ITTO990146A1 - Utensile comprendente una molla di smorzamento e/o di apertura. - Google Patents
Utensile comprendente una molla di smorzamento e/o di apertura.Info
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Description
DESCRIZIONE dell'invenzione industriale dal titolo "UTENSILE COMPRENDENTE UNA MOLLA DI SMORZAMENTO E/O DI APERTURA"
La presente invenzione si riferisce ad un utensile del tipo che comprende un braccio che ha una parte metallica e-che, durante l'utilizzazione dell’utensile, viene avvicinato ad un elemento affacciato, in particolare costituito Sa uno zoccolo o da un altro braccio dell’utensile, e una molla di smorzamento e/o di apertura.
L'invenzione si applica in particolare ai diversi tipi di pinze (pinze con becchi piatti o rotondi, pinze dette universali, pinze trancianti...), alle cesoie da giardinaggio come pure agli utensili che comprendono un braccio relativamente lungo o una leva articolata mediante un’estremità ad uno zoccolo, .quali le forbici, le taglierine, gli schiacciapatate, ecc.
L'invenzione ha lo scopo di realizzare una molla di smorzamento e/o di apertura che, benché particolarmente economica, possa essere incurvata con forme diverse adatte a comportamenti predeterminati durante l'utilizzazione dell’utensile e che possa inoltre servire come organo di posizionamento e/o di limitazione di apertura del braccio rispetto all'elemento affacciato.
A questo scopo l'invenzione ha per oggetto un utensile del tipo sopra citato, caratterizzato dal fatto che la molla comprende una parte che forma una molla a base di un materiale polimerico flessibile o elastomerico, che si inflette e/o sì comprime durante il suddetto avvicinamento,del braccio e le cui estremità sono rispettivamente solidali con il braccio e con l'elemento affacciato.
Degli esempi di attuazione dell'invenzione saranno ora descritti con riferimento ai disegni allegati sui quali:
- la figura 1 è una vista, con sezione parziale, di una pinza con becchi piatti, conforme all'invenzione;
- le figure 2 e 3 sono delle viste prese in sezione rispettivamente secondo le linee II-II e III-III della figura 1;
- la figura 4 è una vista, analoga alla figura , di una pinza con becchi rotondi che costituisce
una variante;
- la figura 5 è una vista parziale, con sezione
parziale, di un'altra forma di attuazione;
- la figura 6 è una vista presa in sezione secondo la linea VI-VI della figura 5;
- la figura 7 è una vista, analoga alla figura
5, di una variante;
- la figura 8 rappresenta in sezione longitudinale la molla della pinza della figura 7;
- la figura 9 è una vista, analoga alla figura
' 5, di un'altra forma di attuazione;
.- la figura 10 è una vista, analoga alla figura
Γ, di una pinza universale secóndo un'altra forma
di attuazione dell'invenzione;
- la figura,11 è una vista, analoga alla figura
1, di una pinza, tranciante secondo un’altra forma
di attuazione dell'invenzione;
- la figura 12 rappresenta un'altra pinza tranciante secondo l'invenzione;
- la figura 13 rappresenta la molla della pinza
della figura 12;
- la figura 14 rappresenta in.prospettiva la
molla delle pinze delle figure 1 e 4;
- le figure 15 a 20 rappresentano diversi profili che costituiscono delle varianti della molla della figura 16;
- la figura 21 è una vista in prospettiva di ancora un'altra molla secondo l'invenzione; e
- la figura 22 rappresenta il profilo di un'altra forma di attuazione della molla conforme all'invenzione .
Sulla figura 1 è stata rappresentata una pinza con becchi piatti 1 costituita da due elementi metallici 2, da due guaine 3 e da una molla 4.
Ciascun elemento metallico 2 definisce un braccio di impugnatura 5 e un becco piatto 6 e i due elementi 2 si articolano l'uno all'altro come un paio di forbici in una zona intermedia o parte di collegamento 7 in modo classico per mezzo di un rivetto o analogo non rappresentato.
