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2014, Parole, immagini e situazioni, ISBN 9788898671663
Per ragioni editoriali questo lungo scritto è stato suddiviso in tre articoli, mantenendo tuttavia per tutti lo stesso titolo. Ognuno, poi, riporta rispettivamente l'indicazione Parte I, Parte II, Parte III. Il presente contributo corrisponde alla Parte II. Delle rimanenti sezioni, sempre pubblicate per la presente rivista, la Parte I è uscita nel precedente volume, mentre la Parte III apparirà nel prossimo numero. Per il lettore attento è riscontrabile anche una progressione tematica, poiché, volendo semplificare, la Parte I riguarda i ‟valori usualmente accettati” nelle valutazioni sociali, la Parte II i ‟valori socialmente negativi” e la Parte III i ‟valori positivi”.
IL "MALE" E IL FASCISMO NELL'ULTIMO PASOLINI, 2005
Una lettura di Salò attraverso Petrolio, con l'individuazione di strutture oppositive ricorrenti che caraterizzano entrambe le opere pasoliniane
Zenodo (CERN European Organization for Nuclear Research), 2022
The Fourth Lateran Council Institutional Reform and Spiritual Renewal, 2017
ATTI DELL'ACCADEMIA DI SCIENZE MORALI E POLITICHE, 2021
The aim of this essay is to define the category of Dämonisch in Friedrich Meinecke’s works. In order to do so, a critical reading of Die Idee der Staatsräson in der neueren Geschichte (1924) and of Die deutsche Katastrophe (1946) will be proposed, show- ing how the concept, first introduced to describe the naturalistic element of raison d’état, has then been used to describe Hitler’s demoniacal personality.
L'ignoto ha le sembianze del Male che si si radica attraverso una confusa percezione emozionale condizionando il pensiero e lo sguardo. E allora il dialogo serve innanzitutto a fare chiarezza dentro di sé esigendo la giusta capacità di analisi. Dialogare sulle mafie, quindi, è una mossa argomentativa di valenza strategica per esorcizzare la terrificante rappresentazione sociale di una realtà polimorfa che ha esteso le sue spire dal reale all'immaginario. Grazie alla loro capacità adattiva, le mafie si sono adeguate ai diversi mutamenti congiunturali e alle reiterate azioni di contrasto degli apparati statali. La lunga durata ha generato una sovrapposizione con lo Stato che non riguarda solo l'ordine pubblico e la punizione dei delinquenti ma qualcosa di più profondo: il condizionamento della mentalità collettiva e delle relazioni comunitarie ridefinite secondo un certo stile di vita e una determinata raffigurazione della realtà. Pur considerando le diversità antropologiche delle tre principali organizzazioni criminali, è necessario rilevare, all'interno di un quadro secolare, alcune similitudini che hanno fissato la durevole permanenza dei fenomeni mafiosi. Cosa nostra, la camorra e la 'ndrangheta, salvo in periodi eccezionali di modifica degli assetti organizzativi, di guerre interne e trasversali o di persecuzioni giudiziarie, hanno sempre stabilito rapporti di tolleranza reciproca e di collaborazione con le classi dirigenti nazionali. Le crisi di trasformazione degli assetti economici, sociali e istituzionali non sono altro che fratture congiunturali: il mutare delle condizioni viene inglobato all'interno di una struttura che metabolizza gli elementi di novità senza alterarne il substrato culturale. Le mafie hanno integrato, rielaborato e riadattato i modelli criminali adeguandoli al progredire della società dei consumi e dei mezzi di comunicazione di massa. La capacità adattiva ha consentito alle mafie di superare indenni i diversi passaggi storici con una continua oscillazione tra arcaismo e modernità. Il processo evolutivo non è stato lineare ma ha intrecciato le caratteristiche della fase precedente con quelle della successiva, concependo una coesistenza di permanenze e trasformazioni che mescola società, economia e cultura in un unico amalgama. Sono sistemi duali che attraggono poli opposti: come un pendolo oscillano con moto perpetuo tra contesti distanti, intermediando e collegando oggetti apparentemente inconciliabili e contrastanti. In ambito istituzionale la perpetua oscillazione ha coniugato monarchia e repubblica, Stato e società, potere e consenso, ordine e disordine, centralismo e decentramento, unità e frammentazione. Nella definizione degli assetti sociali ha saldato campagna e città, latifondo e quartiere, borghesia e plebeismo, alfabetismo e analfabetismo, classismo e popolarismo, materiale e immateriale. In economia ha congiunto pubblico e privato, monopolio e concorrenza, capitalismo e mercantilismo, industria e commercio, produzione e finanza, holding e franchising. Le mafie, oscillando come un pendolo, entrano in contatto con molteplici sfaccettature del prisma sociale assorbendole senza eliminarle, alternandole senza escluderle. Se volessimo applicare la teoria dell'oscillazione anche al campo storico ci accorgeremmo che la coppia passato/futuro è stata incorporata nella logica assorbente del " sempre presente " : mantenere il passato per preconizzare il futuro.
