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ITPD20000294A1 - Mop da applicare alle assicelle di scope porta mop. - Google Patents

Mop da applicare alle assicelle di scope porta mop. Download PDF

Info

Publication number
ITPD20000294A1
ITPD20000294A1 ITPD20000294A ITPD20000294A1 IT PD20000294 A1 ITPD20000294 A1 IT PD20000294A1 IT PD20000294 A ITPD20000294 A IT PD20000294A IT PD20000294 A1 ITPD20000294 A1 IT PD20000294A1
Authority
IT
Italy
Prior art keywords
mop
fins
broom
fact
fabric
Prior art date
Application number
Other languages
English (en)
Inventor
Bruno Zorzo
Original Assignee
A Z Internat S A Soc Ano Nyme
Priority date (The priority date is an assumption and is not a legal conclusion. Google has not performed a legal analysis and makes no representation as to the accuracy of the date listed.)
Filing date
Publication date
Application filed by A Z Internat S A Soc Ano Nyme filed Critical A Z Internat S A Soc Ano Nyme
Publication of ITPD20000294A1 publication Critical patent/ITPD20000294A1/it
Application granted granted Critical
Publication of IT1317390B1 publication Critical patent/IT1317390B1/it

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Classifications

    • AHUMAN NECESSITIES
    • A47FURNITURE; DOMESTIC ARTICLES OR APPLIANCES; COFFEE MILLS; SPICE MILLS; SUCTION CLEANERS IN GENERAL
    • A47LDOMESTIC WASHING OR CLEANING; SUCTION CLEANERS IN GENERAL
    • A47L13/00Implements for cleaning floors, carpets, furniture, walls, or wall coverings
    • A47L13/10Scrubbing; Scouring; Cleaning; Polishing
    • A47L13/20Mops

Landscapes

  • Cleaning Implements For Floors, Carpets, Furniture, Walls, And The Like (AREA)
  • Sampling And Sample Adjustment (AREA)