Ciascuna guaina 3 è un pezzo stampato di materiale plastico che presenta, a partire dalla sua estremità distale, un condotto cieco 8 che si innesta strettamente su un braccio di impugnatura 5.
Come si vede sulle figure 1 e 2, su una lunghezza limitata a partire dalla sua estremità distale, ciascun condotto 8 è allargato verso il piano mediano P della pinza, cioè verso l'altra impugnatura, mediante un fazzoletto laterale 9 che ha una sezione rettangolare .
Nell'esempio rappresentato il condotto 8 ha una sezione all'incirca semicircolare e il diametro del semicerchio forma un lato maggiore della sua sezione rettangolare del fazzoletto 9.
La molla 4 è rappresentata in prospettiva sulla figura 14.
Essa è costituita da un nastro di materiale termoplastico, ad esempio di resina acetalica o di un elastomero vulcanizzato o termoplastico. Questo nastro ha -una sezione rettangolare con larghezza 1. costante, con una regione centrale 10 il cui spessore el è superiore allo spessore e2 di ciascuna parte di estremità 11.
Nello stato montato della molla ciascuna parte 11, che forma una parte di fissaggio della molla, si innesta con un piccolo gioco in un fazzoletto 9, la parte 10 essendo orientata dalla parte opposta rispetto alla parte di còllegamento 7.
Così ciascuna parte 11 si trova in contatto da una parte con la faccia interna del braccio 5, dall'altra parte con tre pareti,del fazzoletto 9, e viene fatta penetrare in quest’ultimo fino a che lo spai laménto 12 che la separa dalla parte centrale 10 viene in appoggio sull'imboccatura del fazzoletto.
In questo modo a riposo la molla 4 tende a riprendere la sua configurazione piana di origine e dunque sollecita i due bracci 5 verso la loro posizione di apertura massima o addirittura fino a questa posizione come è rappresentato sulla figura 1.
Quando l'utilizzatore avvicina i bracci 5 uno all'altro, egli provoca la flessione della parte spessa 10 contro la sua forza elastica di raddrizzamento .
Si comprende che si può regolare la rigidezza della molla 4 mediante la scelta della lunghezza e dello spessore della parte 10 che forma la molla.
D'altra parte la molla 4, essendo fatta di materiale isolante e formando un ponte tra le guaine 3 a loro volta isolanti, realizza una buona protezione delle dita dell'utilizzatore contro gli urti elettrici.
Nella variante della figura 4, applicata ad una pinza 1A con becchi rotondi 6A, i fazzoletti ciechi 9 partono da un punto intermedio della guaina 3, la quale è dotata in questa ubicazione di un’apertura laterale interna 13, e si estendono verso l'estremità distale della guaina fino ad una piccola distanza da questa estremità.
Come variante i fazzoletti 9 possono anche sboccare sull'estremità distale della guaina.
La molla 4 è la stessa menzionata in precedenza ma la sua parte centrale 10 si trova in sovraspessore verso la parte di collegamento 7. Di conseguenza si introduce ciascuna parte di fissaggio 11 nel fazzoletto associato 9 fino a che lo spallamento 12 viene in appoggio sul bordo distale dell'apertura 13.
Come in precedenza l'avvicinamento dei bracci 5 l'uno all'altro sollecita la molla 4 in flessione e questa tende a raddrizzarsi e a riportare la pinza nella o verso la sua posizione di apertura massima della figura 4.
Nell'esempio 1B delle figure 5 e 6 la guaina 3 presenta sul suo lato interno un sovraspessore 14 che termina con uno spallamento 15 ad una certa distanza dall’estremità distale della guaina. Su questo spallamento sporge un dentino cilindrico 16. La molla 4B è un tubo di materiale plastico flessibile, ad esempio con sezione circolare, le cui parti di estremità 11B si innestano con un piccolo gioco sul dentino 16 fino a venire in appoggio sullo spallamento.
Il tubo si trova allora in contatto esternamente con il braccio 5. La sua parte centrale 10B che forma la molla ha, come nel caso della figura 1, una forma arcuata con concavità opposta alla parte di collegamento 7 e tende a raddrizzarsi aprendo la pinza.
