Paolo Xella
University of Pisa, Dipartimento "Civiltà e Forme del Sapere", Faculty Member
Key-words: Wisdom, Mesopotamia, Ugarit, Adapa, Baal.
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An increasing series of recent studies has reconsidered the social position of women in the Phoenician and Punic world. Thanks to data coming mainly from material culture, it has been possible to propose new scenarios, which partly modify... more
An increasing series of recent studies has reconsidered the social position of women in the Phoenician and Punic world. Thanks to data coming mainly from material culture, it has been possible to propose new scenarios, which partly modify the traditional evaluation. Here the ideology that can prudently be deduced from written sources, both direct and indirect, is taken into consideration. A look at epigraphic data concerning in particular the goddesses of the pantheon and the onomastic data, helps to shed new light on the 'female' at the symbolic level, characterised by specific values, different but apparently no less relevant than those attributed to the male universe.
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In questo contributo viene presentato lo studio preliminare di una lamina aurea iscritta ancora parzialmente inedita, proveniente dal santuario-tofet di Sulci (attuale S. Antioco, Sardegna). L’oggetto ha dimensioni molto ridotte (circa cm... more
In questo contributo viene presentato lo studio preliminare di una lamina aurea iscritta ancora parzialmente inedita, proveniente dal santuario-tofet di Sulci (attuale S. Antioco, Sardegna). L’oggetto ha dimensioni molto ridotte (circa cm 1,56 x 2,5) e reca, finemente incisa su una delle due
facce, un’iscrizione dedicatoria fenicia di almeno quattro righe. Durante il lavoro svolto presso il Museo Archeologico Nazionale di Cagliari, dove la lamina è conservata, gli scriventi hanno potuto identificare altri due frammenti minori che, se anche non ricompongono il reperto nella sua
interezza, segnano comunque un progresso nella ricostruzione generale. Oltre a una prima lettura, traduzione e interpretazione del documento, che costituisce un unicum nelle attestazioni finora note dai contesti tofet, si affronterà il problema del suo originario contesto di appartenenza e saranno proposte alcune considerazioni su tipologia e funzione dell’oggetto.
facce, un’iscrizione dedicatoria fenicia di almeno quattro righe. Durante il lavoro svolto presso il Museo Archeologico Nazionale di Cagliari, dove la lamina è conservata, gli scriventi hanno potuto identificare altri due frammenti minori che, se anche non ricompongono il reperto nella sua
interezza, segnano comunque un progresso nella ricostruzione generale. Oltre a una prima lettura, traduzione e interpretazione del documento, che costituisce un unicum nelle attestazioni finora note dai contesti tofet, si affronterà il problema del suo originario contesto di appartenenza e saranno proposte alcune considerazioni su tipologia e funzione dell’oggetto.
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In current debate about the nature of the Phoenician and Carthaginian cremation child sanctuary called tophet, and particularly about the rites performed in it, a very important but rather neglected aspect of research is a comparative... more
In current debate about the nature of the Phoenician and Carthaginian cremation child sanctuary called tophet, and particularly about the rites performed in it, a very important but rather neglected aspect of research is a comparative assessment which takes into account the data offered by ethno-anthropological research on early childhood. It is of utmost importance that historians, philologists and archaeologists are aware of evidence on infanticide and ritual killing in other epochs and societies. Only in this way it is possible to escape the traps of ethnocentrism, abandoning the idea that our system of values is ontologically valid for the whole human history.
The in-depth knowledge of the enormous comparative material can reveal much, not only about the ancient ideology of tophet’s users, but also of modern scholars who refuse – sometimes, more emotionally than intellectually – to accept even the theoretical possibility of sacrificing children.
The in-depth knowledge of the enormous comparative material can reveal much, not only about the ancient ideology of tophet’s users, but also of modern scholars who refuse – sometimes, more emotionally than intellectually – to accept even the theoretical possibility of sacrificing children.
