Curtiss XP-46
Curtiss XP-46 | |
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Descrizione | |
Tipo | aereo da caccia |
Equipaggio | 1 |
Progettista | Don R. Berlin |
Costruttore | Curtiss-Wright |
Data primo volo | 15 febbraio 1941 |
Esemplari | 2 |
Sviluppato dal | Curtiss P-40 |
Altre varianti | Curtiss XP-53 |
Dimensioni e pesi | |
Lunghezza | 9,19 m (30 ft 2 in) |
Apertura alare | 10,45 m (34 ft 3¾ in) |
Altezza | 3,07 m (10 ft 1 in) |
Superficie alare | 19,32 m² (208 ft²) |
Peso a vuoto | 2 551 kg (5 625 lb) |
Peso max al decollo | 3 477 kg (7 665 lb) |
Propulsione | |
Motore | un Allison V-1710-39 12 cilindri a V raffreddato a liquido |
Potenza | 1 150 hp (858 kW) |
Prestazioni | |
Velocità max | 571 km/h (355 mph, 309 kt) a 3 720 m (12 200 ft) |
Velocità di salita | a 3 750 m (12 300 ft) in 5 min |
Autonomia | 523 km (325 mi, 283 nmi) |
Armamento | |
Mitragliatrici | 2 calibro .50 in (12,7 mm) sul muso 8 calibro .30 in (7,62 mm) alari (previste) |
dati estratti da Curtiss Aircraft 1907–1947[1] | |
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Il Curtiss XP-46 fu un aereo da caccia monoposto, monomotore e monoplano ad ala bassa sviluppato dall'azienda aeronautica statunitense Curtiss-Wright Corporation tra i tardi anni trenta e i primi anni quaranta e rimasto allo stadio di prototipo.
Realizzato per sostituire in servizio il Curtiss P-40 da poco in linea, se ne differenziava visivamente per l'adozione di un diverso carrello d'atterraggio, sempre a scomparsa nel piano alare, ma carreggiata larga e con movimento delle gambe di forza verso l'interno invece che verso l'esterno.
A causa delle prestazioni espresse durante le prove di volo, inferiori a quelle raggiunte dal P-40D in quel momento avviato alla produzione, il suo sviluppo venne abbandonato.
Storia del progetto
[modifica | modifica wikitesto]Nel settembre 1939 la United States Army Air Corps (USAAC), l'allora componente aerea dello United States Army (l'esercito statunitense), emise una specifica per la fornitura di un nuovo modello di aereo da caccia contattando la Curtiss-Wright, che già equipaggiava i propri reparti con il Curtiss P-40, per la realizzazione di un progetto di massima per un velivolo più efficiente atto ad essere utilizzato nel teatro europeo della seconda guerra mondiale. I requisiti richiesti erano relativi a un monomotore monoplano ad ala bassa, dalle dimensioni leggermente inferiori a quelle del P-40, e dotato di carrello d'atterraggio retrattile a carreggiata larga. Per il propulsore la scelta ricadde sull'Allison V-1710-39, un 12 cilindri a V raffreddato a liquido in grado di erogare una potenza pari a 1 150 hp (858 kW).
L'armamento previsto comprendeva due mitragliatrici calibro .50 in (12,7 mm), posizionate sul naso del velivolo e sincronizzate per sparare attraverso il disco dell'elica, più la possibilità di integrarne altre otto, quattro per lato, calibro .30 in (7,62 mm) nello spessore alare. In un secondo tempo l'USAAC richiese l'adozione di serbatoi autosigillanti e un'ulteriore corazzatura di 65 lb (29 kg), modifiche che si rivelarono influire negativamente sulle prestazioni complessive.
Nel 1940, prima che fosse realizzato un solo prototipo, la British Purchasing Commission sottoscrisse un ordine di fornitura per il P-46 come sostituto del P-40,[2] il quale, in base alle convenzioni di designazione britanniche stipulate dall'Air Ministry, venne identificato con il nome Kittyhawk.[3]
Tuttavia nel giugno 1940, mentre i prototipi erano in fase di costruzione, l'USAAC ordinò all'azienda di dare la priorità allo sviluppo di una variante migliorata del P-40 da equipaggiare con la stessa unità motrice prevista per l'XP-46, anche in funzione di evitare interruzioni alla linea di produzione causate da qualsiasi passaggio a una nuova cellula. Di conseguenza l'ordine emesso dal governo del Regno Unito per il P-46 venne annullato[2], e la designazione Kittyhawk venne assegnata alla nuova variante del P-40.
