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AI CONFINI DELL’IMPERO NUOVE PERIFERIE DELL’ARTE CONTEMPORANEA La storia e le tradizioni sono tra gli elementi fondanti di una comunità. L’evoluzione di un popolo può essere trattata e analizzata tramite diverse forme d’arte. All’interno di questa mostra sono presenti opere di artisti attivi negli ambiti di riferimento, grafica, scultura, pittura, arti applicate e design. Il viaggio che si intraprende nell’assistere a questa mostra è un viaggio attraverso linguaggi creativii. Una scommessa che questo gruppo di artisti vince scontrandosi contro un conformismo del fare Arte che, per sua natura, non lascerebbe spazio alla libertà espressiva. Pasquale Colella Assessore alla Cultura del Comune di Siena La Fondazione di Sardegna persegue da sempre scopi culturali e di promozione dei fenomeni artistici che riguardano il nostro territorio, indirizzandone la divulgazione e l’approfondimento verso più ampi contesti. Interpreta il proprio ruolo valorizzando l’apporto culturale insito nei valori dell’identità per preservarne i contenuti e, al tempo stesso, come in questo caso, indirizza il proprio impegno verso i percorsi evolutivi delle forme artistiche, da supportare come occasioni preziose per un’indagine attenta sulla contemporaneità. Non è un caso che questo progetto, partendo dalla genesi di alcuni presupposti della nostra evoluzione storico-artistica, contempli l’obiettivo di un’ampia dialettica nell’ambito di un contesto nazionale. I cinque artisti coinvolti: Paola Dessy, Giovanna Secchi, Angelino Fiori, Marco Ippolito e Roberto Puzzu vengono proposti come protagonisti di quell’incipit della contemporaneità in Sardegna che li vede ancora oggi impegnati in modo attivo e propositivo sul versante dell’innovazione artistica. Risulta fondamentale, infatti, la ricostruzione di alcuni momenti fondanti della nostra storia dell’arte della seconda metà del Novecento. La città di Sassari è stata determinante per la loro formazione avvenuta in seno all’Istituto d’Arte, dove la figura di Mauro Manca era diventata riferimento essenziale per una svolta decisiva che avrebbe rivoluzionato la tradizionale visione estetica di stampo accademico. Oggi, le “nuove periferie della contemporaneità”, come recita il titolo della stessa mostra, rivendicano ulteriormente l’apertura culturale della loro ricerca partendo dai “confini dell’impero” verso altre mete, confermando l’azione propositiva e gli stessi meriti artistici sino ad ora non riconosciuti adeguatamente dalle istituzioni, per una più corretta storicizzazione. Sempre in questa chiave, la Fondazione supporta il loro percorso per un confronto dialettico con differenti realtà culturali, colmando un vuoto riguardo a una verifica storica la cui specificità potrà costituire lo stimolo per ulteriori approfondimenti e nuovi obiettivi. Antonello Cabras Presidente Fondazione di Sardegna Mauro Manca a partire dagli anni Sessanta all’arte contemporanea in Sardegna, con notevoli riflessi NUOVE PERIFERIE in campo nazionale, ha segnato DELL’ARTE CONTEMPORANEA le prime esperienze di alcuni di loro riguardo alla rivalutazione della storia in senso critico, in di Beatrice Dotzo un’abile mediazione tra la visione del presente e le forme artistiche contestuali. Loro oggi, interpretano il nostro tempo attraverso Nel contesto della contempora- l’evoluzione di una rigorosa ma neità e dei suoi molteplici aspetti libera espressione e valorizzano riguardanti i vari assi culturali, l’e- la sostanza estetica della propria spressione artistica appare sem- opera, superando con evidedenpre tra le forme più complesse da te autonomia espressiva le categorie convenzionali delle forme analizzare. La riflessione consapevole sull’e- artistiche legate alla tradizione. voluzione dei tempi, sull’inciden- Nella dimensione autentica delza del passato, sulla creatività e le singole personalità, si assiste sull’ innovazione costituisce l’o- da parecchi anni a un’evoluzione biettivo fondante degli artisti dei sperimentale impostata sulla riquali andiamo a trattare. Aspetto cerca estetica mediante differenti peculiare del loro lavoro, che ap- processi. Mentre permane, come pare il più delle volte sorpren- substrato, il rigore della formadentemente nuovo, è la consue- zione progettuale, emerge con tudine all’analisi del presente altrettanta evidenza l’innesto di attraverso stimoli e riflessioni che una contemporaneità non ansuperano qualsiasi confine pre- cora codificata, grazie alla quale costituito, dando origine a risul- ognuno di loro esprime al meglio tati necessariamente provocatori. la propria dimensione