Maurizio Gusso
Presidente dell'associazione IRIS (Insegnamento e Ricerca Interdisciplinare di Storia; sito storico: https://www.storieinrete.org; sito più recente: https://www.storieinrete.it; pagina FB: https://www.facebook.com/IRIS-Didattica-della-Storia-109166944575645).
Membro del Direttivo dell'associazione Clio '92 (sito: https://www.clio92.org; pagina FB: https://it-it.facebook.com/clio92).
Membro della Segreteria del Coordinamento Scientifico e Organizzativo della Rete Milanosifastoria e del Comitato Organizzatore del Progetto pluriennale Milanosifastoria (https://www.storieinrete.it/milanosifastoria; https://www.storieinrete.org/storie_wp/?p=13082; pagina FB: www.facebook.com/milanosifastoria), giunto nel 2023-2024 alla sua decima edizione (https://www.storieinrete.org/storie_wp/?p=22697) e promosso dalla Rete omonima e dal Comune di Milano, in collaborazione con Archivio di Stato di Milano, Circolo Filologico Milanese, Civica Scuola di Cinema Luchino Visconti, Emit Feltrinelli, Istituto Confucio - Università degli Studi di Milano, Soprintendenza Archivistica per la Lombardia e Ufficio Scolastico Regionale per la Lombardia (USRLo) - Ambito Territoriale di Milano, con il patrocinio del Dipartimento di Pedagogia dell'Università Cattolica di Milano, del Dipartimento di Studi Internazionali, Giuridici e Storico-Politici e del Dipartimento di Studi storici dell'Università degli Studi di Milano e del FAI (Fondo Ambiente Italiano) - Presidenza Regionale Lombardia e gemellato con la Festa Internazionale della Storia di Bologna.
Membro del Tavolo tecnico-scientifico di didattica della Storia dell'USRLo.
Membro dell'équipe di coordinamento del Progetto pluriennale "Cinema e Storia" (https://www.storieinrete.it/progetti/cinema-e-storia), giunto nel 2023-2024 alla sua X edizione (https://www.storieinrete.org/storie_wp/?p=22664) e promosso da ILSC (Istituto lombardo di storia contemporanea), IRIS, Istituto Bergamasco per la Storia della Resistenza e dell'Età Contemporanea, Istituto Mantovano di Storia Contemporanea, Istituto nazionale Ferruccio Parri - Rete degli Istituti storici della Resistenza e dell'età contemporanea e Società Umanitaria.
Socio dell'Associazione Italiana per la Public History (AIHP) e suo rappresentante nella Commissione didattica del Coordinamento della Giunta centrale per gli studi storici e delle Società storiche italiane.
Membro del Comitato Tecnico Scientifico di "Fare storia insieme!" - Rete di scuole per la Public History of Education.
Socio della Società italiana di Didattica della Storia (SiDiDast).
Già docente di ruolo di Italiano, Storia ed Educazione civica negli Istituti di istruzione secondaria di secondo grado e professore a contratto di Didattica della storia e discipline affini presso l'Università degli Studi di Milano, l'Università degli Studi di Milano Bicocca e l'Università Cattolica di Milano.
Formatore degli insegnanti delle scuole di ogni ordine e grado (inclusa l'educazione degli adulti), al crocevia fra storia, geografia, lingue e letterature, musica, cinema, arti visive, educazione interculturale, alla cittadinanza, alla pace, ai diritti umani, alle pari opportunità, allo sviluppo sostenibile, al patrimonio e ai media.
Gli ambiti prevalenti di ricerca sono attualmente quelli relativi
a) alla revisione dei curricoli (e delle pratiche didattiche) di storia in un'ottica pluridimensionale (ambientale, demografica, economica, sociale, politica, culturale), 'glocale', comparata, interculturale, inclusiva, di 'genere', intergenerazionale, per problemi, persistenze di lunga durata e grandi processi di trasformazione;
b) ai modelli di formazione storica dei cittadini, degli studenti e degli insegnanti di storia delle scuole di ogni grado e ordine;
c) alla storia della didattica della storia in Italia e in altri paesi, in un'ottica comparata;
d) alla Public History, con particolare riferimento alla storia contemporanea, agli usi sociali (e all'uso pubblico) di memoria, oblio e storia e alla trattazione delle questioni sensibili e controverse;
e) alle rappresentazioni letterarie, filmiche e musicali (con particolare riferimento alle 'canzoni d'autore' italofone, francofone, ispanofone, lusofone, catalane, anglofone, tedesche e polacche) di alcuni nodi della storia del Novecento di Milano, italiana (età giolittiana, guerre mondiali, fascismo, antifascismo, Resistenza, età repubblicana) ed euramericana e di alcune problematiche in particolare (lavoro, istruzione/educazione, processi di democratizzazione, conflitti e movimenti sociali, migrazioni e politiche migratorie, differenze di genere, Welfare State, transizione dalla società industriale alla società 'post-industriale', questione ambientale, lungo '68 internazionale, Unione Europea, pace/guerra);
f) alla didattica degli archiviscolastici e assistenziali.
Address: Via Petrella 7 - 20124 Milano (Italia)
Membro del Direttivo dell'associazione Clio '92 (sito: https://www.clio92.org; pagina FB: https://it-it.facebook.com/clio92).
Membro della Segreteria del Coordinamento Scientifico e Organizzativo della Rete Milanosifastoria e del Comitato Organizzatore del Progetto pluriennale Milanosifastoria (https://www.storieinrete.it/milanosifastoria; https://www.storieinrete.org/storie_wp/?p=13082; pagina FB: www.facebook.com/milanosifastoria), giunto nel 2023-2024 alla sua decima edizione (https://www.storieinrete.org/storie_wp/?p=22697) e promosso dalla Rete omonima e dal Comune di Milano, in collaborazione con Archivio di Stato di Milano, Circolo Filologico Milanese, Civica Scuola di Cinema Luchino Visconti, Emit Feltrinelli, Istituto Confucio - Università degli Studi di Milano, Soprintendenza Archivistica per la Lombardia e Ufficio Scolastico Regionale per la Lombardia (USRLo) - Ambito Territoriale di Milano, con il patrocinio del Dipartimento di Pedagogia dell'Università Cattolica di Milano, del Dipartimento di Studi Internazionali, Giuridici e Storico-Politici e del Dipartimento di Studi storici dell'Università degli Studi di Milano e del FAI (Fondo Ambiente Italiano) - Presidenza Regionale Lombardia e gemellato con la Festa Internazionale della Storia di Bologna.
Membro del Tavolo tecnico-scientifico di didattica della Storia dell'USRLo.
Membro dell'équipe di coordinamento del Progetto pluriennale "Cinema e Storia" (https://www.storieinrete.it/progetti/cinema-e-storia), giunto nel 2023-2024 alla sua X edizione (https://www.storieinrete.org/storie_wp/?p=22664) e promosso da ILSC (Istituto lombardo di storia contemporanea), IRIS, Istituto Bergamasco per la Storia della Resistenza e dell'Età Contemporanea, Istituto Mantovano di Storia Contemporanea, Istituto nazionale Ferruccio Parri - Rete degli Istituti storici della Resistenza e dell'età contemporanea e Società Umanitaria.
Socio dell'Associazione Italiana per la Public History (AIHP) e suo rappresentante nella Commissione didattica del Coordinamento della Giunta centrale per gli studi storici e delle Società storiche italiane.
Membro del Comitato Tecnico Scientifico di "Fare storia insieme!" - Rete di scuole per la Public History of Education.
Socio della Società italiana di Didattica della Storia (SiDiDast).
Già docente di ruolo di Italiano, Storia ed Educazione civica negli Istituti di istruzione secondaria di secondo grado e professore a contratto di Didattica della storia e discipline affini presso l'Università degli Studi di Milano, l'Università degli Studi di Milano Bicocca e l'Università Cattolica di Milano.
Formatore degli insegnanti delle scuole di ogni ordine e grado (inclusa l'educazione degli adulti), al crocevia fra storia, geografia, lingue e letterature, musica, cinema, arti visive, educazione interculturale, alla cittadinanza, alla pace, ai diritti umani, alle pari opportunità, allo sviluppo sostenibile, al patrimonio e ai media.
Gli ambiti prevalenti di ricerca sono attualmente quelli relativi
a) alla revisione dei curricoli (e delle pratiche didattiche) di storia in un'ottica pluridimensionale (ambientale, demografica, economica, sociale, politica, culturale), 'glocale', comparata, interculturale, inclusiva, di 'genere', intergenerazionale, per problemi, persistenze di lunga durata e grandi processi di trasformazione;
b) ai modelli di formazione storica dei cittadini, degli studenti e degli insegnanti di storia delle scuole di ogni grado e ordine;
c) alla storia della didattica della storia in Italia e in altri paesi, in un'ottica comparata;
d) alla Public History, con particolare riferimento alla storia contemporanea, agli usi sociali (e all'uso pubblico) di memoria, oblio e storia e alla trattazione delle questioni sensibili e controverse;
e) alle rappresentazioni letterarie, filmiche e musicali (con particolare riferimento alle 'canzoni d'autore' italofone, francofone, ispanofone, lusofone, catalane, anglofone, tedesche e polacche) di alcuni nodi della storia del Novecento di Milano, italiana (età giolittiana, guerre mondiali, fascismo, antifascismo, Resistenza, età repubblicana) ed euramericana e di alcune problematiche in particolare (lavoro, istruzione/educazione, processi di democratizzazione, conflitti e movimenti sociali, migrazioni e politiche migratorie, differenze di genere, Welfare State, transizione dalla società industriale alla società 'post-industriale', questione ambientale, lungo '68 internazionale, Unione Europea, pace/guerra);
f) alla didattica degli archiviscolastici e assistenziali.
Address: Via Petrella 7 - 20124 Milano (Italia)
less
InterestsView All (808)
Uploads
L’iniziativa rientra nell’ambito della quarta edizione ("Milano città aperta") del Progetto pluriennale Milanosifastoria (6 novembre 2017 – ottobre 2018), promossa da Comune di Milano e Rete Milanosifastoria, in collaborazione con Archivio di Stato di Milano, Circolo Filologico Milanese, Civica Scuola di Cinema Luchino Visconti – Fondazione Milano, Soprintendenza Archivistica per la Lombardia e Ufficio Scolastico Regionale per la Lombardia – Ambito Territoriale di Milano; con il patrocinio del Dipartimento di Pedagogia dell’Università Cattolica di Milano, dei Dipartimenti di Studi Internazionali, Giuridici e Storico-Politici e di Studi storici dell’Università degli Studi di Milano e del FAI (Fondo Ambiente Italiano) – Presidenza Regionale Lombardia; in gemellaggio con la Festa Internazionale della Storia di Bologna.
Testi delle seguenti cinque canzoni in lingua originaria (con le traduzioni letterali italiane a fronte di Maurizio Gusso):
* "L’estaca" (1968) del cantautore catalano Lluís Llach;
* la sua cover "Mury" (1978) del cantautore polacco Jacek Kaczmarski;
* "Valsinha" (1971) dei cantautori brasiliani Chico Buarque e Vinícius de Moraes;
* "Vientos del pueblo" (1973) del cantautore cileno Víctor Jara, con versi del poeta spagnolo Miguel Hernández;
* "Une sorcière comme les autres" (1975) della cantautrice francese Anne Sylvestre.
* Ivan Della Mea, "O cara moglie" (1966);
* Paolo Pietrangeli, "Contessa" (1966);
* Sergio Endrigo, "Camminando e cantando" (1968), cover di "Pra não dizer que não falei das flores (Caminhando e cantando)" (1968) del cantautore brasiliano Gerardo Vandré;
* Fabrizio De André, "Canzone del maggio" (1973), liberamente ispirata a "Chacun de vous est concerné" (1968) della cantautrice francese Dominique Grange;
* Giovanna Marini, "I treni per Reggio Calabria" (1973);
* Eugenio Finardi, "Musica ribelle" (1976);
* Francesco Guccini, "Libera nos Domine" (1978);
* Ivano Fossati, "Cara democrazia (ritorna a casa che non è tardi)" (2006);
- Pippo Pollina, "Grida no" (2008), cover di "Sage Nein!" (1993) del cantautore tedesco Konstantin Wecker;
- Alessio Lega, "La piazza la loggia la gru" (novembre-dicembre 2010).
L’iniziativa rientra nell’ambito della quarta edizione ("Milano città aperta") del Progetto pluriennale Milanosifastoria (6 novembre 2017 – ottobre 2018), promossa da Comune di Milano e Rete Milanosifastoria, in collaborazione con Archivio di Stato di Milano, Circolo Filologico Milanese, Civica Scuola di Cinema Luchino Visconti – Fondazione Milano, Soprintendenza Archivistica per la Lombardia e Ufficio Scolastico Regionale per la Lombardia – Ambito Territoriale di Milano; con il patrocinio del Dipartimento di Pedagogia dell’Università Cattolica di Milano, dei Dipartimenti di Studi storici e di Studi Internazionali, Giuridici e Storico-Politici dell’Università degli Studi di Milano e del FAI (Fondo Ambiente Italiano) – Presidenza Regionale Lombardia; in gemellaggio con la Festa Internazionale della Storia di Bologna.
Canzoni di José Afonso, Joan Baez, Wolf Biermann, Maria del Mar Bonet (e Lluís Serrahima), Georges Brassens (con una cover di Fabrizio De André), Chico Buarque (e Vinícius de Moraes; con una cover di Sergio Bardotti e Mia Martini), Bob Dylan, Eugenio Finardi, León Gieco, Dominique Grange (con una cover di Fabrizio De André), Francesco Guccini, Víctor Jara (su versi di Miguel Hernández), Karel Kryl, John Lennon (e Yōko Ono), Lluís Llach (con una cover di Jacek Kaczmarski, con Przemysław Gintrowski e Zbigniew Łapiński), Giovanna Marini, Bob Marley e Peter Tosh (con The Wailers), Pablo Milanés (su versi di Nicolás Guillén), Georges Moustaki, Helen Reddy (e Ray Burton), Judith Reyes, Buffy Sainte-Marie, Nina Simone, Cat Stevens, Anne Sylvestre, Mikīs Theodōrakīs (con Antōnīs Kaloyannīs), Geraldo Vandré (con una cover di Sergio Endrigo), Daniel Viglietti, Vladimir Vysockij e Atahualpa Yupanqui (e Pablo del Cerro / Paula “Nenette” Pepín; rielaborazione di una canzone di Ñico Saquito).
Il resoconto si articola in cinque paragrafi, corrispondenti ad altrettante fasi successive del Laboratorio formativo adulto.
Il primo (pp. 55-56) consiste nella "Presentazione del laboratorio", a cui hanno partecipato 17 insegnanti italiani di scuola secondaria di primo e secondo grado.
Il secondo (pp. 56-65) riguarda il "Primo percorso laboratoriale 'Il lavoro in alcune canzoni italiane di età repubblicana'": "O cara moglie" (1966) di Ivan Della Mea; "Vedrai com'è bello" (1967) di Gualtiero Bertelli; "Gli operai" (1972) di Giorgio Gaber; "I treni per Reggio Calabria" (1976) di Giovanna Marini; "Terra dove andare" (1988) di Ivano Fossati; "Eroe (Storia di Luigi delle Bicocche)" di Caparezza (2008); "La piazza la loggia la gru" (2013) di Alessio Lega; "Le donne piangono in macchina" (2014) di Eugenio Finardi.
Il terzo (pp. 65-66) concerne un "Secondo percorso laboratoriale 'Il lavoro in alcuni film italiani di età repubblicana'".
Il quarto (pp. 66-67) riguarda "Esempi di intrecci fra testi letterari, film e/o canzoni sul lavoro nell'Italia repubblicana": "La vita agra" dal romanzo (1962) di Luciano Bianciardi al film (1964) di Carlo Lizzani; il confronto fra il racconto di Italo Calvino, "L'avventura di due sposi" (1958), "Canzone triste" di Calvino e Sergio Liberovici, interpretata da Franca Di Rienzo o da Margot (Margherita Galante Garrone), e "Renzo e Luciana" di Mario Monicelli, primo atto del film in quattro atti "Boccaccio '70" (1962).
Il quinto (pp. 67-69) riporta un "Bilancio metacognitivo complessivo del laboratorio".
Lo scritto è stato pubblicato nelle pp. 35-53 del volume (che raccoglie gli Atti della XXII Scuola Estiva di Arcevia) "La storia oltre i manuali. Come usare testi storiografici e testi di finzione storica", a cura di Daniela Dalola e Maria Teresa Rabitti, Mnanmon, Milano, 2017.
Il contributo si articola in nove paragrafi.
Il primo (pp. 35-36) è una "Premessa" metodologica su "[...] canzoni e film come specifici casi esemplificativi di un più generale approccio integrato (linguistico-comunicativo, estetico e storico) alle 'opere d'arte' e alle 'arti' in senso lato [...]" (p. 35).
Il secondo (pp. 36-38) esplicita "Un approccio storico-interdisciplinare a film e canzoni come 'specchi', testi, fonti, 'scritture artistiche della storia' e 'agenti di storia'".
Il terzo (pp. 39-40) esamina "Vari usi didattici possibili di canzoni e film come fonti".
Il quarto (pp. 40-41) affronta la domanda "Per quali tipi di storia canzoni e film possono essere considerati come fonti?".
Il quinto paragrafo (pp. 41-45) propone "Due esempi di percorsi testo/fonte-serie-contestualizzazione: rappresentazioni musicali e filmiche di alcuini nodi nella storia del lavoro nell'Italia repubblicana".
Il primo è quello del laboratorio "L'uso di film e canzoni nell'insegnamento/apprendimento della storia. Alcuni nodi cruciali nella storia del lavoro nell'Italia repubblicana" (Arcevia, 24-25 agosto 2016), coordinato da Maurizio Gusso e imperniato sull'ascolto/lettura, sull'analisi, sul confronto e sulla storicizzazione di una rosa di sette canzoni d'autore italiane, incise fra il 1966 e il 2014. Il secondo è la proiezione (Chiesa di San Francesco ad Arcevia, 23 agosto 2016) dell'antologia video "Film italiani ed europei sul lavoro dopo il 1945. Panoramica storica" di Tina Bontempo, Simone Campanozzi, Claudio A. Colombo, Maurizio Guerri, Maurizio Gusso e Daniele Vola, ILSC - INSMLI - IRIS - Società Umanitaria, Milano, 2016, 71').
Il sesto paragrafo (pp. 45-46) - "Il 'doppio passato' (epoca di ambientazione e di produzione dell'opera). Due esempi" - esamina due esempi di "doppio passato": il film di Wilma Labate, "Signorinaeffe" (2007) e la canzone di Alessio Lega, "La piazza la loggia la gru" datata "Novembre/dicembre 2010", ma incisa in CD nel 2013).
Il settimo ("Tutti i film e le canzoni hanno una loro storicità, ma alcuni hanno uno spessore storico particolare", p. 46) accenna a due esempi di canzoni e film caratterizzati da una particolare ispirazione storica: il film di Elio Petri, "La classe operaia va in paradiso" (1971) e la canzone di Giovanna Marini, "I treni per Reggio Calabria" (1976).
L'ottavo ("Storicità e 'finzione' nei film e nelle canzoni a sfondo storico. Due esempi", pp. 46-47) accenna al film di Giuseppe De Santis, "Riso amaro" (1948) e alla canzone (già citata) "I treni per Reggio Calabria".
Il nono paragrafo (pp. 47-49) conclude sostenendo la "Necessità, utilità e sostenibilità di un approccio didattico storico-interdisciplinare a film e canzoni" ed è seguita da una "Bibliografia" (pp. 50-53), in forma di 'note all'americana'.
Il primo paragrafo ("'Storia generale': un'espressione polisemica": pp. 49-51), a proposito dell'aggettivo "generale" nell'espressione "storia generale", individua "[...] diversi possibili significati, riferibili a cinque grandi ordini di variabili: tempo; spazio; soggetti storici/"forze storiche"; "variabili di civiltà"; grado di generalizzabilità e di sintesi" (p. 49).
Il secondo paragrafo (pp. 51-52) introduce la distinzione fra "Le 'Storie parzialmente generali' e la 'Storia generale complessiva'".
Il terzo paragrafo (pp. 52-54) esamina "Crisi della 'Storia universale' tradizionale e nuovi orientamenti storiografici", convergenti "[...] nella critica dello pseudouniversalismo roduzionista e nella prospettiva di un 'passaggio dalla storia alle storie'" (p. 54).
Il quarto paragrafo (pp. 54-56) vaglia criticamente la prospettiva di passare "Dalla tradizionale 'Storia generale esperta' a nuove forme di 'Storia generale scolastica'".
Il quinto Paragrafo (pp. 56-58) affronta la questione "Come armonizzare quadri storici di riferimento generali e approfondimenti critici?" .
Il sesto paragrafo parte dalla domanda "Come selezionare e raggruppare le 'conoscenze storiche significative'?" per esplicitare alcuni criteri trasparenti di scelta.
Il settimo e ultimo paragrafo contiene i "Riferimenti bibliografici" citati nell'articolo in forma di 'note all'americana'.
Il primo paragrafo ("Introduzione") chiarisce come lo scritto intenda contribuire a mettere a fuoco i problemi connessi ai complessi rapporti fra educazione alla cittadinanza e storia, proponendo anzitutto un abbozzo di analisi del caso italiano, per sviluppare, poi, l'ipotesi di una "solidarietà reciproca" fra 'educazioni' (alla cittadinanza, interculturale cc.) e discipline e applicarla, infine, ai rapprti fra educazione alla cittadinanza e storia.
Il secondo paragrafo ("Storia, Educazione civica, Cittadinanza e Costituzione ed educazione alla cittadinanza: il caso italiano") esamina il caso italiano e in particolare il passaggio cruciale dall'Educazione civica (1958-2008) a Cittadinanza e Costituzione (dopo il 2008) e il dibattito italiano corrispondente.
Il terzo paragrafo ("La solidarietà reciproca fra educazione alla cittadinanza e storia come caso particolare di quella fra 'educazioni' e discipline scolastiche") chiarisce l'ipotesi di una "mutua solidarietà" fra 'educazioni' e discipline e, in particolare, fra educazione alla cittadinanza e storia.
Dopo una breve "Conclusione" (quarto paragrafo), il contributo termina con i "Riferimenti bibliografici", in forma di 'note all'americana'.
La premierè partie de ce texte (2. "Histoire, éducation civique, Citoyenneté et Constitution et éducation à la citoyenneté: le cas italien": pp.378-383) est destinée à informer les lecteurs d'autres pays sur l'évolution plus récente de la réglementation des enseignements d'Histoire, d'Éducation civique et de Citoyenneté et Constitution dans le système éducatif italien.
La seconde partie (3. "La solidarité réciproque entre éducation à la citoyenneté et histoire comme cas particulier de celle entre les 'éducations à' et les disciplines scolaires": pp. 383-389) propose une "solidarité mutuelle'" entre "éducations à" et disciplines et, notamment, entre éducation à la citoyenneté et histoire.
Après une conclusion synthétique (4. "Conclusion": p. 389), le texte se termine par les "Références bibliographiques" (pp. 389-392).
Il primo paragrafo (pp. 17-21) individua "Alcuni aspetti positivi" della prima edizione.
Anzitutto tale edizione (3 novembre 2014 - settembre 2015) "[...] si è articolata in 86 iniziative, di cui 28 concentrate nella Settimana di apertura (3-9 novembre 2014), con un discreto successo di pubblico e critica" (p. 17).
"Un secondo aspetto positivo è il consolidamento e l'allargamento della Rete MSFS (milanosifastoria@libero.it), che nel corso della prima edizione ha visto crescere
* i sottoscrittori del Documento di base, membri del Comitato promotore (CP) del Progetto MSFS;
* i soggetti collettivi aderenti al protocollo d'intesa costitutivo della Rete MSFS e i loro rappresentanti nel Coordinamento Scientifico e Organizzativo (CSO) di Rete MSFS;
* i membri della Segreteria del CSO" (pp. 17-18).
"Un terzo aspetto positivo è la costruzione di forme sempre più ampie, approfondite e collaudate di cooperazione fra soggetti promotori (Rete MSFS e Comune di Milano), collaboratori, patrocinatori e gemellati (Festa Internazionale della Storia di Bologna" (p. 19).
"Un quarto è la conferma fattuale della validità delle soluzioni specifiche che caratterizzano il Progetto MSFS rispetto alla maggior parte delle Feste e dei Festival della Storia esistenti in Italia: la struttura democratica, pluralistica e partecipativa; l'intreccio fra ricerca, documentazione, divulgazione, formazione e didattica in ambito storico-interdisciplinare; la focalizzazione prevalente di ogni edizione su una tematica specifica; il suo andamento ad anno scaolstico/accademico, anziché ad anno solare; l'uso della Settimana di apertura di ogni edizione come trampolino di lancio, unitario e differenziato, delle attività del resto dell'anno; la gradualità realistica del radicamento territoriale in un'area popolosissima e complessa come quella milanese e delle aperture comparative con altre aree territoriali italiane, se non anche europee ed extraeuropee" (pp. 19.20).
"Un quinto è la conferma fattuale della durevole rilevanza della problematica affrontata nella prima edizione (la storia di istruzione, formazione ed educazione)" (p. 20): infatti, nel secondo anno 2015-2016 del Progetto ("Milano: il lavoro, la storia"), "[...] ci sono stati ulteriori sviluppi del tema al centro della prima edizione, grazie anche agli intrecci congeniti fra le due problematiche" (ibidem).
Il secondo paragrafo (pp. 21-25) esamina "Alcuni limiti costitutivi originari, in corso di superamento graduale".
Lo scritto si articola in nove paragrafi.
Il primo (pp. 15-16) contiene "Quattro premesse", relative all'uso convenzionale del termine "arte" nell'accezione allargata (estesa dalle arti figurative a letteratura, cinema, musica ecc.), alla teoria dell'arte come "rappresentazione", alla complessità dei fenomeni artistici (e alla conseguente problematicità di una teoria dell'arte) e dei rapporti tra storia e "finzione".
Il secondo (pp. 16-18) propone "Un approccio storico-interdisciplinare alle opere d'arte come specchi, testi, fonti, agenti di storia e scritture artistiche della storia".
Il terzo (p. 18) prende in esame "Vari usi didattici delle opere d'arte come fonti": gli usi "illustrativo", "proiettivo" (come icebreaker) e "documentario".
Il quarto (pp. 19-20) risponde alla domanda-chiave "Per quali tipi di storia le opere d'arte possono essere considerate come fonti?".
Il quinto (pp. 20-21) propone "Il percorso testo/fonte-serie-contestualizzazione".
Il sesto (pp. 21-23) illustra "Un esempio di percorso dal testo al contesto: rappresentazioni letterarie, filmiche e storiografiche delle rivolte per le terre demaniali in Sicilia (1860)" attraverso l'"Analisi del racconto ' Libertà' (1882) del Verga" (p. 21), il "Confronto fra 'Libertà' e il film Bronte... (1972) di Vancini" (pp. 21-23) e la "Contestualizzazione tramite testi storiografici specifici" (p. 23).
Il settimo (p. 24) affronta la questione de "Il 'doppio passato' (epoca di ambientazione e di produzione dell'opera)", attraverso l'esempio del film di Florestano Vancini, "Bronte. Cronaca di un massacro che i libri di storia non hanno raccontato" (1972).
L'ottavo (pp. 25-29), intitolato "Storicità e 'finzione' nelle opere d'arte a sfondo storico. Un esempio: Bronte... di Vancini", analizza la "Struttura narrativa del film" (p. 25), la "Genesi di Bronte..." (pp. 25-26), le "Fonti esplicite del film" (p. 26), le "Fonti implicite di Bronte..." (pp.26-27), gli "Intrecci e scarti fra elementi documentari ed elementi di finzione filmica e narrativa" (p. 27), risponde alla domanda-chiave "Quali informazioni storiche Bronte... contiene sull'epoca in cui è stato concepito e prodotto?" (pp. 27-28), esamina "Le ricostruzioni storiografiche dei fatti di Bronte" (pp. 28-29) e "Uso pubblico della rivolta di Bronte e Public History" (p. 29) e suggerisce "Possibili piste didattiche" (p. 29).
Il nono paragrafo (p. 30), intitolato "Necessità, utilità e sostenibilità di un approccio didattico storico-interdisciplinare alle opere d'arte", è seguito da una "Bibliografia" (pp. 31-34).
In seguito al protrarsi dei laboratori didattici decentrati nelle scuole, il quinto e ultimo incontro del Corso di formazione "Il mondo del lavoro dal secondo dopoguerra" è stato posticipato dal 10 aprile all'11 maggio 2016, dopo l'ultimo laboratorio didattico decentrato.
La nuova versione del programma riferisce i titoli e i dati essenziali dei 15 film antologizzati nell’Antologia video "Film italiani ed europei sul lavoro dopo il 1945. Panoramica storica" di Tina Bontempo, Simone Campanozzi, Claudio A. Colombo, Maurizio Guerri, Maurizio Gusso e Daniele Vola (con la collaborazione tecnica di Igor Pizzirusso), ILSC – INSMLI – IRIS – Società Umanitaria, Milano, 2016, b/n e col., 71′ (riportati in ordine cronologico di ambientazione storica). Rispetto ai film previsti nella versione originaria del programma, in seguito agli incontri di formazione con gli insegnanti si sono aggiunti i film di Giuseppe De Santis, "Riso amaro" (Italia, 1949), Vittorio De Sica, "Il tetto" (Italia, 1956), Cinzia TH Torrini, "Iqbal" (Italia/Sri Lanka, 1998), Ken Loach, "The Navigators" / "Paul, Mick e gli altri" (Gran Bretagna, 2001) e "It’s a free world…" / "In questo mondo libero… " (Gran Bretagna/Italia/Germania/Spagna, 2007).
La nuova versione del programma riferisce anche i titoli e i dati essenziali degli altri film, esaminati con gli insegnanti, ma non antologizzati nella videoantologia citata, ossia Luchino Visconti, "Rocco e i suoi fratelli" (Italia/Francia, 1960, da Giovanni Testori, "Il ponte della Ghisolfa", Feltrinelli, Milano, 1958), Mario Monicelli, "Romanzo popolare" (Italia/Francia, 1974), Ken Loach, "Bread and Roses" (Gran Bretagna/Germania/Spagna/Italia/Francia/Svizzera, 2000),
Federico Rizzo, "Fuga dal call center" (Italia, 2009) e Luc e Jean-Pierre Dardenne, "Deux jours, une nuit" / "Due giorni, una notte" (Belgio/Francia/Italia, 2014).
La bibliografia, che riguarda prevalentemente una documentazione in lingua italiana, riporta in particolare pubblicazioni di IRIS, dei soggetti (Clio '92 e LANDIS) a cui è associata, delle reti (Rete ELLIS e Rete Milanosifastoria) di cui fa parte e dei Progetti (L'Officina dello storico e Milanosifastoria) a cui partecipa.