La variante 1C delle figure 7 e 8 differisce da quella precedente per i due punti seguenti.
Da una parte il dentino 16 sporge verso l'estremità prossimale della guaina in una sfinestratura laterale interna 17 di questa, lo spallamento 15 essendo definito su una parte di estremità distale 18 di questa guaina.
Dall'altra parte la parte centrale 10C della molla -4C, che forma la molla, ha la forma di un gambo pieno, mentre le due parti di estremità Ile, con la medesima sezione esterna, sono tubolari e si innestano come in precedenza sui dentini 16 fino a venire in appoggio sugli spallamenti 15.
La scelta di una molla tubolare 4B o parzialmente tubolare 4C, in ciascuna delle configurazioni delle figure 5 e 7, permette di definire la rigidezza della molla.
Le figure 9 a .11 illustrano altre tre forme di attuazione dell'invenzione.
Nel caso della figura 9 la parte, che forma la molla, 10B della molla 4D è un arco la cui concavità è orientata dalla parte opposta della parte di collegamento 7 e che è ricavata di stampaggio con le due guaine 3.
Come variante la concavità potrebbe ovviamente essere orientata verso la parte di collegamento, come è rappresentato con linea a tratti e punti.
Gli esempi delle figure 10 a 12 permettono di ottenere almeno due rigidezze differenti della molla durante l'avvicinamento dei due bracci 5.
Nella pinza 1G della figura 10, che è rappresentata come una pinza universale, la molla 4G differisce dalla molla 4 della figura 1 per il fatto che la sua parte intermedia 10G ha una forma a Ω e si estende fino nell'immediata prossimità della parte di collegamento 7.
Di conseguenza, all'inizio dell'avvicinamento dei bracci 5, le due alette inferiori p prossimali 23 della Ω vengono raddrizzate verso il basso, ciò che provoca un primo effetto elastico relativamente piccolo. Poi la sommità della Ω viene in appoggio contro la parte di collegamento 7 e il proseguimento dell'avvicinamento dei bracci 5 provoca non solamente il proseguimento de-1 raddrizzamento delle alette della Ω, ma anche l'appiattimento della sua ansa. La rigidezza della molla viene dunque aumentata.
Nella forma di attuazione della figura 11, applicata ad una pinza tranciante IH, si utilizza la molla 4A della figura 4, deformata spingendo la sua parte centrale 10A verso la parte di collegamento 7, ciò che conferisce alla molla una forma a W.
All'inizio dell'avvicinamento dei due bracci 5, la molla subisce dunque una triplice flessione nei punti 24 a 26, ciò che fornisce una prima rigidezza superiore a quella della molla 4A della figura 4. Poi la parte centrale 10A viene pizzicata, nello stato piegato, tra le facce interne delle due guaine 3 proprio prima della chiusura completa della pinza. La fine della chiusura si effettua dunque comprimendo il materiale plastico elastomerico su se stesso, ciò che provoca una resistenza elastica nettamente più Torte.
Si ottiene così un effetto di smorzamento dello sforzo manuale finale, ciò che evita un urto nella mano dell'utilizzatore durante il sezionamento di un filo metallico o analogo.
Come è rappresentato con linee a tratti e punti sulla figura 11, si può escogitare di utilizzare la medesima molla 4A con la configurazione a W e con la forma semplicemente arcuata della figura 4 in pinze differenti oppure nella medesima pinza. L'uuilizzatore può allora scegliere una rigidezza unica o due rigidezze successive a ciascuna utilizzazione della pinza.
Come variante una curvatura o le curvature della molla potrebbero essere invertite come sulla figura 1, la molla potendo allora assumere una forma a M.
Sempre come variante, se nella configurazione a W o a M la parte centrale 10A non viene pizzicata alla fine della,chiusura, l'utilizzatore può semplicemente scegliere tra una rigidezza piccola (forma arcuata) e una rigidezza piu forte (forma a W o a M). .
