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  C A R T O L I N E DA L L' I TA L I A Borgosesia Di DAMIANO MEO  1 Luglio 2018   0  Uno scorcio del Sesia © Damiano Meo Fiori estivi contemplano le acque limpide del Sesia mentre, brioso, scorre dal Monte Rosa scrosciare dell’acqua sembra musica, no al Po. Lo ritmata dal cinguettio dell’orchestra che abita sugli alberi secolari. E proprio dall’incanto del suo ume questa comunità prende il nome di Borgosesia, cioè di forti cazione rurale cresciuta attorno alla sua privilegiata fonte d’acqua. Queste terre furono abitate già 80mila anni fa dall’uomo di Neanderthal, come testimoniano alcuni ritrovamenti custoditi nel Museo Carlo Conti. La stessa struttura espone uno scheletro di orso delle caverne e alcune tracce di fauna pleistocenica, tra cui diversi tipi di grandi felini e alcuni resti del rinoceronte di Merck. La storia della cittadina, che oggi conta circa 12mila abitanti, si intreccia L’orso delle caverne del museo Carlo Conti © Damiano Meo anche con l’Impresa dei Mille. Alcune ricerche storiche, infatti, attribuirebbero all’imprenditore Alessandro Antongini, proprietario di un’industria tessile locale, il sovvenzionamento per il noleggio delle imbarcazioni a vapore che trasportarono le giubbe rosse no a Marsala. Sarebbero le copie di una cambiale di 510mila lire, a favore dell’armatore genovese Ra aele Rubattino, a comprovare tale ipotesi. Borgosesia ebbe anche un ruolo attivo nella Resistenza al nazifascismo: a guidare nella Valsesia le Brigate Garibaldi fu Cino Moscatelli, successivamente divenuto senatore e deputato della Repubblica. Una delle zone più vivaci della cittadina è il parco Magni in cui è possibile giocare sia a beach volley che a basket. Un’interessante scelta di riquali cazione di tale spazio ha predisposto la trasformazione dei tronchi La scultura ecosostenibile di Marco Schena © Damiano Meo degli alberi pericolanti in opere d’arte. Così l’artista Marco Schena ha scolpito gu , volti e persino una farfalla posata dolcemente su una mano. Tra le iniziative culturali proposte ai visitatori ci sono anche concerti bandistici e un mercato Slow Food (ogni seconda domenica del mese). Un complesso architettonico da visitare è il Santuario della Madonna delle Grazie (detto di Sant’Anna), risalente al 1600, che si staglia su un’altura da cui si scorge tutta la valle e si assapora un magni co silenzio. Il panorama della Madonna delle Grazie © Damiano Meo Borgoresia ieri e oggi Borgosesia Ieri e Oggi