ITUB20159385A1 - Bomboletta spray accendi-fuoco - Google Patents

Description

Bomboletta spray accendi-fuoco

DESCRIZIONE

La presente invenzione riguarda una bomboletta spray accendifuoco.

Nella presente descrizione e nelle successive rivendicazioni, con l’espressione "accendi-fuoco” si intende indicare la capacità di accendere un fuoco in un luogo di cottura/riscaldamento tramite materiali combustibili solidi quali per esempio legna, carbone, carbonella, pellet e simili. Il luogo di cottura/riscaldamento può essere un forno, un barbecue, un caminetto, una stufa a pellet, ecc..

Sono noti nella tecnica prodotti liquidi infiammabili usati per facilitare l’accensione del fuoco su materiali combustibili solidi. Nel seguito, essi sono anche chiamati “liquidi accendi-fuoco’’.

Tali liquidi accendi-fuoco vengono generalmente impiegati rovesciandone una quantità ritenuta necessaria sulla legna, carbone, carbonella, pellet o altro materiale combustibile solido che si intende incendiare e sono in seguito portati a contatto con una fiamma viva. In questo modo il liquido accendi-fuoco prende fuoco consentendo di incendiare agevolmente anche il materiale combustibile solido su cui è stato rovesciato.

I liquidi accendi-fuoco sono tipicamente disponibili sul mercato in bottiglie o altri contenitori a pressione atmosferica, provvisti di un foro di uscita attraverso il quale è possibile rovesciare il liquido accendi-fuoco sul materiale combustibile solido da incendiare.

La Richiedente ha riscontrato che l’impiego di tali bottiglie e/o contenitori comporta una serie di inconvenienti, primo fra tutti la difficoltà di distribuire omogeneamente il liquido accendi-fuoco su tutta l’area ove è posto il materiale combustibile solido da incendiare. Infatti, spesso si rovescia liquido accendi-fuoco in una quantità eccessiva in alcune zone, mentre in altre zone il materiale combustibile solido non risulta nemmeno bagnato dal liquido accendi-fuoco. Si ha pertanto sia uno spreco di liquido accendi-fuoco sia una non uniforme distribuzione del liquido accendi-fuoco su tutta l’area ove è posto il materiale combustibile solido.

Il documento statunitense n° US 2009/0214994 A1 divulga un dispositivo per accendere un fuoco su un materiale combustibile solido quale legno o carbonella, che in pratica consiste in una bomboletta spray contenente un fluido (gas o liquido) infiammabile che viene messo in pressione da un gas propellente. Come gas propellente vengono utilizzati gas combustibili (come indicato al paragrafo [0018] del suddetto documento). L’erogazione della miscela di fluido infiammabile e gas propellente avviene tramite un tubetto di spruzzo di prefissata lunghezza.

La Richiedente ha riscontrato che il dispositivo realizzato secondo US 2009/0214994 A1 , contenendo oltre ad un liquido infiammabile anche un gas propellente infiammabile, rimane comunque soggetto al rischio conosciuto in gergo come “ritorno di fiamma", rischio che è limitato ma non azzerato dalla previsione del tubetto di spruzzo.

Il problema tecnico che sta alla base della presente invenzione è quello di mettere a disposizione una bomboletta spray accendi-fuoco che permetta di ridurre drasticamente il rischio del ritorno di fiamma e che garantisca al contempo una agevole ed omogenea distribuzione del prodotto liquido infiammabile sull’area ove è posto il materiale combustibile solido da incendiare.

La presente invenzione riguarda pertanto una bomboletta spray accendi-fuoco, caratterizzata dal fatto di comprendere una miscela di un prodotto liquido infiammabile e di un propellente non infiammabile, in cui detto propellente non infiammabile comprendente biossido di carbonio ed almeno un idrofluorocarburo.

Vantaggiosamente, l’impiego del biossido di carbonio al posto dei propellenti infiammabili (quali ad esempio propano, butano o isobutano) solitamente usati nel settore delle bombolette spray, conferisce alla bomboletta spray secondo l’invenzione la desiderata sicurezza nei confronti del ritorno di fiamma, anche a fronte di un uso improprio da parte dell’operatore.

La struttura della bomboletta spray secondo l’invenzione risulta peraltro semplificata rispetto al dispositivo realizzato secondo US 2009/0214994 A1 , in quando grazie al ridotto rischio di ritorno di fiamma non vi è necessità di usare il tubetto di spruzzo.

