Emergenza

La tesi presenta inizialmente il pensiero di Jacques Derrida sull'animalità. Il tema affrontato è la sovranità dell'uomo sul resto dei viventi, in particolare nei riguardi della discriminazione dell'animalità. Nei capitoli a seguire si attua un'emancipazione dell'animalità e non dall'animalità come la corrente umanista voleva. Attraverso l'ontogenesi del concetto di "umanità" viene decostruito il costrutto che sorregge la soglia che divide l'uomo dagli animali, laddove essi partecipano all'animalità in maniere differenti. L'emergenza di questa composizione dei temi trattati si erge ad azione esemplare con cui Derrida, prima di morire, ha lasciato delle tracce da seguire durante il ricevimento del premio Adorno.

Negli ultimi anni, il richiamo al concetto di emergenza si è fatto sempre più diffuso in molte aree della filosofia e della scienza. Il termine viene usato per riferirsi alla circostanza in cui un sistema (fisico, chimico, biologico, ma anche sociale) manifesta delle proprietà e dei comportamenti che sembrano nuovi rispetto a quelli delle sue parti più semplici. Questo libro si propone di chiarire questo fenomeno, tenendo conto, da un lato, che le discipline coinvolte nel dibattito sono molte, quindi un approccio univoco all'emergenza potrebbe non bastare e, dall'altro, che per comprendere cosa sia l'emergenza è necessario delinearne le relazioni con altre questioni filosofiche di primaria importanza come quelle che coinvolgono la fondamentalità, la complessità e la causalità.

The paper deals with the US literature on the authoritarian responses to the pandemic crisis: after the analysis of the main legal tools against the virus’ spread, and a focus on the political clash between federal administration and states, the article addresses those proposals that advise for a strong executive reaction also for a new cycle of constitutionalism.

The ontology of animality, starting from Derrida's writings, determines the reconsideration of the human being and his ontological condition within an environment (Umwelt) in which the anthropocentric point of view has hitherto been predominant. The post-human represents the urgency for ethics willing to reflect on a world inhabited both by hybridizing life forms breaking the boundaries, and a common and immanent substratum yearning for its own limit: the animality partaken by all of us. The boundaries will be deconstructed starting from the ontology, through the epistemology, in order to define post-human ethics.

This study analyzes human wayfinding strategies in emergencies in relation to the perception of the building’s environment. Wayfinding strategies in complex buildings (by floor plan complexity, type of users, etc. ...) are put in relation to the user’s behavior and the quality of the environment around her/him, especially in emergency situations. The results of case studies concerning wayfinding in two supermarkets and a shopping mall in northern Italy are presented and compared in order to understand efficient wayfinding design criteria, especially in emergency situations. The studies concerned a cognitive mapping test in which customers and workers had to recall emergency exits landmarks inside the building, otherwise indidate how she/he would have exited the supermarket in case of emergency. In all three cases, almost 80% of elderly and adults (who are routine clients of these places) were unable to recall exits or identified themselves as behaving ineffectively in an emergency. This is an important consideration when properly designing wayfinding systems and highlights the importance of understanding human behavior, and how people perceive the environment, in order to design safer buildings.

Oggi abbiamo a disposizione un numero sempre maggiore di fonti di informazione che ci rendono sempre più consapevoli della ``complessificazione'' dei fenomeni, siano essi strettamente naturali che tecnologici. La tecnosfera stessa, spesso definita come un Sistema Complesso, non è isolata, bensì è immersa in un ``ambiente'' le cui caratteristiche e proprietà sono quelle dei Sistemi Complessi. L'Uomo, utente della tecnologia e inserito nell'ecosistema naturale Gaia, è esso stesso un sistema tutt'altro che semplice che interagisce a vari livelli con l'ambiente che lo circonda, sia sintetico che naturale. Per comprendere i fenomeni complessi serve un certo grado di astrazione colto sin dall'antichità con il termine ``Sistema''. Oggi la Scienza tenta di dare un propria definizione del concetto di Sistema a seconda dei paradigmi attuali a disposizione. Con questo scritto si tenta di sintetizzare il dibattito intorno al concetto di complessità e di rispondere ad una serie di domande come:
cos'è un Sistema Complesso? Quali proprietà devono possedere un insieme di oggetti per definire un Sistema? Come è possibile definire un insieme di sistemi?