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Questo catalogo accompagna l’omonima mostra allestita a Roma, presso il Parco archeologico del Colosseo dal 27 settembre 2019 al 29 marzo 2020, la più completa e aggiornata mai concepita sulla civiltà fenicio-punica, la sua espansione nel... more
Questo catalogo accompagna l’omonima mostra allestita a Roma, presso il Parco archeologico del Colosseo dal 27 settembre 2019 al 29 marzo 2020, la più completa e aggiornata mai concepita sulla civiltà fenicio-punica, la sua espansione nel Mediterraneo, i suoi rapporti con Roma. Tutto illustrato a colori, con testi brevi e puntuali, il catalogo ripercorre le sezioni della mostra, dalla navigazione all’urbanistica, dai riti funebri ai gioielli, narrando la nascita e la lunga parabola storica di una città splendida e potente. Le vicende di Cartagine e Roma, strettamente intrecciate, costituiscono un lungo percorso narrativo che si snoda dalla fondazione dell’Oriente fenicio passando per la storia della città e dei suoi abitanti, l’espansione nel Mediterraneo e la ricchezza degli scambi commerciali e culturali nella fase che va dalle guerre puniche all’età augustea, sino a giungere alla complessità del processo di romanizzazione che ha portato Roma ad annientare, nel 241 a.C., quella che era ormai considerata un’entità molto problematica. A seguire è narrata la rifondazione della nuova colonia Iulia Concordia Carthago, dotata di edifici spettacolari e lussuose abitazioni private, famose ovunque per la ricchezza dei loro mosaici policromi, alcuni dei quali esposti in mostra; infine si dà conto del nascente cristianesimo, di cui Cartagine è in seguito diventata il centro propulsore, e si chiude con un’appendice sulla riscoperta della città alla luce dell’immaginario moderno e contemporaneo.
Pagine: 172
Anno di pubblicazione: 2019
ISBN: 9788891825247
Bilingue Italiano/Inglese
Pagine: 172
Anno di pubblicazione: 2019
ISBN: 9788891825247
Bilingue Italiano/Inglese
Research Interests: Ancient History, Archaeology, Classical Archaeology, Phoenicians, Mediterranean Studies, and 15 moreMediterranean, History of the Mediterranean, Carthage (Archaeology), Underwater Archaeology, Mediterranean archaeology, Mediterranean and North Africa, Phoenician Punic Archaeology, Carthage (History), Punic Wars, Second Punic War, Exhibitions, Phoenician and Punic Studies, Archeologia Fenicio-Punica, Phoenician Punic Religion, and Roman Archaeology
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Just published:
"Le lamine di Pyrgi. Nuovi studi sulle iscrizioni in etrusco e in fenicio nel cinquantenario della scoperta"
Edited by Vincenzo Bellelli and Paolo Xella
Studi Epigrafici e Linguistici sul Vicino Oriente antico, ns, 32-33 (2015-2016)
Essedue Edizioni, Verona 2016
i-ii, 254 pp., Pl. I-VIII; 58 euros; promotional offer (until 1st May 2014): 38 euros
Orders: pyrgi.essedue@libero.it; info@essedueedizioni.it
Contents:
- Vincenzo Bellelli – Paolo Xella, Prefazione
- Maria Giulia Amadasi Guzzo, Sull’ambientazione della lamina fenicia di Pyrgi
- Giovanni Garbini, La bilingue di Tiberio
- Philip Ch. Schmitz, Sempre Pyrgi. A Retraction and Reassessment of the Phoenician Text
- Paolo Xella, Il testo fenicio di Pyrgi
- José Á. Zamora, Pyrgi Revisited. An Analysis of the Structure and Formulae of the Phoenician Text of Pyrgi
- Enrico Benelli, Riforme della scrittura e cultura epigrafica al tempo delle lamine di Pyrgi
- Daniele F. Maras, Lettere e sacro. Breve storia della scrittura nel santuario etrusco di Pyrgi
- Valentina Belfiore, Nuovi spunti di riflessione sulle lamine di Pyrgi in etrusco
- Ignasi-Xavier Adiego, The Etruscan Text of the Pyrgi Golden Tablets: Certainties and Uncertainties
- Giovanni Colonna, Ancora sulle lamine di Pyrgi
- Mario Torelli, La ricerca del carisma. Le ragioni della fondazione templare di Thefarie Velianas
- Christopher Smith, The Pyrgi Tablets and the View from Rome
