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Montecassino e i suoni della guerra

2024, Obiettivi sulla Storia. Studi sulle Fonti audiovisive, n. 1

Il pesante bombardamento dell’abbazia di Montecassino del 15 febbraio 1944 rappresenta, certamente, uno degli eventi più drammatici e “spettacolari” di tutto il secondo conflitto mondiale, tanto da essere documentato con le cineprese da una decina di punti di osservazione diversi. Lo studio preliminare intende far chiarezza sulla paternità di una parte della documentazione audiovisiva realizzata in presa diretta nel corso degli attacchi portati sull’antico cenobio benedettino.

GIUSEPPE ANGELONE M ONTECASSINO e i suoni della guerra Obiettivi sulla Storia. Studi sulle Fonti audiovisive n. 1 © 2024 Giuseppe Angelone Tutti i diritti riservati Introduzione Ricordo il momento preciso del bombardamento di Montecassino. L’ho osservato, seduta su un muretto di pietra o la spalletta di un ponte, ho visto gli aerei arrivare e sganciare, poi il monastero trasformarsi in una nuvola di polvere e ho sentito le grandi esplosioni, e sono anch’io, come tutti gli altri sciocchi, rimasta entusiasta al punto di applaudire. Così si esprimeva Martha Gellhorn, la giornalista e scrittrice statunitense considerata una delle più grandi corrispondenti di guerra del Novecento, in una lettera inviata il 24 luglio 1979 allo studioso David Richardson, trentacinque anni dopo la distruzione dell’abbazia benedettina 1. Un ricordo ancora vivido dell’evento, di cui fu testimone oculare, caratterizzato da emozioni contrastanti, stratificatesi nel corso del tempo: dalla soddisfazione per l’attacco ben riuscito alla considerazione del comportamento inadeguato degli anglo-americani nei confronti di un simbolo della cristianità e della cultura mondiale. Il pesante bombardamento dell’abbazia di Montecassino del 15 febbraio 1944, rappresenta, certamente, uno degli eventi più drammatici e “spettacolari” di tutto il secondo conflitto mondiale, tanto da essere documentato con le cineprese da una decina di punti di osservazione diversi. Si contano, infatti, sulla dita di una mano i documentari sulla guerra in Europa che non mostrino le immagini girate nel corso di quella devastante azione aerea. 1 D. Hapgood-D. Richardson, Monte Cassino, Rizzoli Editore, Milano 1985, p. 221. Montecassino e i suoni della guerra 3 Nella ricorrenza dell’ottantesimo anniversario di quell’evento, inizia il percorso di «Obiettivi sulla Storia. Studi sulle Fonti audiovisive», nell’intento di pubblicare alcune ricerche monografiche relative alla documentazione fotografica e filmica riguardante, in primis, la seconda guerra mondiale in Italia. Com’è ben noto, l’ordine di distruzione dell’abbazia si basò su errate valutazioni ed inesatte interpretazioni di messaggi cifrati da parte degli analisti anglo-americani, i quali ritennero che all’interno del suo perimetro si fosse acquartierato un intero battaglione tedesco. Tale convinzione ne determinò l’abbattimento per presunte «necessità militari», poiché il fronte si trovava in una fase di stallo già da un mese. Inizialmente programmato per il 16 febbraio, il bombardamento venne anticipato al giorno prima per esigenze meteorologiche. Ma non è intenzione, in questa sede, ripercorrere gli errori di valutazione ed il pressappochismo della guerra aerea alleata, oggetto di un numero sterminato di pubblicazioni, alcune delle quali basate su teorie forzate e contraddittorie. Questo studio preliminare intende far chiarezza sulla paternità di una parte della documentazione audiovisiva realizzata in presa diretta nel corso degli attacchi portati sull’antico cenobio benedettino nella giornata del 15 febbraio. Difatti, le notissime sequenze del bombardamento, soprattutto quelle sonore, non furono girate dai cineoperatori americani – come è stato sempre sostenuto – bensì da quelli inglesi. A suffragare la tesi che qui si propone è la documentazione archivistica, individuata nel corso di una lunga ricerca, ed il confronto dei numerosi rulli e cinegiornali, che hanno consentito l’attribuzione di buona parte delle riprese. Montecassino