Ph. Pergola, G. Castiglia, E. E. Kas Hanna, I. Martinetto, J.-A. Segura eds., Perchement et Réalités Fortifiées en Méditerranée et en Europe, Vème-Xème Siècles Fortified Hilltop Settlements in the Mediterranean and in Europe (5th-10th centuries), 2023
Abitare e produrre tra pianura e alture nell'Apulia tardoantica L'Apulia, cioè il comparto centro... more Abitare e produrre tra pianura e alture nell'Apulia tardoantica L'Apulia, cioè il comparto centro-settentrionale della provincia Apulia et Calabria, visse in età tardoantica, come le ricerche archeologiche degli ultimi decenni hanno dimostrato 1 , una fase di relativa prosperità, rappresentando uno degli esempi più significativi di quello che è stato definito il 'sistema agrario tardoantico' 2 , modello economico dotato di una sua razionalità, che aveva nella grande proprietà terriera, sia quella aristocratica, sia quella imperiale ed ecclesiastica, unitaria non tanto sotto il profilo topografico quanto sul piano gestionale, e nella produzione estensiva, prevalentemente cerealicola, alcuni dei suoi caratteri peculiari. Le ricerche di archeologia globale dei paesaggi 3 hanno disegnato un quadro molto più articolato di quello che si potesse ritenere, dimostrando la coesistenza, per quel che riguarda gli assetti insediativi, proprietari e produttivi, sia dei piccoli edifici rurali accanto alle grandi ville e ai vici, sia di estesi fundi unitari accanto a una molteplicità di appezzamenti, tipica delle massae fundorum 4 , sia, infine, delle produzioni agricole specializzate, oli-vitivinicole, accanto alla cerealicoltura estensiva e alla pratica ancora attiva del grande allevamento transumante. Anche l'idea tradizionale della contrapposizione cittàcampagna è da tempo alle nostre spalle, sostituita nel caso pugliese (come in altri territori) da un quadro sempre meglio definito di processi di ruralizzazione
Bookmarks Related papers MentionsView impact
Uploads
Papers by Pasquale Favia
sources of information, to produce a comprehensive and integrated study of the ancient landscapes.
Il contributo Favia-Giuliani affronta il tema delle nuove fondazioni (città-castra-casali) nella Puglia settentrionale medievali
sources of information, to produce a comprehensive and integrated study of the ancient landscapes.
Il contributo Favia-Giuliani affronta il tema delle nuove fondazioni (città-castra-casali) nella Puglia settentrionale medievali
The use of Digital Terrain Models in a hilly area has been crucial to analyze the influence of geo-morphological contexts on the genesis and development of settlements, in a strategically important region for Italy's Middle Ages.
A single and cumulative Viewshed analysis has been applied, to figure out if and how these settlements could visually control each other, the surroundings and the communication routes in the area.
By means of a Cost Surface Analysis, some Site Catchment Areas and possible Least Cost Paths between some of these settlements have been generated. Results are included in a much wider perspective of research, which features archaeological, historical and bibliographical sources, for a comprehensive and integrated study of ancient landscapes.
The norman keep in Montecorvino (originally part of a more complex castle) is still standing today for 24 metres in height and 3 floors (originally 4).
Images have been captured making several flight circles at different altitudes around the structure, with camera pointing to the ground at a 45 degree angle. A very high (around 85%, side and frontal) overlap between images has been applied.
A sparse point cloud, densified point cloud and a textured mesh have been generated through software processing.
The generated 3D model has been uploaded in Sketchfab (an online 3D and VR model viewer) and integrated with historical and archaeological annotations about the structure of the keep.
It is published at the following link: https://skfb.ly/68QJU
I lavori saranno introdotti dal coordinatore del progetto, Victor Rivera Magos (Università della Basilicata), e dal presidente dell’Associazione, Francesco Violante (Università di Foggia) e vedranno il saluto del Sindaco di Barletta, Pasquale Cascella, delle soprintendenti Simonetta Bonomi (Direttrice della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio province di Barletta Andria Trani e Foggia) e Maria Carolina Nardella (Direttrice della Soprintendenza Archivistica e Bibliografica della Puglia e della Basilicata) e di mons. Angelo Dipasquale, Arciprete del Capitolo Cattedrale di Barletta. Durante la giornata interverranno numerosi docenti e ricercatori delle Università di Bari, Foggia, e del Salento che introdurranno e discuteranno con i borsisti delle ricerche concluse.
I vincitori borsisti che presenteranno i loro lavori sono Valentina Campanella (Università di Bari), Stefania Castellana (Università del Salento), Ruggero Lombardi (Università di Bari), Marco Antonio Siciliani (Università di Bari), Vincenzo Valenzano (Università di Foggia) e i progetti presentati riguardano il patrimonio della Biblioteca comunale, gli scavi di via Vitrani a Barletta, quelli del sottosuolo della Cattedrale di Santa Maria Maggiore, il coro ligneo della chiesa di Sant’Andrea a Barletta e il codice pergamenaceo della basilica del Santo Sepolcro di Barletta.
La giornata di lavori si chiuderà, nella serata a partire dalle ore 19.00, con la cerimonia di intitolazione della sala studio “Giulio Regeni” nella Biblioteca comunale e l'apposizione di una targa, in seguito a decisione assunta dalla Giunta comunale (D.G. n. 178 del 31/08/2017) e la successiva proiezione del docufilm di Carlo Bonini e Giuliano Foschini “Nove giorni al Cairo”, cui seguirà il dibattito con l’Autore e giornalista de “la Repubblica” Giuliano Foschini.