culturale. Un universo creativo alquanto L’obiettivo è quello di creare un’ediversificato che rifugge dai par- spressione artistica flessibile e ticolarismi e da stigmatizzazioni, permeabile a suggestioni nuove nel quale il loro percorso, più o che, nel moltiplicarsi di esperienmeno innovativo, è da intendere ze, possano forgiare immagini come un iter operativo - cultura- inedite, rigorosamente personali, le, strutturato mediante la fusio- connessioni coerenti tra forme ne di elementi eterogenei, proce- e contenuti nei diversi campi dure tradizionali e sperimentali in espressivi, attraverso ibridazioni, un clima di continuità e rinnova- tecniche inconsuete, rinascenti sperimentazioni rigorosamente mento. Il notevole contributo dato da compiute. Il determinarsi di tale AI CONFINI DELL’IMPERO. evoluzione nasce da un processo creativo mai interrotto dagli anni Sessanta ad oggi. L’ampio dibattito culturale aperto da Mauro Manca a Sassari doveva certamente smuovere gli animi, aprendo un varco ben oltre l’accademismo e le scelte identitarie degli artisti sardi. E’ pur vero che la Scuola Sarda, di cui facevano parte i nostri incisori. si avvaleva di notevoli personalità, basti pensare ad artisti ampiamente storicizzati e sempre coinvolti in contesti nazionali e internazionali, come Giuseppe Biasi, Felice Melis Marini, Mario Delitala e Stanis Dessy, solo per citarne alcuni. Si rendeva tuttavia necessaria un’azione consapevole riguardo a una verifica storica del settore artistico che potesse, in modo propositivo e dialettico, ribaltare l’orientamento di un’esegesi legata alle convenzioni estetiche tradizionali , per aprirsi alle esigenze spirituali e intellettuali dei singoli, nel più ampio contesto della contemporaneità senza marcati confini. Tra la fine degli anni Cinquanta e i primi anni Sessanta emergono infatti nuove prospettive centrate sul ribaltamento dei consueti modelli figurativi. Nel 1961, lo stesso Mauro Manca, in occasione della Terza Mostra Regionale d’Arte in Sardegna evidenzia, proponendo il gruppo Realtà Nuova, la necessità morale di un’azione in grado di consentire agli artisti sardi “l’evoluzione più libera possibile dell’arte e dell’artista” aven- do dimostrato in modo concreto “la possibilità di una capacità e di un attitudine da parte dei più giovani di potersi inserire in uno dei più vivi discorsi di tutta l’arte contemporanea”. In tale ambito, Nino Dore, Paolo Bullitta, Zaza Calzia, Mario Bazzoni, Aldo Contini, Augusto Oppo, Giovanna Secchi propongono una nuova tendenza sperimentale che più avanti, in un processo di consolidamento, avrebbe fermentato nuove esperienze per un decisivo rinnovarsi dei linguaggi. Tra gli altri, Giovanna Secchi, esplorando l’informale secondo un chiaro orientamento gestaltico, mostra un’evidente sensibilità materica, mentre a Cagliari, il Gruppo Studio ’58, formato da Gaetano Brundu, Primo Pantoli, Rosanna Rossi, Mirella Mibelli, Ermanno Leinardi, Tonino Casula, Ugo Ugo e Luigi Pascalis, avvia le premesse per un embrionale sovvertimento dell’espressione figurativa. Tale dimensione aggregante esprime un’ansia di rinnovamento concentrata sulla rivendicazione di un libero pensiero, in seno ad un dibattito aperto contro i pregiudizi sociali. Il Gruppo Iniziativa Democratica, che annovera tra i suoi fondatori Gaetano Brundu, nasce successivamente come progetto destinato ad affermare istanze di carattere sociale e, di rilancio, il suo manifesto, firmato nel ’64 dallo stesso Brundu con Mazzarelli, Pantoli e Staccioli, afferma l’esigenza del rinnovarsi dell’espressione artistica per un’ideale comunicazione planetaria verso il futuro. Gli artisti devono ovviamente scontrarsi contro il conformismo per affermare la propria libertà espressiva. Il loro ruolo è da interpretare in senso provocatorio, con una posizione ideologica supportata da obiettivi di rivendicazione sociale, mentre concentrano l’ interesse sull’organizzazione di mostre e di eventi culturali mirati prevalentemente al dibattito teorico, relativo a una verifica storica e sociale. Contestualmente, gli artisti di Sassari, come Giovanna Secchi, Zaza Calzia, Nino Dore, Aldo Contini, Gavino Tilocca, e in seguito Paola Dessy, riuniti nel Gruppo A da Mauro Manca, procedono per una svolta determinante dell’operatività artistica. Il cambiamento si avverte in modo radicale e propulsivo in seno all’Istituto d’Arte in cui, lo stesso Manca, nuovo direttore succeduto a Filippo Figari, interviene in modo radicale e trainante riguardo all’attività didattica. I nuovi docenti,tra i quali compaiono Paola Dessy, Giovanna Secchi e Angelino Fiori, sono coinvolti e attivi in nuove