Description

DESCRIZIONE
del brevetto per INVENZIONE INDUSTRIALE dal titolo:
“Mop da applicare alle assicelle di scope porta mop”
TESTO DELLA DESCRIZIONE
Attualmente per la pulizia dei pavimenti in ambito domestico si utilizzano gli stracci da pavimenti con i relativi spazzettoni oppure i mop con le relative scope porta mop.
Nella modalità facente uso degli stracci, la donna di casa, immerso lo straccio nell’acqua, a cui è stato aggiunto preventivamente un detergente, stende detto straccio sul pavimento da pulire ed eventualmente lo piega in modo opportuno.
Quindi viene posto sopra detto straccio Io spazzettone e può iniziare la pulizia.
Quando la parte inferiore dello straccio, che appoggia sul pavimento è sporca, per prolungare l’azione di pulizia, senza doverlo immediatamente risciacquare, tolto lo spazzettone lo straccio viene rivoltato sottosopra a mano riassestandolo.
Quindi posto nuovamente sopra detto straccio lo spazzettone si riprende la pulizia.
Nel proseguo di dette operazioni, per il risciacquo, lo straccio viene raccolto a mano, risciacquato ed opportunamente strizzato e quindi riposto sul pavimento.
Tali operazioni richiedono numerosi interventi con le mani da parte dell’operatore.
Per tale motivo si è affermata un’altra modalità per la pulizia dei pavimenti che fa uso dei mop con le relative scope dotate alla base di assicella porta mop.
Detti mop sono costituiti da una fascia di tessuto (potrebbe anche essere di panno o di non-tessuto), di opportuna larghezza alle cui estremità sono fissate delle alette per il fissaggio della fascia di tessuto alla scopa porta mop. Dette alette possono anche essere delle appendici con funzione analoga; nel seguito con la dizione alette si intende ricomprendere anch’esse.
La assicella porta mop è costituita da un elemento piano (variamente configurato ed articolato) di dimensioni in pianta tali da mantenere a contatto con il pavimento tutto il mop e, in pratica, di dimensioni pressappoco corrispondenti a quelle del mop da trattenere.
Sulla faccia superiore del piano della assicella porta mop sono poste in prossimità delle estremità dei mezzi per trattenere i mop. Detti mezzi sono praticamente delle pinze (di varia foggia e variamente articolate) che impegnano e trattengono, una volta serrate, le alette del mop.
Con tali mop, una volta fissati alla assicella porta mop, non risulta più necessaria alcuna operazione, per il riassetto, lo strizzaggio, il risciacquo, poiché molte operazioni sono espletate con l’ausilio di uno strizzatore.
Detti mop presentano la superficie opposta alla superficie attiva provvista di due alette. Pertanto detti mop, data la loro configurazione, sono applicabili alla assicella che li supporta, ponendoli in aderenza, obbligatoriamente con la superficie dotata di alette. Le alette infatti sono fissate con giacitura pressoché parallela alla superficie alle estremità di detta superficie e si guardano tra loro.
Quando, con l’usura per l’impiego, la parte attiva di tessuto si consuma, tali mop devono essere eliminati in quanto inadeguati allo scopo da assolvere, anche se il tessuto contrapposto alla superficie attiva, e le stesse alette, sarebbero ancora integre.
Come in precedenza esposto la modalità secondo cui le alette sono fissate al mop, e cioè fissate sopra la superfìcie contrapposta a quella attiva parallelamente a quest’ultima e che si guardano, consente il fissaggio del mop al piano della assicella in un’unica maniera senza possibilità di capovolgimento da sotto a sopra del detto mop.
Tale maniera di applicazione delle alette al mop è condizionata dall’ inserimento delle dette alette, senza doverle ribaltare, entro le pinze del piano. Allo scopo le alette, non dovendo essere piegate e per facilitarne lo inserimento sotto le pinze, vengono di proposito realizzare con materiale semirigido (o comunque molto meno flessibile rispetto al piano del tessuto a cui sono attaccate).
Ma la necessità di utilizzare detto materiale semirigido, poco flessibile o addirittura di un certo spessore, comporta l’inconveniente di utilizzare, durante la creazione del mop ed in particolare durante la fase di attaccatura delle alette al piano di tessuto, macchinari (e particolarmente delle macchine da cucire) opportunamente dimensionati allo scopo.
Si fa presente che per le varie fasi di pulizia è previsto, oltre al lavaggio, anche il risciacquo (ed eventualmente una asciugatura). Allo scopo sarebbe necessario effettuare le diverse fasi del ciclo di pulizia con mop di materiali diversi.
Occorre pertanto cambiare tipo di mop, quando si decide di passare dal lavaggio al risciacquo. Per questa fase operativa ci si deve allora spostare presso il carrello porta ricambi di pulizia, o presso il deposito dove è tenuto il nuovo mop da utilizzare per il risciacquo.
Per soddisfare alle varie esigenze inerenti ai particolari tipi pulizia (lavaggio, risciacquo, asciugatura, ecc.) necessita avere una scorta di un certo numero di appropriati mop.
Per superare gli inconvenienti sopra descritti, si utilizza il trovato esposto nel seguito del presente brevetto.
Il trovato consente di utilizzare entrambi i piani di uno stesso mop che se sono di diversa strutturazione adatta per due diverse necessità evitano che l utilizzatore si sposti presso il carrello o presso il magazzino delle scorte per il ricambio del mop.
