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Ci rendiamo conto che questo nostro studio proporrà molti più quesiti di quanti riuscirà a risolverne per cui non potrà essere che una esposizione parziale ed incompleta, appena sufficiente a fornire un punto di partenza alla riflessione ed a stimolare l'interesse, o anche solo la curiosità, su di un aspetto poco apprezzato e poco conosciuto dell'opera di Helena Petrovna Blavatsky. Avvicinarsi alla Dottrina Segreta con il proposito di percepirne l'aspetto occulto, significa far ricorso molto più all'intuizione che alla cultura o all'erudizione, significa sfrondare l'opera di tutte le proposizioni, i quesiti e le polemiche entrati a far parte dell'ufficialità critica per raccogliersi in meditato silenzio, con la mente il più possibile sgombra dal fardello delle cognizioni culturali. La cultura sta alla nostra mente come il cibo sta al nostro corpo; anch'essa, solo quando-disintegrata, rielaborata in tutti i suoi costituenti e tramutata in energia mentale-scaturisce dalla coscienza come l'energia muscolare scaturisce dal nutrimento dei cibi, sarà il prodotto autentico di una vitalità che irrora la mente proprio come il sangue irrora l'organismo fisico. Quando non è così, cognizioni e cultura si solidificano in una sovrastruttura mentale attraverso la quale difficilmente riescono ad infiltrarsi pensieri veramente nostri, idee e concetti non comuni. I pensieri ufficiali condizionano la nostra mente proprio come l'atmosfera in cui siamo immersi, il clima in cui viviamo, la natura che ci circonda, condizionano la natura del nostro corpo fisico, la nostra psiche, le nostre tendenze; e l'uomo che afferma-e che sicuramente crede-di essere libero almeno del suo pensiero, forse non sarebbe più così categorico nella sua affermazione nè così fiero della sua libertà interiore, se ponesse mente a quanto le abitudini familiari, gli usi ed i costumi del posto in cui è nato, le tradizioni nazionali, i preconcetti, i pregiudizi sociali e religiosi, le superstizioni, condizionino in realtà la sua libertà di pensiero. Questo vale anche per i giudizi e per gli indirizzi critici della cultura ufficiale che, attraverso anni e generazioni, creano una possente forma mentis che mummifica qualsiasi opera sotto le bende incatramate di un pensiero collettivo, il quale finisce con il dominare le menti. Solo quando-ed in proporzione di quanto-si riuscirà a liberarsi dalla pressione di questa atmosfera mentale, un giudizio veramente autonomo potrà infiltrarsi attraverso una così pesante cortina, restituendo all'uomo la libertà del suo pensiero. Creare il silenzio nella mente e nel cuore-così come insegnano le discipline spirituali-significa mettersi nelle condizioni migliori per stimolare il fugace bagliore di quella intuizione che, pur non essendo pensiero nè volontà di pensiero, folgora a tratti la coscienza dell'uomo, affermando in essa certezze non realizzabili nè con il ragionamento nè con l'indagine e che sono, a volte, non tramutabili in certezze documentate; per cui anche se faremo del nostro meglio per documentare con elementi di fatto e con argomentazioni l'indagine alla quale ci apprestiamo, è fuor di dubbio che solo intuitivamente si potrà acquisire la certezza interiore che, se le figure dei Maestri giganteggiano nel cielo del mondo e superano le barriere del tempo e dello spazio, è perchè emana da loro la Luce degli Esseri che hanno trasceso i limiti dei sensi e delle percezioni umane; nelle loro opere (quando le hanno lasciate, altrimenti nelle loro parole) c'è il crisma di quella religiosità universale che è la sintesi di tutte le diversità e di tutti i contrari, in quanto rappresentano i testi sacri fondamentali dell'umanità. Studiando comparativamente questi testi, che ben potrebbero essere detti i Sillabari della Sapienza Universale, i quali usando il linguaggio dei simboli, dei miti, delle leggende, insegnano all'uomo come leggere nel gran Libro della Vita, si giunge ad una conclusione affascinante e sorprendente : si è costretti a riconoscere che gli gnostici
E. NITTA, L’ONOMASTICA RELIGIOSA NEO-ASSIRA: ASPETTI QUALITATIVI E QUANTITATIVI, RIFLESSI SOCIALI E RELIGIOSI, SUD. ALTRI STUDI ASSIRIOLOGICI MESSINESI, MESSINA
PREMESSA / Short Introduction2023 •
The aim of this monograph is to provide a study of the religious onomastics of the Neo-Assyrian period (10th-7th century BC), analysing the main prosopographic catalogue “The Prosopography of the Neo-Assyrian Empire” (PNA). Religious onomastics are an aspect of onomastics about personal names that contain the name of a god; due to the wideness of the subject, the research is based on two criteria: a small number of divinities (25) and the analysis of the anthroponyms of only Assyrian-Babylonian origin. Starting from a total of 4000 religious personal names in the PNA, 2060 personal names were considered to study the human-god relationship by dividing the anthroponyms into eight large semantic groups (and subgroups): domain and authority, life, knowledge, protection, prosperity, cult, justice and qualitative-descriptive aspects. The study, therefore, allows considering not only linguistic aspects but also religious and social ones. Author Profile: Ermenegildo Nitta obtained a degree in Ancient History in 1987 at the Faculty of Letters and Philosophy of the University of Genoa with a thesis in Roman History on Semitic Onomastics in the Greek and Latin Inscriptions of Syria and in 2021 a master degree in Archaeology, Philology and History of the Ancient World with a thesis in Civilizations of the Ancient Near East on the Neo-Assyrian Religious Onomastics. Since 2011 he works at the Area della Ricerca of the CNR in Genoa (Institute of Marine Engineering) where he is responsible for purchasing and managing documentation.