Il Governo italiano sta rispondendo alla crisi Ucraina muovendosi su tre direzioni. La prima, attraverso un rafforzamento della partecipazione militare alla Nato, mediante decreto legge. La seconda, che solleva più perplessità, prevede la fornitura diretta all'Ucraina di materiale bellico. Questo coinvolgimento pare configurare una partecipazione attiva al conflitto, sotto forma di guerra difensiva in favore di uno Stato aggredito (la c.d. guerra in autodifesa collettiva). In tal caso, il decreto legge, fonte prescelta dal Governo, rappresenterebbe uno strumento atipico, in deroga alla procedura legale prevista dall'art. 78 Cost., che subordina le misure del Governo ad un previo conferimento dei poteri necessari. La terza direttrice è rappresentata dall'attivazione dello stato di emergenza, invocato a giustificazione del potere esercitato dal Governo, ma che, invero, non potrebbe ad esso conferire alcuna prerogativa, dovendosi riferire alla sola emergenza umanitaria, e non anche a quella militare.

Il lavoro costituisce uno studio sulla nozione d’urgenza nel diritto costituzionale. Esso si presenta diviso in tre parti. In una prima parte viene compiuta una preliminare ricognizione della dottrina, della giurisprudenza e delle norme costituzionali maggiormente rilevanti in materia. Nella seconda parte vengono, invece, esaminate da un punto di vista prettamente teorico-speculativo le nozioni “vicine” all’urgenza: necessità, contingibilità, emergenza, periculum in mora, ecc. Da ultimo, nella terza parte si tenta di delineare una nozione d’urgenza “costituzionalmente sostenibile”, svolgendosi altresì un breve approfondimento sulla legislazione in materia di stato d’emergenza.

The goal of this chapter is to discuss the case of the Vesuvius Emergency Plan: this  is the only risk prevention tool existing for the Neapolitan volcano. In 1995, Italian Civil Protection presented the long-awaited “National Emergency Plan” that organized the area into “zones” of danger (red, yellow and blue). This certification of the territory as “at risk” had a double effect. On one hand, it contributed changing the relationship with the places, as for the red zone that from area of building expansion became a non-building land; on the other hand, it modified the sense  attributed to time: the catastrophe is no longer a hypothetical eventuality but, to some extent, has been officially announced. In 2001, the Emergency Plan was updated  and the time slot needed to  forecast an eruption was reduced from two to one week. Subsequently, in 2013, the red zone perimeter together with the twinning between its 24 municipalities and other regions of Italy were redefined. The main limit of the Plan is that, being only inspired by an emergency  logic, it lacks any ecological  approach that would guarantee  a better risk reduction.  Conversely, a planning of the future emergency, as well as  the current management of the territory, should be the results of a constant listening process, the meeting points of a complex,  heterogeneous and multi-vocal  reality; planning, in other words, should be meant as a strategy able to learn from  events and no longer as a pre-established program, aimed at anticipating all the moves.

"Innovazione è complessità, anzi, è complessità sociale. In tal senso, abitare l’ipercomplessità* non è soltanto saper gestire/controllare (?) le tecnologie e i nuovi ambienti iperconnessi, né tanto meno adeguare e/o estendere le dinamiche organizzative al cambiamento tecnologico, pur sfruttandone al massimo le potenzialità. Di conseguenza, il cambiamento si presenta, non soltanto come evoluzione non lineare della complessità sociale, ma anche, e soprattutto, come sfida educativa/formativa e di cultura della comunicazione. L’ipercomplessità, che connota l’attuale “società ipercomplessa e iperconnessa”, ci chiede un pensiero “altro” e una nuova immaginazione per ripensare a fondo, non soltanto i processi educativi e formativi, ma anche – in perfetta linea di continuità – logiche e culture organizzative, provando a costruire una “cultura dell’errore e dell’imprevedibilità” ed una visione sistemica dei problemi e dei fenomeni (Dominici 1995 e sgg.). Evitando di continuare a commettere quello che, in tempi non sospetti, ho definito “l’errore degli errori” e (provare a) prepararsi all’imprevedibilità. L’unica “dimensione” davvero prevedibile nei sistemi complessi". (cit.)