Il trovato consente, oltre a ridurre il numero degli spostamenti dell’operatore, pure un maggiore sfruttamento dei materiali, perché quando è usurata una delle due superfici attive del mop, consente utilizzo anche della contrapposta superficie che è pure realizzata per essere attiva. Entrambe le due superfici attive sono servite infatti da una unica coppia di alette.
Il trovato adottando la modalità di applicare le alette in continuità e con la stessa giacitura della superficie del mop consente di utilizzare come mop i normali stracci per pavimento di mercato piegandoli e cucendoli a pacco. Il mop così ottenuto dallo straccio consente l’utilizzo di entrambe le superfici, non richiede più l’impiego dello spazzettone e non richiede inoltre più la manipolazione con le mani da parte dell’ operatore per il riassetto e per lo strizzaggio. Il mop così ottenuto con gli stracci per pavimento si comporta infatti come un vero mop per attrezzare la assicella di una scopa. E’ indubbio in quest’ultimo caso che si consegue un considerevole vantaggio economico poiché si realizzano mop partendo da normali stracci per pavimenti esistenti sul mercato reperibili a basso costo.
Il trovato evita inoltre i grossi inconvenienti dovuti alle difficili cuciture di attacco delle dette alette al piano di tessuto del mop.
Il trovato consiste in un mop da applicare alla assicella di scope porta mop comprendente una coppia di alette, un tessuto per la pulizia dei pavimenti ai bordi del quale risultano solidali dette alette per il fissaggio alla assicella di sostenimento del mop, sul quale mop dette alette sono simmetricamente fissate rispetto alle due superfici del tessuto in continuità e con la stessa giacitura di dette superfici.
In tal modo detto mop è impiegabile per la pulizia utilizzando entrambe le superfici del tessuto.
Infatti il fissaggio di dette alette del mop alla struttura di sostenimento data la loro particolare attaccatura di simmetria rispetto alle due superfici consente l’utilizzazione in momenti diversi di entrambe le facce del tessuto e ciò semplicemente capovolgendo il mop su se stesso di 180°. Le alette data la loro particolare attaccatura in posizione di simmetria possono essere indifferentemente ribaltate in entrambi i versi per venire impegnate da parte delle pinze portate dalla assicella.
Vantaggiosamente il trovato utilizza per le alette un materiale ragionevolmente flessibile, potendo essere piegato in entrambi i versi e risultando nel contempo facilitate le operazioni di cucitura inerenti al loro attacco al piano di tessuto del mop.
Un ulteriore vantaggio è dato dal fatto di poter impiegare per le alette un materiale piuttosto rigido, effettuando in tal caso la piega delle estremità direttamente sul mop. Molto vantaggiosamente il trovato consente di impiegare i mop realizzati secondo il trovato con assicelle porta mop anche di lunghezza diversa rispetto a quella che, in genere, è standardizzata per i detti piani. La piegatura di estremità per la applicazione del mop sulla assicella portante della scopa può essere effettuata sia sulle alette, sia direttamente sul piano di tessuto attivo qualora la suddetta assicella portante sia più corta del previsto.
Vantaggiosamente si fissano le alette in prosecuzione al piano di tessuto e con la stessa giacitura. Ciò consente se il piano di tessuto è fatto tutto di materiale attivo di avere entrambe le superfici utilizzabili.
Un ulteriore vantaggio si ottiene se le alette sono poste in prosecuzione al piano di tessuto e questo presenta entrambe le superfici attive e di materiale diverso. In questo caso ognuna delle due superfici è utilizzabile per due diverse esigenze di pulizia. Ciò risulta molto più comodo ed economico rispetto agli attuali mop. Infatti è sufficiente capovolgere il mop da sopra a sotto per avere una superficie dal compito specifico, connessa con il materiale di cui è costituita. Si risparmiano in questo caso elementi che con due distinti mop sarebbero occorsi due volte.
Un ulteriore vantaggio consta nel risparmio di tempo nella produzione necessitando un numero di cuciture laterali minori qualora venga impiegato un unico tessuto ripiegato longitudinalmente.
Quanto in precedenza esposto risulta chiarito dall’esame delle allegate tavole dei disegni. La fig. 1 è la rappresentazione di una generica assicella per scope di cotone esistenti nel mercato provvista alla estremità di dispositivi di serraggio delle alette connesse ai mop da trattenere
La fig. 2 è la rappresentazione di una porzione di mop esistente nel mercato in cui le alette sono cucite sulla estremità della superficie superiore (portante) del mop.
La appendice di materiale cedevole ha la giacitura parallela alla superficie del mop ed ha la parte sollevabile rivolta verso la zona centrale della suddetta superficie.
La appendice è provvista di due occhielli che concorrono a migliorare la presa della detta appendice da parte dei dispositivi di serraggio della assicella della scopa di cotone.
La fig. 3 è la rappresentazione corrispondente alla fig. 2 con la sola differenza che la appendice è priva degli occhielli.
La fig. 4 è la rappresentazione di una porzione di scopa di cotone esistente nel mercato dove è visibile il mop applicato alla assicella con la relativa appendice inserita al di sotto del dispositivo di serraggio della aletta contro la assicella portata dalla scopa, essendo il detto dispositivo di serraggio in posizione di aperto.
