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  • Currently: Honorary Fellow (Cultore della materia) / Musicology - Medieval chant and notation, University of Pavia 20... moreedit
Tra i problemi storiografici che affollano la letteratura musicologica, Roma medievale nella sua dimensione liturgico-musicale non smette di interrogare, porre quesiti e suscitare dibattito. La ricerca si è imbattuta e continua a... more
Tra i problemi storiografici che affollano la letteratura musicologica, Roma medievale nella sua dimensione liturgico-musicale non smette di interrogare, porre quesiti e suscitare dibattito. La ricerca si è imbattuta e continua a imbattersi in problemi che investono aspetti di natura diversa a partire dalla definizione del repertorio (si pensi al complesso rapporto ancora non del tutto compreso tra ‘canto gregoriano’ e ’canto romano antico’), passando allo studio delle quantitativamente poche fonti liturgico-musicali superstiti, a quello dei soggetti coinvolti (Schola cantorum, cappella papale, ecc.), e, infine, a quello dei contesti (curiali da un lato e urbani dall’altro). Inoltre, non sono ancora stati del tutto compresi gli snodi storici che hanno portato alla diffusione e all’utilizzo in buona parte della cristianità latina delle consuetudini della curia romana, così come non sono ancora pienamente chiari i legami tra liturgia minoritica e liturgia curiale.
Ripercorrendo queste problematiche generali, il contributo si propone di avanzare nuovi spunti di ricerca e di osservazione a partire dallo studio di alcune fonti che stanno per così dire ‘ai margini’ dell’indagine musicologica e liturgica, ovvero i libri per la proclamazione delle letture durante il mattutino. L’attenzione verte nello specifico su due lezionari per la cappella papale di metà Duecento, i mss. Paris, Bibliothèque nationale de France, Lat. 755 e Lat. 3278, dei quali si offre una descrizione aggiornata, si propone una datazione più precisa e si individua un loro primo contesto di utilizzo nella cappella papale di Alessandro IV (sedit 1254-1261). La presenza di antifone e responsori con musica per santa Scolastica nel ms. Lat. 755 è poi occasione per avanzare una prima generale panoramica sulla diffusione dell’ufficio della santa, con un focus sull’area dell’Italia centrale e beneventano-cassinese. Infine, l’esame dei più recenti progressi nel campo degli studi prosopografici sulla cappella papale e di storia del Papato permette di osservare le questioni liturgico-musicali da una prospettiva che apre a possibili nuove piste di ricerca che integrano e mettono in dialogo persone, contesti e musiche.
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