1. Rifiutando l'ufficio di semplice traduttore; 2. Riscrivere lo stile; 3. Riscrivere l' «historia»: queste le articolazioni critiche del contributo, che parte dalla distinzione ciceroniana tra orator e interpres, di grande rilevanza...
more1. Rifiutando l'ufficio di semplice traduttore; 2. Riscrivere lo stile; 3. Riscrivere l' «historia»: queste le articolazioni critiche del contributo, che parte dalla distinzione ciceroniana tra orator e interpres, di grande rilevanza nella teoria e pratica del vertere nel Cinquecento, e affronta l'analisi della riscrittura virgiliana in ottava rima, ovvero alla maniera dell'Ariosto, operata dal Dolce nell'Enea (1568) e nell'Achille e l'Enea (1570). Sta in: L. B. Il furto di Prometeo. Imitazione scrittura riscrittura nel Rinascimento. Edizioni Dell'Orso ALESSANDRIA 1990.
Vedi anche: G. Mazzacurati, M. Plaisance (eds.), Scritture di scritture. Testi, generi, modelli nel Rinascimento Bulzoni Editore, Ferrara, 1987.
Parole Chiave: Mimesis in literature; Italian literature > 16th century; French literature > 16th century; History and criticism; Letteratura italiana del Rinascimento; Imitazione e riscrittura nel Rinascimento; Il furto di Prometeo