Non appena i rischi sanitari provocati dall'epidemia Covid 19 sono diminuiti, molti dottorandi di differenti Corsi in varie Università italiane hanno preso l'iniziativa di organizzare seminari di studio o convegni in presenza e online. Ritenendo lodevole tale iniziativa, ho accolto con interesse il progetto di alcuni nostri dottorandi di promuovere un Convegno Internazionale a Perugia. Le tematiche proposte intendevano richiamare l'attenzione sulla storia e l'archeologia della nostra regione e l'incontro tenutosi il 10 e l'11 marzo 2022 a Palazzo Manzoni, nella bella sala in cui eravamo soliti organizzare i seminari e le conferenze del Dottorato in Storia, Arti e Linguaggi nell'Europa antica e moderna, non ha deluso le aspettative. "Umbria nunc revocat. Paesaggio, storia ed archeologia di un territorio nell'antichità" ha richiamato studiosi, dottorandi e studenti di settori disciplinari affini a un confronto aperto, sollecitando un proficuo scambio di idee e di opinioni. Nelle due giornate di studio un pregevole dibattito ha accompagnato quasi ogni relazione, facilitato dalla consuetudine a discutere insieme del nostro dottorato. Composto di tre curricula, fin dalla sua istituzione esso ha come fine l'interdisciplinarità, approccio culturale perseguito soprattutto in quello antichistico, che ospita studenti e studiosi di storia antica, archeologia, lingua e letteratura latina, filologia germanica, filologie e letterature medio-latina e romanze. L'attiva partecipazione di molti colleghi dell'Istituto Centrale per l'Archeologia, di varie Soprintendenze, del CNR, di Enti Museali, delle Università italiane e straniere e di studiosi indipendenti ha reso anche più feconda l'integrazione di conoscenze e metodi. Il Convegno ha dunque dato un apporto essenziale a un argomento quale la tutela del patrimonio archeologico. Alcune relazioni hanno indagato aspetti essenziali della storia e della società dell'Umbria antica, dai vari sistemi di culto prima e dopo la romanizzazione fino alla 7 www.bollettinodiarcheologiaonline.beniculturali.it
Premessa alla seconda edizione di Novembre 2018 (prima edizione Aprile 2016) del Volume che raccoglie i testi dei discorsi di maggior rilievo del Senatore Bernie Sanders. Si traccia un bilancio della parabola della sua candidatura alle primarie democratiche, del lancio dell'organizzazione "Our Revolution" e delle modalità adottate dalle correnti progressiste dei democratici per costruire opposizione al Governo repubblicano di Donald Trump e affrontare le elezioni di metà mandato.
A mystical fire thief: Péladan’s Prometheus and the Salvation Péladan’s Prométhéide was written in 1893 and published in 1895. In the Preface of the trilogy Péladan had inserted a letter of Émile Burnouf, a famous French scholar of ancient Greek literature, in which the latter testified to the philological correctness of the play. Burnouf proclaimed his certainty that Ae-schylus’s work was an esoteric introduction to mysteries, a mystical ritual of which the main goal was the revelation of religious truth to the public. As it is known, only one of the three Aeschylus’ tragedies on the Titan is left, Prometheus Unbound. Péladan pretended to have “restored” the two lost tragedies, the Fire Thief and Prometheus released, and to have translated the only one we do have. Yet his interpretation of Aeschylus’ work is an esoteric one, in which he tries to balance the values of ancient Greek culture and the Christian Revelation: Péladan’s Prometheus is the creator and savior of humankind, Christ’s precursor (or the precursor of Christ). Prometheus’ sacrifice is interpreted by Péladan as an anticipation of Christ’s suffering for the salvation of mankind/humankind, as his Aeschylus ‘translation’ demonstrates: the Greek Prometheus suffers “for the destiny of his brothers”, while Péladan’s hero suffers “in his brothers". His suffering is, furthermore, a “suffering for justice”, an expression that finishes the three Péladan’s tragedies and exhibits the deep sense of his work. His Prometheus is moreover a Symbolist character, without a rea-listic personality and without a real risk of dramatic conflict: an absolute character, indee
Premessa La complessità dei processi mentali individuali ha portato la psicologia ad utilizzare tecniche sempre più raffinate al fine di ampliare i dati conoscitivi relativi allo studio dello sviluppo della personalità. Una questione molto importante da sottolineare riguarda i differenti livelli di dati che gli psicologici utilizzano per teorizzare i loro concetti. Variabili biofisiche, intrapsichiche,
MB International Media and Publishing House
Diversity and abundance of Butterflies in two habitats of Jawaharlal Nehru Krishi2024 •
Reformed Theological Review
Called and Sent by God: The Divine Initiative in Ministry and Mission2020 •
Magda Tassinari e Giovanni Murialdo, Arturo Martini e la Pietra di Finale
Il linguaggio delle pietre di Arturo Martini: un percorso tra gli anni Venti e Quaranta del Novecento2023 •
European Heart Journal
Survival and renal outcomes of direct heart transplant from veno-arterial extracorporeal membrane oxygenation support2022 •
Cadernos De Ciencias Sociais Aplicadas
Mercado florestal brasileiro: uma análise sobre as políticas públicas e perspectivas de cenário econômico2012 •
Journal of Human Resource Studies
Effect of Occupational Safety and Health Training on Performance of Cement Manufacturing Firms in KenyaInternational Journal of Environment and Climate Change
Phenology and Climate Indices of Maize Hybrids under North Western Himalayan Region of Temperate Kashmir2024 •
2023 •
2013 XV Symposium on Virtual and Augmented Reality
A Robust Real-Time Face Tracking Using Head Pose Estimation for a Markerless AR System