- Università degli Studi di Firenze (University of Florence), Archaeology, Department Memberadd
Il fenomeno della statuaria antropomorfa eneolitica propone nella sua vasta iconogra • ia molte rappresentazioni di armi. Un'osservazione più speci • ica e contestualizzata di questi oggetti ci può fornire diverse chiavi di lettura che ci... more
Il fenomeno della statuaria antropomorfa eneolitica propone nella sua vasta iconogra • ia molte rappresentazioni di armi. Un'osservazione più speci • ica e contestualizzata di questi oggetti ci può fornire diverse chiavi di lettura che ci permettano di interpretarne il valore simbolico. In primo luogo le armi sono rappresentate esclusivamente nelle statue che raf • igurano soggetti maschili, mentre le statue stele femminili principalmente sono rappresentate da attributi biologici quali i seni. Prendendo come caso studio il gruppo delle statue stele della Lunigiana, pos-siamo osservare come questi monumenti venivano spesso disposti in gruppi o allineamenti, uno di • ianco all'altro (Fig.2). I soggetti rappresentati sono in-dividui maschili, femminili e/o bambini; questi ultimi sono stati interpretati come tali per le ridotte dimensioni delle statue e la mancanza di armi e di at-tributi • isici. La presenza di una tale associazione di individui all'intero di un solo contesto archeologico, come nel caso dei siti di Pontevecchio e Groppoli in Lunigiana, potrebbe voler rappresentare un nucleo familiare di antenati, forse mitici, de-tentori di quelle conoscenze che permisero i cambiamenti culturali ed econo-mici propri dell'Eneolitico. Gli antenati, nella nostra prospettiva, si con • igure-rebbero quindi come una prima cellula " familiare " , detentrice delle conoscen-ze relative all'agricoltura, alla pastorizia e alla metallurgia, che avrebbe dato origine alla genia dei popoli che vissero durante l'età del Rame in quella re-gione. Le statue-stele rappresenterebbero un mezzo per celebrare e venerare gli antenati.