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L'esperienza CoNDASSIS

2009

L’esperienza CoNDASSIS* ANGELA ROBESSI Coordinatore nazionale CoNDASSIS Il nostro ruolo, sia all’interno di ciascuna struttura sia statutario, ci ha portato ad occuparci soprattutto dei problemi che le SSIS sono state chiamate ad affrontare e risolvere. Per questo motivo il nostro sguardo è più allenato a cogliere le situazioni difficili piuttosto che gli aspetti positivi. In vista della trasformazione del nuovo percorso di formazione degli insegnanti, riteniamo sia utile ripercorrere le fasi salienti che hanno caratterizzato questi 10 anni. Nel cammino fatto, in corso d’opera, abbiamo avuto occasione di riflettere, discutere e cercare soluzioni ma solo ora forse possiamo avere la possibilità di osservare piuttosto che i percorsi, l’intera mappa. Solo ora fuori dall’urgenza, che ci chiamava ad affrontare e risolvere i problemi, possiamo utilizzare uno sguardo che sia capace di recuperare la globalità dell’esperienza delle SSIS, uno sguardo non parziale rivolto ora agli aspetti problematici ora agli aspetti positivi. Prima della istituzione delle SSIS, il reclutamento degli insegnanti avveniva tramite concorso, ordinario o riservato. Confronto tra concorsi e SSIS  CONCORSO ORDINARIO  SSIS O RISERVATO  nessuna formazione  formazione biennale  preparazione disciplinare  preparazione disciplinare – didattico laboratoriale psico-socio-pedagocico –  nessun tirocinio  tirocinio durante il biennio di formazione 2 * La CoNDASSIS è il comitato nazionale degli amministrativi delle SSIS. 34 Per i futuri insegnanti non era previsto un percorso formativo pre-concorsuale. Il dibattito sulla formazione portò ad un primo risultato con l’approvazione della legge 341 del 1990, legge istitutiva delle SSIS. Ma occorre attendere ancora otto anni prima della emanazione del decreto che disciplini gli ordinamenti didattici. Con il decreto del 26 maggio 1998 si dà formalmente avvio alla formazione degli insegnanti secondari attraverso un percorso post-laurea con un esame di Stato finale abilitante con valore concorsuale ai fini dell’inserimento nelle graduatorie. Una svolta qualitativa nel percorso di formazione dei docenti è rappresentata dunque dall’istituzione delle SSIS. L’innovazione principale sono le quattro Aree di attività didattiche individuate, nell’ambito delle quali lo specializzando, declinando le conoscenze teoriche acquisite nei diversi contesti educativi, giunge alla progettazione, all’interno del laboratorio , di vere e proprie lezioni che mette in atto durante la fase di tirocinio, assumendo così un ruolo attivo nell’intero percorso della propria formazione. Può essere utile elencare gli elementi innovativi positivi apportati dalla formazione SSIS nella speranza che non vengano dispersi. Effetti innovativi delle SSIS  collegamento tra Scuola e Università Università  introduzione dello studio delle discipline psicopsico-sociosociopedagogiche dell’ dell’Area Comune  rapporto tra tirocinante e docente della scuola (supervisore/tutor (supervisore/tutor  Collegamento tra strutture universitarie 3 – collegamento tra scuola e università. Scuola e Università hanno fatto in questi anni un grande sforzo comune per imparare a conoscersi e a dialogare in modo da raggiungere l’obiettivo comune di formare una nuova classe di docenti qualificati. – introduzione dello studio delle discipline psico-socio-pedagogiche dell’area comune. Studio uti- le per fornire ai docenti una base socio, psico-pedagogica, in grado di farli interagire con il complesso universo dei giovani (lo studio dell’Area comune è riuscito inoltre a gettare un ponte tra la divisione dei saperi generata dalla struttura iperspecialistica talora propria delle Università). Il tirocinante trasmette al docente della scuola secondaria l’entusiasmo tipico di chi si trova per la prima volta ad affrontare una nuova esperienza, e in cambio riceve la possibilità di osservare da vicino la pratica professionale maturata negli anni dagli insegnanti. – rapporto tra tirocinante e docente della scuola secondaria (supervisore/tutor). – collegamento tra strutture universitarie. Il D.M. 26 maggio 1998, all’articolo 2, definisce, a tutti gli effetti, il modello organizzativo della Scuola come struttura didattica dell’università alla quale contribuiscono le facoltà e i dipartimenti interessati “anche sulla base di intese tra due o più università”. l’esperienza condassis 35 Un ulteriore cambiamento positivo è stato quello di individuare un percorso di specializzazione sul sostegno successivo al conseguimento dell’abilitazione mentre prima, lo ricordiamo, la specializzazione sul