La fig. 5 è la rappresentazione corrispondente alla fig. 4 dove il dispositivo di serraggio che si trova nella posizione intermedia tra la posizione di aperto e la posizione di chiuso lascia intravedere quasi al completo la aletta connessa al mop. La aletta è provvista di occhielli.
La fig. 6 è la rappresentazione corrispondente alla fig. 5 con la sola differenza che la aletta è priva di occhielli
La fig. 7 è la rappresentazione di una porzione di mop secondo il presente brevetto dove la aletta connessa alla estremità del mop non sta sopra la superficie del mop ma si trova al di fuori in continuità avente la stessa giacitura del mop.
La aletta non è predisposta ad essere piegata in un determinato verso potendo venire piegata secondo uno qualsiasi dei due versi. La aletta in questo caso è provvista di occhielli.
La fig. 8 è la rappresentazione corrispondente alla fig. 7 con la sola differenza che la aletta è priva di occhielli.
La fig. 9 è la rappresentazione di un porzione di una generica scopa di cotone dove è visibile il mop realizzato secondo il presente brevetto applicato alla assicella con la relativa aletta inserita al di sotto del dispositivo di serraggio, essendo il detto dispositivo di serraggio in posizione di aperto.
La aletta a riposo prima dell’ inserimento, si trova posta in continuità alla superficie del mop e con la stessa giacitura della superficie del mop.
La fig. 10 è la rappresentazione corrispondente alla fig. 9 dove il dispositivo di serraggio che si trova nella posizione intermedia tra la posizione di aperto e la posizione di chiuso lascia intravedere quasi al completo la aletta connessa al mop. La aletta è provvista di occhielli.
La fig. 1 1 è la rappresentazione corrispondente alla fig. 10 con la sola differenza che la aletta è priva di occhielli.
La fig. 12 è la rappresentazione schematica di un mop realizzato secondo il brevetto visto di piatto. Le alette connesse all’estremità del mop non stanno interamente sopra il mop ed hanno la stessa giacitura del mop. Le alette in detta rappresentazione sono provviste di occhielli.
La fig. 13 è la rappresentazione ancora schematica del mop della fig. 12 visto di profilo.
Si nota in questo caso che il mop comprende due distinti piani così da presentare due distinte superfici utili e le alette applicate alle estremità sono comprese nel mezzo dei due piani. Va segnalato che i materiali dei due piani possono essere di natura diversa ed anche possono essere realizzati con orditure diverse.
La fig. 14 è la rappresentazione di una porzione del mop corrispondente alla fig. 13 montata su una porzione di assicella. Si nota che il mop risulta in aderenza alla assicella con la superficie di uno dei due piani e che la aletta risvoltata sulla assicella è stata piegata verso il basso.
La fig. 15 è la rappresentazione di una porzione del mop corrispondente alla fig. 13 montato su una porzione di assicella.
Si nota che il mop risulta in aderenza alla assicella con la superficie del piano contrapposto rispetto a quello della fig. 14 e che la aletta risvoltata sulla assicella è stato piegata verso l’alto e cioè in maniera contrapposta rispetto alla piega praticata nella fig.
14.
La fig. 16 è la rappresentazione di un generico straccio per pavimenti esistente nel mercato provvisto di orlatura perimetrale.
La fig. 17 è la rappresentazione dello stracci di fig. 16 visto di profilo; mentre la fig. 18 è la rappresentazione corrispondente della fig. 17 dove lo stesso straccio presenta una iniziale piega al centro.
La fig. 19 è la rappresentazione di un mop realizzato secondo il brevetto utilizzando uno straccio per pavimenti di mercato piegato in due.
Le alette in continuità col mop ed aventi la giacitura del mop sono fissate tra le due parti sovrapposte dello straccio.
La fig. 20 è la rappresentazione secondo il profilo di testa del mop della fig. 19.
Si è contraddistinto con 1 la generica assicella (articolata o meno) di una scopa di cotone esistente nel mercato; con 2 gli elementi a leva provvisti dei pioli 4 per lo ammorsamento della aletta connessa al mop; con 3 una porzione di mop esistente nel mercato con le alette 5 applicate sopra le superfici superiori di detto mop e rivolte verso l’interno; con 6 la bordatura perimetrale del mop che alla estremità trattiene le alette 5; con 7 gli occhielli delle alette entro cui entrano i pioli 4 dei dispositivi di serraggio 2.
Si è contraddistinto con 8 una porzione di mop realizzata secondo il brevetto provvisto delle alette 9; con 10 gli occhielli praticati nelle alette 9; con 11 e 12 le due superfici attive di un mop realizzato secondo il brevetto; con 15 le alette fissate a mezzo delle cuciture 14 al mop 11, 12; con 13 gli occhielli praticati sulla aletta 15; con 16 una porzione di assicella di sostengo del mop; con 17 un generico straccio per pavimenti; con 18 la orlatura perimetrale che contorna lo straccio 17.
Dopo quanto in precedenza esposto emerge la peculiarità dell’invenzione per le dette caratteristiche.
Non si esce dal brevetto per ogni realizzazione anche migliorativa che persona del ramo potrebbe attuare qualora utilizzi gli insegnamenti del presente brevetto.

