Books by Lorena Vallieri
Melchiorre Zoppio, Giuliano cacciatore, a cura di Lorena Vallieri, perugia, Morlacchi, 2023., 2023
La pubblicazione dell’inedita tragedia Giuliano cacciatore di Melchiorre Zoppio, a lungo ritenuta... more La pubblicazione dell’inedita tragedia Giuliano cacciatore di Melchiorre Zoppio, a lungo ritenuta perduta e conservata manoscritta in un codice della Biblioteca Oliveriana di Pesaro, offre l’occasione per una riflessione sulla vocazione teatrale dell’accademia dei Catenati di Macerata, fondata intorno al 1574 dal padre di Melchiorre, Girolamo Zoppio, e su quella bolognese dei Gelati, di cui il drammaturgo fu il principale promotore. La lunga dedicatoria da lui indirizzata a Serafino Olivier Razzali dà voce a una poetica tragica ricca di riferimenti culturali e mai disgiunta dalla prassi scenica in cui le posizioni personali dell’autore dialogano con quelle dei due sodalizi in un dialettico confronto con le più innovative sperimentazioni drammaturgiche coeve.
Bookmarks Related papers MentionsView impact
Patrons, Intermediaries, Venetian Artists in Vienna & Imperial Domains, 2022
The volume explores the history of the relations between patrons, intermediaries, and Venetian ar... more The volume explores the history of the relations between patrons, intermediaries, and Venetian artists in Vienna and in the domains of the Holy Roman Empire between 1650 and 1750. In that period, there was no break between the performing and figurative arts. Based on the studies of Francis Haskell, it can also be said that patronage in Vienna in the Baroque age was part of a cosmopolitan network in which intermediaries were key players. The twenty-five essays are case studies of these relationships that took place both in the territories of the House of Habsburg and in the imperial fiefs, as well as in the rest of Europe, including some non-Venetian artists.
Bookmarks Related papers MentionsView impact
Papers by Lorena Vallieri
, in "Digital Humanities, patrimonio culturale e applicazioni geostoriche", a cura di Carla Masetti e Giovanna Spadafora, Roma, LabGeo Caraci, 2024, pp. 35-51 [ISBN (edizione cartacea): 978-88-945441-2-1; ISBN (edizione digitale): 978-88-945441-4-5]., 2024
Eredità Culturali è un progetto transdisciplinare del Dipartimento SAGAS dell’Università di Firen... more Eredità Culturali è un progetto transdisciplinare del Dipartimento SAGAS dell’Università di Firenze pensato per studiare, gestire e valorizzare il patrimonio storico, artistico, sociale e ambientale presente sul territorio fiorentino. Nella prima fase – di cui qui si rende conto – è stata realizzata una piattaforma web flessibile e ad accesso aperto, collegata a un sistema informativo georeferenziato in grado di restituire la polifonia culturale della città, implementata da quattro archivi digitali afferenti ad altrettante discipline: le cartografie storiche e i fondi fotografici riferiti alle esplorazioni condotte dal Duca degli Abruzzi in Asia e in Africa tra fine Ottocento e inizio Novecento (geografia); le testimonianze archeologiche nella piana fiorentina riguardanti l’acquedotto romano (archeologia); gli spazi dello spettacolo fiorentino come parte importante del patrimonio culturale della città (storia dello spettacolo); gli attori e i luoghi dell’editoria fiorentina (storia dell’editoria).
Eredità Culturali is a transdisciplinary project designed by the SAGAS Department (University of Florence) to study, manage and enhance the historical, artistic, cultural and environmental heritage in the Florentine area. The main objective is to create a flexible and open access web platform connected to a georeferenced information system that restores the cultural polyphony of the city. In the first stage, as shown in this paper, four digital archives relating to four different disciplines were added to the system. They consist in the historical cartographies and photographic funds referring to the Duke of Abruzzi explorations in Asia and Africa in the 19th-20th centuries (geography); the archaeological evidence on the Roman aqueduct in Florence (archaeology); the spaces of Florentine entertainment as part of the historical and cultural heritage of the city (history of spectacle); the actors and places in the history of florentine publishing (history of publishing).
Bookmarks Related papers MentionsView impact
Starting from a repertoire of drawings of feathered headdresses and horse bards conserved in the ... more Starting from a repertoire of drawings of feathered headdresses and horse bards conserved in the Gabinetto Disegni e Stampe of the Pinacoteca Nazionale in Bologna, the contribution reflects on the costumes of 17th-century Bolognese knightly festivities. The one hundred and fourteen watercolours, partially attributed by Giovanna Gaeta Bertelà to Baccio del Bianco, is compared both with other iconographic evidences – such as the enigmatic canvases with Carousels of the Conservatorio delle Putte del Baraccano (1610-1611) or Giovan Battista Coriolano’s engravings for Amore prigioniero in Delo (1628) – and with manuscript and printed sources such as the treatise Il torneo by Bonaventura Pistofilo (Bologna 1627) and Il giuoco de Cavalieri by Berlingiero Gessi (Bologna 1671).