sostegno si poteva conseguire prescindendo dal possesso di una abilitazione disciplinare. Sul fronte normativo, comunque, i nuovi percorsi di formazione sono stati avviati con grandi vuoti legislativi. Nate come corso di specializzazione di un sistema universitario con lauree a ciclo unico, ben presto le SSIS hanno dovuto far fronte da sole, in assenza di una normativa specifica, ai cambiamenti introdotti con l’attuazione della legge 509. D’altra parte non sono state poche le altre DIFFICOLTÀ che le SSIS si sono trovate ad affrontare derivanti spesso da carenze normative amplificate da disomogeneità di applicazione ed interpretazione delle stesse. Tali aspetti sono emersi subito dopo l’istituzione delle Scuole creando, a livello nazionale, una diversità di approcci organizzativi. Corsi di Sostegno CONCORSO ORDINARIO O RISERVATO •Fino al 2001 senza abilitazione SSIS • Corso di 400 ore post abilitazione • Dopo il 2001 corso di 800 ore presso le SSIS 5 Le soluzioni a tali carenze, come è ovvio, sono state cercate da ciascun Ateneo all’interno della propria autonomia universitaria, che negli ultimi anni è andata sempre più consolidandosi. Tuttavia questo atteggiamento, verosimilmente il solo possibile in situazioni di vuoto normativo, ha provocato conseguenze di grande impatto, nonché una dilagante diversificazione negli ordinamenti delle SSIS (causando disparità culturali, economiche e di punteggio ai corsisti che frequentano le diverse Scuole). Per ovviare a questi problemi ben presto sono sorte forme di coordinamento, a vari livelli, tra coloro che operano all’interno delle SSIS per confrontare esperienze e per affrontare le modificazioni che nel frattempo si stavano prospettando a livello nazionale. Il coordinamento dei Direttori: CoDiSSIS; dei supervisori: CoNSVT; e del personale tecnico amministrativo: CoNDASSIS. Per dare rilievo alle diversità riscontrate nel tempo, riportiamo qualche esempio, tra i più ricorrenti, che il CoNDASSIS ha individuato in termini di differenti approcci tra le diverse sedi SSIS, a cui ha cercato di porre rimedio, ove possibile, suggerendo una linea omogenea di interpretazione al fine di ridurre le disparità tra gli studenti SSIS nelle varie regioni. 36 1) Numero di classi di abilitazioni che si possono conseguire nel biennio SSIS conseguire nel biennio SSIS Campione 14 Scuole 4 Scuole: 4 Scuole: 4 Scuole: 2 Scuole: 1 abilitazione 2 abilitazioni 3 abilitazioni 30 + 3 = 30 + 6 = 30 + 9 = 30 punti 33 punti 36 punti 39 punti più di 3 abilitazioni 4 Su un campione di 14 Scuole 4 permettono nel biennio l’iscrizione a 1 classe di abilitazione, 4 scuole a 2 classi, 2 a 3 classi e le rimanenti 4 a una pluralità di classi. Questo fatto comporta conseguenze notevoli per gli iscritti anche in termini economici, poiché in alcune SSIS con il versamento di un’unica tassa e con la frequenza di un solo biennio è possibile conseguire una pluralità di abilitazioni. 2) Criteri per l’ammissione al concorso SSIS e requisiti di ammissione a) possesso dei requisiti: prima o dopo il concorso? La maggior parte delle Scuole ha interpretato i requisiti richiesti dal DM 39/98 e dal 22/2005 come requisiti all’ammissione al concorso SSIS, DA POSSEDERE QUINDI PRIMA DEL CONCORSO STESSO, mentre altre Scuole li hanno considerati come requisiti per poter conseguire l’abilitazione, dando così la possibilità agli interessati di iscriversi all’ESAME di AMMISSIONE CON DEBITI FORMATIVI, da sanare durante il biennio. (La disparità derivante da questa situazione è lampante: alcuni candidati, presentando la domanda nella SSIS che non applicava la soluzione più “favorevole”, si vedevano escludere dal concorso, mentre altri nella stessa situazione, con lo stesso numero e la stessa tipologia di titoli, potevano accedervi). b) normativa sull’accesso alle SSIS: DM 39/98 e 22/05 oppure anche 354/98? La difficoltà riscontrata nell’individuare la normativa sull’accesso alle SSIS ha comportato altre disparità di trattamento per i candidati. Il punto era capire se il riferimento normativo fosse costituito esclusivamente dal D.M. 39/98 (per il laureati vecchio ordinamento) e dal D.M. 22/05 (per i laureati nuovo ordinamento) oppure si dovesse far riferimento anche al D.M. 354/98, nato per la semplificazione delle procedure concorsuali attraverso la creazione di ambiti disciplinari, dal momento che in alcuni casi le norme erano discordanti. Aspetto rilevante in quanto l’applicazione dell’uno o dell’altro avrebbe comportato l’esclusione, ovvero l’ammissione, a determinate classi di concorso. l’esperienza condassis 37 c) consultazione on line della normativa sull’accesso alle SSIS: quale percorso? Il CoNDASSIS