I capitoli che compongono il presente volume rappresentano
sei significative incursioni nel varie... more I capitoli che compongono il presente volume rappresentano sei significative incursioni nel variegato arcipelago dell’opera di Freud, all’interno del suo laboratorio speculativo o, per dirla ancora con una metafora, sei passi nel “mistero” della psicoanalisi. Il filo di Arianna che consente ai due autori di penetrare e orientarsi nel problematico territorio del pensiero freudiano è costituito dal ripensamento critico di tre concetti chiave della teoria psicoanalitica: civiltà, coscienza morale e padre, con il precipuo intento di ricostruire, dall’interno degli stessi testi freudiani, il rapporto tra il pensiero di Freud e le sue fonti filosofiche. Centrale è in questa originale rilettura, la controversa questione dell’influenza che la tradizione filosofica avrebbe esercitato nella genesi di alcuni concetti essenziali della psicoanalisi. Di grande interesse è, peraltro, la discussione sulla “dissolvenza” del Super-io nella prospettiva della neuroetica, che lascia comunque aperte le questioni inerenti le deliberazioni etiche e le scelte morali. (dalla Prefazione di Pio Colonnello)
Freud è stato davvero un attento lettore di Nietzsche? Nutriva davvero particolare interesse per ... more Freud è stato davvero un attento lettore di Nietzsche? Nutriva davvero particolare interesse per le concettualizzazioni filosofiche nietzscheane? Il binomio Nietzsche-Freud è davvero così strettamente e naturalmente intrecciato come molta filosofia della seconda metà del Novecento ha sostenuto? Il volume tenta una ricostruzione del confronto Nietzsche-Freud a partire dai luoghi in cui questo ha avuto origine, le riunioni del mercoledì in casa Freud, per poi passare in rassegna il luogo comune della analogia Freud-Nietzsche nella storiografia filosofica e non filosofica. Infine, l'autore arriva a sostenere che, nonostante le molteplici assonanze ancora rinvenibili tra filosofia nietzscheana e psicoanalisi freudiana, rimangono tuttavia irrisolvibili incompatibilità sul piano etico che potrebbero addirittura condurre a interpretare il rapporto tra i due autori nei termini di una disgiunzione esclusiva: Freud o Nietzsche.
La galassia filosofica freudiana indaga un aspetto specifico della storiografia riguardante i rap... more La galassia filosofica freudiana indaga un aspetto specifico della storiografia riguardante i rapporti tra psicoanalisi freudiana e filosofia, cioè il nesso e l’eventuale debito della teoria psicoanalitica nei confronti delle tradizioni filosofiche, spostando l’asse di baricentro delle fonti dalla linea schopenhaueriano-nietzscheana a quella kantiana. Questo spostamento risponde ad una finalità ulteriore, – adombrata nel sottotitolo del volume Freud e i filosofi alla luce della eredità morale kantiana –, del percorso storiografico e storico-ricostruttivo, ovvero, sottolineare l’aspetto filosoficamente rilevante della teoria freudiana della moralità, intorno all’operazione di internalizzazione della coscienza morale come struttura costitutiva della soggettività moderna.
È quindi alla riflessione morale che l’autore attribuisce il compito e la possibilità di una riappropriazione filosofica, ancora efficace e feconda, di contenuti e tracce del pensiero freudiano e, al contempo, è alla dimensione etica del pensiero freudiano che viene riconosciuta effettiva e peculiare valenza filosofica (dalla Prefazione di Ines Crispini).
In spite of the philosophical and not-philosophical historiography that is aiming to support the ... more In spite of the philosophical and not-philosophical historiography that is aiming to support the thesis of a close link between Nietzsche's works and Freudian psychoanalysis, such a conception seems quite problematic. Historically, a direct and deep Freudian reading of Nietzschean texts appears extremely doubtful, also considering the ethical implications of both authors. The different attitude of Freud and Nietzsche towards the cultural phenomenon of David Strauss and, in particular, his writing The Old and the New Faith, could provide a paradigmatic case to highlight the problematic nature of that relationship. We could find interesting to compare the different approach, Nietzschean and Freudian, to the work of Strauss, paradoxically revealing the incredible similarities and, at the same time, the equally radical differences between these two thinkers. Both Nietzsche and Freud found in Strauss a useful tool to focus their atheism, giving the first impression of a convergent reading. Later, their approaches take completely divergent paths: Nietzsche, from the First Untimely Meditation on, will always interpret a certain way of understanding atheism as a more or less disguised manifestation of ascetic ideals, while Freud, defining the psychoanalysts as 'lay pastors of souls', will go more and more in the direction of a religiosity of science, absolutely comparable to what is described in Genealogy. It could therefore be argued that the First Untimely Meditation can also be interpreted as a criticism ante litteram against Freud, 'untimely' because it comes before the time; while the works of Freud's maturity may be interpreted as a criticism of the ethical Nietzschean perspectivism, starting from the tradition of Enlightenment and Positivism, then representing an 'untimely' position, but in the sense of coming with delay after the time.
