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Alessia M. Giurdanella

  • Independent researcher in the fields of European law, environmental law, and other branches of law. After graduating ... moreedit
  • Prof. Claudio Rotelli, Prof. Pier Luigi Capucciedit
The twentieth century was a decisive turning point in the fashion industry, thanks to the various technological and cultural innovations introduced into the industry. In the 1960s there was a succession of historical, political, social... more
The twentieth century was a decisive turning point in the fashion industry, thanks to the various technological and cultural innovations introduced into the industry. In the 1960s there was a succession of historical, political, social and cultural changes that accelerated the change of this sector, making it a cultural phenomenon of enormous dynamism, thanks to the introduction of synthetic fabrics and futuristic shapes and lines, both in terms of the emergence of brands (particularly luxury brands), without mentioning its increasingly frequent "forays" into the languages of art. The spread of mass media made fashion a global cultural phenomenon that also entailed a kind of uniformity of tastes. The twentieth century also saw the development of the phenomenon of counterfeiting of luxury brands and the idea that the fashion industry should conform to a sustainable vision in the current international context of environmental protection, which aims for a future carbon-neutral society.
Il XX secolo ha rappresentato una svolta decisiva nel settore della moda, grazie alle svariate innovazioni tecnologiche e culturali introdotte nel settore. In particolare, negli Anni Sessanta vi fu un avvicendarsi di cambiamenti storici,... more
Il XX secolo ha rappresentato una svolta decisiva nel settore della moda, grazie alle svariate innovazioni tecnologiche e culturali introdotte nel settore. In particolare, negli Anni Sessanta vi fu un avvicendarsi di cambiamenti storici, politici, sociali e culturali che
Come cambierà il ruolo della donna con l'intelligenza artificiale? Si può costruire una nuova società matriarcale grazie all'intelligenza artificiale? E’ possibile creare alternative alla globalizzazione grazie all’AI? Una società... more
Come cambierà il ruolo della donna con l'intelligenza artificiale? Si può costruire una nuova società matriarcale grazie all'intelligenza artificiale? E’ possibile creare alternative alla globalizzazione grazie all’AI? Una società matriarcale favorirebbe un rispetto dell'ambiente maggiore? Quali settori dell'AI andrebbero implementati per migliorare la qualità della vita delle persone e la qualità dell'ambiente? Quali sono i fattori politici che impediscono alle società matriarcali di affermarsi su larga scala? Come si può ridurre il dominio del patriarcato e sconfiggere la violenza di genere?
Il presente elaborato traccia le linee salienti ed i fenomeni più importanti che hanno segnato la storia della moda e che la definiscono per quella che è al giorno d’oggi. Si tenta, in primis, di dare un valore al termine “moda” sotto... more
Il presente elaborato traccia le linee salienti ed i fenomeni più importanti che hanno segnato la storia della moda e che la definiscono per quella che è al giorno d’oggi. Si tenta, in primis, di dare un valore al termine “moda” sotto svariati profili, per poi delineare le sue trasformazioni più determinanti nel corso dei secoli. Dal Settecento in poi vi fu un avvicendarsi di cambiamenti storici, politici, sociali e culturali che hanno accelerato il consolidamento del settore “moda” come fenomeno culturale di enorme importanza e grande dinamismo, sia per quanto riguarda le sue sempre più frequenti “incursioni” nei linguaggi dell’arte, sia per quanto concerne il settore dal punto di vista economico internazionale.
Seguono alcuni focus: sull’abbigliamento longobardo, su come alcuni items svolsero ruoli diversi oltre a quello di abbigliare, sul costume nel teatro goldoniano e sul Dandismo fine Ottocento di Oscar Wilde (inventore del “lifestyle”). Si passa poi ad una carrellata sugli aspetti fondamentali che caratterizzano il settore oggi: l’intersecarsi della moda con tutte le altre arti (cinema, teatro, arti visive, letteratura), il ruolo dei rotocalchi nel processo di emancipazione femminile, il senso della “vetrina”, i marchi di lusso ed il fenomeno della loro contraffazione, l’ecofashion nel processo di sviluppo sostenibile che è in atto oggigiorno a livello globale, il ruolo del “prosumer”, ovvero il cliente che condiziona le caratteristiche del prodotto tramite feedback, forum, recensioni e quant’altro. Inoltre, ogni operatore del settore deve conoscere la storia della moda e le principali funzioni legate al suo campo di studi, anche nel contesto delle attuali leggi ambientali fondamentali, guardando ad una futura società a zero emissioni di carbonio.
Within this research, environment is seen as a legal-historical problem, linked to the ecological thinking (environmentalism or ecologism) and also seen as the consequence to the main environmental disasters caused by men, including... more
Within this research, environment is seen as a legal-historical problem, linked to the ecological thinking (environmentalism or ecologism) and also seen as the consequence to the main environmental disasters caused by men, including nuclear tests. It tracks the history of the international environmental law since its beginnings in the Seventies in a chronological order, with a special eye on the contemporary environmental policies in the world and specifically on European energy policy. At the end of this research, I focused the attention on some aspects and concepts that we need to know and understand to follow up and improve further coherent policies for our global community. The intent is to stimulate new researches on this discipline and to go towards the new COP 28 that will be held in Dubai in november 2023.
Oltre al diritto ambientale, assume una grande importanza la tutela del paesaggio, che comprende principalmente le bellezze naturali (i panorami) e quelle artistiche, frutto dell’umano ingegno nel corso dei secoli. Analizzando il... more
Oltre al diritto ambientale, assume una grande importanza la tutela del paesaggio, che comprende principalmente le bellezze naturali (i panorami) e quelle artistiche, frutto dell’umano ingegno nel corso dei secoli. 
Analizzando il concetto di paesaggio, emerge immediatamente la necessità di riprogettare il rapporto tra sistema insediativo e spazio naturale. Ed è nell'ambito prettamente ecologico che emerge una continua istanza di ridisegnare il territorio con percorsi di sviluppo realmente sostenibili (recupero naturalistico, botanico, faunistico ed artistico) anche attraverso l'ideazione di reti ecologiche e parchi, che dovrebbero essere quantomeno conservati, bonificati o ricostruiti.
Lo studio del paesaggio può aiutare a prevenire l’abbandono delle zone sensibili e valorizzare altresì l'offerta turistica: la costruzione di panorami ecocompatibili è indispensabile in una prospettiva di modernizzazione dell’ambiente finalizzata al miglioramento del benessere collettivo, anche in termini di equità sociale1.
Ma se il principio dello sviluppo sostenibile è divenuto un caposaldo del diritto internazionale dell’ambiente moderno, non è lo stesso per ciò che concerne il diritto all’ambiente ed il diritto al paesaggio.