e i suoni della guerra 4 I suoni della guerra Leslie Mitchell (1905-1985), il notissimo annunciatore radiofonico britannico, voce principale di gran parte delle produzioni belliche della British Movietone, nel commentare il cinegiornale BM44597 (Monte Cassino - The Bombing), ha offerto le indicazioni preliminari da cui è partita questa ricostruzione. Infatti, relativamente alle menzionate scene del bombardamento dell’abbazia, riferiva delle «sensazionali immagini» girate dal cameraman Paul Wyand, finora ignoto agli studi relativi alla documentazione visiva dell’evento. Lo stesso Wyand, infatti, insieme ad un altro operatore britannico (Eric Barrow della Universal News 2) viene menzionato anche nella dope sheet inviata da Jim Wright, cameraman della British Paramount News, al Lt. S. Kramer presso l’AFHQ di Algeri, che in riferimento, ad esempio, alle riprese relative ai ben noti volantini lanciati sull’abbazia poche ore prima, per avvisare i civili di lasciare il sito per l’imminente bombardamento, così annotava (fig. 1): […] I shot some scenes of the loading of the shells with the leaflets, Wyand of Movietone has shot the close ups of the leaflets, and Barrow has covered the firing of the shells containing the leaflets […] 3. News on Screen, “Eric Barrow”. http://bufvc.ac.uk/newsonscreen/search/index.php/person/274 (Accessed 07 Feb 2024). 3 Dope Sheet, ‘Monastery Bombed (First Pictures)’, British Paramount News Issue No. 1356, 28 Feb 1944. http://bufvc.ac.uk/newsonscreen/search/index.php/document/39069_dope (Accessed 07 Feb 2024). Il rullo girato da Wright, nel quale sono presenti le brevi sequenze relative ai volantini, è inserito nel cinegiornale British Pathé, UN 802 A, id. 1931.07, US Troops in Italy & Local Women (1940-1949). 2 Montecassino e i suoni della guerra 5 Fig. 1. Dope sheet di Jim Wright (British Paramount News) (BUFVC) Montecassino e i suoni della guerra 6 Ma chi era Paul Wyand? Considerato uno dei più grandi operatori di cinegiornali di tutti i tempi, avendo ottenuto nella sua lunga carriera professionale oltre cinquemila incarichi, nel 1929, all’età di 22 anni, Paul si legò alla British Movietone realizzando le riprese per numerosi cinegiornali e reportage di guerra 4. Fig. 2. Paul Wyand prima della guerra, insieme all’editore della Movietone (Wyand, p. 65) 4 News on Screen, “Paul Wyand”. http://bufvc.ac.uk/newsonscreen/search/index.php/person/1019 (Accessed 07 Feb 2024). Montecassino e i suoni della guerra 7 Nel novembre del 1943, venne convocato dalla redazione del cinegiornale «British Movietone News», dove gli comunicarono che la compagnia voleva far effettuare un esperimento, aggregando ad un’unità di cineoperatori diretta nel Mediterraneo anche un’unità con attrezzature per la registrazione audio. L’obiettivo era di far realizzare le prime riprese sonore sul fronte, poiché mai nessuno, fino a quel momento, aveva registrato in presa diretta il suono della battaglia. Fig. 3. Martin Gray e Paul Wyand di ritorno in Inghilterra (dicembre 1944) (AP Archive, BM45295) Montecassino e i suoni della guerra 8 Gli venne assegnato un fonico molto esperto, Martin Gray (fig. 3), che era entrato a far parte della compagnia nel 1937 e con il quale aveva già condiviso altre missioni5. Per motivarli, offrirono loro rassicurazioni sul fatto che avrebbero osservato la guerra comodamente dalle retrovie, intervistando i generali, i feriti e documentando le diverse attività militari. Ma le cose, chiaramente, andarono in maniera diversa… Arrivati a Napoli il 17 dicembre 1943 via mare 6, venne loro affidato un incarico sul fronte per il mese successivo. Il loro primo report sonoro fu Garigliano Front, nel quale Wyand filmò il cannoneggiamento di Suio e di un ponte sul fiume Garigliano il 17 gennaio 1944 (fig. 4) 7. Nelle ore precedenti erano stati guidati in una posizione prossima al paese dove poter installare le loro attrezzature per filmare l’attacco di artiglieria, previsto per le 11:00 di mattina. Nell’autobiografia di Wyand si legge: Alle undici le granate fischiavano sulle nostre teste, e alla pressione di un pulsante ho girato le prime scene di 5 News on Screen, “Martin Gray”. http://bufvc.ac.uk/newsonscreen/search/index.php/person/371 (Accessed 07 Feb 2024). 