Claims (8)

  1. RIVENDICAZIONI 1) Mop, da applicare alle assicelle di scope porta mop, comprendente una coppia di alette, un tessuto per la pulizia dei pavimenti, alle estremità del quale risultano solidali dette alette per il fissaggio alla assicella di sostenimento del mop caratterizzato dal fatto che dette alette sono posizionate in continuità alle estremità contrapposte della superficie attiva pulente e con la stessa giacitura di detta superficie.
  2. 2) Mop, da applicare alle assicelle di scope porta mop secondo la rivendicazione 1 caratterizzato dal fatto che dette alette sono posizionate in maniera solidale tra i due tessuti dotato ciascuno di propria superficie attiva pulente.
  3. 3) Mop, da applicare alle assicelle di scope porta mop secondo la rivendicazione 1 caratterizzato dal fatto che le alette sono fissate al tessuto provvisto di superficie attiva pulente a mezzo di cucitura.
  4. 4) Mop, da applicare alle assicelle di scope porta mop secondo la rivendicazione 1 caratterizzato dal fatto che le alette sono ottenute in continuità dal mop stesso modellandone opportunamente le estremità, avendo pertanto dette alette la stessa giacitura del mop, essendone la continuazione.
  5. 5) Mop, da applicare alle assicelle di scope porta mop secondo la rivendicazione 1 caratterizzato dal fatto che la particolare applicazione delle alette consente di realizzare il mop, ottenuto con la sovrapposizione di due distinti elementi di tessuto disponendo di due superfici attive.
  6. 6) Mop, da applicare alle assicelle di scope porta mop secondo la rivendicazione 5 caratterizzato dal fatto che la particolare applicazione delle alette consente di ottenere mop con due superfici attive aventi prestazioni diverse una dall’altra scelte in funzione delle varie esigenze.
  7. 7) Mop, da applicare alle assicelle di scope porta mop secondo una o più delle rivendicazioni precedenti caratterizzato dal fatto che la particolare applicazione delle alette consente di ottenere il mop piegando su sé stesso almeno una volta un normale straccio per pavimenti esistente sul mercato e che finora viene adoperato a mano o con lo spazzettone.
  8. 8) Mop, da applicare alle assicelle di scope porta mop secondo le rivendicazioni precedenti tutte secondo quanto descritto e raffigurato a solo titolo di esempio per una soluzione preferenziale.
ITPD20000294 1999-12-30 2000-12-27 Mop da applicare alle assicelle di scope porta mop. IT1317390B1 (it)

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