2018
Come si può conciliare la presenza del male nel mondo se tutto quanto è frutto della creazione di un Dio infinitamente buono e potente? Questa domanda, che forse sintetizza tutti gli interrogativi che possono nascere rispetto alla natura e all'origine del male, sorge molto presto nel corso dello sviluppo della riflessione teologica cristiana. Le risposte più tradizionali e ancora oggi predominanti sono riconducibili ad Agostino e all'interpretazione di alcuni passi biblici. Nonostante l'efficacia di tali spiegazioni, nel corso della storia del pensiero cristiano sono stati sollevati numerosi dubbi, che hanno portato diversi autori a dare il loro contributo alla questione; tra questi, di seguito verranno presentate le argomentazioni proposte da Anselmo, Tommaso d'Aquino e Duns Scoto.
The paper aims at analyzing the relation between ethics and sociology, wondering the chance to get beyond the actual divisionism (and the impossibility to reduce prescriptive assertions
The article moves from a systematic recensio of the passages in Gadda’s masterpiece where the idea of evil emerges, either directly or by means of its narrative incarnation in diabolical figures or the devil itself. This recurrent motif is surprisingly found to intersect another fundamental and very different structure of the novel, such as the opposition between the city (Rome) and its countryside: evil always seems to belong to the latter, or at least to take its origins from it. An explanation for this is to be found in some philosophical reflections about good and evil in the Meditazione milanese (evil as an «ethically peripheral coexistence of good»): the whole argumentation, thus, ends up disclosing some solid and very basic “load bearing structures” in the construction of the novel, which contribute to its strong (although not always manifest, and often denied) inner coherence.
Colonial Latin American Review, 2023
Revistas Pasajes-UNAM, 17, 2, 1-31, 2024
publisher sought
O eixo e a roda, 2024
DergiPark (Istanbul University), 2022
Stellenbosch Theological Journal, 2022
Lingue, testi, culture. L’eredità di Folena, vent’anni dopo / Sprachen, Texte, Culturen. Folenas Erbe nach zwanzig Jahren. XL Convegno interuniversitario / XL Interuniversitäres Kolloquium, Bressanone-Brixen, 12-15 luglio 2012, a cura di I. Paccagnella ed E. Gregori, 2014
Fuzzy Logic Hybrid Extensions of Neural and Optimization Algorithms: Theory and Applications, 2021
RePEc: Research Papers in Economics, 2014
HAL (Le Centre pour la Communication Scientifique Directe), 2010
Manisa Celal Bayar Üniversitesi Eğitim Fakültesi Dergisi, 2021
Journal of Thermal Analysis and Calorimetry, 2003
International Journal of Enviornment and Climate Change, 2023
Le infezioni in medicina : rivista periodica di eziologia, epidemiologia, diagnostica, clinica e terapia delle patologie infettive, 2009