Gli interventi umanitari e le migrazioni forzate sono due temi al centro dell'attenzione della politica internazionale. Pur essendo due questioni distinte, esse sono spesso correlate dalla comune emergenza umanitaria. Quando una... more
Gli interventi umanitari e le migrazioni forzate sono due temi al centro dell'attenzione della politica internazionale. Pur essendo due questioni distinte, esse sono spesso correlate dalla comune emergenza umanitaria. Quando una migrazione incontrollata comporta minacce sensibili agli
La nozione di multimedialità, concetto di cui si fa largo uso nelle diverse applicazioni cui concorre, si presenta tuttora con contorni piuttosto ampi e vaghi. Nei vari campi in cui è impiegato tale termine, assume via via connotazioni... more
La nozione di multimedialità, concetto di cui si fa largo uso nelle diverse applicazioni cui concorre, si presenta tuttora con contorni piuttosto ampi e vaghi. Nei vari campi in cui è impiegato tale termine, assume via via connotazioni ed implicazioni diverse, a seconda dell'oggetto materiale che supporta un contenuto o a seconda dell'area applicativa. L'indefinitezza di tale termine sussiste anche in ambito internazionalistico: neppure gli Stati Uniti hanno elaborato una definizione precisa del concetto in esame.
Modern biotechnology makes use of the discoveries of genetic engineering, so that hybridisation and the formation of genetically modified organisms are effectively considered biotechnological techniques. In fact, biogenetic techniques... more
Modern biotechnology makes use of the discoveries of genetic engineering, so that hybridisation and the formation of genetically modified organisms are effectively considered biotechnological techniques. In fact, biogenetic techniques involve the practice of mixing organic and inorganic materials using completely new processes and knowledge, which are mainly the result of studies in genetic engineering and molecular biology.  The main tasks of biogenetics include the coding and sequencing of DNA and other biological parts. This is particularly important in the field of medicine, where new drugs are very different from those of the past because of the speed at which certain molecules can heal many deseases, often less invasive for the human body. Genetic engineering is having an impact in many scientific fields, as well as in the field of the environment:. Since some discoveries and experiments concern very delicate areas of human and animal life, and since it is increasingly difficult to make a clear distinction between the biological and artificial worlds, it has been necessary to create a legal regulation of the sector, which is also the result of extensive discussion of certain related ethical problems: this field of study is known as bioethics. In order to reconcile the need to protect man and the environment with industrial requirements, the international legal system has made provision for the use of patents, a tool widely used in the field of biogenetics. This issue is very important when we talk about indigenous peoples rights.
History and regulations of eco-design Design means nothing more than planning, so much so that its origins can even be traced back to the first human inventions. Around the 16th century, inventors began to present their machines at... more
History and regulations of eco-design Design means nothing more than planning, so much so that its origins can even be traced back to the first human inventions. Around the 16th century, inventors began to present their machines at courts, but it was in the 18th century that design became increasingly important, thanks to the advent of the Industrial Revolution 1. The real exploit of this discipline came in the 1920s, with the school of Applied Arts in Weimar, the Bauhaus. Walter Gropius, its founder, addressed the teaching in the way that design and implementation of prototypes took place in the laboratory, so that it was possible to verify their feasibility, functionality and economy. Gropius also succeeded in involving various artists of the European avant-garde, giving life to Rationalism and Industrial Design. The design objects proposed by the Bauhaus were conceived for a very wide and popular public. The imprint of the school was public and democratic, with a wide participation of women and marked by a real coexistence among students and teachers, as well as professional coexistence. During the three-year course, the student learned from two teachers, a master craftsman and a master of drawing; therefore, learning was especially based on practical experience and the comparison of ideas. This choice turned out to be fundamental, since at the time it was not possible to find artists with sufficient technical knowledge, nor craftsmen with sufficient imagination for artistic problems 2. The school soon gained important economic and industrial recognition, as prototypes often became the subject of patent contracts, thus guaranteeing an income for design students. The influence of Bauhaus could soon be seen in all industrial sectors, from metal to wood, ceramics and furniture: Breuer's armchair made of nickel-plated steel tubes became the symbol of this influence. In the textile field, wefts more suitable for furniture began to be used and looms were mechanized. The Bauhaus had created a style based on rationality, functionality of products and exactness of design. In 1954, the Ulm School (Hochschule für Gestaltung), a school of graphics and industrial design, took over the legacy of the German and Soviet schools, giving a scientific and academic character to the designer profession. It was initially directed by Max Bill (architect and graphic designer, designer of the school's headquarters), a former student of the Bauhaus and linked to Functionalism. With the subsequent direction of Tomás Maldonado, the school also specialized in the field of visual and written communication and the study of information theory, semiotics and ergonomics. Thus, corporate image was born by the union of product design with the image and brand of the company. Maldonado considered the designer as a technical intellectual with an important social role and with a strong ethical responsibility towards the community. In the United States, at the same time as the Bauhaus, the concept of Industrial Design developed more rapidly than in other countries, and where the profession of designer was soon born. The American technical culture was defined streamlining (or styling), basically characterized by a great design precision, mainly conditioned by the studies of aerodynamics and the invention of the wind tunnel.
Research Interests:
Ten years ago, a Japanese environmental project called "The Satoyama Initiative. Societies in harmony with Nature: an inclusive approach for communities, landscapes and seascapes", was born, a collaboration between the Japanese Ministry... more
Ten years ago, a Japanese environmental project called "The Satoyama Initiative. Societies in harmony with Nature: an inclusive approach for communities, landscapes and seascapes", was born, a collaboration between the Japanese Ministry for the Environment, the United Nation University, UNESCO and UNDP. Currently, the project involves 267 institutions, including governments, NGOs and other public and private entities around the world, with over 80 case studies, the results of which are published on the reference website (www.satoyama-initiative.org).
