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Circuito di Interlagos

Coordinate: 23°42′04″S 46°41′50″W
Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Autódromo José Carlos Pace
Tracciato di Autódromo José Carlos Pace
Tracciato di Autódromo José Carlos Pace
Localizzazione
StatoBrasile (bandiera) Brasile
LocalitàSan Paolo del Brasile
Caratteristiche
Lunghezza4309[1] m
Curve15
Inaugurazione1940
Categorie
Formula 1
Campionato del Mondo Endurance FIA
Formula 1
Tempo record1'10"540[1]
Stabilito daValtteri Bottas
suMercedes AMG F1 W09 EQ Power+
l'11 novembre 2018
record in gara
Campionato del Mondo Endurance FIA
Tempo record1'18"367
suAudi R18 e-tron quattro
il2014
Aggiornamento: 2014
Mappa di localizzazione
Map

L'autódromo José Carlos Pace (in portoghese Autódromo José Carlos Pace) è un circuito automobilistico di San Paolo del Brasile, noto anche come circuito di Interlagos dal nome della zona cittadina in cui sorge.

Inaugurato nel 1940, tra il 1973 e il 2019 ha ospitato 37 edizioni del Gran Premio del Brasile valido per il campionato mondiale di Formula 1.[2] Dal 2021, sempre in Formula 1, ospita il Gran Premio di San Paolo.

Fa parte anche dei circuiti utilizzati dal campionato del mondo endurance FIA.

Lungo 4,309 km, il suo record assoluto di velocità sul giro appartiene al pilota finlandese Valtteri Bottas, con il tempo di 1'10"540 (media 219,909 km/h), mentre quello sulla distanza è appannaggio del britannico Lewis Hamilton (305,879 km in 1h27'09"066, media 210,585 km/h). Entrambe le prestazioni furono stabilite durante il Gran Premio del Brasile 2018 su Mercedes AMG F1 W09 EQ Power+.

Vista satellitare dell'attuale circuito

Fu inaugurato il 12 maggio 1940[3] ed è generalmente conosciuto con il nome di circuito di Interlagos, anche se questo non è più il suo nome ufficiale dopo essere stato intitolato al pilota italo-brasiliano Carlos Pace deceduto nel 1977.

L'idea era di realizzare un autodromo ovale che si ripiegasse nell'interno. Il nome della località e del circuito (letteralmente, "tra i laghi" in portoghese) deriva dal fatto di essere situato tra due laghi artificiali, il Guarapiranga e il Billings, costruiti all'inizio del XX secolo per rifornire la metropoli di acqua ed energia elettrica. Questa sua collocazione su di un terreno non molto solido tra i due laghi è probabilmente all'origine del tracciato pieno di dossi, data l'impossibilità di mantenere un asfalto ben livellato.

L'uscita della "S" do Senna e l'ingresso della Curva do Sol

In generale, il circuito è molto criticato nell'ambiente della Formula 1 per la qualità delle infrastrutture e dell'organizzazione: ad esempio durante il Gran Premio del Brasile 2000 alcuni cartelloni pubblicitari caddero più di una volta direttamente sulla pista con il rischio di colpire le auto. Discussioni sulla pericolosità della pista si sono accentuate nel 2011 dopo l'incidente mortale di Gustavo Sondermann alla Curva do Café[4]. Ulteriori problematiche sulla sicurezza sono emerse meno di 3 settimane dopo la morte di Sondermann, quando, il 20 aprile, il pilota Paulo Kunze è deceduto in seguito alle ferite riportate in un incidente alla velocissima Curva do Sol durante una gara di Stock car svoltasi la domenica precedente. Dopo questo incidente gli organizzatori hanno previsto di diminuire i posti a sedere per gli spettatori in quella curva, in modo da ricavare una via di fuga sufficiente. Il progetto d'intervento è stato confermato a marzo del 2012[5].

Dalla stagione 2021 di Formula 1 il circuito ospita il Gran Premio di San Paolo.[6]

Originariamente il tracciato era lungo quasi 8 km e si sviluppava lungo il perimetro del terreno in cui era stato realizzato con lunghi rettilinei raccordati da velocissime curve, come le iniziali Curva 1 e Curva 2 e le finali Subida dos boxes e Arquibancadas, per poi contorcersi su sé stesso all'interno della parte veloce del tracciato. Dal 1957 era possibile utilizzarne anche solo la porzione esterna, il cosiddetto Circuito Externo[3].

