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Il volume raccoglie una serie di ricerche dedicate al Codex Brixianus (Brescia, Biblioteca Queriniana, s.n.), uno dei manoscritti più rappresentativi dell’intreccio di culture che caratterizza l’Italia ostrogota. Purpureo, costituito da... more
Il volume raccoglie una serie di ricerche dedicate al Codex Brixianus (Brescia, Biblioteca Queriniana, s.n.), uno dei manoscritti più rappresentativi dell’intreccio di culture che caratterizza l’Italia ostrogota. Purpureo, costituito da tre parti rilegate insieme in un periodo imprecisato, trasmette i Canoni eusebiani (ff. 1-34), corredati dalle citazioni del testo evangelico, qui tratto da un perduto testimone della Vetus Latina (VL 10A); segue la seconda parte (ff. 35-38), che va sotto il nome ormai consolidato di Praefatio, in cui l’anonimo autore, probabilmente un Goto, fa riferimento al confronto tra la versione biblica gotica e i corrispettivi testi in greco e latino, e alle loro varianti, evidenziate attraverso un sistema di annotazioni definite con il termine gotico latinizzato uulthres; continua con la terza parte (ff. 39-418), che tramanda i Vangeli nella versione pregeronimiana (VL 10 o f), molto simile – dal punto di vista codicologico e testuale – al Codex Argenteus gotico (Uppsala, Universitetsbiblioteket, D G 1 + Speyer, Historisches Museum der Pfalz, s.n.), anch’esso un purpureo. Il volume si apre con un’aggiornata scheda descrittiva del Brixianus e prosegue con nove contributi realizzati da studiosi di diversa formazione, che – alla luce delle proprie competenze – trattano del cimelio sotto molteplici punti di vista, in ordine: Ennio Ferraglio, Maurizio Aceto, Simona Gavinelli, Fabrizio Crivello, Francesco Lo Monaco, Patrizia Stoppacci, Antonio Piras, Carla Falluomini e Alessandro Zironi. In appendice viene offerta l’editio princeps degli Initia canonum della sezione eusebiana iniziale.
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Il Sole 24 ore del 16/05/2021 (Supplemento "Domenica"), p. XII
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https://bit.ly/32andXG Premessa. Il secolo senza nome ovvero il secolo indefinibile. 1. INQUADRAMENTO STORICO. La ripresa dei movimenti migratori – Lo scacchiere geopolitico: centro e periferie – I movimenti riformatori: Cluny, Brogne e... more
https://bit.ly/32andXG

Premessa. Il secolo senza nome ovvero il secolo indefinibile. 1. INQUADRAMENTO STORICO. La ripresa dei movimenti migratori – Lo scacchiere geopolitico: centro e periferie – I movimenti riformatori: Cluny, Brogne e Gorze. 2. GLI ORIZZONTI DELLA CULTURA: FENOMENI CULTURALI E LETTERARI. La Francia postcarolingia – La Germania e la Rinascita ottoniana – La Lotaringia terra di confronto – La fluidità della penisola italica – L’Inghilterra prenormanna – La penisola iberica, terra di osmosi tra cultura araba e cultura cristiana – Tra Ungheria e Polonia: terre oltre confine. 3. LA SCUOLA, I LIBRI, I MAESTRI. Scuole capitolari e scuole monastiche nell’Occidente latino – I gradi dell’insegnamento – La rete scolastica tra centro e periferie – Generazioni di maestri – I manoscritti: produzione e circolazione – Fenomeni di autografia. 4. LE ARTI LIBERALI E I CLASSICI TRA RECUPERO E SPERIMENTAZIONE. Il trivio: nova de veteribus – La grammatica: da Donato a Prisciano – La retorica e gli antiqui rhetores – La dialettica e il ritorno di Boezio – Il quadrivio tra scoperta e sperimentazione – Aritmetica e abaco – Musica humana e musica mundana – Astronomia (e astrologia): per aspera ad astra – La geometria e gli agrimensores – L’ottava arte: la medicina – I classici: la rivincita degli antiqui – Le radici del futuro. 5. I GENERI LETTERARI. Il secolo senza esegesi – La storiografia e l’annalistica: dall’universale al particolare – La produzione agiografica tra santità e laicità – Un modello insuperabile: Virgilio tra poesia bucolica ed epica – La liturgia tra parole e musica: tropi, sequenze e inni – Alle origini del dramma sacro – L’epistolografia e prototipi di ars dictaminis – Le traduzioni. 