Per tutta la giornata, una delegazione di Amnesty International sarà presente presso i locali del Castello con banchetti, materiale informativo e materiale della campagna Verità per Giulio Regeni.
Presenteranno il testo, alla presenza degli Autori e dei Curatori, la prof.ssa Pina Belli D’Elia, storica dell’arte dell’Università di Bari, il prof. Angelo Massafra, storico modernista dell’Università di Bari, e Italo Muntoni, archeologo della Soprintendenza per i Beni archeologici della Puglia. La serata sarà coordinata da Sergio Chiaffarata, Presidente dell’Associazione del Centro di Studi Normanno-Svevi e sarà introdotta dai saluti di Pasquale Cascella, Sindaco di Barletta, e di Pasquale Cordasco, Direttore del Centro di Studi Normanno-Svevi di Bari.
Il libro costituisce il punto di approdo dell’omonimo progetto di ricerca promosso dall’Associazione del Centro di Studi Normanno-Svevi tra il 2014 e il 2015, e si pone come il necessario aggiornamento storiografico delle conoscenze sulla storia di Barletta in ambito storico, artistico, archeologico. A lungo centro economico e culturale di rilevanza euromediterranea, della città ofantina nei contributi si evidenzia la proiezione mediterranea, fortemente ancorata, tuttavia, al retroterra produttivo di un territorio complesso e pluristratificato quale quello della Valle dell’Ofanto e del Tavoliere meridionale, del quale Barletta, anche grazie alla sua funzione portuale, è stata certamente polo di attrazione principale per lungo tempo. Questo volume si pone come modello per successive analoghe indagini inter- e multidisciplinari sulle città del territorio, fondamentali non solo per favorire l’avanzare delle conoscenze in ambito scientifico, ma anche per offrire supporto alla progettazione complessa attuata dalle Amministrazioni locali.
“Si tratta del lavoro di due anni - dice Sergio Chiaffarata - portato avanti da un gruppo di ricerca importante, composto da alcuni dei più autorevoli studiosi pugliesi che sono tornati a riflettere sulla storia della città, provando ad offrire una sintesi tematica e nuove proposte di riflessione. Un lavoro che viene messo a disposizione della città e di chiunque vorrà studiarla ancora nel futuro, sapendo che potrà disporre di una sintesi scientifica aggiornata”.
Nelle giornate di studio sono confluiti gli esiti di una ricerca condotta per alcuni anni da un gruppo di giovani archeologi delle Università di Roma Tor Vergata, di Roma Tre e del Pontificio Istituto di Archeologia cristiana, coordinati da Alessandra Molinari, Riccardo Santangeli Valenzani e Lucrezia Spera, ricerca rivolta alla raccolta complessiva dei markers di produzione emersi dalle indagini archeologiche negli spazi intra muros e nell’area suburbana entro i limiti del quarto-quinto miglio; le schede analitiche dei contesti e degli indicatori compongono una Banca Dati, resa fruibile nella versione del CD-Rom allegato e correlata ad un GIS, ma sono anche alla base di alcuni studi che propongono quadri di insieme storico-interpretativi elaborati su base temporale progressiva.
I contributi sono raggruppati in tre prevalenti ambiti di approfondimento, non prescindendo, come base di partenza, dalle sintesi sugli assetti produttivi di Roma antica: I) Le evidenze di attività produttive dai grandi cantieri di scavo degli anni recenti (Crypta Balbi, Fori imperiali, Athaeneum e complessi sulla via Flaminia nell’area di piazza Venezia – scavi metro C, Basilica hilariana del Celio, villa dei Quintili); II) Relazioni riepilogative sugli specifici settori della produzione (produzione monetaria, vetraria, tessile, metallurgica e orafa, edilizia e dei cantieri di pittori, musivari e marmorarii, epigrafica, anche con l’apporto dell’archeolozoologia e dell’antropologia fisica); III) Quadri di insieme regionali e sub-regionali della penisola italiana (Italia settentrionale, centrale e meridionale) e europei (Francia, Inghilterra, Svizzera, Spagna), utili per riflessioni comparative, sia nelle restituzioni degli apparati economici e sociali, sia per valutazioni di ordine metodologico.
Qui trovate info utili per partecipare!
Montecorvino è un centro urbano fondato nell'XI sec. dai Bizantini sui monti Dauni, nei pressi di Lucera; viene abbandonato intorno al XV sec. Il paesaggio attuale è ancora dominato dalla torre dell'insediamento, punto centrale dell'area castrale; a E si conserva la cattedrale.
La Cattedra di Archeologia Medievale dell'Università degli Studi di Foggia ha avviato una serie di campagne di scavo annuali dal 2008; le ricerche hanno portato in particolare a definire l'articolazione dell'area castrale, ad indagare parte dell'abitato, ad individuare il palazzo episcopale e il cimitero bizantino-normanno nei pressi della cattedrale.
Nel 2019 le indagini si focalizzeranno su un settore della cinta muraria del centro urbano (lato Sud), sull'area di abitato delimitata dal fossato del polo castrale, sull'area adiacente alla cattedrale verso Nord.
THE CONFERENCE WILL BE HELD ONLINE ON GOOGLE MEET PLATFORM
IF ANYONE IS INTERESTED, PLEASE WRITE TO difesamilitare.bizantina@gmail.com
IN ORDER TO SIGN UP AND GET THE PRIVILEGES WHICH WILL ALLOW YOU TO TAK PART IN THE CONFERNCE SEANCES