Gran Premio del Brasile 1980

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Brasile (bandiera) Gran Premio del Brasile 1980
330º GP del Mondiale di Formula 1
Gara 2 di 14 del Campionato 1980
Data 27 gennaio 1980
Nome ufficiale VIII Grande Prêmio do Brasil
Luogo Interlagos
Percorso 7,873 km
Distanza 40 giri, 314,960 km
Clima Soleggiato
Risultati
Pole position Giro più veloce
Francia (bandiera) Jean-Pierre Jabouille Francia (bandiera) René Arnoux
Renault in 2'21"40 Renault in 2'27"31
(nel giro 22)
Podio
1. Francia (bandiera) René Arnoux
Renault
2. Italia (bandiera) Elio De Angelis
Lotus-Ford Cosworth
3. Australia (bandiera) Alan Jones
Williams-Ford Cosworth

Il Gran Premio del Brasile 1980 è stata la seconda prova della stagione 1980 del Campionato mondiale di Formula 1. Si è corsa domenica 27 gennaio 1980 sul Circuito di Interlagos. La gara è stata vinta dal francese René Arnoux, su Renault; per il vincitore si trattò del primo successo nel mondiale. Ha preceduto sul traguardo l'italiano Elio De Angelis su Lotus-Ford Cosworth e l'australiano Alan Jones su Williams-Ford Cosworth. Per De Angelis si trattò del primo podio in una gara iridata.

Aspetti sportivi

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Il gran premio avrebbe dovuto svolgersi sul Circuito di Jacarepaguá ma il sindaco di Rio de Janeiro lamentò l'eccessiva spesa sostenuta per l'organizzazione della gara. Ciò mise in dubbio l'esistenza del gran premio stesso, oltre che la sua sede. Bernie Ecclestone ricordò infatti come ben cinque piste fossero pronte a entrare nel calendario iridato.[1] A questo andava aggiunto anche il divieto imposto dalle autorità brasiliane, a seguito della crisi petrolifera, di disputare gare automobilistiche nel Paese.[2]

Successivamente la Confederação Brasileira de Automobilismo (CBA) confermò che il divieto riguardava solo le gare nazionali[2] e che la gara si sarebbe effettuata sul tracciato di Interlagos,[3] anche se i piloti criticarono la scelta a causa della scarsa sicurezza del tracciato, tanto da minacciare di non corrervi. La cancellazione della gara in Brasile avrebbe provocato però anche la cancellazione del Gran Premio d'Argentina, per ragioni finanziarie. La GPDA, associazione che riuniva i piloti di Formula 1, decise infine di confermare la presenza dei suoi piloti alla gara brasiliana.[4] Bernie Ecclestone, patron della Brabham e capo della FOCA, aveva anche affermato che, in caso di boicottaggio del gran premio brasiliano da parte dei piloti, sarebbe stato facile per le scuderie sostituirli con altri conduttori, disposti a partecipare alla gara.[5]

Gli organizzatori riasfaltarono quasi completamente il circuito e rinforzarono le protezioni in molti punti della pista.[6] Nei giorni precedenti la gara vi fu comunque un'ispezione del tracciato da parte del presidente della GPDA, Jody Scheckter, che rilevò la presenza di gobbe sull'asfalto alle curve 1, 2 e do Sol.[7]

L'edizione 1980 del gran premio fu comunque l'ultima a tenersi sulla versione del circuito da quasi otto chilometri. Quando la Formula 1 tornò sul tracciato, per l'edizione del gran premio del 1990, venne utilizzata la nuova versione, lunga solo 4,325 km.