- Jorge Martínez Pinna, Del zilacato de Thefarie Velianas a la realeza de Orgolnio. Algunas reflexiones sobre la magistratura ceretana
- Vincenzo Bellelli, The Pyrgi Golden Tablets. A Selected Bibliography (1994-2004)
- Elenco delle abbreviazioni
- Indirizzi degli autori
- Tavole
Studi Epigrafici e Linguistici sul Vicino Oriente antico web site:
http://sel.cchs.csic.es
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"Le lamine di Pyrgi. Nuovi studi sulle iscrizioni in etrusco e in fenicio nel cinquantenario della scoperta"
Edited by Vincenzo Bellelli and Paolo Xella
Studi Epigrafici e Linguistici sul Vicino Oriente antico, ns, 32-33 (2015-2016)
Essedue Edizioni, Verona 2016
i-ii, 254 pp., Pl. I-VIII; 58 euros; promotional offer (until 1st May 2014): 38 euros
Orders: pyrgi.essedue@libero.it; info@essedueedizioni.it
Contents:
- Vincenzo Bellelli – Paolo Xella, Prefazione
- Maria Giulia Amadasi Guzzo, Sull’ambientazione della lamina fenicia di Pyrgi
- Giovanni Garbini, La bilingue di Tiberio
- Philip Ch. Schmitz, Sempre Pyrgi. A Retraction and Reassessment of the Phoenician Text
- Paolo Xella, Il testo fenicio di Pyrgi
- José Á. Zamora, Pyrgi Revisited. An Analysis of the Structure and Formulae of the Phoenician Text of Pyrgi
- Enrico Benelli, Riforme della scrittura e cultura epigrafica al tempo delle lamine di Pyrgi
- Daniele F. Maras, Lettere e sacro. Breve storia della scrittura nel santuario etrusco di Pyrgi
- Valentina Belfiore, Nuovi spunti di riflessione sulle lamine di Pyrgi in etrusco
- Ignasi-Xavier Adiego, The Etruscan Text of the Pyrgi Golden Tablets: Certainties and Uncertainties
- Giovanni Colonna, Ancora sulle lamine di Pyrgi
- Mario Torelli, La ricerca del carisma. Le ragioni della fondazione templare di Thefarie Velianas
- Christopher Smith, The Pyrgi Tablets and the View from Rome
- Jorge Martínez Pinna, Del zilacato de Thefarie Velianas a la realeza de Orgolnio. Algunas reflexiones sobre la magistratura ceretana
- Vincenzo Bellelli, The Pyrgi Golden Tablets. A Selected Bibliography (1994-2004)
- Elenco delle abbreviazioni
- Indirizzi degli autori
- Tavole
Studi Epigrafici e Linguistici sul Vicino Oriente antico web site:
http://sel.cchs.csic.es
Research Interests: Phoenicians, Epigraphy (Archaeology), Mediterranean Studies, History of the Mediterranean, Phoenician, and 12 moreNorthwest Semitic Epigraphy, Etruscan Archaeology, Mediterranean archaeology, Phoenician Punic Archaeology, Etruscology, Etruscan studies, Epigraphy, Phoenician & Punic Epigraphy, Phoenician and Punic Studies, Archeologia Fenicio-Punica, Carthage, Punic Pottery, Mediterranean archaeology, Phoenician Punic Archaeology, Punic world and Punic Archaeology, Phoenician and Punic Studies, archaeology of Sardinia in phoenician age, and Phoenician Punic Religion
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Phoenician and Carthaginian infant cremation sanctuaries (tophet), attested throughout the central Mediterranean (north Africa, Sardinia and Sicily, and perhaps Malta), up to this point lack convincing archaeological evidence in the... more
Phoenician and Carthaginian infant cremation sanctuaries (tophet), attested throughout the central Mediterranean (north Africa, Sardinia and Sicily, and perhaps Malta), up to this point lack convincing archaeological evidence in the Phoenician motherland and the far western Mediterranean. This study collects and re-examines the evidence of its Levantine origin of historical order, (the chronology of the settlements and the almost contemporary installation of tophet precincts in them), epigraphic (the inscription of Nebi Yunis) and literary (biblical testimonies and some Greek and Latin writers). Taken as a whole, this documentation strongly leads us to exclude an explanation of the tophet as a novelty introduced by the migrants, but an ancient traditional institution that derived in all probability from the city of Tyre.