Bookmarks Related papers MentionsView impact
Il contributo aπronta la basilare questione dei rapporti tra committenti e artisti nel contesto d... more Il contributo aπronta la basilare questione dei rapporti tra committenti e artisti nel contesto delle accademie felsinee del Viridario di Giovanni Filoteo Achillini e dell’Hermatena di Achille Bocchi. L’incrocio delle testimonianze mostra un cenacolo che, almeno nel 1515, era solito riunirsi a Bologna come a Imola per discutere di poesia e di musica in un reciproco scambio di esperienze e competenze. Dal network culturale venutosi a creare tra gli intellettuali delle due città nacque, ad esempio, il trattato De institutione harmonica (1516) di Pietro Aaron e la promozione accordata al pittore Innocenzo Francucci. Successivamente, nobili imolesi studenti a Bologna furono coinvolti nelle attività teatrali promosse tra il 1542 e il 1543 da un altro sodalizio bolognese, quello dei Sonnacchiosi.
Bookmarks Related papers MentionsView impact
Bookmarks Related papers MentionsView impact
One of the most urgent challenges for European academic and cultural institutions is to promote a... more One of the most urgent challenges for European academic and cultural institutions is to promote an intelligent use of materials and resources available on the web, by implementing best practices of web archiving, and building scientifically valid databases which can have a positive social impact. This paper will present the theoretical and methodological framework of Eredità Culturali, an ongoing project that aims at answering this challenge by focusing on the Florentine cultural heritage. The first stage of Eredità Culturali consisted in surveying similar initiatives within the European research landscape and examining national and international cataloguing models and standards to build a data entry prototype that interacts with other systems. Hence, a flexible and open-access web platform has been designed to validate, preserve and consult cultural information from disparate data sets into a single archive. A geo-referenced information system has also been developed, in which four databases designed by the Department's research groups of Geography, Archaeology, Performing Arts and Book History will converge and make sound Umanistica Digitale
Bookmarks Related papers MentionsView impact
The contribution presents the first results of an ongoing research on the patronage activities of... more The contribution presents the first results of an ongoing research on the patronage activities of the Pepoli, one of the oldest Bolognese families. The prestige of their aristocracy, their considerable riches, their love of pageantry and a select education permitted them to present as refined patrons, with an activity that gradually developed into a modern business. If the protection accorded by Sicinio Pepoli to Farinelli is the best-known episode, other members of the family were able to establish themselves on the European theatrical scene and acquire recognition unsuspected to this day.
Bookmarks Related papers MentionsView impact
Rinomato mecenate d’arte, clavicembalista dilettante con una profonda passione per l’opera in mus... more Rinomato mecenate d’arte, clavicembalista dilettante con una profonda passione per l’opera in musica, il conte Sicinio Pepoli (Bologna, 1684-1750) fu un punto di riferimento per la vita culturale della Bologna del Settecento. La sua fama tra gli studiosi è legata in particolare all’amicizia con Farinelli e i Bibiena, e ai rapporti epistolari con Hasse, Vivaldi e l’ambiente veneziano. Questo intervento intende mettere in valore la sua capacità, finora trascurata, di sfruttare le proprie competenze in campo artistico, musicale e teatrale per annodare stretti rapporti con la migliore aristocrazia italiana ed internazionale e assicurarsi una posizione di rilievo sullo scacchiere delle relazioni dello spettacolo europeo nel cuore del XVIII secolo, a partire dai fitti rapporti con Vienna. Sarà inoltre approfondita la sua ipotizzata attività di impresario teatrale. A lui si rivolsero committenti come Ludovico Pio di Savoia, Fabrizio e Carlo Colonna, Filippo d’Assia-Darmstadt, chiedendogli consigli o coinvolgendolo in dispute o trattative particolarmente delicate. Grazie alla protezione accordata a musicisti come i Predieri e ad architetti-scenografi come i Bibiena, Pepoli intrattenne una fitta corrispondenza con gli emissari di Carlo VI, che in più occasioni si rivolsero a lui come intermediario nella ricerca di maestranze atte a soddisfare le esigenze della vita spettacolare e artistica della corte imperiale. Ripercorrendo il suo carteggio, edito solo in minima parte, si proporranno all’attenzione degli studiosi preziose notizie di spettacolo che permetteranno sia di tracciare una nuova mappatura dei suoi contatti italiani ed europei, sia di meglio conoscere il suo ruolo di intendente di teatro.