Al giovedì prima della gara si tennero delle prove libere, della durata di tre ore. Il più rapido risultò Didier Pironi su Ligier in 2'23"06; precedette il suo compagno di scuderia Jacques Laffite e Elio De Angelis su Lotus, che fu anche penalizzato dalla rottura del cambio che ne limitò i giri in pista. Le asperità dell'asfalto danneggiavano pesantemente le "minigonne" montate sulle monoposto. Emerson Fittipaldi uscì di pista alla Ferradura, ma ciò non ebbe conseguenze fisiche per il pilota.[8]

Nella giornata del venerdì il miglior tempo fu di Jean-Pierre Jabouille che chiuse in 2'21"40, nuovo record del tracciato. Secondo, a quasi nove decimi di distanza, fu il suo compagno di scuderia René Arnoux. Le Renault, vetture spinte da un motore turbo, erano favorite dall'altitudine del tracciato, 850 metri sul livello del mare, che in parte limitava la potenza dei tradizionali motori a pressione atmosferica. Un altro vantaggio era dato dalla coperture Michelin: la casa francese, pur in presenza di una temperatura elevata, poté proporre degli pneumatici a mescola morbida. Ciò favorì anche l'altra scuderia gommata dalla Michelin, la Ferrari. Scheckter chiuse quarto e Villeneuve sesto. Il canadese nelle libere del mattino era stato penalizzato da un problema all'impianto dell'olio. Al termine delle prove vi fu un controllo tecnico specifico sul peso di Ligier e Williams: tutte le vetture risultarono regolari.[9]

Al sabato le condizioni meteorologiche mutarono; le prove della mattina furono condotte sotto la pioggia, mentre per quelle ufficiali tornò il sereno. Nessuno fu però in grado di battere il tempo fatto segnare da Jabouille al venerdì. Per il francese si trattò così della quinta pole position iridata della carriera. Didier Pironi conquistò la prima fila, mentre in seconda Gilles Villeneuve precedette Carlos Reutemann. Arnoux, secondo al venerdì, venne scavalcato anche da Jacques Laffite. I primi sette della classifica chiusero in un secondo di spazio. Jody Scheckter terminò ottavo, penalizzato dall'esposizione di bandiere gialle nel corso di un giro lanciato.[10]

Nella sessione di qualifica[11] si è avuta questa situazione:

Pos Pilota Costruttore Tempo Griglia
1 15 Francia (bandiera) Jean-Pierre Jabouille Francia (bandiera) Renault 2'21"40 1
2 25 Francia (bandiera) Didier Pironi Francia (bandiera) Ligier-Ford Cosworth 2'21"65 2
3 2 Canada (bandiera) Gilles Villeneuve Italia (bandiera) Ferrari 2'22"17 3
4 28 Argentina (bandiera) Carlos Reutemann Regno Unito (bandiera) Williams-Ford Cosworth 2'22"26 4
5 26 Francia (bandiera) Jacques Laffite Francia (bandiera) Ligier-Ford Cosworth 2'22"30 5
6 16 Francia (bandiera) René Arnoux Francia (bandiera) Renault 2'22"31 6
7 12 Italia (bandiera) Elio De Angelis Regno Unito (bandiera) Lotus-Ford Cosworth 2'22"31 7
8 1 Sudafrica (bandiera) Jody Scheckter Italia (bandiera) Ferrari 2'23"02 8
9 5 Brasile (bandiera) Nelson Piquet Regno Unito (bandiera) Brabham-Ford Cosworth 2'23"16 9
10 27 Australia (bandiera) Alan Jones Regno Unito (bandiera) Williams-Ford Cosworth 2'23"38 10
11 11 Stati Uniti (bandiera) Mario Andretti Regno Unito (bandiera) Lotus-Ford Cosworth 2'23"46 11
12 14 Svizzera (bandiera) Clay Regazzoni Regno Unito (bandiera) Ensign-Ford Cosworth 2'24"85 12
13 8 Francia (bandiera) Alain Prost Regno Unito (bandiera) McLaren-Ford Cosworth 2'24"95 13
14 29 Italia (bandiera) Riccardo Patrese Regno Unito (bandiera) Arrows-Ford Cosworth 2'25"06 14
15 21 Finlandia (bandiera) Keke Rosberg Brasile (bandiera) Fittipaldi-Ford Cosworth 2'25"74 15
16 30 Germania (bandiera) Jochen Mass Regno Unito (bandiera) Arrows-Ford Cosworth 2'25"75 16
17 23 Italia (bandiera) Bruno Giacomelli Italia (bandiera) Alfa Romeo 2'25"80 17
18 6 Argentina (bandiera) Ricardo Zunino Regno Unito (bandiera) Brabham-Ford Cosworth 2'26"53 18
19 20 Brasile (bandiera) Emerson Fittipaldi Brasile (bandiera) Fittipaldi-Ford Cosworth 2'26"86 19
20 9 Svizzera (bandiera) Marc Surer Germania (bandiera) ATS-Ford Cosworth 2'27"10 20
21 22 Francia (bandiera) Patrick Depailler Italia (bandiera) Alfa Romeo 2'27"11 21
22 3 Francia (bandiera) Jean-Pierre Jarier Regno Unito (bandiera) Tyrrell-Ford Cosworth 2'27"15 22
23 7 Regno Unito (bandiera) John Watson Regno Unito (bandiera) McLaren-Ford Cosworth 2'27"29 23
24 4 Irlanda (bandiera) Derek Daly Regno Unito (bandiera) Tyrrell-Ford Cosworth 2'28"21 24
Vetture non qualificate
NQ 10 Paesi Bassi (bandiera) Jan Lammers Germania (bandiera) ATS-Ford Cosworth 2'29"54 NQ
NQ 18 Irlanda (bandiera) Dave Kennedy Regno Unito (bandiera) Shadow-Ford Cosworth 2'30"52 NQ
NQ 17 Svezia (bandiera) Stefan Johansson Regno Unito (bandiera) Shadow-Ford Cosworth 2'31"48 NQ
NQ 31 Stati Uniti (bandiera) Eddie Cheever Italia (bandiera) Osella-Ford Cosworth 2'34"52 NQ
Elio De Angelis, secondo al traguardo, colse a Interlagos il primo podio in Formula 1 della carriera.

Gilles Villeneuve fu autore di una bella partenza tanto da porsi in testa alla gara, davanti a Didier Pironi, Jacques Laffite e Jean-Pierre Jabouille. Nel corso del primo giro Jabouille fu capace di passare sia Laffite che Pironi e porsi al secondo posto.

Villeneuve, già nel corso della seconda tornata, venne passato da Jabouille; il canadese dovette poi cedere la posizione, sempre al giro 2, anche a Pironi, Laffite e Arnoux. Un giro dopo Laffite e Arnoux passarono Pironi, mentre Villeneuve continuò a cedere posizioni.

Al giro 4 Didier Pironi fu costretto a una sosta ai box per un problema tecnico, precipitando in ventunesima posizione. Anche Gilles Villeneuve fu costretto al giro 6 a tornare ai box, per sostituire gli pneumatici. Stessa sorte, poco dopo per Jody Scheckter, penalizzato da un guasto al propulsore. Al giro 12 il sudafricano fu costretto al ritiro. La classifica vedeva sempre al comando Jean-Pierre Jabouille, seguito da Jacques Laffite, René Arnoux, Elio De Angelis, Alan Jones e Nelson Piquet. Due giri dopo Laffite si ritirò per un guasto elettrico mentre Piquet fu costretto da una foratura a un cambio delle gomme, che lo portò in ultima posizione. Riccardo Patrese e Alain Prost entrarono nella zona punti. Didier Pironi fu nel frattempo autore di una poderosa rimonta che lo portò a ridosso della zona punti.

Al giro 21 Pironi passò Prost, tornando così al sesto posto; tre giri dopo il leader della gara, Jabouille, si ritirò per il malfunzionamento del turbo: passò così a condurre il suo compagno alla Renault, René Arnoux. Al ventiseiesimo giro Pironi scalò ancora una posizione passando Patrese.

