The book studies the history of the canons of Saint Anthony the Abbot, starting by the arrival of the hermit’s relics in the Dauphine (France) in 1070: originally ascetic in Thebaide, who lived between III and IV century, Anthony becomes...
moreThe book studies the history of the canons of Saint Anthony the Abbot, starting by the arrival of the hermit’s relics in the Dauphine (France) in 1070: originally ascetic in Thebaide, who lived between III and IV century, Anthony becomes the patron saint of a lay confraternity which developed into a powerful order that spread all over Europe at the end of XII century. The Antonites have relief and hospital activities, devoting themselves to the therapy of the ignis sacer or “Saint Anthony fire”: this disease appears in France at the same time the relics arrived and its causes were unknown during the Middle Ages. New legends replace soon the official biography of the saint written by Athanasius during the IV century: the saint’s figure is gradually modified and re-moulded, and the severe hermit becomes, in Western Christianity, a saint invoked during epidemic, both trickster and vindictive, close to the animals and often flanked by a pig; a saint who protects by the fire, metaphoric and real, and with the fire revenges and punishes. The volume not only traces a short reconstruction of the Antonites history, based essentially upon a sixteenth century source (the Antonianae historiae compendium) and studied until the dissolution of the order, before the French Revolution, but aims to develop a social and economic history of a religious order and its economical revenues the privilege of collecting alms and pigs breeding – , the history of saint and his western cult, the history of a disease and its therapy. An important part of this research is devoted to the medical aspects tied with the Antonites history: not only the nosology of Saint Anthony fire, studied with the help of the chronicles and medical treatises, but also the therapies provided in the hospital of the order, themes that received only a little attention form the historiographers. The research uses different typologies of sources, ranging from the pilgrims’ diary to the chronicles, and the tales, and suggest some hypothesis over the contemporary perceptions of the canons. The Antonites were appreciated for their relief activities, but often criticized as corrupted, eager and deceiver because of their wealth and the protection of the Pope.
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Il volume ricostruisce le vicende dell’ordine dei canonici regolari di sant’Antonio Abate prendendo le mosse dall’arrivo delle reliquie del santo eremita nel Delfinato francese nel 1070: da asceta della Tebaide, vissuto tra il III e il IV secolo, Antonio diventa il patrono di una congregazione di laici, trasformatasi alla fine del XIII secolo in un potente ordine diffuso capillarmente in tutta Europa. Gli antoniani svolgono compiti assistenziali e ospedalieri, dedicandosi quasi esclusivamente alla cura di una malattia, l’ignis sacer o “fuoco di sant’Antonio”, che si manifesta in Francia in singolare coincidenza con l’arrivo delle reliquie e le cui cause sono, per tutto il Medioevo, sconosciute. Ben presto, alla biografia ufficiale del santo, scritta da Atanasio nel IV secolo, si sovrappongono nuove narrazioni e leggende: l’immagine dell’asceta viene progressivamente riplasmata e il severo eremita diventa, nell’Occidente cristiano, un santo da invocare durante le epidemie, insieme burlone e vendicativo, vicino agli animali e spesso affiancato al maiale, un santo che protegge dal fuoco, metaforico e reale, e insieme, con il fuoco vendica e punisce. Senza prescindere dalle principali vicende antoniane, ricostruite in gran parte grazie a una fonte cinquecentesca, l’Antonianae historiae compendium, e seguite fino allo scioglimento dell’ordine prima della Rivoluzione Francese, lo studio si configura come storia sociale ed economica di un ordine e delle sue risorse economiche – dal privilegio di questua all’allevamento dei maiali – storia di un santo e del suo culto, e, infine, storia di una malattia e delle sue terapie. Una significativa parte della ricerca è dedicata agli aspetti medici: la sintomatologia del “fuoco di sant’Antonio”, ricostruita attraverso testi cronachistici e trattati di medicina, e le terapie messe in atto negli ospedali antoniani, temi finora poco approfonditi dalla storiografia. Per far luce su queste tematiche sono state utilizzate fonti di tipologie diverse, dal diario di viaggio dei pellegrini, alle cronache, alla novellistica, e affiancate alla ricostruzione storica alcune ipotesi sulla percezione che i contemporanei avevano dei canonici: apprezzati per i loro compiti assistenziali, ma spesso, a causa della loro ricchezza e della protezione del papato, presi a modello di religiosi corrotti, avidi, ingannatori.
Indice del volume: INTRODUZIONE - I. SANT’ANTONIO ABATE - La vita di sant’Antonio Abate: storia e leggenda - La diffusione del culto e le traslazioni delle reliquie - II. L’IGNIS SACER E LA NASCITA DELL’ORDINE ANTONIANO - Ignis sacer ed ergotismo - La nascita della fraternità antoniana - III. I CANONICI REGOLARI DI SANT’ANTONIO ABATE: EUROPA E ITALIA - L’ordine antoniano tra basso Medioevo ed età moderna - L’ordine antoniano in Italia - IV. DEVOZIONE, ECONOMIA, TERAPIA - La devozione per sant’Antonio e il pellegrinaggio delfinale - La questua - Il maiale - Assistenza e terapia negli ospedali antoniani - BIBLIOGRAFIA - Fonti - Studi - INDICI - Indice dei nomi di persona - Indice dei luoghi