Un effetto analogo di due rigidezze successive viene ottenuto con la pinza tranciante il della figura 12 in cui la molla 41, rappresentata da sola sulla figura 13, è un nastro di materiale plastico o di elastomero che presenta vicino a ciascuna estremità una finestra 27 che si innesta su un braccio 5 e si posiziona proprio davanti all’estremità distale della guaina 3. Così la molla ha la forma generale di un paio di occhiali. La parte centrale 101 è piegata a V.
Durante la prima parte dell'avvicinamento dei bracci 5, la parte 101 viene sollecitata in flessione, ciò che produce una resistenza elastica relativamente piccola.
Poco prima della posizione di chiusura completa, come è rappresentato sulla figura 12, la parte 101., totalmente ripiegata, viene pizzicata tra le estremità distali delle due guaine 3, ciò che comprime su se stesso il materiale della molla e produce una resistenza elastica aumentata.
Come variante, come è indicato con linee a tratti e punti sulle figure 12 e 13, le parti di estremità 11I della molla 101 possono essere prolungate per formare degli elementi di guardia esterni 28 per le dita dell'utilizzatore.· In questo caso le parti 11I possono essere sagomate e conformate in modo da integrarsi all’estetica della parte distale delle guaine 3.
Le figure 15 a 22 rappresentano in vista di fianco 1 profili dì diverse molle di cui possono essere dotate le pinze 1 o 1A delle figure 1 e 4:
- Figura 15: la parte centrale 10 si trova in sovraspessore sulle due facce della molla;
- Figure 16 e 17: la parte centrale 10 è bombata e raggiunge le parti di-fissaggio 11 mediante lina curvatura continua senza formare alcun spallamento. Il sovraspessore può essere previsto su entrambe le facce (figura 16) o su una sola faccia (figura 17); - Figure 18 a 20: la parte centrale 10 è collegata alle parti di estremità 11 mediante degli spailamenti in controspoglia (figura 18) oppure in spoglia (figura 19) o ancora mediante dei doppi arrotondamenti (figura 20);
- Figura 21: la parte centràle 10J della molla 4J presenta a metà lunghezza una tacca 29, di modo che l’inizio della piegatura di questa parte 10J fornisce una resistenza elastica relativamente piccola poi, quando i fianchi della tacca 29 vengono in contatto mutuo, là resistenza elettrica viene nettamente aumentata;
- Figura 22: la parte centrale 10K della molla 4K presenta uno spessore più forte alle sue due estremità 30 che non in qualsiasi punto intermedio. Di conseguenza, durante l'avvicinamento dei bracci si produce dapprima una semplice flessione della parte 10 (resistenza elastica relativamente piccola) poi, quando le estremità 30 vengono in contatto mutuo, una compressione del materiale della molla (resistenza elastica nettamente più forte}.
In varianti non rappresentate la parte che forma la molla può essere sovrastampata su una parte o su due parti di fissaggio fatte di un altro materiale, in particolare metallico.
Claims (20)
- RIVENDICAZIONI 1. Utensile che è del tipo che comprende un braccio (5) che ha una parte metallica e che, durante l'utilizzazione dell'utensile, viene avvicinato ad un elemento affacciato, in particolare costituito da uno zoccolo o da un altro braccio (5) dell'utensile, e una molla di smorzamento e/o di apertura, caratterizzato dal fatto che la molla (4;...; 41) comprende una parte che forma la molla (10;...; 101), a base di materiale polimerico flessibile o elastomerico, che si inflette e /o si comprime durante il suddetto avvicinamento del braccio (5) e le cui estremità sono rispettivamente solidali con il braccio e con l'elemento affacciato.
- 2. Utensile secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che la parte che forma la molla (10;...; 101) ha una forma allungata.
- 3. Utensile secondo la rivendicazione 1 o 2, caratterizzato dal fatto che la parte che forma la molla (10G;...;10K) presenta una rigidezza elastica relativamente piccola su una prima parte del suddetto avvicinamento e uha rigidezza elastica aumentata su una seconda parte del suddetto avvicinamento .
