Skip to main content
Le sujet de l'article concerne l'edition des inscriptions chretiennes decouvertes dans les fouilles de la basilique urbaine de Porto (1991-2007) et mises aussi en relation avec celles trouvees dans les recherches du XIXeme siecle... more
Le sujet de l'article concerne l'edition des inscriptions chretiennes decouvertes dans les fouilles de la basilique urbaine de Porto (1991-2007) et mises aussi en relation avec celles trouvees dans les recherches du XIXeme siecle dans le meme bâtiment ecclesiastique. Il s'agit pour la plupart d'inscriptions funeraires. Seulement quelques textes concernent des inscriptions d'apparat, en caracteres "pseudo-philocaliens", et remontent entre la fin du IVeme et la premiere moitie du Veme siecle. On conclue, donc, que la basilique a ete dotee d'une serie d'epigraphes dedicatoires, qu'on peut attribuer, au moins en partie, a l'initiative episcopale, et que, de meme que dans l'eglise voisine de Saint Hyppolite, a Porto la stylisation graphique, concue par Furius Dyonisius Filocalus pendant le pontificat de Damase, a eu une influence remarquable.
Negli anni 2004-2006 il Dipartimento di studi classici e cristiani dell'Università di Bari, in collaborazione con la Soprintendenza per i Beni Archeologici della Puglia e la Pontificia Commissione di Archeologia... more
Negli anni 2004-2006 il Dipartimento di studi classici e cristiani dell'Università di Bari, in collaborazione con la Soprintendenza per i Beni Archeologici della Puglia e la Pontificia Commissione di Archeologia Sacra, ha condotto un progetto di indagine archeologica degli insediamenti sepolcrali ...
The transition from the Roman natron-based glass industry to the medieval ash-based tradition in Italy in the latter part of the first millennium CE is still poorly documented. The compositional data of eighteen glass fragments excavated... more
The transition from the Roman natron-based glass industry to the medieval ash-based tradition in Italy in the latter part of the first millennium CE is still poorly documented. The compositional data of eighteen glass fragments excavated from the Byzantine praetorium in Bari suggest that the development in the southern part of the Peninsula differs from that in the north. Analyses by laser ablation inductively coupled plasma mass spectrometry (LA-ICP-MS) identified the first significant group of glasses in Italy that were produced in and imported from the eastern Mediterranean during the last two centuries of the first millennium CE. Some samples exhibit the characteristics of early Islamic natron and plant-ash glasses, while two specimens are similar in major and trace element composition to post-Roman glasses most likely manufactured in Byzantine Asia Minor. These represent the only known vessels made from the Byzantine high lithium, high boron glass found so far in the western Mediterranean. The analytical results thus show that being under Byzantine hegemony was advantageous for trade connections in the medieval Mediterranean.
Acceso de usuarios registrados. Acceso de usuarios registrados Usuario Contraseña. ...
... 6 Ringraziamo in particolare Michele Di Chio e Michele Di Giacomo. ... in un altro importante monumento paleocristiano, legato alla figura del vescovo Sabi-no, il Battistero di San Giovanni (cfr ... è stata composta da: responsabili... more
... 6 Ringraziamo in particolare Michele Di Chio e Michele Di Giacomo. ... in un altro importante monumento paleocristiano, legato alla figura del vescovo Sabi-no, il Battistero di San Giovanni (cfr ... è stata composta da: responsabili dei saggi (Saggio I: D. Nuzzo, P. De Santis, A. Rocco ...
Il volume propone l’analisi degli scavi effettuati negli anni 1982, 1984 e 1987 nell’area della Cittadella Nicolaiana di Bari e lo studio sistematico dei reperti mobili rinvenuti. L’archeologia urbana e lo studio specifico della cultura... more
Il volume propone l’analisi degli scavi effettuati negli anni 1982, 1984 e 1987 nell’area della Cittadella Nicolaiana di Bari e lo studio sistematico dei reperti mobili rinvenuti.
L’archeologia urbana e lo studio specifico della cultura materiale, a partire dalla Protostoria fino al pieno Medioevo e alle fasi post-medievali, hanno rivelato informazioni inedite sulla storia di Bari in un quadro che appariva, nel momento in cui si è iniziato lo studio, mancante di analisi sistematiche e di dati concreti. Si ha ora la possibilità di tracciare un primo bilancio sulle produzioni e sui rapporti commerciali della città, anche grazie al suo ricco corpus di fonti documentarie.
Research Interests:
Research Interests:
Research Interests:
Research Interests:
Research Interests:
Research Interests:
Research Interests:
Research Interests:
Research Interests:
Research Interests:
Research Interests:
Research Interests:
Research Interests:
Research Interests:
Research Interests:
Enti Organizzatori: Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la città metropolitana di Bari, Università degli Studi di Bari Aldo Moro-Scuola di Specializzazione in beni archeologici Ente Partner: Associazione Antropologica... more
Enti Organizzatori:
Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la città metropolitana di Bari, Università degli Studi di Bari Aldo Moro-Scuola  di Specializzazione in beni archeologici
Ente Partner: Associazione Antropologica Italiana
Sponsor: De Marco srl

La giornata di studi nasce dalla necessità di un confronto intra e inter-disciplinare tra ambiti accademici umanistici e scientifici, che si interfacciano quotidianamente su analoghi contesti archeologici, quali i depositi funerari. I resti umani, veri e propri 'beni culturali sensibili' , richiedono un approccio di indagine eticamente corretto, che tenga adeguatamente in considerazione il loro essere stati uomini realmente vissuti, il potenziale informativo che dovrebbe scaturire da una lettura contestuale tra dato biologico e archeologico, ma anche i diversificati impatti emotivi che si producono a seguito del loro entrare in contatto col più vasto pubblico. All'incontro prenderanno parte specialisti dei vari ambiti disciplinari che esporranno sia i metodi di indagine volti alla tutela, allo studio e alla valorizzazione dei resti umani, sia casi esemplificativi e diversificati provenienti dal territorio italiano.