Ps Oltre il Cigno Nero, oltre che il titolo pensato e adottato in diverse conferenze, anche internazionali,  è anche il titolo della nuova monografia scientifica, in corso di pubblicazione, con la prefazione di Edgar Morin.

Between the different fields of urban studies, there is a sector yet low strengthened: the regeneration after a disaster. We have traces and trails of analysis applied to the different types of disaster, but still we haven’t a categorical and general reflection over the disaster as urban fact. Disaster studies well knows that these events have common features, which allow to label these as elements of a single class, and to be studied and faced more effectively than what a single field could done. The goal of this volume is to sustain a reflexive boost, which leads to a deeper specialisation of urban studies in relation to face a disaster, specially in the regeneration of an affected city.

Ho evidenziato come il confinamento obbligatorio, necessario per il contenimento del Covid-19, abbia accentuato le diseguaglianze sociali ed economiche, che potrebbero sopravvivere alla fase di confinamento e esservi anche nella fase post-Covid

Il contributo intende partecipare al dibattito sorto intorno alla diffusione mondiale del virus Covid-19 riflettendo sulla normazione emergenziale prodotta in Italia e sui suoi effetti. I provvedimenti emanati durante questa emergenza sanitaria, seppure per natura temporanei e provvisori, producono conseguenze potenzialmente definitive e incidono sui rapporti tra le fonti normative. L'intento è analizzare se e come detta normativa muta i poteri e le competenze degli organi dello Stato e degli enti locali in occasione dell'emergenza sanitaria, per comprendere fino a che punto il sistema di attribuzione dei poteri è capace di "reggere" alle sollecitazioni imposte dalle emergenze. Abstract (en): This paper fits within the contest of the current debate about corona virus spread and discusses the effects of imposed emergency rules. Even when the emergency measures are temporary and provisional they potentially show definitive consequences impacting relationships among sources of law. This essay, therefore, focuses on analysing whether and how these measures affect the powers of the State entities and local authorities during the health emergency in order to understand if the system for allocating powers is capable to resist emergencies.

Questo articolo intende approfondire la situazione dei migranti forzati in Italia, con particolare riferimento al periodo compreso tra il 2011 e il 2014, individuando le principali tendenze in termini di politiche e di pratiche. A fianco di un'analisi della natura dei flussi di migranti che giungono a cercare protezione in Italia, si propone di interpretare le modalità di gestione istituzionale messe in campo in questo periodo come un processo di continua tensione tra il tentativo di costruire un sistema coerente ed omogeneo e le reiterate spinte a creare soluzioni ad hoc, parallele al sistema ordinario, in nome di una più o meno nominata emergenza che imporrebbe strategie straordinarie. L'articolo si propone di presentare le specificità di queste diverse situazioni, indagando in particolare il quadro politico ed istituzionale che le ha determinate, le forme e le pratiche di accoglienza che ne sono derivate e il rapporto tra questi 'sistemi straordinari' e il 'sistema ordinario' rivolto a richiedenti e titolari di protezione internazionale.

Maurizio Ferraris, Emergenza / Emergency. Torino: Giulio Einaudi Publishing House, 2016. Pp. 128. L'Autore, professore ordinario di Filosofia teoretica all'Università di Torino e promotore, specialmente dopo la pubblicazione del Manifesto del nuovo realismo (Laterza, Roma-Bari 2012), di una versione italiana del già esistente "New Realism", con il presente libro intende approfondire la sua ricerca sulla realtà, la quale, a suo avviso, "emerge per forza propria, e non viene costruita con le deboli facoltà degli esseri umani" (vedi la brevissima presentazione sulla prima di copertina). Il libro, oltre al Prologo (pp.ix-xv), è diviso in tre parti: Ontologia (pp.3-31), Epistemologia (pp.32-71) e Politica (pp.72-113). Nel Prologo l'Autore cerca di delineare brevemente il proprio punto di vista riguardo la realtà. Per far ciò, prima di tutto, denuncia tutti  Adrian Măgdici OFM Conv. () Faculty of Pastoral Theology, Franciscan Roman Catholic Theological Ins...