Abstract
Il presente contributo intende avanzare una proposta di lettura riguardante il rapporto ... more Abstract Il presente contributo intende avanzare una proposta di lettura riguardante il rapporto Freud-Nietzsche. Pur tenendo presente la vasta letteratura sull’argomento, generalmente orientata ad avvicinare questi due autori, il contribuito intende invece evidenziare la radicale differenza di prospettive etico-politiche. Dopo una breve introduzione (I) fornirò una descrizione generale del concetto di gerarchia (Rangordung) in Nietzsche, cercando di evidenziarne il valore etico-politico. Successivamente (II) dedicherò alcune considerazioni ai principi etico-politici sottesi nelle opere freudiane. Nell’ultima parte (III), tenterò di dimostrare questa interpretazione divergente dei due autori attraverso la lettura di alcuni passaggi freudiani tratti dai suoi lavori più filosofici, in cui Freud si mostra critico nei confronti di Nietzsche e di qualsiasi ordinamento gerarchico.
Abstract (english) The purpose of this paper is to give an interpretation of the relationship Freud- Nietzsche. This account aims at outlining the radical difference between ethical and political perspectives of these two authors, whereas a vast literature rather tends to highlight instead the similarities between the two. After a brief introduction (I), I will describe Nietzsche’s concept of Rangordnung, emphasizing its ethical and political value. Subsequently (II), I will dedicate some in-depth considerations to the implicit ethical and political principles in Freud’s works. In the last part (III), I will substantiate this interpretation of Freud and Nietzsche as antithetical authors by a close reading of some Freudian philosophical works, where Freud criticizes Nietzsche and all hierarchical orders.
I capitoli che compongono il presente volume rappresentano
sei significative incursioni nel varie... more I capitoli che compongono il presente volume rappresentano sei significative incursioni nel variegato arcipelago dell’opera di Freud, all’interno del suo laboratorio speculativo o, per dirla ancora con una metafora, sei passi nel “mistero” della psicoanalisi. Il filo di Arianna che consente ai due autori di penetrare e orientarsi nel problematico territorio del pensiero freudiano è costituito dal ripensamento critico di tre concetti chiave della teoria psicoanalitica: civiltà, coscienza morale e padre, con il precipuo intento di ricostruire, dall’interno degli stessi testi freudiani, il rapporto tra il pensiero di Freud e le sue fonti filosofiche. Centrale è in questa originale rilettura, la controversa questione dell’influenza che la tradizione filosofica avrebbe esercitato nella genesi di alcuni concetti essenziali della psicoanalisi. Di grande interesse è, peraltro, la discussione sulla “dissolvenza” del Super-io nella prospettiva della neuroetica, che lascia comunque aperte le questioni inerenti le deliberazioni etiche e le scelte morali. (dalla Prefazione di Pio Colonnello)
Freud è stato davvero un attento lettore di Nietzsche? Nutriva davvero particolare interesse per ... more Freud è stato davvero un attento lettore di Nietzsche? Nutriva davvero particolare interesse per le concettualizzazioni filosofiche nietzscheane? Il binomio Nietzsche-Freud è davvero così strettamente e naturalmente intrecciato come molta filosofia della seconda metà del Novecento ha sostenuto? Il volume tenta una ricostruzione del confronto Nietzsche-Freud a partire dai luoghi in cui questo ha avuto origine, le riunioni del mercoledì in casa Freud, per poi passare in rassegna il luogo comune della analogia Freud-Nietzsche nella storiografia filosofica e non filosofica. Infine, l'autore arriva a sostenere che, nonostante le molteplici assonanze ancora rinvenibili tra filosofia nietzscheana e psicoanalisi freudiana, rimangono tuttavia irrisolvibili incompatibilità sul piano etico che potrebbero addirittura condurre a interpretare il rapporto tra i due autori nei termini di una disgiunzione esclusiva: Freud o Nietzsche.
La galassia filosofica freudiana indaga un aspetto specifico della storiografia riguardante i rap... more La galassia filosofica freudiana indaga un aspetto specifico della storiografia riguardante i rapporti tra psicoanalisi freudiana e filosofia, cioè il nesso e l’eventuale debito della teoria psicoanalitica nei confronti delle tradizioni filosofiche, spostando l’asse di baricentro delle fonti dalla linea schopenhaueriano-nietzscheana a quella kantiana. Questo spostamento risponde ad una finalità ulteriore, – adombrata nel sottotitolo del volume Freud e i filosofi alla luce della eredità morale kantiana –, del percorso storiografico e storico-ricostruttivo, ovvero, sottolineare l’aspetto filosoficamente rilevante della teoria freudiana della moralità, intorno all’operazione di internalizzazione della coscienza morale come struttura costitutiva della soggettività moderna.