prospettive, per una rivalutazione delle formule artigianali, esplicitate in strategie progettuali capaci di sovvertirne i contenuti. Dalla pratica didattica scompaiono le metodologie rigorosamente accademiche, mentre la riformulazione progettuale supera la pura intuizione creativa, per far posto alla specifi- cità del design riguardo alla rivalutazione delle arti applicate, con una connotazione essenzialmente estetica. Nonostante il perdurare dei forti conflitti ideologici relativi a un contesto artistico isolano in linea con la tradizione accademica, Manca diventa per tanti artisti un riferimento intellettuale insostituibile, in virtù delle nuove metodologie didattiche e del sovvertimento dei valori figurativi. La sua influenza trainante e l’azione autorevole, senza mezze misure, rimettono in discussione tra gli artisti gli esiti precedenti, nel creare sinergie aggreganti ma, anche svariati condizionamenti, destinati a influire sulla loro operatività. Al di là di ogni possibile dibattito o provocazione, il gruppo di Sassari ha ormai acquisito una dimensione innovativa, in grado di ribaltare la precedente poetica della tradizione, con un percorso estetico fondato sui nuovi obiettivi della contemporaneità. L’impegno di Paola Dessy, Giovanna Secchi e Angelino Fiori proseguirà negli anni Settanta con Il Gruppo della Rosa, nel quale si evidenzieranno ulteriori ricerche, condotte con un diverso linguaggio di stampo concettuale: mentre Giovanna Secchi e Paola Dessy si muoveranno nell’ambito di una ricerca extra-artistica, Angelino Fiori rivelerà la propria poetica nel procedimento serigrafico. Nel 1967 emerge, sempre a Sassari, un giovanissimo Roberto Puzzu che, a soli diciassette anni, partecipa con successo alla Biennale d’Arte Contemporanea di Nuoro. Dalla rassegna emerge ancora una volta l’evoluzione artistico intellettuale degli artisti sassaresi, coerentemente con quella dimensione sperimentale che ne avrebbe determinato il costante e proficuo rinnovamento. Gli itinerari cambiano sulla scena cagliaritana. Le nuove valenze informali sono influenzate dal mondo contemporaneo europeo e, in particolare, Gaetano Brundu ne avverte le suggestioni filtrandone gli aspetti teorici e i contenuti culturali. Tra la fine del 1966 e il 1967, si definisce la formazione del Gruppo Transazionale, i cui fondatori, Tonino Casula, Ermanno Leinardi, Ugo Ugo e Italo Utzeri operano secondo strade differenti. Come sottolineava Corrado Maltese nel 1968, lo scopo era quello di “rimettere in discussione le basi stesse della pittura in quanto operazione capace di produrre forme visivamente percepibili e questo non si poteva fare senza mettere rigorosamente in discussione il processo stesso della percezione, a livello elementare”. I tempi successivi, in particolare gli anni Ottanta, segnano in modo più marcato i differenti orientamenti del linguaggio artistico. La mostra regionale del 1983, Venticinque anni di ricerca artistica in Sardegna 1957-1983, diventa terreno fertile per una verifica sui differenti percorsi in- novativi in seno alle arti figurative, nel generare dialettiche per un confronto sul campo. La dicotomia appare evidente: gli stessi artisti che a Cagliari avevano caratterizzato le precedenti esperienze informali, in linea con una rivalutazione dei modelli offerti dalle grandi correnti contemporanee, si esprimono per una pittura che possa rinvigorirne i contenuti. Il linguaggio visivo, supportato prevalentemente da una vena simbolica o narrativa, assume connotazioni autoreferenziali. Gaetano Brundu infatti propone una sintetica ricerca sulla materia in un contesto, come dice lo storico dell’arte Salvatore Naitza “ dove cerca valori strutturali delle superfici e del colore luce, nei disegni di percorsi simbolici e narrativi, sino alle installazioni costruite con pagine bianche appese a fili, che tentano una proiezione di teoriche qualità grafico-pittoriche nell’ambiente reale”. Tonino Casula si muove sulla base di un’indagine teorica fisico-psicologica con opere tridimensionali, elaborate in composizioni ottico-cinetiche che, stimolando la curiosità e l’osservazione, danno luogo più a intuizioni d’effetto che a una progettualità estetica. Appare evidente che le strade intraprese dagli artisti di Sassari sono nettamente divergenti e che il loro successivo percorso si svilupperà con diverse strategie e tendenze, verso obiettivi che, ancora oggi, trovano i contenuti nella contemporaneità della sperimentazione. Paola Dessy esprimeva la tendenza ad un grafismo lirico, destinato alla sintesi tra segno e materia pittorica: la sua ricerca si concentrava sulla potenzialità materica