Scopo: Analisi delle procedure e dei punti critici di un soccorso in caso di attacco terroristico, e le complicazioni che si hanno nella sua gestione in caso di attacco non convenzionale con armi CBRNe o in caso di evento CBRNe. Background: Un evento terroristico o un evento CBRNe richiede una risposta coordinata dell’intero sistema di soccorso, protocolli interforze standardizzati, personale altamente qualificato ed addestrato periodicamente, oltre ad un sistema di smistamento vittime tra ospedali ampiamente collaudato. la Hot-zone è una zona del crimine circoscritta dai primi soccorritori e gli accessi devono essere controllati per prevenire la contaminazione delle prove da parte degli operatori e il trasporto della contaminazione al di fuori della zona controllata. In Italia, gli unici ad essere autorizzati al soccorso in zona rossa sono i Vigili del fuoco. Metodo e materiali: Studio ed analisi di “case studies” come le operazioni di soccorso alla “Costa Concordia” nel 2012. Analisi di procedure e protocolli di enti, istituzioni, ed organizzazioni ausiliarie e di volontariato sulla scena del crimine ed su eventi coinvolgenti materiale pericoloso (hazmat). Risultati (Finding): Molti soccorritori italiani di vari enti non hanno addestramento per la «scena del crimine» né per «rischio contaminazione/hazmat», e, durante gli interventi, sono stati riscontrati numerosi casi di discussioni e contrasti sulla linea di comando delle operazioni. Assenza di protocolli standardizzati di intervento, e gestione unificata dell’evento: Queste criticità creano significativi problemi durante le investigazioni e le indagini legali, oltre ad esporre gli operatori coinvolti e l’intera sicurezza nazionale ad incalcolabili rischi riguardanti contaminazioni e Hazmat. L’assenza di un appropriato management può portare alla contaminazione e compromissione di infrastrutture sensibili come trasporti ed ospedali. Conclusioni: L’incremento netto degli standard formativi di base di tutti gli enti, l’appropriata applicazione dei metodi di gestione eventi, l’applicazione di protocolli standardizzati, l’imposizione di una catena di comando efficiente e collaudata e del uso dell’ICS devono essere I punti di partenza per migliorare al più presto il sistema per garantire una risposta ed assistenza efficace, diminuire drasticamente I notevoli rischi per gli operatori e salvaguardare le prove per la gestione legale degli eventi. Il tutto al fine di migliorare la sicurezza nazionale. (2) SOCCORSO IN CASO DI ATTACCO TERRORISTICO / CBRNe. Available from: https://www.researchgate.net/publication/320137047_SOCCORSO_IN_CASO_DI_ATTACCO_TERRORISTICO_CBRNe [accessed Oct 3, 2017].

Comunicazione per gli operatori dell'emergenza 1 Uno dei problemi principali nella comunicazione è l'errata trasmissione delle informazioni, cui si aggiunge, nella fase dell'emergenza, il rischio della "Babele delle informazioni". Ci sono delle tecniche specifiche volte a contenere la probabilità del verificarsi di tali problematiche.

Sebbene possa sembrare “assurdo”, l'atteggiamento degli abitanti del vulcano Vesuvio riflette forme “altre” di ragionevolezza, ovvero risulta che localmente non vige una sola logica, ma una molteplice razionalità, tendenzialmente volte a controllare l'eventualità di una “angoscia territoriale”. Tale meccanismo non deriva dall'ignoranza dei fenomeni fisici o da un’inadeguata preparazione scolastica, bensì un vero e proprio «blocco di senso», un’incapacità sociale e individuale a credere nella distruzione “definitiva”. Il testo analizza l'esposizione al rischio del territorio vesuviano, storicamente determinata, nonché la risposta sociale a tale minaccia; inoltre si delineano delle possibili linee d'azione in un'ottica di post-sviluppo e di sussidiarietà.