6. LE PERSONALITÀ LETTERARIE. L’emergere di una nuova coscienza e autobiografia – Abbone di Fleury (945 ca. - 1004) – Ademaro di Chabannes (988-1034) – Adsone da Montier-en-Der (910-992) – Attone da Vercelli (885 - ante 964) – Fulberto di Chartres (960-1028) – Gerberto d’Aurillac (945/950-1003) – Herigero di Lobbes (970-1007) – Leone da Vercelli (965-1026) – Letaldo di Micy (950 ca. - 1010) – Liutprando da Cremona (920-972 ca.) – Raterio da Verona (887-974) – Rodolfo il Glabro (985 ca. - 1047). 7. CULTURA E LETTERATURA AL FEMMINILE. Le dominae imperiales della casa di Sassonia – Regine, imperatrici e duchesse – I Capitoli delle dame nobili come luoghi di cultura – Rosvita di Gandersheim – Agiografia al femminile in Germania – Agiografia al femminile in Francia. 8. L’ATTESA DELL’ANNO MILLE NELLA LETTERATURA DEI SECOLI X-XI. Il saeculum senescens – Le profezie post eventum – Il terrore dell’anno Millenario tra verità e leggenda. Bibliografia generale. Indice dei manoscritti. Indice degli autori, delle opere e dei nomi. Indice dei luoghi.

Definito da Cesare Baronio «saeculum ferreum », il sec. X si rivela ad una più attenta lettura un tempo complesso, la somma di una pluralità di fenomeni culturali non riducibili ad una realtà lineare. Ispirato ad una definizione di Claudio Leonardi, che in un saggio del 2004 definiva tale periodo «un secolo senza nome», il volume nasce dall’esigenza di intraprendere un percorso di ripensamento e ridefinizione delle manifestazioni letterarie sviluppatesi nel sec. X, alla luce della produzione scientifica più recente.

A closer examination reveals that the 10th century, defined by Cesare Baronio as the “saeculum ferreum”, cannot be interpreted in a linear way: it must be considered as a complex period, and as the sum of various cultural phenomena. The present volume was inspired by the necessity to reconsider and redefine the literary works created over the course of the 10th century – the “nameless century”, according to the definition given by Claudio Leonardi in a 2004 paper – in light of the recent studies.
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A cura di Donatella Manzoli e Patrizia Stoppacci 🔗 https://bit.ly/2PE3x7E. D. Manzoli, Prefazione. G. Lettieri, L’estaticità del «cor» nelle Confessiones di Agostino - D. Manzoli, Per l’archeologia della rima cuore amore - P. Garbini, «Et... more
A cura di Donatella Manzoli e Patrizia Stoppacci 🔗 https://bit.ly/2PE3x7E. D. Manzoli, Prefazione. G. Lettieri, L’estaticità del «cor» nelle Confessiones di Agostino - D. Manzoli, Per l’archeologia della rima cuore amore - P. Garbini, «Et cor rhetorici fomite gurgitis». Cardiologie della retorica normanna - A. Bartola, «Affectus cordis» e «liber cordis». Tracce e testimonianze dalla letteratura cisterciense del XII secolo - E. Bartoli, La posta del cuore. Situazioni, lessico, interlocutori nell’epistolografia sentimentale del XII secolo - P. Stoppacci, I palpiti del libro. Semantiche e morfologie del ‘cuore medievale’ tra medicina, letteratura e arte - I. Ventura, I «mali del cuore»: per una classificazione delle patologie cardiache nella medicina medievale - M. Oldoni, Filippo il cancelliere e il cuore che rivela - P. Stoppacci, Postfazione. P. Garbini, Per il sonetto perduto di messer Antonio. Indici, a cura di P. Stoppacci e S. Teucci.
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L’obiettivo di questo lavoro è quello di far luce sulla figura di Pellegrino da Città di Castello, un personaggio piuttosto trascurato, la cui vita e opera solo recentemente sono state riportate all’attenzione della comunità scientifica.... more
L’obiettivo di questo lavoro è quello di far luce sulla figura di Pellegrino da Città di Castello, un personaggio piuttosto trascurato, la cui vita e opera solo recentemente sono state riportate all’attenzione della comunità scientifica.