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This general introduction serves as a preface to each author’s contribution, outlining certain common standards and methods. These include the range of meanings we use for specific terms and the answers to basic yet often contested... more
This general introduction serves as a preface to each author’s contribution, outlining certain common standards and methods. These include the range of meanings we use for specific terms and the answers to basic yet often contested interrogatives relating to the precinct (the who, what, when, and where) and the history of polemical debates within the discipline (the why and how). By providing this background context here, oft repeated at the beginning of any study of tophet precincts, each author can instead focus on specific data and on analysis within their specialization.
Phoenician and Carthaginian infant cremation sanctuaries (tophet), attested throughout the central Mediterranean (north Africa, Sardinia and Sicily, and perhaps Malta), up to this point lack convincing archaeological evidence in the... more
Phoenician and Carthaginian infant cremation sanctuaries (tophet), attested throughout the central Mediterranean (north Africa, Sardinia and Sicily, and perhaps Malta), up to this point lack convincing archaeological evidence in the Phoenician motherland and the far western Mediterranean. This study collects and reexamines the evidence of its Levantine origin of historical order, (the chronology of the settlements and the almost contemporary installation of tophet precincts in them), epigraphic (the inscription of Nebi Yunis) and literary (biblical testimonies and some Greek and Latin writers). Taken as a whole, this documentation strongly leads us to exclude an explanation of the tophet as a novelty introduced by the migrants, but an ancient traditional institution that derived in all probability from the city of Tyre.
Research Interests:
International audienc
International audienc
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Il presente contributo si propone di riesaminare la questione dell’identita fenicia come si e andata delineando negli studi, in sintetico parallelo con il problema delle « origini » etrusche. Dopo una premessa di carattere metodologico,... more
Il presente contributo si propone di riesaminare la questione dell’identita fenicia come si e andata delineando negli studi, in sintetico parallelo con il problema delle « origini » etrusche. Dopo una premessa di carattere metodologico, incentrata sull’approccio che riceve la questione identitaria in campo socio-antropologico, si delinea brevemente la storia degli studi fenici, dalla fondazione a opera di Sabatino Moscati, alla situazione presente. Una rapida valutazione delle evidenze, interne e esterne, suggerisce sicuramente di non abbandonare i termini Fenicio e fenici, ma di limitarne l’uso alla loro funzionalita euristica, considerando che, dal punto di vista storico, l’orizzonte e molto piu ampio e articolato di quanto non si tenda generalmente a ritenere. Piuttosto che di « identita fenicia », si deve parlare di « identita cittadine », per i vari centri, che non hanno mai dato manifestazioni di coscienza nazionale unitaria.
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Traduction italienne, Rome, 1995International audienc
Research Interests: Humanities and Art
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Book also available in Italian language at https://www.electa.it/en/product/carthago-il-mito-immortale-2/This volume is published on the occasion of the exhibition of the same name presented in Rome, at the Parco Archeologico del Colosseo... more
Book also available in Italian language at https://www.electa.it/en/product/carthago-il-mito-immortale-2/This volume is published on the occasion of the exhibition of the same name presented in Rome, at the Parco Archeologico del Colosseo from 27 September 2019 to 29 March 2020. The curatorial project, as a whole, arises from the scant attention paid so far to the famous North African metropolis: while the Phoenicians have already been the subject of some exhibitions (the most famous being that at Palazzo Grassi in 1987), until now Carthage has not been the subject of equal interest, despite the progress of studies. The work of excavation and research in recent decades therefore gives the volume an objective and elevated scholarly interest, offering the opportunity to provide an up-to-date picture of our knowledge and also to report some outstanding new insights and discoveries. Apart from archaeology, it is characterised by a plunge into modernity, with the role of Carthage in the collective imagination through an extraordinary collection of contemporary illustrations that includes literature, comics, music, videogames and, of course, cinema. We have therefore sought to approach a subject familiar to most people with a distinctive approach: Carthage cannot fail to immediately evoke Rome, since the events of the two great Mediterranean metropolises were historically entwined.Together with this volume, the exhibition catalogue is also being published, covering the event section by section and presenting the whole series of over 400 exhibits from major Italian and international collections.Peer reviewe