ITA: Il saggio analizza come le nuove tecnologie e il governo di Internet impattano sul patrimonio culturale fortemente provato dagli eventi emergenziali. Il nostro Paese si è trovato ad affrontare crisi che hannoprodotto effetti negativi anche nella prospettiva delle funzioni di tutela, valorizzazione e gestione dei beniculturali e del paesaggio. La chiave di lettura ipotizzata come faro per l’equilibrio tra i molteplici interessi coinvolti potrebbe essere l’applicazione dello sviluppo sostenibile come principio-obiettivo trasversale anche nell’ottica delle misure da adottare in esecuzione del PNRR.

ENG: This paper evaluates the impact of the new technologies and Internet governance on the cultural heritage, which has been strongly stressed by disastrous events. Our country has faced emergency crisiswhich negatively affected the functions of protection, enhancement and management of cultural heritageand landscape. Sustainable development could represent the balancing element among the several involvedinterests. It could also act as a transversal principle-objective defining parameters to apply during the PNRR implementation.

Maurizio Ferraris, Emergenza / Emergency. Torino: Giulio Einaudi Publishing House, 2016. Pp. 128.

L’Autore, professore ordinario di Filosofia teoretica all'Università di Torino e promotore, specialmente dopo la pubblicazione del Manifesto del nuovo realismo (Laterza, Roma-Bari 2012), di una versione italiana del già esistente “New Realism”, con il presente libro intende approfondire la sua ricerca sulla realtà, la quale, a suo avviso, “emerge per forza propria, e non viene costruita con le deboli facoltà degli esseri umani” ...

Scopo Analisi delle procedure e dei punti critici di un soccorso in caso di attacco terroristico , e le complicazioni che si hanno nella gestione del soccorso in caso di attacco non convenzionale con armi CBRNe o in caso di evento CBRNe Background: Un evento terroristico o un evento CBRNe richiede una risposta coordinata dell'itero sistema di soccorso, protocolli standardizzati interforze, personale altamente qualificato ed addestrato periodicamente, oltre ad un sistema di smistamento vittime tra ospedali ampiamente collaudato. la Hot-zone è una zona del crimine circoscritta dai primi soccorritori e deve essere controllata per prevenire la contaminazione delle prove da parte degli operatori e il trasporto della contaminazione al di fuori della zona controllata. In Italia, gli unici ad essere autorizzati al soccorso in zona rossa sono i Vigili del fuoco. Metodo e materiali: Studio ed analisi di "case reports" come le operazioni di soccorso alla "Costa Concordia&quo...

Introduzione1 Dove manca la parola   1.1 La città in stato di sospensione   1.2 Quando il disastro arriva in città   1.3 Cosa si vede.  Il ruolo della conoscenza nella visione secondo Wittgenstein   1.4 Dalla cronologia all’ermeneutica2 Dell’ermeneutica urbana   2.1 Un approccio fisiognomico-espressivo alla ricerca territoriale   2.2 La fisiognomica di Walter Benjamin   2.3 Cos’è Passagenwerk per l’urbanistica   2.4 Dall’espressione alla rappresentazione al piano3 Sguardi sulla soglia   3.1 Parigi, soglia delle modernità   3.2 L’Aquila vuota, «non si uccide così anche una città?»   3.3 Blakely, un ciclista dopo la tempesta4 Conclusioni: a che pro?5 BibliografiaResumenLa ciudad, lugar predilecto de la vida humana, está caracterizada en su misma esencia por limites intrínsecos, que establecen el riesgo de sucumbir frente a un desastre. Mientras que en las ultimas décadas se ha conseguido mucho por disminuir las muertes causadas por este, el numero de los desastres ha aumentado, y la c...

INDIRIZZI DI SALUTO
H. 15.00- PRESIEDE DIEGO ARRIGO MANFREDINI
B. Santalucia, Marco Aurelio e la "grande pestilenza" del 165 d.C.
W. Kaiser, La risposta alle urgenze. Sull'entrata in vigore e l'ambito di applicazione delle costituzioni imperiali tardoantiche
G. Barone Adesi, Emergenza dopo Adrianopoli: l'impero "confessionale"

H. 17.00-PRESIEDE GIAN SAVINO PENE VIDARI
M. Ascheri, Giuristi ed epidemie: la riflessione a inizio '500
C.E. Tavilla, Epidemie e contagi nella storia e nel diritto: spunti e riflessioni a partire dal trattato "Del governo della peste" di Lodovico Antonio Muratori
L. Lacchè, La costituzione dell'emergenza. Paradigmi e campi di tensione in Italia tra Otto e Novecento

