Through her literary works, Sicilian writer Maria Messina brought to light the secluded Sicilian ... more Through her literary works, Sicilian writer Maria Messina brought to light the secluded Sicilian world in which women at the beginning of the twentieth century were obligated to live in order to be accepted by society. In this contribution, I will investigate Messina's short story Her Father's House (1909), and I will compare her work to Kate Chopin's novel The Awakening (1899) by focusing on the two female protagonists, Vanna and Edna, respectively. I will also analyze how the patriarchal tyranny of both social contexts similarly segregates women within the domestic walls and dominates their bodies. I believe that both writers sought to disclose the stories that are hidden within their respective social environments in order to call attention to women's struggle and imprisonment. I aim to demonstrate that the two female protagonists begin the process towards achieving personal autonomy via a journey into their inner selves. Through a close reading of the two novels, I will also investigate the repercussions that the rules dictated by the male-dominated world has on the bodies of Vanna and Edna and how this leads them to commit suicide. My analysis will be supported by social and historical contexts which justify how Vanna's intrepid action of leaving her husband's house to return to her small town in Sicily, an act potentially detrimental to her family's honor, will also affect her drastically. I will underline how different social structures condemn women's transgressions and how their extreme acts were necessary steps to retake their own bodies and to gain their independence. The beloved waters of the Mediterranean Sea as well as those of the Gulf of Mexico will embrace the two protagonists' newly-unchained bodies.
Rivista di Studi Italiani , n.1, aprile 2020, 2020
il numero monografico La Sicilia a firma femminile: uno sguardo diacronico e sincronico dal XV a... more il numero monografico La Sicilia a firma femminile: uno sguardo diacronico e sincronico dal XV al XXI secolo, a cura di Daniela Bombara, Milagro Martin Clavijo, Serena Todesco, prende in considerazione il vasto insieme delle scrittrici siciliane in una prospettiva diacronica, dal 1400 ai giorni nostri, favorendo in particolare la conoscenza e l’approfondimento di autrici ‘dimenticate’, periferiche rispetto al sistema letterario, non canoniche, i cui testi meritino di essere riscoperti. I quindici saggi proposte approfondiscono le figure di monache scrittrici, del rapporto fra le donne siciliane e il Santo Uffizio, prendono in esame le opere di diverse ‘pastorelle arcadiche’ o, per l’Ottocento, di alcune coraggiose “tessitrici” del Risorgimento; indagano le protagoniste di Maria Messina fra violenze del patriarcato e ricerca di una propria sofferta identità, la personalità complessa e misconosciuta di Helle Busacca, il demone poetico di Jolanda Insana, il percorso di Ada Zapperi Zucker dalla Mitteleuropa al recupero delle radici siciliane, la critica al modello tradizionale di femminilità nella scrittura di Simonetta Agnello Hornby, l’esclusione e la stimmata sociale in Nebbie di Ddraunàra di Silvana Grasso, la trasfigurazione dello spazio cittadino per narrare la soggettivazione di personaggi femminili in Addio fantasmi di Nadia Terranova, la sicilianità ‘rovesciata’ e ridiscussa nei romanzi familiari di Alda Bruno. I saggi sono di: Nicla Riverso, Marinella Fiume, Giovanna Summerfield, Ninna Martines, Laura Lupo, Cristina Carnemolla, Daniela Bombara, Silvia Tiboni- Craft, Rosaria Stuppia, Elvira M. Ghirlanda, Remo Castellini, Elena Anna Spagnuolo, Milagro Martin- Clavijo, Serena Todesco, Maria Grazia Scrimieri. In appendice un’intervista a Nadia Terranova.
Through her literary works, Sicilian writer Maria Messina brought to light the secluded Sicilian ... more Through her literary works, Sicilian writer Maria Messina brought to light the secluded Sicilian world in which women at the beginning of the twentieth century were obligated to live in order to be accepted by society. In this contribution, I will investigate Messina's short story Her Father's House (1909), and I will compare her work to Kate Chopin's novel The Awakening (1899) by focusing on the two female protagonists, Vanna and Edna, respectively. I will also analyze how the patriarchal tyranny of both social contexts similarly segregates women within the domestic walls and dominates their bodies. I believe that both writers sought to disclose the stories that are hidden within their respective social environments in order to call attention to women's struggle and imprisonment. I aim to demonstrate that the two female protagonists begin the process towards achieving personal autonomy via a journey into their inner selves. Through a close reading of the two novels, I will also investigate the repercussions that the rules dictated by the male-dominated world has on the bodies of Vanna and Edna and how this leads them to commit suicide. My analysis will be supported by social and historical contexts which justify how Vanna's intrepid action of leaving her husband's house to return to her small town in Sicily, an act potentially detrimental to her family's honor, will also affect her drastically. I will underline how different social structures condemn women's transgressions and how their extreme acts were necessary steps to retake their own bodies and to gain their independence. The beloved waters of the Mediterranean Sea as well as those of the Gulf of Mexico will embrace the two protagonists' newly-unchained bodies.
