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2023
Napoli, la collina di Capodichino tra neolitico e tardoantico: dati preliminari. Le indagini condotte presso l’Aeroporto Internazionale di Napoli, hanno permesso di raccogliere una serie di dati che attestano la frequentazione dell’area a partire dalla preistoria sino all’età tardoantica. Il nostro intervento si strutturerà con un primo inquadramento geoarcheologico e storico della collina di Capodichino, premessa fondamentale alla successiva esposizione dei dati archeologici acquisiti. Le attestazioni più antiche concernono il periodo preistorico. Queste consistono in tracce dell’uso del suolo e specificamente in una serie di solchi di aratura individuati nell’area a nord-est della pista. I più antichi, sono databili al Neolitico finale, quelli più recenti sono riconducibili all’Eneolitico. I rinvenimenti di età storica sono invece attestati nei saggi l, a sud della pista e nel saggio 2, collocato a nord-ovest della pista. Entrambi i sondaggi hanno rivelato tracce delle sistemazioni agrarie di età tardo repubblicana/primo imperiale costituite dai resti della viabilità campestre in terreno battuto. Al periodo imperiale sono riconducibili i labili avanzi di una villa di età imperiale, che doveva essere collocata in massima parte al di fuori del saggio 1 e una grande fossa di scarico che ha restituito molto materiale ceramico ed edilizio databile alla tarda età Antonina. Le testimonianze dell’uso del suolo e delle sistemazioni agricole di epoca tardoantica sono invece particolarmente evidenti nel saggio 2 dove è stato rinvenuto un interessante esempio di capanna tardoantica. Di questa struttura si sono intercettati sul terreno i negativi dell’impalcato ligneo, parte di un fossato per il drenaggio delle acque e parte della necropoli annessa di cui si sono potute scavare alcune sepolture disposte a corona della struttura capannicola e del relativo fossato.
BREVISSIMA STORIA DI NAPOLI DALLE ORIGINI AL PERIODO SVEVO
BREVISSIMA STORIA DI NAPOLI DALLE ORIGINI AL PERIODO SVEVOBreve sintesi della storia della città dalle origini all'età sveva, aggiornata a dicembre 2022.
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La via Appia antica dopo aver attraversato la colonia di Minturnae (fondazione 296 a.c.) andandone a costituire il decumanus maximus esattamente a 98 miglia romane da Porta Capena in Roma, come attestato dal miliare, passava il Liris-Garigliano attraverso il pons Tirenus (CIC. Attic. XVI 13). L'attraversamento del fiume e l'individuazione del ponte, andato distrutto, è testimoniato dai rilievi subacquei di Alan C. Brookers in The Via Appia Bridge del 1974. Mappa Alan C. Brooker. Recenti rilievi della Soprintendenza Archeologica delle belle arti e paesaggio delle provincie di Caserta e Benevento, hanno confermato la presenza di un tratto perfettamente conservato di basolato proprio su la sponda opposta , lato provincia di Caserta del fiume Garigliano, in corrispondenza del Pons Tirenus così come individuato da Alan C. Broker. Su la direzione che l'antica via Appia prendesse una volta attraversato il fiume c'è stato spesso un dibattito tra gli studiosi, alcuni con tesi a sostegno della percorrenza verso Sessa in sovrapposizione all'attuale strada statale Appia SS 7 ed altri invece in sovrapposizione all'attuale strada statale Domiziana 7 quater.
Tra Rinascimento e Barocco la storia della Teriaca, l'antico polifarmaco della tradizione galenica, nel regno di Napoli. Prima pubblicazione, in Anthropos e Iatria, Rivista italiana di Studi e Ricerche sulle Medicine Antropologiche e di Storia delle Medicine, anno IV, n°1, Gennaio-Marzo 2000.
APM, Archeologia Postmedievale. Società, Ambiente, Produzione, 20, 2016. (Archeologia postmedievale in Italia – Schede)
La Storia Ecclesiastica e Civile della Regione più settentrionale del Regno di Napoli (oggi città di Teramo) di Niccola Palma (1832-1836). Uno strumento di ricerca archeologica territoriale, pp. 149-151.1840 •
Atlante universale di geografia antica e moderna : dedicato alla gioventù / ricavato da quello di Monin e Fremin – Napoli : Felice Pôtel litografo, 1840 - 103 pag ; 33x25 cm - Dalle "prime colonie egiziane" al 1828 - PDF COMPLETO - tratto da Liberliber.it - https://www.liberliber.it/online/opere/download/?op=2344305&type=opera_url_pdf - Creative Commons "Attribuzione - Non commerciale - Condividi allo stesso modo 4.0 Internazionale" ----- Dall’incipit del libro: "Gli antichi, da cui piccola parte soltanto del globo era conosciuta, essendo loro ignota la maggior parte dell’Asia, e dell’Affrica, e gran parte della stessa Europa, avevano fatto del Mondo tre gran divisioni da loro chiamate Europa, Asia, ed Affrica. Dopo la scoperta del nuovo Continente fatta da Colombo, i geografi ne aggiunsero una quarta, che ingiustamente chiamarono America. Le importanti recenti scoperte, avendo fatto conoscere al geografo parecchie grand’isole, ed un numero pressoché infinito di altre assai piccole, sparse nel grand’Oceano a differenti distanze le une dall’altre, hanno costretto i geografi moderni a farne una divisione particolare, la quale forma ciò che chiamasi la quinta parte del mondo, detta Oceanica" ----- <NOTA PER L'EDIZIONE ELETTRONICA MANUZIO -Come dichiarato nel frontespizio, è la traduzione italiana di un atlante francese (Atlas universel de géographie ancienne et moderne par C. V. Monin et A. R. Fremin. Logerot, Paris 1837). La traduzione è però non molto curata e conserva qualche francesismo, mentre la punteggiatura è disordinata e l'ortografia poco uniforme. Causa di ciò può essere stato in parte il fatto che, oltre che per le tavole grafiche, anche per la stampa del testo è stato seguito il procedimento della litografia e le lastre sono state incise a mano. Ciò probabilmente ha reso molto difficile la correzione degli errori di composizione, che così spesso sono rimasti nell'opera stampata. Nella presente trascrizione si sono limitate le correzioni a pochissimi interventi (qualche maiuscola, qualche dato numerico...) per mantenere l'effetto complessivo del testo, che resta un documento interessante di quello che fu uno strumento di studio per gli scolari di metà Ottocento di Napoli e forse d'Italia>.
EURAXESS North America Newsletter
International Women’s Month Interviews with Three Women in Science (1. Angela Bellia), EURAXESS North America Newsletter, 1, 2019.2019 •
2024 •
Alegatos
Algunas precisiones sobre el derecho estadounidense a propósito del tratado de libre comercio2020 •
2016 •
Turkiye Cocuk Hastalıkları Dergisi
Benign Geçici Hiperfosfatazemili Bir Olgu Sunumu2013 •
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Journal of Environmental Management
Rapid prototyping for quantifying belief weights of competing hypotheses about emergent diseasesCalíope: Presença Clássica
Algumas considerações sobre a temática erótica nas elegias de Tibulo2007 •
Atmospheric Chemistry and Physics
New particle growth and shrinkage observed in subtropical environments2013 •
Humanities Research/Humanities research
Being in and of local communities: An Australian regional gallery’s response to climate disasters2024 •
International Journal of Radiation Oncology*Biology*Physics
Year of treatment is an independent predictor of outcome in patients with localized prostate cancer treated with definitive radiotherapy2001 •