Alla fine degli anni ottanta, con le maggiori gare che avevano già da tempo abbandonato l'impianto, si decise di rinnovarlo nelle strutture e nel disegno della pista[3]. Furono studiate diverse proposte[3] e alla fine il nuovo impianto fu pronto per il Gran Premio del Brasile 1990. La velocissima parte iniziale fu tagliata fuori (ora funge da viabilità di servizio) e la prima curva fu sostituita da una chicane in ripida discesa, la S do Senna, che immette sulla veloce Curva do Sol, così denominata perché i piloti, all'epoca in cui il verso di percorrenza era opposto, si trovavano il sole in faccia in orario pomeridiano.[7] A partire da tale punto, il nuovo tracciato percorre in senso opposto all'originale il tratto Curva do Sol, Reta oposta, Curva Subida do lago, il rettilineo tra questa e la Curva Ferradura, che, modificata, immette sulla sezione che porta alla Curva Laranja. Altra modifica viene apportata nella zona tra le curve Mergulho e Junção, dove il rettilineo che le raccorda viene spostato leggermente più a monte, per ampliare la via di fuga e di conseguenza le due curve vengono riprofilate allo stesso scopo. Dopo tali modifiche la pista misura circa 4,3 km. In occasione della gara del motomondiale 1992 viene inserita una chicane tra le curve Junção e Subida dos boxes, ancora visibile dalle foto satellitari.[3]

Il circuito è uno dei pochi nel calendario della Formula 1 a girare in senso antiorario (gli altri sono il circuito di Baku, il circuito delle Americhe, il Singapore Street Circuit, il circuito di Yas Marina, l'Autodromo Enzo e Dino Ferrari e il circuito di Gedda), e all'interno del tracciato è situato un circuito per kart intitolato ad un altro amato pilota paulista, Ayrton Senna.

Il record assoluto del circuito è di 1'07"281 stabilito da Lewis Hamilton su Mercedes nelle qualifiche del Gran Premio del Brasile 2018.[8]

Mappe del circuito

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Albo d'oro della Formula 1

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Gran Premio del Brasile

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Anno Pilota Vettura
1973 Brasile (bandiera) Emerson Fittipaldi Regno Unito (bandiera) Lotus-Ford
1974 Brasile (bandiera) Emerson Fittipaldi Regno Unito (bandiera) McLaren-Ford
1975 Brasile (bandiera) Carlos Pace Regno Unito (bandiera) Brabham-Ford
1976 Austria (bandiera) Niki Lauda Italia (bandiera) Ferrari
1977 Argentina (bandiera) Carlos Reutemann Italia (bandiera) Ferrari
1979 Francia (bandiera) Jacques Laffite Francia (bandiera) Ligier-Ford
1980 Francia (bandiera) René Arnoux Francia (bandiera) Renault
1990 Francia (bandiera) Alain Prost Italia (bandiera) Ferrari
1991 Brasile (bandiera) Ayrton Senna Regno Unito (bandiera) McLaren-Honda
1992 Regno Unito (bandiera) Nigel Mansell Regno Unito (bandiera) Williams-Renault
1993 Brasile (bandiera) Ayrton Senna Regno Unito (bandiera) McLaren-Ford
1994 Germania (bandiera) Michael Schumacher Regno Unito (bandiera) Benetton-Ford
1995 Germania (bandiera) Michael Schumacher Regno Unito (bandiera) Benetton-Renault
1996 Regno Unito (bandiera) Damon Hill Regno Unito (bandiera) Williams-Renault
1997 Canada (bandiera) Jacques Villeneuve Regno Unito (bandiera) Williams-Renault
1998 Finlandia (bandiera) Mika Häkkinen Regno Unito (bandiera) McLaren-Mercedes
1999 Finlandia (bandiera) Mika Häkkinen Regno Unito (bandiera) McLaren-Mercedes
2000 Germania (bandiera) Michael Schumacher Italia (bandiera) Ferrari
2001 Regno Unito (bandiera) David Coulthard Regno Unito (bandiera) McLaren-Mercedes
2002 Germania (bandiera) Michael Schumacher Italia (bandiera) Ferrari
2003 Italia (bandiera) Giancarlo Fisichella Irlanda (bandiera) Jordan-Ford
2004 Colombia (bandiera) Juan Pablo Montoya Regno Unito (bandiera) Williams-BMW
2005 Colombia (bandiera) Juan Pablo Montoya Regno Unito (bandiera) McLaren-Mercedes
2006 Brasile (bandiera) Felipe Massa Italia (bandiera) Ferrari
2007 Finlandia (bandiera) Kimi Räikkönen Italia (bandiera) Ferrari
2008 Brasile (bandiera) Felipe Massa Italia (bandiera) Ferrari
2009 Australia (bandiera) Mark Webber Austria (bandiera) Red Bull-Renault
2010 Germania (bandiera) Sebastian Vettel Austria (bandiera) Red Bull-Renault
2011 Australia (bandiera) Mark Webber Austria (bandiera) Red Bull-Renault
2012 Regno Unito (bandiera) Jenson Button Regno Unito (bandiera) McLaren-Mercedes
2013 Germania (bandiera) Sebastian Vettel Austria (bandiera) Red Bull-Renault
2014 Germania (bandiera) Nico Rosberg Germania (bandiera) Mercedes
2015 Germania (bandiera) Nico Rosberg Germania (bandiera) Mercedes
2016 Regno Unito (bandiera) Lewis Hamilton Germania (bandiera) Mercedes
2017 Germania (bandiera) Sebastian Vettel Italia (bandiera) Ferrari
2018 Regno Unito (bandiera) Lewis Hamilton Germania (bandiera) Mercedes
2019 Paesi Bassi (bandiera) Max Verstappen Austria (bandiera) Red Bull-Honda
2020 Non disputato