6 P. WYAND, Useless if delayed, Harrap & Co., London 1959, p. 94. 7 British Movietone News n. 764A - BM44490 (27/01/1944). Alcune sequenze sono utilizzate anche in: British Pathè 1350.10 – 44/8 “Nearer to Rome” (27/01/1944) e “5th Army takes German military in Italy” (27/01/1944). Montecassino e i suoni della guerra 9 un’azione con il sonoro, che non era mai stato registrato su un fronte di battaglia… 8. Era stato informato, inoltre, delle azioni delle truppe britanniche, che avrebbero effettuato un tentativo per attraversare il fiume Garigliano in quella stessa notte. Così ricordava quelle riprese: Avevo sentito dire che nella notte del 17 gennaio truppe della divisione britannica della Quinta Armata avrebbero tentato di attraversare il Garigliano. Sotto la copertura dell’oscurità, guidammo verso la linea di prua e sistemammo la nostra attrezzatura vicino a una casa bombardata. Esattamente alle 21:00 il buio della notte veniva perforato da una sottile linea rossa di proiettili traccianti. A questo segnale l’intera valle esplose in un mostruoso incubo di luce e suono. Il lampo dell’artiglieria - le esplosioni di proiettili, bombe e mortai - il crepitio del fucile e della mitragliatrice - il rombo tintinnante di veicoli corazzati e autocarri - voci che imprecano, comandano, interrogano... Il suono che abbiamo registrato è ancora spesso usato quando le case di produzione dei cinegiornali documentano scene di battaglia 9. P. WYAND, Useless if delayed, cit., p. 97: «At eleven the shells screamed overhead, and at the press of a button I took the first action pictures with sound ever recorded on a battlefront…» 9 Ibidem, p. 97: «Under the cover of darkness we drove to the forward line and set up our gear near a bombed house. At exactly 9 p.m. the blackness was perforated by a thin red line of tracer bullets. At this signal the entire valley exploded in a monstrous nightmare of light and sound. The flash of artillery – the explosions of shells, bombs, and mortars – the crackle of rifle and machinegun fire – the clanking rumble of armoured vehicles and lorries – voices cursing, commanding, questioning…». 8 Montecassino e i suoni della guerra 10 Fig. 4. Wyand riprende il cannoneggiamento di Suio e dell’area del fiume Garigliano (17 gennaio 1944) (Wyand, p. 112) Montecassino e i suoni della guerra 11 Ma i più impressionanti rulli sonori realizzati da Wyand e Gray sono quelli girati per documentare la distruzione dell’abbazia di Montecassino, le cui sequenze sono inserite nel cinegiornale «British Movietone News», BM44597 (Monte Cassino - The Bombing), diffuso il 28/02/1944 10. Il 14 febbraio 1944, il cineoperatore ed il fonico si trovavano già nel settore di Cassino. Difatti, dall’inizio del mese il quartier generale avanzato era stato trasferito a Presenzano, località ad una ventina di chilometri dalla prima linea. Nei primi giorni di febbraio fu informato dell’imminente attacco contro Cassino e la sua abbazia. La mattina dell’8, giusto una settimana prima, decise, quindi, di effettuare una perlustrazione per trovare il miglior punto di osservazione possibile per filmare il bombardamento. 10 Nel menzionato cinegiornale britannico sono montate sequenze tratte dai rulli BM44597-2, BM44597-3 e BM44597-4, tutti intitolati Monte Cassino - The Bombing - No sound, pure se gli ultimi due rulli sono parzialmente sonori. Alcune sequenze tratte dai rulli appena citati sono presenti pure nel 111-ADC-844 (Bombing benedictine Monastery, Cassino, Italy), datato marzo 1944. Molte altre sono pure nel cinegiornale britannico «Pathé Gazette», 44/17, id. 1352.11, Cassino Monastery Bombed (1944), datato 28 febbraio 1944. Il lancio dei volantini è documentato anche nel cinegiornale americano «Paramount News», PARA-PN-3.54, Vol. 3, No. 54, datato 5 marzo 1944. Anche le sequenze dei rulli conservati presso la British Pathé, UN 805 A, id. 1937.06 e UN 805 B, id. 1937.07, entrambi intitolati Shelling of Monte Cassino (1940), sono tratte