La bibliografia si articola in 14 voci:
1. "Utilità e necessità della cultura e della formazione storica";
2. "Rappresentazioni/immagini della storia e bisogni di formazione storica negli studenti e nei giovani";
3. "La formazione degli insegnanti di storia fra istituzioni e soggettività";
4. "Storia, memoria e media: uso pubblico della memoria e della storia, divulgazione storica e Public History";
5. "Specificità di IRIS e sua cooperazione con altri soggetti e reti";
6. Educazione al patrimonio e storia: IRIS, L'Officina dello storico, Clio '92, LANDIS e Commissione Formazione INSMLI" (Istituto nazionale per la storia del movimento di liberazione in Italia);
7. "Didattica storico-interdisciplinare e cultura digitale: Clio '92, IRIS, BBN Editrice e INSMLI";
8. "Progetto/Rete Milanosifastoria e Festa Internazionale della Storia di Bologna";
9. "Progettazione curricolare, didattica laboratoriale e approccio per competenze in storia e nell'area geo-storico-sociale";
10. "Solidarietà reciproca fra storia e 'nuove educazioni'. Un esempio: l'educazione alla cittadinanza interculturale";
11. "Storia e 'finzione': rappresentazioni 'artistiche' del passato fra ricerca, divulgazione e didattica";
12. "Storia e letteratura, fra ricerca, divulgazione e didattica";
13. "Storia e cinema, fra ricerca, divulgazione e didattica";
14. "Storia e canzoni, fra ricerca, divulgazione e didattica".
La "Sitografia essenziale" (voce n. 15) riguarda solo portali, siti e pagine web/Facebook relativi ai soggetti che hanno promosso il Seminario o che vi hanno collaborato.
Il primo paragrafo ("Genesi della canzone": pp. 63-67) ricostruisce, in base ad alcune testimonianze di E. A. Mario e della figlia primogenita Bruna Catalano Gaeta, le tappe della composizione della canzone, dalle prime tre strofe, composte dopo la 'rotta di Caporetto' (iniziata il 24 ottobre 1917) e dopo la Seconda battaglia del Piave (15-22 giugno 1918), alla quarta strofa, aggiunta dopo la Terza battaglia del Piave (24 ottobre - 4 novembre 1918).
Il secondo paragrafo (pp. 67-71), intitolato "'Fortuna' della canzone e sue versioni successive", esamina la vicenda paradossale de "La leggenda del Piave", unica composizione autorizzata durante la traslazione della salma del Milite Ignoto da Aquileia a Roma, ma successivamente sottoposta a varie censure da parte del regime fascista, adottata provvisoriamente come inno nazionale italiano (al posto della "Marcia Reale" di Giuseppe Gabetti) da parte del Governo Badoglio dopo l'Armistizio di Cassibile (3 settembre 1943) e l'8 settembre 1943, ma sostituita dal "Canto degli Italiani" (1847) di Goffredo Mameli e Michele Novaro, a partire dal 4 novembre 1946. Ancor più paradossale è la vicenda del Gaeta: poco dopo aver ricevuto il 25 novembre 1921 le insegne di Commendatore della Corona d'Italia dal Re Vittorio Emanuele III, fu licenziato dall'amministrazione delle Poste di Napoli per l'incompatibilità fra la sua attività di musicista e il suo lavoro di impiegato. Inoltre la SIAE (Società Italiana degli Autori ed Editori) a lungo non riconobbe i diritti d'autore del Gaeta in quanto considerava impropriamente "La Leggenda del Piave" come un inno nazionale.
Il terzo paragrafo (pp. 71-73) abbozza un "Inquadramento della canzone nella vita e nell'opera di E. A. Mario", esaminando anche la fortuna storiografica de "La leggenda del Piave", che "[...] si situa al crocevia fra i componimenti poetici italiani a taglio storico-politico, ancora firmati Gaeta, e le canzoni italiane e napoletane di E. A. Mario sulla prima guerra mondiale" (p. 71).
Lo scritto si conclude con i "Riferimenti bibliografici" (pp. 73-74).
Il Laboratorio si svolge in occasione dell'evento finale (Fabbrica del Vapore, Milano, 18-20 marzo 2016) del Progetto "Dire, Fare, Educare: un percorso per Milano città educativa", istituito dal Comune di Milano - Assessorato all'Educazione e Istruzione, e della seconda edizione 2015-2016 ("Milano: il lavoro, la storia") del Progetto Milanosifastoria, promosso da Comune di Milano e Rete Milanosifastoria.
La videoantologia è un montaggio di 26 sequenze tratte da 11 film italiani (due di Giuseppe De Santis e uno a testa per Vittorio De Sica, Wilma Labate, Carlo Lizzani, Mario Monicelli, Ermanno Olmi, Elio Petri, Gillo Pontecorvo, Cinzia TH Torrini e Paolo Virzì), tre inglesi (uno di Nigel Cole e due di Ken Loach) e uno francese (di Laurent Cantet) sulla storia del lavoro dipendente in Italia, Gran Bretagna, Francia e Pakistan dopo il 1945.
Il Seminario rientra nell'ambito della seconda edizione 2015-2016 ("Milano: il lavoro, la storia") del Progetto pluriennale "Milanosifastoria", promosso da Comune di Milano e Rete Milanosifastoria, in collaborazione con Archivio di Stato di Milano, Fondazione Milano, Soprintendenza Archivistica per la Lombardia e USR per la Lombardia - Ambito Territoriale di Milano; con il patrocinio del Dipartimento di Pedagogia dell'Università Cattolica di Milano, del Dipartimento di Studi storici dell'Università degli Studi di Milano e del FAI (Fondo Ambiente Italiano) - Presidenza Regionale Lombardia; in gemellaggio con la Festa Internazionale della Storia di Bologna; con il contributo di BPM (Banca Popolare di Milano) e Fondazione Cariplo.
Dopo i saluti dei soggetti promotori e la presentazione del Seminario, sono previste quattro comunicazioni di Silvana Citterio ("La Storia e le storie del mondo: quali idee per un curricolo?"), Maurizio Gusso ("Storia, cinema, letteratura e canzoni, fra ricerca, divulgazione e didattiaca"), Roberta Madoi ("Beni Culturali e storia del territorio") e Marilena Salvarezza ("Educazioni e storia per una lettura del tempo presente", a cura di Portare il Mondo a Scuola). Il Seminario si conclude con un dibattito e con le repliche di relatrici e relatore.
Il Seminario sarà seguito (ore 16.30 - 18.30) dall'Assemblea ordinaria dei soci di IRIS , la cui prima parte (fino alle 17.30), dedicata alla presentazione e alla discussione della "Relazione di attività di IRIS 2015-2016" e del "Programma di attività di IRIS 2016-2017", è aperta anche alla partecipazione dei non soci.
L'antologia video è un montaggio di 26 sequenze (o 'macrosequenze') tratte da 15 film di fiction (11 di 10 registi italiani), tre di due registi inglesi e uno di un regista francese, riportate in ordine cronologico di ambientazione storica.
Si tratta di una 'macrosequenza' del film di Giuseppe De Santis, "Riso amaro" (Italia, 1949, b/n, 108'); due sequenze di "Roma ore 11" di Giuseppe De Santis (Italia/Francia, 1952, b/n, 105'); una sequenza del mediometraggio di Gillo Pontecorvo, "Giovanna" (Italia, 1955, b/n, 36'; quarto episodio del film in cinque episodi "Die Windrose" / "La rosa dei venti"); due sequenze de "Il tetto" di Vittorio De Sica (Italia, 1956, b/n, 101'); due de "Il posto" di Ermanno Olmi (Italia, 1961, b/n, 93'); due di "Renzo e Luciana" (41', da "L'avventura di due sposi" di Italo Calvino, ne "I racconti", Einaudi, Torino, 1958), atto primo del film in quattro atti "Boccaccio '70" (Italia/Francia, 1962, col., 208'); una sequenza de "La vita agra" di Carlo Lizzani (Italia, 1964, b/n, 104'; dal romanzo di Luciano Bianciardi, "La vita agra", Rizzoli, Milano, 1962); due sequenze da "Made in Dagenham" / "We Want Sex" di Nigel Cole (Gran Bretagna, 2010, col., 113'; ambientato nel 1968); due de "La classe operaia va in paradiso" di Elio Petri (Italia, 1971, col., 125'); due di "Signorinaeffe" di Wilma Labate (Italia, 2007, col., 95'; ambientato poco prima, durante e dopo la "marcia dei 40.000" capi, impiegati e quadri intermedi FIAT del 14 ottobre 1980 e poi nel 2007); due da "Iqbal" di Cinzia TH Torrini (Italia/Sri Lanka, 1998, col., 100'); una 'macrosequenza' da "The Navigators" / "Paul, MIck e gli altri" (Gran Bretagna, 2001, col., 96'); due sequenze da "Ressources humaines" / "Risorse umane" di Laurent Cantet (Francia, 1999, col., 108'); due di "It's a free world... / "In questo mondo libero..." di Ken Loach (Gran Bretagna/Italia/Germania/Spagna, 2007, col., 96'); due di "Tutta la vita davanti" di Paolo Virzì (Italia, 2008, col., 117'; da "Il mondo deve sapere. Romanzo tragicomico di una telefonista precaria" di Michela Murgia, Isbn, Milano, 2006).
L'antologia video è stata presentata in anteprima nel Seminario con studenti e insegnanti "Presentazione, discussione e commento di sequenze di film italiani ed europei sul lavoro dopo il 1945" (Auditorium, Società Umanitaria, Milano, 24 febbraio 2016) nell'ambito del Progetto "Cinema e Storia. Il mondo del lavoro dal secondo dopoguerra" e della seconda edizione 2016-2017 ("Milano: il lavoro, la storia") del Progetto "Milanosifastoria", promosso da Comune di Milano e Rete Milanosifastoria, in collaborazione con Archivio di Stato di Milano, Soprintendenza Archivistica per la Lombardia, Fondazione Milano e Ufficio Scolastico Regionale per la Lombardia - Ambito Territoriale di Milano; con il patrocinio del Dipartimento di Pedagogia dell'Università Cattolica di Milano, del Dipartimento di Studi storici dell'Università degli Studi di Milano e del FAI (Fondo Ambiente Italiano) - Presidenza Regionale Lombardia; in gemellaggio con la Festa Internazionale della Storia di Bologna; con il contributo di Banca Popolare di Milano e Fondazione Cariplo: cfr. www.storieinrete.org/storie_wp/?p=16475
La scheda si articola in quattro paragrafi.
Il primo paragrafo riporta alcuni "Dati sul documentario"; il secondo le sue "Didascalie iniziali".
Il terzo paragrafo esamina la "Struttura del reportage".
Il quarto riporta alcune indicazioni bibliografiche su film, documentari e cinegiornali sulla questione giuliana e sul confine italo-jugoslavo; sull'esodo giuliano, istriano, fiumano e dalmata; sulla storia del confine 'orientale' italiano; sulle foibe.
L’iniziativa rientra nell’ambito della quarta edizione ("Milano città aperta") del Progetto pluriennale Milanosifastoria (6 novembre 2017 – ottobre 2018), promossa da Comune di Milano e Rete Milanosifastoria, in collaborazione con Archivio di Stato di Milano, Circolo Filologico Milanese, Civica Scuola di Cinema Luchino Visconti – Fondazione Milano, Soprintendenza Archivistica per la Lombardia e Ufficio Scolastico Regionale per la Lombardia – Ambito Territoriale di Milano; con il patrocinio del Dipartimento di Pedagogia dell’Università Cattolica di Milano, dei Dipartimenti di Studi Internazionali, Giuridici e Storico-Politici e di Studi storici dell’Università degli Studi di Milano e del FAI (Fondo Ambiente Italiano) – Presidenza Regionale Lombardia; in gemellaggio con la Festa Internazionale della Storia di Bologna.
Testi delle seguenti cinque canzoni in lingua originaria (con le traduzioni letterali italiane a fronte di Maurizio Gusso):
* "L’estaca" (1968) del cantautore catalano Lluís Llach;
* la sua cover "Mury" (1978) del cantautore polacco Jacek Kaczmarski;
* "Valsinha" (1971) dei cantautori brasiliani Chico Buarque e Vinícius de Moraes;
* "Vientos del pueblo" (1973) del cantautore cileno Víctor Jara, con versi del poeta spagnolo Miguel Hernández;
* "Une sorcière comme les autres" (1975) della cantautrice francese Anne Sylvestre.
* Ivan Della Mea, "O cara moglie" (1966);
* Paolo Pietrangeli, "Contessa" (1966);
* Sergio Endrigo, "Camminando e cantando" (1968), cover di "Pra não dizer que não falei das flores (Caminhando e cantando)" (1968) del cantautore brasiliano Gerardo Vandré;
* Fabrizio De André, "Canzone del maggio" (1973), liberamente ispirata a "Chacun de vous est concerné" (1968) della cantautrice francese Dominique Grange;
* Giovanna Marini, "I treni per Reggio Calabria" (1973);
* Eugenio Finardi, "Musica ribelle" (1976);
* Francesco Guccini, "Libera nos Domine" (1978);
* Ivano Fossati, "Cara democrazia (ritorna a casa che non è tardi)" (2006);
- Pippo Pollina, "Grida no" (2008), cover di "Sage Nein!" (1993) del cantautore tedesco Konstantin Wecker;
- Alessio Lega, "La piazza la loggia la gru" (novembre-dicembre 2010).
L’iniziativa rientra nell’ambito della quarta edizione ("Milano città aperta") del Progetto pluriennale Milanosifastoria (6 novembre 2017 – ottobre 2018), promossa da Comune di Milano e Rete Milanosifastoria, in collaborazione con Archivio di Stato di Milano, Circolo Filologico Milanese, Civica Scuola di Cinema Luchino Visconti – Fondazione Milano, Soprintendenza Archivistica per la Lombardia e Ufficio Scolastico Regionale per la Lombardia – Ambito Territoriale di Milano; con il patrocinio del Dipartimento di Pedagogia dell’Università Cattolica di Milano, dei Dipartimenti di Studi storici e di Studi Internazionali, Giuridici e Storico-Politici dell’Università degli Studi di Milano e del FAI (Fondo Ambiente Italiano) – Presidenza Regionale Lombardia; in gemellaggio con la Festa Internazionale della Storia di Bologna.
Canzoni di José Afonso, Joan Baez, Wolf Biermann, Maria del Mar Bonet (e Lluís Serrahima), Georges Brassens (con una cover di Fabrizio De André), Chico Buarque (e Vinícius de Moraes; con una cover di Sergio Bardotti e Mia Martini), Bob Dylan, Eugenio Finardi, León Gieco, Dominique Grange (con una cover di Fabrizio De André), Francesco Guccini, Víctor Jara (su versi di Miguel Hernández), Karel Kryl, John Lennon (e Yōko Ono), Lluís Llach (con una cover di Jacek Kaczmarski, con Przemysław Gintrowski e Zbigniew Łapiński), Giovanna Marini, Bob Marley e Peter Tosh (con The Wailers), Pablo Milanés (su versi di Nicolás Guillén), Georges Moustaki, Helen Reddy (e Ray Burton), Judith Reyes, Buffy Sainte-Marie, Nina Simone, Cat Stevens, Anne Sylvestre, Mikīs Theodōrakīs (con Antōnīs Kaloyannīs), Geraldo Vandré (con una cover di Sergio Endrigo), Daniel Viglietti, Vladimir Vysockij e Atahualpa Yupanqui (e Pablo del Cerro / Paula “Nenette” Pepín; rielaborazione di una canzone di Ñico Saquito).
Il resoconto si articola in cinque paragrafi, corrispondenti ad altrettante fasi successive del Laboratorio formativo adulto.
Il primo (pp. 55-56) consiste nella "Presentazione del laboratorio", a cui hanno partecipato 17 insegnanti italiani di scuola secondaria di primo e secondo grado.
Il secondo (pp. 56-65) riguarda il "Primo percorso laboratoriale 'Il lavoro in alcune canzoni italiane di età repubblicana'": "O cara moglie" (1966) di Ivan Della Mea; "Vedrai com'è bello" (1967) di Gualtiero Bertelli; "Gli operai" (1972) di Giorgio Gaber; "I treni per Reggio Calabria" (1976) di Giovanna Marini; "Terra dove andare" (1988) di Ivano Fossati; "Eroe (Storia di Luigi delle Bicocche)" di Caparezza (2008); "La piazza la loggia la gru" (2013) di Alessio Lega; "Le donne piangono in macchina" (2014) di Eugenio Finardi.
Il terzo (pp. 65-66) concerne un "Secondo percorso laboratoriale 'Il lavoro in alcuni film italiani di età repubblicana'".
Il quarto (pp. 66-67) riguarda "Esempi di intrecci fra testi letterari, film e/o canzoni sul lavoro nell'Italia repubblicana": "La vita agra" dal romanzo (1962) di Luciano Bianciardi al film (1964) di Carlo Lizzani; il confronto fra il racconto di Italo Calvino, "L'avventura di due sposi" (1958), "Canzone triste" di Calvino e Sergio Liberovici, interpretata da Franca Di Rienzo o da Margot (Margherita Galante Garrone), e "Renzo e Luciana" di Mario Monicelli, primo atto del film in quattro atti "Boccaccio '70" (1962).
Il quinto (pp. 67-69) riporta un "Bilancio metacognitivo complessivo del laboratorio".
Lo scritto è stato pubblicato nelle pp. 35-53 del volume (che raccoglie gli Atti della XXII Scuola Estiva di Arcevia) "La storia oltre i manuali. Come usare testi storiografici e testi di finzione storica", a cura di Daniela Dalola e Maria Teresa Rabitti, Mnanmon, Milano, 2017.
Il contributo si articola in nove paragrafi.
Il primo (pp. 35-36) è una "Premessa" metodologica su "[...] canzoni e film come specifici casi esemplificativi di un più generale approccio integrato (linguistico-comunicativo, estetico e storico) alle 'opere d'arte' e alle 'arti' in senso lato [...]" (p. 35).
Il secondo (pp. 36-38) esplicita "Un approccio storico-interdisciplinare a film e canzoni come 'specchi', testi, fonti, 'scritture artistiche della storia' e 'agenti di storia'".
Il terzo (pp. 39-40) esamina "Vari usi didattici possibili di canzoni e film come fonti".
Il quarto (pp. 40-41) affronta la domanda "Per quali tipi di storia canzoni e film possono essere considerati come fonti?".
Il quinto paragrafo (pp. 41-45) propone "Due esempi di percorsi testo/fonte-serie-contestualizzazione: rappresentazioni musicali e filmiche di alcuini nodi nella storia del lavoro nell'Italia repubblicana".
Il primo è quello del laboratorio "L'uso di film e canzoni nell'insegnamento/apprendimento della storia. Alcuni nodi cruciali nella storia del lavoro nell'Italia repubblicana" (Arcevia, 24-25 agosto 2016), coordinato da Maurizio Gusso e imperniato sull'ascolto/lettura, sull'analisi, sul confronto e sulla storicizzazione di una rosa di sette canzoni d'autore italiane, incise fra il 1966 e il 2014. Il secondo è la proiezione (Chiesa di San Francesco ad Arcevia, 23 agosto 2016) dell'antologia video "Film italiani ed europei sul lavoro dopo il 1945. Panoramica storica" di Tina Bontempo, Simone Campanozzi, Claudio A. Colombo, Maurizio Guerri, Maurizio Gusso e Daniele Vola, ILSC - INSMLI - IRIS - Società Umanitaria, Milano, 2016, 71').
Il sesto paragrafo (pp. 45-46) - "Il 'doppio passato' (epoca di ambientazione e di produzione dell'opera). Due esempi" - esamina due esempi di "doppio passato": il film di Wilma Labate, "Signorinaeffe" (2007) e la canzone di Alessio Lega, "La piazza la loggia la gru" datata "Novembre/dicembre 2010", ma incisa in CD nel 2013).
Il settimo ("Tutti i film e le canzoni hanno una loro storicità, ma alcuni hanno uno spessore storico particolare", p. 46) accenna a due esempi di canzoni e film caratterizzati da una particolare ispirazione storica: il film di Elio Petri, "La classe operaia va in paradiso" (1971) e la canzone di Giovanna Marini, "I treni per Reggio Calabria" (1976).
L'ottavo ("Storicità e 'finzione' nei film e nelle canzoni a sfondo storico. Due esempi", pp. 46-47) accenna al film di Giuseppe De Santis, "Riso amaro" (1948) e alla canzone (già citata) "I treni per Reggio Calabria".
Il nono paragrafo (pp. 47-49) conclude sostenendo la "Necessità, utilità e sostenibilità di un approccio didattico storico-interdisciplinare a film e canzoni" ed è seguita da una "Bibliografia" (pp. 50-53), in forma di 'note all'americana'.
Il primo paragrafo ("'Storia generale': un'espressione polisemica": pp. 49-51), a proposito dell'aggettivo "generale" nell'espressione "storia generale", individua "[...] diversi possibili significati, riferibili a cinque grandi ordini di variabili: tempo; spazio; soggetti storici/"forze storiche"; "variabili di civiltà"; grado di generalizzabilità e di sintesi" (p. 49).
Il secondo paragrafo (pp. 51-52) introduce la distinzione fra "Le 'Storie parzialmente generali' e la 'Storia generale complessiva'".
Il terzo paragrafo (pp. 52-54) esamina "Crisi della 'Storia universale' tradizionale e nuovi orientamenti storiografici", convergenti "[...] nella critica dello pseudouniversalismo roduzionista e nella prospettiva di un 'passaggio dalla storia alle storie'" (p. 54).
Il quarto paragrafo (pp. 54-56) vaglia criticamente la prospettiva di passare "Dalla tradizionale 'Storia generale esperta' a nuove forme di 'Storia generale scolastica'".
Il quinto Paragrafo (pp. 56-58) affronta la questione "Come armonizzare quadri storici di riferimento generali e approfondimenti critici?" .
Il sesto paragrafo parte dalla domanda "Come selezionare e raggruppare le 'conoscenze storiche significative'?" per esplicitare alcuni criteri trasparenti di scelta.
Il settimo e ultimo paragrafo contiene i "Riferimenti bibliografici" citati nell'articolo in forma di 'note all'americana'.
Il primo paragrafo ("Introduzione") chiarisce come lo scritto intenda contribuire a mettere a fuoco i problemi connessi ai complessi rapporti fra educazione alla cittadinanza e storia, proponendo anzitutto un abbozzo di analisi del caso italiano, per sviluppare, poi, l'ipotesi di una "solidarietà reciproca" fra 'educazioni' (alla cittadinanza, interculturale cc.) e discipline e applicarla, infine, ai rapprti fra educazione alla cittadinanza e storia.
Il secondo paragrafo ("Storia, Educazione civica, Cittadinanza e Costituzione ed educazione alla cittadinanza: il caso italiano") esamina il caso italiano e in particolare il passaggio cruciale dall'Educazione civica (1958-2008) a Cittadinanza e Costituzione (dopo il 2008) e il dibattito italiano corrispondente.
Il terzo paragrafo ("La solidarietà reciproca fra educazione alla cittadinanza e storia come caso particolare di quella fra 'educazioni' e discipline scolastiche") chiarisce l'ipotesi di una "mutua solidarietà" fra 'educazioni' e discipline e, in particolare, fra educazione alla cittadinanza e storia.
Dopo una breve "Conclusione" (quarto paragrafo), il contributo termina con i "Riferimenti bibliografici", in forma di 'note all'americana'.
La premierè partie de ce texte (2. "Histoire, éducation civique, Citoyenneté et Constitution et éducation à la citoyenneté: le cas italien": pp.378-383) est destinée à informer les lecteurs d'autres pays sur l'évolution plus récente de la réglementation des enseignements d'Histoire, d'Éducation civique et de Citoyenneté et Constitution dans le système éducatif italien.
La seconde partie (3. "La solidarité réciproque entre éducation à la citoyenneté et histoire comme cas particulier de celle entre les 'éducations à' et les disciplines scolaires": pp. 383-389) propose une "solidarité mutuelle'" entre "éducations à" et disciplines et, notamment, entre éducation à la citoyenneté et histoire.
Après une conclusion synthétique (4. "Conclusion": p. 389), le texte se termine par les "Références bibliographiques" (pp. 389-392).
Il primo paragrafo (pp. 17-21) individua "Alcuni aspetti positivi" della prima edizione.
Anzitutto tale edizione (3 novembre 2014 - settembre 2015) "[...] si è articolata in 86 iniziative, di cui 28 concentrate nella Settimana di apertura (3-9 novembre 2014), con un discreto successo di pubblico e critica" (p. 17).
"Un secondo aspetto positivo è il consolidamento e l'allargamento della Rete MSFS (milanosifastoria@libero.it), che nel corso della prima edizione ha visto crescere
* i sottoscrittori del Documento di base, membri del Comitato promotore (CP) del Progetto MSFS;
* i soggetti collettivi aderenti al protocollo d'intesa costitutivo della Rete MSFS e i loro rappresentanti nel Coordinamento Scientifico e Organizzativo (CSO) di Rete MSFS;
* i membri della Segreteria del CSO" (pp. 17-18).
"Un terzo aspetto positivo è la costruzione di forme sempre più ampie, approfondite e collaudate di cooperazione fra soggetti promotori (Rete MSFS e Comune di Milano), collaboratori, patrocinatori e gemellati (Festa Internazionale della Storia di Bologna" (p. 19).
"Un quarto è la conferma fattuale della validità delle soluzioni specifiche che caratterizzano il Progetto MSFS rispetto alla maggior parte delle Feste e dei Festival della Storia esistenti in Italia: la struttura democratica, pluralistica e partecipativa; l'intreccio fra ricerca, documentazione, divulgazione, formazione e didattica in ambito storico-interdisciplinare; la focalizzazione prevalente di ogni edizione su una tematica specifica; il suo andamento ad anno scaolstico/accademico, anziché ad anno solare; l'uso della Settimana di apertura di ogni edizione come trampolino di lancio, unitario e differenziato, delle attività del resto dell'anno; la gradualità realistica del radicamento territoriale in un'area popolosissima e complessa come quella milanese e delle aperture comparative con altre aree territoriali italiane, se non anche europee ed extraeuropee" (pp. 19.20).
"Un quinto è la conferma fattuale della durevole rilevanza della problematica affrontata nella prima edizione (la storia di istruzione, formazione ed educazione)" (p. 20): infatti, nel secondo anno 2015-2016 del Progetto ("Milano: il lavoro, la storia"), "[...] ci sono stati ulteriori sviluppi del tema al centro della prima edizione, grazie anche agli intrecci congeniti fra le due problematiche" (ibidem).
Il secondo paragrafo (pp. 21-25) esamina "Alcuni limiti costitutivi originari, in corso di superamento graduale".
Lo scritto si articola in nove paragrafi.
Il primo (pp. 15-16) contiene "Quattro premesse", relative all'uso convenzionale del termine "arte" nell'accezione allargata (estesa dalle arti figurative a letteratura, cinema, musica ecc.), alla teoria dell'arte come "rappresentazione", alla complessità dei fenomeni artistici (e alla conseguente problematicità di una teoria dell'arte) e dei rapporti tra storia e "finzione".
Il secondo (pp. 16-18) propone "Un approccio storico-interdisciplinare alle opere d'arte come specchi, testi, fonti, agenti di storia e scritture artistiche della storia".
Il terzo (p. 18) prende in esame "Vari usi didattici delle opere d'arte come fonti": gli usi "illustrativo", "proiettivo" (come icebreaker) e "documentario".
Il quarto (pp. 19-20) risponde alla domanda-chiave "Per quali tipi di storia le opere d'arte possono essere considerate come fonti?".
Il quinto (pp. 20-21) propone "Il percorso testo/fonte-serie-contestualizzazione".
Il sesto (pp. 21-23) illustra "Un esempio di percorso dal testo al contesto: rappresentazioni letterarie, filmiche e storiografiche delle rivolte per le terre demaniali in Sicilia (1860)" attraverso l'"Analisi del racconto ' Libertà' (1882) del Verga" (p. 21), il "Confronto fra 'Libertà' e il film Bronte... (1972) di Vancini" (pp. 21-23) e la "Contestualizzazione tramite testi storiografici specifici" (p. 23).
Il settimo (p. 24) affronta la questione de "Il 'doppio passato' (epoca di ambientazione e di produzione dell'opera)", attraverso l'esempio del film di Florestano Vancini, "Bronte. Cronaca di un massacro che i libri di storia non hanno raccontato" (1972).
L'ottavo (pp. 25-29), intitolato "Storicità e 'finzione' nelle opere d'arte a sfondo storico. Un esempio: Bronte... di Vancini", analizza la "Struttura narrativa del film" (p. 25), la "Genesi di Bronte..." (pp. 25-26), le "Fonti esplicite del film" (p. 26), le "Fonti implicite di Bronte..." (pp.26-27), gli "Intrecci e scarti fra elementi documentari ed elementi di finzione filmica e narrativa" (p. 27), risponde alla domanda-chiave "Quali informazioni storiche Bronte... contiene sull'epoca in cui è stato concepito e prodotto?" (pp. 27-28), esamina "Le ricostruzioni storiografiche dei fatti di Bronte" (pp. 28-29) e "Uso pubblico della rivolta di Bronte e Public History" (p. 29) e suggerisce "Possibili piste didattiche" (p. 29).
Il nono paragrafo (p. 30), intitolato "Necessità, utilità e sostenibilità di un approccio didattico storico-interdisciplinare alle opere d'arte", è seguito da una "Bibliografia" (pp. 31-34).
In seguito al protrarsi dei laboratori didattici decentrati nelle scuole, il quinto e ultimo incontro del Corso di formazione "Il mondo del lavoro dal secondo dopoguerra" è stato posticipato dal 10 aprile all'11 maggio 2016, dopo l'ultimo laboratorio didattico decentrato.
La nuova versione del programma riferisce i titoli e i dati essenziali dei 15 film antologizzati nell’Antologia video "Film italiani ed europei sul lavoro dopo il 1945. Panoramica storica" di Tina Bontempo, Simone Campanozzi, Claudio A. Colombo, Maurizio Guerri, Maurizio Gusso e Daniele Vola (con la collaborazione tecnica di Igor Pizzirusso), ILSC – INSMLI – IRIS – Società Umanitaria, Milano, 2016, b/n e col., 71′ (riportati in ordine cronologico di ambientazione storica). Rispetto ai film previsti nella versione originaria del programma, in seguito agli incontri di formazione con gli insegnanti si sono aggiunti i film di Giuseppe De Santis, "Riso amaro" (Italia, 1949), Vittorio De Sica, "Il tetto" (Italia, 1956), Cinzia TH Torrini, "Iqbal" (Italia/Sri Lanka, 1998), Ken Loach, "The Navigators" / "Paul, Mick e gli altri" (Gran Bretagna, 2001) e "It’s a free world…" / "In questo mondo libero… " (Gran Bretagna/Italia/Germania/Spagna, 2007).
