Il concetto di fordismo è venuto a designare di volta in volta un apparato di norme e criteri per l’organizzazione scientifica del lavoro, di tecniche per la produzione di massa, una cultura organizzativa della grande fabbrica, un... more
Il concetto di fordismo è venuto a designare di volta in volta un apparato di norme e criteri per l’organizzazione scientifica del lavoro, di tecniche per la produzione di massa, una cultura organizzativa della grande fabbrica, un processo omogeneo di governo della società industriale, fino a definire il compromesso sociale del secondo dopoguerra. Partendo da Henry Ford e arrivando a Gramsci, attraverso esperienze come quella italiana, francese e sovietica, il volume propone una complessiva storia comparata del fordismo, o meglio delle diverse idee e pratiche del fordismo che hanno permeato economia e politica nella prima metà del Novecento.
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https://www.newdigitalfrontiers.com/it/book/marc-bloch-il-salario-e-le-fluttuazioni-economiche-di-lungo-periodo_122/
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in "Genealogie e geografie dell’anti-democrazia nella crisi europea degli anni Trenta. Fascismi, corporativismi, laburismi", a cura di Laura Cerasi, Edizioni Ca' Foscari 2019
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in "Alessandro Natta intellettuale e politico. Ricerche e testimonianze", a cura di Gregorio Sorgonà, Ediesse 2019, pp. 17-40
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A partire da tre volumi recenti, la rassegna prende in considerazione alcuni nodi della storia economica d'Italia, in particolare dell'ultimo trentennio. Si tratta di nodi storiografici e metodologici intrecciati con questioni tuttora... more
A partire da tre volumi recenti, la rassegna prende in considerazione alcuni nodi della storia economica d'Italia, in particolare dell'ultimo trentennio. Si tratta di nodi storiografici e metodologici intrecciati con questioni tuttora controverse e vive nel dibattito pubblico: la continuità tra miracolo e declino, la dialettica tra politica e sistema delle imprese, il ruolo delle istituzioni e dell'impresa pubblica.
Il «compromesso costituente» tra cultura liberale, cattolica e socialista-comunista e il «compromesso fordista-keynesiano» tra capitale e lavoro sono due sintesi o formule correnti: vengono spesso incastrate, talvolta sovrapposte o quasi,... more
Il «compromesso costituente» tra cultura liberale, cattolica e socialista-comunista e il «compromesso fordista-keynesiano» tra capitale e lavoro sono due sintesi o formule correnti: vengono spesso incastrate, talvolta sovrapposte o quasi, per via della loro convergenza sulla centralità del lavoro, posto dal primo a fondazione della costituenda repubblica, dall'altro al centro del circolo virtuoso di produzione di massa e consumo di massa. A partire da una rilettura critica di queste sintesi, si proporranno alcune linee di ricerca per la storia repubblicana, non prive di rilievo per il lessico politico contemporaneo.
In «Scienza & Politica, per una storia delle dottrine», vol. 29, n. 57, 2017, sezione "Coniugazioni politiche del verbo economico", a cura di Adelino Zanini
In «Scienza & Politica, per una storia delle dottrine», vol. 29, n. 57, 2017, sezione "Coniugazioni politiche del verbo economico", a cura di Adelino Zanini
Introduction to the dossier "Cold warriors : culture, propagande et guerre froide", «Histoire@Politique. Revue électronique du Centre d'Histoire de Sciences Po», 35, 2018 Full text here:... more
Introduction to the dossier "Cold warriors : culture, propagande et guerre froide", «Histoire@Politique. Revue électronique du Centre d'Histoire de Sciences Po», 35, 2018
Full text here: https://www.histoire-politique.fr/index.php?numero=35&rub=dossier&item=325
Full text here: https://www.histoire-politique.fr/index.php?numero=35&rub=dossier&item=325
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in «Italia contemporanea» n. 282, dicembre 2016
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Intervista al prof. Gian Mario Cazzaniga su ascesa, successi e disintegrazione del Partito Comunista Italiano «Credo che questa sia una riflessione forse non completa ma necessaria su come il partito abbia perso, perché continuò a... more
Intervista al prof. Gian Mario Cazzaniga su ascesa, successi e disintegrazione del Partito Comunista Italiano
«Credo che questa sia una riflessione forse non completa ma necessaria su come il partito abbia perso, perché continuò a combattere con gli strumenti che gli avevano consentito di vincere, ma in una società di carattere radicalmente diverso. Nella sostanza, il PCI la sua strategia non la cambia mai, ma la società cambia in continuazione, e questa contraddizione risulterà vistosa.»
