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The word antikéimena is often translated by modern editors of De anima with the expression “correlative objects”, rather than as “opposites”. The aim of this paper is to present some arguments against this translation, insomuch as it... more
The word antikéimena is often translated by modern editors of De anima with the expression “correlative objects”, rather than as “opposites”. The aim of this paper is to present some arguments against this translation, insomuch as it disregards the link established with the concept of opposition between De anima and the Aristotelian theory of motion and change.
Research Interests:
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Il De motu animalium attraversa e istituisce, con un solo movimento di pensiero, il complesso territorio teorico che va dalla rotazione del primo cielo ai cambiamenti cui vanno incontro i viventi, dalla relazione al primo motore immobile... more
Il De motu animalium attraversa e istituisce, con un solo movimento di pensiero, il complesso territorio teorico che va dalla rotazione del primo cielo ai cambiamenti cui vanno incontro i viventi, dalla relazione al primo motore immobile all’oggetto del desiderio verso cui si dirigono uomini ed animali. Il trattato rinnova così la sfida di un pensiero che pretende di declinare un unico modello esplicativo su dipartimenti scientifici diversi, cercando di rendere giustizia alle differenze costitutive di ciascun dominio, ma ancora alla ricerca di una strategia inclusiva, che comprende il particolare inserendolo in un palinsesto generale. Pur presentandosi come un’ulteriore presentazione della teoria del primo motore immobile, forse l’ultima in ordine di tempo, il De motu non cela, ma anzi mette in primo piano, il debito teorico contratto nei confronti dell’automotore platonico, presentando le ragioni che hanno condotto al superamento della teoria del maestro.
Nel De anima di Aristotele risulta oggi consolidata la traduzione del termine antikeimena con la locuzione "oggetti relativi". L'articolo si propone di mostrare che tale traduzione non e pienamente sodisfacente, in quanto... more
Nel De anima di Aristotele risulta oggi consolidata la traduzione del termine antikeimena con la locuzione "oggetti relativi". L'articolo si propone di mostrare che tale traduzione non e pienamente sodisfacente, in quanto non permette al lettore di riconoscere l'appartenenza di tale termine a quelle parti del corpus aristotelico in cui ne e stabilito il significato, in riferimento alla teoria aristotelica del movimento e del cambiamento.
Epigenetics is regarded as a promising research field to better understand the interplay between genetic and environmental factors underlying both typical and atypical developmental processes (from embryonic cell specialization to severe... more
Epigenetics is regarded as a promising research field to better understand the interplay between genetic and environmental factors underlying both typical and atypical developmental processes (from embryonic cell specialization to severe neurological and mental disorders). The aim of this paper is to describe the history of the concept of epigenesis from its Aristotelian foundation. Emphasizing the relation between internal powers and external factors of change, Aristotle seems to anticipate the current meaning of epigenetics, coined by Conrad Waddington in 1940 and then developed by the modern genetics. The discovery of epigenetic mechanisms has challenged the static nature of DNA pointing out the dynamic and reversible changes occurring in response to environmental prompts. This stimulates considerations on the relational nature of life in the response to various environmental stimuli. Key words : Epigenetics - Aristotle - GxE interaction - Schizophrenia
Il De motu animalium attraversa e istituisce, con un solo movimento di pensiero, il complesso territorio teorico che va dalla rotazione del primo cielo ai cambiamenti cui vanno incontro i viventi, dalla relazione al primo motore immobile... more
Il De motu animalium attraversa e istituisce, con un solo movimento di pensiero, il complesso territorio teorico che va dalla rotazione del primo cielo ai cambiamenti cui vanno incontro i viventi, dalla relazione al primo motore immobile all’oggetto del desiderio verso cui si dirigono uomini ed animali. Il trattato rinnova così la sfida di un pensiero che pretende di declinare un unico modello esplicativo su dipartimenti scientifici diversi, cercando di rendere giustizia alle differenze costitutive di ciascun dominio, ma ancora alla ricerca di una strategia inclusiva, che comprende il particolare inserendolo in un palinsesto generale. Pur presentandosi come un’ulteriore presentazione della teoria del primo motore immobile, forse l’ultima in ordine di tempo, il De motu non cela, ma anzi mette in primo piano, il debito teorico contratto nei confronti dell’automotore platonico, presentando le ragioni che hanno condotto al superamento della teoria del maestro.