La cannabis sativa, conosciuta anche come cannabis indica o canapa indiana, è un'erba annuale della famiglia delle cannabinacee. È usata sin dall'antichità come cibo, come fibra, per le sue proprietà curative e a scopi religiosi 1.... more
La cannabis sativa, conosciuta anche come cannabis indica o canapa indiana, è un'erba annuale della famiglia delle cannabinacee. È usata sin dall'antichità come cibo, come fibra, per le sue proprietà curative e a scopi religiosi 1. Scoperta inizialmente in Asia occidentale e centrale, è stata coltivata per secoli anche in Cina e in Europa, si presume dopo la sua diffusione avvenuta in epoca post-colombiana. Le piante con principio attivo venivano coltivate in India a scopo medicinale ayurvedico 2 almeno dal 900 a.C. Il primo riferimento scritto è nell'Atharvaveda, risalente al 1500 a. C., ma pare che sia stata usata dall'uomo da oltre 4500 anni, almeno come offerta al dio Shiva durante le cerimonie sacre indù. In seguito, si diffuse nella cultura indo-ariana, anche al di fuori dell'India. In Turingia, ad Eisenberg (Germania) è stato ritrovato un vaso risalente al 5500 a.C. contenente semi di canapa, testimonianza che tale pianta era già diffusa in tutto il mondo almeno sin dall'Età della Pietra 3. Sono stati ritrovati alcuni semi a Al Poux, in Francia, databili all'Età del Bronzo (2100 a.C.) 4. Gli utilizzi più diffusi della pianta nell'Antichità, ed in particolare all'epoca di Carlo Magno, erano legati al consumo di carta, olio per lampade e medicinali. I Fenici e i Vichinghi impiegavano vele di canapa per le loro navi. Nel XII secolo, la badessa Ildegarda da Bingen utilizzava la pianta per le sue proprietà officinali e Paracelso (1493-1541), nel XVI secolo, la considerava elemento essenziale della farmacopea naturale 5. A quel tempo, la fibra di canapa veniva largamente impiegata anche nei processi di stampa. La cannabis cresce spontaneamente anche in Persia, nella Siberia meridionale e in Cina. Nonostante la conoscenza della cannabis come medicinale abbia una storia molto lunga, nei tempi più recenti le pressioni socio-politiche ed economiche dell'assetto politico occidentale 6 hanno soppresso e vietato l'uso e la commercializzazione della pianta, portandola al declino ed alla sua demonizzazione, nonché all'illegalità. Ma i popoli hanno comunque continuato a procurarsela presso il mercato nero per l'automedicazione e per l'uso ludico: insieme al caffè e al tabacco, la cannabis è la droga psicoattiva più usata in tutto il mondo, ed è la droga illegale più popolare in assoluto. Per altri usi, la canapa è stata comunque coltivata in Europa anche nel periodo della Seconda Guerra Mondiale, specialmente come tessuto e corda, per supplire alla scarsità di cotone proveniente dall'America.
L'Iniziativa Satoyama per l'ambiente: come gli asiatici hanno imparato a costruire resilienza Dieci anni fa prese corpo un progetto ambientale giapponese chiamato "The Satoyama Initiative. Societies in harmony with Nature: An inclusive... more
L'Iniziativa Satoyama per l'ambiente: come gli asiatici hanno imparato a costruire resilienza Dieci anni fa prese corpo un progetto ambientale giapponese chiamato "The Satoyama Initiative. Societies in harmony with Nature: An inclusive approach for communities, landscapes and seascapes", nato dalla collaborazione del Ministro per l'Ambiente giapponese, la United Nation Univesity, l'UNESCO e l'UNDP. Attualmente, il progetto coinvolge 267 istituzioni, fra cui governi, alcune ONG ed altri soggetti pubblici e privati sparsi per tutto il globo, con oltre 80 casi-studio all'attivo, i cui risultati sono pubblicati sul sito internet di riferimento (www.satoyama-initiative.org). La sua funzione principale è quella di rispettare gli obiettivi fissati a Parigi attraverso la messa in atto di progetti locali in zone rurali o marittime con l'approccio integrato, al fine di preservare la biodiversità, costruire resilienza dei popoli, implementare le attività umane di tipo socio-ecologico, ora anche per uscire dall'emergenza Covid-19. Paesaggi di produzione socio-ecologica e paesaggi marini (SEPLS) è una terminologia impiegata per descrivere spazi in tutto il mondo dove l'interazione umana convive con la natura attraverso l'adattamento e la modifica dell'ambiente locale, conducendo a un uso sostenibile delle risorse naturali, sulla base di un'attenta osservazione e di esperienze accumulate. L'uso sostenibile e la gestione delle risorse naturali in diverse attività produttive, tra cui l'agricoltura, il pascolo, la pesca, la raccolta di prodotti non legnosi e molte altre, hanno creato paesaggi che assicurano diversi beni e servizi per le persone mantenendo la biodiversità e le funzioni dell'ecosistema1. Il modello a mosaico degli usi possibili della terra, dell'acqua e degli habitat naturali assicura il mantenimento della biodiversità, con una circolarità autonoma delle risorse. Conseguentemente, ciò conduce a sistemi autosufficienti sostenibili di servizi ecosistemici per il benessere umano e della natura. Tali assetti socio-ecologici aumentano anche la resilienza di fronte a vari rischi naturali ed economici. I molti casi di studio condivisi sul sito web testimoniano che l'iniziativa Satoyama, se necessario, fornisce anche i mezzi di sussistenza delle comunità locali fornendo cibo, combustibili e materiali da costruzione, così come mezzi di generazione di reddito attraverso l'ecoturismo, l'artigianato e altri prodotti locali. Inoltre, viene offerta una varietà di ulteriori servizi culturali e spirituali. La visione è quella tipicamente giapponese, che sottolinea la necessità di sviluppare tipologie di società "in armonia con la Natura". I rappresentanti degli Stati coinvolti si scambiano lezioni-chiave che hanno appreso nel corso di quest'ultimo decennio, grazie all'esplorazione dei metodi di management integrato applicati nei vari casi-studio, anche all'eventuale fine di convertire alcuni paradigmi rivelatisi particolarmente utili in norme cogenti nazionali ed internazionali. Viene evidenziato in particolar modo il ruolo fondamentale delle comunità locali e dei popoli indigeni chiamati a collaborare con il Governo per rallentare la perdita di biodiversità, in primis attraverso la protezione delle zone selvagge ed in secundis promuovendo tutte quelle attività produttive compatibili con la conservazione dei panorami 1 Subramanian S. M., Ichikawa K., Kawai A., Enhancing knowledge for better management of socio-ecological production landscapes and seascapes: appropriate tools and approaches for effective action, Satoyama Initiative Thematic Review vol. 1, Tokyo, 2015, pag. 13.