Premessa Spesso si sente dire la parola "ergonomia" facendo rientrare dentro questa parola tutta la scienza che studia gli spazi, gli attrezzi, i mobili, ecc. che hanno a che fare con l'uomo, ovvero che interagiscono con la sua attività. Ogni forma ed ogni spazio deve essere quello "giusto" e adatto all'uomo. Tutto ciò che circonda l'uomo di natura "fisica" (materiale) deve essere idoneo ad una vita sicura. Quindi stiamo parlando di spazi, stanze, sedute, tavoli, letti, impugnature di attrezzi ecc. che devono essere studiati al fine di non arrecare danno ma al contrario e se è possibile essere di conforto e beneficio. Ecco che nasce il principio (scienza) di "ergonomia" come linea guida portante nella progettazione di tutte le cose che hanno a che fare con la "fisicità" dell'uomo dalle case alle automobili fino al più piccolo attrezzo impugnabile. Tutta questa premessa ovviamente non è per parlare di ergonomia a cui sarà dedicata un'altra scheda, ma per comprendere l'importanza della progettazione del tempo in sicurezza. Negli anni ho avuto la amara esperienza di trovarmi in situazioni in cui ponevo il problema e nemmeno venivo compreso, un po' perché questo argomento è quasi inesistente in letteratura, se non solo in ambienti molto specialistici o addirittura all'interno di cause giudiziarie, e un po' perché il contesto competitivo e neoliberista non prevede un "giusto tempo" per fare le cose, ma solo di farle "il più presto possibile" perché il tempo è denaro. Ovviamente qui si innescherebbero questioni di carattere sindacale, economico, di produzione, di costo della manodopera, ecc. che esulano da questa trattazione di carattere sintetico. Il nostro approccio è ovviamente quello tecnico e di riflessione sulla questione per dice che c'è e che va approfondito. Ricordiamoci che in costituzione abbiamo per le "imprese" un riferimento di "responsabilità sociale". Non solo ma il benessere è da considerarsi sempre nella sua interezza "psicofisico e spirituale".

Scopo Analisi delle procedure e dei punti critici di un soccorso in caso di attacco terroristico , e le complicazioni che si hanno nella gestione del soccorso in caso di attacco non convenzionale con armi CBRNe o in caso di evento CBRNe Background: Un evento terroristico o un evento CBRNe richiede una risposta coordinata dell'itero sistema di soccorso, protocolli standardizzati interforze, personale altamente qualificato ed addestrato periodicamente, oltre ad un sistema di smistamento vittime tra ospedali ampiamente collaudato. la Hot-zone è una zona del crimine circoscritta dai primi soccorritori e deve essere controllata per prevenire la contaminazione delle prove da parte degli operatori e il trasporto della contaminazione al di fuori della zona controllata. In Italia, gli unici ad essere autorizzati al soccorso in zona rossa sono i Vigili del fuoco. Metodo e materiali: Studio ed analisi di "case reports" come le operazioni di soccorso alla "Costa Concordia&quo...

Sommario: 1. Premessa. L'emergenza sanitaria e sociale da Coronavirus.-2. L'emergenza e lo stato d'eccezione nella teoria del diritto.-3. Emergenza "extra-costituzionale" ed emergenza "sub-costituzionale". Inquadramento formale e sostanziale nelle categorie positive del diritto costituzionale.-4. L'emergenza nella Costituzione italiana: mancanza di una disciplina espressa e possibilità di ricavarla indirettamente dal tessuto costituzionale e legislativo.-5. Emergenza locale ed emergenza globale negli scenari pan-demici. La risposta degli ordinamenti democratici negli stati d'emergenza.-6. Conclusioni.-Per ulteriori approfondimenti.

