“Arte e complessità” è stato il tema intorno al quale si è svolto il Festival della Complessità a Bologna nel Luglio 2017. Il volume, oltre all’insieme degli interventi del convegno, raccoglie contributi successivi su questo argomento...
more“Arte e complessità” è stato il tema intorno al quale si è svolto il Festival della Complessità a Bologna nel Luglio 2017. Il volume, oltre all’insieme degli interventi del convegno, raccoglie contributi successivi su questo argomento inviati da altri studiosi. Ma anche, soprattutto, mostra le molteplici connessioni tra esperienze, idee e persone accomunate dall’interesse e dalla passione per questo campo di studi e di pratiche. La complessità è infatti un modo di vedere il mondo “non determinista e non riduzionista”, alla ricerca di parole, immagini, suoni, testi, forme che lo rendano più comprensibile e pensabile come insieme di sistemi, di reti con ampia varietà di interrelazioni, dove sono co-presenti ordine e disordine, forme note e forme emergenti autorganizzate, regolarità e imprevedibilità.
Se la complessità è molteplicità, relazione, feedback, il sapere complesso è dato da altrettante discipline ed esperienze/esperimenti che possiamo connettere, dando vita a nuove configurazioni e idee. E se tutti i saperi sono pensati da umani, siamo noi ad avere il compito di intrecciarli, superando gli specialismi. Come curatori, rileggendo l’insieme degli scritti, siamo colpiti sia dal ripetersi e sovrapporsi di alcune parole-chiave (e infatti ricorsività e ridondanza sono concetti importanti per la complessità) sia dall’interesse con- diviso per il valore cognitivo ed esperienziale profondo delle forme artistiche. In particolare di quelle contemporanee, create da persone che ci propongono la loro personale visione del mondo in cui viviamo, negli stessi anni, in realtà diverse e lontane eppure inevitabilmente interdipendenti.
Da queste pagine emerge infatti un comune denominatore tra le esperienze degli autori, degli artisti e dei fruitori: l’arte è davvero imprescindibile perché amplia le nostre capacità intuitive, ci permette di apprendere dalle emozioni, di afferrare concetti e approfondire significati altrimenti poco accessibili e oscuri, di creare nuove idee e visioni del mondo. Oggi è difficile riuscire a comprendere e a descrivere la complessità del mondo senza attivare atteggiamenti e approcci artistici. L’arte appare come una sorta di filosofia della contemporaneità, una risorsa determinante per capire il presente e guardare al futuro.