Avella

Avella è facilmente raggiungibile via Autostrada Napoli-Canosa con uscita al casello di Baiano, che si trova a circa due chilometri dal Comune, oppure è raggiungibile mediante la strada provinciale statale 7 bis che congiunge Napoli al comprensivo nolano. La distanza da Napoli è di 28 chilometri, e il tempo di percorrenza è di circa venti minuti. In treno, con la Circumvesuviana, la si raggiunge con la “tratta” Napoli-Baiano, e autobus di linea, pubblici e privati, contribuiscono a garantire i collegamenti con i comuni limitrofi.
Nel mio lavoro ho cercato di esporre la storia e la descrizione dei monumenti del territorio di Avella che si ritengono passibili di valorizzazione.
L’Anfiteatro è l’edificio meglio conosciuto e conservato di Abella, fu edificato intorno alla metà del I secolo a. C. in un’area occupata, precedentemente, da abitazioni private demolite dopo l’assedio dei Sanniti, ed oggi situato appena fuori il nucleo abitato. La monumentale struttura è appoggiata in parte all’angolo est della cinta muraria e in parte usufruisce del pendio naturale; solo nel settore sud l’edificio è sostenuto da strutture a volta, in opera cementizia. L’anfiteatro, che ha il perimetro esterno formato da una sorta di due semicerchi uniti da linee rette e quello interno ellittico, ha una lunghezza di circa 63 metri e una larghezza di 34 metri, risultando quasi delle stesse dimensioni dell’anphiteatrum pompeiano, in relazione, però, ad una città che era solo la metà di Pompei. L’edificio è stato costruito utilizzando la tecnica muraria dell’opus reticulatum, mentre degli stipiti degli accessi sono messi in opera blocchi squadrati di calcare. L’arena, ben visibile, si trova a un livello di almeno due metri al disotto del piano di calpestio della zona limitrofa.
I Monumenti funerari (I secolo a. C. e I secolo d. C.), collocati lungo l’asse viario extra urbano che conduceva

in:  Iconographie du quotidien dans l'art provincial romain, eds. Sabine LEFEBVRE dir. avec la coll. d’Arianna ESPOSITO, Laurent POPOVITCH, Simone DEYTS, Christian VERNOU, Fabienne CREUZENET et Élisabeth RABEISEN, Iconographie du quotidien dans l’art provincial romain : modèles régionaux, Actes du XIVème colloque international d’Art provincial romain, Dijon, 1er-6 juin 2015 44ème supplément à la Revue Archéologique de l’Est, 2017, p. 271-284 - ISBN : 978-2-915544-38-1 (ISSN : 1773-6773).

Résumé: l'objective de cet article est de fournir une réflexion archéologique sur les choix du défunt de deux batiments funéraires d'Aeclanum et d'Abella, en Campanie. L'étude de la décoration architecturale funéraire a été centrée sur les questions de chronologie et de typologie. La recherche des réseaux de diffusion et de réception des thèmes hellénistiques au plan régional continue d'etre la question privilégiée de notre enquete. L'analyse de la décoration suggère que les choix des clients ne sont pas estétiques. L'examen du répertoire décoratif  a permis de cerner l'activité d'un réseau d'ateliers locaux  bien répartis sur le territoire, capables de traiter  avec des clients  d'origine differente. L'utilisation de certains motifs doit etre rapportée à la célébration des vertus du défunt, en relation avec la culture politique et les modèles diffusés à partir du triomphe d'Auguste.

"This abstract shows unknown monumental grave from Avella in Campania, that is a part of an unpublished roman necropolis ongoing research. The grave is 11 meters high and is compared to the most famous architectural model of the so-called ‘Conocchia’ in Santa Maria Capua Vetere. Both of them could be the product of the same workshops, working in the Campania hinterland between the end of the Republic period and Augustan period."

«Né tu sarai ignorato nei nostri versi, o Ebalo, che Telone generò, come si dice, dalla ninfa Sebetide, quando dominava su Capri regno dei Teleboi, ormai vecchio; ma il figlio, non contento dei campi paterni, già allora teneva sotto il suo potere, estesamente, i popoli sarrasti e le terre irrigate dal Sarno, e quelli che abitano Rufra, Batulo e i campi di Celemna, e quelli che sono guardati dalle alte mura della produttrice di mele Abella, avvezzi come i Teutoni a lanciare aste; ad essi la corteccia strappata dalla quercia da sughero protegge le teste, gli scudi bronzati scintillano, scintilla la spada di bronzo.»

La chiesa parrocchiale di San Romano Martire di Avella conserva una pregevole acquaforte su lastra di rame (19 x 30cm c.a) raffigurante la statua del santo; tale lastra era utilizzata per la produzione di immaginette devozionali di grande formato.

Octacosa-10,19-dien-1-ol is a newly synthesized long-chain alcohol, an unsaturated analogue of 1-octacosanol, the major component of policosanol, the purified natural mixture of different higher aliphatic alcohols obtained from sugarcane wax. Our efficient synthetic protocol (five steps with 50% overall yield) is well suited for gram scale preparations and a rapid generation of analogues with different degrees of unsaturation. Beneficial effects of policosanol in the prevention of atherosclerosis and thromboembolic disorders have been reported and related to the inhibition of sterol biosynthesis possibly by the regulation of the activity of HMGCoA reductase mediated by AMP-dependent kinase AMPK. We have compared the effect of octacosadienol and policosanol on the regulation of HMGCoA reductase in HUVEC and HepG2 human hepatoma cells. Octacosadienol was as effective as policosanol in inhibiting the upregulation of HMGCoA reductase, in inducing the phosphorylation of AMPK and in downregulating the HMGCoA reductase mRNA.

"This abstract shows unknown monumental grave from Avella in Campania, that is a part of an unpublished roman necropolis ongoing research. The grave is 11 meters high and is compared to the most famous architectural model of the so-called ‘Conocchia’ in Santa Maria Capua Vetere. Both of them could be the product of the same workshops, working in the Campania hinterland between the end of the Republic period and Augustan period."

All'interno del volume, il saggio dal titolo "Il cammino di Adriano, evoluzione di un testo dalla Yourcenar al teatro romano di Avella". Il confronto tra il testo fonte e l'adattamento testuale e scenico operato da Enzo Marangelo, fondatore della compagnia avellinese Hypocritès Teatro Studio.