Research Interests: Ancient History, Archaeology, Classical Archaeology, Mythology, Phoenicians, and 15 moreMediterranean Studies, Mediterranean, History of the Mediterranean, Carthage (Archaeology), Underwater Archaeology, Mediterranean archaeology, Mediterranean and North Africa, Phoenician Punic Archaeology, Carthage (History), Punic Wars, Second Punic War, Phoenician and Punic Studies, Phoenician Punic Religion, Roman Archaeology, and Electa
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Xella Paolo. La figure du « Prince prédestiné » au Proche-Orient ancien : destin des puissants et volonté des dieux. In: Pouvoir, divination et prédestination dans le monde antique. Besançon : Institut des Sciences et Techniques de... more
Xella Paolo. La figure du « Prince prédestiné » au Proche-Orient ancien : destin des puissants et volonté des dieux. In: Pouvoir, divination et prédestination dans le monde antique. Besançon : Institut des Sciences et Techniques de l'Antiquité, 1999. pp. 159-173. (Collection « ISTA », 717
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Cette etude propose des remarques generales concernant l’interpretation du phenomene tophet a la lumiere des debats recents. L’on insiste sur la necessite d’interpretations fondees sur la connaissance et l’exploitation de toutes les... more
Cette etude propose des remarques generales concernant l’interpretation du phenomene tophet a la lumiere des debats recents. L’on insiste sur la necessite d’interpretations fondees sur la connaissance et l’exploitation de toutes les sources, ainsi que des theories qui abordent tous les volets du probleme, sans se limiter a des aspects particuliers. L’on reconsidere la question des rapports entre urnes et steles, en concluant que la deposition des urnes et l’erection des marqueurs votifs sont les actes conclusifs d’une ceremonie unitaire. L’on aborde enfin la question de la presence de sepultures infantiles dans les necropoles proches d’un tophet, a la lumieres des resultats recents issus des fouilles menees a Motye (Sicile), une donnee qui ne peut pas etre expliquee de maniere adequate par la theorie du tophet comme necropole infantile. Par contre, l’interpretation du tophet comme lieu de culte ou les nouveau-nes ou les bebes (et des animaux) etaient sacrifies aux dieux suite a un vœu est compatible avec toutes les sources et fournit des reponses convaincantes a des questions qui resteraient autrement sans explication.
Research Interests: Philosophy, Humanities, Art, Phoenicians, Inscriptions, and 10 moreNecropolis, Historical Studies, Stelae, Tophet, Nécropole, Phéniciens, Urnes, Stèles, Pallas, and Urns
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KTU 1.48, malgre son mauvais etat (verso illisible, recto lacunaire), est d'un interet certain pour la connaissance des pratiques culturelles d'Ugarit, en ce que les victimes sacrificielles y sont quasi exclusivement des oiseaux.... more
KTU 1.48, malgre son mauvais etat (verso illisible, recto lacunaire), est d'un interet certain pour la connaissance des pratiques culturelles d'Ugarit, en ce que les victimes sacrificielles y sont quasi exclusivement des oiseaux. Il semble que ce texte rapporte les modestes offrandes d'un petit groupe de fideles (corporation des oiseleurs?) et reflete une pratique de religion populaire. L'A. compare le vocabulaire de KTU 1.48 a celui du Tarif de Marseille, le document phenicien eclairant le texte ugaritique.
Research Interests: Humanities and Art
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Résumé/Abstract Ce texte ne parle pas en toutes lettres d'un premier-né humain à sacrifier| il peut aussi bien s' interpréter comme désignant un jeune animal, et c'est le sens le plus probable, vu l'absence de... more
Résumé/Abstract Ce texte ne parle pas en toutes lettres d'un premier-né humain à sacrifier| il peut aussi bien s' interpréter comme désignant un jeune animal, et c'est le sens le plus probable, vu l'absence de témoignages contemporains pour les sacrifices d'enfants.
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... Esso è seguito da un secondo segno, costituito da un tratto verticale più lungo che, come tale, po-5 Ho discusso di questo testo con Maria Giulia Amadasi, a cui sono riconoscente per suggerimenti e proficui scambi di idee. ...