Ciò nonostante i due prototipi, indicati come XP-46A, una volta completati vennero comunque consegnati all'USAAC, il primo dei quali venne portato in volo il 15 febbraio 1941, ed avviati a una serie di prove di volo comparative dove le prestazioni espresse si rivelarono inferiori ai contemporanei P-40D. Di conseguenza, anche perché il progetto del P-46 non offriva miglioramenti significativi rispetto al P-40, il programma venne cancellato.[4]
Alcune supposizioni sostennero che il progetto del North American NA-73X, il prototipo del futuro North American P-51 Mustang, fosse basato sul lavoro di sviluppo dell'X-46. Ciò in base all'acquisto, per la cifra di $ 56 000, da parte della North American Aviation (NAA) dei dati sui test aerodinamici relativi ai modelli P-40 e XP-46, ma benché risultino alcune somiglianze nella collocazione dei radiatori dell'impianto di lubrificazione tra i due modelli, a quella data il progetto della North American era già in uno stato avanzato.[5] Il reparto tecnico della NAA utilizzò le ricerche britanniche riguardanti l'effetto Meredith, la capacità che il posizionamento ventrale di un radiatore possa portare a un'ottimizzazione della spinta complessiva del velivolo.
Utilizzatori
[modifica | modifica wikitesto]- United States Army Air Corps (previsto)
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Bowers 1979, p. 436.
- ^ a b Engel, Flight, 5 December 1940, p. 472.
- ^ Flight, 15 May 1941, p. 357.
- ^ Berliner 2011, p. 18.
- ^ (EN) Joseph F. Baugher, North American NA-73, su American Military Aircraft, http://www.joebaugher.com/uscombataircraft.html, 29 agosto 1999. URL consultato il 14 settembre 2016.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) Don Berliner, Surviving Fighter Aircraft of World War Two: Fighters, London, Pen & Sword Aviation, 2011, ISBN 978-1-84884-265-6.
- (EN) Peter M. Bowers, Curtiss Aircraft 1907-1947, London, Putnam & Company Ltd., 1979, ISBN 0-370-10029-8.
- (EN) William Green, War Planes of the Second World War, Volume Four: Fighters, 6th impression, London, Macdonald & Co.(Publishers) Ltd., 1969 [1961], ISBN 0-356-01448-7.
- (EN) William Green, Gordon Swanborough, WW2 Aircraft Fact Files: US Army Air Force Fighters, Part 1, London, Macdonald and Jane's Publishers Ltd., 1977, ISBN 0-356-08218-0.
- (EN) Carl Molesworth, Curtiss P-40: Long-nosed Tomahawks, Bloomsbury Publishing, 2013, ISBN 1-4728-0281-0.
- (EN) Bill Norton, U.S. Experimental & Prototype Aircraft Projects: Fighters 1939–1945, North Branch, Minnesota, Specialty Press, 2008, ISBN 978-1-58007-109-3.
Pubblicazioni
[modifica | modifica wikitesto]- Leonard Engel, Half of Everything: An American's Survey of Orders Placed in the United States, in Flight, No. 1667. Vol. XXXVIII, 5 dicembre 1940.
- The American Fighter, in Flight, No. 1690. Vol. XXXIX, 15 maggio 1941.
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Curtiss XP-46
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) Joseph F. Baugher, Curtiss XP-46, su American Military Aircraft, http://www.joebaugher.com/uscombataircraft.html, 5 giugno 1999. URL consultato il 14 settembre 2016.
- (EN) Maksim Starostin, Curtiss XP-46, su Virtual Aircraft Museum, http://www.aviastar.org/index2.html. URL consultato il 14 settembre 2016.
- (EN) Curtiss XP-46 Fighter Aircraft, su Military Factory, http://www.militaryfactory.com, 9 settembre 2009. URL consultato il 14 settembre 2016.
- (EN) Curtiss XP-46, su USAAF Resource Center, http://www.warbirdsresourcegroup.org/URG/index.html. URL consultato il 14 settembre 2016.
- (FR) Curtiss XP-46, su Fan d'avions, http://fandavion.free.fr/intro.htm, 16 maggio 2001. URL consultato il 14 settembre 2016.
- (RU) Curtiss-Wright P-46, su Уголок неба, http://www.airwar.ru. URL consultato il 14 settembre 2016.