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Ex oppidis et mapalibus: con questa espressione Sallustio cristallizzava una delle caratteristiche della campagna numida, dove coesistevano in un unico aggregato contadini e pastori, case di mattoni e tende, sedentari e nomadi, nuclei urbani e abitati sparsi. Il volume raccoglie cinque saggi elaborati fra il 2009 e il 2010 e dedicati ad alcuni aspetti della società africana: il complesso rapporto fra Roma e le tribù berbere durante il Basso Impero; la ricerca dell’acqua e la messa a coltura di aree altrimenti condannate alla desertificazione; il rapporto fra pastori e contadini (con numerosi confronti tratti dalla realtà sarda) e le forme di coabitazione elaborate dai Romani; l’organizzazione del lavoro nelle villae romane con particolare riferimento al ruolo degli schiavi e dei liberti e alle forme di approvvigionamento di questa manovalanza; infine lo sviluppo istituzionale e culturale degli insediamenti urbani, dalle prime testimonianze in età pre-romana sino agli esiti finali in età vandala e bizantina. Superando molti luoghi comuni, traspare in queste pagine il peso determinante dell’elemento berbero e punico in Africa, capace di condizionare le scelte di Roma e di dare vita a una civiltà “meticcia” dai tratti caratteristici nel panorama delle provincie romane. Ex oppidis et mapalibus 1 Antonio Ibba Antonio Ibba Ex oppidis et mapalibus Euro 20,00 sandhi sandhi 2012 2012