La nuova versione del programma riferisce anche i titoli e i dati essenziali degli altri film, esaminati con gli insegnanti, ma non antologizzati nella videoantologia citata, ossia Luchino Visconti, "Rocco e i suoi fratelli" (Italia/Francia, 1960, da Giovanni Testori, "Il ponte della Ghisolfa", Feltrinelli, Milano, 1958), Mario Monicelli, "Romanzo popolare" (Italia/Francia, 1974), Ken Loach, "Bread and Roses" (Gran Bretagna/Germania/Spagna/Italia/Francia/Svizzera, 2000),
Federico Rizzo, "Fuga dal call center" (Italia, 2009) e Luc e Jean-Pierre Dardenne, "Deux jours, une nuit" / "Due giorni, una notte" (Belgio/Francia/Italia, 2014).
La bibliografia, che riguarda prevalentemente una documentazione in lingua italiana, riporta in particolare pubblicazioni di IRIS, dei soggetti (Clio '92 e LANDIS) a cui è associata, delle reti (Rete ELLIS e Rete Milanosifastoria) di cui fa parte e dei Progetti (L'Officina dello storico e Milanosifastoria) a cui partecipa.
La bibliografia si articola in 14 voci:
1. "Utilità e necessità della cultura e della formazione storica";
2. "Rappresentazioni/immagini della storia e bisogni di formazione storica negli studenti e nei giovani";
3. "La formazione degli insegnanti di storia fra istituzioni e soggettività";
4. "Storia, memoria e media: uso pubblico della memoria e della storia, divulgazione storica e Public History";
5. "Specificità di IRIS e sua cooperazione con altri soggetti e reti";
6. Educazione al patrimonio e storia: IRIS, L'Officina dello storico, Clio '92, LANDIS e Commissione Formazione INSMLI" (Istituto nazionale per la storia del movimento di liberazione in Italia);
7. "Didattica storico-interdisciplinare e cultura digitale: Clio '92, IRIS, BBN Editrice e INSMLI";
8. "Progetto/Rete Milanosifastoria e Festa Internazionale della Storia di Bologna";
9. "Progettazione curricolare, didattica laboratoriale e approccio per competenze in storia e nell'area geo-storico-sociale";
10. "Solidarietà reciproca fra storia e 'nuove educazioni'. Un esempio: l'educazione alla cittadinanza interculturale";
11. "Storia e 'finzione': rappresentazioni 'artistiche' del passato fra ricerca, divulgazione e didattica";
12. "Storia e letteratura, fra ricerca, divulgazione e didattica";
13. "Storia e cinema, fra ricerca, divulgazione e didattica";
14. "Storia e canzoni, fra ricerca, divulgazione e didattica".
La "Sitografia essenziale" (voce n. 15) riguarda solo portali, siti e pagine web/Facebook relativi ai soggetti che hanno promosso il Seminario o che vi hanno collaborato.
Il primo paragrafo ("Genesi della canzone": pp. 63-67) ricostruisce, in base ad alcune testimonianze di E. A. Mario e della figlia primogenita Bruna Catalano Gaeta, le tappe della composizione della canzone, dalle prime tre strofe, composte dopo la 'rotta di Caporetto' (iniziata il 24 ottobre 1917) e dopo la Seconda battaglia del Piave (15-22 giugno 1918), alla quarta strofa, aggiunta dopo la Terza battaglia del Piave (24 ottobre - 4 novembre 1918).
Il secondo paragrafo (pp. 67-71), intitolato "'Fortuna' della canzone e sue versioni successive", esamina la vicenda paradossale de "La leggenda del Piave", unica composizione autorizzata durante la traslazione della salma del Milite Ignoto da Aquileia a Roma, ma successivamente sottoposta a varie censure da parte del regime fascista, adottata provvisoriamente come inno nazionale italiano (al posto della "Marcia Reale" di Giuseppe Gabetti) da parte del Governo Badoglio dopo l'Armistizio di Cassibile (3 settembre 1943) e l'8 settembre 1943, ma sostituita dal "Canto degli Italiani" (1847) di Goffredo Mameli e Michele Novaro, a partire dal 4 novembre 1946. Ancor più paradossale è la vicenda del Gaeta: poco dopo aver ricevuto il 25 novembre 1921 le insegne di Commendatore della Corona d'Italia dal Re Vittorio Emanuele III, fu licenziato dall'amministrazione delle Poste di Napoli per l'incompatibilità fra la sua attività di musicista e il suo lavoro di impiegato. Inoltre la SIAE (Società Italiana degli Autori ed Editori) a lungo non riconobbe i diritti d'autore del Gaeta in quanto considerava impropriamente "La Leggenda del Piave" come un inno nazionale.
Il terzo paragrafo (pp. 71-73) abbozza un "Inquadramento della canzone nella vita e nell'opera di E. A. Mario", esaminando anche la fortuna storiografica de "La leggenda del Piave", che "[...] si situa al crocevia fra i componimenti poetici italiani a taglio storico-politico, ancora firmati Gaeta, e le canzoni italiane e napoletane di E. A. Mario sulla prima guerra mondiale" (p. 71).
Lo scritto si conclude con i "Riferimenti bibliografici" (pp. 73-74).
Il Laboratorio si svolge in occasione dell'evento finale (Fabbrica del Vapore, Milano, 18-20 marzo 2016) del Progetto "Dire, Fare, Educare: un percorso per Milano città educativa", istituito dal Comune di Milano - Assessorato all'Educazione e Istruzione, e della seconda edizione 2015-2016 ("Milano: il lavoro, la storia") del Progetto Milanosifastoria, promosso da Comune di Milano e Rete Milanosifastoria.
La videoantologia è un montaggio di 26 sequenze tratte da 11 film italiani (due di Giuseppe De Santis e uno a testa per Vittorio De Sica, Wilma Labate, Carlo Lizzani, Mario Monicelli, Ermanno Olmi, Elio Petri, Gillo Pontecorvo, Cinzia TH Torrini e Paolo Virzì), tre inglesi (uno di Nigel Cole e due di Ken Loach) e uno francese (di Laurent Cantet) sulla storia del lavoro dipendente in Italia, Gran Bretagna, Francia e Pakistan dopo il 1945.
Il Seminario rientra nell'ambito della seconda edizione 2015-2016 ("Milano: il lavoro, la storia") del Progetto pluriennale "Milanosifastoria", promosso da Comune di Milano e Rete Milanosifastoria, in collaborazione con Archivio di Stato di Milano, Fondazione Milano, Soprintendenza Archivistica per la Lombardia e USR per la Lombardia - Ambito Territoriale di Milano; con il patrocinio del Dipartimento di Pedagogia dell'Università Cattolica di Milano, del Dipartimento di Studi storici dell'Università degli Studi di Milano e del FAI (Fondo Ambiente Italiano) - Presidenza Regionale Lombardia; in gemellaggio con la Festa Internazionale della Storia di Bologna; con il contributo di BPM (Banca Popolare di Milano) e Fondazione Cariplo.
Dopo i saluti dei soggetti promotori e la presentazione del Seminario, sono previste quattro comunicazioni di Silvana Citterio ("La Storia e le storie del mondo: quali idee per un curricolo?"), Maurizio Gusso ("Storia, cinema, letteratura e canzoni, fra ricerca, divulgazione e didattiaca"), Roberta Madoi ("Beni Culturali e storia del territorio") e Marilena Salvarezza ("Educazioni e storia per una lettura del tempo presente", a cura di Portare il Mondo a Scuola). Il Seminario si conclude con un dibattito e con le repliche di relatrici e relatore.
Il Seminario sarà seguito (ore 16.30 - 18.30) dall'Assemblea ordinaria dei soci di IRIS , la cui prima parte (fino alle 17.30), dedicata alla presentazione e alla discussione della "Relazione di attività di IRIS 2015-2016" e del "Programma di attività di IRIS 2016-2017", è aperta anche alla partecipazione dei non soci.
L'antologia video è un montaggio di 26 sequenze (o 'macrosequenze') tratte da 15 film di fiction (11 di 10 registi italiani), tre di due registi inglesi e uno di un regista francese, riportate in ordine cronologico di ambientazione storica.
Si tratta di una 'macrosequenza' del film di Giuseppe De Santis, "Riso amaro" (Italia, 1949, b/n, 108'); due sequenze di "Roma ore 11" di Giuseppe De Santis (Italia/Francia, 1952, b/n, 105'); una sequenza del mediometraggio di Gillo Pontecorvo, "Giovanna" (Italia, 1955, b/n, 36'; quarto episodio del film in cinque episodi "Die Windrose" / "La rosa dei venti"); due sequenze de "Il tetto" di Vittorio De Sica (Italia, 1956, b/n, 101'); due de "Il posto" di Ermanno Olmi (Italia, 1961, b/n, 93'); due di "Renzo e Luciana" (41', da "L'avventura di due sposi" di Italo Calvino, ne "I racconti", Einaudi, Torino, 1958), atto primo del film in quattro atti "Boccaccio '70" (Italia/Francia, 1962, col., 208'); una sequenza de "La vita agra" di Carlo Lizzani (Italia, 1964, b/n, 104'; dal romanzo di Luciano Bianciardi, "La vita agra", Rizzoli, Milano, 1962); due sequenze da "Made in Dagenham" / "We Want Sex" di Nigel Cole (Gran Bretagna, 2010, col., 113'; ambientato nel 1968); due de "La classe operaia va in paradiso" di Elio Petri (Italia, 1971, col., 125'); due di "Signorinaeffe" di Wilma Labate (Italia, 2007, col., 95'; ambientato poco prima, durante e dopo la "marcia dei 40.000" capi, impiegati e quadri intermedi FIAT del 14 ottobre 1980 e poi nel 2007); due da "Iqbal" di Cinzia TH Torrini (Italia/Sri Lanka, 1998, col., 100'); una 'macrosequenza' da "The Navigators" / "Paul, MIck e gli altri" (Gran Bretagna, 2001, col., 96'); due sequenze da "Ressources humaines" / "Risorse umane" di Laurent Cantet (Francia, 1999, col., 108'); due di "It's a free world... / "In questo mondo libero..." di Ken Loach (Gran Bretagna/Italia/Germania/Spagna, 2007, col., 96'); due di "Tutta la vita davanti" di Paolo Virzì (Italia, 2008, col., 117'; da "Il mondo deve sapere. Romanzo tragicomico di una telefonista precaria" di Michela Murgia, Isbn, Milano, 2006).
L'antologia video è stata presentata in anteprima nel Seminario con studenti e insegnanti "Presentazione, discussione e commento di sequenze di film italiani ed europei sul lavoro dopo il 1945" (Auditorium, Società Umanitaria, Milano, 24 febbraio 2016) nell'ambito del Progetto "Cinema e Storia. Il mondo del lavoro dal secondo dopoguerra" e della seconda edizione 2016-2017 ("Milano: il lavoro, la storia") del Progetto "Milanosifastoria", promosso da Comune di Milano e Rete Milanosifastoria, in collaborazione con Archivio di Stato di Milano, Soprintendenza Archivistica per la Lombardia, Fondazione Milano e Ufficio Scolastico Regionale per la Lombardia - Ambito Territoriale di Milano; con il patrocinio del Dipartimento di Pedagogia dell'Università Cattolica di Milano, del Dipartimento di Studi storici dell'Università degli Studi di Milano e del FAI (Fondo Ambiente Italiano) - Presidenza Regionale Lombardia; in gemellaggio con la Festa Internazionale della Storia di Bologna; con il contributo di Banca Popolare di Milano e Fondazione Cariplo: cfr. www.storieinrete.org/storie_wp/?p=16475
La scheda si articola in quattro paragrafi.
Il primo paragrafo riporta alcuni "Dati sul documentario"; il secondo le sue "Didascalie iniziali".
Il terzo paragrafo esamina la "Struttura del reportage".
Il quarto riporta alcune indicazioni bibliografiche su film, documentari e cinegiornali sulla questione giuliana e sul confine italo-jugoslavo; sull'esodo giuliano, istriano, fiumano e dalmata; sulla storia del confine 'orientale' italiano; sulle foibe.
Dopo la Presentazione di Daniela Dalola e Maria Teresa Rabitti (pp. 9-19) il volume si articola in tre parti.
La Parte prima ("Scritture della storia": pp. 21-96) si apre con un contributo di Carlo Simoni, "Dai documenti al romanzo" (pp. 23-34), prosegue con due scritti di Maurizio Gusso ("Come film e canzoni 'scrivono' la storia" e "Laboratorio L'uso di film e canzoni nell'insegnamento/apprendimento della storia": pp. 35-53 e 55-69) e termina con un contributo di Ernesto Perillo, "Finzione e storia: distinzioni/indistinzioni" (pp. 71-96).
La Parte seconda ("Come insegnare ad apprendere e scrivere storia con testi storiografici e testi di finzione", pp. 97-208) contiene sette scritti: "Apprendere e far apprendere con testi storiografici e con le opere artistiche a sfondo storico" di Ivo Mattozzi (pp. 99-130); "Un curricolo di copioni rappresentati" di Luciana Coltri (pp. 131-154); "Come ti disegno la storia..." di Antonina Gambaccini e Ciro E. J. Saltarelli (pp. 155-164); "Laboratorio. Il fumetto storico nel processo di apprendimento: costruzione dello storyboard a partire dal testo storiografico", coordinato da Antonina Gambaccini e Ciro E. J. Saltarelli (pp. 165-170); "Facciamo finta che... Imparare con la fantasia" di Mattia Scacchi e Marco Tibaldini (pp. 171-182); "Laboratorio Inventare giochi didattici da utilizzare in classe", coordinato da Mattia Scacchi e Marco Tibaldini (pp. 183-187); "Predatori di un tempo perduto. Come raccontare l'archeologia attraverso il cinema" di Lucio Tribellini (pp. 189-208).
La Parte terza ("Altri laboratori": pp. 209-261) si articola in sei contributi: "Laboratorio Mettere in scena un quadro di civiltà", coordinato da M. Giuseppina Biancini (pp. 211-214); "Laboratorio Racconti horror al sapore di zolfo", coordinato da Ombretta Bucci e Maria Cristina Petronilli (pp. 215-222); "Laboratorio Entrare nella storia attraverso realtà e finzione", coordinato da Gabriella Bosmin (pp. 223-233); "Laboratorio Menù per usi didattici dei testi divulgativi e di finzione di storia", coordinato da Monica Bussetti ed Elena Monari (pp. 235-242); "Laboratorio Insegnare a scrivere racconti storici di finzione", coordinato da Carla Salvadori (pp.243-251); "Laboratorio La storia siamo noi. I cantautori italiani raccontano la storia. De Gregori e l'emigrazione", coordinato da Maddalena Marchetti (pp. 253-261).
A una breve introduzione di Vincenzo Campo ("Ceci n'est pas une pipe": pp. 8-9) seguono nove contributi, ognuna dei quali propone una decina di testi significativi (opere letterarie, film e/o canzoni) rispetto alle passioni considerate:
* Gustavo Pietropolli Charmet, "La rivoluzione delle canzoni" (pp. 10-23);
* Giulia Carcasi, "L'amore giovane" (pp. 24-37);
* Laura Bosio, "Lessici famigliari" (pp. 38-51);
* Ivano Gamelli, "Corpo-docente" (pp. 52-69);
* Wu Ming, "Essere in Rete" (pp. 70-83);
* David Bidussa, "Miti e maestri" (pp. 84-105);
* Marina Petrillo, "Una musica può fare" (pp. 106-123);
* Maurizio Gusso, "Cantare l'impegno" (pp. 124-149);
* Gherardo Colombo, "Dalla parte giusta: legalità e illegalità" (pp. 150-159).
Il volume si apre con una breve introduzione di Vincenzo Campo ("Corteggiare la pagina bianca": pp. 6-7) e una premessa metodologica di Giovanna Rosa ("Che cos'è un racconto?": pp. 8-21).
Seguono dieci contributi monografici, ognuno dei quali propone un invito alla (ri)lettura di una decina di testi giudicati particolarmente significativi rispetto a un'area linguistica e/o geostorica o a un 'genere' di racconto o a una tematica:
* Isabella Camera d'Afflitto, "Racconti arabi" (pp. 22-35);
* Luigi Garlando, "Raccontare l'uomo e le sue passioni attraverso lo sport" (pp. 36-47);
* Remo Cacciatori, "Raccontare le paure" (pp. 48-61);
* Gianni Minà, "Raccontare con l'America Latina nel cuore e nella mente" (pp. 62-81);
* Maurizio Gusso, "Racconti italiani del Novecento" (pp. 82-105);
* Fulvia Serra, "I fumetti: storie tra le nuvole" (pp. 106-125);
* Serena Vitale, "Racconti russi" (pp. 126-135);
* Marta Morazzoni, "Racconti di amicizia e complicità" (pp. 136-147);
* Piero Colaprico, "Racconti con delitto" (pp. 148-161);
* Giulio Mozzi, "Come si scrive un racconto?" (pp. 162-173).
* "Storicità della memoria e delle forme di memoria tra pubblico e privato, tra antico e moderno" di Gianni Perona (pp. 33-56);
* "Le forme indigene della memoria storica. Oralità, metafore e strategie genealogiche" di Stefano Allovio (pp. 57-68);
* "Geografie della memoria herero nella Namibia post-coloniale" di Chiara Brambilla (pp. 69-91);
* "Il 'passato che non passa' nell'incelebrato centenario della deportazione di libici in Italia" di Marco Mozzati (pp. 93-111);
* "I relegati libici a Ustica dal 1911 al 1934" di Vito Ailara (pp. 113-126);
* "Piazzale Loreto, 10 agosto 1944" di Giovanni Scirocco (pp. 127-143);
* "Il film 'Partiti per Bergamo' e la difficile rielaborazione di un lutto senza fine" di Sergio R. Fogagnolo (pp. 145-160);
* "Indagare contro il tempo" di Pier Paolo Rivello (pp. 161-176);
* "La giustizia per i grandi crimini tra processi e commissioni" di Silvia Buzzelli (pp. 177-191);
* "Eredità della Truth and Reconciliation Commission sudafricana" di Cristiana Fiamingo (pp. 193-245);
* "La Truth and Reconciliation Commission nella letteratura sudafricana" di Claudia Gualtieri e Itala Vivan (pp. 247-260);
* Quale memoria dai manuali scolastici di storia?" di Marina Medi (pp. 261-267);
* "Le associazioni di didattica della storia. Una risorsa per la formazione storica scolastica" di Maurizio Gusso (pp. 269-291).
Alla "Scuola per l'infanzia" è dedicato l'articolo di Luciana Coltri, "Conoscere l'altro con i copioni" (pp. 31-39).
Alla "Scuola primaria" sono riservati cinque contributi:
* "Smontare stereotipi e pregiudizi" (pp. 41-51) e "Le misure del tempo" (pp. 52-58) di Francesca Bellafronte;
* "Tanti buoni motivi per essere un bambino/a. Un'esperienza didattica attorno all'identità e alle appartenenze" (pp. 59-69) e "L'umanità come contesto di tutte le civiltà. Un'unità per cominciare a conoscere, riflettere e costruire"" (pp. 70-83) di Luisa Bordin;
* "Un mondo di carte" di Franca Sciarroni (pp. 84-94).
Alla "Scuola secondaria di primo grado" sono rivolti due scritti:
* "Cose dell'altro mondo" di Cristina Cocilovo (pp. 95-109);
* "Il nemico necessario. Costruzione e decostruzione dell'idea di nemico" di Livia Tiazzoldi (pp. 110-128).
Riguarda la "Scuola secondaria di secondo grado" lo scritto di Paola Lotti, "Dalla rivoluzione verde' alla 'rivoluzione grigia'. Produzione agraria, tecnologia ed energia nel mondo negli ultimi diecimila anni" (pp. 129-163).
Alla "Scuola secondaria di primo e secondo grado" è dedicato il contributo di Maurizio Gusso e Marina Medi, "Rappresentazioni filmiche di frontiere. Proposte di lavoro fra cinema, geostoria, intercultura e educazione alla cittadinanza" (pp. 165--179).
Il volume si conclude con una "Bibliografia" (pp. 181-189)e una "Sitografia essenziale" (p. 190) di Maurizio Gusso.
* "L'altro Novecento: una questione di complicità tra discipline" di Ivo Mattozzi (pp. 19-37);
* "Letteratura e storia per capire il Novecento" di Maurizio Gusso (pp. 38-53);
* "Quattro artisti per il Novecento" di Gabriella Fusi (pp. 54-69);
* "Il suono dei media: musica prodotta, musica riprodotta. Dalla ricerca storica alla didattica" (pp. 70-97) di Roberto Giuliani;
* "Una geografia per la storia del Novecento. Il paesaggio culturale come palinsesto di vicende umane e d'identità regionale" di Sabrina Ricciardi (pp. 98-111).
La Parte seconda ("L'applicazione pratica": pp. 113-140) comprende quattro scritti:
* "Il racconto come fonte per lo studio del Novecento. Storie di migrazioni" di Maurizio Gusso (pp. 115-121);
* "Arte e Storia nell'insegnamento e apprendimento del Novecento" di Maria Teresa Rabitti ed Elena Farruggia (pp. 122-125);
* "Musiche e suoni per costruire la conoscenza di aspetti della civiltà del Novecento" di Elita Maule e Daniela Dalola (pp. 126-132);
* "Storia e geografia del Novecento. Il caso delle bonifiche" di Susanna Cancelli e Luciana Coltri (pp. 133-140).
* Cap. 1: "Le questioni dell'insegnare storia" di Scipione Guarracino (pp.3-10);
* Cap. 2: "La mente laboratoriale" di Ivo Mattozzi (pp. 11-18).
La Parte prima ("Le cornici": pp. 19-85) si articola in tre Capitoli:
* Cap. 3: "Il laboratorio di storia" di Aurora Delmonaco (pp. 21-41);
* Cap. 4: "La didattica per competenze nell'insegnamento della storia" di Pietro Biancardi, Ermanno Rosso e Marinella Sarti (pp. 43-59);
* Cap. 5: "Per una nuova storia generale" di Cesare Grazioli (pp. 61-85).
La Parte seconda ("Gli strumenti": pp. 87-111) comprende due Capitoli:
* Cap. 6: "Il manuale, uno strumento per la didattica laboratoriale" di Antonio Brusa (pp. 89-111);
Cap. 7: "Le fonti, dalla storiografia al laboratorio di didattica" (pp. 113-136).
La Parte terza ("I metodi e le applicazioni": pp. 137.325) include 9 Capitoli:
Cap. 8: Cesare Grazioli, "Il laboratorio con le fonti-documento" (pp. 139-155);
Cap. 9: "Il laboratorio con le fonti letterarie" di Maurizio Gusso (pp. 157-172);
Cap. 10: "Il laboratorio con le canzoni" di Maurizio Gusso (pp. 173-204);
Cap. 11: "Il laboratorio con le fonti e le narrazioni iconografiche" di Elena Musci (pp. 205-226);
Cap. 12: "Il laboratorio con le fonti filmiche" di Marina Medi (pp. 227-240);
Cap. 13: "Il laboratorio nei luoghi di memoria" di Marzia Gigli e Maria Laura Marescalchi (pp. 241-260);
Cap. 14: "Laboratorio di storia 2.0" di Patrizia Vayola (pp. 261-279);
Cap. 15: "Il laboratorio con i giochi didattici" di Elena Musci (pp. 281-296);
Cap. 16: "Il laboratorio come didattica del prodotto" di Cristina Bonelli (pp. 297-325).
Dopo l'"Introduzione. Per una educazione alla cittadinanza attiva" di Luigi Guerra (pp. 11-14) e la "Presentazione" di Rosa M. Ávila, Beatrice Borghi e Ivo Mattozzi (pp. 15-19), la "I sessione: Per una definizione dei concetti e degli scopi" (pp. 21-127) comprende contributi di Monica Donini, Clara Albani, Ian Davies, A. Ernesto Gómez Rodríguez, M. Begoña Alfageme González, Pedro Miralles Martínez e Sebastián Molina Puche, Ángela Caballero Cortés, Gustavo González Valencia, Begoña Molero Otero e Ana Arribillaga Iriarte, Celia Parcero Torre, María Sánchez Agustí e José Antonio Pereira Liberato, Antoni Santisteban e Joan Pagès, Rafael Valls Montés, e Flavia Marostica.
La "II sessione: Geografia ed educazione" (pp. 129-222) contiene scritti di Hartwig Haubrich, Teresa García Santa María, Gino De Vecchis, Montserrat Oller, Claudia Vallejo e Antoni Luna, Francisco Rodríguez Lestegás, M. Jesús Bajo Bajo, Ana M. Aranda Hernando e Carmen Urones Jambrina, Maria Teresa [Di] Palma, Cristiano Giorda, e Stefano Piastra.
La "III sessione: Storia ed educazione alla cittadinanza europea" (pp. 223-324) raccoglie i contributi di Falk Pingel, Rolando Dondarini, Pedro Miralles Martínez, Fabiana Marcela Ertola e María Esther Muñoz, Alicia Graciela Funes, Neus González Monfort, Rodrigo Henríquez Vásquez, Joan Pagès Blanch e Antoni Santisteban Fernández, Miguel A. Jara e Victor Salto, Jesús M. López Andrés, Charles Heimberg, e Lavinia Pinzarrone.
La "IV sessione: Didattica del patrimonio" (pp. 325-443) include scritti di Rosa M. Ávila e Ivo Mattozzi, Jesús Estepa Giménez, Silvia Mascheroni, Pilar Blanco Lozano, M. Encarnación Cambil, M. Luisa Hernández e Andrés Palma, Josefa Castillo, Teresa García Santamaría ed Elena Pavía, José Fernando Gabardon De La Banda, José Monteagudo Fernández, Pedro Miralles Martínez e Nicolás Martínez Valcárcel, Pilar Rivero Gracia, Amparo Ruiz Luján, Mercedes Valbuena Barrasa e Jesús Ángel Valverde Ortega, e Maria Teresa Rabitti.
La "V sessione: Formazione degli insegnanti" (pp. 445-570) comprende scritti di Nicole Tutiaux-Guillon, Ramón López Facal, Aurora Delmonaco, Pilar Nuñez e Pilar Flores, Carlos Muñoz Labraña e Ramón Victoriano Lamilla, Caridad Hernández Sánchez, José María Cuenca López e Myriam J. Martín Cáceres, Francisco F. García Pérez e Nicolás De Alba Fernández, Julián Pelegrín Campo, Antoni Gavaldà e Josep Maria Pons i Altés, Miguel A. Jara e Víctor Salto, Teresa Dolores Pérez Castelló e M. Isabel Vera Muñoz, Vincenzo Guanci, Ernesto Perillo ed Eleonora Salvadori, Maurizio Gusso e Marina Medi.
La seconda parte (pp. 51-95) propone quattro "Approfondimenti": "Il vero falso. Fotografia e finzione" di Monica di Barbora (pp. 53-61); "Un canto della Prima Guerra Mondiale come fonte storica: 'La leggenda del Piave' (1918) di E.A. Mario" di Maurizio Gusso (pp. 63.74); "Sviluppare competenze storiche attraverso una finzione scenica" di Marco Tibaldini (pp. 75-85) ; "I romanzi e i film, due partiocolari tipi di fonti" di Isabella Zanni Rosiello (pp. 87-95).
La terza parte (pp. 97-135) presenta quattro "Esperienze didattiche": "Memoria e racconto in una app dedicata alla Shoah dei bambini e delle bambine" di Franco A. Grego (pp. 99-105); "La struttura dell'applicazione: una proposta di analisi" di Nadia Paterno (pp. 107-108); "'Linea bonifica', un fotoromanzo. Spinea e dintorni: paesaggio di terre e di acque, dal presente al passato" di Monica Bellin (pp. 109-119); "La 'biografia' di una patata per spiegare il mondo. Riflessioni per un uso didattico del saggio di Charles C. Mann '1493' nella scuola secondaria di primo grado" di Antonia Abbiati (pp. 121-124); "Gasparoni il masnadiero. Dalla storia al mito al rap" di Paolo Ermano (pp. 125-135).
La quarta e ultima parte (pp. 137-150) si articola in tre "Recensioni" di Silvia Ramelli (a Marnie Campagnaro, "La Grande guerra raccontata ai ragazzi", Donzelli, 2015: pp. 139-142), Ciro Elio Junior Saltarelli (a Wu Ming, "L'invisibile ovunque", Einaudi, 2015: pp. 143-146) e Paola Lotti (a Monica Dogliani e Andrea Ronchetti, "La contabilità del diavolo", Montauk, 2016: pp. 147-150).
La seconda parte ("Strumenti": pp. 69-98) comprende due scritti di Ernesto Perillo ("Raccontare il passato tra storia e finzione: le idee degli studenti": pp. 71-85) e Silvana Citterio ("Quali fonti per imparare la storia in ambiente digitale": pp. 87-98).
La terza e ultima parte ("Esperienze": pp. 99-140) si articola in tre contributi: "Il racconto di finzione: una storia nella storia" di Gabriella Bosmin (pp. 101-112); "Un gioco nel passato attraverso un film" di Luciana Coltri (pp. 113-127); "Un gioco serio. Lavorare con le fonti" di Paolo Ermano (pp. 129-140).
La première partie de l'ouvrage ("Témoignages: les origines et l'évolution de la didactique au Québec par ceux qui l'ont faite": pp. 11-56) "[...] donne la parole à quatre didacticiens universitaires, deux de la première génération, Micheline Dumont et Christian Laville, qui ont oeuvré des années 1960 au début des années 2000, et deux de la génération suivante, Luc Guay et Robert Martineau, qui ont été les étudiants de Christian Laville et qui ont récemment pris leur retraite de l'enseignement. Sur le mode du témoignage, et souvent avec la forme orale, leurs contributions retracent de manière saisissante l'évolution de la didactique de l'histoire au Québec, depuis ses tout débuts jusqu''à son institutionnalisation dans les facultés des science de l'éducation": p. 3).
Les différents auteurs de la deuxième partie ("Matériel didactique: manuels et autres ressources": pp. 57-176) "[...] s'intéressent au matériel didactique. Pour la plupart, ils analysent les manuels ou l'usage que l'on en fait - et celui que l'on pourrait en faire - à l'école secondaire. C'est le cas de David Lefrançois, Marc-André Éthier et Stéphanie Demers, de Michel Allard et de Yannick Le Marec. Les autre chapitres de cette partie, celui de Vincent Boutonnet et celui de Dominic Charette, portent sur des ressources plus larges que le seul manuel" (p. 5): les guides du maître en histoire de première secondaire (Vincent Boutonnet) et les bandes dessinées en classe d'histoire, au collégial (Dominic Charette).
Les travaux rassemblés dans la troisième partie ("Enseignants: histoire, éducation à la citoyenneté et représentations": pp.177-261)ont en commun de porter sur les représentations des enseignants. "Ainsi, Mathieu Bourbon décrit les représentations sociales qu'un échantillon représentatif de 175 enseignants d'histoire de Belgique et du Luxembourg se fait de l'enseignement de sa discipline. [...] Sabrina Moisan analyse comment des enseignants d'histoire au secondaire se représentent la citoyenneté et l'éducation à la citoyenneté" (pp. 6-7). Enfin, Paul Zanazanian analyse "[...] la place que dix-sept enesignants du Québec - qui sont francophones - assignent aux anglophones dans l'histoire du Québec [...]" (p. 7).