Partendo dunque da un’analisi delle cause che portarono all’apertura dell’Europa verso il mondo orientale, si passa a descrivere il ruolo che i Francescani svolsero in tale processo, in modo particolare in relazione ai Mongoli, che i Minori nel contesto delle varie missioni spiarono, studiarono, convertirono e fecero conoscere all’Occidente mediante i loro testi odeporici. Tra questi troviamo proprio Pellegrino da Città di Castello, di cui si è cercato di tracciare un breve profilo biografico, individuando una possibile data di nascita sulla base delle prime attestazioni documentali conservate presso l’Archivio Storico Diocesano di Città di Castello e ricostruendo il panorama dei conventi minoritici presenti nel territorio tifernate. Ho inoltre cercato di fare chiarezza sull’identità dei successori di Pellegrino alla carica di vescovo di Zayton e soprattutto sul destino di tale diocesi, su cui non si hanno informazioni sicure.
Nel terzo capitolo si analizza l’opera di Pellegrino, ossia la sua lettera datata Zayton 30 dicembre 1318, di cui si è qui fornita una nuova edizione e la prima traduzione in lingua italiana
Riprendendo ricerche di autorevoli studiosi, aggiornandole e a volte fornendo un punto di vista alternativo, e soprattutto analizzando il contenuto dell’epistola, il testimone manoscritto che la tramanda e e confrontandola con altri testi coevi di Francescani in Cina (in primis la lettera del compagno di viaggio Andrea da Perugia), si sono individuati una serie di  argomenti a sostegno degli studiosi che si pronunciano a favore dell’autenticità dell’opera di Pellegrino da Città di Castello.
A cura di Patrizia Stoppacci. Studi condotti negli ultimi anni mostrano con crescente chiarezza che per tutto il Medioevo rimane viva l’esigenza da parte di un autore o della sua scuola di trasmettere, promuovere e controllare la... more
A cura di Patrizia Stoppacci.
Studi condotti negli ultimi anni mostrano con crescente chiarezza che per tutto il Medioevo rimane viva l’esigenza da parte di un autore o della sua scuola di trasmettere, promuovere e controllare la diffusione della propria opera o di specifiche «auctoritates». Vengono così prodotte collezioni di testi o raccolte tematiche che cercano di imporre un profilo autoriale o di diffondere un proposito normativo, coincidente con tensioni culturali di diverso orientamento, spesso controllate dall’autore o allestite in luoghi sensibili al suo insegnamento. Esse danno luogo ad una tradizione manoscritta, che ne favorisce la continuità di lettura e fruizione, in ambienti nei quali si partecipa attivamente alla sua disseminazione. L’allestimento di collezioni d’autore comporta importanti ricadute sul piano della nascita della coscienza intellettuale, ma nonostante il crescente interesse per singole collezioni d’autore, manca una riflessione complessiva sul fenomeno e sul suo sviluppo storico. A tale esigenza cerca di sopperire il presente volume, nel quale sono esaminati dieci casi risalenti ai secoli VII-XVI: dalle collezioni poetiche iberiche del sec. VII a Godescalco di Orbais, da Raterio da Verona a Gerberto d’Aurillac, proseguendo con Ekkehardo IV di San Gallo, gli autori di testi dittaminali del sec. XII, i poeti della Loira, Niccolò Cusano, Ugolino Verino e la famiglia Geraldini.
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La Clavis Gerbertiana ha una struttura tripartita. La sezione iniziale è dedicata all'attività didattica svolta da Gerberto a Reims. La parte repertoriale comprende l'elenco delle opere autentiche e tre appendici (testi spuri, codici con... more
La Clavis Gerbertiana ha una struttura tripartita. La sezione iniziale è dedicata all'attività didattica svolta da Gerberto a Reims. La parte repertoriale comprende l'elenco delle opere autentiche e tre appendici (testi spuri, codici con postille autografe, epitaffio per Silvestro II). Infine, si offre la prima edizione critica del De rationali et ratione uti.