Bookmarks Related papers MentionsView impact
Patrons, Intermediaries and Venetian Artists in Vienna & Imperial Domains (1650-1750), 2022
In 1729 Giuseppe Riva moved to Vienna after fourteen years of uninterrupted service as Este envoy... more In 1729 Giuseppe Riva moved to Vienna after fourteen years of uninterrupted service as Este envoy in London. In his new Viennese residence, thanks to his friendship with the poet Pietro Metastasio and with the stage and costume designer Daniele Antonio Bertoli, the passion of the diplomat for music and the arts found fertile ground in the lively cultural and theatrical life of the Caesarean court. A man of refined erudition, Riva was at the centre of a dense network of exchanges and epistolary contacts between patrons, musicians and painters who found in him a valid advisor and reliable intermediary. Leafing through his vast correspondence, some of which is still unpublished, we gain access to that cosmopolitan society of erudite men of taste who dealt daily with objects of art, delighted in theatres and concert halls, and frequented internationally renowned artists, composers and opera singers. The Venetian star Faustina Bordoni, her promised husband Hasse, her rival Cuzzoni, and the portraits of ‘Apelle’ Bertoli surface like vivid fragments among the papers of the boundless correspondence of a leading diplomat. / Nel 1729 Giuseppe Riva si stabiliva a Vienna dopo quattordici anni di ininterrotto servizio come inviato estense a Londra. Nella nuova residenza viennese, grazie all’amicizia con il poeta Pietro Metastasio e con il disegnatore e costumista teatrale Daniele Antonio Bertoli, la passione del diplomatico per la musica e le arti trovò terreno fertile nella vivace vita culturale e spettacolare della corte cesarea. Uomo di erudizione raffinata, Riva fu al centro di una fitta rete di scambi e contatti epistolari tra mecenati, musici e pittori che trovarono in lui un valido consulente e un intermediario affidabile. Sfogliando i suoi sterminati carteggi, in parte ancora inediti, si accede a quella società cosmopolita di uomini colti e di gusto che trattavano quotidianamente di oggetti d’arte, si dilettavano nei teatri e nelle sale da concerto, frequentavano artisti, compositori e cantanti d’opera di fama internazionale. La star veneziana Faustina Bordoni, il di lei promesso sposo Hasse, la rivale Cuzzoni, i ritratti di ‘Apelle’ Bertoli affiorano come vividi frammenti tra le carte dell’inesauribile corrispondenza di un diplomatico di primissimo piano.
Bookmarks Related papers MentionsView impact
The essay reconstructs some episodes of the Feast of the Porchetta. A civic event of long history... more The essay reconstructs some episodes of the Feast of the Porchetta. A civic event of long history that, at least from the end of the Sixteenth Century, used different artistic, literary, musical and spectacular typologies to convey the ambitions of the Senatorial aristocracy of Felsina. It was also a highlight of the ephemeral state and allowed Bologna to be assigned its rightful place among the European capitals of the spectacle of the Ancient Regime. An extensive unpublished documentation preserved at the Archivio di Stato di Bologna, including two contracts for the construction of theatres and workshops for the fairs of 1627 and 1702, and an icnography of 1697, testify to an unexpected organizational punctuality.
Bookmarks Related papers MentionsView impact
Bookmarks Related papers MentionsView impact
https://drammaturgia.fupress.net/saggi/saggio.php?id=8274, 2021
Relazione presentata al XXVIII Convegno annuale della Società Italiana di Musicologia (Roma 29-31... more Relazione presentata al XXVIII Convegno annuale della Società Italiana di Musicologia (Roma 29-31 ottobre 2021), prima traccia di un più ampio contributo sulla messa in scena delle opere di Niccolò Jommelli al teatro Malvezzi di Bologna.
https://drammaturgia.fupress.net/saggi/saggio.php?id=8274
Bookmarks Related papers MentionsView impact
Bookmarks Related papers MentionsView impact
Bookmarks Related papers MentionsView impact
Bookmarks Related papers MentionsView impact
The essay reconstructs some episodes of the Feast of the Porchetta. A civic event of long history... more The essay reconstructs some episodes of the Feast of the Porchetta. A civic event of long history that, at least from the end of the Sixteenth Century, used different artistic, literary, musical and spectacular typologies to convey the ambitions of the Senatorial aristocracy of Felsina. It was also a highlight of the ephemeral state and allowed Bologna to be assigned its rightful place among the European capitals of the spectacle of the Ancient Regime. An extensive unpublished documentation preserved at the Archivio di Stato di Bologna, including two contracts for the construction of theatres and workshops for the fairs of 1627 and 1702, and an icnography of 1697, testify to an unexpected organizational punctuality.