Les travaux rassemblés dans la quatrième partie (“Élèves: histoire, éducation à la citoyenneté et représentations": pp. 263-327) "[...] ont en commun de porter sur des élèves qu'ils soient du Québec ou du Gabon. [...] Julia Poyet a interviewé 164 élèves de la maternelle et du début du primaire pour connaître leurs représentations du temps, analyser le développement de la compétence 'Construire sa représentation de l'espace, du temps et de la société' et proposer des principes pour l'enseignement du temps en classe" (p. 7). "Daniel Landry s'intéresse au contexte postmoderne dans lequel les jeunes Québécois s'engagent, ainsi qu'aux formes et motifs de leur engagement citoyen. Il présente en particulier les résultats d'entretiens semi-dirigés que lui ont accordés de jeunes altermondialistes de 18 à 25 ans. [...] Quant à Antoine-Denis N'dimina-Mougala, il décrit et analyse les représentations de l'histoire des relations internationales de 42 étudiants des classes de terminale de trois lycées librevillois" (pp. 7-8).
Dans la cinquième et dernière partie ("Programmes scolaires et enjeux fondamentaux de la discipline": pp. 329-456), "[...] six chapitres traitent d'enjeux fondamentaux associés à l'enseignement de l'histoire, tels que la nature des savoirs historiques appris à l'école, leur rôle dans la formation de citoyens critiques et l'enseignement-apprentissage disciplinaire par concepts. [...] En situant leurs analyses des discours publics et scientifiques portant sur la discipline historique et son enseignement - ainsi que les controverses qu'ils suscitent - dans des milieux à la fois singuliers sur certains aspects et comparables sur d'autres, qu'ils soient belge (Jean-Louis Jadoulle), catalans (Joan Pagès et Antoni Santisteban), italien (Maurizio Gusso), gabonais (René Casimir Zoo Eyindanga) ou québécois (Michel Allard), les auteurs décrivent les paradigmes en recherche didactique qui se maintiennent et se transforment, les contextes sociopolitiques et les choix socio-éducatifs ayant présidé aux réformes scolaires, notamment grâce à une mise en perspective théorique et à une mise en contexte de certains cadres institutionnels" (p. 8). "Un autre chapitre s'intéresse davantage à certains concepts fondamentaux de la discipline didactique, à leur définition et à leur mise en relation. Mathieu Gagnon essaie de clarifier l'un des concepts largement utilisés dans les écrits contemporains en éducation historique: la pensée historique" (pp. 8-9).
La prima edizione (3 novembre 2014 - settembre 2015) si è avvalsa della collaborazione di Archivio di Stato di Milano, Soprintendenza Archivistica per la Lombardia e Ufficio Scolastico Regionale per la Lombardia - Ambito Territoriale di MIlano; del patrocinio del Dipartimento di Studi storici dell'Università degli Studi di Milano; del gemellaggio con la Festa Internazionale della Storia di Bologna.
Il Quaderno si articola in quattro parti.
La prima, intitolata "2014 - Il Progetto, origini e prospettive" (pp. 9-36), si apre con "I Quaderni di Milanosifastoria: presentazione del primo volume" (pp. 11-12) e prosegue con i contributi di Marialuisa Cavallazzi, "Lo spirito di Leonardo è ancora a Milano" (pp. 13-15), di Maurizio Gusso, "La prima edizione del Progetto Milanosifastoria: bilancio e prospettive" (pp. 17-25) e di Silvana Citterio, "Milanosifastoria alla prima annualità. Un nome, un logo tra rete e progetto" (pp. 27-36).
La seconda parte - "Persistenze e mutamenti" (pp. 37-98) - inizia con cinque relazioni e comunicazioni dei due Seminari inaugurali : "Il ruolo delle amministrazioni comunali nella storia della istruzione, educazione, formazione a Milano" di Antonella Olivieri (pp. 39-56), "Istruzione elementare e formazione dei maestri a Milano prima dell'Unità: permanenze e mutamenti" di Simonetta Polenghi (pp. 57-66), "Istruzione, formazione ed educazione fra Unità e Prima guerra mondiale: caso milanese e contesto nazionale" di Mariachiara Fugazza (pp. 67-74), "Specificità persistenze mutamenti nella storia dell'istruzione in età repubblicana a Milano" di Cristina Cocilovo (pp. 75-82) e "'Ricoverare, mantenere, educare'. L'esperienza storica degli enti assistenziali milanesi nel campo dell'istruzione, formazione ed educazione" di Flores Reggiani (pp. 83-90). Si conclude con il contributo di Patrizia Angelone e Andrea F. Saba, "Gli archivi scolastici in Lombardia: ricercare, censire, fruire" (pp. 91-98), redatto a partire dal Seminario "Gli archivi scolastici in Lombardia: ricercare, censire, fruire" (Cinisello Balsamo/MI, 4 novembre 2014), promosso da Comune di Cinisello Balsamo - Centro Culturale "Il Pertini", Consorzio Sistema Bibliotecario Nord Ovest, INSMLI (Istituto nazionale per la storia del movimento di liberazione in Italia), IRIS e "Zapruder" - Storie in Movimento, nell'ambito della Settimana di apertura della prima edizione del Progetto Milanosifastoria.
La terza parte - "Incroci e contaminazioni" (pp. 99-127) - ospita i contributi di Concetta Brigadeci, "Educare ed educarsi in una società in trasformazione: la Scuola dei Genitori (Milano, 1953-1970)" (pp.101-110), di Irene Menegoi Buzzi-Donato, "Comune di Milano: le scuole speciali dalla separazione all'inclusione" (pp. 111-118). Seguono due comunicazioni del Seminario inaugurale "Piste di lavoro di Milanosifastoria e prospettive di ricerca": "Lavoro e cultura. Luoghi e storie dell'emancipazione sociale a Milano dal XIX secolo ad oggi" (pp. 119-121) di Debora Migliucci e "Rappresentazioni artistiche di aspetti della storia della istruzione, formazione ed educazione nell'area milanese", a cura di Marilena Salvarezza (pp.123-127).
La quarta parte - "I documenti" (pp. 129-157) - contiene la Deliberazione della Giunta del Comune di Milano n. 1264 del 20 giugno 2014 sul protocollo d'intesa fra Comune di Milano e Rete Milanosifastoria per la realizzazione del Progetto Milanosifastoria (p. 131); il Protocollo di intesa Comune-Rete del 21 ottobre 2014, allegato parte integrante della Deliberazione precdente (pp. 133-136); il Documento di base della Rete Milanosifastoria del gennaio 2014 (pp. 137-141); il Protocollo costitutivo della Rete di Milanosifastoria del 14 aprile 2014 (pp. 143-154); la "Composizione della Rete Milanosifastoria", aggiornata al maggio 2016 (pp. 155-157). Il quaderno si conclude con i profili "Gli Autori" (pp.159-162).
Il Quaderno è stato presentato nel Seminario di formazione "Cultura storica tra ricerca e divulgazione: una prospettiva milanese" (Sala del Grechetto, Biblioteca Sormani, Milano, 27 ottobre 2016), promosso da Comune di Milano e Rete Milanosifastoria, con i saluti introduttivi di Marialuisa Cavallazzi, Nicola Cavalli, Liliana De Ponti, Patrizia Foglia e Maurizio Gusso e le comunicazioni di Patrizia Angelone, Marialuisa Cavallazzi, Silvana Citterio, Cristina Cocilovo, Patrizia Foglia, Mariachiara Fugazza e Andrea F. Saba; moderatrice: Antonella Olivieri.
Dopo la "Presentazione" di Paola Lotti ed Elena Monari (pp. 9-12), la "Parte prima: Relazioni introduttive e laboratori" (pp. 13-82) si articola nella relazione di Maurizio Gusso, "Le opere d'arte come fonti. Alcuni esempi: testi letterari, film e canzoni" (pp. 15-34), seguita dal "Laboratorio Testi letterari, film e canzoni come fonti per la storia del Novecento", coordinato da Maurizio Gusso (pp. 35-52), e nella relazione di Ivo Mattozzi, "Che cosa si può fare apprendere con la storia rappresentata artisticamente? Tre esempi" (pp. 53-82).
La "Parte seconda: Come insegnare a scivere in storia sull'esempio delle opere artistiche. Relazioni e laboratori" (pp. 83-163) comprende la relazione di Piero Brunello, "Narrativa e storiografia: scrittura fiction e scrittura non fiction" (pp. 85-105), la relazione di Gabriella Bosmin, "Mettere in racconto tracce museali" (pp. 107-131), seguita dal "Laboratorio Insegnare a scrivere storie al museo", coordinato da Gabriella Bosmin (pp. 133-138), e dalla relazione di Silvia Vania Giacomelli, ""'Ciao, amore, ciao'. Valigie del passato, simboli e immagini in una scuola dell'infanzia" (pp. 139-155), seguita dal "Laboratorio Drammatizzazione e appunti visivi per conoscere il presente e il passato" (pp. 157-163), coordinato da Luciana Coltri.
La "Parte terza: L'apprendimento con i testi di finzione. Relazioni e laboratori" (pp. 165-217) si articola nella relazione "Il graphic novel storico: dalla produzione all'insegnamento" di Ciro Elio-Junior Saltarelli, con la collaborazione di Michele Petrucci (pp. 167-183), seguita dal "Laboratorio Il fumetto storico nel processo di apprendimento: selezione e progettazione", coordinato da Ciro Elio-Junior Saltarelli (pp. 185-189), dalla relazione di Daniela Dalola, "Un viaggio nella civiltà camuna con un fumetto al seguito" (pp. 191-203) e dalla relazione di Paola Lotti, "Dal graphic novel Maus alla comprensione della storia del '900 con testi di finzione: un'esperienza didattica" (pp. 205-217).
La "Parte quarta: Gli altri laboratori" (pp. 219-242) comprende il "Laboratorio Costruire la conoscenza di contesti storici con un film. Un esempio per la fine del '900", coordinato da Antonina Gambaccini e Laura Valentini (pp. 221-223), e il "Laboratorio Fonti pittoriche e narrative per la storia a partire da un ambiente digitale", coordinato da Silvana Citterio e Antonella Olivieri (pp. 225-242).
Seguono due contributi metodologici di Silvia Mascheroni ("L'educazione al patrimonio culturale come risorsa per la cittadinanza attiva": pp. 15-19) e Ivo Mattozzi ("Didattica della storia, beni culturali, educazione al patrimonio": pp. 21-27) e uno scritto di Giulia Benati ("La Veneranda Fabbrica, il Museo del Duomo e la scuola": pp. 29-31).
Il cuore del libro è costituito dai resoconti ragionati delle sperimentazioni didattiche pilota, attuate, nel corso del Progetto, nei vari gradi di scuola: primaria ("Che cosa c'era prima del Duomo?", a cura di Giuseppa Silicati: pp. 33-59), secondaria di primo grado ("La costruzione del Duomo: un processo di trasformazione", a cura di Cristina Cocilovo: pp. 61-93; "Il Duomo in gioco", a cura di Marisa Gaggini: pp. 95-105; "La città del granito rosa", a cura di Pier Mario Locatelli: pp. 107-108) e secondaria superiore ("Il Duomo dalla basilica paleocristiana alla cattedrale gotica", a cura di Gioconda Rainero: pp. 109-128; "Le vie dei marmi dalle cave di Candoglia e Ornavasso al Duomo di Milano", a cura di Nicoletta Meroni: pp. 129-137).
Il volume si conclude con una "Bibliografia su educazione al patrimonio e didattica della storia" di Maurizio Gusso (pp. 139-141).
Nella "Presentazione" (pp. 7-13) i due autori spiegano caratteristiche e scopi di "Un'antologia di racconti di dieci narratori del secondo Ottocento" (pp. 7-8), concepita come "Uno strumento che favorisce l'interdisciplinarità fra letteratura e storia" (pp. 8-9) e "Uno strumento per la formazione linguistica, letteraria e storica degli studenti" (pp. 9-10); esplicitano i "Criteri seguiti per la scelta dei narratori, dei racconti e dei temi" (pp. 10-12) in "Un'antologia unitaria, articolata e flessibile" (pp. 12-13).
La Sezione prima "Alle frontiere del reale" (pp. 15-118) contiene "L'alfier nero" di Arrigo Boito, "Un corpo" di Camillo Boito, "Un caso di sonnambulismo" di Luigi Capuana e "Un'idea di Ermes Torranza" di Antonio Fogazzaro.
La Sezione seconda "Famiglia e società nel Meridione" (pp. 119-213) riporta i racconti "Nel cortile" e "Il rosario" di Federico De Roberto, "O Giovannino, o la morte" di Matilde Serao e "Il tabbùtu" di Luigi Capuana.
La Sezione terza "Famiglia e società nel Settentrione" (pp. 215-278) contiene i racconti "Carliseppe della Coronata" e "Zoccoli e stivaletti" di Emilio De Marchi, "Il crocifisso d'argento" di Antonio Fogazzaro e "Cara speranza" di Marchesa Colombi.
La Sezione quarta "Donne tra famiglia, amore e lavoro" (pp. 279-437) riporta i racconti "Viaggio di nozze" e "La maestrina d'inglese" di Carlo Dossi, "Impara l'arte e mettila da parte" di Marchesa Colombi, "Storia fosca" di Luigi Capuana, "Senso" di Camillo Boito e "La virtù di Checchina" di Matilde Serao.
La Sezione quinta "Modelli educativi scolastici maschili e femminili" (pp. 439-571) è formata dai racconti "Furio" di Edmondo De Amicis, "Una vocazione" di Marchesa Colombi e "Scuola normale femminile" di Matilde Serao e da passi da "Cuore" di Edmondo De Amicis.
Ogni Sezione si articola in alcune rubriche fisse: un'"Introduzione" alla Sezione, che, attraverso una prima parte più testuale e letteraria ("Autori, testi e temi") e una seconda più contestuale e storica ("Temi e contesti storici"), ricostruisce un filo del discorso che si svolge attraverso autori, testi, loro temi e contesti; l'antologia dei racconti, debitamente annotati; un "Invito alla lettura" per ogni racconto, di cui propone alcune chiavi interpretative; alcune schede ("Analisi e approfondimenti") per un'analisi tematica comparata di tutti i racconti della Sezione e una loro contestualizzazione nella storia socioeconomica e culturale.
Seguono le "Schede bio-bibliografiche degli autori" (pp. 573-588) e una "Bibliografia" (pp. 589-592).
Le quattro parti in cui il quaderno si articola corrispondono ad altrettanti passaggi chiave nel curricolo verticale di storia proposto da Clio '92.
Ai "copioni sonori" nella scuola dell'infanzia e primaria sono dedicati gli scritti di Luciana Coltri ("I copioni: un trait d'union tra storia e musica": pp. 9-14) e di Elita Maule ("Lavandaie di ieri e di oggi: un percorso didattico sonoro e musicale per costruire copioni": pp. 15-29).
Ai "quadri di civiltà" nella scuola primaria rinvia il contributo di Giulio Ghidotti e Stefano Rocchetti, "Alle origini della musica: sentire la preistoria" (pp. 31-49), dedicato alla ricostruzione in laboratorio di un paesaggio sonoro del quadro di civiltà dell'Età della Renna e alla realizzazione di un poster storico-sonoro di tale quadro di civiltà.
Sui "processi di trasformazione" nella scuola secondaria di primo grado è incentrato lo scritto di Paola Besutti e Maria Teresa Rabitti, "Dalle corti signorili all'Unità d'Italia, dal recitar cantando al melodramma: un percorso tra musica, luoghi e storia" (pp. 51-83), dedicato al processo di trasformazione, in Italia, della musica di corte signorile rinascimentale nell'opera lirica secentesca, settecentesca e ottocentesca, connesso al passaggio dal teatro di corte 'artistocratico' cinquecentesco al teatro pubblico 'borghese' dell'Italia unita.
All'approccio per temi/problemi si può ricondurre il saggio di Maurizio Gusso, "Storie di canzoni migranti, fra traduzioni, riusi, censure e meticciati" (pp. 85-127), che parte da un triplo problema. Come mai la canzone metaforica "L'estaca" (Il palo) del 1968 del cantautore catalano Lluís Llach viene prima censurata dal regime franchista e reinterpretata dal pubblico popolare catalano come un inno antifranchista e autonomista? Come mai successivamente - con la stessa melodia, ma con nuove parole - viene adattata, con il titolo "Mury" (Muri), nel 1979 dal cantautore polacco Jacek Kaczmarski, fino a essere reinterpretata in chiave ottimistica (non senza censure) dagli oppositori allo stato marziale introdotto dal generale Jaruzelski (12-13 dicembre 1981) e adottata da Solidarność come segnale della radio clandestina? E perché nel 1987 Kaczmarski sente il bisogno di cambiarne i versi (riscritti in modo molto pessimistico) e il titolo, trasformandola in "Mury '87 (Podwórko)", ossia "Muri '87 (Il cortile)"?
Seguono due contributi metodologici di Silvia Mascheroni ("L'educazione al patrimonio culturale come risorsa per la cittadinanza attiva": pp. 15-19) e Ivo Mattozzi ("Didattica della storia, beni culturali, educazione al patrimonio": pp. 21-27) e uno scritto di Giulia Benati ("La Veneranda Fabbrica, il Museo del Duomo e la scuola": pp. 29-31).
Il cuore del libro è costituito dai resoconti ragionati delle sperimentazioni didattiche pilota, attuate, nel corso del Progetto, nei vari gradi di scuola: primaria ("Che cosa c'era prima del Duomo?", a cura di Giuseppa Silicati: pp. 33-59), secondaria di primo grado ("La costruzione del Duomo: un processo di trasformazione", a cura di Cristina Cocilovo: pp. 61-93; "Il Duomo in gioco", a cura di Marisa Gaggini: pp. 95-105; "La città del granito rosa", a cura di Pier Mario Locatelli: pp. 107-108) e secondaria superiore ("Il Duomo dalla basilica paleocristiana alla cattedrale gotica", a cura di Gioconda Rainero: pp. 109-128; "Le vie dei marmi dalle cave di Candoglia e Ornavasso al Duomo di Milano", a cura di Nicoletta Meroni: pp. 129-137).
Il volume si conclude con una "Bibliografia su educazione al patrimonio e didattica della storia" di Maurizio Gusso (pp. 139-141).
Le schede sono precedute da un'"Introduzione" di Maurizio Gusso (pp. 11-21), che esplicita i criteri di scelta dei 26 film, la struttura delle schede, le problematiche storiche sintetizzate nelle parole-chiave riportate al termine di ogni scheda, l'approccio interdisciplinare ai film come specchi, testi e fonti e il percorso testo/fonte - serie - contestualizzazione storica, e "Il cinema e i film" di Fabio Carlini (pp. 23-28).
La pubblicazione si conclude con le schede sui registi (pp. 261-265), alcune informazioni sui principali attori e attrici (pp. 266-268) e su soggettisti e sceneggiatori (pp. 269-271), una filmografia (1945-1957), una "Nota bibliografica sull'età della 'ricostruzione' in Italia" (pp. 275-280) e una "Bibliografia" di Fabio Carlini e Maurizio Gusso (pp. 281-286).
Si tratta di una 'macrosequenza' del film di Giuseppe De Santis, "Riso amaro" (Italia, 1949, b/n, 108'); due sequenze di "Roma ore 11" di Giuseppe De Santis (Italia/Francia, 1952, b/n, 105'); una sequenza del mediometraggio di Gillo Pontecorvo, "Giovanna" (Italia, 1955, b/n, 36'; quarto episodio del film in cinque episodi "Die Windrose" / "La rosa dei venti"); due sequenze de "Il tetto" di Vittorio De Sica (Italia, 1956, b/n, 101'); due de "Il posto" di Ermanno Olmi (Italia, 1961, b/n, 93'); due di "Renzo e Luciana" (41', da "L'avventura di due sposi" di Italo Calvino, ne "I racconti", Einaudi, Torino, 1958), atto primo del film in quattro atti "Boccaccio '70" (Italia/Francia, 1962, col., 208'); una sequenza de "La vita agra" di Carlo Lizzani (Italia, 1964, b/n, 104'; dal romanzo di Luciano Bianciardi, "La vita agra", Rizzoli, Milano, 1962); due sequenze da "Made in Dagenham" / "We Want Sex" di Nigel Cole (Gran Bretagna, 2010, col., 113'; ambientato nel 1968); due de "La classe operaia va in paradiso" di Elio Petri (Italia, 1971, col., 125'); due di "Signorinaeffe" di Wilma Labate (Italia, 2007, col., 95'; ambientato poco prima, durante e dopo la "marcia dei 40.000" capi, impiegati e quadri intermedi FIAT del 14 ottobre 1980 e poi nel 2007); due da "Iqbal" di Cinzia TH Torrini (Italia/Sri Lanka, 1998, col., 100'); una 'macrosequenza' da "The Navigators" / "Paul, MIck e gli altri" (Gran Bretagna, 2001, col., 96'); due sequenze da "Ressources humaines" / "Risorse umane" di Laurent Cantet (Francia, 1999, col., 108'); due di "It's a free world... / "In questo mondo libero..." di Ken Loach (Gran Bretagna/Italia/Germania/Spagna, 2007, col., 96'); due di "Tutta la vita davanti" di Paolo Virzì (Italia, 2008, col., 117'; da "Il mondo deve sapere. Romanzo tragicomico di una telefonista precaria" di Michela Murgia, Isbn, Milano, 2006).
L'antologia video è stata progettata dall'équipe di coordinamento (formata da Tina Bontempo, Simone Campanozzi, Claudio A. Colombo, Maurizio Guerri, Maurizio Gusso e Daniele Vola) dei Seminari di formazione "Cinema e Storia. Il mondo del lavoro dal secondo dopoguerra" (Milano, Società Umanitaria, 28 ottobre 2015 - 11 maggio 2016: cfr. www.storieinrete.org/storie_wp/?p=15880), promossi da ILSC (Istituto lombardo di storia contemporanea), INSMLI (Istituto nazionale per la storia del movimento di liberazione in Italia), IRIS (Insegnamento e Ricerca Interdisciplinare di Storia) e Società Umanitaria, nell'ambito della seconda edizione 2015-2016 ("Milano: il lavoro, la storia") del Progetto "Milanosifastoria", promosso da Comune di Milano e Rete Milanosifastoria, in collaborazione con Archivio di Stato di Milano, Soprintendenza Archivistica per la Lombardia, Fondazione Milano e Ufficio Scolastico Regionale per la Lombardia - Ambito Territoriale di Milano; con il patrocinio del Dipartimento di Pedagogia dell'Università Cattolica di Milano, del Dipartimento di Studi storici dell'Università degli Studi di Milano e del FAI (Fondo Ambiente Italiano) - Presidenza Regionale Lombardia; in gemellaggio con la Festa Internazionale della Storia di Bologna; con il contributo di Banca Popolare di Milano e Fondazione Cariplo.
L'équipe ha proiettato e discusso con i docenti partecipanti ai Seminari del 18 novembre (www.storieinrete.org/storie_wp/wp-content/uploads/2015/10/umanitaria_18_11_2015_loc.pdf) e del 2 dicembre 2015 (www.storieinrete.org/storie_wp/wp-content/uploads/2015/10/umanitaria_2_12_2015_loc1.pdf) una rosa di sequenze filmiche.
In seguito al confronto con gli insegnanti e grazie alla collaborazione tecnica di Igor Pizzirusso è stata prodotta l'antologia video: cfr. la scheda a cura di Maurizio Gusso, in www.storieinrete.org/storie_wp/wp-content/uploads/2016/02/gusso_sch_videoantologia_film_lavoro_2016.pdf.
L'antologia video è stata presentata in anteprima nel Seminario con studenti e insegnanti "Presentazione, discussione e commento di sequenze di film italiani ed europei sul lavoro dopo il 1945" (Auditorium, Società Umanitaria, Milano, 24 febbraio 2016: cfr. www.storieinrete.org/storie_wp/?p=16475) e successivamente nel Laboratorio "Film italiani ed europei sul lavoro dopo il 1945. Una panoramica storica per affrontare il nostro Novecento a Scuola" (20 marzo 2016; cfr. www.storieinrete.org/storie_wp/?p=16576), coordinato da Tina Bontempo e Simone Campanozzi, nell'ambito dell'evento finale (Fabbrica del Vapore, Milano, 18-20 marzo 2016) del Progetto "Dire, Fare, Educare: un percorso per Milano città educativa", istituito dal Comune di Milano - Assessorato all'Educazione e Istruzione, e della seconda edizione del Progetto Milanosifastoria.
L'antologia video è un montaggio di 26 sequenze (o 'macrosequenze') tratte da 15 film di fiction (11 di 10 registi italiani), tre di due registi inglesi e uno di un regista francese, riportate in ordine cronologico di ambientazione storica.
Si tratta di una 'macrosequenza' del film di Giuseppe De Santis, "Riso amaro" (Italia, 1949, b/n, 108'); due sequenze di "Roma ore 11" di Giuseppe De Santis (Italia/Francia, 1952, b/n, 105'); una sequenza del mediometraggio di Gillo Pontecorvo, "Giovanna" (Italia, 1955, b/n, 36'; quarto episodio del film in cinque episodi "Die Windrose" / "La rosa dei venti"); due sequenze de "Il tetto" di Vittorio De Sica (Italia, 1956, b/n, 101'); due de "Il posto" di Ermanno Olmi (Italia, 1961, b/n, 93'); due di "Renzo e Luciana" (41', da "L'avventura di due sposi" di Italo Calvino, ne "I racconti", Einaudi, Torino, 1958), atto primo del film in quattro atti "Boccaccio '70" (Italia/Francia, 1962, col., 208'); una sequenza de "La vita agra" di Carlo Lizzani (Italia, 1964, b/n, 104'; dal romanzo di Luciano Bianciardi, "La vita agra", Rizzoli, Milano, 1962); due sequenze da "Made in Dagenham" / "We Want Sex" di Nigel Cole (Gran Bretagna, 2010, col., 113'; ambientato nel 1968); due de "La classe operaia va in paradiso" di Elio Petri (Italia, 1971, col., 125'); due di "Signorinaeffe" di Wilma Labate (Italia, 2007, col., 95'; ambientato poco prima, durante e dopo la "marcia dei 40.000" capi, impiegati e quadri intermedi FIAT del 14 ottobre 1980 e poi nel 2007); due da "Iqbal" di Cinzia TH Torrini (Italia/Sri Lanka, 1998, col., 100'); una 'macrosequenza' da "The Navigators" / "Paul, MIck e gli altri" (Gran Bretagna, 2001, col., 96'); due sequenze da "Ressources humaines" / "Risorse umane" di Laurent Cantet (Francia, 1999, col., 108'); due di "It's a free world... / "In questo mondo libero..." di Ken Loach (Gran Bretagna/Italia/Germania/Spagna, 2007, col., 96'); due di "Tutta la vita davanti" di Paolo Virzì (Italia, 2008, col., 117'; da "Il mondo deve sapere. Romanzo tragicomico di una telefonista precaria" di Michela Murgia, Isbn, Milano, 2006).
L'antologia video è stata presentata in anteprima nel Seminario con studenti e insegnanti "Presentazione, discussione e commento di sequenze di film italiani ed europei sul lavoro dopo il 1945" (Auditorium, Società Umanitaria, Milano, 24 febbraio 2016) nell'ambito del Progetto "Cinema e Storia. Il mondo del lavoro dal secondo dopoguerra" e della seconda edizione 2016-2017 ("Milano: il lavoro, la storia") del Progetto "Milanosifastoria", promosso da Comune di Milano e Rete Milanosifastoria, in collaborazione con Archivio di Stato di Milano, Soprintendenza Archivistica per la Lombardia, Fondazione Milano e Ufficio Scolastico Regionale per la Lombardia - Ambito Territoriale di Milano; con il patrocinio del Dipartimento di Pedagogia dell'Università Cattolica di Milano, del Dipartimento di Studi storici dell'Università degli Studi di Milano e del FAI (Fondo Ambiente Italiano) - Presidenza Regionale Lombardia; in gemellaggio con la Festa Internazionale della Storia di Bologna; con il contributo di Banca Popolare di Milano e Fondazione Cariplo: cfr. www.storieinrete.org/storie_wp/?p=16475
Curatore e project manager: Claudio Giorgione; digital designer: Luca Roncella; flash developer: Alessandro Leardi; Web designer: Alessandro Leardi e Annalisa Pogliana; illustrazioni: Sara Stefanini; progetto grafico: Daniele Brivio e Sara Stefanini; 3D artist e developer: Mauro Ferrari; compositore e sound designere: Massimo Cordovani; voci: Massimo Abbamonte, Andrea Cane, Claudia Donadoni e Matthias Reuter.
Il multimedia narra, come se fosse una visita guidata, la storia della costruzione del Duomo di Milano (e in particolare dei vari progetti di edificazione del suo tiburio, fra cui quello, scartato, di Leonardo da Vinci) attraverso una gran varietà di fonti primarie e secondarie, l'animazione e le voci di vari protagonisti della vicenda (dal Deputato della Fabbrica del Duomo ai Duchi, da Leonardo a Bramante ecc.).
Il multimedia è stato disponibile in un’area dedicata del MUST e nel sito del MUST (all’indirizzo www.museoscienza.org/leonardoduomo) dal 15 ottobre 2009 alla fine del 2020, quando è stato dismesso il lettore Flash di Adobe con cui il multimedia era stato programmato.
Una breve animazione (45”) di Mauro Ferrari sulle ricostruzioni 3D in real time del Duomo di Milano, tratta dal multimedia, è visionabile in Youtube (https://www.youtube.com/watch?v=p2f0nLceX88).
L'antologia video è stata presentata in anteprima nel Seminario con studenti e insegnanti "Presentazione, discussione e commento di sequenze di film italiani ed europei sul lavoro dopo il 1945" (Auditorium, Società Umanitaria, Milano, 24 febbraio 2016) nell'ambito del Progetto "Cinema e Storia. Il mondo del lavoro dal secondo dopoguerra" e della seconda edizione 2016-2017 ("Milano: il lavoro, la storia") del Progetto "Milanosifastoria", promosso da Comune di Milano e Rete Milanosifastoria, in collaborazione con Archivio di Stato di Milano, Soprintendenza Archivistica per la Lombardia, Fondazione Milano e Ufficio Scolastico Regionale per la Lombardia - Ambito Territoriale di Milano; con il patrocinio del Dipartimento di Pedagogia dell'Università Cattolica di Milano, del Dipartimento di Studi storici dell'Università degli Studi di Milano e del FAI (Fondo Ambiente Italiano) - Presidenza Regionale Lombardia; in gemellaggio con la Festa Internazionale della Storia di Bologna; con il contributo di Banca Popolare di Milano e Fondazione Cariplo: cfr. www.storieinrete.org/storie_wp/?p=16475
Curatore e project manager: Claudio Giorgione; digital designer: Luca Roncella; flash developer: Alessandro Leardi; Web designer: Alessandro Leardi e Annalisa Pogliana; illustrazioni: Sara Stefanini; progetto grafico: Daniele Brivio e Sara Stefanini; 3D artist e developer: Mauro Ferrari; compositore e sound designere: Massimo Cordovani; voci: Massimo Abbamonte, Andrea Cane, Claudia Donadoni e Matthias Reuter.