e sulla terza dimensione per esaltarne i valori formali. Giovanna Secchi mostrava il suo segno raffinato nei trafori delicati e preziosi: la direzione informale, supportata da un’espressione allusiva e metaforica, era segnata da un’evidente evoluzione. Angelino Fiori metteva in campo l’esperienza serigrafica attraverso l’astrazione, con una pittura segnica e raffinata che si evolverà successivamente in stesure più intense e materiche. Roberto Puzzu, con una chiara impronta progettuale decodificava, mediante un linguaggio simbolico, il significato attribuito all’oggetto nella sua ambivalenza estetica e comunicativa, mentre con la sua nuova sperimentazione figurale proponeva immagini emblematiche e simboliche, esplorate in senso ironico e provocatorio. Non è presente in seno alla rassegna Marco Ippolito che, in quel periodo, giovanissimo, si dedica con una raffinata progettualità a una variegata ricerca materica, nella composizione di strutture impostate sulla tridimensionalità, per la produzione di lamiere sbalzate, oggetti in legno, manufatti in stoffa, definiti secondo le forme della geometria euclidea. A questo punto emerge con chiarezza il ruolo assunto dagli artisti di Sassari sul territorio. Difatti sono stati i primi a rielaborare i linguaggi della poetica contemporanea, in modo coerente e rigorosamente personale. A partire dagli anni Sessanta il gruppo è diventato un polo aggregante, contraddistinto da energie operative e culturali aperte all’innovazione, in direzione di un dinamismo nazionale e internazionale. Ma in quali termini si può parlare di contemporaneità riguardo al loro attuale percorso? Lo scopo non è quello di fissare dei termini di paragone con altri contesti dell’arte contemporanea, nei quali si determinano tendenze che spesso, appena riteniamo durature, ci accorgiamo essere già superate, né tantomeno proporre una verifica di tipo valutativo, per evidenziare personalità dominanti escludendone altre. L’intenzione è quella di fornire una chiave di lettura di quello sviluppo ascendente che ha consentito agli artisti di Sassari di raccontarsi nella contestualità contemporanea, catalizzando le proprie scelte sulla dimensione essenzialmente attuale. La dimensione sociale e storica ha sempre influito sull’individuo trovando riscontro anche nell’espressione artistica e, oggi più che mai, le sue stesse forme contemplano le varie esigenze del vivere, attraverso una creazione libera e autonoma. Il superamento del concettua- lismo ha condotto l’artista ad ampliare i propri orizzonti in un processo in cui possano attuarsi i propri obiettivi: la funzione simbolica dell’opera, le sue metafore, la manipolazione estetica della forma, la stessa progettazione devono garantirne una percezione coerente nella comunicazione tra l’artista e la società, il fruitore e l’opera stessa. In tale contesto, l’opera deve necessariamente superare l’omologazione verso una dimensione estetica che sia in grado di garantirne un risultato compiuto e autonomo. In tale autonomia, si evidenzia uno stretto rapporto tra il progetto mentale, la forma e la sua l’esecuzione. La conoscenza di ciò che ci circonda, i valori della nostra cultura, gli strumenti di cui gli artisti dispongono vanno a definire la simbiosi tra forma e contenuto. L’opera d’arte, nel suo essere struttura, ha una sua potenzialità dialettica attraverso la quale l’artista può comunicare la propria poetica, nel renderne efficace la comprensione e la fruizione. Esplora i medium che gli sono più congeniali per collocare l’opera in una dimensione attuale e darle piena autonomia, superando le categorie formali, suscettibili di rimandi a una codifica tradizionale. Potremmo fare l’esempio dell’arte digitale considerando quanto, riguardo alla pura realizzazione materiale, l’artista rischi notevolmente nell’utilizzare i media, comunque in grado di ampliare e varcare i limiti della comunicazione. Lo strumento tecnologico viene indagato in senso estetico, superando il tecnicismo e operando una selezione delle strategie progettuali che possano confluire nella sintesi di una struttura rigorosa ma flessibile. L’evidenza pittorica del colore, il senso plastico, la struttura compositiva accentuata da efficaci ibridazioni materiche esprimono l’apertura verso un’indagine estetica in mutazione, filtrandone empaticamente l’emozione poetica. A questo punto potremmo cogliere in ognuno dei nostri artisti il vero piacere del fare arte attraverso un pragmatismo ricco di nuovi sviluppi, in grado di superare gli attuali modelli culturali e sociali. La loro opera definisce il presente nella viva proiezione verso il futuro. Note 1-2 Cit. in Mauro Manca, Realtà Nuova, Catalogo della Terza Mostra Regionale d’Arte in Sardegna, Cagliari 1961. 