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Il volume è interamente dedicato alla figura e all’opera di Gerberto di Aurillac, "scholasticus" a Reims, poi papa Silvestro II (999-1003). Il volume ha una struttura tripartita. La sezione iniziale ospita un saggio che prende in esame... more
Il volume è interamente dedicato alla figura e all’opera di Gerberto di Aurillac, "scholasticus" a Reims, poi papa Silvestro II (999-1003). Il volume ha una struttura tripartita. La sezione iniziale ospita un saggio che prende in esame all’attività didattica svolta da Gerberto a Reims e alla produzione di opere sul trivio, conservate, attestate o perdute, ma riconducibili alla mano o all’ambito intellettuale del maestro (titolo: "Gerberto d'Aurillac e le arti del trivio: alla ricerca del curriculum perduto"). La parte repertoriale prevede una prima sezione canonica, contenente l’elenco delle opere gerbertiane autentiche, dubbie o perdute, disposte secondo il seguente ordine: "Acta concilia et decreta, Epistolae et orationes, Opera poetica" ("Carmina, epitaphia et hymni"), "Quadrivium" ("Arithmetica et abacus, Astronomia, Geometria, Musica"), "Trivium" ("Dialectica, Rhetorica, Commentaria in Logicam et Rhetoricam, Lectura super antiquos"). Seguono tre appendici di diversa composizione: la prima è dedicata ad opere un tempo attribuite a Gerberto, ma attualmente riconosciute come spurie ("Opera dogmatica, Opera hagiographica, Opera liturgica, Opera poetica, Quadrivium"); la seconda contempla un elenco dei manoscritti che presentano postille, correzioni e note tachigrafiche riconducibili per via attributiva alla mano del maestro; la terza è dedicata all’epitaffio composto in memoria di Silvestro II. Nella sezione finale viene proposta la prima edizione critica dell’unica opera dedicata al trivio composta da Gerberto e giunta integra fino a noi: il "De rationali et ratione uti".
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Presso l’Archivio del convento francescano della Verna (Arezzo) sono conservati due documenti di grande valore storico e documentale: si tratta di due Giornali di entrata e uscita, contrassegnati dalle antiche segnature «B. primo» e «C.... more
Presso l’Archivio del convento francescano della Verna (Arezzo) sono conservati due documenti di grande valore storico e documentale: si tratta di due Giornali di entrata e uscita, contrassegnati dalle antiche segnature «B. primo» e «C. primo» (ACV, Archivio Storico,  291 e 78). I due manoscritti, già segnalati da padre Saturnino Mencherini e da padre Adamo Pierotti (1913), che ne hanno trascritto brevi stralci, offrono una significativa documentazione sulla macro- e microstoria del santuario, sulla vita quotidiana e liturgica attuata dai frati tra le mura del convento, nonché sulla situazione socio-economica riguardante l’istituzione minoritica e il territorio circostante, nell’arco cronologico compreso tra il 1473 e il 1518.

In the Archives of the convent of La Verna (Arezzo) two exceptionally valuable documents of cultural and historical value are kept: two registers of incomes and expenses, labeled with the ancient shelf marks «B. primo» and «C. primo». The two manuscripts, already known to scholars but still inedited, offer a significant documentation on the history, the everyday life and the liturgical customs of the convent of La Verna, as well as on the economical and social activities related to the sustenance of the institution of the Minors and its residents, in the period between the 15th and 16th centuries (1473-1518).
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Cassiodoro primo umanista, cur. Alessandro Ghisalberti e Antonio Tarzia, prefazione di Franco Cardini, Milano, Jaca Book, 2021 (Biblioteca di Cultura Medievale), pp. 37-46. Il volume raccoglie quindici saggi di vari autori: Marco Beck,... more
Cassiodoro primo umanista, cur. Alessandro Ghisalberti e Antonio Tarzia, prefazione di Franco Cardini, Milano, Jaca Book, 2021 (Biblioteca di Cultura Medievale), pp. 37-46.
Il volume raccoglie quindici saggi di vari autori:  Marco Beck, Agnese Bellieni, Giovanni Bonanno, Massimo Cardamone, Antonio Carile, Milena Carrara, Ester Cuzzocrea, Alfredo Focà, Alessandro Ghisalberti, Elio Guerriero, Laura Mapelli, Giorgio Montecchi, Roberto Osculati, Joseph Ratzinger-Benedetto XVI, Patrizia Stoppacci. Introduzione di Franco Cardini.