- 4. Utensile secondo la rivendicazione 3, caratterizzato dal fatto che il materiale polimerico o elastomerico della parte che forma la molla (10G;...; 10K) lavora in flessione sulla suddetta prima parte del suddetto avvicinamento e in compressione sulla suddetta seconda parte<' >del suddetto avvicinamento.
- 5. Utensile secondo le rivendicazioni 2 e 4 prese insieme, caratterizzato dal fatto che delle regioni della parte che forma la molla (10H; 101; 10J; 10K) vengono in contatto . l’una con l'altra prima della fine del suddetto avvicinamento, di mòdo che il materiale polimerico o elastomerico lavora in flessione fino a quando avviene-questo contatto, poi lavora in compressione.
- 6. Utensile secondo la rivendicazione 5, caratterizzato dal fatto che lo spessore della parte che forma la molla (10K) è più grande alle sue due estremità (30) che non in qualsiasi altro punto della sua lunghezza.
- 7. Utensile secondo le rivendicazioni 2 e 3 prese insieme, caratterizzato dal fatto che la parte che forma la molla presenta una tacca localizzata situata a metà distanza tra le sue due estremità.
- 8. Utensile secondo le rivendicazioni 2 e 3 prese insieme, caratterizzato dal fatto che la parte che forma la molla (1QG) viene in contatto con una regione di articolazione (7) del braccio prima della fine del suddetto avvicinamento.
- 9. Utensile secondo le rivendicazioni 2 e 3 prese insieme, caratterizzato dal fatto che la molla ha una forma a W o a M.
- 10. Utensile secondo la rivendicazione 2, caratterizzato dal fatto che la molla può essere disposta selettivamente in forma arcuata o a forma di M o di W.
- 11. Utensile secondo una qualsiasi delle rivendicazioni 1 a 10, caratterizzato dal fatto che la parte che forma la molla (10;...; 10K-) è prolungata almeno dà un lato da una parte (11;...; HK) di fissaggio sul braccio (5) e/o sull'elemento affacciato .
- 12. Utensile secondo la rivendicazione 11, caratterizzato dal fatto che la parte di fissaggio (11;...; 11K) è ricavata in un solo pezzo con la parte che forma la molla (10;...; 10K).
- 13. Utensile secondo la rivendicazione 11 o 12, caratterizzato dal fatto che la parte di fissaggio è ricavata in un solo pezzo con almeno un organo (3) solidale con il braccio (5) o con l'elemento affacciato, in particolare un» guaina riportata sul braccio .
- 14. Utensile secondo una qualsiasi delle rivendicazioni 1 a 13, caratterizzato dal fatto che la parte di fissaggio (11;...; 11K) ha la forma di una lamella con spessore minore della parte che forma la molla, questa lamella essendo adatta ad essere infilata, in particolare in modo amovibile, in un fazzoletto (9) previsto in un organo (3) solidale con il braccio (5) o con l'elemento affacciato, in particolare una guaina riportata sul braccio.
- 15. Utensile secondo una qualsiasi delle rivendicazioni 1 a 13, caratterizzato dal fatto che la parte di.fissaggio (11I) è un anello adatto a rinserrare il braccio o l'elemento -affacciato.
- 16. Utensile secondo la rivendicazione 15, caratterizzato dal fatto che la molla (101) ha la forma generale di un paio di occhiali.
- 17. Utensìle secondo la rivendicazione 15 o 16, caratterizzato dal fatto che la parte di fissaggio (11I) si prolunga per formare un elemento di guardia esterno (28) per le dita dell'uuilizzatore.
- 18. Utensile secondo una qualsiasi delle rivendicazioni 11 a 13, caratterizzato dal fatto che la . parte di fissaggio (11B; 11C) è un tronco di tubo adatto ad innestarsi su un dentino (16) solidale con il braccio (5) o con l'elemento affacciato, in particolare previsto su una guaina riportata sul braccio.
- 19. utensile secondo la rivendicazione 18 caratterizzato dal fatto che la molla (4B) è costituita da un tubo.
- 20. Utensile secondo una qualsiasi delle rivendicazioni 1 a 21, costituito da una pinza (1;...; il) , da una cesoia da giardinaggio o da una forbìce
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