Gran Premio di San Paolo

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Anno Pilota Vettura
2021 Regno Unito (bandiera) Lewis Hamilton Germania (bandiera) Mercedes
2022 Regno Unito (bandiera) George Russell Germania (bandiera) Mercedes
2023 Paesi Bassi (bandiera) Max Verstappen Austria (bandiera) Red Bull
2024 Paesi Bassi (bandiera) Max Verstappen Austria (bandiera) Red Bull

Albo d'oro del Motomondiale

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Anno 500cc 250cc 125cc
1992 Stati Uniti (bandiera) Wayne Rainey Italia (bandiera) Luca Cadalora Germania (bandiera) Dirk Raudies

Record sul giro

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I record sul giro all'Autódromo José Carlos Pace.

Categoria Tempo Pilota Team Data
Formula 1 1'10"540 Valtteri Bottas Mercedes 11 novembre 2018
Le Mans Series-LMP1 1'18"787 Pedro Lamy/Stéphane Sarrazin Peugeot 908 HDi 10 novembre 2007
Formula 3 1'30"170 Andrè Sousa Full Time 9 dicembre 2005
Formula Renault 1'37"109 Diego Freitas UniOil Sports 6 dicembre 2003
Stock Car Brasil V8 1'39"585 Raul Boesel Bassani Racing 17 aprile 2004
Maserati Trofeo 1'47"655 Guto Negrão Medley 25 marzo 2006
Fórmula Truck 2'04"616 Wellington Cirino ABF/Mercedes-Benz 5 ottobre 2003

Incidenti mortali

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  • Rafael Sperafico (2007)
  • Gustavo Sondermann (2011)
  • Paulo Kunze (2011)
  • Cristiano Ferreira (2013)
  • Sergio Dos Santos (2017)
  • Mauricio Paludete (2019)
  • Matheus Barbosa (2020)
  • Lorenzo Somaschini (2024)
  1. ^ a b (EN) Autódromo José Carlos Pace, su formula1.com. URL consultato l'11 novembre 2018.
  2. ^ Interlagos, le storie più strane: il vento, Pelé, la pioggia e i criminali, in F1WEB.it, 23 novembre 2011. URL consultato il 27 novembre 2011.
  3. ^ a b c d e Scheda sul circuito di Interlagos su www.gdecarli.it
  4. ^ Interlagos, incidente mortale alla Curva do Cafè: è il terzo in 4 anni, f1web.it, 5-4-2011. Consultato il 12-11-2011
  5. ^ Interlagos, cambia la curva del caffè: la FIA ha il nuovo progetto, su f1web.it. URL consultato il 7 aprile 2012.
  6. ^ Giacomo Rauli, F1: il GP del Brasile rimarrà a Interlagos almeno sino al 2025, su it.motorsport.com, 12 novembre 2020. URL consultato il 12 novembre 2020.
  7. ^ Curva do sol, Ferradura, Arquibancadas e le altre: perché le curve di Interlagos si chiamano così · F1WEB.it, su f1web.it. URL consultato il 3 novembre 2024.
  8. ^ (EN) Formula 1 Grande Prêmio Heineken do Brasil 2018 − Qualifying Session Final Classification (PDF), su fia.com, 10 novembre 2018. URL consultato il 10 novembre 2018.

Voci correlate

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Altri progetti

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Collegamenti esterni

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