Research Interests: Ancient History, Digital Humanities, Art, Semitic languages, Phoenicians, and 15 moreMediterranean Studies, Corpus Linguistics, Syro-Palestinian archaeology, History of the Mediterranean, Phoenician, Northwest Semitic Epigraphy, Hebrew Bible and Ancient Near East, Mediterranean archaeology, Phoenician Punic Archaeology, Northwest Semitics, North-West Semitic Epigraphy, Epigraphy, Phoenician and Punic Studies, Semitic Philology, and Data Bases
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L'A. propose une reflexion sur les origines historiques du rite du bouc emissaire. Si il s'interesse au livre biblique du Levitique, ce n'est pas pour en faire une exegese religieuse : il cherche plutot a exprimer un point de... more
L'A. propose une reflexion sur les origines historiques du rite du bouc emissaire. Si il s'interesse au livre biblique du Levitique, ce n'est pas pour en faire une exegese religieuse : il cherche plutot a exprimer un point de vue d'historien des religions. L'Ancien Testament n'est ici que le temoin documentaire d'une pratique vraisemblablement generalisee a l'ensemble du Bassin mediterraneen, comme le recours aux religions comparees semble le suggerer. Le rite d'Ebla n'est qu'un exemple parmi d'autres : les rites ougaritiques en Syrie en sont la preuve
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Cette etude examine l’etymologie et la portee semantique du terme phenico-punique tʿlyh, atteste a Carthage et vraisemblablement aussi a Guelma. Le mot se rapporte a un objet de production artisanale et le probleme se pose de verifier... more
Cette etude examine l’etymologie et la portee semantique du terme phenico-punique tʿlyh, atteste a Carthage et vraisemblablement aussi a Guelma. Le mot se rapporte a un objet de production artisanale et le probleme se pose de verifier s’il se rencontre aussi a Cos, dans une celebre inscription bilingue greco-phenicienne. Il s’agit d’essayer de montrer que, a Cos, l’on a affaire a un terme different, c’est-a-dire tʿl, qui se refere a une structure du port local, bâtie par le prince sidonien ʿAbdalonim / Abdalonymos, “pour le salut de tous les marins”.
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L'examen de la photographie de KTU 2.23 impose la restitution du nom divin b'l spn, comme l'ont propose M. Liverani, O. Eissfeldt et C. H. Gordon. Ce dieu apparait ainsi comme le protecteur de la dynastie d'Ougarit, en... more
L'examen de la photographie de KTU 2.23 impose la restitution du nom divin b'l spn, comme l'ont propose M. Liverani, O. Eissfeldt et C. H. Gordon. Ce dieu apparait ainsi comme le protecteur de la dynastie d'Ougarit, en face d'Amon protecteur du pharaon auquel la lettre est adressee
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Dans le monde phénico-punique est attesté un certain nombre de noms divins" doubles" associant deux authentiques théonymes. Le répertoire des noms divins" doubles" semble aujourd'hui considérablement réduit et... more
Dans le monde phénico-punique est attesté un certain nombre de noms divins" doubles" associant deux authentiques théonymes. Le répertoire des noms divins" doubles" semble aujourd'hui considérablement réduit et c'est en particulier le dieu Réshep qui paraît devoir ...
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Website of SEL Studi Epigrafici e Linguistici sul Vicino Oriente antico - Nuova serie (Ricerche storiche e filologiche sulle clture del Vicino Oriente e del Mediterraneo antico). Consulted on 24/10/2019.
Questo volume viene pubblicato in occasione dell’omonima mostra, allestita a Roma presso il Parco archeologico del Colosseo dal 27 settembre 2019 al 29 marzo 2020. Il progetto curatoriale, nel suo complesso, nasce dalla scarsa attenzione... more
Questo volume viene pubblicato in occasione dell’omonima mostra, allestita a Roma presso il Parco archeologico del Colosseo dal 27 settembre 2019 al 29 marzo 2020. Il progetto curatoriale, nel suo complesso, nasce dalla scarsa attenzione finora posta sulla celebre metropoli nord-africana: mentre ai Fenici sono state, infatti, già dedicate alcune esposizioni (la più celebre quella di Palazzo Grassi del 1987), Cartagine non ha goduto finora di altrettanto interesse, nonostante il progredire degli studi. Le attività di scavo e di ricerca degli ultimi decenni, dunque, conferiscono al volume un oggettivo e alto interesse scientifico, offrendo l’occasione di fornire un quadro aggiornato delle conoscenze e di segnalare anche alcune novità e scoperte di rilievo. Oltre l’archeologia lo caratterizza un tuffo nella modernità, con l’affrontare il ruolo di Cartagine nell’immaginario collettivo attraverso uno straordinario corredo iconografico contemporaneo che coinvolge la letteratura, i fumetti, la musica, i videogame, naturalmente senza tralasciare il cinema. Si è cercato dunque di affrontare con un approccio particolare un soggetto familiare ai più: Cartagine, infatti, non può non evocare immediatamente Roma, tanto furono storicamente legate le vicende delle due grandi metropoli mediterranee.