La Richiedente ha osservato che l'impiego del biossido di carbonio nelle bombolette spray è a tutt’oggi limitato al settore di prodotti tecnici quali oli da taglio, svita bulloni, grassi da officina, ecc.. Ciò è dovuto al fatto che il biossido di carbonio produce una scarsa qualità dello spruzzo.

Laddove è richiesta una migliore qualità dello spruzzo, è noto utilizzare come propellenti sostanze infiammabili, quali propano, butano, isobutano, ecc..

La Richiedente ha osservato che per ottenere una omogenea distribuzione del prodotto liquido infiammabile sull’area ove è posto il materiale combustibile solido da incendiare è necessario avere uno spruzzo di buona qualità ed ha intuito che è possibile conseguire questo risultato, senza pregiudicare la non infiammabilità del propellente e la sicurezza dell’ utilizzatore, utilizzando oltre al biossido di carbonio anche un idrofluorocarburo. Tale idrofluorocarburo è infatti in grado di aumentare considerevolmente il quantitativo di biossido di carbonio trattenuto dal prodotto liquido infiammabile nella sua fase liquida, ottenendo così uno spruzzo di buona qualità.

La Richiedente ha inoltre osservato che l’impiego del solo biossido di carbonio, a causa del limitato assorbimento dello stesso nella fase liquida del prodotto liquido infiammabile da spruzzare, avrebbe comportato - in presenza di una micro-fessurazione nella bomboletta spray - il rischio di svuotamento parziale della bomboletta spray, con Γ impossibilità di utilizzare completamente il prodotto liquido infiammabile in essa contenuto. La presenza dell’idrofluorocarburo, aumentando il quantitativo di biossido di carbonio trattenuto dal prodotto liquido infiammabile nella sua fase liquida, permette di evitare questo rischio.

Gli idrofluorocarburi sono gas liquefatti ben noti e vengono diffusamente impiegati come gas refrigeranti nei frigoriferi. Essi rispettano tutte le attuali normative vigenti in ambito di salvaguardia deH’ambiente.

In definitiva, nella bomboletta spray accendi-fuoco secondo l'invenzione il prodotto liquido infiammabile viene spruzzato in forma di aerosol.

Nella presente descrizione e nelle successive rivendicazioni, con i termini “aerosol izzare", “aerosolizzazione", “aerosol izzato/a”, “aerosol" e simili si intende la creazione ed erogazione di una miscela di microparticelle di un prodotto liquido disperse in aria, ossia di una dispersione in aria di microparticelle di prodotto liquido infiammabile.

Lo spruzzo di prodotto liquido infiammabile in forma di aerosol può essere indirizzato in modo preciso laddove ritenuto necessario. In particolare, si può spruzzare più prodotto liquido infiammabile nelle zone dove è presente maggior quantità di materiale combustibile solido da incendiare e meno prodotto liquido infiammabile nelle zone dove è presente minor quantità di materiale combustibile solido da incendiare. Si evitano in tal modo dosaggi eccessivi e sprechi di prodotto liquido infiammabile.

Preferibilmente, il biossido di carbonio è in una percentuale compresa tra circa 0.5% e circa 1 .5% del peso della miscela, estremi inclusi.

Più preferibilmente, il biossido di carbonio è nella percentuale di circa 1% del peso della miscela.

In una forma di realizzazione preferita del contenitore secondo la presente invenzione, detto almeno un idrofluorocarburo è R134a.

Nella presente descrizione e nelle successive rivendicazioni, con la sigla R134a si intende l’alogenuro alchilico che ha formula chimica CH2FCF3. Tale alogenuro è definito come 1 ,1 ,1 ,2-tetrafluoroetano dallo IUPAC, Unione Internazionale di Chimica Pura e Applicata (in inglese International Union of Pure and Applied Chemistry).

Preferibilmente, l’R134a è in una percentuale compresa tra circa 1 % e circa 2% del peso della miscela, estremi inclusi.

Più preferibilmente, l’R134a è nella percentuale di circa 1.5% del peso della miscela.

La Richiedente ha verificato che prevedendo il prodotto liquido infiammabile e l’R134a nelle suddette percentuali gli effetti vantaggiosi sopra discussi sono particolarmente accentuati.

Ulteriori caratteristiche e vantaggi della presente invenzione risulteranno meglio dalla seguente descrizione dettagliata di una sua forma di realizzazione preferita, fatta con riferimento alla figura 1 qui allegata e data a titolo indicativo e non limitativo.