3 Cit. in Corrado Maltese 1968, www.ermannoleinardi.com 4 Cit. in Salvatore Naitza, Venticinque anni di ricerca artistica in Sardegna ,1957-1983. Catalogo della mostr tenutasi a Nuoro nel 1983, a Cagliari nel1984, p.46. PAOLA DESSY GIOVANNA SECCHI ANGELINO FIORI MARCO IPPOLITO ROBERTO PUZZU PAOLA DESSY “L’atto creativo è un’esigenza esistenziale: ogni artista crea seguendo un istinto personale e sente il bisogno di esprimere in quel dato momento le proprie sensazioni… Affascinata dal bello ho la necessità di esprimermi in maniera semplice, ricca ma non ridondante, di tradurre il segno, il colore, le forme, ciò che rispecchia il mio coerente pensiero…Armonia, concetti, racconti, invenzioni, libertà di espressione. Qualunque sia il soggetto trattato e qualunque sia il mezzo utilizzato. Libertà completa da vincoli di etichette e di mode”. In queste parole Paola Dessy condensa gli elementi fondanti del suo processo creativo, sviluppato secondo il ritmo della continuità e di una costante ricerca di equilibri essenziali tra la potenzialità di un’invezione intima e la materia, sulla quale domina il segno, profusione di suggestioni vitali. Il suo mondo poetico si rivela in un ciclico percorso operativo che si arricchisce nel tempo con smisurata libertà espressiva e un’evoluzione mai interrotta. Privilegia l’analisi di un mondo organico suggestivo per le sue affascinanti e controverse interpretazioni: mentre l’empatia tra uomo e natura può generare potenzialmente vive emozioni di un mondo intimo e imperscrutabile, l’amara riflessione sulla realtà contemporanea ne evidenzia la fragilità irreparabile. Le trame organiche, gli scorci di una natura vissuta e spesso sedimentata nei ricordi emergono dalla singolare dialettica tra segno e materia con differenti strumenti espressivi, obbedienti al nerbo di una tecnica consumata: la xilografia, la calcografia, la stampa digitale, le tecniche miste, gli interventi pittorici sulle stampe. Un work in progress che, in assoluta libertà, rivela la potenzialità ciclica di una sconfinata operatività, suscettibile di variazioni, suggestioni, innovazioni, sintesi, assonanze e dissonanze. La sua pittura è impostata sulla valenza del segno come filo conduttore di una dimensione gestuale che potremmo defini- re informale. L’evidenza del segno rimanda all’alternanza tra l’elemento grafico e quello pittorico, con atmosfere cromatiche che suggeriscono soffuse forme figurali e un’ abile sinergia tra abilità pittoriche e scultoree. Gli altri elementi dominanti sono l’ampia diversificazione dei mezzi espressivi : la ceramica, la scultura, la pittura, la grafica, e attualmente la strutturazione di installazioni. Ha sempre unito alla sperimentazione grafica e pittorica una notevole sensibilità tattile nella rielaborazione creativa di materiali differenti, strutturati con abilità di sintesi, come avviene in tante sue opere sempre ispirate alla natura e all’ambiente. Mentre attribuisce alla materia un significato simbolico, ne esplora le potenzialità in un libero rapporto tra pensiero e azione. Al processo di stampa si uniscono elementi materici come vetri, legni, metalli, in un processo simbiotico da cui scaturiscono partecipazione e sgomento, riguardo a quell’ordine naturale talvolta incrinato e sconvolto dall’azione dell’uomo. L’elemento organico, estrapolato dal suo naturale contesto, diventa pura espressione poetica in uno spazio emozionale ideale. Paola Dessy WORK IN PROGRESS 2009 Stampa fine art su tela cm.100 x100 Paola Dessy WORK IN PROGRESS 2009 stampa fine art su carta e alluminio cm.160 x 100 Paola Dessy POLITTICO 2016 stampa fine art su carta Ogni elemento cm.200x50 GIOVANNA SECCHI “ Nei miei lavori il soggetto è sempre la mia vita, quella attraversata dagli eventi, dalle relazioni, dai sentimenti, dai lutti, dalle letture, dai viaggi. La vita come unicità e coscienza!” Giovanna Secchi ci rivela il proprio mondo poetico, nel quale l’opera d’arte “rende manifesta la propria storia esistenziale”. Ama raccontarsi attraverso le molteplici strategie del proprio operare con il coraggio di chi sa mostrare, con singolare perizia, senza infingimenti e tanto meno compro- messi, gli eventi della propria sapiente creatività come esperienze uniche e intime, sempre suscettibili di ulteriori evoluzioni. La sua ricerca, costantemente mirata alla sperimentazione, indaga la capacità di rinnovare la propria espressione, di attualizzarne i messaggi, di reinventarsi in nuovi contesti culturali. Ripercorrendo le tappe più significative del suo