«Credo che questa sia una riflessione forse non completa ma necessaria su come il partito abbia perso, perché continuò a combattere con gli strumenti che gli avevano consentito di vincere, ma in una società di carattere radicalmente diverso. Nella sostanza, il PCI la sua strategia non la cambia mai, ma la società cambia in continuazione, e questa contraddizione risulterà vistosa.»
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Appearing already during the controversies on planning following the 1929 crack, first of all in France, the concept of “Neocapitalism” is strictly connected to “Fordism” in the 1950s and 1960s debate: it can epitomize tensions,... more
Appearing already during the controversies on planning following the 1929 crack, first of all in France, the concept of “Neocapitalism” is strictly connected to “Fordism” in the 1950s and 1960s debate: it can epitomize tensions, expectations and fears of business leaders and industrialists, social scientists, leaders and intellectuals of the Unions and of the Left parties. Despite the disagreement between these figures, the debate may be regarded as both general and transnational, having its starting point in the United States and involving Italy and France. Technological changes in the mass production industries, the shaping of mass consumption and welfare, the State’s influence over investments and the whole national economy are among the issues that were discussed within the framework of Neocapitalism. The main subject of contention was whether such changes implied the overcoming of the fundamental contradictions of capitalism or, on the contrary, a radicalization and reconfiguration of the conflict between workers and capital. Last but not least, the mission (and the self-portrait) of the Left and the Labour movement depended on the answers given to these questions.
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A «memorable alliance», in Max Weber’s words, quoted by Giovanni Arrighi, was established in the latter half of the xv century between the rising states and the sought-after and privileged capitalist powers: such an alliance was at the... more
A «memorable alliance», in Max Weber’s words, quoted by Giovanni Arrighi, was established in the latter half of the xv century between the rising states and the sought-after and privileged capitalist powers: such an alliance was at the core of the development, in time and space, of the expansion and geometric progression capitalist world-economy. In Arrighi’s theory (now remembered mostly because it announced the decline of capitalist West and it detected its symptom in the prominence of finance), war plays a central role, which evolves and changes from the early modern age to the early xxi century. The history of the us cycle of accumulation – empire of production and, later, of finance – is marked by war: World Wars, Cold War, Reagan’s «military Keynesianism», up to Bush and Powell’s project for a «New American Century». The object of the essay is the role fulfilled by war in Giovanni Arrighi’s The Long Twentieth Century (1994) and Adam Smith in Beijing (2007).
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Review of Francis Chateauraynaud & Yves Cohen (eds.), Histoires Pragmatiques, Paris,
Éditions de l’École des hautes études en sciences sociales, 2016, in EUUROPEAN JOURNAL OF PRAGMATISM AND AMERICAN PHILOSOPHY, VOLUME 8, NUMBER 2, 2016
Éditions de l’École des hautes études en sciences sociales, 2016, in EUUROPEAN JOURNAL OF PRAGMATISM AND AMERICAN PHILOSOPHY, VOLUME 8, NUMBER 2, 2016
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Recensione ad Adam Tooze, The Deluge. The Great War and the Remaking of Global Order, 1916-1931, Penguin, London 2015, in Storica n. 63, 2015, pp. 169-179
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Seminario nei corsi di Giovanna Vertova e Riccardo Bellofiore
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17 ottobre 2016 Presentazione del volume di Bruno Settis, "Fordismi. Storia politica della produzione di massa" Interverranno: - Giuseppe Berta, Università Bocconi di Milano - Stefano Musso, Università degli studi di Torino - Valentina... more
17 ottobre 2016
Presentazione del volume di Bruno Settis, "Fordismi. Storia politica della produzione di massa"
Interverranno:
- Giuseppe Berta, Università Bocconi di Milano
- Stefano Musso, Università degli studi di Torino
- Valentina Fava, Technische Universität Berlin
Presentazione del volume di Bruno Settis, "Fordismi. Storia politica della produzione di massa"
Interverranno:
- Giuseppe Berta, Università Bocconi di Milano
- Stefano Musso, Università degli studi di Torino
- Valentina Fava, Technische Universität Berlin
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Since the birth of the European labour movement, the international dimension has been crucial to the definition of the political and economic outlook of left-wing organizations. To the tendency of capitalism to extend its influence and... more
Since the birth of the European labour movement, the international dimension has been crucial to the definition of the political and economic outlook of left-wing organizations. To the tendency of capitalism to extend its influence and field of action beyond state borders, socialist theorists and leaders responded with the prospect of an international alliance of workers. Throughout the 20 th century and up to these days, the Left's perspective on these problems has constantly evolved. The international organization of politics, society and the economy has represented a key variable in the ideological developments of left-wing parties and movements, whether in government or in opposition, in phases of development or crisis, in times of peace or war. It influenced their splits as well as their search for alliances, partnerships or models across national borders. This seminar proposes to explore the history of the socialist, social-democratic and communist political families by looking at their international and transnational relations. Combining different focuses and approaches, the seminar will try to analyse political history in a larger international perspective, and to emphasize the importance of international and transnational relations in shaping national and regional political cultures. This framework can help us understand crucial aspects of the history of socialism and communism, and clarify present-day political developments. In spite of diverging attitudes vis-à-vis the globalization process, the tension between the national dimension of politics and the global dimension of the economy is in fact a major component of the current 'structural' crisis of the Left, both in Europe and worldwide. The seminar focuses on three main fields of research: a) The formation of networks and the circulation of information, actors, experiences and expertise within and between the socialist and communist movements, on different scales and with different approaches and geographical focuses (European and Transatlantic as well as East-West, North-South and South-South). This includes the alternative projects of various political currents in their struggles for ideological hegemony.