dal materiale della British Movietone. Lo stesso valga per il cinegiornale «Gaumont British News» BGU409120036, Monte Cassino, datato 28 febbraio 1944, con qualche sequenza tratta dai materiali della British Pathé. Sequenze del bombardamento sono pure nel rullo 111-ADC-1772, che contiene il cinegiornale «British Olympic News», no. 195, War action England, China and Italy, diffuso nell’aprile 1944. Durante la seconda guerra mondiale, quest’ultima serie fu prodotta e distribuita per i paesi di lingua spagnola nel Sud America. Montecassino e i suoni della guerra 12 Wyand e Gray si avviarono verso la cittadina laziale ma, a circa tre miglia dalla destinazione, vennero fermati ad un posto di blocco dalla polizia militare, che consigliò loro di non superare quella linea, perché si sarebbero trovati in un’area scoperta e sotto il diretto fuoco nemico. Tuttavia, insistettero e riuscirono a proseguire, allo scopo di trovare una buona posizione dove poter piazzare la macchina da presa. Fig. 5. Paul Wyand con il Gen. Clark, comandante della V Armata, al posto di comando avanzato di Presenzano (febbraio 1944) (Wyand, p. 112) Tornarono nel luogo scelto poche ore prima dell’attacco, che, come accennato, era stato originariamente stabilito per il Montecassino e i suoni della guerra 13 16 febbraio e poi anticipato al 15, a causa di previsioni meteorologiche avverse. Il gruppo formato da Wyand, Gray ed Eric Barrow, cameraman della Universal News, si posizionò in un medesimo luogo per realizzare le riprese; Jim Wright, il già menzionato cameraman della British Paramount News, che si era aggiunto al gruppo, si sistemò, invece, in un diverso punto di osservazione. Fig. 6. Paul Wyand, tra due covoni di paglia, documenta il bombardamento di Montecassino (15 febbraio 1944) (Wyand, p. 113) Montecassino e i suoni della guerra 14 Nel febbraio 1944 Paul Wyand incontrò Wright sul fronte di Cassino e lo trovò “abbastanza convinto di potersi intrufolare a Cassino con una cinepresa a mano, girare un paio di rulli e uscire di nuovo”. Wright infatti riuscì a girare il filmato da una collina nel raggio di 600 metri dalla città e fornì le riprese per “MONASTERY BOMBED (FIRST PICTURES)” nel British Paramount News n. 1356 del febbraio 1944 […] 11. Dall’analisi dei materiali è emerso che Barrow girò il rullo BM44597-2 – privo del sonoro – che può essere confrontato con la prima parte del 111-ADC-892, e l’ultima parte del BM44597-3. Quest’ultimo rullo, però, è quasi interamente girato da Wyand con l’ausilio di Gray. Quindi, si tratta di riprese sonore, alle quali si aggiungono quelle del BM44597-4, confrontabile integralmente con le seconda parte del rullo 111-ADC-843 (Bombing of Mt Cassino, Italy), datato, genericamente, marzo 1944, che, tuttavia, oggi risulta privo della traccia audio, nonostante sia riportata la dicitura «Composite» nella shot list (fig. 10). Si tratta, di fatto, della copia del materiale britannico. All’inizio della seconda parte di quest’ultimo rullo miscellaneo vengono mostrate le fasi preparatorie dell’attacco e pure brevi sequenze panoramiche dall’alto dei danni provocati all’abitato di Cassino e alle sue più immediate vicinanze dai cannoneggiamenti e dal bombardamento del 15 febbraio – nel quale sono presenti alcuni close-ups sui volantini bilingue, retti da un soldato di cui scorgiamo solo le dita delle mani. La News on Screen, “Ernest James Henry Wright (‘Jim/Jimmy’)”. http://bufvc.ac.uk/newsonscreen/search/index.php/person/1015 (Accessed 07 Feb 2024) 11 Montecassino e i suoni della guerra 15 sequenza successiva mostra l’inserimento degli stessi in capsule di proiettili, lanciati sull’obiettivo con cannoni Howitzer da 105 mm. Tutte le sequenze successive sono quelle più note sulla tragica vicenda, con angolazioni diverse, campi lunghi, lunghissimi e primi piani, quest’ultimi realizzati con l’ausilio di teleobiettivi. Le cineprese avevano catturato uno degli attacchi portati da formazioni di bombardieri medi B-26 Marauders, di cui si notano nel cielo non solo le sagome ma anche le ampie scie di vapore emesse durante le rotazioni effettuate per allinearsi