È quindi alla riflessione morale che l’autore attribuisce il compito e la possibilità di una riappropriazione filosofica, ancora efficace e feconda, di contenuti e tracce del pensiero freudiano e, al contempo, è alla dimensione etica del pensiero freudiano che viene riconosciuta effettiva e peculiare valenza filosofica (dalla Prefazione di Ines Crispini).
In spite of the philosophical and not-philosophical historiography that is aiming to support the ... more In spite of the philosophical and not-philosophical historiography that is aiming to support the thesis of a close link between Nietzsche's works and Freudian psychoanalysis, such a conception seems quite problematic. Historically, a direct and deep Freudian reading of Nietzschean texts appears extremely doubtful, also considering the ethical implications of both authors. The different attitude of Freud and Nietzsche towards the cultural phenomenon of David Strauss and, in particular, his writing The Old and the New Faith, could provide a paradigmatic case to highlight the problematic nature of that relationship. We could find interesting to compare the different approach, Nietzschean and Freudian, to the work of Strauss, paradoxically revealing the incredible similarities and, at the same time, the equally radical differences between these two thinkers. Both Nietzsche and Freud found in Strauss a useful tool to focus their atheism, giving the first impression of a convergent reading. Later, their approaches take completely divergent paths: Nietzsche, from the First Untimely Meditation on, will always interpret a certain way of understanding atheism as a more or less disguised manifestation of ascetic ideals, while Freud, defining the psychoanalysts as 'lay pastors of souls', will go more and more in the direction of a religiosity of science, absolutely comparable to what is described in Genealogy. It could therefore be argued that the First Untimely Meditation can also be interpreted as a criticism ante litteram against Freud, 'untimely' because it comes before the time; while the works of Freud's maturity may be interpreted as a criticism of the ethical Nietzschean perspectivism, starting from the tradition of Enlightenment and Positivism, then representing an 'untimely' position, but in the sense of coming with delay after the time.
Abstract
Il presente contributo intende avanzare una proposta di lettura riguardante il rapporto ... more Abstract Il presente contributo intende avanzare una proposta di lettura riguardante il rapporto Freud-Nietzsche. Pur tenendo presente la vasta letteratura sull’argomento, generalmente orientata ad avvicinare questi due autori, il contribuito intende invece evidenziare la radicale differenza di prospettive etico-politiche. Dopo una breve introduzione (I) fornirò una descrizione generale del concetto di gerarchia (Rangordung) in Nietzsche, cercando di evidenziarne il valore etico-politico. Successivamente (II) dedicherò alcune considerazioni ai principi etico-politici sottesi nelle opere freudiane. Nell’ultima parte (III), tenterò di dimostrare questa interpretazione divergente dei due autori attraverso la lettura di alcuni passaggi freudiani tratti dai suoi lavori più filosofici, in cui Freud si mostra critico nei confronti di Nietzsche e di qualsiasi ordinamento gerarchico.
Abstract (english) The purpose of this paper is to give an interpretation of the relationship Freud- Nietzsche. This account aims at outlining the radical difference between ethical and political perspectives of these two authors, whereas a vast literature rather tends to highlight instead the similarities between the two. After a brief introduction (I), I will describe Nietzsche’s concept of Rangordnung, emphasizing its ethical and political value. Subsequently (II), I will dedicate some in-depth considerations to the implicit ethical and political principles in Freud’s works. In the last part (III), I will substantiate this interpretation of Freud and Nietzsche as antithetical authors by a close reading of some Freudian philosophical works, where Freud criticizes Nietzsche and all hierarchical orders.
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sei significative incursioni nel variegato arcipelago dell’opera di Freud,
all’interno del suo laboratorio speculativo o, per dirla ancora
con una metafora, sei passi nel “mistero” della psicoanalisi.
Il filo di Arianna che consente ai due autori di penetrare e orientarsi
nel problematico territorio del pensiero freudiano è costituito
dal ripensamento critico di tre concetti chiave della teoria psicoanalitica:
civiltà, coscienza morale e padre, con il precipuo intento di ricostruire,
dall’interno degli stessi testi freudiani, il rapporto tra il pensiero di Freud
e le sue fonti filosofiche. Centrale è in questa originale rilettura,
la controversa questione dell’influenza che la tradizione filosofica
avrebbe esercitato nella genesi di alcuni concetti essenziali
della psicoanalisi. Di grande interesse è, peraltro, la discussione
sulla “dissolvenza” del Super-io nella prospettiva della neuroetica,
che lascia comunque aperte le questioni inerenti le deliberazioni etiche
e le scelte morali. (dalla Prefazione di Pio Colonnello)
È quindi alla riflessione morale che l’autore attribuisce il compito e la possibilità di una riappropriazione filosofica, ancora efficace e feconda, di contenuti e tracce del pensiero freudiano e, al contempo, è alla dimensione etica del pensiero freudiano che viene riconosciuta effettiva e peculiare valenza filosofica (dalla Prefazione di Ines Crispini).