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Dès la naissance du mouvement ouvrier européen, la dimension internationale fut décisive dans la définition de sa vision politique et économique ainsi que dans la manière dont il s'est structuré. Contre la tendance du capitalisme à... more
Dès la naissance du mouvement ouvrier européen, la dimension internationale fut décisive dans la définition de sa vision politique et économique ainsi que dans la manière dont il s'est structuré. Contre la tendance du capitalisme à élargir son champ d'action et d'influence par-delà les frontières des États, théoriciens et leaders socialistes opposaient la perspective d'une alliance internationale des travailleurs. Du XX e siècle à nos jours, le point de vue des gauches sur ces problèmes n'a jamais cessé d'évoluer. Au gouvernement ou dans l'opposition, dans des phases d'épanouissement ou de crise, en temps de paix ou de guerre, la question de l'organisation internationale de la vie politique, sociale et économique est un élément central de leur réflexion idéologique, de leur recherche d'alliances et de modèles au-delà des frontières nationales mais aussi, parfois, une source de divisions. Ce séminaire propose d'explorer l'histoire des familles politiques socialistes, social-démocrates et communistes dans la perspective des relations internationales et transnationales. Le séminaire permet de soulever des questions nouvelles tant du côté de l'histoire politique que de celle des relations internationales. En croisant les perspectives, il tente d'internationaliser la première et de souligner le poids de la seconde dans le façonnement des cultures politiques nationales et régionales. Cette perspective apparaît comme un outil particulièrement fécond pour saisir tant l'histoire des socialismes et des communismes que nombre d'enjeux auxquels ces mouvements doivent aujourd'hui faire face. Les tensions entre la dimension nationale de la politique et la dimension globale de l'économie constituent en effet des composantes majeures de la crise « structurelle » des gauches européennes et extra-européennes, quelles que soient leurs attitudes vis-à-vis de la mondialisation. Le séminaire s'articule autour de trois axes principaux : a) L'internationalisme et le transnationalisme des gauches : il s'agit d'analyser la création de convergences et d'alliances, la formation de réseaux et la circulation d'informations, acteurs, expériences et expertises dans les mouvements socialistes et communistes, soit au sein de la même famille politique soit entre ces familles, à différentes échelles et en variant au maximum les angles d'approche et les espaces géographiques (européens et atlantiques, mais aussi Est-Ouest,
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November 26-27, 2015
Deadline May 31, 2015
Deadline May 31, 2015
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Negli ultimi anni la discussione sul fascismo è tornata al centro del dibattito pubblico con una rilevanza che non sarebbe stata pensabile all’inizio del nuovo millennio. A partire dalle domande emerse dal rinnovato interesse... more
Negli ultimi anni la discussione sul fascismo è tornata al centro del dibattito pubblico con una rilevanza che non sarebbe stata pensabile all’inizio del nuovo millennio. A partire dalle domande emerse dal rinnovato interesse storiografico, il libro racconta come il fascismo ha cambiato l’Italia, dando vita ad un regime che si distingueva nelle forme e nelle ambizioni da altre esperienze del passato e contribuiva a trasformare nel profondo la politica contemporanea. I temi posti al centro di questa indagine sono la violenza, l’impero, la guerra, la politica, l’economia, la religione, la cultura, ma anche l’antifascismo, la propaganda, la vita quotidiana e l’impatto all’estero dell’esperienza fascista. Sono argomenti centrali nella storia e nell’interpretazione del regime, qui approfonditi a partire da prospettive spesso inedite, che reinterrogando gli studi esistenti avanzano interpretazioni originali e propongono nuovi interrogativi.