In Italian, a short thriller novel set in a parallel universe in which the Roman Empire survived until 2661 BC (1908 AD): a power struggle at the top of the Empire, with completely unexpected protagonists!

Torre Paola al Circeo Brevi note sulla fenomenologia della percezione pittorica di Giuseppe Saponaro Camminando lungo la spiaggia di Sabaudia, ampio tratto della costiera tirrenica che conduce alle pendici del Promontorio del Circeo, si scorge in lontananza sulle prime pendici della scogliera, circondata dalla fitta vegetazione mediterranea, una poderosa costruzione in muratura, una torre co-stiera della seconda metà del Cinquecento, edificata per contrastare la minaccia saracena. Posta a custodia del canale emissario del lago di Paola, Torre Paola, detta anche Torre dell'Angelo di Paola, trarrebbe il suo nome, secondo alcune fonti, dall'antica Chiesetta di San Paolo. Mi avvicino. La torre ferma, lassù, distante, possente, indifferente. Io, quaggiù, resto impres-sionato, attratto, contratto nell'atto della visione. L'evento improvviso della percezione visiva ha messo in relazione due entità in apparenza diverse e separate: un soggetto e un oggetto. L'Io, che guarda, è il polo soggettivo della percezione. La Torre, che si offre allo sguardo, rappresenta di fronte il polo oggettivo della medesima. Subito, però, la relazione polare ha già prodotto una doppia metamorfosi e, indissolubile tra i due, un doppio vincolo. Da una parte, un anonimo assemblaggio di pietre e di calce mi si presenta ora come «la Torre»: non più cosa tra cose, bensì soggetto parlan-te, i cui tratti essenziali, la sembianza, la forma, la posizione, i dintorni avrebbero già molte storie da raccontare. Dall'altra parte, un soggetto risvegliato a se stesso, non più turista o bagnante, non più materia semi-assopita meccanicamente ambulante su una spiaggia, bensì spirito ridestato, riflet-tente, viva autocoscienza, soggetto che si riconosce, tramutato in oggetto di se stesso. Nell'atto della percezione visiva la pura rappresentazione è ora accompagnata da coscienza: mentre il soggetto si oggettiva in un progetto artistico («Ne farò un mio disegno, un mio dipinto»), l'oggetto è eletto, ele-vato a soggetto estetico («Mi piace la Torre. Mi confronterò con Lei. Dovrò farlo a Tu per Tu»).

A partire dal Quattrocento, a Sciacca come in altri centri siciliani, la ricca classe mercantile in concorso con aristocratici e funzionari del Regno, sfruttando le prammatiche del tempo per l’utilizzo di giardini e aree libere, si fece promotrice della costruzione di nuove architetture residenziali, tra cui il palazzo Argomento-Perollo. Nonostante le trasformazioni, questo edificio conserva gran parte dell’impianto originario e mostra in alzato una volumetria compatta, secondo una tipologia che coniuga i modelli palaziali trecenteschi dell’isola con quelli di ascendenza iberica, connotati dalla presenza nel cortile della scala esterna che lo collega direttamente alla sala magna del piano nobile. In particolare la scala del palazzo Argomento-Perollo mostra sorprendenti dettagli stereotomici nell’arco che la sostiene; esso è infatti strombato e segue una generatrice inclinata sul piano orizzontale, che ne ampia il fronte esterno rispetto al punto di contatto con la muratura dell’edificio, raccordando le due parti con una superficie conica.

A brief history of the Scala Collection of historical pianos (owned by the Fondazione Carisbo, Bologna, Italy).

Finds relating to the brief conquest of southen Apulia by the Ottoman Turks