Insieme al volume viene pubblicato anche il catalogo della mostra, che ripercorre sezione per sezione il percorso espositivo e presenta la totalità degli oltre 400 pezzi esposti, provenienti dalle maggiori collezioni italiane e internazionali.
Pagine: 312
Anno di pubblicazione: 2019
ISBN: 9788891825223
Lingua: Italiano
Insieme al volume viene pubblicato anche il catalogo della mostra, che ripercorre sezione per sezione il percorso espositivo e presenta la totalità degli oltre 400 pezzi esposti, provenienti dalle maggiori collezioni italiane e internazionali.
Pagine: 312
Anno di pubblicazione: 2019
ISBN: 9788891825223
Lingua: Italiano
Research Interests: Ancient History, Phoenicians, Mediterranean Studies, Mediterranean, History of the Mediterranean, and 15 moreCarthage (Archaeology), Underwater Archaeology, Mediterranean archaeology, Mediterranean and North Africa, Phoenician Punic Archaeology, Archaeology of Mediterranean Trade, Carthage (History), Archeaology, Punic Wars, Second Punic War, Phoenician & Punic Epigraphy, Phoenician and Punic Studies, Archeologia Fenicio-Punica, Phoenician Punic Religion, and Roman Archaeology
Questo volume viene pubblicato in occasione dell’omonima mostra, allestita a Roma presso il Parco archeologico del Colosseo dal 27 settembre 2019 al 29 marzo 2020. Il progetto curatoriale, nel suo complesso, nasce dalla scarsa attenzione... more
Questo volume viene pubblicato in occasione dell’omonima mostra, allestita a Roma presso il Parco archeologico del Colosseo dal 27 settembre 2019 al 29 marzo 2020. Il progetto curatoriale, nel suo complesso, nasce dalla scarsa attenzione finora posta sulla celebre metropoli nord-africana: mentre ai Fenici sono state, infatti, già dedicate alcune esposizioni (la più celebre quella di Palazzo Grassi del 1987), Cartagine non ha goduto finora di altrettanto interesse, nonostante il progredire degli studi. Le attività di scavo e di ricerca degli ultimi decenni, dunque, conferiscono al volume un oggettivo e alto interesse scientifico, offrendo l’occasione di fornire un quadro aggiornato delle conoscenze e di segnalare anche alcune novità e scoperte di rilievo. Oltre l’archeologia lo caratterizza un tuffo nella modernità, con l’affrontare il ruolo di Cartagine nell’immaginario collettivo attraverso uno straordinario corredo iconografico contemporaneo che coinvolge la letteratura, i fumetti, la musica, i videogame, naturalmente senza tralasciare il cinema. Si è cercato dunque di affrontare con un approccio particolare un soggetto familiare ai più: Cartagine, infatti, non può non evocare immediatamente Roma, tanto furono storicamente legate le vicende delle due grandi metropoli mediterranee.
Insieme al volume viene pubblicato anche il catalogo della mostra, che ripercorre sezione per sezione il percorso espositivo e presenta la totalità degli oltre 400 pezzi esposti, provenienti dalle maggiori collezioni italiane e internazionali.
Pagine: 312
Anno di pubblicazione: 2019
ISBN: 9788891825230
Lingua: Inglese
Insieme al volume viene pubblicato anche il catalogo della mostra, che ripercorre sezione per sezione il percorso espositivo e presenta la totalità degli oltre 400 pezzi esposti, provenienti dalle maggiori collezioni italiane e internazionali.
Pagine: 312
Anno di pubblicazione: 2019
ISBN: 9788891825230
Lingua: Inglese