Le politiche ambientali attuate negli ultimi anni nel continente australiano seguono fondamentalmente la sorte degli Stati Uniti e del continente russo: l'Australia è caratterizzata da un assetto politico a maggioranza conservatrice, la... more
Le politiche ambientali attuate negli ultimi anni nel continente australiano seguono fondamentalmente la sorte degli Stati Uniti e del continente russo: l'Australia è caratterizzata da un assetto politico a maggioranza conservatrice, la quale, in tema di politiche ambientali, si pone in termini negazionisti per ciò che concerne l'utilizzo del carbone in relazione agli effetti diretti sul cambiamento climatico. La domanda di carbone e gas liquefatto nei paesi asiatici per le centrali termoelettriche è in ascesa, e questo settore costituisce la maggiore industria australiana, fornendo circa 50.000 posti di lavoro. Per tale motivo, il Minerals Council of New South Wales (il cartello del carbone) ed alcuni gruppi industriali come il Queensland Resource Council, ne supporta e difende strenuamente il mercato, sostenendo che il carbone australiano può vantare emissioni relativamente basse, essendo di alta qualità e pertanto compatibile con gli obiettivi di Parigi. Ma gli ultimi tre anni hanno visto l'Australia anche al centro della cronaca mondiale per i devastanti incendi che si sono verificati e che hanno portato a temperature record, tempeste di vento e forte siccità, che hanno Causato una perdita altissima di biodiversità. L'Australia, già caratterizzata da clima torrido e secco, ha subito l'aumento di un grado Celsius che, secondo l'IPCC (Climate Change Performance Index), sarebbe da ricollegarsi all'aumento delle emissioni di gas serra dovute all'impiego di carbone per le principali attività, compresa la produzione di energia elettrica. Tale aumento di temperatura ha causato in particolare lo sbiancamento dei 2300 chilometri di barriera corallina1 che circonda le coste nord-orientali dell'isola presente nella costa orientale, oltre all'avanzante riduzione della stessa (se ne registra il calo di oltre il 50% negli ultimi trent'anni). Il rapporto IPCC ha evidenziato il contestuale calo del numero di esemplari delle volpi volanti dagli occhiali, vulnerabili al calore (100.000 esemplari prima del 2016, crollato a 47.000 nel 2019); inoltre, l'IPCC ha individuato altre 40 specie a rischio di estinzione, che sarebbero aumentate del 30% rispetto a vent'anni fa a causa del caldo estremo, la bassissima umidità e la diminuzione nella crescita della vegetazione. LA portata dei fiumi è diminuita di circa il 40% e le foreste pluviali (Gondwana, Blue Mountains e Gippsland) sono state gravemente colpite dagli incendi. In particolare, il rapporto IPCC considera 7 indicatori principali per misurare le peculiari condizioni ambientali australiane: tasso di inondazioni, ruscellamenti, crescita della vegetazione, area di fogliame, protezione del suolo, copertura arborea e numero di giorni caldi. Nel 2020, l'IPCC ha assegnato all'Australia il rating più basso in relazione all'utilizzo dell'energia e per la quantità di emissione di gas serra. Anche il Rapporto dell'Australian National University del 2019 ha segnalato quell'anno come il peggiore in relazione alle condizioni ambientali del continente degli ultimi vent'anni. Gli scienziati sono concordi nell'affermare che le emissioni di carbonio contribuiscono a seccare l'atmosfera, già di per sé particolarmente torrida in alcune zone dell'Australia, e pertanto a creare condizioni climatiche che favoriscono enormemente il rischio di incendi spontanei. 1 La barriera corallina è considerata patrimonio UNESCO.
Ecologia, ecologismo e la Nuova Strategia Climatica La materia ambientale risulta all'attuale uno degli argomenti senza dubbio più interessanti e delicati dal punto di vista del legame umano con il proprio territorio. Già da tempo grande... more
Ecologia, ecologismo e la Nuova Strategia Climatica La materia ambientale risulta all'attuale uno degli argomenti senza dubbio più interessanti e delicati dal punto di vista del legame umano con il proprio territorio. Già da tempo grande attenzione è stata dedicata al tema ambientale da parte dei media e delle istituzioni di tutto il mondo; con sempre maggiore urgenza, i problemi dell'inquinamento dell'aria e delle acque, del riscaldamento globale, dei cambiamenti climatici e geologici, della produzione dei rifiuti e della tutela delle varie biodiversità faunistiche e vivaistiche a rischio di estinzione (anche a causa del drastico cambiamento morfologico di intere zone del pianeta dovute ad incendi, disboscamento e ad altri interventi umani) sono al centro dell'agenda pubblica. Tra le questioni ambientali che affliggono il pianeta, quello dei cambiamenti climatici è certamente uno dei più complessi da affrontare ed anche il più recente in termini cronologici. Fenomeni quali l'alterazione dei cicli delle stagioni, la limitatezza delle risorse idriche, il moltiplicarsi di incendi devastanti spesso dolosi, la riduzione sempre più massiccia dei ghiacciai e le grandi migrazioni umane per via delle guerre o per motivi ambientali, danno un'idea dell'urgenza e della vastità del problema. Un'analisi ben articolata e approfondita delle azioni governative sinora adottate dai vari paesi (anche e soprattutto alla luce dei grandi disastri ambientali avvenuti nel passato recente che hanno portato all'adozione di protocolli garanti della salute pubblica mondiale) può fornire una indicazione di massima sulla quale costruire basi politiche di ampio respiro e a lungo termine. Potrebbero emergere soluzioni comuni in grado di migliorare la qualità della vita e tutelare la Natura stessa. Nonostante il fiorire delle iniziative informali locali e settoriali, la società civile fatica a dare senso, organicità e fondamento giuridico a trasformazioni necessarie degli stili di vita al fine di conquistare un miglior equilibrio sul Pianeta; le industrie stentano ad accettare paradigmi più corretti per ridurre e razionalizzare il consumo delle materie prime, avviarsi a modelli di economia circolare reale nell'ambito di uno sviluppo effettivamente sostenibile. È necessario comprendere alcuni concetti di base, ad esempio la differenza tra ecologia ed ecologismo. L'oggetto proprio dell'ecologia è il rapporto tra l'uomo, gli animali e le piante: l' ecosistema viene definito come "una struttura completa di esseri viventi in relazione tra loro e con il loro ambiente inorganico, che è completamente aperta, ma capace fino a un certo grado di autoregolarsi"1 e studia i danni ambientali che possono conseguire da fattori umani (come il prelievo di risorse animali, vegetali e minerali dall'ambiente naturale, l'immissione nell'ambiente di residui organici o inorganici provenienti dalle attività di consumo e di produzione, la modifica delle caratteristiche delle specie naturali), con la conseguente perdita delle biodiversità esistenti. Si tratta di una disciplina scientifica che spesso ha spinto e raccolto la voce popolare, denunciando informalmente molte delle violazioni attuate dalle grosse multinazionali in nome del progresso, ma a discapito della salubrità dell'ambiente. Le prime pagine di storia del dibattito ecologico vennero scritte dagli studiosi di economia del XIX secolo, i cui capostipiti furono Thomas
The next UN Conference of the Parties COP28 will be held in Dubai from November 30 to December 12, 2023. The Letter of Intent of the designated President, Sultan Ahmed Al Jaber, has been released. Here comes the content.