Bookmarks Related papers MentionsView impact
During the Lent of the Year 1542 the comedy L’amor costante by Alessandro Piccolomini was staged ... more During the Lent of the Year 1542 the comedy L’amor costante by Alessandro Piccolomini was staged in the convent of the Servi di Maria in Bologna. The performance, quoted in a passage by Girolamo Ruscelli, is still mysterious in many aspects, but it shows that Bologna promptly adopted the most innovative features of the Senese dramaturgy. A kind of «imperial dramaturgy» which, if related to the activity of the academy of the Viridario of Giovanni Filoteo Achillini and of the Circle of Achille Bocchi, as well as with the theater academies of the Affumati and of the Sonnacchiosi, allows us to demonstrate how religious concerns and pro-imperial positions were shared by Siena, Vicenza, Lucca and the most important Bolognese academies of the early sixteenth century.
Bookmarks Related papers MentionsView impact
«Drammaturgia» nuova serie, 2014
In early 1543 the lost play, I Vecchi, a multi-authored drama by the Affumati, was staged in the ... more In early 1543 the lost play, I Vecchi, a multi-authored drama by the Affumati, was staged in the convent of Servi di Maria in Bologna. The reconstruction of that performance is based on a careful study of the little-known contract between Prospero Fontana and the Affumati as well as on rereadings of Matteo Pasi’s important manuscript, Cronaca, and of Ercole Bottrigari’s Mascara. From these documents, the artistic and artisan competence of Fontana as a man of the theatre also emerges. While Fontana’s collaboration with Giorgio Vasari for the Florentine festivals in 1565 is well documented, the proposal being made here – to connect Fontana’s scenography for I Vecchi to Vasari’s for the Aretian Talanta in Venice in 1542 – is innovative.
Nei primi mesi del 1543 venne allestita nel bolognese convento dei Servi di Maria la perduta commedia I vecchi, drammaturgia a più mani degli Affumati. La ricostruzione di quello spettacolo è fondata sull’analisi del poco noto contratto tra il pittore Prospero Fontana e l’accademia felsinea, nonché sulla rilettura della Cronaca manoscritta di Matteo Pasi e della Mascara di Ercole Bottrigari. Dai citati documenti emerge la sapienza artistico-artigianale di Fontana uomo di teatro. Se è nota la sua collaborazione con Giorgio Vasari per le feste fiorentine del 1565, è nuova l’ipotesi di lavoro di mettere in rapporto la scenografia da lui realizzata per i Vecchi con quella impalcata a Venezia dal Vasari per la recita della Talanta aretiniana del 1542.
Bookmarks Related papers MentionsView impact
Conference Presentations by Lorena Vallieri
Il cardinale Gabriele Paleotti Vescovo di Bologna (1566-1591). Convegno di Studi (Bologna, Accade... more Il cardinale Gabriele Paleotti Vescovo di Bologna (1566-1591). Convegno di Studi (Bologna, Accademia delle Scienze, 18-19 novembre 2024)
Bookmarks Related papers MentionsView impact
Uploads
Books by Lorena Vallieri
Papers by Lorena Vallieri
Eredità Culturali is a transdisciplinary project designed by the SAGAS Department (University of Florence) to study, manage and enhance the historical, artistic, cultural and environmental heritage in the Florentine area. The main objective is to create a flexible and open access web platform connected to a georeferenced information system that restores the cultural polyphony of the city. In the first stage, as shown in this paper, four digital archives relating to four different disciplines were added to the system. They consist in the historical cartographies and photographic funds referring to the Duke of Abruzzi explorations in Asia and Africa in the 19th-20th centuries (geography); the archaeological evidence on the Roman aqueduct in Florence (archaeology); the spaces of Florentine entertainment as part of the historical and cultural heritage of the city (history of spectacle); the actors and places in the history of florentine publishing (history of publishing).
https://drammaturgia.fupress.net/saggi/saggio.php?id=8274
Nei primi mesi del 1543 venne allestita nel bolognese convento dei Servi di Maria la perduta commedia I vecchi, drammaturgia a più mani degli Affumati. La ricostruzione di quello spettacolo è fondata sull’analisi del poco noto contratto tra il pittore Prospero Fontana e l’accademia felsinea, nonché sulla rilettura della Cronaca manoscritta di Matteo Pasi e della Mascara di Ercole Bottrigari. Dai citati documenti emerge la sapienza artistico-artigianale di Fontana uomo di teatro. Se è nota la sua collaborazione con Giorgio Vasari per le feste fiorentine del 1565, è nuova l’ipotesi di lavoro di mettere in rapporto la scenografia da lui realizzata per i Vecchi con quella impalcata a Venezia dal Vasari per la recita della Talanta aretiniana del 1542.