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Cassiodoro primo umanista, a cura di Alessandro Ghisalberti e Antonio Tarzia, prefazione di Franco Cardini, Milano, Jaca Book, 2021 (Biblioteca di Cultura Medievale). Il volume raccoglie quindici saggi di diversi autori: Marco Beck,... more
Cassiodoro primo umanista, a cura di Alessandro Ghisalberti e Antonio Tarzia, prefazione di Franco Cardini, Milano, Jaca Book, 2021 (Biblioteca di Cultura Medievale).
Il volume raccoglie quindici saggi di diversi autori: Marco Beck, Agnese Bellieni, Giovanni Bonanno, Massimo Cardamone, Antonio Carile, Milena Carrara, Ester Cuzzocrea, Alfredo Focà, Alessandro Ghisalberti, Elio Guerriero, Laura Mapelli, Giorgio Montecchi, Roberto Osculati, Joseph Ratzinger-Benedetto XVI, Patrizia Stoppacci. Prefazione di Franco Cardini.
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Si ripercorre la genesi della redazione Phi delle 'Institutiones' di Cassiodoro con particolari riferimenti alla tradizione manoscritta e alla sua fortuna in epoca altomedievale.
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L’articolo prende in esame il secondo libro delle Institutiones di Cassiodoro, dedicato alle saeculares litterae, nella cosiddetta recensio Δ, il cui testo è disponibile in edizione elettronica nel sito... more
L’articolo prende in esame il secondo libro delle Institutiones di Cassiodoro, dedicato alle saeculares litterae, nella cosiddetta recensio Δ, il cui testo è disponibile in edizione elettronica nel sito http://cassiodore.pagesperso-orange.fr/1intro-1.htm.
La presenza di marginalia e diagrammi ispirati a tradizioni di matrice ellenistica prova che la parte manualistica è originale ed è stata concepita per un pubblico di estrazione aristocratica e ambiente bilingue (greco e latino); le interpolazioni di contenuto logico-retorico messe a testo derivano, invece, da una silloge boeziana copiata a Costantinopoli, detta 'codex Renati', che secondo studi recenti sarebbe transitata per Vivarium vivente Cassiodoro. L’Appendice presenta invece caratteri eterogenei: essa raccoglie testi più antichi (come l’Ordo generis Cassiodororum), testi ascrivibili ai sec. VIII-IX (come il Carmen ventorum) e infine un’ampia collezione di estratti agostiniani. La stessa selezione di estratti si trova inserita nel 'De institutione clericorum' di Rabano Mauro; tale coincidenza lascia pensare che l’Appendice sia stata rimaneggiata in un ambito vicino a quello del 'praeceptor Germaniae'.
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Francesco Rossi from Forlì (well known as Checco di Meletto), chancellor of Francesco Ordelaffi, is famous for the latin pastoral correspondence exchanged with Giovanni Boccaccio around 1347-1348. The rest of his writings remains almost... more
Francesco Rossi from Forlì (well known as Checco di Meletto), chancellor of Francesco Ordelaffi, is famous for the latin pastoral correspondence exchanged with Giovanni Boccaccio around 1347-1348. The rest of his writings remains almost unknown: currently unpublished are two poems in hexameters of pastoral genre and some letters dating back to a later phase of his life. The aim of the paper is to fill this gap by offering the first critical edition of both the poems, transmitted by three manuscripts written in an environment linked to the family Malatesta (maybe in the city of Rimini, where Checco spent the last years of his life): the first carmen (Laurea si incinctos) is dedicated to poet Francesco Petrarca, who around 1353 had moved to Milan under the protection of Visconti family; the other (Fons sedet), perhaps a little later, deals with the theme of death and contains influences inherited from the Booccaccio's pastoral poetry and from the Africa, the epic poem composed by Petrarca.
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ABSTRACT. – In the Archives of the convent of La Verna (Arezzo) two exceptionally valuable documents of cultural and historical value are kept: two registers of incomes and expenses, labeled with the ancient shelf marks «B. primo» and «C.... more
ABSTRACT. – In the Archives of the convent of La Verna (Arezzo) two exceptionally valuable documents of cultural and historical value are kept: two registers of incomes and expenses, labeled with the ancient shelf marks «B. primo» and «C. primo». The two manuscripts, already known to scholars but still inedited, offer a significant documentation on the history, the everyday life and the liturgical customs of the convent of La Verna, as well as on the economical and social activities related to the sustenance of the institution of the Minors and its residents, in the period between the 15th and 16th centuries (1473-1518).