La prossima Conferenza delle Parti dell'Onu COP28 si svolgerà a Dubai dal 30 novembre al 12 dicembre 2023. E’ stata pubblicata la lettera di intenti del Presidente designato, il Sultano Ahmed Al Jaber, di cui si riportano i punti salienti.
L'elaborato intende proporre spunti per la comprensione dei concetti di equità, giustizia e diritto nella cultura occidentale passando per il carme garlandiano, ove Astrea, dea della giustizia, porta sulla terra la luce dell'equità... more
L'elaborato intende proporre spunti per la comprensione dei concetti di equità, giustizia e diritto nella cultura occidentale passando per il carme garlandiano, ove Astrea, dea della giustizia, porta sulla terra la luce dell'equità divina. Le categorie utilizzate sono quelle mutuate dalla cultura giuridica antica e medievale che Giovanni di Garlandia tanto amava. La figura di Giovanni di Garlandia si presentò per lungo tempo confusa agli storici. Fu Thomas Wright che ne ricostruì la biografia nelle sue linee essenziali. In seguito, Louis John Paetow, nel suo studio sull'opera garlandiana Morale scolarium, apportò contributi pressochè definitivi sulle notizie inerenti la sua vita e la sua produzione letteraria.
Questa ricerca si propone di costruire un significato giuridico universale di paesaggio attraverso un percorso filologico e storico ed attraverso la sua definizione nelle Convenzioni UNESCO, nelle politiche paesaggistiche dell'UE e nella... more
Questa ricerca si propone di costruire un significato giuridico universale di paesaggio attraverso un percorso filologico e storico ed attraverso la sua definizione nelle Convenzioni UNESCO, nelle politiche paesaggistiche dell'UE e nella legislazione
This research aims to build a universal legal meaning of landscape through a philological and historical path, its definition in the UNESCO Conventions, in the EU landscape policies and in the Italian law. It wants to offer a small view... more
This research aims to build a universal legal meaning of landscape through a philological and historical path, its definition in the UNESCO Conventions, in the EU landscape policies and in the Italian law. It wants to offer a small view of some theoretical and practical cases about the connection between landscapes and human rights from Japan to South America to improve more and more this meaningful relationship and its related policies.
Il nuovo ecodesigner si occupa di storia del design e deve conoscere le principali funzioni e concetti legati al suo campo di studi, tra cui le caratteristiche peculiari dei marchi di lusso, gli elementi di marketing e di psicologia e il... more
Il nuovo ecodesigner si occupa di storia del design e deve conoscere le principali funzioni e concetti legati al suo campo di studi, tra cui le caratteristiche peculiari dei marchi di lusso, gli elementi di marketing e di psicologia e il nuovo ruolo del consumatore/prosumer. Ma con la crescente urgenza del cambiamento climatico e dell'inquinamento globale, deve conoscere le leggi ambientali fondamentali e le rigorose politiche dell'UE che riguardano la produzione di beni, l'architettura e l'edilizia, le materie prime, l'energia, l'imballaggio, l'etichettatura e la gestione dei rifiuti, guardando a una futura società a zero emissioni di carbonio.
The new ecodesigner is concerned with the history of design and needs to know the principal functions and concepts related to his field of study, including the peculiar features of luxury brands, elements of marketing and psychology and... more
The new ecodesigner is concerned with the history of design and needs to know the principal functions and concepts related to his field of study, including the peculiar features of luxury brands, elements of marketing and psychology and the new role of the consumer/prosumer.. But with the increasing urgency of climate change and global pollution, he needs to know which are the fundamental environmental laws and stringent EU policies that deal with goods production, architecture and building, raw materials, energy, packaging, labelling and waste management, looking towards a future zero-carbon society.
This research tries to trace the history of environmentalism since its birth, starting from the roots in the Neolitic Era, when men began deforestation to find place for agriculture, passing by the Greek and Roman Ancient idea of... more
This research tries to trace the history of environmentalism since its birth, starting from the roots in the Neolitic Era, when men began deforestation to find place for agriculture, passing by the Greek and Roman Ancient idea of environment and nature, to get to the contemporary idea of sustainable development. At present, ecologism has a special place in the global Agenda, as environment is suffering a huge pressure by human presence. It is important to find the roots of the political idea of environment, hoping in a better future. We need to understand the difference between ecology and ecologism, as the latter has many political issues, while the former has only scientific and mathematical bases.
This paper intends to remember some of the worst ecological disasters caused by men and nuclear tests done in the last fifty years. Ecological or environmentalist thinking has developed in recent decades mainly as a result of those... more
This paper intends to remember some of the worst ecological disasters caused by men and nuclear tests done in the last fifty years. Ecological or environmentalist thinking has developed in recent decades mainly as a result of those environmental disasters that have occurred for human cause. In the following paragraphs we will present those that most of all have contributed to the consolidation of that certain contemporary ecological current that has allowed the development of an increasingly consistent and meaningful legislation at an international level. These environmental disasters have been followed by a number of judgments that have inexorably marked the history of environmental law in the world and remain as a milestone in order to avoid similar events of such widespread echo and propagation in space and time in the future.
Within this research, environment is seen as a legal-historical problem, linked to the ecological thinking (environmentalism or ecologism) and also seen as the consequence to the main environmental disasters caused by men, including... more
Within this research, environment is seen as a legal-historical problem, linked to the ecological thinking (environmentalism or ecologism) and also seen as the consequence to the main environmental disasters caused by men, including nuclear tests. It tracks the history of the international environmental law since its beginnings in the Seventies in a chronological order, with a special eye on the contemporary environmental policies in the world and specifically on European energy policy. At the end of this research, I focused the attention on some aspects and concepts that we need to know and understand to follow up and improve further coherent policies for our global community. The intent is to stimulate new researches on this discipline.
This essay aims to outline the history of garden culture through the representation of wild and domesticated nature depicted in works of art from various historical periods and cultural currents, from Neolithic times to the present day.
Il saggio si propone di accennare la storia della cultura dei giardini anche attraverso la rappresentazione della natura selvaggia ed addomesticata raffigurata nelle opere d'arte dei vari periodi storici e correnti culturali, dai tempi... more
Il saggio si propone di accennare la storia della cultura dei giardini anche attraverso la rappresentazione della natura selvaggia ed addomesticata raffigurata nelle opere d'arte dei vari periodi storici e correnti culturali, dai tempi del Neolitico ai giorni nostri.