"La risposta CBRNE nel soccorso in caso di spray al Peperoncino nei concerti Italiani" Vedendo la tabella successiva, i fatti di uso di Spray al peperoncino sono continuati drammaticamente dopo gli eventi di Piazza San Carlo a Torino, e questo nonostante le circolari sopra citate ed analizzate, con una frequenza allarmante. Il problema non è lo spray in se, utile per quanto riguarda la prevenzione e il della violenza sulle donne, ma l'uso sistematico per fare rapine o l'uso nei concerti, spesso legato a tale fine, che ha prodotto fortunatamente solo due eventi gravi, quello di Torino appunto e quello di Corinaldo (AN). Il fenomeno sembra collegato alla micro criminalità, in quanto l'uso sistematico è legato ai borseggi da quanto si evince dai fatti di cronaca. Il fatto di essere utilizzato sistematicamente ai concerti, sembra suggerire uno schema pianificato ed è interessante di come si che si sia diffuso così rapidamente l'uso in diverse regioni tra la criminalità. Inoltre il fenomeno sembra limitato alle regioni del Nord e centro Italia.

Il volume presenta i risultati di una ricerca sulla condizione e sull'azione degli assistenti sociali italiani nel primi tempi dell'emerganza Covid attraverso la di somministrazionedi18.000 questionari ad altrettanti assistenti sociali, in tutto il territorio nazionale nell'aprile del 2020 . In particolare, sulla base delle rispose degli assistenti sociali, vengono analizzate diverse aree di intervento sociale: minorenni e famiglie, salute mentale, condizione anziana, realt\ue0 di immigrazione, condizione di povert\ue0. Per ciascuna area si rilevano le modalit\ue0 di azione/reazione in emergenza da parte dei servizi, le potenzialit\ue0 di innovazione, le difficolt\ue0 e i rischi sopportati dagli operatori sociali. L'intento \ue8 quello di "mettere a sistema" le conoscenze acquisite dall'esperienza emergenziale, analizzare i fattori di vulnerabilit\ue0 che hanno potuto mitigare o aggravare l'impatto della crisi, evidenziare le pratiche messe in campo...

In questo articolo si spiegano le ragioni giuridiche e legislative per le quali le dichiarazioni di emergenza nazionale in ragione della epidemia Covid-19, compiute prima con deliberazione del Consiglio dei Ministri, da ultimo con decreto legge, sono completamente illegittime

[...] La materia giuridica incontra l’emergenza nell’ambito delle fonti, dell’azione e dell’organizzazione amministrativa. Diritto ed organizzazione sono strettamente legati poiché il diritto si plasma sullo Stato e sul suo apparato organizzativo. Le catastrofi, inserendosi imprevedibilmente in questo rapporto, «commuovono la pubblica opinione [...] reclamando la massima concentrazione di energie umane e di mezzi materiali», senza che vi sia spazio per «sottili dosaggi di poteri» e per «complicazioni di procedure, che potrebbero ritardare, se non addirittura compromettere, la tempestività e l’efficacia del soccorso, cui tutti devono animosamente cooperare». Sulla base di questi presupposti si giustifica la creazione di soggetti nuovi che devono convivere con quelli esistenti. Quando si verifica un disastro naturale possono realizzarsi condizioni tali da legittimare un’alterazione provvisoria delle competenze, attuabile anche mediante l’individuazione di autorità statali «in grado di agire immediatamente, coordinando l’azione di tutti gli organismi implicati» [...]

Sommario - 1. La straordinaria ordinarietà del diritto emergenziale. 2. Dall'emergenza alla precauzione

Abstract - In modern society, complex and globalized, paradoxically characterized by fear and uncertainty, the law of emergency, which derogates from ordinary legislation, in exceptional and urgent cases, unexpected and unpredictable, acquires a dimension that is no longer exceptional and transitory.
In order to bring the various phenomena back into the channel of ordinariness, it’s necessary to strengthen the preliminary phase of precautionary planning, for risk management, based on the principles of sustainability and subsidiarity.

Sunto - Nella società moderna, complessa e globalizzata, caratterizzata paradossalmente dalla paura e dalla incertezza, il diritto dell’emergenza, che deroga la legislazione ordinaria, in casi eccezionali e urgenti, imprevisti e imprevedibili, acquista una dimensione non più eccezionale e transitoria. Al fine di ricondurre i vari fenomeni nell’alveo dell’ordinarietà è necessario rafforzare la preliminare fase della programmazione precauzionale/prevenzione, per una gestione del rischio, in base ai principi di sostenibilità e di sussidiarietà.