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Il presente contributo intende avanzare una proposta di lettura riguardante il rapporto Freud-Nietzsche. Pur tenendo presente la vasta letteratura sull’argomento, generalmente orientata ad avvicinare questi due autori, il contribuito intende invece evidenziare la radicale differenza di prospettive etico-politiche. Dopo una breve introduzione (I) fornirò una descrizione generale del concetto di gerarchia (Rangordung) in Nietzsche, cercando di evidenziarne il valore etico-politico. Successivamente (II) dedicherò alcune considerazioni ai principi etico-politici sottesi nelle opere freudiane. Nell’ultima parte (III), tenterò di dimostrare questa interpretazione divergente dei due autori attraverso la lettura di alcuni passaggi freudiani tratti dai suoi lavori più filosofici, in cui Freud si mostra critico nei confronti di Nietzsche e di qualsiasi ordinamento gerarchico.
Abstract (english)
The purpose of this paper is to give an interpretation of the relationship Freud- Nietzsche. This account aims at outlining the radical difference between ethical and political perspectives of these two authors, whereas a vast literature rather tends to highlight instead the similarities between the two. After a brief introduction (I), I will describe Nietzsche’s concept of Rangordnung, emphasizing its ethical and political value. Subsequently (II), I will dedicate some in-depth considerations to the implicit ethical and political principles in Freud’s works. In the last part (III), I will substantiate this interpretation of Freud and Nietzsche as antithetical authors by a close reading of some Freudian philosophical works, where Freud criticizes Nietzsche and all hierarchical orders.
sei significative incursioni nel variegato arcipelago dell’opera di Freud,
all’interno del suo laboratorio speculativo o, per dirla ancora
con una metafora, sei passi nel “mistero” della psicoanalisi.
Il filo di Arianna che consente ai due autori di penetrare e orientarsi
nel problematico territorio del pensiero freudiano è costituito
dal ripensamento critico di tre concetti chiave della teoria psicoanalitica:
civiltà, coscienza morale e padre, con il precipuo intento di ricostruire,
dall’interno degli stessi testi freudiani, il rapporto tra il pensiero di Freud
e le sue fonti filosofiche. Centrale è in questa originale rilettura,
la controversa questione dell’influenza che la tradizione filosofica
avrebbe esercitato nella genesi di alcuni concetti essenziali
della psicoanalisi. Di grande interesse è, peraltro, la discussione
sulla “dissolvenza” del Super-io nella prospettiva della neuroetica,
che lascia comunque aperte le questioni inerenti le deliberazioni etiche
e le scelte morali. (dalla Prefazione di Pio Colonnello)
È quindi alla riflessione morale che l’autore attribuisce il compito e la possibilità di una riappropriazione filosofica, ancora efficace e feconda, di contenuti e tracce del pensiero freudiano e, al contempo, è alla dimensione etica del pensiero freudiano che viene riconosciuta effettiva e peculiare valenza filosofica (dalla Prefazione di Ines Crispini).
Il presente contributo intende avanzare una proposta di lettura riguardante il rapporto Freud-Nietzsche. Pur tenendo presente la vasta letteratura sull’argomento, generalmente orientata ad avvicinare questi due autori, il contribuito intende invece evidenziare la radicale differenza di prospettive etico-politiche. Dopo una breve introduzione (I) fornirò una descrizione generale del concetto di gerarchia (Rangordung) in Nietzsche, cercando di evidenziarne il valore etico-politico. Successivamente (II) dedicherò alcune considerazioni ai principi etico-politici sottesi nelle opere freudiane. Nell’ultima parte (III), tenterò di dimostrare questa interpretazione divergente dei due autori attraverso la lettura di alcuni passaggi freudiani tratti dai suoi lavori più filosofici, in cui Freud si mostra critico nei confronti di Nietzsche e di qualsiasi ordinamento gerarchico.
Abstract (english)
The purpose of this paper is to give an interpretation of the relationship Freud- Nietzsche. This account aims at outlining the radical difference between ethical and political perspectives of these two authors, whereas a vast literature rather tends to highlight instead the similarities between the two. After a brief introduction (I), I will describe Nietzsche’s concept of Rangordnung, emphasizing its ethical and political value. Subsequently (II), I will dedicate some in-depth considerations to the implicit ethical and political principles in Freud’s works. In the last part (III), I will substantiate this interpretation of Freud and Nietzsche as antithetical authors by a close reading of some Freudian philosophical works, where Freud criticizes Nietzsche and all hierarchical orders.