Conference Presentations by Lorena Vallieri
Eredità Culturali is a transdisciplinary project designed by the SAGAS Department (University of Florence) to study, manage and enhance the historical, artistic, cultural and environmental heritage in the Florentine area. The main objective is to create a flexible and open access web platform connected to a georeferenced information system that restores the cultural polyphony of the city. In the first stage, as shown in this paper, four digital archives relating to four different disciplines were added to the system. They consist in the historical cartographies and photographic funds referring to the Duke of Abruzzi explorations in Asia and Africa in the 19th-20th centuries (geography); the archaeological evidence on the Roman aqueduct in Florence (archaeology); the spaces of Florentine entertainment as part of the historical and cultural heritage of the city (history of spectacle); the actors and places in the history of florentine publishing (history of publishing).
https://drammaturgia.fupress.net/saggi/saggio.php?id=8274
Nei primi mesi del 1543 venne allestita nel bolognese convento dei Servi di Maria la perduta commedia I vecchi, drammaturgia a più mani degli Affumati. La ricostruzione di quello spettacolo è fondata sull’analisi del poco noto contratto tra il pittore Prospero Fontana e l’accademia felsinea, nonché sulla rilettura della Cronaca manoscritta di Matteo Pasi e della Mascara di Ercole Bottrigari. Dai citati documenti emerge la sapienza artistico-artigianale di Fontana uomo di teatro. Se è nota la sua collaborazione con Giorgio Vasari per le feste fiorentine del 1565, è nuova l’ipotesi di lavoro di mettere in rapporto la scenografia da lui realizzata per i Vecchi con quella impalcata a Venezia dal Vasari per la recita della Talanta aretiniana del 1542.
dello spettacolo Workshop internazionale nell’ambito del progetto PRIN 2022 "Survey and digitization of spectacle sources. Identity patterns and socio-cultural exchanges in the migration of Italian artists to the United States (1850-1930)" (Bergano, 5 luglio 2024)
Firenze, 8-9 novembre 2023
Firenze, 6-11 giugno 2023
(Firenze, Biblioteca Marucelliana, 6 giugno 2023).
(Mercoledì 10 maggio 2023, ore 15 - Dottorato in Studi Storici)
(Giovedì 20 aprile, ore 15 - Dottorato in Storia delle Arti e dello Spettacolo)
“Digital Humanities, patrimonio culturale e applicazioni geostoriche”
(Roma, 5-7 dicembre 2022)
L’intervento intende presentare il progetto transdisciplinare promosso e finanziato dal Dipartimento SAGAS dell’Università di Firenze e dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Firenze con l’obiettivo di disegnare e realizzare un sistema informativo georeferenziato che renda conto della polifonia culturale del territorio attraverso una piattaforma web flessibile e ad accesso aperto collegata a un sistema informativo georeferenziato in cui far convergere le banche dati che verranno elaborate dai soggetti coinvolti nel progetto. Attualmente sono in via di implementazione le banche dati riguardanti i seguenti temi:
1) le cartografie storiche e degli archivi fotografici di interesse geografico di proprietà del Dipartimento, riferiti alle esplorazioni condotte dal Duca degli Abruzzi in Asia e in Africa tra la fine dell'Ottocento e l'inizio del Novecento;
2) le testimonianze archeologiche nella piana fiorentina, con particolare attenzione all'acquedotto romano e all'antico sistema viario che attraversava l’attuale provincia di Firenze;
3) gli spazi dello spettacolo fiorentino come parte importante del patrimonio storico e culturale della città;
4) gli attori e i luoghi della storia dell'editoria fiorentina, analizzati con particolare attenzione alle attività svolte da case editrici maggiori e minori, oltre che da istituzioni culturali e musei.
È inoltre già previsto l’inserimento di ulteriori banche dati riguardanti altre eredità culturali del patrimonio regionale toscano. Il carattere innovativo del progetto consiste nell’ampia condivisione delle metodologie su cui si basa la ricerca e nell'integrare l'indagine analitica con modalità originali di divulgazione presso un pubblico il più ampio possibile. In quest’ottica, si è rivelata fondamentale la costituzione di un ambiente georeferenziato che consente la connessione e la fruizione di un patrimonio culturale di eccezionale rilevanza nella sua articolata varietà.