e centrare l’obiettivo. Fig. 7. Il bombardamento dell’abbazia di Montecassino (15 febbraio 1944) (Wyand, p. 113) Montecassino e i suoni della guerra 16 Quindi, come anticipato, questo rullo non è nient’altro che la copia delle sequenze presenti nel cinegiornale «British Movietone News», BM44597 (Monte Cassino - The Bombing), diffuso il 28/02/1944 12. Ad essi può essere aggiunto il 111-ADC-844 (Bombing benedictine Monastery, Cassino, Italy), recante la medesima generica datazione: il rullo è contrassegnato dalla dicitura «NR» (NewsReel). Il confronto tra la dope sheet inglese (fig. 9) e la shot list di questo rullo conservato ai NARA (fig. 11) conduce alla sua attribuzione ad Eric Barrow. Tale materiale è analogo a quello presente nel cinegiornale Monastery Bombed (First Pictures), realizzato da Wright – come anticipato – per la British Paramount News e pubblicato il 28 febbraio 1944 13, nel quale utilizza non solo i rulli che egli stesso aveva girato ma anche quelli realizzati, appunto, da Barrow e da Wyand, che dovettero risultare più significativi. Difatti, il cinegiornale – almeno nella versione oggi disponibile, priva del commento – risulta parzialmente sonoro, in quanto, come detto, vennero montati – come Wright dichiara nella dope sheet (fig. 1) – i suoi rulli muti con quelli sonori dei due cineoperatori appena menzionati. Osservando i rulli sonori si nota una leggera sfasatura nella sincronizzazione del suono: essa deriva dalla notevole distanza 12 Sulla shot list (fig. 10) del rullo conservato presso gli US National Archives (NARA), infatti, la fonte delle immagini è specificata con l’acronimo «NRP», ovvero «NewsReel Production». 13 https://reuters.screenocean.com/record/352380. Il cinegiornale è pubblicato anche dalla British Pathé col titolo Italy: Monte Cassino Monastery Destroyed By Us Air Attack 1944, pubblicato sempre il 28 febbraio 1944. Montecassino e i suoni della guerra 17 della cinepresa dall’abbazia di Montecassino, compensata con l’utilizzo di teleobiettivi. Nella parte finale della dope sheet di Wyand (fig. 8) è riportato: Credo che questa sia la prima autentica colonna sonora di un raid aereo. Il cineoperatore inglese, quindi, in poco meno di un mese, grazie alla collaborazione del suo fonico era riuscito a catturare in presa diretta le immagini e i suoni della battaglia: a Suio e lungo il Garigliano (17-18 gennaio) quelli dell’artiglieria; a Montecassino (15 febbraio) quelli delle incursioni aeree su un bersaglio circoscritto. Fig. 8. Dope sheet relativa alle riprese del bombardamento di Montecassino realizzate da Paul Wyand (BUFVC) Montecassino e i suoni della guerra 18 Fig. 9. Dope sheet relativa alle riprese del bombardamento di Montecassino realizzate da Eric Barrow (BUFVC) Ulteriori angolazioni, molteplici piani e campi, sono presenti pure nel 111-ADC-10417 (Bombing of benedictine Monastery), datato 15 febbraio 1944; qui, con campi lunghi vengono mostrate le esplosioni provocate dalle bombe sganciate sia dagli aerei, sia dall’artiglieria, intervallate con sequenze che mostrano i bombardieri in volo sull’abbazia e primi piani di artiglieri americani che caricano e fanno fuoco con gli Howitzer da 240 mm. Il rullo 111-ADC-532 (Bombing benedictine Monastery, Cassino, Italy), seppur datato 16 febbraio, contiene filmati del giorno precedente, ripresi da diverse altre angolazioni. Esso mostra similitudini con il 111-ADC-10417, documentando l’attacco con campi lunghi e medi. Montecassino e i suoni della guerra 19 Fig. 10. Shot list relativa al rullo miscellaneo 111-ADC-843 (NARA) Fig. 10. Shot list relativa al rullo 111-ADC-844 (NARA) Montecassino e i suoni della guerra 20 Campi lunghissimi sono presenti nella prima parte del rullo 111-ADC-892 (Bombing of Cassino, Italy), datato marzo 1944, in quanto contiene pure scene del bombardamento della città del 15 marzo, e nella parte centrale del 111-ADC-658 (Bombing benedictine Monastery, Cassino, Italy), datato – erroneamente – al giorno precedente (14/02), che documentano il pesantissimo attacco sul cenobio benedettino. Invece, i campi lunghi e lunghissimi che