percorso, nei primi anni Sessanta sono sempre più forti le pulsioni per la contemporaneità e i suoi lavori, di chiara impronta gestaltica, sono immagini significative dal forte impatto emotivo. Indaga un nuovo rapporto tra segno e materia, in quella dimensione lirica che diventerà la poetica delle sue forme espressive. Le raffinate composizioni rivelano un segno sensibile e raffinato, definito più tardi dal critico Marcello Venturoli “poesia spazialistica”. Sempre negli anni Sessanta fa parte del Gruppo A, seguendone la svolta culturale in cui prende piede la tendenza gestaltica. Il continuo confronto intellettuale in una contemporaneità che evidenzi il cambiamento, basato su competenze progettuali aperte all’utilizzo di medium di varia natura, come già auspicato da Mauro Manca, diventa terreno fertile per una nuova espressione: i metalli, la carta, le tempere, gli intagli si dispongono in un progetto mirato alla fusione razionale di più materiali, mentre successivamente, nel Gruppo della Rosa, l’evoluzione del linguaggio vira in una direzione concettuale. Il risultato è quello di una connotazione extra-artistica, con proposte di un design rigorosamente personale. I temi e i modi affrontati non devono essere suscettibili di connotazioni codificate. Il singolare percorso del suo costante lavoro può essere inteso piuttosto come un viaggio metaforico, ricco di poesia: impreviste armonie, laceranti contrasti, nuove percezioni culturali del mondo attuale che spesso, come in tante sue grafiche e installazioni, diventano disincantate riflessioni ironiche sul destino dell’uomo, sul suo modo reattivo di opporsi a innumerevoli e inutili convenzioni. Contestualmente, prevale il gusto per la scoperta della materia, prevaricandone qualsiasi aspetto decorativo con piena autonomia espressiva: gli intagli che suggeriscono raffinati giochi di trasparenze e piani nascosti, come in un raffinato ricamo che prevale su soffusi toni cromatici, le calcografie con un segno morbido e vigoroso in grado di dominare lo spazio, l’incisione a sbalzo dei metalli, nei pannelli ricchi di connotazioni fantastiche e surreali. GIOVANNA SECCHI IL BOSCO BRUCIATO 2020-2022 Tecnica mista cm 140X150 GIOVANNA SECCHI IO RESPIRO, 2011 ACQUARELLO, OSSIDI, COLLAGE, BATIK cm 148x101 GIOVANNA SECCHI IL TEMPO INCISO 2005 OTTONE SBALZATO cm 38x89 ANGELINO FIORI Nella sua produzione artistica possiamo riscontrare oggi un’apparente contraddizione: se da un lato emerge la sua costante ricerca di una nuova materialità del colore e del segno, d’altro canto è la stessa evidenza materica che si piega a un valore semantico per supportarne il significato simbolico. Il contenuto trova ampio riscontro nella coerenza del suo percorso e in particolar modo a partire dagli anni Sessanta, quando, nel contesto innovativo, creato con determinazione da Mauro Manca, Angelino Fiori scopre la possibilità di un’espressione opposta a ogni eccessiva volontà formativa, in netta opposizio- ne agli schemi accademici pregressi. L’innovazione linguistica di un’espressione artistica, in cui progettazione e pura autonomia creativa si fondono per un nuovo risultato, lo spingono in una direzione che possa coniugare progetto, tecnica pittorica, destrutturazione del reale, con un pragma inconsueto e raffinato. Negli anni Settanta, fà parte del Gruppo della Rosa creato da Aldo Contini, con una chiara evidenza concettuale. Si tratta di un’esperienza particolarmente accattivante ma problematica, nella quale si intrecciano premesse squisitamente intellettuali e ideologiche, destinate a risolversi in mirate interpretazioni della realtà in senso speculativo, contro ogni tesi positivista. Successivamente, in direzione opposta, l’attenzione di Fiori sarà rivolta all’astrazione, con una spiccata propensione per una concreta e operativa ricerca artistica, incentrata sui rapporti tra progettualità e pittura. Concorrono a tale determinazione le stratificazioni di superfici colorate, spesso realizzate con fili e stoffe che si sovrappongono a strati di colore mediante l’acrilico o la serigrafia, in modo da giungere a una consistenza cartilaginea. Il colore diventa struttura fondendosi con il supporto della tela in un una preziosa sintesi materica, mentre la sapiente struttura cromatica introduce, con raffinata abilità, materiali che si trovano in natura: tessuti, fili, orditi di originale fattura, suggestioni legate a contestuali esperienze, come la realizzazione dei bozzetti per la tessitura dei tappeti sardi, supportata da una selettiva rivalutazione della tradizione in chiave contemporanea. La sua continua ricerca sperimentale ha definito nel tempo