Vincent Van Gogh stravolse la pittura, portando lo spettatore ad ammirare la natura attraverso una prospettiva totalmente interiorizzata, vitale e selvaggia. Le sue rappresentazioni più mature sono la fotografia di un panorama interiore,... more
Vincent Van Gogh stravolse la pittura, portando lo spettatore ad ammirare la natura attraverso una prospettiva totalmente interiorizzata, vitale e selvaggia. Le sue rappresentazioni più mature sono la fotografia di un panorama interiore, a volte più tormentato, a volte più pacato e sereno. L’uomo è lo spettatore dei propri stati d’animo. Anche l’ideale paesaggistico del XIX secolo andava via via modificandosi seguendo lo spirito dei tempi: da una parte, vi era il fiorire di tutti i revival del passato, dai giardini storici ai giardini romantici; dall’altra, si assistette alla nascita di nuovi stili ispirati all’Architettura visionaria ed al miscuglio tra Neoclassicismo, Romanticismo ed Eclettismo.
Il giardino diventa sempre più autoriale e modellato sulla personalità e il gusto del suo creatore.
La città, gli orti e i giardini nascono come spazi umani rubati alla natura selvaggia sin dai tempi dell'homo sapiens, con grande probabilità sin dal Neolitico, per ragioni di sopravvivenza e di estetica. L'uomo ha ritagliato aree... more
La città, gli orti e i giardini nascono come spazi umani rubati alla natura selvaggia sin dai tempi dell'homo sapiens, con grande probabilità sin dal Neolitico, per ragioni di sopravvivenza e di estetica. L'uomo ha ritagliato aree naturali e le ha modellate seguendo costruzioni logiche, geometriche e ritmiche. Uno dei risvolti più evidenti di tale lavoro di modellamento dello spazio è
Il testo si propone di ricostruire una storia del diritto internazionale dell'ambiente e di analizzare convenzioni e leggi vigenti a livello nazionale ed internazionale.
Bias e greenwashing: la sentenza del Tribunale di Gorizia All'interno della pubblicità ingannevole, si sta facendo sempre più strada il concetto di greenwashing, tanto che il 26 novembre 2021 il Tribunale di Gorizia ha emanato un... more
Bias e greenwashing: la sentenza del Tribunale di Gorizia All'interno della pubblicità ingannevole, si sta facendo sempre più strada il concetto di greenwashing, tanto che il 26 novembre 2021 il Tribunale di Gorizia ha emanato un provvedimento d'urgenza nei confronti dell'azienda Miko proprio per aver commesso tale violazione. Nel caso di specie, i giudici hanno accolto il ricorso presentato dalla ditta Alcantara (produttrice di tessuti d'avanguardia per i settori automotive e moda) contro la concorrente sopracitata. Il greenwashing consiste nell'utilizzare una comunicazione aziendale volta a presentare falsamente o esageratamente l'immagine di una impresa, apparentemente impegnata a favore dell'ambiente con performance ambientali di più alto valore rispetto al reale, con l'ovvio obiettivo di attirare il gradimento dei clienti e di altri stakeholder, quali finanziatori pubblici e privati.
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This paper traces the salient phenomena that have marked the history of fashion and define it as it is nowadays. Foremost, an attempt is made to value the term "fashion" under different lights. From the 18th century onward, there was a succession of historical, political, social, and cultural changes that accelerated the phenomenon consolidation of fashion as a cultural phenomenon of great importance and dynamism, both in terms of its incursions into the languages of art and in terms of the international economy. A few focuses follow: on Lombard clothing, on how some items played different roles besides clothing, on the costume in the Goldoni's theater, on the twentieth-century Decadentism of Oscar Wilde, and others. Other aspects that characterize the industry today follow: the intersection of fashion with all the other arts, the role of magazines in the process of women's emancipation, the meaning of "fashion showcase", luxury brands and the phenomenon of their counterfeiting, the role of the "prosumer", and sustainable fashion laws, looking toward a future zero-carbon society.
La presente indagine intende stabilire se il diritto all'ambiente, ed in particolare il diritto all'ambiente salubre, sia un diritto da annoverare tra i diritti fondamentali dell'uomo. Sino ad ora, il richiamo a tale diritto in termini di... more
La presente indagine intende stabilire se il diritto all'ambiente, ed in particolare il diritto all'ambiente salubre, sia un diritto da annoverare tra i diritti fondamentali dell'uomo. Sino ad ora, il richiamo a tale diritto in termini di diritto fondamentale dell'uomo è stato per la maggior parte di tipo indiretto ed indicato, nei vari trattati internazionali, soltanto in relazione ad altri diritti fondamentali dell'uomo. A tutt'oggi, l'ONU non si è ancora pronunciata a tal proposito, nonostante sia stata sollecitata, negli ultimi tempi, da più voci, in tal senso. Nel 1945, anno in cui fu istituita definitivamente l'Onu, furono gettate le basi del diritto internazionale del dopoguerra. Ma tale organo non si occupò inizialmente di tutela ambientale, poiché all'epoca prevaleva il principio della sovranità degli Stati sugli spazi terrestri, aerei e marittimi di loro competenza1: per le aree situate al di fuori delle giurisdizioni nazionali, vigeva la libertà di utilizzazione e di sfruttamento degli spazi comuni, senza osservare particolari comportamenti atti a non inquinare e, quindi, a proteggere l'ambiente. Negli anni Sessanta erano apparsi svariati libri che denunciavano la necessità di contenere l'aumento demografico mondiale. Con l'esplosione dell'attenzione per l'ambiente alla fine degli anni Sessanta, si moltiplicarono le conferenze delle Nazioni Unite e le commissioni della Comunità (ora Unione) Europea sui temi ambientali: i dibattiti riguardavano l'armonizzazione delle politiche e delle norme dei vari paesi non tanto a fini prettamente ambientalisti, ma piuttosto per evitare distorsioni della concorrenza commerciale e migliorare un sistema economico che tenesse in considerazione anche le istanze ambientaliste2. Il primo riconoscimento del diritto all'ambiente è contenuto nell'art. 45 della Costituzione spagnola del 1978, che recita: "Todos tienen el derecho a disfrutar de un medio ambiente adecuado para el desarrollo de la persona, así como el deber de conservarlo. Los poderes públicos velarán por la utilización racional de todos los recursos naturales, con el fin de proteger y mejorar la calidad de la vida y defender y restaurar el medio ambiente, apoyándose en la indispensable solidaridad colectiva. Para quienes violen lo dispuesto en el apartado anterior, en los términos que la ley fije se establecerán sanciones penales o, en su caso, administrativas, así como la obligación de reparar el daño causado"3. Tale articolo è molto importante, in quanto per primo introduce la tutela dell'ambiente all'interno di una Costituzione, concedendo il diritto a ogni persona di poterlo utilizzare e, specularmente l'obbligo, di preservarlo4. Successivamente, altri Stati imitarono il modello spagnolo. Come vediamo, si tratta semplicemente del riconoscimento di un diritto indirettamente collegato ad altri diritti, quali l'esplicazione della personalità di ogni individuo. 1 Marchisio, S., L'ONU. Il diritto delle Nazioni Unite, Bologna, 2012, pp. 11 e ss. 2 Cordini G., Fois P., Marchisio S., Diritto ambientale. Profili internazionali europei e comparati, Torino, 2017, pp. 20 e ss. 3 Trad. "Tutti hanno il diritto di sfruttare l'ambiente per lo sviluppo della persona, così come il dovere di conservarlo. I poteri pubblici vigileranno per l'utilizzo razionale di tutte le risorse naturali, al fine di proteggere e migliorare la qualità della vita e difendere e restaurare l'ambiente, appoggiandosi all'indispensabile solidarietà collettiva. Le autorità pubbliche garantiranno l'uso razionale di tutte le risorse naturali, al fine di proteggere e migliorare la qualità della vita, difendere e ripristinare l'ambiente, facendo affidamento sull'indispensabile solidarietà collettiva. Per coloro che violano le disposizioni della sezione precedente, nei termini stabiliti dalla legge, saranno stabilite sanzioni penali o, se del caso, amministrative, nonché l'obbligo di riparare il danno causato". 4 Dell'Anno, Picozza, cit., pp. 118 e ss. Cordini et al., cit., pp. 58 e ss.