caratterizzano, rispettivamente, i rulli 111-ADC-500 e 111-ADC-501, recanti il medesimo titolo (Dive bombing benedictine Monastery, Cassino, Italy) e data (17-18 febbraio 1944), più che documentare da un’angolazione diversa il bombardamento del 15 febbraio, fanno riferimento – come risulta pure dal titolo – ad un attacco a volo radente sull’abbazia 14. Come evidenziano le fonti specificate nelle relative shot list, questi ultimi sei rulli sono gli unici che, al momento, possono essere ricondotti a cineoperatori americani. Difatti, l’allora fotografo della 163rd Signal Photo Company Warren E. Kieft, intervistato per il documentario “Alleati”, del ciclo La Grande Storia (andato in onda su Rai 3 il 16 novembre 1998), dichiarò che, in quanto ufficiale in comando (officier in charge, col grado di 1st Lieutenant), piazzò sei squadre da tre uomini per documentare il bombardamento dell’abbazia. Le “three-men teams” erano formate, di solito, da un cameraman, da un fotografo e da un autista. Per concludere questa ricostruzione torniamo al punto di partenza. Cfr. «Combat Film Report», No. 378 (Cassino Abbey bombed), segnato 18-C-378, che contiene sequenze tratte dai due rulli menzionati. 14 Montecassino e i suoni della guerra 21 La spettacolarità del bombardamento ma, soprattutto, la sua presunta “necessità militare” fu divulgata ad hoc dalla propaganda alleata. Nell’ambito della produzione documentaristica inglese, il già citato «British Movietone News», BM44597 (Monte Cassino - The Bombing), diffuso il 28/02/1944, appare esemplificativo. Difatti, in uno dei cartelli di apertura, la dicitura «The decision to attack the monastery, occupied and fortified by the Germans, was a military necessity» non lascia dubbi ad ulteriori interpretazioni. Fig. 11. Uno dei cartelli iniziali del cinegiornale Monte Cassino - The Bombing (AP Archive, BM44597) Montecassino e i suoni della guerra 22 La propaganda americana si allineò a quella britannica. Difatti, risulta significativa la prima parte del «Combat Bulletin», no. 4 (Cassino, Etc.), segnato 111-CB-4 (fig. 12), nel quale, accanto a diagrammi e ricostruzioni “tridimensionali” dell’area, si tentò di “giustificare” il bombardamento dell’abbazia con la frase retorica «distruggere un monumento o sacrificare migliaia di nostri uomini?», che sarà il refrain utilizzato per decenni dai comandi alleati, fino a studi recenti che hanno stabilito le presunte cause, gli errori di valutazione e le responsabilità oggettive 15. Fig. 12. Il cartello di apertura del cinegiornale Combat Bulletin no. 4 (NARA, 111-CB-4) Da ultimo, N. Tasciotti, Montecassino 1944. Un’abbazia torturata, YouCanPrint, Lecce 2024, con bibliografia precedente. 15 Montecassino e i suoni della guerra 23 Intanto, i tedeschi si erano rinsaldati, riuscendo ad inviare rinforzi sia sulla collina dell’abbazia – le rovine del monumento divennero luogo di riparo, di osservazione e di strenua resistenza – sia nella città, come mostrano i cinegiornali tedeschi e come evidenziato nei numerosi studi sull’argomento. Tali elementi avrebbero fornito, di fatto, un’ulteriore “giustificazione” per l’intensificazione delle incursioni aeree nell’area. Il 15 marzo, infatti, anche il centro urbano di Cassino verrà polverizzato dalle bombe, sotto lo “sguardo” attento di numerose cineprese e macchine fotografiche. Fig. 13. Le rovine dell’abbazia (dicembre 1944) (NARA) Montecassino e i suoni della guerra 24 Giuseppe Angelone è dottore di ricerca (Ph.D.) in Conservazione e Valorizzazione dei Beni Culturali. Ha maturato un’esperienza decennale nell’attività didattica universitaria insegnando Cinema, Fotografia e Televisione, Storia delle Fonti audiovisive, Cinema e Documentari storici. Si occupa dello studio e del trattamento delle fonti audiovisive per la ricerca e la didattica della storia. È autore di numerosi studi sulla seconda guerra mondiale e sul patrimonio culturale. Consulente scientifico per produzioni televisive e cinematografiche, ha ricevuto numerosi riconoscimenti, tra cui il “Premio Nazionale Olmo” per la ricerca storica (2016), ed è Cittadino onorario di San Pietro Infine (Ce).