Forthcoming:

Due libri di entrata e uscita del Convento della Verna. Edizione critica,
a cura di Patrizia Stoppacci,
Firenze, Edizioni Studi Francescani, 2015
(Biblioteca di Studi Francescani. Nuova Serie 3).
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Cassiodorus’ Expositio psalmorum is based on the Roman version of the Psalter, but the recensio codicum revealed the existence of an Anglo-Saxon branch of the manuscript tradition, where the lessons of the Roman Psalter had been... more
Cassiodorus’ Expositio psalmorum is based on the Roman version of the Psalter, but the recensio codicum revealed the existence of an Anglo-Saxon branch of the manuscript tradition, where the lessons of the Roman Psalter had been contaminated with lessons of Gallican Psalter, presumably as a result of Alcuin’s reform. Similar phenomenon occurs in the glossed Psalters written in Carolingian area between the eighth and ninth Centuries, where the Psalter is often associated with exegetical materials based on other versions. For exemple the Psalter of St. Romualdo (now preserved in Camaldoli) is an interesting case, because it combines the Gallican Psalter with Cassiodorus’ glossae based on Roman version. Finally, the author examined the Psalter of St. Romuald (biblical text, titles and gloss), that although it is always placed in the italian area, could have been written in Lower Germany.
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Ciclo di seminari di ricerca, che si terranno presso la sede della SISMEL, a Firenze in Via Montebello 7.
Te. Tra and C.A.L.M.A.'s workshops at SISMEL, Florence, Via Montebello 7
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Interverranno: Paulo Farmhouse Alberto, Ernesto S. Mainoldi, Patrizia Stoppacci, Ernst Tremp, Wim Verbaal, Elisabetta Bartoli, Marco Petoletti, Mariarosa Cortesi, Edoardo D’Angelo, Jean-Yves Tilliette. Il convegno avrà luogo presso la... more
Interverranno: Paulo Farmhouse Alberto, Ernesto S. Mainoldi, Patrizia Stoppacci, Ernst Tremp, Wim Verbaal, Elisabetta Bartoli, Marco Petoletti, Mariarosa Cortesi, Edoardo D’Angelo, Jean-Yves Tilliette. Il convegno avrà luogo presso la sede della Società Internazionale per lo Studio del Medioevo Latino (S.I.S.M.E.L.), venerdì 7 aprile 2017
ore 10.00, in via Montebello 7, Firenze
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Philology, Medieval Literature, Medieval History, Medieval Studies, Ecdotics, and 37 more
D. Manzoli, Prefazione. G. Lettieri, L’estaticità del «cor» nelle Confessiones di Agostino - D. Manzoli, Per l’archeologia della rima cuore amore - P. Garbini, «Et cor rhetorici fomite gurgitis». Cardiologie della retorica normanna - A.... more
D. Manzoli, Prefazione. G. Lettieri, L’estaticità del «cor» nelle Confessiones di Agostino - D. Manzoli, Per l’archeologia della rima cuore amore - P. Garbini, «Et cor rhetorici fomite gurgitis». Cardiologie della retorica normanna - A. Bartola, «Affectus cordis» e «liber cordis». Tracce e testimonianze dalla letteratura cisterciense del XII secolo - E. Bartoli, La posta del cuore. Situazioni, lessico, interlocutori nell’epistolografia sentimentale del XII secolo - P. Stoppacci, I palpiti del libro. Semantiche e morfologie del ‘cuore medievale’ tra medicina, letteratura e arte - I. Ventura, I «mali del cuore»: per una classificazione delle patologie cardiache nella medicina medievale - M. Oldoni, Filippo il cancelliere e il cuore che rivela - P. Stoppacci, Postfazione. P. Garbini, Per il sonetto perduto di messer Antonio. Indici, a cura di P. Stoppacci e S. Teucci.