Il multimedia narra, come se fosse una visita guidata, la storia della costruzione del Duomo di Milano (e in particolare dei vari progetti di edificazione del suo tiburio, fra cui quello, scartato, di Leonardo da Vinci) attraverso una gran varietà di fonti primarie e secondarie, l'animazione e le voci di vari protagonisti della vicenda (dal Deputato della Fabbrica del Duomo ai Duchi, da Leonardo a Bramante ecc.).
Le schede sono precedute dai criteri di scelta del periodo del boom (p. 1) e dei 21 film (pp. 2-3), dai riferimenti bibliografici sul contesto storico (pp. 4-11) e sui rapporti fra cinema e storia (pp. 12-15), da un'"Antologia critica" ("Il cinema italiano degli anni '60": pp. 16-23) e dalla "Descrizione della videocassetta" (pp. 24-27).
La pubblicazione si conclude con la "Bibliografia generale" sui 21 film, sui loro registi, attori e attrici principali (pp. 170-174) ed è accompagnata da una antologia-video (in VHS) di 60': 49 sequenze dei 21 film, montate in cinque sezioni che prendono i titoli da battute pronunciate dai personaggi di cinque film: "Fan de chì, desfen de là..." (trasformazioni ambientali, sviluppo economico e squilibri territoriali); "Coraggio, siamo a Milano!" (migrazioni interne e pendolarismo); "Quieta non movere et mota quietare..." (stratificazione, gerarchie e forme di mobilità sociale e professionale); "Mi serve il liquido, a me!" (modelli culturali); "Sto bene così, non ho bisogno di nessuno" (uomini e donne tra lavoro, famiglia, amore e sessualità).
La prima musicassetta ("Ambienti, figure, conflitti") dedica il lato A ad "Ambienti e figure sociali" e il lato B a "Conflitti sociali e politici".
il lato A della seconda musicassetta ("Identità") riguarda "Identità sociali, etniche e religiose" e il lato B "Identità nazionali e sovranazionali".
La terza musicassetta ("Amore e altri sentimenti") dedica il lato A a "Modi d'amare e differenze di genere" e il lato B a "Le età della vita".
Il lato A della quarta musicassetta ("Non son solo canzonette: politica e poetica") è intitolato "Canzoni e politica"; il lato B "Dai payadores alla nueva canción".
La parte prima del fascicolo (pp. 2-16) è una "Presentazione del prodotto multimediale America Latina in musica e in versi".
La parte seconda (pp. 17-213) contiene "I testi delle canzoni: originali e traduzioni", corredati di note e riportati seguendo l'ordine delle quattro musicassette. Le traduzioni dallo spagnolo e dal portoghese sono di Maurizio Gusso.
La parte terza (pp. 214-260) riporta una scheda per ogni canzone (data di composizione e/o registrazione/incisione o copyright della canzone; genere di componimento musicale e/o poetico e/o di danza; discografia; altre traduzioni italiane; metrica e/o notazioni musicali).
La parte quarta (pp. 261-290) riporta i "Profili biobibliografici dei cantautori".
La parte quinta (pp. 291-361) presenta "Piste di lavoro" che consentono un uso didattico efficace delle musicassette e dei materiali integrativi contenuti nella seconda, terza e quarta parte del "Fascicolo didattico".
La parte sesta (pp. 362-366) è una "Bibliografia su Argentina, Brasile, Cile e Uruguay nel secondo dopoguerra".
Il kit multimediale è parte integrante di "Oltre la conquista. Per una didattica interdisciplinare sulla storia delle Americhe", una serie di materiali didattici prodotta dall'Équipe insegnanti della Campagna "1992: 500 años de la Conquista de América", composta da Antonia Cabrini, Antonella Caglio, Pia Drovandi, Adriana Marinelli, Pina Musarra, Paolo Pagani e Annamaria Polati e coordinata da Maurizio Gusso e Marina Medi.
Il kit è composto da un DVD e da un CD, che offrono una rilevante documentazione sul film di Luigi Zampa, Cuori senza frontiere (1950), che rappresenta le conseguenze che il nuovo confine italo-jugoslavo del 1947 ha su un paesino giuliano (e in particolare sulla microcomunità dei bambini), tagliato in due dalla nuova frontiera, e sulla contestualizzazione del film nell'opera di Zampa e nella storia del cinema italiano, delle regioni del confine orientale e dell'esodo giuliano, istriano, fiumano e dalmata.
Il DVD si articola in tre parti, a cui si accede dal Menù principale.
La prima parte ("Invito alla visione") è una sorta di sinossi audiovisiva del film, ossia un montaggio di sequenze-chiave, selezionate in base a criteri filmico-narrativi e assemblate secondo l'ordine della narrazione filmica.
La seconda parte ("Punti di vista") si articola in tre percorsi modulari di sequenze-chiave del film, selezionate in base a criteri in parte narrativo-filmici (il 'sistema dei personaggi' del film) e in parte tematici e montate secondo l'ordine della narrazione filmica: "I bambini"; "il triangolo amoroso";" La famiglia Sebastan e i compaesani".
La terza parte ("Extra") si articola in tre percorsi modulari. Il primo è costituito dai "Titoli di testa" del film; il secondo ("Fotografie") da due serie di fotografie, relative all'"Esodo" dei profughi italiani da Zara e Pola (otto foto) e ai "Campi profughi" di Torino, Novara, Altamura (BA) e Laterina (AR); il terzo ("Cartine") da sette carte tematiche relative a persistenze e mutamenti dei confini politici italo-jugoslavi fra 1920 e 1954.
Il CD si articola in otto parti, oltre alla "Premessa" di Riccardo Marchis (pp. 5-7).
La prima parte (Maurizio Gusso, "Introduzione", pp. 8-13) spiega i motivi della scelta e i possibili usi didattici del kit e del film.
La seconda è costituita dai "Suggerimenti per un inserimento organico del kit nella progettazione curricolare" di Maurizio Gusso (pp. 14-16).
La terza contiene i "Materiali di base per un'analisi di Cuori senza frontiere" di Maurizio Gusso (pp. 17-57) e si articola nei seguenti pargarafi: "Cast e dati del film", "Tabella e sinossi dei percorsi del DVD" di Ernaldo Data; "Il titolo"; "Ambientazione spaziale"; "Ambientazione temporale e riferimenti storici"; "Ambientazione sociale e sistema dei personaggi"; "Storia del film"; "Linguaggio cinematografico"; "Fortuna del film"; "Il regista: Luigi Zampa".
La quarta presenta "Altre fonti con cui incrociare Cuori senza frontiere" (pp. 58-65): "Altre fonti filmiche"; "Fonti fotografiche"; "Fonti cartografiche"; "Fonti di memoria", a cura di Enrico Miletto.
La quinta ("Bibliografie": pp. 66-68) contiene una "Bibliografia sull'esodo istriano", a cura di Enrico Miletto; "Riferimenti bibliografici sul tema degli spostamenti di popolazione"; "Romanzi e racconti. Alcune indicazioni di lettura"; una "Sitografia".
La sesta ("Materiali di approfondimento" di Maurizio Gusso, pp. 69-123) si articola in questi paragrafi: "Criteri generali per l'uso dei prodotti artistici nella didattica interdisciplinare della storia"; "Criteri specifici per l'uso dei film nella didattica interdisciplinare della storia"; "Luigi Zampa prima di Cuori senza frontiere"; "Zampa e la critica cinematografica"; "La poetica di Zampa e le controversie sulla sua appartenenza al neorealismo e alla 'commedia all'italiana' e sui rapporti fra satira, dramma e commedia"; "Zampa fra etica e politica; "I romanzi di Zampa: fra autobiografismo e oggettivazione"; "Il sodalizio fra Brancati e Zampa"; "Soggettisti e sceneggiatori di Cuori senza frontiere"; "Attori di Cuori senza frontiere"; "Altri membri del cast".
La settima contiene le "Note bibliografiche di riferimento ai contributi di Maurizio Gusso" (pp. 124-135).
L'ottava è costituita dai "Ringraziamenti" (p. 136).
Il Seminario si svolge nell’ambito della IV edizione 2017-2018 ("Milano città aperta") del Progetto pluriennale Milanosifastoria, promossa da Comune di Milano e Rete Milanosifastoria, in collaborazione con Archivio di Stato di Milano, Circolo Filologico Milanese, Civica Scuola di Cinema Luchino Visconti, Soprintendenza archivistica e bibliografica della Lombardia e Ufficio Scolastico Regionale per la Lombardia – Ambito Territoriale di Milano; con il patrocinio del Dipartimento di Pedagogia dell’Università Cattolica di Milano, dei Dipartimenti di Studi Internazionali, Giuridici e Storico-Politici e di Studi storici dell’Università degli Studi di Milano e del FAI (Fondo Ambiente Italiano) – Presidenza Regionale Lombardia; in gemellaggio con la Festa Internazionale della Storia di Bologna.
Il Seminario ha due scopi.
Il primo è quello di fare un bilancio critico della IV edizione (2017-2018) del Progetto pluriennale "Cinema e Storia" ("’68 e dintorni. Movimenti sociali, politici e culturali dagli anni ’50 agli anni ’70. Cinema, letteratura e canzoni"), che si è articolata in sei Seminari di formazione dei docenti:
* 12 ottobre 2017: Presentazione dell'iniziativa. Usi didattici di film, opere letterarie e canzoni come fonti per la storia dei movimenti degli anni '50-'70;
* 26 ottobre 2017: Film di fiction su '68 e dintorni;
* 16 novembre 2017: Documentari, film e canzoni su '68 e dintorni;
* 23 novembre 2017: Fonti letterarie e storiografiche su '68 e dintorni;
* 12 gennaio 2018: Il '68 in Francia e in Italia: letteratura, canzoni, film, interpretazioni storiografiche e mediazioni didattiche.
Il secondo è quello di presentare il programma di massima della V edizione (2018-2019) di "Cinema e Storia" ("Storie di migrazioni internazionali dopo il 1945. Cinema, letteratura, canzoni"), che si articola in sette Seminari di formazione per docenti:
* 11 ottobre 2018: Presentazione dell'iniziativa. Usi didattici di film, documentari, opere letterarie e canzoni come fonti per la storia dell'emigrazione. Un approccio metodologico;
* 18 ottobre 2018: Emigranti e immigrati nel cinema internazionale del secondo dopoguerra. Panoramica su film di fiction e documentari attraverso la proiezione di sequenze;
* 25 ottobre 2018: Emigranti e immigrati nelle canzoni;
* 15 novembre 2018: Emigranti e immigrati nella letteratura;
* 22 novembre 2018: Emigranti e immigrati nella storiografia;
* 29 novembre 2018: Laboratorio di analisi comparata e contestualizzazione storica di una serie di fonti (un film, un documentario, una canzone, un testo letterario);
* dal gennaio all'aprile 2019 sono previsti laboratori didattici (nelle singole scuole o nella sede di Società Umanitaria), da concordare con i coordinatori dell'iniziativa; agli insegnanti vengono fornite rose di film, documentari, canzoni e testi letterari (analizzati durante i Seminari), consigliati per affrontare con gli studenti gli aspetti privilegiati delle migrazioni internazionali dopo il 1945;
* 2 maggio 2019: Socializzazione dei laboratori didattici, bilancio del Corso di formazione e possibili sviluppi ulteriori.
L'équipe di coordinamento dell'iniziativa è composta da Giacinto Andriani, Tina Bontempo, Simone Campanozzi, Maurizio Guerri, Maurizio Gusso e Daniele Vola.
L’iniziativa rientra nell’ambito della quarta edizione ("Milano città aperta") del Progetto pluriennale Milanosifastoria (6 novembre 2017 – ottobre 2018), promossa da Comune di Milano e Rete Milanosifastoria, in collaborazione con Archivio di Stato di Milano, Circolo Filologico Milanese, Civica Scuola di Cinema Luchino Visconti – Fondazione Milano, Soprintendenza Archivistica per la Lombardia e Ufficio Scolastico Regionale per la Lombardia – Ambito Territoriale di Milano; con il patrocinio del Dipartimento di Pedagogia dell’Università Cattolica di Milano, dei Dipartimento di Studi Internazionali, Giuridici e Storico-Politici e di Studi storici dell’Università degli Studi di Milano e del FAI (Fondo Ambiente Italiano) – Presidenza Regionale Lombardia; in gemellaggio con la Festa Internazionale della Storia di Bologna.
Il Seminario mette a confronto le domande di approfondimento storiografico e metodologico e di mediazioni didattiche dei partecipanti e le ipotesi elaborate dall’équipe.
Si presentano, in particolare, le seguenti fonti artistiche, relative al ’68 in Francia e in Italia:
* passi dal romanzo della scrittrice francese Annie Ernaux, "Gli anni", L’orma, Roma, 2015 (ed. or.: "Les années", Gallimard, Parigi, 2008);
* la canzone "Chacun de vous est concerné", dal disco EP (Extended Play) a 45 giri della cantautrice francese Dominique Grange, "La pègre – Grève illimitée – Chacun de vous est concerné – Abaletapolicié" (1968);
* "Introduzione", "Canzone del maggio" (liberamente ispirata a "Chacun de vous est concerné" di D. Grange) e "Nella mia ora di libertà", prima, seconda e ultima traccia del concept album di Fabrizio De André, "Storia di un impiegato" (1973);
* alcune sequenze dal film di Michele Placido, "Il grande sogno" (Italia/Francia, 2009, col., 101’);
* alcune sequenze dal documentario di Silvano Agosti, "Prendiamoci la vita. Dieci anni di passioni 1968-1978", 2. "Il lavoro", Nuova Iniziativa Editoriale, Roma, 2003 (supplemento de “L’Unità”).
Coordinano Giacinto Andriani, Tina Bontempo, Simone Campanozzi, Maurizio Gusso e Daniele Vola.
L’iniziativa rientra nell’ambito della quarta edizione ("Milano città aperta") del Progetto pluriennale Milanosifastoria (6 novembre 2017 – ottobre 2018), promossa da Comune di Milano e Rete Milanosifastoria, in collaborazione con Archivio di Stato di Milano, Circolo Filologico Milanese, Civica Scuola di Cinema Luchino Visconti – Fondazione Milano, Soprintendenza Archivistica per la Lombardia e Ufficio Scolastico Regionale per la Lombardia – Ambito Territoriale di Milano; con il patrocinio del Dipartimento di Pedagogia dell’Università Cattolica di Milano, dei Dipartimenti di Studi Internazionali, Giuridici e Storico-Politici e di Studi storici dell’Università degli Studi di Milano e del FAI (Fondo Ambiente Italiano) – Presidenza Regionale Lombardia; in gemellaggio con la Festa Internazionale della Storia di Bologna.
Coordinano il Seminario Simone Campanozzi, Maurizio Gusso e Daniele Vola.
Simone Campanozzi presenta, commenta e contestualizza storicamente passi dalla "Dichiarazione di Port Huron" (giugno 1962) di SDS (Students for a Democratic Society), da "The Strawberry Statement. Notes of a College Revolutionary" (Random House, New York, 1969; tr. it.: "Fragole e sangue. Diario di uno studente rivoluzionario", Edizioni SUR, Roma, 2016) di James Simon Kunen, dalla poesia "Il PCI ai giovani" di Pier Paolo Pasolini (“L’Espresso”, 16 giugno 1968), dal "Manifesto di Rivolta Femminile" (1970), dal romanzo di Nanni Balestrini, "Vogliamo tutto" (Feltrinelli, Milano, 1971), dagli articoli di Gianni Rodari, "Due facce della stessa realtà" e di Daniele Del Giudice, "Quali i libri del nuovo ’68?" (“Paese Sera”, 11 febbraio 1977) e dal romanzo di Andrea De Carlo, "Due di due" (Arnoldo Mondadori, Milano, 1989).
- Maurizio Gusso presenta passi dal romanzo-diario di Giorgio Cesarano, "I giorni del dissenso" (Arnoldo Mondadori, Milano, 1968); le poesie di Franco Fortini, "Per Serantini. 1972", e di Dacia Maraini, "Donne mie" (dalla raccolta omonima, Einaudi, Torino, 1974); passi da "Batter la lastra", settimo capitolo del romanzo di Primo Levi, "La chiave a stella" (Einaudi, Torino, 1978), da "Autoritratto di gruppo" di Luisa Passerini (Giunti, Firenze, 1988), dal racconto in versi di Alberto Bellocchio, "Sirena operaia" (Il Saggiatore, Milano, 2000) e da "Ognuno di noi poteva" di Erri De Luca (Libreria Dante & Descartes, Napoli, 2002).
L’iniziativa rientra nell’ambito della quarta edizione ("Milano città aperta") del Progetto pluriennale Milanosifastoria (6 novembre 2017 – ottobre 2018), promossa da Comune di Milano e Rete Milanosifastoria, in collaborazione con Archivio di Stato di Milano, Circolo Filologico Milanese, Civica Scuola di Cinema Luchino Visconti – Fondazione Milano, Soprintendenza Archivistica per la Lombardia e Ufficio Scolastico Regionale per la Lombardia – Ambito Territoriale di Milano; con il patrocinio del Dipartimento di Pedagogia dell’Università Cattolica di Milano, dei Dipartimenti di Studi Internazionali, Giuridici e Storico-Politici e di Studi storici dell’Università degli Studi di Milano e del FAI (Fondo Ambiente Italiano) – Presidenza Regionale Lombardia; in gemellaggio con la Festa Internazionale della Storia di Bologna.
Dopo la "Presentazione" di Maurizio Gusso, il Seminario si è articolato in tre comunicazioni:
* Giacinto Andriani ha presentato, commentato e contestualizzato storicamente alcuni documentari e le sequenze del film cileno "Machuca" (Cile/Spagna, 2004, col., 116′) di Andrés Wood.
* Daniele Vola ha presentato, commentato e contestualizzato storicamente alcune sequenze dei film di Costa-Gavras (Konstantinos Gavrás), "Z "/ "Z, l’orgia del potere" (Algeria/Francia, 1969, b/n, 127′); di Maria de Medeiros, "Capitães de Abril" / "Capitani d’aprile" (Portogallo / Spagna / Italia / Francia, 2000, col., 123′); di Manuel Huerga, "Salvador (Puig Antich)" / "Salvador – 26 anni contro" (Spagna / Gran Bretagna, 2006, col., 134′).
* Maurizio Gusso ha presentato, commentato e contestualizzato storicamente "Cinque canzoni di cinque cantautori/cantautrici, lingue e paesi diversi sui movimenti degli anni ’60-’70": "L’estaca" (1968) del cantautore catalano Lluís Llach; la sua cover "Mury" (1978) del cantautore polacco Jacek Kaczmarski; "Valsinha" (1971) dei cantautori brasiliani Chico Buarque e Vinícius de Moraes; "Vientos del pueblo" (1973) del cantautore cileno Víctor Jara; "Une sorcière comme les autres" (1975) della cantautrice francese Anne Sylvestre.
L’iniziativa rientra nell’ambito della quarta edizione ("Milano città aperta") del Progetto pluriennale Milanosifastoria (6 novembre 2017 – ottobre 2018), promossa da Comune di Milano e Rete Milanosifastoria, in collaborazione con Archivio di Stato di Milano, Circolo Filologico Milanese, Civica Scuola di Cinema Luchino Visconti – Fondazione Milano, Soprintendenza Archivistica per la Lombardia e Ufficio Scolastico Regionale per la Lombardia – Ambito Territoriale di Milano; con il patrocinio del Dipartimento di Pedagogia dell’Università Cattolica di Milano, del Dipartimento di Studi storici dell’Università degli Studi di Milano e del FAI (Fondo Ambiente Italiano) – Presidenza Regionale Lombardia; in gemellaggio con la Festa Internazionale della Storia di Bologna.
Dopo la "Presentazione" di Maurizio Gusso, il Seminario si è articolato in quattro comunicazioni:
* Tina Bontempo ha presentato, commentato e contestualizzato filmicamente e storicamente alcune sequenze di film di fiction del regista italiano Marco Tullio Giordana,: "La meglio gioventù" (Italia, 2003, col., 366′), "Romanzo di una strage" (Italia/ Francia, 2012, col., 129′) e "I cento passi" (Italia, 2000, col., 114′).
* Simone Campanozzi ha presentato, commentato e contestualizzato filmicamente e storicamente alcune sequenze di film di fiction statunitensi: Stuart Hagman, "The Strawberry Statement "/ "Fragole e sangue" (USA, 1970, col., 109′ v.o. e 103′ versione italiana); Richard Rush, "Getting Straight" / " L’impossibilità di essere normale" (USA, 1970, col., 124′); Oliver Stone, "Born on the Fourth of July" / "Nato il 4 luglio" (USA, 1989, col., 145′); Ada DuVernay, "Selma" / "Selma – La strada per la libertà" (USA, 2014, col., 128′); Julie Taymor, "Across the Universe" (USA, 2007, col., 133′).
Maurizio Gusso ha presentato, commentato e contestualizzato filmicamente e storicamente alcune sequenze di film di fiction inglesi, francesi, polacchi e cinesi: Nigel Cole, "Made in Dagenham" / "We Want Sex" (Gran Bretagna, 2010, col., 113′); Olivier Assayas, "Après mai"/ "Qualcosa nell’aria" (Francia, 2012, col., 122′); François Truffaut, "L’argent de poche" / "Gli anni in tasca" (Francia, 1976, col., 104′); Andrzej Wajda, "Wałęsa – Czlowiek z Nadziej" / "Walesa – L’uomo della Speranza" (Polonia, 2014, col., 120′); Zhang Yimou, "Guīlái" / "Lettere di uno sconosciuto" (Cina, 2014, col., 109′).
* Maurizio Guerri ha presentato, commentato e contestualizzato filmicamente e storicamente alcune sequenze di film di fiction tedeschi, sulla guerra civile nord-irlandese e sulla guerra d’Algeria: Margarethe von Trotta, "Die bleierne Zeit" / "Anni di piombo" (Repubblica Federale Tedesca, 1981, col., 106′); Rainer Werner Fassbinder, "Angst essen Seele auf" / "La paura mangia l’anima" (Repubblica Federale Tedesca, 1974, col., 93′); Paul Greengrass, "Bloody Sunday" (Gran Bretagna / Irlanda, 2002, col., 107′); Gillo Pontecorvo, "La battaglia di Algeri" (Italia/Algeria, 1966, B/N, 121′).
L’iniziativa rientra nell’ambito della quarta edizione ("Milano città aperta") del Progetto pluriennale Milanosifastoria (6 novembre 2017 – ottobre 2018), promossa da Comune di Milano e Rete Milanosifastoria, in collaborazione con Archivio di Stato di Milano, Circolo Filologico Milanese, Civica Scuola di Cinema Luchino Visconti – Fondazione Milano, Soprintendenza Archivistica per la Lombardia e Ufficio Scolastico Regionale per la Lombardia – Ambito Territoriale di Milano; con il patrocinio del Dipartimento di Pedagogia dell’Università Cattolica di Milano, del Dipartimento di Studi storici dell’Università degli Studi di Milano e del FAI (Fondo Ambiente Italiano) – Presidenza Regionale Lombardia; in gemellaggio con la Festa Internazionale della Storia di Bologna.
Tutti e cinque i Seminari di formazione per insegnanti e cittadini si tengono fra le 15.30 e le 18.30.
Il primo seminario ("Presentazione dell’iniziativa. Usi didattici di film, opere letterarie e canzoni come fonti per la storia dei movimenti degli anni ’50-’70", 12 ottobre 2017, Sala D’Ars), dopo un saluto introduttivo (a cura di Società Umanitaria), prevede le comunicazioni di Maurizio Gusso ("Presentazione dell’iniziativa"; "Le canzoni"), Maurizio Guerri ("I film di fiction"), Giacinto Andriani ("I documentari") e Simone Campanozzi ("La letteratura") e il dibattito.
Il secondo ("Film di fiction e documentari su ’68 e dintorni", 26 ottobre 2017, Sala D’Ars) si articola nelle comunicazioni di Giacinto Andriani ("I documentari"), Tina Bontempo e Maurizio Guerri ("I film di fiction") e nel dibattito.
Il terzo ("Opere letterarie, canzoni e storiografia sui movimenti degli anni '50-'70", 16 novembre 2017, Sala D’Ars) prevede le comunicazioni di Simone Campanozzi e Maurizio Gusso e il dibattito.
Il quarto - "Laboratorio di analisi comparata di una serie di fonti (un film, un’opera letteraria, una canzone e un testo storiografico) su ’68 e dintorni e di progettazione di percorsi didattici", 23 novembre 2017, Sala D’Ars - si articola in un laboratorio formativo adulto, coordinato da Giacinto Andriani, Tina Bontempo, Simone Campanozzi, Maurizio Guerri e Maurizio Gusso, e nel dibattito.
Il quinto ("Socializzazione, confronto e bilancio dei laboratori didattici. Ipotesi per la V edizione di Cinema e Storia") si terrà nel maggio 2017, in una data da concordare con i corsisti e nella corrispondente sala disponibile.
Dal dicembre 2017 all’aprile 2018 si svolgeranno laboratori didattici (nella sede di Società Umanitaria o nelle singole scuole), da concordare con i coordinatori dell’iniziativa (Giacinto Andriani, Tina Bontempo, Simone Campanozzi, Maurizio Guerri, Maurizio Gusso e Daniele Vola).
I Seminari di formazione dispongono dell’autorizzazione alla partecipazione in orario di servizio per i docenti delle scuole di ogni grado e ordine. Su richiesta, verrà consegnato un attestato di frequenza.
Prenotazione obbligatoria (tel.: 02/57968371; d.vola@umanitaria.it). Ingresso libero sino ad esaurimento posti.
La prima giornata del Corso (22 agosto 2017) inizia in plenaria (h. 8.30-13.00), nella Chiesa di San Francesco, ad Arcevia (AN), con la prima sessione plenaria "Le questioni generali e fondamentali", che, dopo la presentazione del Corso e i saluti, si articola nelle relazioni di Ivo Mattozzi ("La storia generale scolastica: come rinnovarla?"), Maurizio Gusso ("Il presente come storia e la società post-industriale") e Ciro Elio Junior Saltarelli ("La nuova storia generale dai libri alla didattica").
La seconda sessione plenaria "Alcune dimensioni, alcune tematiche e alcuni strumenti necessari" prevede, nello stesso giorno (h. 15-18.30) e nella stessa sede, le relazioni di Antonio Brusa ("La storia vista dai mari"), Vincenzo Guanci ("Tre tematiche decisive per la nuova storia generale: la World History, gli ambienti, l’alimentazione"), Elisabetta Serafini ("Una storia dimezzata: la storia delle donne nel curricolo") e Maria Teresa Rabitti ("Le carte geostoriche come fotogrammi di processi storici a scala mondiale").
La prima giornata del Corso si conclude alle 18.45 con la visita (in attesa di conferma) alla mostra "La devota bellezza" (opere del pittore Giovanni Battista Salvi, detto Il Sassoferrato), a Sassoferrato (AN), nel Palazzo Scalzi e nella sede collegata del Monastero di Santa Chiara. Segue (h. 21.30) "Serata in chiostro", degustazione di prodotti marchigiani, guidata da Nicola Grattanella, nel Chiostro della Chiesa di San Francesco di Arcevia.
La seconda giornata (23 agosto 2017) inizia con la terza sessione plenaria del Corso "Alcune proposte di applicazione didattica" (Arcevia, Chiesa di San Francesco, h. 9-13), che si articola nelle relazioni di Maila Pentucci ("La storia generale nella trasposizione didattica"), Paolo Coppari ("Il Mare Adriatico: crocevia di snodi e processi storici"), Marco Tibaldini ("Giochi e civiltà") e Ivo Mattozzi ("Criteri per progettare piani di lavoro sulla storia generale") e nel dibattito.
Seguono (24 agosto, h. 15-18.30, e 25 agosto, h. 9-13 e 15-18.30, in varie aule dell'ICS di Arcevia) sei Laboratori (dedicati all'elaborazione di piani di lavoro annuali), in alternativa:
a) Scuola dell’infanzia e prime classi primarie: Come preparare gli alunni all’incontro con la storia dei processi di trasformazione e delle civiltà; coordinano Luciana Coltri e Ornella Mandelli;
b) Scuola primaria: Come far pensare il passato dell’umanità insegnando significativamente alcuni processi di trasformazione e i popoli e le civiltà che hanno popolato e trasformato via via il mondo; coordinano Daniela Dalola e Laura Valentini;
c) Scuola secondaria di primo grado: Come far pensare la successione dei mondi e i processi di trasformazione che l’hanno prodotta; coordinano Maria Teresa Rabitti e Catia Sampaolesi;
d) Scuola secondaria di primo e secondo grado: Le periodizzazioni come organizzatori della progettazione didattica; coordina Maila Pentucci;
e) Scuola secondaria di primo e secondo grado: Modelli di insegnamento della storia della società post-industriale mediante un ricorso integrato a manuali, opere storiografiche esperte e divulgative, rappresentazioni cartografiche e artistiche, Beni culturali e web; coordina Maurizio Gusso;
e) Scuola secondaria di secondo grado: Come evitare che gli alunni pensino di fare il ripasso di una storia già studiata e come presentare problematicamente contesti e processi di trasformazione; coordinano Vincenzo Guanci e Paola Lotti.
La giornata del 23 agosto 2017 si conclude con la visita ad alcuni castelli di Arcevia (h. 18.30) e con la cena sociale nel castello di Nidastore.
La giornata del 24 agosto 2017 si conclude, nel Chiostro di San Francesco ad Arcevia, con l'iniziativa "I 'volontari della Storia': un anno nei paesi del sisma per la salvaguardia del patrimonio storico-culturale", con Paolo Coppari e Daniela Tisi.
La quarta e ultima sessione plenaria del Corso "Tirare le fila dei ragionamenti" (25 agosto 2017, h. 9-13, Arcevia, Chiesa di San Francesco) prevede le comunicazioni di coordinatrici e coordinatori dei sei Laboratori ("I prodotti dei laboratori e le questioni sulla storia generale da rinnovare"), la relazione di Ivo Mattozzi, "Insegnare una nuova storia è possibile: la prospettiva della trasposizione di conoscenze" e le conclusioni del Corso.
Si svolge fra le 14.30 e le 16.30 del 13 marzo 2017, nel Salone dell’Unione Femminile Nazionale, in Corso di Porta Nuova 32, a Milano.
Il Seminario rientra nell’ambito della terza edizione 2016-2017 (Quale lavoro tra ieri e domani) del Progetto pluriennale Milanosifastoria (MSFS), promossa da Comune di Milano e Rete MSFS, in collaborazione con Archivio di Stato di Milano, Circolo Filologico Milanese, Civica Scuola di Cinema Luchino Visconti – Fondazione Milano, Soprintendenza archivistica e bibliografica della Lombardia e Ufficio Scolastico Regionale (USR) per la Lombardia – Ambito Territoriale di Milano; con il patrocinio del Dipartimento di Pedagogia dell’Università Cattolica di Milano, del Dipartimento di Studi storici dell’Università degli Studi di Milano e del FAI (Fondo Ambiente Italiano) – Presidenza Regionale Lombardia; in gemellaggio con la Festa Internazionale della Storia di Bologna; con il contributo di BPM (Banca Popolare di Milano) e Fondazione Cariplo.