intrecci e sovrapposizioni, non solo formali ma anche extra-artistici. Parallelamente a un’evoluzione storico sociale che, nell’ultimo ventennio, ha comportato le notevoli discrepanze ideologiche tra l’Occidente e il mondo asiatico, il problema dell’immigrazione, sempre più pressante e irrisolto, è diventato terreno fertile per una nuova espressione. Fiori ne trae ispirazione per meditate evocazioni poetiche nei suoi libri d’artista: sono le preghiere degli esuli, calligrammi simbolici stampati a secco su terse superfici alle quali si alternano, con sapiente equilibrio compositivo, fugaci effusioni cromatiche. Ancora una volta, l’interazione tra segno e colore diventa essenziale nella sua ricerca: la tecnica serigrafica determina l’equilibrio tra segno grafico e stesura cromatica, con le sue avvincenti qualità visive. ANGELINO FIORI MARE NOSTRUM 2022 Cassa tipografica,serigrafia, goffratura, collage, argilla, acrilico cm 125x60x35 circa ANGELINO FIORI PAGINE DI PREGHIERA, 2022 Acrilico, collage, cartone ondulato, serigrafia cm 150x150 ANGELINO FIORI LO SPAZIO DELLA VITA 1, 2021-22 Digitale,acrilico, cartone ondulato cm 180x90 MARCO IPPOLITO Il suo percorso, dagli anni Ottanta ad oggi, non si è mai interrotto, con l’obiettivo di creare uno spazio artistico nel quale poter indagare la propria espressione tra razionalità e immaginazione, concretezza e astrazione. La sua produzione appare orientata inizialmente sulla tridimensionalità, nel privilegiare la produzione di lamiere sbalzate, oggetti in legno costruiti secondo i principi della geometria euclidea, traforati e rifiniti con tempere acriliche. La ricerca sperimentale lo avvicina ben presto all’espressione grafica: nella calcografia domina un segno pervasivo e sfuggente con accenni cromatici soffusi, basati sulla ricerca tonale, mentre nella xilografia il discorso è ben più complesso. Il segno compone strutture in un’evidenza ottico percettiva, nel diventare coefficiente gestuale di un principio dinamico che prende corpo nel suggerire vibrazioni e profondità mentre, nel clima degli opposti, tra bianchi e neri, genera forti contrasti di luce. Con esaustiva perizia risolve lo spazio con un segno frammentato, che definisce l’ossatura della composizione in una dimensione informale, con un linguaggio personalissimo, libero da qualsiasi implicazione ideologica, ma con un’evidente connotazione intellettuale. Nell’ambito di una puntuale riflessione su alcuni fenomeni della contemporaneità, la sua ricerca si concentra sull’evoluzione di una peculiare e personale concezione dello spazio come puro fatto artistico. Nel suo continuo sperimentare, Marco Ippolito continua ad avvertire l’esigenza del cambiamento per definire il proprio campo semantico nella bidimensionalità, che trova ispirazione nell’analisi tecnico-espressiva della xilografia di illustrazione, di scuola inglese, in cui l’abile gioco compositivo si basa su forme che geometricamente si incrociano. Poiché la scienza utilizza il linguaggio matematico per arrivare a un risultato, anche l’arte può utilizzare il medesimo linguaggio per una sintesi oggettiva, alla quale attribuire una valenza estetica dominante. Anche le scelte operative, come i processi di scomposizione, ricomposizione e incastro, l’uso di matrici xilografiche per comporre piani incrociati, del colore e del non colore, definiscono la sua poetica, esplicita o velata, ma sempre rigorosamente coerente. MARCO IPPOLITO DITTICO TRIDIMENSIONALE, 2022 xilogragia, acrilico su compensato cm 120x60X35 MARCO IPPOLITO DITTICO TRIDIMENSIONALE, 2021 xilografia, acrilico su compensato cm 140x8X30 MARCO IPPOLITO TRITTICO xilografia, acrilico su carta, 2018 cm 180X90 ROBERTO PUZZU Una ricerca inesauribile e un nuovo linguaggio ci rivelano la sua espressione artistica. Chi volesse indagare la complessa creatività contemporanea, sulla base delle coordinate storiche attuali, potrebbe cogliere nella sua opera nuovi campi semantici oltre a un’ardita proiezione verso il futuro. Roberto Puzzu è riuscito a trovare nell’incontro tra astrazione e figurazione un perfetto equilibrio, e la sua consumata esperienza costituisce un’autentica peculiarità del mondo artistico contemporaneo, per la notevole apertura e la costante azione propositiva. Nel suo percorso ha indagato una notevole varietà di campi espressivi. Giovanissimo, scopre il fascino della materia pittorica come terreno fertile per il proprio lavoro, rigoroso ma denso di vitalità nell’evidenza di nuovi valori formali. La sua evoluzione si è sviluppata contestualmente a un processo culturale che ne ha supportato i contenuti. Già dagli anni Settanta, l’ attività