Linguaggio Del Corpo

il libro Secondo i più recenti studi oltre il 60% della comunicazione umana è non verbale. Ovvero, al di là delle parole e dei movimenti di cui siamo consapevoli, occhi, mani, piedi e muscoli facciali esprimono emozioni spesso in contraddizione con le parole, svelando i nostri pensieri reali. Saper leggere questi piccoli segnali e imparare a dominare il proprio corpo diventa indispensabile per interpretare desideri e intenzioni dei nostri interlocutori e per controllare i messaggi che involontariamente noi stessi trasmettiamo. Basandosi sulle scoperte della biologia evoluzionistica e della psicologia, Allan & Barbara Pease ci spiegano come.

Navigating the global business environment successfully requires specific skills that are often underestimated. Cultural awareness is one of the most important and lack of intercultural sensitivity can cause companies severe damage. The purpose of this paper is to call attention to the importance of language and culture in international business negotiations and give a general overview of specialist topics like anthropology, linguistic relativity and applied linguistics studies to a non-specialised audience. Valuable information regarding the most substantial theories in the field will be provided in the first part. The cultural dimensions theory of Hofstede, the model of Lewis and Boroditsky’s theory of the influence of language on thought will also be addressed. Practical hints for negotiations with German partners will be given in the second part.

Il metodo fenomenologico generalmente viene proposto dai suoi stessi sostenitori come superamento del naturalismo, che riduce ogni fenomeno dello spirito a prodotto delle strutture fisiche e neurobiolo- giche. Inoltre esso è nato al fine di realizzare una rigorosa rifondazio- ne della metafisica a partire dalla riabilitazione della dimensione per- cettiva del soggetto.
Ci interessa approfondire questa strada per trovare nuove modalità di superare il dualismo mente-corpo che ancora affligge il nostro modo di pensare, separando ciò che nell’esperienza separato non è. Il fine è quello di riguadagnare l’unità del vivere nel mondo a partire dalla ri- scoperta della centralità del nostro corpo proprio, inteso come unico ente del mondo che è sempre, contemporaneamente, soggetto e ogget- to delle sue stesse esplorazioni.

L a danza. Corpo, morte, pensiero. Ágalma. Rivista di studi culturali e di estetica, n.35.
INDICE DI QUARTA
Ai lettori, Luigi A. Manfreda
Editoriale … e la danza? Caterina Di Rienzo
LA DANZA. CORPO, MORTE, PENSIERO
Autori
Michel Bernard, Della corporeità come "anticorpo" o del sovvertimento estetico della categoria tradizionale di corpo
Alessandro Pontremoli, Pensare il corpo danzante
Stefano Tomassini, La danza fuori-testo: ipotesi su Prélude di Cristina Kristal Rizzo Caterina Di Rienzo, La danza, piccolo atto di morte
Elena Cervellati, L'ultimo velo. Nudi e nudità in danza, tra l'Ottocento e oggi
Fabrizio Andreella, Uno specchio a forma di imbuto. Il pensare di fronte al danzare Simona Lisi, Danza e pensiero: una nuova prospettiva
Elena Viti, Fra azione e pensiero. La dimensione artistica del movimento come contributo alla formazione
Testo
Gillo Dorfles, Autonomia della danza
Recensioni
Giuseppe Cambiano, Come nave in tempesta. Il governo della città in Platone e Aristotele (Graziella Travaglini)
Massimo Di Felice, Net-attivismo. Dall'azione sociale all'atto connettivo (Enea Bianchi) Vincenzo Di Marco, Emmanuel Lévinas. L'epifania del volto (Biancamaria Di Domenico) Fabrizio Fogliato, Il cinema di Michael Haneke. La visione negata (Lorenzo Gineprini) Alessandro Rossi, Sguardi dalla seconda fila. Composizione e narrazione iconica nella pittura veneta del Cinquecento (Gianpaolo Angelini)
Abstracts
Notizie sui collaboratori
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Crediti fotografici Massimo Cappellani