Premesse La materia ambientale italiana risulta molto complessa, sia per via della sedimentazione della normativa avvenuta nell'arco di un secolo circa, sia per via delle varie prospettive dalle quali si possono approcciare i problemi... more
Premesse La materia ambientale italiana risulta molto complessa, sia per via della sedimentazione della normativa avvenuta nell'arco di un secolo circa, sia per via delle varie prospettive dalle quali si possono approcciare i problemi legati all'inquinamento. Potremmo dunque suddividere il danno ambientale per categorie rispetto alle matrici danneggiate (acqua, aria, suolo, paesaggio), oppure secondo l'attività umana potenzialmente dannosa (caccia, pesca, agricoltura, industria, edilizia), o ancora secondo le pene applicabili ai singoli reati per danneggiamento ambientale (reale o potenziale che sia). Abbiamo visto i principi fondamentali sui quali l'Unione europea basa le proprie politiche ambientali alle quali tutti gli Stati membri devono uniformarsi. Nella disamina presente, un particolare rilievo va dato ad alcuni argomenti in ragione della loro attualità e dell'attenzione che gli organi giurisdizionali italiani riservano loro. Vanno evidenziati gli strumenti per la salvaguardia delle risorse (suolo, acque aria e paesaggio), un'analitica trattazione della materia delle energie rinnovabili e un approfondimento sulla responsabilità per danno ambientale. Tenendo fermi i classici principi europei, le politiche energetiche in precedenza tratteggiate e il concetto di ambiente come bene tutelato, si analizzeranno, in primo luogo, i due codici principali della normativa italiana in materia, il Testo Unico dell'Ambiente (TUA) e il Codice del Paesaggio e si evidenzieranno i procedimenti amministrativi previsti in materia ambientale (la valutazione di impatto ambientale VIA, la valutazione ambientale strategica VAS, l'autorizzazione integrata ambientale AIA, che sono tutti strumenti preventivi); in secondo luogo, si procederà all'analisi delle normative applicate ai diversi settori (risorse, tipi di inquinamento, politiche energetiche e pianificazione ambientale), per giungere infine all'analisi della responsabilità per danno ambientale e ai relativi reati (ecoreati, reati ambientali ed altri reati connessi)1. Va poi tenuto conto che, con la L. 221/2015 (cosiddetto Collegato Ambientale), lo Stato italiano si è spinto oltre, raccordando la materia ambientale e definendo specificamente alcune azioni mirate ritenute necessarie per il raggiungimento degli scopi comunitari. 1. Il Codice dei Beni culturali e del Paesaggio 1 www.europarl.europa.eu/factsheets/it/sheet/71/politica-ambientale-principi-generali-e-quadro-di-riferimento. Per l'Italia, molto interessante si rivela lo studio ISPRA, Poteri autorizzatori e poteri di controllo della pubblica amministrazione. Profili generali e di tutela dell'ambiente, Roma, 2017, che approfondisce i vari sistemi di controllo sull'ambiente da parte del Governo italiano, delineando molto bene l'aspetto pubblicistico della politica ambientale del nostro Paese.
Nuclear tests are explosions of devices in order to determine their range, explosive capacity and effectiveness, especially in the design phase for military purposes. These are weapons of mass destruction that can be divided into:... more
Nuclear tests are explosions of devices in order to determine their range, explosive capacity and effectiveness, especially in the design phase for military purposes. These are weapons of mass destruction that can be divided into: atmospheric, underground, above atmosphere and underwater. The carrying out of these tests also implies a subdued political declaration towards the other States, warning them of the diplomatic consequences of the constitution of nuclear weapons: in fact, the atomic tests were over time marked mainly by the tensions between the two superpowers protagonists of the Cold War, USA and USSR. So it was that after the end of the Second World War, the nuclear powers led by the USA and the USSR multiplied their nuclear tests. The first nuclear test in history took place on 16 July 1945 in the Almagordo desert in New Mexico under the American Manhattan Project. After two months, uranium bombs were dropped on Hiroshima and Nagasaki. This was followed by a series of American nuclear tests called the Tumbler Snapper. In 1945, the atom became the center of international relations, kick-starting the atomic and nuclear era. The first tests were carried out mainly on open ground or in the atmosphere, in order to prepare new nuclear weapons and assess their radioactive failure (the range and power are greater if the device is exploded on the earth or sea surface). All the major governments have tried their hand at this type of test: USA,
I test nucleari sono esplosioni di ordigni al fine di determinarne la portata, la capacità esplosiva e l'efficacia, specialmente nella fase di progettazione a fini militari. Si tratta di armi di distruzione di massa che possono dividersi... more
I test nucleari sono esplosioni di ordigni al fine di determinarne la portata, la capacità esplosiva e l'efficacia, specialmente nella fase di progettazione a fini militari. Si tratta di armi di distruzione di massa che possono dividersi in: atmosferici, sotterranei, superiori all'atmosfera e subacquei. Lo svolgimento di tali test implica altresì una sottaciuta dichiarazione politica verso gli altri Stati, avvisandoli delle conseguenze diplomatiche della costituzione di armamenti nucleari: infatti, gli esperimenti atomici furono nel tempo scanditi principalmente dalle tensioni tra le due superpotenze protagoniste della Guerra Fredda, USA e URSS. Fu così che dopo la fine della Seconda Guerra Mondiale, le potenze nucleari guidate da USA e URSS moltiplicarono i loro test nucleari. Il primo test nucleare della storia venne effettuato il 16 luglio 1945 nel deserto di Almagordo nel Nuovo Messico, in base al Progetto americano Manhattan. Dopo due mesi, vennero sganciate le bombe a uranio su Hiroshima e Nagasaki. Seguirono una serie di test nucleari americani denominati Tumbler Snapper. Nel 1945, l'atomo