Ai saluti dei soggetti promotori e alla presentazione del Seminario (Maurizio Gusso), seguono le comunicazioni di Marilena Salvarezza ("La storia che stiamo vivendo: si può/si deve insegnare?"), Marina Medi ("Leggere la complessità del presente per affrontare lo studio del passato") e Antonella Olivieri ("Strumenti per leggere la complessità del presente") e il dibattito conclusivo.
Il Laboratorio si è articolato in due percorsi laboratoriali integrati, seguiti da approfondimenti metacognitivi e operativi; entrambi riguardavano le rappresentazioni di alcuni nodi cruciali nella storia del lavoro nell'Italia repubblicana: nelle canzoni d'autore, nel primo caso; nei film di fiction, nel secondo.
Il primo percorso concerne le modalità di analisi, confronto e contestualizzazione storica e i possibili usi didattici di una serie di canzoni d'autore come fonti significative per la storia del lavoro dipendente nell'Italia industriale e post-industriale:
* Ivan Della Mea, "O cara moglie" (1966);
* Giovanna Marini, "I treni per Reggio Calabria" (1976);
* Caparezza (Michele Salvemini), "Eroe (Storia di Luigi delle Bicocche)" (2008);
* Alessio Lega, "La piazza la loggia la gru" (2013).
Il secondo percorso riguarda i possibili usi didattici dell'antologia video "Film italiani ed europei sul lavoro dopo il 1945. Panoramica storica" di Tina Bontempo, Simone Campanozzi, Claudio A. Colombo, Maurizio Guerri, Maurizio Gusso e Daniele Vola, ILSC - INSMLI - IRIS - Società Umanitaria, Milano, 2016 (71'), presentata, proiettata e commentata da Maurizio Gusso nella sera del 23 agosto 2016 nella Chiesa di San Francesco ad Arcevia.
Del Laboratorio sono disponibili l'abstract (a cura di Maurizio Gusso), la presentazione in PowerPoint del resoconto di Maurizio Gusso nella plenaria conclusiva (26 agosto 2016) del Corso di formazione e la scheda (a cura di Maurizio Gusso) sull'antologia video "Film italiani ed europei sul lavoro dopo il 1945. Panoramica storica" citata.
La relazione si articola in 13 paragrafi.
Il primo paragrafo - "Prima premessa: film e canzoni come casi particolari di un più generale approccio integrato (linguistico-comunicativo, estetico e storico) alle 'arti'" - chiarisce come canzoni e film possano essere considerati come casi particolari di un più generale approccio integrato alle 'arti' (letteratura, teatro, arti figurative ecc.), in quanto presentano sia aspetti 'trasversali' (comuni ai vari tipi di 'arti'), sia aspetti specifici (date le specificità dei linguaggi musicale e filmico).
Il secondo paragrafo - "Seconda premessa: l'arte come 'rappresentazione' e interpretazione (più che come 'rispecchiamento') di aspetti di realtà" - esplicita l'opzione per un approccio alle opere d'arte ispirato
* non al 'realismo ingenuo' della 'teoria del riflesso/rispecchiamento' (l'arte come riproduzione fedele del reale, come imitazione della natura e della società);
* né al 'formalismo' o 'convenzionalismo assoluto' (l'arte come mera imitazione dell'arte);
* ma a forme di di 'convenzionalismo relativo' o 'realismo smaliziato', ispirate alla teoria dell'arte come 'rappresentazione' / interpretazione polisemica di aspetti di realtà (in tensione vitale sia con natura e società, sia con le eredità artistiche e culturali) e convergenti con l'approccio 'convenzionalista relativo' ai 'fatti storici'.
Il terzo paragrafo propone "Un approccio storico-interdisciplinare a film e canzoni come 'specchi', testi, fonti, 'scritture' della storia e 'agenti di storia'", con la sottolineatura del carattere performativo delle singole versioni di una stessa canzone e vari esempi di film di fiction e canzoni.
Il quarto paragrafo distingue "Vari usi didattici possibili di canzoni e film; usi illustrativo, proiettivo e documentario", con un esempio (tratto da "Roma, ore 11" di Giuseppe De Santis, 1952) di uso proiettivo (come icebreaker) di una sequenza di film di fiction e due esempi di uso documentario di un film ("Giovanna" di Gillo Pontecorvo, 1955) e di una canzone d'autore ("I treni per Reggio Calabria" di Giovanna Marini, 1976).
Il quinto paragrafo parte dalla domanda "Per quali tipi di storia canzoni e film possono essere considerati come fonti?", spaziando dalla storia delle forme/delle singole 'arti' (musica e cinema) e dalla storia dell'immaginario, dei modelli culturali, delle mentalità e delle idee alle altre storie (ambientale, tecnologica, demografica, economica, sociale e politica).
Il sesto paragrafo suggerisce "II percorso testo/fonte - serie - contestualizzazione", proponendo due esempi: rappresentazioni musicali e filmiche di alcuni nodi della storia del lavoro nell'Italia repubblicana e loro contestualizzazione. In particolare, si anticipa la struttura e l'articolazione dell'antologia video "Film italiani ed europei sul lavoro dopo il 1945. Panoramica storica" di Tina Bontempo, Simone Campanozzi, Claudio A. Colombo, Maurizio Guerri, Maurizio Gusso e Daniele Vola, ILSC - INSMLI - IRIS - Società Umanitaria, Milano, 2016 (71'), proiettato nella serata immediatamente successiva nella Chiesa di San Francesco di Arcevia.
Il settimo paragrafo affronta "Il 'doppio passato' (epoca di ambientazione e di produzione dell'opera)", mediante
* un esempio di film storico di finzione: "Signorinaeffe" di Wilma Labate, uscito nel 2007 e ambientato a Torino prima, durante e dopo la 'marcia dei 40.000' capi, impiegati e quadri intermedi FIAT (14 ottobre 1980) e nel 2007;
* un esempio di canzone d'autore: "La piazza la loggia la gru" di Alessio Lega, uscita nel 2013 e datata "novembre/dicembre 2010", con un doppio riferimento temporale al 15 -16 novembre 2010 e alla strage di Piazza della Loggia a Brescia (28 maggio 1974).
L'ottavo paragrafo ("Tutti i film e le canzoni hanno una loro storicità, ma alcuni hanno uno spessore storico particolare") esamina due esempi di canzoni d'autore e di film di fiction caratterizzati da uno spessore storico particolare:
* la canzone di Giovanna Marini, "I treni per Reggio Calabria" citata;
* il film di Elio Petri, "La classe operaia va in paradiso" (1971).
Il nono paragrafo ("Storicità e finzione nei film e nelle canzoni a sfondo storico") propone gli intrecci fra storicità e finzione in due esempi di film di fiction e canzoni d'autore:
* il film di Giuseppe De Santis, "Riso amaro" (1948);
* la canzone citata "La piazza la loggia la gru".
Il decimo paragrafo propone alcuni esempi di "Trasposizione di testi letterari in canzoni e/o film".
L'undicesimo paragrafo conclude la relazione sostenendo la "Necessità, utilità e sostenibilità di un approccio storico-interdisciplinare a film e canzoni" e, in particolare, di un insegnamento integrato di storia, letteratura, musica e cinema.
Il dodicesimo paragrafo contiene i "Riferimenti bibliografici principali", in forma di bibliografia tematica ragionata.
Il tredicesimo paragrafo propone alcuni "Riferimenti sitografici essenziali".
In attesa della pubblicazione degli Atti della XXII Scuola estiva di Arcevia, della relazione sono disponibili l'abstract (a cura di Maurizio Gusso) e la presentazione in PowerPoint.
L’iniziativa, coordinata da Giacinto Andriani, Tina Bontempo, Simone Campanozzi, Claudio A. Colombo, Maurizio Guerri, Maurizio Gusso e Daniele Vola, si svolge nell’ambito della terza edizione (Quale lavoro tra ieri e domani) del Progetto pluriennale Milanosifastoria (7 novembre 2016 – ottobre 2017), promossa da Comune di Milano e Rete Milanosifastoria, in collaborazione con Archivio di Stato di Milano, Circolo Filologico Milanese, Civica Scuola di Cinema Luchino Visconti – Fondazione Milano, Soprintendenza Archivistica per la Lombardia e Ufficio Scolastico Regionale per la Lombardia – Ambito Territoriale di Milano; con il patrocinio del Dipartimento di Pedagogia dell’Università Cattolica di Milano, del Dipartimento di Studi storici dell’Università degli Studi di Milano e del FAI (Fondo Ambiente Italiano) – Presidenza Regionale Lombardia; in gemellaggio con la Festa Internazionale della Storia di Bologna; con il contributo di Banca Popolare di Milano e Fondazione Cariplo.
La prima parte ("Rappresentazioni 'artistiche' della vita nelle baracche") del Laboratorio si articola in sei passaggi.
Il primo consiste nella lettura, da parte di Simone Campanozzi, di alcuni passi sulle baracche degli immigrati italiani in Svizzera, tratti da "Noi lazzaroni. Romanzo" di Saverio Strati (Sant'Agata del Bianco/RC 1924 - Scandicci/FI 2014), Arnoldo Mondadori, Milano, 1972 (I ed.; III ed.: ivi, 1978), pp.141-144, 150-152 e 172-175.
Il secondo è la proiezione, a cura di Simone Campanozzi, di una macrosequenza di 9'20" (da 1h. 7' a 1h. 16'20") dal film di fiction "Pane e cioccolata" (Italia, 1974, col., 115') di Franco Brusati (Milano 1922 - Roma 1993), sullo spettacolino inscenato da Nino Garofoli (Nino Manfredi) con altri due italiani, travestiti da donne, in una baracca degli immigrati in Svizzera.
Il terzo è costituito dalla proiezione, a cura di Giacinto Andriani, di alcune sequenze tratte dal documentario "Il rovescio della medaglia" (Svizzera, 1974, b/n, 48') di Alvaro Bizzarri (San Marcello Pistoiese/PT 1934-) sulle baracche degli immigrati italiani alla periferia della città svizzera di Bienne/Biel.
Il quarto è la fruizione della canzone "A Zurigo uno mi dice" (dall'LP "I treni per Reggio Calabria" del 1976) di Giovanna Marini (Roma, 1937-), presentata da Maurizio Gusso.
Il quinto è la lettura, da parte di Maurizio Gusso, di passi da "Italiani sì, ma di un'altra razza" (1974) di Giovanna Marini, da "Italia, quanto sei lunga. Con una lettera di Ivan Della Mea", Mazzotta - Istituto Ernesto De Martino, Milano, 1977, pp. 107-121.
Il sesto sono alcune domande-guida rivolte alle persone partecipanti al Laboratorio.
La seconda parte ("Contestualizzazione storica") si articola in quattro passaggi.
Il primo è la presentazione, a cura di Simone Campanozzi, di alcuni passi da "'Vietato ai cani e agli italiani!'" di Daniele Mariani (2 luglio 2010), dal sito www.swissinfo.ch.
Il secondo è la presentazione, a cura di Maurizio Gusso, di passi da un saggio storiografico di riferimento: "In Svizzera" di Giovanna Meyer Sabino, in "Stopria dell'emigrazione italiana. Arrivi", a cura di Piero Bevilacqua, Andrerina De Clementi ed Elio Franzina, Donzelli, Roma, 2002, pp. 147-158 (cit. da pp. 148, 151-153, 155-157 e 158).
Il terzo è costituito da alacune domande-guida alle persone partecipanti al Laboratorio.
Il quarto è la bibliografia "Altri testi sull'emigrazione italiana in Svizzera dopo il 1945", a cura di Maurizio Gusso.
L’iniziativa, coordinata da Giacinto Andriani, Tina Bontempo, Simone Campanozzi, Claudio A. Colombo, Maurizio Guerri, Maurizio Gusso e Daniele Vola, si svolge nell’ambito della terza edizione ("Quale lavoro tra ieri e domani") del Progetto pluriennale Milanosifastoria (7 novembre 2016 – ottobre 2017), promossa da Comune di Milano e Rete Milanosifastoria, in collaborazione con Archivio di Stato di Milano, Circolo Filologico Milanese, Civica Scuola di Cinema Luchino Visconti – Fondazione Milano, Soprintendenza Archivistica per la Lombardia e Ufficio Scolastico Regionale per la Lombardia – Ambito Territoriale di Milano; con il patrocinio del Dipartimento di Pedagogia dell’Università Cattolica di Milano, del Dipartimento di Studi storici dell’Università degli Studi di Milano e del FAI (Fondo Ambiente Italiano) – Presidenza Regionale Lombardia; in gemellaggio con la Festa Internazionale della Storia di Bologna; con il contributo di Banca Popolare di Milano e Fondazione Cariplo.
Nella prima parte della relazione - "Cinque canzoni (ma non è una top five)" - vengono presentate cinque canzoni.
La prima è "Amerigo" del cantautore Francesco Guccini (Modena 1940-), primo brano dell'LP omonimo del 1978 (6'56"), una canzone intergenerazionale su un'esperienza migratoria di andata e ritorno fra Appennino tosco-emiliano (Pàvana) e Stati Uniti, fra età giolittiana ed epoca fascista, e sul mito 'americano' nel secondo dopoguerra. Il personaggio di Amerigo è ispirato alla figura di Enrico (in dialetto Merigo o - in forma più italianizzante - Nerico) Guccini, prozio di Francesco Guccini, nato il 6 dicembre 1887, emigrato negli Usa con un passaporto rilasciato nel 1912, rientrato a Pàvana e morto nel 1963 (cfr. "Un altro giorno è andato. Francesco Guccini si racconta a Massimo Cotto", Giunti, Firenze, 1999, pp. 101-103).
La seconda è "A Zurigo uno mi dice" della cantautrice Giovanna Marini (Giovanna Salviucci Marini, Roma 1937-), terzo brano dell'LP "I treni per Reggio Calabria" del 1976 (2'11"), che narra la visita di una cantante italiana (alter ego di Giovanna Marini) alle baracche degli immigrati italiani alla periferia di Zurigo: cfr. G. Marini, "Italiani sì, ma di un'altra razza" (1974), in G. Marini, "Italia, quanto sei lunga. Con una lettera di Ivan Della Mea", Mazzotta - Istituto Ernesto de Martino, Milano, 1977, pp.107-121 (I ed.; II ed.: L'Epos, Palermo, 2004, pp. 145-164).
La terza canzone, interpretata da Gualtiero Bertelli (Venezia 1944-) e La Compagnia delle Acque, è "Noi" (musica di Gualtiero Bertelli; testo di Gualtiero Bertelli e Isa, nome d'arte di Isabella Maria Zoppi), ventesimo e ultimo brano del CD "Quando emigranti... Canti dell'emigrazione italiana" del 2003 (4'37"), sull''inversione della corrente migratoria' e sulla rimozione della memoria storica dell'emigrazione italiana.
La quarta canzone è "Pane e coraggio" del cantautore Ivano Fossati (Ivano Alberto Fossati, Genova 1951-), secondo brano del CD "Lampo viaggiatore" del 2003 (4'18").
La quinta è "La piazza la loggia la gru" del cantautore Alessio Lega (Lecce 1972-), diciottesimo brano del CD "Mala Testa (che cosa ancora brilla dal fondo senza ritorno)" del 2013 (8'45"), sulle lotte dei lavoratori immigrati in Italia e sulla memoria della strage di Piazza della Loggia a Brescia (28 maggio 1974).
Nella seconda parte - "Alcuni approfondimenti possibili (ma non è una seconda top five)" - vengono presentate altre cinque canzoni.
La prima è "Il treno che viene dal Sud" del cantautore Sergio Endrigo (Pola 1933 - Roma 2005), lato B del 45 giri "Dove credi di andare. Il treno che viene dal Sud" del 1967 (2'32"), sull'emigrazione meridionale nell'Italia settentrionale degli anni Sessanta.
La seconda è "Un'auto targata TO", interpretata da Lucio Dalla (Bologna 1943 - Montreux/CH 2012), composta da Lucio Dalla su testo di Roberto Roversi, primo brano dall'LP "Il giorno aveva cinque teste" del 1973 (4'28"), sull'emigrazione calabrese a Torino nei primi anni Settanta, fra ghetti e sfruttamento nell'edilizia.
La terza è "Khorakhané 'a forza di essere vento'", interpretata da Fabrizio De André (Genova 1940 - Milano 1999) e da lui composta insieme a Ivano Fossati, secondo brano del CD "Anime salve" del 1996 (5'28"), sugli zingari khorakhané italiani.
La quarta è "Chiaramonte Gulfi" del cantautore Pippo Pollina (Palermo 1963-), nono brano dal CD "Bar Casablanca" del 2005 (3'29"), su un siciliano emigrato a Busto Arsizio (VA) che finge di lavorare in Canada
La quinta è il rap "Goodbye Malinconia" di Caparezza (Michele Salvemini, Molfetta/BA 1973) e Tony Hadley (Anthony Patrick Hadley, Londra 1960-), pubblicato come CD singolo il 28 gennaio 2011 e poi come settomo brano del CD "Il sogno eretico" di Caparezza del 2011 (4'48"), sulla nuova emigrazione italiana.
L’iniziativa si svolge nell’ambito della terza edizione ("Quale lavoro tra ieri e domani") del Progetto pluriennale Milanosifastoria (7 novembre 2016 – ottobre 2017), promossa da Comune di Milano e Rete Milanosifastoria, in collaborazione con Archivio di Stato di Milano, Circolo Filologico Milanese, Civica Scuola di Cinema Luchino Visconti – Fondazione Milano, Soprintendenza Archivistica per la Lombardia e Ufficio Scolastico Regionale per la Lombardia – Ambito Territoriale di Milano; con il patrocinio del Dipartimento di Pedagogia dell’Università Cattolica di Milano, del Dipartimento di Studi storici dell’Università degli Studi di Milano e del FAI (Fondo Ambiente Italiano) – Presidenza Regionale Lombardia; in gemellaggio con la Festa Internazionale della Storia di Bologna; con il contributo di Banca Popolare di Milano e Fondazione Cariplo.
La relazione si articola in 9 parti.
La prima parte - "Le canzoni (e in particolare le 'canzoni d'autore') come fonte storica specifica" - suggerisce di esaminare la canzone "come fenomeno 'globale' e complesso, suscettibile di una pluralità di approcci possibili", mediante un approccio 'integrato' interdisciplinare , e propone "una definizione consapevolmente convenzionale di 'canzone d'autore'", basata "sulla coincidenza fra autore del testo scritto, compositore della musica e interpreta (cantante e spesso anche suonatore/strumentista)".
La seconda parte prende avvio dalla domanda "Perché usare le canzoni (e in particolare le 'canzoni d'autore') nella didattica storico-interdisciplinare?"
La terza parte - "Come usare le canzoni (e in particolare le 'canzoni d'autore') nella didattica storico-interdisciplinare?" - propone alcuni "Possibili usi didattici delle canzoni" ("L'uso illustrativo"; "L'uso proiettivo come icebreaker"; "L'uso documentario"); suggerisce "Un approccio storico-interdisciplinare alle canzoni come 'specchi', testi, fonti, 'agenti di storia' e 'strumenti per raccontare la storia'"; risponde alla domanda "Per quale tipo di storia le canzoni possono essere considerate come fonti?"; esemplifica "Il percorso testo/fonte - serie - contestualizzazione", "Il 'doppio passato' delle epoche di ambientazione storica e di produzione delle canzoni a sfondo storico" e "Storicità, verosimiglianza storica e finzioni nelle canzoni" a partire dalle canzoni "L'estaca" (1968) di Lluis Llach, "Mury" (1979) di Jacek Kaczmarski, "Amerigo" (1978) di Francesco Guccini e "A Zurigo uno mi dice" (1976) di Giovanna Marini.
La quarta parte è una "Bibliografia in progress sulla storia della canzone (e in particolare della 'canzone d'autore') nell'Italia repubblicana".
La quinta parte è una "Bibliografia essenziale in progress sulla Popular Music e sulle culture giovanili".
La sesta parte è una "Bibliografia in progress sulle canzoni sull'emigrazione/immigrazione nell'Italia repubblicana".
La settima parte è una "Bibliografia in progress di materiali sulle canzoni per la didattica e la formazione".
L'ottava parte è una "Sitografia essenziale".
La nona parte è costitutita dai "Riferimenti bibliografici" della relazione, in forma di 'note all'americana'.
- 11 e 23 gennaio e 16 febbraio 2017, Aula Magna dell’IIS (Istituto d’Istruzione Superiore) “Luigi Cremona”, Milano: Parte teorica introduttiva, aperta alla partecipazione di tutti i docenti interessati (previa preiscrizione)
* 11 gennaio 2017:
Simona Chinelli, "Presentazione del Tavolo Regionale"
Roberto Capuzzo, "Presentazione del percorso"
Maurizio Gusso, "Storia, ‘educazioni’ (alla cittadinanza, al patrimonio ecc.) e interdisciplinarità"
Dibattito
* 23 gennaio 2017:
Ivo Mattozzi, "Le 'competenze storiche' e il Curricolo verticale"
Dibattito
* 16 febbraio 2017:
Antonio Brusa, "I modelli e i moduli laboratoriali"
Roberto Capuzzo, "Le unità laboratoriali proposte negli ambiti territoriali regionali"
- Marzo 2017 – dicembre 2018 (Bergamo, Brescia, Como, Mantova e Milano): dieci percorsi laboratoriali decentrati (150 posti; occorre presentare domanda entro le ore 12.00 del 21 dicembre 2016)
* Bergamo: Laboratorio "Giovani testimoni di memoria", promosso da ISREC (Istituto per la storia della Resistenza e dell’età contemporanea) di Bergamo.
* Brescia: Laboratorio "Costruzione del Curriculum delle operazioni cognitive e delle conoscenze significative: dai copioni ai Processi di grande trasformazione", promosso da Clio ’92 (Brescia).
* Como: Laboratorio "Immagini e storie della Resistenza lariana", promosso da Istituto di storia contemporanea di Como “Pier Amato Perretta” (Como).
* Mantova: Laboratorio "Storia e memoria della Grande Guerra: parole e immagini", promosso da IMSC (Istituto mantovano di storia contemporanea).
* Milano: Laboratorio "Dalla Resistenza alla Ricostruzione", promosso da ILSC (Istituto lombardo di storia contemporanea) e INSMLI (Istituto nazionale per la storia del movimento di liberazione in Italia).
* Milano: Laboratorio "Costruzione del Curriculum delle operazioni cognitive e delle conoscenze significative: dai copioni ai Processi di grande trasformazione", promosso da Clio ’92 (Milano).
* Milano: Laboratorio "Educazione al patrimonio archivistico-documentale", promosso da Fondazione ISEC (Istituto per la storia dell’età contemporanea) – Onlus e INSMLI.
* Milano: Laboratorio "Le mafie in Lombardia", promosso da ILSC e Istituto di storia contemporanea di Como “Pier Amato Perretta” (Como).
* Milano: Laboratorio "Le fonti ‘artistiche’ (letteratura, musica, cinema ecc.)", promosso da IRIS (Insegnamento e Ricerca Interdisciplinare di Storia).
* Milano: Laboratorio "Educazione al patrimonio culturale", promosso da ASP (Azienda di Servizi alla Persona) Golgi-Redaelli e IRIS.
- Settembre 2018, Milano: incontro di bilancio
L'iniziativa rientra nell'ambito della terza edizione 2016-2017 ("Quale lavoro tra ieri e domani") del Progetto pluriennale Milanosifastoria, promossa da Comune di Milano e Rete Milanosifastoria, in collaborazione con Archivio di Stato di Milano, Circolo Filologico Milanese, Fondazione Milano, Soprintendenza Archivistica per la Lombardia e Ufficio Scolastico Regionale per la Lombardia - Ambito Territoriale di Milano; con il patrocinio dei Dipartimenti di Pedagogia dell'Università Cattolica di Milano e di Studi storici dell'Università degli Studi di Milano e del FAI (Fondo Ambiente Italiano) - Presidenza Regionale Lombardia; in gemellaggio con la Festa Internazionale della Storia di Bologna.
L'iniziativa è coordinata da Giacinto Andriani, Tina Bontempo, Simone Campanozzi, Claudio A. Colombo, Maurizio Guerri, Maurizio Gusso e Daniele Vola.
Il primo Seminario ("Presentazione dell'iniziativa. Usi didattici di film, opere letterarie e canzoni come fonti per la storia dell'emigrazione") e il secondo ("Emigranti e immigrati nel cinema dell'Italia repubblicana: ricognizione su film di fiction e documentari") si svolgono nella Sala Bauer il 19 ottobre e il 2 novembre 2016.
Il primo prevede, oltre ai saluti istituzionali e alla presentazione dell'iniziativa, quattro comunicazioni su "I film di fiction" (Maurizio Guerri), "I documentari" (Giacinto Andriani), "La letteratura" (Simone Campanozzi) e "Le canzoni" (Maurizio Gusso) e il dibattito.
Il secondo consiste nella presentazione di una rosa di sequenze tratte da film di fiction e documentari, selezionate dai coordinatori e proposte al vaglio dei corsisti.
Il terzo ("Emigranti e immigrati nella letteratura, nelle canzoni e nella storiografia dell'Italia repubblicana") e il quarto, un Laboratorio di analisi comparata di una serie di fonti (un film, un'opera letteraria, una canzone e un testo storiografico), si terranno nella Sala D'Ars.
Il terzo consiste nella presentazione di una rosa di opere letterarie, canzoni e testi storiografici selezionata dai coordinatori e proposta al vaglio dei corsisti.
Il quarto è un laboratorio formativo adulto sulla comparazione fra un film di fiction, un documentario, un testo letterario, una canzone e un testo storiografico riguardanti una stessa problematica migratoria e sulla progettazione di percorsi didattici da sperimentare con gli studenti.
L'incontro conclusivo ("Socializzazione, confronto e bilancio dei laboratori didattici") si svolgerà, nella sede di Società Umanitaria, nell'aprile o nel maggio 2017 (data da concordare con i corsisti).
L'iniziativa prevede anche un ciclo di proiezioni (gennaio-aprile 2017, secondo un calendario che verrà pubblicizzato non appena possibile), presso il Cinema Ariosto di Milano, in collaborazione con Anteo Spazio Cinema, e laboratori didattici per gli studenti di terza media e delle secondarie superiori, nella sede di Società Umanitaria o presso le singole scuole (su prenotazione, in date da concordare con i coordinatori dell'iniziativa).
La Sessione introduttiva in plenaria inizia la mattina del 23 agosto 2016 con la presentazione del Corso da parte di Daniela Dalola e Maria Teresa Rabitti e con i saluti istituzionali; prosegue con una comunicazione ("Da una Scuola all'altra") di Paola Lotti e Maria Elena Monari; continua nella seconda parte della mattina e nel pomeriggio con la Sessione 1 ("Scritture della storia", con le relazioni di Luca Alessandrini, Maurizio Gusso, Ernesto Perillo e Carlo Simoni e il dibattito) e con la Sessione 2 ("Didattica dei testi storici. Come insegnare ad apprendere e scrivere storia con testi storiografici e testi di finzione?", con una relazione di Ivo Mattozzi e il dibattito).
La sera del 23 agosto 2016 sono previsti la presentazione, laproiezione, il commento (a cura di Maurizio Gusso) e la discussione dell'antologia video "Film italiani ed europei sul lavoro dopo il 1945. Panoramica storica" di Tina Bontempo, Simone Campanozzi, Claudio A. Colombo, Maurizio Guerri, Maurizio Gusso e Daniele Vola (con la collaborazione tecnica di Igor Pizzirusso, ILSC - INSMLI - IRIS - Società Umanitaria, Milano, 2016, b/n e col., 71').
La mattina del 24 agosto 2016 la plenaria "L'apprendimento" prevede le relazioni di Luciana Coltri, Antonina Gambaccini, Ivo Mattozzi, Michele Petrucci, Ciro Saltarelli, Mattia Scacchi e Marco Tibaldini e la visita alla Mostra dei disegni degli alunni della Rete di Corinaldo (AN).
Il pomeriggio del 24 agosto e la giornata del 25 agosto sono dedicati ai laboratori condotti da Giuseppina Biancini, Gabriella Bosmin, Ombretta Bucci, Monica Bussetti, Luciana Coltri, Antonina Gambaccini, Maurizio Gusso, Maddalena Marchetti, Maria Elena Monari, Maria Cristina Petronilli, Ciro Saltarelli, Carla Salvadori, Mattia Scacchi e Marco Tibaldini.
Il Corso si conclude la mattina del 26 agosto 2016, in plenaria, con i resoconti dei singoli laboratori, il dibattito generale e la comunicazione di Ivo Mattozzi, "Bilancio di due anni di ricerca sulle scritture della storia e sull'uso didattico di testi non manualistici".
La seconda edizione di "Cinema e Storia" ("Il mondo del lavoro dal secondo dopoguerra") si è articolata
* in cinque Seminari di formazione (Milano, 28 ottobre, 18 e 25 novembre e 2 dicembre 2015; 11 maggio 2016);
* nelle tre presentazioni (Milano, 23 febbraio, 20 marzo e 28 aprile 2016) dell'antologia video "Film italiani ed europei sul lavoro dopo il 1945. Panoramica storica" di Tina Bontempo, Simone Campanozzi, Claudio A. Colombo, Maurizio Guerri, Maurizio Gusso e Daniele Vola (con la collaborazione tecnica di Igor Pizzirusso), ILSC - INSMLI - IRIS - Società Umanitaria, Milano, 2016 (b./n. e col.; 71');
* nei cinque Laboratori didattici (Milano, 15 marzo, 8 e 13 aprile e 6 maggio 2016) sui film "La classe operaia va in paradiso" (1971) di Elio Petri, "Iqbal" (1998), di Cinzia TH Torrini e "Tutta la vita davanti" (2008) di Paolo Virzì.
Il Seminario è, inoltre, finalizzato alla presentazione e alla discussione delle ipotesi progettuali per la prossima edizione 2016-2017 di "Cinema e Storia".
Dopo i saluti di Roberta Perego, Assessora all'Educazione del Comune di Sesto San Giovanni, la Prima Sessione si articola nella presentazione dell'incontro da parte di Stefano Agnoletto ("Un'altra scuola era possibile..."), nelle comunicazioni di Cristina Cocilovo ("La memoria di un sogno: la sperimentazione didattica negli anni Settanta e gli archivi scolastici") e Maria Luisa Tornesello ("Il 'Fondo Maria Luisa Tornesello - Primo Moroni' e il caso della scuola 'Marelli'") e nella proiezione dell'audiovisivo "Oltre il libro di testo. Parole ed esperienze di opposizione nella scuola dell'obbligo degli anni Settanta" di Roberto Signorini e Maria Luisa Tornesello (CD-ROM allegato al libro di Maria Luisa Tornesello, "Il sogno di una scuola. Lotte ed esperienze didattiche negli anni Settanta: controscuola, tempo pieno, 150 ore", Petite Plaisance, Pistoia, 2006).