A quattro giri dal termine Alain Prost passò Patrese, installandosi al quinto posto. La gara venne vinta da René Arnoux, per la prima volta nella sua carriera in F1: si trattò anche della seconda vittoria della Renault nel mondiale; Elio De Angelis chiuse secondo (al suo primo podio), terzo fu Alan Jones, davanti a Pironi, Prost e Patrese.[12] Arnoux, sessantacinquesimo pilota a vincere una gara iridata,[13] tornò ai box grazie a un passaggio datogli da Patrese in quanto la sua vettura aveva terminato la benzina poco dopo il traguardo.[14]

De Angelis batté il record di più giovane pilota a podio per una gara iridata, a 21 anni, 10 mesi e un giorno, che durava dal Gran Premio di Gran Bretagna 1959, e che apparteneva a Bruce McLaren, con 21 anni, 10 mesi, 18 giorni. Il record venne poi a sua volta battuto solo nel Gran Premio d'Argentina 1997 da Ralf Schumacher.[15]

I risultati del gran premio[16] furono i seguenti:

Pos No Pilota Costruttore Giri Tempo/Ritiro Pos. Griglia Punti
1 16 Francia (bandiera) René Arnoux Francia (bandiera) Renault 40 1h40'01"33 6 9
2 12 Italia (bandiera) Elio De Angelis Regno Unito (bandiera) Lotus-Ford Cosworth 40 +21"86 7 6
3 27 Australia (bandiera) Alan Jones Regno Unito (bandiera) Williams-Ford Cosworth 40 +1'06"11 10 4
4 25 Francia (bandiera) Didier Pironi Francia (bandiera) Ligier-Ford Cosworth 40 +1'40"13 2 3
5 8 Francia (bandiera) Alain Prost Regno Unito (bandiera) McLaren-Ford Cosworth 40 +1'45"41 13 2
6 29 Italia (bandiera) Riccardo Patrese Regno Unito (bandiera) Arrows-Ford Cosworth 39 +1 giro 14 1
7 9 Svizzera (bandiera) Marc Surer Germania (bandiera) ATS-Ford Cosworth 39 +1 giro 20
8 6 Argentina (bandiera) Ricardo Zunino Regno Unito (bandiera) Brabham-Ford Cosworth 39 +1 giro 18
9 21 Finlandia (bandiera) Keke Rosberg Brasile (bandiera) Fittipaldi-Ford Cosworth 39 +1 giro 15
10 30 Germania (bandiera) Jochen Mass Regno Unito (bandiera) Arrows-Ford Cosworth 39 +1 giro 16
11 7 Regno Unito (bandiera) John Watson Regno Unito (bandiera) McLaren-Ford Cosworth 39 +1 giro 23
12 3 Francia (bandiera) Jean-Pierre Jarier Regno Unito (bandiera) Tyrrell-Ford Cosworth 39 +1 giro 22
13 23 Italia (bandiera) Bruno Giacomelli Italia (bandiera) Alfa Romeo 39 +1 giro 17
14 4 Irlanda (bandiera) Derek Daly Regno Unito (bandiera) Tyrrell-Ford Cosworth 38 +2 giri 24
15 20 Brasile (bandiera) Emerson Fittipaldi Brasile (bandiera) Fittipaldi-Ford Cosworth 38 +2 giri 19
16 2 Canada (bandiera) Gilles Villeneuve Italia (bandiera) Ferrari 36 Acceleratore[17] 3
Rit 22 Francia (bandiera) Patrick Depailler Italia (bandiera) Alfa Romeo 33 Problemi elettrici 21
Rit 15 Francia (bandiera) Jean-Pierre Jabouille Francia (bandiera) Renault 25 Turbo 1
Rit 5 Brasile (bandiera) Nelson Piquet Regno Unito (bandiera) Brabham-Ford Cosworth 14 Foratura 9