ha segnalato la presenza, per oltre un anno, di due percorsi on line discordanti tra loro presenti sul sito del Ministero. Il Ministro competente alla fine ha provveduto all’oscuramento del sito meno aderente ai testi normativi. d) assenza di una normativa transitoria L’assenza di una normativa transitoria che disciplini il passaggio dal vecchio al nuovo ordinamento sotto il profilo dei requisiti di ammissione ha comportato che ogni SSIS abbia applicato in modo autonomo la fattispecie, ai fini dell’ammissione alle SSIS, anche in questo caso con conseguenti disparità per i candidati. Nel triennio accademico 2005-2008 le SSIS, contestualmente ai corsi regolari e a quelli di sostegno, sono state chiamate a gestire i Corsi speciali abilitanti previsti dalla legge 143, che richiedeva genericamente (alle università e non direttamente alle SSIS) di attivare, nell’ambito delle proprie strutture didattiche, corsi speciali di durata annuale riservati a una variegata serie di categorie di insegnanti, spesso precari storici, con servizio di insegnamento pregresso, non in possesso del titolo di abilitazione. Corsi Speciali Annuali abilitanti ex Lege 143/2004 D.M. 21 del 9 febbraio 2005 D.M. 85 del 18 novembre 2005 Corsi 500 ore per insegnanti Tecnico – pratici (Tab. C, DM 39/98)  Corsi 600 ore per insegnanti della scuola secondaria (Tab. A)  6 La portata dell’istituzione di tali Corsi è stata dirompente e l’impatto sulle SSIS, in molti casi, si è rivelato pesantissimo sotto molteplici punti di vista: – il numero di corsisti gestito dalle SSIS duplicato, triplicato se non addirittura, in molti casi, moltiplicato, (alcune sedi si sono trovate con alcune migliaia di iscritti in più) a fronte di strutture sottodimensionate rimaste con un numero di unità di personale pressoché invariato o comunque scarsamente potenziato; 38 – difficoltà a dover elaborare rapidamente nuovi curricula di ben 600 ore e corsi ad hoc per insegnanti tecnico pratici, anche non laureati, o per insegnanti di classi di abilitazioni inedite, mai attivate in precedenza, senza quindi una particolare esperienza in quelle aree, nonché le grosse difficoltà nel reperimento/reclutamento di un numero impressionante di docenti che fossero adeguatamente preparati, a fronte di budget limitati derivanti dal solo introito delle tasse di iscrizione; – normativa (Legge 143, DM 21 e 85, Circolare Ministeriale n 442/2006) spesso non esaustiva rispetto ad alcuni aspetti: durata e organizzazione delle attività didattiche all’interno delle macroaree, frequenze minime obbligatorie, modalità di riconoscimento crediti per i già abilitati SSIS, definizione dei punteggi minimi di accesso agli esami finali; – problemi di convivenza tra sissini e iscritti ai corsi speciali: le SSIS si sono trovate nella, per certiversi, posizione di ‘imbarazzo’ di dover formare e abilitare contestualmente, attraverso due canali differenti, con tempistiche e tipologie di corsi diverse (1 anno vs 2 anni; 600 ore vs 1000 ore, nessuna prova di accesso selettiva e iscrizione d’ufficio vs concorso di ammissione ...) insegnanti ‘concorrenti’ per l’accesso alle graduatorie permanenti. Conclusione Sono due le ragioni per cui non abbiamo accennato alla futura riforma: la prima perché ancora non la conosciamo e la seconda perché non fa parte dell’ambito delle nostre competenze. In tutti questi anni abbiamo cercato – come ben dice Salvatore di Pasqua nel volume La SSIS di Trieste si racconta – di non essere semplicemente efficienti ed efficaci, ma abbiamo sempre voluto collocarci consapevolmente nello spazio SSIS, vogliamo comunque fare un commento che è un augurio. Ci auguriamo che, qualsiasi sia il nuovo modello formativo, venga fatto tesoro dell’esperienza delle SSIS. Abbiamo tutti assistito a ciò che ha comportato l’aver iniziato senza una normativa chiara, senza un “senso”, cioè senza avere una chiara direzione, e abbiamo anche visto come grazie ai vari coordinamenti è stata favorita, per quanto possibile, la coesione tra le varie SSIS e una forma di unitarietà negli atteggiamenti. E ci auguriamo soprattutto che non si ripeta la “storia”, nel senso che al momento dell’istituzione della SSIS era stata firmata anche la sua abolizione. Rintracciamo una analogia tra il paradosso che ha visto, quasi contestualmente, nascere ed abolire la SSIS e ciò che potrebbe avvenire adesso: mentre la commissione presieduta dal prof. Israel sta terminando il suo compito, da più parti si mette in discussione la riuscita del percorso universitario “3+2”, con la logica conseguenza che potremmo trovarci un percorso abilitante basato su quel “3+2” destinato presto a scomparire. l’esperienza condassis 39