Rivista di Studi Italiani , n.1, aprile 2020, 2020
il numero monografico La Sicilia a firma femminile: uno sguardo diacronico e sincronico dal XV a... more il numero monografico La Sicilia a firma femminile: uno sguardo diacronico e sincronico dal XV al XXI secolo, a cura di Daniela Bombara, Milagro Martin Clavijo, Serena Todesco, prende in considerazione il vasto insieme delle scrittrici siciliane in una prospettiva diacronica, dal 1400 ai giorni nostri, favorendo in particolare la conoscenza e l’approfondimento di autrici ‘dimenticate’, periferiche rispetto al sistema letterario, non canoniche, i cui testi meritino di essere riscoperti. I quindici saggi proposte approfondiscono le figure di monache scrittrici, del rapporto fra le donne siciliane e il Santo Uffizio, prendono in esame le opere di diverse ‘pastorelle arcadiche’ o, per l’Ottocento, di alcune coraggiose “tessitrici” del Risorgimento; indagano le protagoniste di Maria Messina fra violenze del patriarcato e ricerca di una propria sofferta identità, la personalità complessa e misconosciuta di Helle Busacca, il demone poetico di Jolanda Insana, il percorso di Ada Zapperi Zucker dalla Mitteleuropa al recupero delle radici siciliane, la critica al modello tradizionale di femminilità nella scrittura di Simonetta Agnello Hornby, l’esclusione e la stimmata sociale in Nebbie di Ddraunàra di Silvana Grasso, la trasfigurazione dello spazio cittadino per narrare la soggettivazione di personaggi femminili in Addio fantasmi di Nadia Terranova, la sicilianità ‘rovesciata’ e ridiscussa nei romanzi familiari di Alda Bruno. I saggi sono di: Nicla Riverso, Marinella Fiume, Giovanna Summerfield, Ninna Martines, Laura Lupo, Cristina Carnemolla, Daniela Bombara, Silvia Tiboni- Craft, Rosaria Stuppia, Elvira M. Ghirlanda, Remo Castellini, Elena Anna Spagnuolo, Milagro Martin- Clavijo, Serena Todesco, Maria Grazia Scrimieri. In appendice un’intervista a Nadia Terranova.
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I quindici saggi proposte approfondiscono le figure di monache scrittrici, del rapporto fra le donne siciliane e il Santo Uffizio, prendono in esame le opere di diverse ‘pastorelle arcadiche’ o, per l’Ottocento, di alcune coraggiose “tessitrici” del Risorgimento; indagano le protagoniste di Maria Messina fra violenze del patriarcato e ricerca di una propria sofferta identità, la personalità complessa e misconosciuta di Helle Busacca, il demone poetico di Jolanda Insana, il percorso di Ada Zapperi Zucker dalla Mitteleuropa al recupero delle radici siciliane, la critica al modello tradizionale di femminilità nella scrittura di Simonetta Agnello Hornby, l’esclusione e la stimmata sociale in Nebbie di Ddraunàra di Silvana Grasso, la trasfigurazione dello spazio cittadino per narrare la soggettivazione di personaggi femminili in Addio fantasmi di Nadia Terranova, la sicilianità ‘rovesciata’ e ridiscussa nei romanzi familiari di Alda Bruno.
I saggi sono di: Nicla Riverso, Marinella Fiume, Giovanna Summerfield, Ninna Martines, Laura Lupo, Cristina Carnemolla, Daniela Bombara, Silvia Tiboni- Craft, Rosaria Stuppia, Elvira M. Ghirlanda, Remo Castellini, Elena Anna Spagnuolo, Milagro Martin- Clavijo, Serena Todesco, Maria Grazia Scrimieri.
In appendice un’intervista a Nadia Terranova.
I quindici saggi proposte approfondiscono le figure di monache scrittrici, del rapporto fra le donne siciliane e il Santo Uffizio, prendono in esame le opere di diverse ‘pastorelle arcadiche’ o, per l’Ottocento, di alcune coraggiose “tessitrici” del Risorgimento; indagano le protagoniste di Maria Messina fra violenze del patriarcato e ricerca di una propria sofferta identità, la personalità complessa e misconosciuta di Helle Busacca, il demone poetico di Jolanda Insana, il percorso di Ada Zapperi Zucker dalla Mitteleuropa al recupero delle radici siciliane, la critica al modello tradizionale di femminilità nella scrittura di Simonetta Agnello Hornby, l’esclusione e la stimmata sociale in Nebbie di Ddraunàra di Silvana Grasso, la trasfigurazione dello spazio cittadino per narrare la soggettivazione di personaggi femminili in Addio fantasmi di Nadia Terranova, la sicilianità ‘rovesciata’ e ridiscussa nei romanzi familiari di Alda Bruno.
I saggi sono di: Nicla Riverso, Marinella Fiume, Giovanna Summerfield, Ninna Martines, Laura Lupo, Cristina Carnemolla, Daniela Bombara, Silvia Tiboni- Craft, Rosaria Stuppia, Elvira M. Ghirlanda, Remo Castellini, Elena Anna Spagnuolo, Milagro Martin- Clavijo, Serena Todesco, Maria Grazia Scrimieri.
In appendice un’intervista a Nadia Terranova.