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La «Clavis Gerbertiana» è interamente dedicata alla figura e all'opera di Gerberto di Aurillac, «scholasticus» a Reims e poi papa Silvestro II (999-1003). Il volume ha una struttura tripartita, diversa rispetto a quella dei "Quaderni di... more
La «Clavis Gerbertiana» è interamente dedicata alla figura e all'opera di Gerberto di Aurillac, «scholasticus» a Reims e poi papa Silvestro II (999-1003). Il volume ha una struttura tripartita, diversa rispetto a quella dei "Quaderni di C.A.L.M.A." precedentemente editi. Apre la sezione iniziale un saggio sull'attività didattica svolta da Gerberto a Reims e sulla produzione di opere sul trivio, conservate, attestate o perdute, ma senz'altro riconducibili alla mano del maestro. La parte repertoriale prevede una prima sezione canonica, contenente l'elenco delle opere gerbertiane autentiche, dubbie o perdute, disposte nel seguente ordine: «Acta concilia et decreta», «Epistolae et orationes», «Opera poetica (Carmina, epitaphia et hymni)», «Quadrivium (Arithmetica et abacus, Astronomia, Geometria, Musica)», «Trivium (Dialectica, Rhetorica, Commentaria in Logicam et Rhetoricam, Lectura super antiquos)»; seguono tre appendici: la prima è dedicata ad opere un tempo attribuite a Gerberto, ma oggi considerate spurie («Opera dogmatica», «Opera hagiographica», «Opera liturgica», «Opera poetica», «Quadrivium»); la seconda contempla un elenco dei manoscritti che presentano postille riconducibili per via attributiva alla mano del maestro; la terza è dedicata all'epitaffio composto in memoria di Silvestro II. Nella sezione finale viene proposta la prima edizione critica dell'unica opera sul trivio di Gerberto giunta fino a noi: il «De rationali et ratione uti», un trattato sulla dialettica che ha conosciuto una discreta fortuna fino al sec. XII.
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Medieval Philosophy, Medieval Literature, Medieval Studies, Bibliography, Medieval Theology, and 50 more
XV Seminario di storia e teologia della mistica Claudio Leonardi.
SCHOLA CORDIS. LIBRI, PASSIONI, ESTASI
Firenze, Fondazione Ezio Franceschini (8 giugno 2018)
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ERATOSTHENES Centro di studi internazionale sulla geografa antica e sulla sua tradizione in età medievale e moderna Antiche vie dell'Oriente: rappresentazioni dell'Asia da Alessandro Magno a Giovanni da Pian del Carpine Palazzo Manzoni,... more
ERATOSTHENES Centro di studi internazionale sulla geografa antica e sulla sua tradizione in età medievale e moderna Antiche vie dell'Oriente: rappresentazioni dell'Asia da Alessandro Magno a Giovanni da Pian del Carpine Palazzo Manzoni, Sala delle adunanze Perugia 6-8 novembre 2019 Mercoledì 6 9.00 Indirizzi di saluto Prof. Maurizio Oliviero, Rettore dell'Università degli Studi Prof. Stefano Brufani, Direttore del Dipartimento di Lettere Prof. Hermann Dorowin, Coordinatore del Dottorato di ricerca in Storia, arti e linguaggi nell'Europa antica e moderna Conferenza inaugurale PIERANGELO BUONGIORNO (Università di Münster, Sofia Kovalevskaja-Preisträger) Amor inlicitus: Claudio, il senato di Roma e l'importazione delle nozze incestuose (49 d.C.) 11.00 presiede Kai Ruffing SEBASTIAN FINK Vom Mittelmeer bis zum Indus: Raum, Geschwindigkeit und die Imperien Mesopotamiens FRANCESCO PRONTERA L'Asia centrale nella geografia antica: prima e dopo Alessandro Magno 12.30 Discussione 16.00 presiede Didier Marcotte KERSTIN DROß-KRÜPE Semiramis. Eine orientalische Königin und ihre Darstellung in der klassischen Literatur VALERIO CAPPONI BRUNETTI La rappresentazione dell'India e della costa iranica nell'opera di Onesicrito FRANCESCA GRASSO La 'via' del Choaspes da Aristotele (Meteor. I 350a, 23-25) ad Alessandro Magno 18.00 Discussione
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rec. a Donatella Manzoli - Patrizia Stoppacci (eds.), «Schola cordis». Indagini sul cuore medievale: letteratura, teologia, codicologia, scienza, SISMEL - Edizioni del Galluzzo per la Fondazione Ezio Franceschini, Firenze 2020, pp. 267