diventò il centro delle relazioni internazionali, dando il via all'era dell'atomica e del nucleare. I primi test vennero condotti principalmente su terreno aperto o in atmosfera, allo scopo di preparare nuove armi nucleari e vagliarne il fall out radioattivo (la portata e la potenza risultano maggiori se l'ordigno viene esploso sulla superficie terrestre o marittima). Tutte le grandi potenze si sono cimentate in questo tipo di test: USA, URSS, Regno Unito, Francia, Cina, India, Pakistan e Corea del Nord1. Si stima che dallo scoppio del primo ordigno nucleare nel 1945 e fino al 1996 siano stati condotti approssimativamente 2.000 test nucleari2. Il picco di test nucleari fu raggiunto durante gli anni Sessanta, periodo marcato dalla crisi missilistica di Cuba. La risoluzione di tale crisi consentì l'apertura di un dialogo tra le due potenze nucleari, dando vita alla stagione politica nota con il nome di Détente3. Tali tensioni vennero arginate con il ritiro di alcuni missili nucleari posizionati a Cuba da parte del Governo russo e con il ritiro di altrettanti missili che minavano la sicurezza URSS da parte degli Stati Uniti. Finalmente, nel 1963, gli Stati Uniti, il Regno Unito e l'URSS firmarono a Mosca il trattato di messa al bando parziale degli esperimenti nucleari (LTBT, Limited Test Ban Treaty) che vietò i test nucleari in atmosfera, nello spazio cosmico e negli spazi subacquei, ma consentendo ancora quelli sotterranei. Nonostante ciò, l'avanzare della proliferazione nucleare non si fermò: nel 1964 fu il turno della Cina, seguita dall'India nel 1974 e dal Pakistan nel 1998. Le Isole Marshall e la Polinesia Francese sono state le sedi predilette di Francia e Stati Uniti per la messa a punto di svariate armi nucleari4. Ora, le isole Marshall e Mururoa risultano addirittura più radioattive di Chernobyl, causando una serie infinita di malattie all'uomo e alla fauna, nonché compromettendo inesorabilmente la natura nel raggio di migliaia di chilometri. L'arcipelago Novaya Zemlya nell'Oceano Artico fu invece il principale teatro della sperimentazione russa.
La tutela dell'ambiente è diventata un elemento centrale della Cina del XXI secolo, poiché il Paese non riusciva più a crescere senza considerare il problema dell'inquinamento. Nel 2013, l'inquinamento atmosferico a Pechino e nelle altre... more
La tutela dell'ambiente è diventata un elemento centrale della Cina del XXI secolo, poiché il Paese non riusciva più a crescere senza considerare il problema dell'inquinamento. Nel 2013, l'inquinamento atmosferico a Pechino e nelle altre metropoli cinesi toccò livelli insostenibili. La Cina ha affrontato il problema dell'inquinamento in modo radicale, da quando Xi Jinping ne è diventato Presidente. La questione ambientale ha scalato l'agenda del Governo cinese e l'opinione pubblica (costituita da individui sempre più ricchi) non condivide gli episodi di scarsa tutela ambientale. Proprio per evitare un risentimento popolare, le autorità hanno decurtato le fabbriche più inquinanti, l'utilizzo del carbone per riscaldare le abitazioni private e le auto tossiche1. Il 15 marzo 2019, più di 100 milioni giovani in 183 paesi manifestavano per sollecitare i governi a prendere provvedimenti immediati sull'inquinamento ed i cambiamenti climatici. Ad Hong Kong, un migliaio di studenti ha sollevato queste e altre proteste, scontrandosi duramente con i rappresentanti del governo di Pechino. Tuttavia, altri focolai di protesta si sono accesi nella Repubblica Popolare per motivazioni molto diverse: a Wuhan, popolosa città di dieci milioni di abitanti e capoluogo dell'Hubei sono scoppiate manifestazioni di contestazione contro la decisione del governo regionale di costruire un nuovo inceneritore, progetto immaginato dalle autorità cinesi quando non si era ancora verificata la vertiginosa crescita dell'urbanizzazione di Wuhan, centro di una provincia il cui PIL cresce dell'8,5% annuo. Le proteste di Wuhan colpiscono il potere cinese, soprattutto per ciò che concerne le aspettative socioeconomiche di una vasta comunità in continua espansione. Con l'ascesa di Xi Jinping, il Partito comunista ha dichiarato una vera e propria guerra all'inquinamento, rendendo in pochi anni la Cina una guida nella lotta ai cambiamenti climatici per capacità e programmazione degli investimenti. Attualmente, la politica ambientale cinese si contraddistingue per nuovi standard e parametri, multe più salate per gli inquinatori recidivi, dure campagne d'ispezione, investimenti massicci in energie rinnovabili e diversificazione dei mix energetici. Per ridurre gli alti tassi d'inquinamento e per limitare l'uso del carbone, la Cina sta impiegando petrolio, gas naturale, energia nucleare, eolica e solare. Il carbone rappresenta ancora il 60% del fabbisogno energetico cinese. In questo contesto, rientra anche l'utilizzo dei termovalorizzatori, ovvero gli inceneritori che generano energia con il vapore prodotto dalla combustione dei rifiuti. Il loro impatto sulla salute è fortemente dibattuto, a causa dell'emissione di anidride carbonica. L'introduzione degli inceneritori cozza con le paure della comunità locale che teme il ritorno delle nubi di smog, che per anni hanno avvelenato i cieli della Cina. L'Hubei comincia ad abituarsi ora all'urbanizzazione massiccia imposta dal governo e legata al gigantesco progetto infrastrutturale della Diga delle Tre Gole sul Fiume Azzurro. Completata tra il 2006 e il 2009, la diga (che è l'impianto energetico più potente al mondo) ha stravolto la demografia e l'ambiente dell'Hubei in nome della rivoluzione del processo di fornitura energetica. Purtroppo, alla costruzione della diga è imputata anche l'estinzione del lipote, il delfino che abitava le acque del Fiume Azzurro. Gli investimenti nelle rinnovabili hanno reso la Cina il più grande fornitore di pannelli fotovoltaici e di energia eolica al mondo. Xi Jinping sogna di realizzare un paese perfetto ed invidiabile, dove la crescita economica e il benessere dei cittadini devono basarsi su una ferrea cultura ecologica. 1 Cfr. Toti E., Il diritto dell'ambiente della Repubblica Popolare Cinese, Torino, 2016.