La Seconda Sessione prevede le comunicazioni di Alberto De Cristofaro ("Il 'Fondo Maria Luisa Tornesello - Primo Moroni' e il patrimonio archivistico di Fondazione ISEC"), Gino Tedesco ("Il fondo sulla scuola dell'Archivio Primo Moroni") e Maurizio Gusso ("Descrizione di casi di studio: 150 ore, scuole serali, sperimentazioni didattiche nella Milano degli anni Settanta").
Segue dibattito.
Si articola in cinque Seminari di formazione per insegnanti di scuola secondaria di primo e secondo grado.
Il primo (28 ottobre 2015) è intitolato "Gli usi didattici dei film sul lavoro come fonti. Un approccio storico-interdisciplinare".
Il secondo (18 novembre 2015) ha come titolo "Il lavoro nel cinema degli ultimi sessant'anni: ricognizione filmica e storiografica".
Il terzo (25 novembre 2015) è un"Laboratorio formativo su 'La vita agra': dal romanzo (1962) di Luciano Bianciardi al film (1964) di Carlo Lizzani".
IL quarto (2 dicembre 2015) è un "Laboratorio di progettazione di percorsi didattici sul lavoro nei film degli ultimi sessant'anni".
Fra il quarto e il quinto incontro sono previsti laboratori didattici sui film, preliminarmente visionati da insegnanti e studenti, da tenersi nelle singole scuole o presso Società Umanitaria, su prenotazione, in date da concordare. Ai docenti viene fornita preliminarmente una rosa di 14 film di fiction sul lavoro italiani, inglesi, francesi e belgi, ambientati a Milano o in altre aree italiane, in Francia, in Belgio, in Inghilterra e negli Statiti Uniti, con le necessarie indicazioni filmografiche e sulla loro reperibilità in commercio, nel sistema bibliotecario e nel web.
Il quinto e conclusivo incontro (6 aprile 2016) prevede "Socializzazione, confronto e bilancio dei laboratori didattici".
PS: L'ultimo incontro è stato posticipato all'11 maggio 2016: una versione aggiornata del programma si trova in https://www.academia.edu/24251095/Versione_aggiornata_del_programma_del_Corso_di_formazione_Il_mondo_del_lavoro_dal_secondo_dopoguerra_promosso_da_ILSC_INSMLI_IRIS_e_Societ%C3%A0_Umanitaria_Societ%C3%A0_Umanitaria_Milano_28_ottobre_2015_-_11_maggio_2016_nellambito_della_seconda_edizione_2015-2016_del_Progetto_Milanosifastoria_
Dopo i saluti istituzionali, l'iniziativa, coordinata da Cesare Fenili, prosegue con le relazioni di Gianmarco De Angelis ("Vita monastica e assistenza ospedaliera. Il complesso del Santo Sepolcro di Astino nella storia di Bergamo") e Maurizio Gusso ("Educazione al patrimonio e didattica laboratoriale storico-interdisciplinare"), la presentazione delle nuove proposte de "L'Officina dello storico" di Bergamo per il 2015-2016, la visita al complesso monastico di Astino (Bergamo) e alla mostra dei lavori prodotti dalle classi che hanno partecipato alla VII edizione de L'Officina dello storico (2014-2015).
Saluti di Cristiana Fiamingo e Maurizio Gusso; comunicazioni di Silvia Buzzelli, Cristiana Fiamingo, Sergio Fogagnolo, Maurizio Gusso, Gianni Perona e Itala Vivan; dibattito.
Il volume contiene i seguenti scritti: Ennio Abate, "Prefazione" (pp. 7-14) e "Le disobbidienze dimenticate di Franco Fortini" (pp. 169-193); Ezio Partesana, "Adorno e Fortini" (pp. 15-29); Emanuele Zinato, "L’inconscio politico e i destini generali: autobiografia e saggismo critico in Franco Fortini" (pp. 31-46); Filippo Grendene, "Introduzione al saggismo di Franco Fortini" (pp. 47-88); Luigi Carosso, "Avanguardie e Surrealismo in Fortini" (pp. 89-109); Elisa Gambaro, "Fortini poeta" (pp. 111-117);
Alessandro La Monica, "Foglio di via e altri versi" (pp. 119-145); Luca Daino, "Ancora sul giovane Fortini (con un prologo-bilancio)" (pp. 147-167).
Relazioni di Maurizio Gusso e Gianni Turchetta.
Oltre ai curatori, intervengono Ennio Abate e Paolo Giovannetti.
L’iniziativa si è svolta nell’ambito della XIV edizione ("Paideia: educare") del Festival FilosofArti (Gallarate/VA, Busto Arsizio/VA, Besnate/VA, Arsago Seprio/VA, Cardano al Campo/VA e Varese, 24 febbraio – 9 marzo 2018), promossa dal Centro Culturale del Teatro delle Arti (Gallarate), con il patrocinio di ASST (Azienda Socio Sanitaria Territoriale) Valle Olona, Comune di Gallarate – Assessorato alla Cultura, Provincia di Varese e Regione Lombardia, con i contributi di Città di Busto Arsizio, Comuni di Arsago Seprio, Besnate e Cardano al Campo, CPL (Centro di Promozione della Legalità) della provincia di Varese, Fondazione Giuseppe Merlini (Busto Arsizio) e Società Filosofica Italiana – Sezione Varesina e con la collaborazione di vari soggetti
Testi in lingue originali (con traduzioni letterali italiane a fronte di quelli non italiani, a cura di Maurizio Gusso) delle seguenti canzoni:
* "The Universal Soldier" (1964) della cantautrice canadese-statunitense Buffy Sainte-Marie;
* "L’estaca" (1968) del cantautore catalano Lluís Llach;
* "Valsinha" (1971) dei cantautori brasiliani Chico Buarque e Vinícius de Moraes;
* "Imagine" (1971) del cantautore inglese John Lennon (e Yoko Ono);
* "Déclaration" (1973) del cantautore egiziano-francese Georges Moustaki;
* "Une sorcière comme les autres" (1975) della cantautrice francese Anne Sylvestre;
* "Sólo le pido a Dios" (1978) del cantautore argentino León Gieco;
* "Noi" (2003) del cantautore veneziano Gualtiero Bertelli;
* "Cara democrazia (ritorna a casa che non è tardi)" (2006) del cantautore genovese Ivano Fossati;
* "Antipatriarca" (2014) della cantautrice franco-cilena Ana Tijoux.
Il Seminario rientra nell’ambito della quarta edizione 2017-2018 ("Milano città aperta") del Progetto pluriennale Milanosifastoria (6 novembre 2017 – ottobre 2018), promossa da Comune di Milano e Rete Milanosifastoria, in collaborazione con Archivio di Stato di Milano, Circolo Filologico Milanese, Civica Scuola di Cinema Luchino Visconti – Fondazione Milano, Soprintendenza archivistica e bibliografica della Lombardia e Ufficio Scolastico Regionale (USR) per la Lombardia – Ambito Territoriale di Milano; con il patrocinio del Dipartimento di Pedagogia dell’Università Cattolica di Milano e dei Dipartimenti di Studi Internazionali, Giuridici e Storico-Politici e di Studi storici dell’Università degli Studi di Milano e del FAI (Fondo Ambiente Italiano) – Presidenza Regionale Lombardia; in gemellaggio con la Festa Internazionale della Storia di Bologna.
Il Seminario intende, anzitutto, contribuire a una storicizzazione del ’68 come anno simbolico e snodo cruciale di un’onda lunga (grosso modo fra la metà degli anni ’50 e la fine degli anni ’80) di processi di democratizzazione e di movimenti sociali, politici, culturali, plurigenerazionali, giovanili, studenteschi, operai, contadini, sindacali, femminili, su scala internazionale, anche se certe sue eredità sono state riprese da movimenti più recenti e le questioni allora sollevate (dai poteri ai diritti) sono ancora attuali.
In secondo luogo, il Seminario prende in esame un tipo particolare di fonte, quello della ‘canzone d’autore’ del/nel/sul ‘Sessantotto’, scritta/composta/interpretata da chi ha partecipato al ‘Sessantotto’ e riguardante qualche suo aspetto particolarmente significativo, attingendo alla ricerca didattica più ampia sulle fonti ‘artistiche’, avviata sia all’interno di Clio ’92, sia nel Laboratorio "Le fonti ‘artistiche’ (letteratura, musica, cinema ecc.)", promosso da IRIS nell’ambito del Percorso di formazione e accompagnamento di Didattica della Storia "Costruire un curriculum verticale di formazione storica per l’acquisizione di competenze disciplinari e di cittadinanza" (gennaio 2017 – maggio 2019), coordinato dal Comitato Tecnico-Scientifico della didattica della storia dell’Ufficio Scolastico Regionale per la Lombardia.
In terzo luogo, il Seminario avvia un confronto metodologico, metacognitivo e metaemozionale sugli intrecci fra ricerca, formazione, didattica e divulgazione (in un’ottica di Public History) a proposito del ’68 e delle canzoni come fonti storiche e verificare la possibilità di ulteriori approfondimenti successivi. Si farà tesoro di varie esperienze di soci IRIS sulle canzoni come fonti storiche, delle riflessioni sul ’68 all’interno di Portare il Mondo a Scuola e di alcune iniziative in corso e in cantiere sulle fonti filmiche, letterarie e musicali sul ’68, come i Seminari di formazione e laboratori didattici "‘68 e dintorni. Movimenti sociali, politici e culturali dagli anni ’50 agli anni ’70. Cinema, letteratura, canzoni", quarta edizione (2017-2018) del Progetto "Cinema e Storia", promosso da Associazione BiblioLavoro, ILSC (Istituto lombardo di storia contemporanea), IRIS, Istituto Nazionale Ferruccio Parri - Rete degli Istituti per la storia della Resistenza e dell’età contemporanea e Società Umanitaria, che stanno progettando anche un’iniziativa sul ’68 per i cittadini (prevista nell’autunno 2018).
Nel corso del Seminario, Maurizio Gusso (presidente di IRIS), dopo una premessa metodologica sulle 'canzoni d'autore' come fonti storiche e sull'approccio euristico al '68 come evento e come processo pluridimensionale (sociale, politico, culturale ecc.) di lunga durata (dagli anni '50 inoltrati agli anni '70), 'glocale' e 'plurale' (incluse le differenze geografiche, politiche, culturali, di 'genere', generazione e 'classe'), ha presentato le esperienze citate di IRIS a proposito del 'Sessantotto' nelle canzoni e ha proposto, a titolo esemplificativo, l'ascolto (e la lettura dei rispettivi testi scritti in lingua originale e delle traduzioni letterali italiane deille canzoni non italiane) delle canzoni "¡A desalambrar!" (1968) di Daniel Viglietti, "Grândola vila morena" (1971) di José Afonso e "I treni per Reggio Calabria" (1973) di Giovanna Marini.
Marilena Salvarezza (coordinatrice di Portare il Mondo a Scuola) ha presentato alcune ipotesi di approfondimento della storia del '68, fra ricerca, divulgazione e didattica.
Dopo gli interventi di Francesco Lucat, Ester Prestini, Aldo Marchetti, Giovanna Stanganello e Maurizio Disoteo, Maurizio Gusso ha tirato le fila del dibattito con alcuni approfondimenti sul 'Sessantotto' nelle canzoni e con alcune proposte di approfondimento in iniziative seminariali successive.
La prima parte della mattinata iniziale prevede i saluti istituzionali e cinque comunicazioni di Marco Bascapè ("Milano Attraverso e L'Officina dello storico"), Claudio A. Colombo ("Emigranti e housing sociale. L'azione dell'Umanitaria ai primi del '900"), Concetta Brigadeci ("L'Unione Femminile Nazionale e i suoi archivi: un contributo a L'Officina dello storico"), Maurizio Gusso ("Il contributo di IRIS a L'Officina dello storico e alla quarta edizione di Milanosifastoria") e Roberta Madoi ("L'Officina dello storico: una laboratorio formativo non solo per gli allievi").
La seconda parte della mattinata e il pomeriggio sono dedicati a "I percorsi interdisciplinari proposti per l'anno scolastico 2017-2018: illustrazione dei contenuti e delle possibili sperimentazioni didattiche da parte dell'équipe de L'Officina", formata da Daniela Bellettati, Paola Bianchi, Francesco Lisanti e Roberta Madoi (ASP Golgi-Redaelli), Giuliana Boirivant, Luisa Cesana, Cristina Cocilovo, Maurizio Gusso e Marina Medi (IRIS), Claudio A. Colombo e Daniele Vola (Società Umanitaria), Concetta Brigadeci, Eleonora Cirant e Donata Diamanti (Unione Femminile Nazionale), e si conclude con un dibattito.
La giornata seminariale dispone dell'autorizzazione a partecipare in orario di servizio per il personale delle scuole di ogni ordine e grado. Su richiesta, sarà rilasciato un attestato di partecipzione. La frequenza è libera e gratuita; tuttavia si chiede cortesemente di iscriversi compilando il modulo d'iscrizione allegato. Le iscrizioni resteranno aperte fino ad esaurimento dei posti disponibili.
Dopo i saluti istituzionali, la plenaria della mattina (h. 9.00-13.00) continua con le comunicazioni di Marilena Salvarezza ("Finalità e presentazione del Seminario"), Stefano Agnoletto ("Esempi di emigrazione italiana e modelli d'accoglienza") e Paolo Barcella ("La dimensione multietnica della città di Milano tra storia e presente"), gli interventi di Giacinto Andriani, Marco Bascapé, Claudio Colombo, Rossana Di Gennaro, Alessio Menonna, Marina Medi e Antonella Olivieri, il dibattito e la comunicazione di Maurizio Gusso, "Progress su Milanosifastoria alla sua quarta edizione (2017-2018)".
Il pomeriggio (h. 14.30-17.30) si articola in due parti.
La prima consiste in attività di gruppo, volte a delineare il programma della quarta edizione del Progetto Milanosifastoria, da parte della Rete Milanosifastoria e degli altri soggetti collaboratori.
La seconda (in plenaria) prevede la condivisione dei risultati dei lavori di gruppo e le conclusioni.
L’iniziativa, coordinata da Giacinto Andriani, Tina Bontempo, Simone Campanozzi, Claudio A. Colombo, Maurizio Guerri, Maurizio Gusso e Daniele Vola, si svolge nell’ambito della terza edizione ("Quale lavoro tra ieri e domani") del Progetto pluriennale Milanosifastoria (7 novembre 2016 – ottobre 2017), promossa da Comune di Milano e Rete Milanosifastoria, in collaborazione con Archivio di Stato di Milano, Circolo Filologico Milanese, Civica Scuola di Cinema Luchino Visconti – Fondazione Milano, Soprintendenza Archivistica per la Lombardia e Ufficio Scolastico Regionale per la Lombardia – Ambito Territoriale di Milano; con il patrocinio del Dipartimento di Pedagogia dell’Università Cattolica di Milano, del Dipartimento di Studi storici dell’Università degli Studi di Milano e del FAI (Fondo Ambiente Italiano) – Presidenza Regionale Lombardia; in gemellaggio con la Festa Internazionale della Storia di Bologna; con il contributo di Banca Popolare di Milano e Fondazione Cariplo.
L’incontro, coordinato da Giacinto Andriani, Tina Bontempo, Simone Campanozzi, Maurizio Guerri, Maurizio Gusso e Daniele Vola, prevede:
* un bilancio dei quattro Seminari di formazione precedenti (Società Umanitaria, Milano, 19 ottobre – 24 novembre 2016), delle proiezioni (con dibattiti), riservate agli studenti, di "Pane e cioccolata" di Franco Brusati (Cinema Ariosto, Milano, 26 gennaio 2017; Istituto Comprensivo Franceschi, Milano, 22 marzo 2017) e dei documentari sull’emigrazione italiana e sull’immigrazione in Italia (Casa della Memoria, Milano, 15 marzo e 6 aprile 2017) e dei riscontri nelle classi;
* la distribuzione e la presentazione della scheda sull’antologia video "Film sulle migrazioni dalla e nella Repubblica italiana. Panoramica storica", a cura di Giacinto Andriani, Tina Bontempo, Simone Campanozzi, Maurizio Guerri, Maurizio Gusso e Daniele Vola;
* le proposte per la quarta (2017-2018) edizione di Cinema e Storia.
L’iniziativa, coordinata da Giacinto Andriani, Tina Bontempo, Simone Campanozzi, Claudio A. Colombo, Maurizio Guerri, Maurizio Gusso e Daniele Vola, si svolge nell’ambito della terza edizione ("Quale lavoro tra ieri e domani") del Progetto pluriennale Milanosifastoria (7 novembre 2016 – ottobre 2017), promossa da Comune di Milano e Rete Milanosifastoria, in collaborazione con Archivio di Stato di Milano, Circolo Filologico Milanese, Civica Scuola di Cinema Luchino Visconti – Fondazione Milano, Soprintendenza Archivistica per la Lombardia e Ufficio Scolastico Regionale per la Lombardia – Ambito Territoriale di Milano; con il patrocinio del Dipartimento di Pedagogia dell’Università Cattolica di Milano, del Dipartimento di Studi storici dell’Università degli Studi di Milano e del FAI (Fondo Ambiente Italiano) – Presidenza Regionale Lombardia; in gemellaggio con la Festa Internazionale della Storia di Bologna; con il contributo di Banca Popolare di Milano e Fondazione Cariplo.
- 15 marzo 2017 (in sostituzione della data, originariamente prevista, del 16 febbraio 2017): Luca Vullo, "Dallo zolfo al carbone" (Italia, 2008, col., 53′); Franco Brogi Taviani, "Italiani all’Opera! – Gli italiani in Argentina" (Italia, 2011, col., 78′)
- 6 aprile 2017: Sergio Basso, "Giallo a Milano" (Italia, 2009, col., 75′); Rossella Piccinno, "Hanna e Violka" (Italia, 2009, col., 56′) e "Voci di donne native e migranti"(Italia, 2008, col., 14′)
Presentazione e commento dei documentari a cura di Giacinto Andriani.
L’iniziativa si svolge nell’ambito della terza edizione ("Quale lavoro tra ieri e domani") del Progetto pluriennale Milanosifastoria (7 novembre 2016 – ottobre 2017), promossa da Comune di Milano e Rete Milanosifastoria, in collaborazione con Archivio di Stato di Milano, Circolo Filologico Milanese, Civica Scuola di Cinema Luchino Visconti – Fondazione Milano, Soprintendenza Archivistica per la Lombardia e Ufficio Scolastico Regionale per la Lombardia – Ambito Territoriale di Milano; con il patrocinio del Dipartimento di Pedagogia dell’Università Cattolica di Milano, del Dipartimento di Studi storici dell’Università degli Studi di Milano e del FAI (Fondo Ambiente Italiano) – Presidenza Regionale Lombardia; in gemellaggio con la Festa Internazionale della Storia di Bologna; con il contributo di Banca Popolare di Milano e Fondazione Cariplo.
Ai saluti di Rita Innocenti (Assessora alla Cultura del Comune di Sesto San Giovanni) e all'"Introduzione" di Stefano Agnoletto seguono sei comunicazioni:
- Cristina Cocilovo e Patrizia Bortolini, "Alle origini del progetto: il secondo Quaderno di MSFS, Fra sogno e realtà. La sperimentazione nelle scuole dell’obbligo a Milano negli anni ’70";
- Giusi Castelli, "Il Fondo Silvana Corbari depositato presso la Biblioteca civica di Sesto San Giovanni";
- Marcello Sala e Pinuccia Samek, "Le carte della scuola di via Cagliero depositate presso Fondazione ISEC";
- Simone Campanozzi, "Il Fondo Antonino Criscione depositato presso l’Archivio dell’Istituto Nazionale Ferruccio Parri-INSMLI";
- Maurizio Gusso, "Un insegnante ricercatore: Antonino Criscione. La collaborazione con la Sezione didattica dell’Istituto milanese per la storia della resistenza e del movimento operaio (1983-1999)":
- Andrea Saba, "Riflessioni conclusive".
In occasione del Seminario saranno distribuite ai partecipanti copie del secondo numero de “I Quaderni di Milanosifastoria“, "Fra sogno e realtà. La sperimentazione nelle scuole dell’obbligo a Milano negli anni ’70", a cura di Cristina Cocilovo e Patrizia Bortolini, Edizioni Comune di Milano - Biblioteca comunale, Milano, 2017.
Si svolge fra le 14.30 e le 16.30 del 13 marzo 2017, nel Salone dell’Unione Femminile Nazionale, in Corso di Porta Nuova 32, a Milano.
Il Seminario rientra nell’ambito della terza edizione 2016-2017 (Quale lavoro tra ieri e domani) del Progetto pluriennale Milanosifastoria (MSFS), promossa da Comune di Milano e Rete MSFS, in collaborazione con Archivio di Stato di Milano, Circolo Filologico Milanese, Civica Scuola di Cinema Luchino Visconti – Fondazione Milano, Soprintendenza archivistica e bibliografica della Lombardia e Ufficio Scolastico Regionale (USR) per la Lombardia – Ambito Territoriale di Milano; con il patrocinio del Dipartimento di Pedagogia dell’Università Cattolica di Milano, del Dipartimento di Studi storici dell’Università degli Studi di Milano e del FAI (Fondo Ambiente Italiano) – Presidenza Regionale Lombardia; in gemellaggio con la Festa Internazionale della Storia di Bologna; con il contributo di BPM (Banca Popolare di Milano) e Fondazione Cariplo.
Ai saluti dei soggetti promotori e alla presentazione del Seminario (Maurizio Gusso), seguono le comunicazioni di Marilena Salvarezza ("La storia che stiamo vivendo: si può/si deve insegnare?"), Marina Medi ("Leggere la complessità del presente per affrontare lo studio del passato") e Antonella Olivieri ("Strumenti per leggere la complessità del presente") e il dibattito conclusivo.
Intervengono Maurizio Savoja (Soprintendenza archivistica e bibliografica della Lombardia), Francesca Varalli (Archivi storici e portale Lombardia beni culturali - Regione Lombardia), M. Rosaria D'Alfonso (dirigente scolastico dell'ISC di via Giacosa 46), Barbara Di Gilio (Associazione Scuola Stoppani - Milano), Maurizio Gusso (presidente di IRIS), Roberta Madoi, Chicca Panzeri e Nadia Carrisi (archiviste), Alessandro Arbuzzi (Associazione Spaizo Nautilus) e Dino Barra (Associazione La Città del Sole).
L'iniziativa rientra nell'ambito della terza edizione ("Quale lavoro tra ieri e domani") del Progetto pluriennale Milanosifastoria (7 novembre 2016 - ottobre 2017) , promossa da Comune di Milano e Rete Milanosifastoria, in collaborazione con Archivio di Stato di Milano, Circolo Filologico Milanese, Civica Scuola di Cinema Luchino Visconti - Fondazione Milano, Soprintendenza archivistica e bibliografica della Lombardia e Ufficio Scolastico Regionale per la Lombardia - Ambito Territoriale di Milano; con il patrocinio dei Dipartimenti di Pedagogia dell'Università Cattolica di Milano e di Studi storici dell'Università degli Studi di Milano e del FAI (Fondo Ambiente Italiano) - Presidenza Regionale Lombardia; in gemellaggio con la Festa internazionale della Storia di Bologna; con il contributo di Banca Popolare di Milano e Fondazione Cariplo.
Fra le 9.30 e le 12.30 al Cinema Ariosto (via Ariosto 16) di Milano, in collaborazione con Anteo Spazio Cinema (Milano), verranno presentati, proiettati, commentati e discussi sei film di fiction sull'emigrazione italiana e sull'immigrazione in Italia:
- 12 gennaio 2017: Pietro Germi, "Il cammino della speranza" (Italia, 1950, b/n, 100'), sull'emigrazione siciliana in Francia nel 1950;
- 26 gennaio 2017: Franco Brusati, "Pane e cioccolata" (Italia, 1974, col., 115'), sull'immigrazione italiana in Svizzera nei primi anni '70;
- 23 febbraio 2017: Gianni Amelio, "Lamerica" (Italia/Francia, 1994, col. e b/n, 125'), sul 'sogno americano' dall'emigrazione coloniale italiana in Albania all'emigrazione albanese in Italia nei primi anni '90;
- 9 marzo 2017: Francesco Munzi, "Saimir" (Italia, 2004, col., 88') sull'immigrazione albanese di prima e seconda generazione in Italia e sul traffico di immigrati clandestini in Italia all'inizio del XXI secolo;
- 16 marzo 2017: Vittorio De Seta, "Lettere dal Sahara" (Italia, 2006, col., 100'), sull'immigrazione senegalese in Italia all'inizio del terzo millennio;
- 30 marzo 2017: Daniele Gaglianone, "La mia classe" (Italia, 2013, col., 95') su una scuola per gli immigrati in Italia all'inizio del XXI secolo.
Fra le 9.30 e le 12.30 alla Casa della Memoria (via Federico Confalonieri 14) di Milano verranno presentati, proiettati, commentati e discussi i seguenti documentari:
- 16 febbraio 2017: Luca Vullo, "Dallo zolfo al carbone" (Italia, 2008, col., 53'); Franco Brogi Taviani, "Italiani all'Opera! - Gli italiani in Argentina" (Italia, 2011, col., 78');
- 6 aprile 2017: Sergio Basso, "Giallo a Milano" (Italia, 2009, col., 75'); Rossella Piccinno, "Hanna e Violka" (Italia, 2009, col., 56') e "Voci di donne native e migranti" (Italia, 2008, col., 14').
Coordinano gli incontri Giacinto Andriani, Tina Bontempo, Simone Campanozzi, Maurizio Guerri, Maurizio Gusso e Daniele Vola.
L'iniziativa rientra nell'ambito della terza edizione ("Quale lavoro tra ieri e domani") del Progetto pluriennale Milanosifastoria (7 novembre 2016 - ottobre 2017) , promossa da Comune di Milano e Rete Milanosifastoria, in collaborazione con Archivio di Stato di Milano, Circolo Filologico Milanese, Civica Scuola di Cinema Luchino Visconti - Fondazione Milano, Soprintendenza archivistica e bibliografica della Lombardia e Ufficio Scolastico Regionale per la Lombardia - Ambito Territoriale di Milano; con il patrocinio dei Dipartimenti di Pedagogia dell'Università Cattolica di Milano e di Studi storici dell'Università degli Studi di Milano e del FAI (Fondo Ambiente Italiano) - Presidenza Regionale Lombardia; in gemellaggio con la Festa internazionale della Storia di Bologna; con il contributo di Banca Popolare di Milano e Fondazione Cariplo.
La prima parte ("Rappresentazioni 'artistiche' della vita nelle baracche") del laboratorio si apre con la presentazione, da parte di Simone Campanozzi, di "Noi lazzaroni. Romanzo" di Saverio Strati (Arnoldo Mondadori, Milano, 1972) e con la lettura di passi sulla vita nelle baracche.
Prosegue con la visione della sequenza sulle baracche degli immigrati italiani in Svizzera del film di fiction di Franco Brusati, "Pane e cioccolata" (1974), a cura di Simone Campanozzi.
Giacinto Andriani presenta il documentario di Alvaro Bizzarri, "Il rovescio della medaglia" (1974) e ne proietta alcune sequenze sulle baracche degli immigrati italiani a Bienne/Biel.
Maurizio Gusso presenta e fa sentire/leggere la canzone di Giovanna Marini, "A Zurigo uno mi dice" (dall'album "I Treni per Reggio Calabria" del 1976); poi legge alcuni passi da una testimonianza di Giovanna Marini sulla genesi di "A Zurigo uno mi dice": "Italiani s', ma di un'altra razza" (1974), da "Italia, quanto sei lunga" (Mazzotta - Istituto Ernesto De Martino, Milano, 1977, pp. 107-119).
Maurizio Gusso propone ai partecipanti alcune domande-stimolo:
A) Che cosa vi ha colpito di più nelle fonti esaminate?
B) Quali informazioni storiche significative vi avete rintracciato?
C) Quali fonti ritenete significative e sostenibili per i vostri (eventuali) rispettivi studenti?
D) Quali informazioni storiche significative potrebbero rintracciarvi gli studenti?
E) Quali informazioni extra-fonti risultano indispensabili per una contestualizzazione storica della vita degli immigrati italiani nelle baracche svizzere?.
Seguono le risposte dei partecipanti e le repliche di Giacinto Andriani, Simone Campanozzi e Maurizio Gusso.
L'iniziativa rientra nell'ambito della terza edizione ("Quale lavoro tra ieri e domani") del Progetto pluriennale Milanosifastoria (7 novembre 2016 - ottobre 2017) , promossa da Comune di Milano e Rete Milanosifastoria, in collaborazione con Archivio di Stato di Milano, Circolo Filologico Milanese, Civica Scuola di Cinema Luchino Visconti - Fondazione Milano, Soprintendenza archivistica e bibliografica della Lombardia e Ufficio Scolastico Regionale per la Lombardia - Ambito Territoriale di Milano; con il patrocinio dei Dipartimenti di Pedagogia dell'Università Cattolica di Milano e di Studi storici dell'Università degli Studi di Milano e del FAI (Fondo Ambiente Italiano) - Presidenza Regionale Lombardia; in gemellaggio con la Festa internazionale della Storia di Bologna; con il contributo di Banca Popolare di Milano e Fondazione Cariplo.
Simone Campanozzi presenta alcuni "Testi letterari sull'emigrazione italiana e sull'immigrazione in Italia" e in particolare passi dal racconto di Saverio Strati, "Gianni Palaia di Melissa" (da "Gente in viaggio", Arnoldo Mondadori, Milano, 1966), da "Un freddo estraneo. Memorie di un emigrato in Svizzera" di Giuseppe Fiorenza dill'Elba (a cura di Carmine Abate, Pellegrini, Cosenza, 1991) e da "Via dalla pazza guerra. Un ragazzo in fuga dall'Afghanistan" di Alidad Shiri e Gina Abbate (Il Margine, Trento, 2007).
Maurizio Gusso presenta alcune "'Canzoni d'autore' sulle migrazioni dall'Italia e in Italia" e in particolare "Amerigo" di Francesco Guccini (dall'album omonimo del 1978), "Noi" di Gualtiero Bertelli (dal CD "Quando emigranti... Canti dell'emigrazione italiana" del 2003), "Pane e coraggio" di Ivano Fossati (dal CD "Lampo viaggiatore" del 2003) e "La piazza la loggia la gru" di Alessio Lega - dall'album "Mala Testa (che cosa ancora brilla dal fondo senza ritorno)" del 2013 -, rinviando al quarto incontro (24 novembre 2016) l'ascolto di "A Zurigo uno mi dice" di Giovanna Marini.
Segue dibattito.