Rit 26 Francia (bandiera) Jacques Laffite Francia (bandiera) Ligier-Ford Cosworth 13 Problemi elettrici 5
Rit 14 Svizzera (bandiera) Clay Regazzoni Regno Unito (bandiera) Ensign-Ford Cosworth 13 Motore 12
Rit 1 Sudafrica (bandiera) Jody Scheckter Italia (bandiera) Ferrari 10 Motore 8
Rit 11 Stati Uniti (bandiera) Mario Andretti Regno Unito (bandiera) Lotus-Ford Cosworth 1 Testacoda 11
Rit 28 Argentina (bandiera) Carlos Reutemann Regno Unito (bandiera) Williams-Ford Cosworth 1 Trasmissione 4
NQ 10 Paesi Bassi (bandiera) Jan Lammers Germania (bandiera) ATS-Ford Cosworth
NQ 18 Irlanda (bandiera) Dave Kennedy Regno Unito (bandiera) Shadow-Ford Cosworth
NQ 17 Svezia (bandiera) Stefan Johansson Regno Unito (bandiera) Shadow-Ford Cosworth
NQ 31 Stati Uniti (bandiera) Eddie Cheever Italia (bandiera) Osella-Ford Cosworth
  1. ^ (ES) ¿Se quedara Brasil sin el G.P. de F-1?, in El Mundo Deportivo, 22 luglio 1979, p. 26. URL consultato il 9 ottobre 2012.
  2. ^ a b (ES) Confirmado el G.P. del Brasil F-1, in El Mundo Deportivo, 9 agosto 1979, p. 23. URL consultato il 1º novembre 2012.
  3. ^ (ES) Confirmado: el G.P. de Brasil de F-1 en Interlagos, in El Mundo Deportivo, 14 dicembre 1979, p. 34. URL consultato il 1º novembre 2012.
  4. ^ I piloti costretti a correre in Brasile, in La Stampa, 12 gennaio 1980, p. 21.
  5. ^ Cristiano Chiavegato, Braccio di ferro fra piloti e costruttori, in La Stampa, 11 gennaio 1980, p. 20.
  6. ^ Cristiano Chiavegato, Tutti gli occhi sono puntati sulla Williams di Alan Jones, in La Stampa, 21 gennaio 1980, p. 17.
  7. ^ Un'ispezione di Scheckter, in La Stampa, 23 gennaio 1980, p. 19.
  8. ^ Cristiano Chiavegato, Le Ligier subito velocissime, in La Stampa, 25 gennaio 1980, p. 27.
  9. ^ Cristiano Chiavegato, Le due Renault sono le più veloci - Cresce la Ferrari, Scheckter quarto, in La Stampa, 26 gennaio 1980, p. 24.
  10. ^ Cristiano Chiavegato, In otto cercano la vittoria, in La Stampa, 27 gennaio 1980, p. 22.
  11. ^ Risultati delle qualifiche, su chicanef1.com.
  12. ^ (FR) 2. Brésil 1980, su statsf1.com. URL consultato il 6 dicembre 2012.
  13. ^ (FR) Statistiques Pilotes Victoires Chronologie, su statsf1.com. URL consultato il 6 dicembre 2012.
  14. ^ Ercole Colombo, Arnoux ha finito la benzina poco dopo il traguardo, in Stampa Sera, 28 gennaio 1980, p. 16.
  15. ^ (FR) Statistiques Pilotes-Podiums-Par âge, su statsf1.com. URL consultato il 6 dicembre 2012.
  16. ^ Risultati del gran premio, su formula1.com.
  17. ^ Gilles Villeneuve, pur ritirato, venne classificato avendo coperto più del 90% della distanza.
Campionato mondiale di Formula 1 - Stagione 1980
 

Edizione precedente:
1979
Gran Premio del Brasile Edizione successiva:
1981