La figura 1 rappresenta schematicamente una sezione longitudinale di una bomboletta spray accendi-fuoco secondo la presente invenzione. La bomboletta spray è indicata con 20. Essa è del tutto identica ad una convenzionale bomboletta spray e differisce unicamente da questultima per la miscela contenuta e per l’uso che se ne fa.

La bomboletta spray 20 comprende un involucro 20a che è preferibilmente realizzato in materiale metallico, ad esempio acciaio al carbonio, banda stagnata o alluminio.

All'interno dell'involucro 20a è presente una miscela di un prodotto liquido infiammabile e di un propellente non infiammabile.

La bomboletta spray 20 è dotata di una valvola di miscelazione 22 che è fluidodinamicamente e meccanicamente accoppiata ad un ugello di erogazione 24. Quest’ultimo è in comunicazione di fluido con la miscela del prodotto liquido infiammabile e del propellente non infiammabile tramite un tubo di pescaggio 26.

La valvola di miscelazione 22 è azionabile in apertura premendo un tasto 36 collocato superiormente ad essa. Rilasciando il tasto 36, su cui agisce una molla di ritorno (non illustrata per semplicità), la valvola di miscelazione 22 si chiude.

La bomboletta 20 è generalmente di tipo usa e getta, ossia viene gettata come rifiuto dopo che il prodotto liquido infiammabile in essa contenuto si è esaurito del tutto.

Il prodotto liquido infiammabile può essere ad esempio paraffine, petrolio o loro miscele.

Il propellente è un liquido costituito da almeno un gas liquefatto. Il propellente liquido permette di diffondere il prodotto liquido infiammabile sotto forma di aerosol.

In accordo con la presente invenzione, il propellente è di tipo non infiammabile.

In particolare, il propellente comprende biossido di carbonio (CO2) e almeno un idrofluorocarburo, preferibilmente R134a.

Il C02è in una percentuale compresa tra circa 0.5% e circa 1 .5% del peso della miscela, preferibilmente pari a circa 1 % del peso della miscela.

L'R134a è in una percentuale compresa tra circa 1% e circa 2% del peso della miscela, preferibilmente pari a circa 1 .5% del peso della miscela.

Nell’uso, il prodotto liquido infiammabile viene spruzzato tramite la bomboletta 20 in forma di aerosol sull’area ove è posto il materiale combustibile solido da incendiare.

L’aerosolizzazione del prodotto liquido infiammabile per effetto del propellente avviene per effetto della pressione esercitata dall’utilizzatore sulla suddetta valvola di miscelazione 22 tramite il tasto 36. A seguito di tale pressione, il propellente liquido ritorna in fase gassosa e tende ad uscire violentemente daH’ugello di erogazione 24, trascinando con sé anche il prodotto liquido infiammabile con cui era miscelato. La parte gassosa della miscela si dissolve nell’aria separandosi dalla parte liquida, creando così l’aerosolizzazione del prodotto liquido infiammabile.

Successivamente all’erogazione, l'utilizzatore incendia il materiale combustibile solido tramite una fiamma viva prodotta da un fiammifero o accendino.

Ovviamente, all’invenzione sopra descritta un tecnico del ramo, allo scopo di soddisfare specifiche e contingenti esigenze, potrà apportare numerose modifiche e varianti, tutte peraltro contenute nell’ambito di protezione della presente invenzione quale definito dalle seguenti rivendicazioni.

Claims (6)

1. RIVENDICAZIONI 1. Bomboletta spray (20) accendi -fuoco, caratterizzata dal fatto di comprendere una miscela di un prodotto liquido infiammabile e di un propellente non infiammabile, in cui detto propellente non infiammabile comprendente biossido di carbonio ed almeno un idrofluorocarburo.
2. 2. Bomboletta spray (20) secondo la rivendicazione 1, in cui il biossido di carbonio è in una percentuale compresa tra circa 0.5% e circa 1.5% del peso della miscela, estremi inclusi.
3. 3. Bomboletta spray (20) secondo la rivendicazione 2, in cui il biossido di carbonio è nella percentuale di circa 1% del peso della miscela.
4. 4. Bomboletta spray (20) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui detto almeno un idrofluorocarburo è R134a.
5. 5. Bomboletta spray (20) secondo la rivendicazione 4, in cui l’R134a è in una percentuale compresa tra circa 1% e circa 2% del peso della miscela, estremi inclusi.
6. 6. Bomboletta spray (20) secondo la rivendicazione 5, in cui l’R134a è nella percentuale di circa 1 .5% del peso della miscela.