L'iniziativa rientra nell'ambito della terza edizione ("Quale lavoro tra ieri e domani") del Progetto pluriennale Milanosifastoria (7 novembre 2016 - ottobre 2017) , promossa da Comune di Milano e Rete Milanosifastoria, in collaborazione con Archivio di Stato di Milano, Circolo Filologico Milanese, Civica Scuola di Cinema Luchino Visconti - Fondazione Milano, Soprintendenza archivistica e bibliografica della Lombardia e Ufficio Scolastico Regionale per la Lombardia - Ambito Territoriale di Milano; con il patrocinio dei Dipartimenti di Pedagogia dell'Università Cattolica di Milano e di Studi storici dell'Università degli Studi di Milano e del FAI (Fondo Ambiente Italiano) - Presidenza Regionale Lombardia; in gemellaggio con la Festa internazionale della Storia di Bologna; con il contributo di Banca Popolare di Milano e Fondazione Cariplo.
Nell'incontro vengono presentate alcune sequenze di
a) sei film italiani di fiction, che verranno proiettati integralmente, commentati e discussi in un Ciclo di sei lezioni-proiezioni per le scuole (12 gennaio - 30 marzo 2017), presso il Cinema Ariosto di Milano (via Ariosto 16), in collaborazione con Anteo Spazio Cinema (Milano);
b) cinque documentari, che verranno proiettati per intero, commentati e discussi in due proiezioni per le scuole (16 febbraio e 6 aprile 2017), presso la Casa della Memoria di Milano (via Federico Confalonieri 14).
La prima parte ("L'emigrazione italiana") del Seminario inizia con la presentazione, da parte di Maurizio Gusso, di due sequenze del film di Pietro Germi, "Il cammino della speranza" (Italia, 1950, b/n, 100'), che verrà proiettato integralmente il 12 gennaio 2017.
Prosegue, con la presentazione, da parte di Simone Campanozzi, di tre sequenze del film di Franco Brusati, "Pane e cioccolata" (Italia, 1974, col., 115') e di due sequenze del film di Gianni Amelio, "Lamerica" (Italia/Francia, 1994, col. e b/n, 125'), che verranno proiettati per intero il 26 gennaio e il 23 febbraio 2017.
Si conclude con la presentazione, da parte di Giacinto Andriani, di alciune sequenze dei documentari di Luca Vullo, "Dallo zolfo al carbone" (Italia, 2008, col., 53') e di Franco Brogi Taviani, "Italiani all'Opera! - Gli italiani in Argentina" (Italia, 2011, col., 78'), che verranno proiettati integralmente il 16 febbraio 2017.
La seconda parte ("L'immigrazione in Italia") inizia con la presentazione, da parte di Maurizio Guerri, di due sequenze del film di Francesco Munzi, "Saimir" (Italia, 2004, col., 88'), che verrà proiettato per intero il 9 marzo 2017.
Prosegue con la presentazione, da parte di Simone Campanozzi, di due sequenze dal film di Vittorio De Seta, "Lettere dal Sahara" (Italia, 2006, col., 100'), e, da parte di Tina Bontempo, di due sequenze del film di Daniele Gaglianone, "La mia classe" (Italia, 2013, col., 95'), che verranno proiettati integralmente il 16 e il 30 marzo 2017.
Si conclude con la presentazione, da parte di Giacinto Andriani, di alcune sequenze dei documentari di Sergio Basso, "Giallo a Milano" (Italia, 2009, col., 75') e di Rossella Piccinno, "Hanna e Violka" (Italia, 2009, col., 56') e "Voci di donne native e migranti" (Italia, 2008, col., 14'), che verranno proiettati per intero il 6 aprile 2017.
L'iniziativa rientra nell'ambito della terza edizione ("Quale lavoro tra ieri e domani") del Progetto pluriennale Milanosifastoria (7 novembre 2016 - ottobre 2017) , promossa da Comune di Milano e rete Milanosifastoria, in collaborazione con Archivio di Stato di Milano, Circolo Filologico Milanese, Civica Scuola di Cinema Luchino Visconti - Fondazione Milano, Soprintendenza Archivistica per la Lombardia e Ufficio Scolastico regionale per la Lombardia - Ambito Territoriale di Milano; con il patrocinio dei Dipartimenti di pedagogia dell'Università Cattolica di Milano e di Studi storici dell'Università degli Studi di Milano e del FAI (Fondo Ambiente Italiano) - Presidenza regionale Lombardia; in gemellaggio con la Festa internazionale della Storia di Bologna.
Dopo i saluti introduttivi di Claudio A. Colombo (Società Umanitaria) e la presentazione dell'iniziativa da parte di Maurizio Gusso (IRIS), il Seminario si articola in quattro comunicazioni: "I film di fiction" di Maurizio Guerri (INSMLI), "I documentari" di Giacinto Andriani (BiblioLavoro), "La letteratura" di Simone Campanozzi (ILSC) e "Le canzoni" di Maurizio Gusso (IRIS); è previsto uno spazio per il dibattito.
L'iniziativa rientra nell'ambito della terza edizione ("Quale lavoro tra ieri e domani") del Progetto pluriennale Milanosifastoria (7 novembre 2016 - ottobre 2017) , promossa da Comune di Milano e rete Milanosifastoria, in collaborazione con Archivio di Stato di Milano, Circolo Filologico Milanese, Civica Scuola di Cinema Luchino Visconti - Fondazione Milano, Soprintendenza Archivistica per la Lombardia e Ufficio Scolastico regionale per la Lombardia - Ambito Territoriale di Milano; con il patrocinio dei Dipartimenti di pedagogia dell'Università Cattolica di Milano e di Studi storici dell'Università degli Studi di Milano e del FAI (Fondo Ambiente Italiano) - Presidenza regionale Lombardia; in gemellaggio con la Festa internazionale della Storia di Bologna.
Dopo i saluti introduttivi di Claudio A. Colombo (Società Umanitaria) e la presentazione dell'iniziativa da parte di Maurizio Gusso (IRIS), il Seminario si articola in quattro comunicazioni: "I film di fiction" di Maurizio Guerri (INSMLI), "I documentari" di Giacinto Andriani (BiblioLavoro), "La letteratura" di Simone Campanozzi (ILSC) e "Le canzoni" di Maurizio Gusso (IRIS) e si conclude con un dibattito.
L'iniziativa rientra nel quadro della seconda edizione 2015-2016 ("Milano: la storia, il lavoro") del Progetto pluriennale Milanosifastoria, promosso da Comune di Milano e Rete Milanosifastoria, in collaborazione con Archivio di Stato di Milano, Fondazione Milano, Soprintendenza Archivistica per la Lombardia e USR per la Lombardia - Ambito Territoriale di Milano; con il patrocinio dei Dipartimenti di Pedagogia dell'Università Cattolica di Milano e di Studi storici dell'Università degli Studi di Milano e del FAI (Fondo Ambiente Italiano) - Presidenza Regionale Lombardia; con il sostegno di BPM (Banca Popolare di Milano) e Fondazione Cariplo; in gemellaggio con la Festa Internazionale della Storia di Bologna.
La Giornata si apre con i saluti di Giuliana Bensa e Maurizio Gusso e prosegue con la presentazione delle attività e degli elaborati delle classi che hanno sperimentato percorsi didattici nel 2015-2016, moderata da Daniela Bellettati, Paola Bianchi e Roberta Madoi.
L'iniziativa rientra nell'ambito della terza edizione 2016-2017 ("Quale lavoro tra ieri e domani") del Progetto pluriennale Milanosifastoria, promossa da Comune di Milano e Rete Milanosifastoria, in collaborazione con Archivio di Stato di Milano, Circolo Filologico Milanese, Fondazione Milano, Soprintendenza Archivistica per la Lombardia e Ufficio Scolastico Regionale per la Lombardia - Ambito Territoriale di Milano; con il patrocinio dei Dipartimenti di Pedagogia dell'Università Cattolica di Milano e di Studi storici dell'Università degli Studi di Milano e del FAI (Fondo Ambiente Italiano) - Presidenza Regionale Lombardia; in gemellaggio con la Festa Internazionale della Storia di Bologna.
L'iniziativa è coordinata da Giacinto Andriani, Tina Bontempo, Simone Campanozzi, Claudio A. Colombo, Maurizio Guerri, Maurizio Gusso e Daniele Vola. Il primo Seminario ("Presentazione dell'iniziativa. Usi didattici di film, opere letterarie e canzoni come fonti per la storia dell'emigrazione") e il secondo ("Emigranti e immigrati nel cinema dell'Italia repubblicana: ricognizione su film di fiction e documentari") si svolgono nella Sala Bauer il 19 ottobre e il 2 novembre 2016. Il primo prevede, oltre ai saluti istituzionali e alla presentazione dell'iniziativa, quattro comunicazioni su "I film di fiction" (Maurizio Guerri), "I documentari" (Giacinto Andriani), "La letteratura" (Simone Campanozzi) e "Le canzoni" (Maurizio Gusso) e il dibattito. Il secondo consiste nella presentazione di una rosa di sequenze tratte da film di fiction e documentari, selezionate dai coordinatori e proposte al vaglio dei corsisti. Il terzo ("Emigranti e immigrati nella letteratura, nelle canzoni e nella storiografia dell'Italia repubblicana") e il quarto, un Laboratorio di analisi comparata di una serie di fonti (un film, un'opera letteraria, una canzone e un testo storiografico), si terranno nella Sala D'Ars. Il terzo consiste nella presentazione di una rosa di opere letterarie, canzoni e testi storiografici selezionata dai coordinatori e proposta al vaglio dei corsisti. Il quarto è un laboratorio formativo adulto sulla comparazione fra un film di fiction, un documentario, un testo letterario, una canzone e un testo storiografico riguardanti una stessa problematica migratoria e sulla progettazione di percorsi didattici da sperimentare con gli studenti. L'incontro conclusivo ("Socializzazione, confronto e bilancio dei laboratori didattici") si svolgerà, nella sede di Società Umanitaria, nell'aprile o nel maggio 2017 (data da concordare con i corsisti). L'iniziativa prevede anche un ciclo di proiezioni (gennaio-aprile 2017, secondo un calendario che verrà pubblicizzato non appena possibile), presso il Cinema Ariosto di Milano, in collaborazione con Anteo Spazio Cinema, e laboratori didattici per gli studenti di terza media e delle secondarie superiori, nella sede di Società Umanitaria o presso le singole scuole (su prenotazione, in date da concordare con i coordinatori dell'iniziativa).
L'Officina dello storico (laboratorio di ricerca storica e di didattica delle fonti documentarie, artistiche e del territorio) è promossa da Archivio Bergamasco Centro studi e ricerche, ASP Golgi-Redaelli, Fondazione MIA - Congregazione della Misericordia Maggiore di Bergamo, IRIS (Insegnamento e Ricerca Interdisciplinare della Storia) e Ufficio Scolastico Regionale (USR) per la Lombardia.
Il Seminario, in collaborazione con Castello Sforzesco di Milano, rientra nell'ambito delle Giornate Europee del Patrimonio 2016 (24-25 settembre 2016), promosse dal MIBACT (Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo), e della III edizione 2016-2017 ("Quale lavoro tra ieri e domani") del Progetto pluriennale Milanosifastoria, promosso da Comune di Milano e Rete Milanosifastoria, in collaborazione con Archivio di Stato di Milano, Fondazione Milano, Soprintendenza Archivistica per la Lombardia e USR per la Lombardia - Ambito Territoriale di Milano, con il patrocinio dei Dipartimenti di Pedagogia dell'Università Cattolica di Milano e di Studi storici dell'Università degli Studi di Milano e del FAI (Fondo Ambiente Italiano) - Presidenza Regionale Lombardia e in gemellaggio con la Festa Internazionale della Storia di Bologna.
Dopo i saluti di benvenuto (Giuliana Bensa e Simona Chinelli), la giornata seminariale si articola in quattro comunicazioni di Marco Bascapè ("Presentazione dell'ASP Golgi-Redaelli e del suo Archivio"), Maurizio Gusso ("Il contributo di IRIS a L'Officina e la terza edizione di Milanosifastoria"), Marina Medi ("L'esperienza laboratoriale per la costruzione delle competenze storiche") e Roberta Madoi ("L'Officina dello storico: un laboratorio formativo per allievi e docenti").
Seguono "I percorsi interdisciplinari proposti per l'anno 2016-2017", ossia l'illustrazione dei contenuti e delle possibili sperimentazioni didattiche da parte dell'équipe de L'Officina dello storico, formata da Daniela Bellettati, Paola Bianchi, Francesco Lisanti e Roberta Madoi (ASP Golgi-Redaelli), Giuliana Boirivant, Luisa Cesana, Cristina Cocilovo, Maurizio Gusso, Marina Medi e Giuseppa Silicati (IRIS), nonché il dibattito conclusivo.
Il Seminario di formazione, aperto alla cittadinanza, agli studenti universitari e agli operatori dei Beni Culturali, dispone dell'autorizzazione a partecipare in orario di servizio per il personale di ogni grado e ordine di scuola.
Su richiesta, verrà rilasciato un attestato di partecipazione.
Le iscrizioni resteranno aperte fino ad esaurimento dei posti disponibili.
L'incontro è finalizzato, anzitutto, a un bilancio dei quattro Seminari di formazione precedenti, delle tre presentazioni dell'antologia video "Film italiani ed europei sul lavoro dopo il 1945. Panoramica storica" di Tina Bontempo, Simone Campanozzi, Claudio A. Colombo, Maurizio Guerri, Maurizio Gusso e Daniele Vola (con la collaborazione tecnica di Igor Piszzirusso), ILSC - INSMLI - IRIS - Società Umanitaria, Milano, 2016, 71' (Milano, 24 febbraio, 20 marzo e 28 aprile 2016) e dei cinque Laboratori didattici, condotti da Simone Campanozzi e Maurizio Gusso, sui film "La classe operaia va in paradiso" di Elio Petri, "Iqbal" di Cinzia TH Torrini e "Tutta la vita davanti" di Paolo Virzì, in tre Istituti scolastici milanesi (15 marzo, 8 e 13 aprile e 6 maggio 2016).
Il Seminario, coordinato da Simone Campanozzi, Maurizio Guerri e Maurizio Gusso, è, inoltre, finalizzato alla presentazione e alla discussione delle ipotesi progettuali per la prossima edizione (2016-2017) di "Cinema e Storia".
Il Progetto pluriennale Milanosifastoria, giunto nel 2017-2018 alla sua quarta edizione ("Milano città aperta"), è promosso da Comune di Milano e Rete Milanosifastoria, in collaborazione con Archivio di Stato di Milano, Circolo Filologico Milanese, Civica Scuola di Cinema Luchino Visconti – Fondazione Milano, Soprintendenza archivistica e bibliografica della Lombardia e Ufficio Scolastico Regionale per la Lombardia – Ambito Territoriale di Milano; con il patrocinio del Dipartimento di Pedagogia dell’Università Cattolica di Milano, del Dipartimento di Studi Internazionali, Giuridici e Storico-Politici dell’Università degli Studi di Milano, del Dipartimento di Studi storici dell’Università degli Studi di Milano e del FAI (Fondo Ambiente Italiano) – Presidenza Regionale Lombardia; in gemellaggio con la Festa Internazionale della Storia di Bologna.
Riflessioni metacognitive (nell’ottica della Public History) su alcune azioni del Progetto Milanosifastoria, promosso da Comune di Milano e Rete Milanosifastoria (di cui IRIS è capofila), incentrate su film, canzoni e opere letterarie su Milano in età repubblicana:
a) un’antologia di testi letterari sulla storia del lavoro, curata da M.Gusso e Marilena Salvarezza; due letture pubbliche (a cura di bovisateatro) "Dalla fabbrica al precariato" (Milano, Teatro di via Pavoni, 7 novembre 2015, e Circolo Filologico Milanese, 8 novembre 2016); due Seminari "Dalla fabbrica al precariato. Le trasformazioni del lavoro a Milano negli ultimi 70 anni, fra letteratura e storia" (Camera del Lavoro di Milano, 9 novembre 2015 e 11 novembre 2016);
b) le ultime tre edizioni di Cinema e Storia, promosse da Associazione BiblioLavoro, ILSC (Istituto lombardo di storia contemporanea), IRIS, INSMLI/Istituto nazionale Ferruccio Parri e Società Umanitaria, e in particolare le antologie video "Film italiani ed europei sul lavoro dopo il 1945. Panoramica storica" di Tina Bontempo, Simone Campanozzi, Claudio A.Colombo, Maurizio Guerri, M.Gusso e Daniele Vola (ILSC – INSMLI – IRIS – Società Umanitaria, Milano, 2016), e "In & Out. Emigranti e immigrati nel cinema italiano dell’età repubblicana. Panoramica storica" di Giacinto Andriani, T.Bontempo, S.Campanozzi, M.Guerri, M.Gusso e D.Vola (BiblioLavoro – ILSC – IRIS – Istituto nazionale Ferruccio Parri – Società Umanitaria, Milano, 2017); i seminari "Film italiani ed europei sul lavoro dopo il 1945. Panoramica storica" (Milano, Società Umanitaria, 9 novembre 2016), e "In & Out. Emigranti e immigrati nel cinema italiano dell’età repubblicana. Panoramica storica" (Milano, Società Umanitaria, 8 novembre 2017); l’incontro-dibattito "Immigrati meridionali a Milano nei film degli anni ’50-’70" (Milano, Biblioteca Valvassori Peroni, 9 novembre 2017).
Il Progetto pluriennale Milanosifastoria, giunto nel 2017-2018 alla sua quarta edizione ("Milano città aperta"), è promosso da Comune di Milano e Rete Milanosifastoria, in collaborazione con Archivio di Stato di Milano, Circolo Filologico Milanese, Civica Scuola di Cinema Luchino Visconti – Fondazione Milano, Soprintendenza archivistica e bibliografica della Lombardia e Ufficio Scolastico Regionale per la Lombardia – Ambito Territoriale di Milano; con il patrocinio del Dipartimento di Pedagogia dell’Università Cattolica di Milano, del Dipartimento di Studi Internazionali, Giuridici e Storico-Politici dell’Università degli Studi di Milano, del Dipartimento di Studi storici dell’Università degli Studi di Milano e del FAI (Fondo Ambiente Italiano) – Presidenza Regionale Lombardia; in gemellaggio con la Festa Internazionale della Storia di Bologna.
La quarta edizione del Progetto vede la collaborazione di Archivio di Stato di Milano, Circolo Filologico Milanese, Civica Scuola di Cinema Luchino Visconti – Fondazione Milano, Soprintendenza archivistica e bibliografica della Lombardia e Ufficio Scolastico Regionale per la Lombardia – Ambito Territoriale di Milano; è patrocinata dal Dipartimento di Pedagogia dell’Università Cattolica di Milano, dal Dipartimento di Studi Internazionali, Giuridici e Storico-Politici dell’Università degli Studi di Milano, dal Dipartimento di Studi storici dell’Università degli Studi di Milano e dal FAI (Fondo Ambiente Italiano) – Presidenza Regionale Lombardia; si svolge in gemellaggio con la Festa Internazionale della Storia di Bologna.
La Settimana di apertura prevede 19 eventi (convegni e seminari storiografici, tavole rotonde, incontri-dibattiti, letture pubbliche, racconti scenici, spettaacolinb teatrali, concerti, visite guidate, mostre, laboratori didattici ecc.); si apre con il Convegno storiografico "Le migrazioni nella storia" (Sala degli Affreschi di Palazzo Isimbardi, Milano, 6 novembre 2017) e si conclude con la performance "Mediterraneo dei diritti sospesi", a cura della Compagnia teatrale bovisateatro (Unione Femminile Nazionale, Milano, 11 novembre 2017).
Milanosifastoria is an ongoing project whose aim is to provide a new approach to history and history education in the Milan area. The project is promoted by Rete Milanosifastoria and Comune di Milano.
Milanosifastoria's new approaches include:
* interconnections between research, documentation, dissemination and teaching;
* the enhancement and appreciation of the value of historical heritage.
The project is open to anyone living in the Milan area: especially researchers, students and teachers of all levels, universities and associations.
Each edition focuses on a different theme:
1. the first edition (2014-2015) "Storia dell'istruzione, formazione ed educazione a Milano e in altre aree comparabili" deals with the history of education in Milan;
2. the second edition (2015-2016) "Milano: il lavoro, la storia" and the third edition (2016-2017) "Quale lavoro tra ieri e domani" focus on the history of work and labour in Milan.
The fourth edition (2017-2018) "Milano città aperta" will:
* focus on migration from a demographic, social, economic and cultural point of view;
* look more closely at the role of migrations and social policy throughout Milan's history.
The programme consists of:
* an opening week (6 to 11 November 2017) with conferences, seminars, lectures, roundtable discussions, debates, readings, theatre performances, concerts, guided tours, exhibitions, workshops etc.;
* further events (from November 2017 through to October 2018).
For more information:
facebook.com/milanosifastoria and https://www.storieinrete.org/storie_wp/?p=18017.
Nata nel 2014, la Rete Milanosifastoria (MSFS) è una rete per la diffusione della cultura storica nell’area metropolitana milanese. Del suo Comitato promotore fanno parte attualmente 75 soggetti collettivi, di cui 53 partecipano al Coordinamento Scientifico e Organizzativo, che nomina al proprio interno la Segreteria.
I destinatari delle iniziative sono la cittadinanza e le scuole di ogni ordine e grado.
Nel 2014 la Rete MSFS ha sottoscritto con il Comune di Milano un protocollo d’intesa per realizzare il Progetto triennale MSFS per la promozione della cultura e della formazione nell’ambito della storia ‘glocale’ a/di Milano. Per ogni annualità è stata individuata una tematica quale filo conduttore delle iniziative:
- 2014-2015: "Storia della istruzione, formazione ed educazione a Milano e in altre aree comparabili";
- 2015-2016: "Milano: il lavoro, la storia";
- 2016-2017: "Quale lavoro tra ieri e domani".
Ogni annualità si articola in una settimana intensiva all’inizio di novembre, seguita da eventi fino all’ottobre successivo.
Sul tema e come bilancio della prima edizione sono stati finora pubblicati i primi due nn. de "I quaderni di Milanosifastoria": "Storia della istruzione, formazione ed educazione a Milano e in altre aree comparabili", a cura di Marialuisa Cavallazzi, Silvana Citterio, Cristina Cocilovo e Patrizia Foglia (Comune di Milano - Biblioteca comunale, Milano, 2016) e "Fra sogno e realtà. La sperimentazione nelle scuole dell'obbligo a Milano negli anni '70", a cura di Cristina Cocilovo e Patrizia Bortolini (ivi, 2016).
Molte iniziative rientrano tra i seguenti temi e ambiti di esperienza:
1. La storia nei musei, nelle mostre...: lezioni multimediali con visite guidate ai musei e alle mostre realizzate da Milanosifastoria;
2. Storia orale e memorie di comunità: incontri pubblici di riflessione e raccolta di testimonianze orali in documentazioni video e a stampa;
3. Storia urbana: seminari storiografici e ricerche nel territorio: dimensione industriale della città nella sua evoluzione; condizione e ruolo delle donne (biografie, toponomastica e associazionismo femminile);
4. Patrimonio culturale: laboratori con le scuole negli Archivi scolastici e degli enti assistenziali;
5. Documentari televisivi e film storici: cineforum e realizzazione di una videoantologia sulla storia del lavoro nell'Italia repubblicana;
6. Il racconto storico nella letteratura: letture pubbliche di testi narrativi sulla scuola e sul lavoro da parte della Compagnia teatrale bovisateatro (Milano), aderente alla Rete MSFS.
Il Progetto Milanosifastoria si svolge
a) con la collaborazione di Archivio di Stato di Milano, Circolo Filologico Milanese, Civica Scuola di Cinema Luchino Visconti – Fondazione Milano, Soprintendenza archivistica e bibliografica della Lombardia e Ufficio Scolastico Regionale per la Lombardia – Ambito Territoriale di Milano;
b) con il patrocinio del Dipartimento di Pedagogia dell’Università Cattolica di Milano, del Dipartimento di Studi storici dell’Università degli Studi di Milano e del FAI (Fondo Ambiente Italiano) – Presidenza Regionale Lombardia;
c) con il contributo di BPM (Banca Popolare di Milano) e Fondazione Cariplo;
d) in gemellaggio con la Festa Internazionale della Storia di Bologna.
Per maggiori informazioni: https://www.storieinrete.org; www.facebook.com/milanosifastoria.
Contatti: milanosifastoria@libero.it; info@storieinrete.org.
Rete Milanosifastoria (Milanosifastoria network) - MSFS was founded in 2014 as a network aiming at the development of historical culture in Milan's metropolitan area. Its promoting Committee includes 75 collective subjects; 53 of them participate in the Coordinating Scientific Committee which appoints an internal Secretariat.
The beneficiary subjects of the initiatives are citizens and schools of all levels.
In 2014 Rete Milanosifastoria network signed an agreement with Comune di Milano (Milan's City Council) to carry out a three-year project of cultural enhancement and of training about the history of/in Milan. Each year focuses on a leading theme which connects the whole of the initiatives:
- 2014-2015 "Storia della istruzione, formazione ed educazione a Milano e in altre aree comparabili" (History of instruction, education, training in Milan and in other comparable areas);
- 2015-2016 "Milano: il lavoro, la storia" (Milan: Work, History);
- 2016-2017 "Quale lavoro tra ieri e domani" (What kind of work between past and future?).
Each year dedicates one intensive week at the beginning of November; later events cover the rest of the year till the following October.
The results of the 1st edition are published in "Storia della istruzione, formazione ed educazione a Milano e in altre aree comparabili" (Comune di Milano - Biblioteca comunale, Milano, 2016) and in "Fra sogno e realtà. La sperimentazione nelle scuole dell'obbligo a Milano negli anni '70" (Comune di Milano - Biblioteca comunale, Milano, 2017).
Many initiatives deal with the themes and experiences proposed in the Call for paper and illustrated below:
1. History in museums, exhibitions…: multimedia lessons and guided visits to museums and to Milanosifastoria exhibitions;
2. Oral history and community memories: public meetings of reflection and data collection of oral witnessing in videos and printed documents;
3. Urban history: historiographical seminars and researches in the territory: industrial evolution of the city, women's condition and role (biographies, toponymy, associations);
4. Cultural heritage: students' workshops at the Archives of charities and schools;
5. Tv docufilms and historical films: cineforum and video-anthology focusing on the theme of Work;
6. Historical narration in literature: public readings of narrative texts about Education and Work by a theatre company which is a member of our network.
For further information: https://www.storieinrete.org;
www.facebook.com/milanosifastoria.
Contacts: milanosifastoria@libero.it; info@storieinrete.org
La terza edizione del Progetto, promosso da Comune di Milano e Rete Milanosifastoria, si svolge in collaborazione con Archivio di Stato di Milano, Circolo Filologico Milanese, Fondazione Milano - Civica Scuola di Cinema Luchino Visconti, Soprintendenza archivistica e bibliografica della Lombardia e Ufficio Scolastico Regionale per la Lombardia - Ambito Territoriale di Milano; con il patrocinio del Dipartimento di Pedagogia dell'Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano, del Dipartimento di Studi storici dell'Università degli Studi di Milano e del FAI (Fondo Ambiente Italiano) - Presidenza Regionale Lombardia; in gemellaggio con la Festa Internazionale della Storia di Bologna; con il contributo di BPM (Banca Popolare di Milano).
La terza edizione si articola in una Settimana di apertura (7-12 novembre 2016) e in vari eventi antecedenti (22 settembre - 4 novembre 2016) e successivi (14 novembre - ottobre 2017).
La Settimana di apertura prevede 24 eventi, a partire dall'inaugurazione, con i saluti istituzionali e la "Presentazione della terza edizione del Progetto Milanosifastoria" da parte di Silvana Citterio e Maurizio Gusso, e dal Seminario storiografico "Modelli imprenditoriali. Origini e sviluppi in area milanese" (Urban Center, Milano, 7 novembre 2016).
Milanosifastoria is an ongoing project whose aim is to provide a new approach to history and history education in the Milan area. The project is promoted by Rete Milanosifastoria and Comune di Milano.
Milanosifastoria's new approaches include:
* interconnections between research, documentation, dissemination and teaching;
* the enhancement and appreciation of the value of historical heritage.
The project is open to anyone living in the Milan area: especially researchers, students and teachers of all levels, universities and associations.
Each edition focuses on a different theme:
1. the first edition (2014-2015) "Storia dell'istruzione, formazione ed educazione a Milano e in altre aree comparabili" deals with the history of education in Milan;
2. the second edition (2015-2016) "Milano: il lavoro, la storia" focuses on the history of work and labour in Milan.
The third edition will:
* focus on the world of work and labour from a social, economic and cultural point of view;
* look more closely at the role of work and labour throughout Milan's history;
* give more importance to the value of labour memories in Milan's history.
The programme consists of:
* an opening week (7 to 12 November 2016) with seminars, lectures, roundtable discussions, debates, readings, theatre performances, concerts, guided tours of exhibitions, workshops etc.;
* further events (from November 2016 through to October 2017).
For more informations:
facebook.com/milanosifastoria and www.storieinrete.org/storie_wp/?p=17058.
Il Progetto si distingue per alcune specificità innovative, fra cui:
". uno stretto intreccio fra ricerca, documentazione, divulgazione e didattica storico-interdisciplinari;
. la valorizzazione del patrimonio storico come 'bene comune' e una messa a frutto del 'valore aggiunto' che la dimensione storica può apportare alla formazione culturale di tutte e di tutti;
. un intreccio equilibrato di specificità disciplinari, forme effettive di interdisciplinarità e 'trasversalità' delle 'educazioni' al patrimonio, alla cittadinanza, alle pari opportunità, allo sviluppo sostenibile, al dialogo interculturale ecc.;
. un approccio globale (ambientale, demografico, economico, sociale, politico, culturale ecc,), 'glocale', interculturale, intergenerazionale e di 'genere' alla storia dell'area milanese, con aperture comparative verso altre aree italiane e non;
. un carattere fortemente interattivo e partecipativo" (pag. 3).
Ogni edizione è prevalentemente dedicata a una tematica monografica.
La prima ("Storia della istruzione, formazione ed educazione a Milano e in altre aree comparabili") è iniziata il 3 novembre 2014 e si è conclusa nel settembre 2015.
La seconda edizione ("Milano: il lavoro, la storia") prevede:
- una settimana di apertura (5-12 novembre 2015);
- iniziative successive, che si protrarranno fino all'ottobre del 2016.
"Milanosifastoria is an ongoing project the aim of which is to provide a new approach to history and history education in the Milan area. The project is promoted by Rete Milanosifastoria and Comune di Milano.
Milanosifastoria's new approaches include:
. interconnections between research, documentation, dissemination and teaching;
. the enhancement and appreciation of historical heritage. [...] Each edition focuses on a different theme:
1. the 1st edition (2014-2015) - 'Storia dell'istruzione, formazione ed educazione a Milano e in altre aree comparabili' - deals with the history of education;
2. the 2nd edition (2015-2016) - 'Milano: il lavoro, la storia' - focuses on the history of work and labour.
The 2nd edition will:
. focus on the world of work and labour from a social, economic and cultural point of view;
. look at the role of work and labour throughout Milan's history.
The programme consists of
. an opening week (5 to 12 November 2015) with seminars, conferences, round table discussions, debates, readings, guided tours of exhibitions, workshops etc.;
. further events (November 2015 - October 2016)" (pag. 4).