent, dans l’Occident du XIVe siècle, que les grandes enquêtes pontificales menées en 1338 et 1373 à propos de l’ordre militaire des Hospitaliers.
L’analyse prosopographique des sénéchaux de Lombardie confirme par ailleurs l’emploi de figures de premier plan parmi les collaborateurs des Anjou, avec une préférence pour les Français et les Provençaux sous Charles Ier et un accès aux habitants du Royaume de Sicile sous les souverains suivants. Les compétences exigées sont d’abord de nature militaire et cela explique que certains hommes d’armes de second plan, connus dans l’armée angevine en Italie du Nord, ont été en mesure d’accéder à des fonctions de gouvernement de la région.
considerando tanto gli strumenti introdotti dalla dominazione per
ottenere denaro, anche attraverso il coinvolgimento delle élite locali,
quanto i circuiti funzionariali e gli uffici preposti all’amministrazione
finanziaria. Ne emerge un quadro dove le istanze di uniformazione
promosse, a più riprese, dai sovrani, sono tenute a confrontarsi con
una tradizione comunale ancora viva, che non di rado porta alla
pattuizione sulla ripartizione delle risorse e alla duplicazione degli
uffici preposti, con ufficiali sotto il controllo del re e altri di garanzia
per la città. All’interno di una simile dinamica, esistono tuttavia
distinzioni di ordine cronologico e geografico : più forte è il controllo
regio e l’opera di omologazione nei grossi borghi piemontesi sotto
Carlo I, mentre maggiore è la capacità delle grandi città lombarde,
soprattutto sotto Roberto che configura la sua egemonia come una
sorta di grande lega urbana.
and the urban centers like Milan.
The article investigates the relation between the timeline of European history in the 5th to 15th
centuries and the persistence of some deep-rooted stereotypes in textbooks, proposing a catalogue
of the main issues of medieval history in nine textbooks.
Paesaggi dell'Etruria romana
29 - 30 Giugno 2018
Comitato scientifico
Richard Hodges - American University of Rome
Daniele Manacorda - Università Roma Tre
Carolina Megale - Università di Firenze
Riccardo Rao - Università di Bergamo
Alessandro Sebastiani - University at Buffalo (SUNY)
MediTo è organizzato in collaborazione con l’Associazione culturale Past in Progress e con il patrocinio di:
Comune di Civitella Paganico
Centro Studi Città e Territorio
Ass. Cult. Past in Progress
Department of Classics - University at Buffalo (SUNY)
IEMA Institute of European and Mediterranean Archaeology (University at Buffalo)
American University of Rome
L’episodio di San Francesco e il lupo di Gubbio è una delle narrazioni più importanti e note dell’intera letteratura francescana. Nonostante ciò, la sua tradizione manoscritta è stata recentemente oggetto di revisione, fatto che ha portato all’individuazione dei decenni a cavallo tra XIII e XIV secolo come il più probabile periodo in cui a Gubbio prese forma per la prima volta l’elaborazione della vicenda.
Tale cronologia fa dunque ora sentire l’esigenza di arricchire la questione con gli apporti di altre discipline, oltre a quelle, fondamentali, di ambito storico-letterario: innanzitutto si pone la questione della storia politico-sociale del comune di Gubbio nella seconda metà del XIII secolo, forse il periodo del Medioevo eugubino ad oggi meno indagato, ma che rappresentò quasi certamente le origini dell’assetto guelfo-popolare trecentesco.
Un altro supporto fondamentale sarebbe costituito dall’analisi delle immagini dell’episodio del lupo prodotte a partire dal XIV secolo a Gubbio e fuori: ragionare su contesti e cronologie può infatti essere determinante per caratterizzare meglio i diversi significati che la società del tempo attribuì alla narrazione.
Il tutto senza affatto trascurare un dialogo serrato con ciò che la figura del lupo in generale rappresentava nelle fonti agiografiche e nel discorso politico dell’Italia medievale, contesto culturale dentro il quale la vicenda del lupo di Gubbio va senz’altro inserita.
In virtù di queste considerazioni abbiamo pensato di organizzare una giornata di studi sull’argomento che coinvolga specialisti italiani e internazionali delle varie discipline che possano far convergere i risultati delle loro ricerche, con l’obiettivo di arricchire in maniera sistematica le nostre conoscenze sulla genesi del lupo di Gubbio e di restituirgli uno o più significati storicamente fondati.
Comitato scientifico e organizzativo: Francesco Lo Monaco, Riccardo Rao, Luca Carlo Rossi
Il seminario, che ha appena vinto la XII edizione del Premio Italia Medievale nella Categoria E: Istituzioni (enti pubblici, università, musei, biblioteche), ha lo scopo di offrire una panoramica sullo stato delle ricerche svolte nell’ambito della Medievistica, condotte da giovani studiosi di età inferiore ai 40 e non strutturati nel sistema universitario. Parallelamente si intende instaurare un dialogo positivo tra ricercatori provenienti da diversi atenei e settori disciplinari, che sottopongono i risultati del proprio lavoro in un contesto aperto, che offra una concreta occasione di riflessione sulle nuove prospettive d’indagine e sulle metodologie più aggiornate.
L'edizione di quest'anno avrà il patrocinio del Comune di Pisa, della Scuola di Dottorato in Storia e Orientalistica dell’Università di Pisa, dell’Archivio di Stato di Pisa, del Centro Studi Mediterranei M. Tangheroni e della Società Storica Pisana.
Bergamo, 26-27 ottobre 2018
Il seminario, rivolto a giovani ricercatori e studiosi del periodo medievale, quest'anno avrà luogo a PIsa dal 6 all'8 Novembre 2015.
L’iniziativa, organizzata dal Centro Studi Città e Territorio (www.cittaeterritorio.org) e patrocinata dalla Scuola di dottorato in Storia ed Orientalistica dell’Università di Pisa, si pone l’obiettivo di fornire un’occasione di incontro e confronto per studiosi del periodo medievale di età inferiore ai 40 anni e non inquadrati nei ruoli universitari. Si vuole perseguire tale obiettivo per cercare di valorizzare e diffondere, in un’occasione appositamente dedicata, le ricerche condotte da laureati, dottorandi e dottori di ricerca, assegnisti e borsisti.
Il risultato di un simile evento fornirà una visione di insieme su almeno una parte dello stato della ricerca medievistica portata avanti dalle generazioni più giovani, evidenziandone tematiche principali, metodologie e prospettive. Oltre che all'esposizione delle recenti ricerche, si prevede di dedicare spazio ad alcune riflessioni sul ruolo della storia e degli storici nella società contemporanea, e sull’interazione interdisciplinare fra le discipline medievistiche. È prevista anche la partecipazione di qualificati docenti in qualità di discussant delle varie sessioni.
E DELL’ARCHEOLOGIA MEDIEVALE
I progetti PRIN 2017 e ERC di ambito medievistico in area SH6
7 giugno 2021
A cura di Enrico Basso
Iniziativa realizzata nell’ambito del progetto PRIN 2017 ‘LOC-GLOB. The local connectivity in an age of global intensification: infrastructural networks, production and trading areas in late-medieval Italy (1280-1500)’.