artistica e di docente si qualifica attraverso un ampio dibattito sulla funzione inclusiva dell’arte e della cultura all’interno della società, mentre il ruolo della conoscenza e le competenze intellettuali costituiscono la fase embrionale e determinante del suo lavoro. Oggi, la tecnica rigorosamente personale, l’uso sapiente delle tecniche tradizionali in chiave sperimentale, il coraggio di andare controccorrente costituiscono la chiave per una corretta e coerente lettura dei risultati. Nel forgiare la materia, Roberto Puzzu esplora la propria sostanziale autenticità. E’ l’oggetto artistico, come manufatto, a esplicitare con squisita raffinatezza la potenzialità e l’accurata selezione dei medium. Nell’ampia produzione, orienta la ricerca anche sull’arte applicata, come i gioielli e i tessuti: l’oggetto è il risultato di un’indagine materiale, esempio di tecniche complesse e, contestualmente, vive come esperienza artistica metafisica nella propria autonomia estetica. Alcuni aspetti della complessa fenomenologia della contemporaneità trovano riscontro nel suo concetto di arte in quanto determinazione ontologica progettuale: l’idea prende corpo nel fare artistico mediante il rapporto tra un progetto mentale e la materia. Il processo creativo, con nuove forme materiali, può andare oltre la sua stessa struttura che esprime differenti aperture ideologiche e culturali. Un aspetto peculiare della sua dialettica lo si ritrova anche nei processi digitali, indagati sin dagli anni Ottanta. La scelta del mezzo digitale avviene sempre in virtù di un progetto che, nel manipolare la forma, è in grado di trasmettere il senso di una comunicazione tra l’artista e la società. Può diventare strumento culturale da indagare esplorandone i rischi, le possibilità tecniche, valicandone i limiti nel modellare elementi plastici che, nella loro sintesi polimaterica, esprimono quasi un vivo compiacimento intellettuale. Con il mezzo multimediale è quindi possibile determinare l’autonomia e l’unicità dell’opera, liberandola dalle sue specificità mediatiche per un puro risultato artistico. ROBERTO PUZZU ...E’ SEMPRE SUCCESSO A ROMA...2022 Stampa su plexiglas modellato cm. 140x150 circa ROBERTO PUZZU LA NOTTE ERA QUELLA DEI CORVI, 2022 Stampa su pvc . resine cm 200x300 ROBERTO PUZZU ...DOVE STRISCE DI LUCE SI PROTENDONO COME AQUILONI AL CIELO CHE RIMBOMBA... 2022 Stampa su blockout, resine cm 200x300 BIOGRAFIE PAOLA DESSY Nata a Sassari, dove vive e lavora, dopo un esordio in campo figurativo affronta e approfondisce linguaggi diversi e tecniche sperimentali. Ha fatto parte nel 1965 del GRUPPO A, formazione della Neoavanguardia isolana e, nel 1976, del GRUPPO DELLA ROSA, di stampo concettuale. Incisore, pittrice, scultrice, arredatrice e performer, è stata docente di Discipline pittoriche, Disegno dal vero e Incisione presso il Liceo Artistico Statale“ Filippo Figari ”di Sassari. Si è sempre dedicata alla divulgazione dell’arte attraverso numerose iniziative. Ha collaborato a numerosi allestimenti ed è stata curatrice di diverse mostre.Tra le tante: collaborazione con il Museo d’Arte Contemporanea di Kyoto, ( acquisizione del materiale presentato dall’artista Eva Choung-Fux ) 1990; progetto, allestimento e curatela del catalogo per la mostra “ I mestieri del mare, la tonnara ”, Stintino (SS), 1999; collaborazione per la mostra “ Omaggio a Stanis Dessy ”, Padova, 2000; progetto e curatela, con Caterina Virdis Limentani, della mostra e del catalogo“ L’arte dell’incisione a Sassari nel Novecento ”, Sassari, 2008; curatela della mostra“ Mario Paglietti – Opere ”, Sassari, 2012. Ha fondato nel 2000 l’Associazione culturale “ Stanislao Dessy ” attivando corsi, scambi culturali e collaborazioni con istituzioni pubbliche e private. Dal 2008 al 2012 ha curato, in collaborazione con il Comune di Sassari, la Biennale “ Incisioni Italiane ”, importante rassegna riguardante il settore della grafica a livello nazionale. Ha ottenuto numerosi premi. Tra quelli di maggior rilievo: Primo premio per l’illustrazione al Concorso Dante Alighieri, Sassari, 1955; Medaglia d’oro alla I° Mostra dell’artigianato, Sassari, 1957; Primo premio per l’Incisione, I° Biennale regionale giovanile, Nuoro, 1967; Primo premio per l’Incisione, Mostra regionale d’Arte Contemporanea, Cagliari, 1970; Premio per la produzione di ceramiche, XXVII Salone della Ceramica, Vicenza, 1974; Premio Volpi, Pisa, 1996; Primo premio per la scultura, IV Triennale d’Arte Sacra Contemporanea, Lecce, 2005. Attività espositiva: 1956 –“ Austellung – Sardischer graveure ”, Mostra itinerante degli incisori sardi, Monaco, Colonia, Stoccarda, Amburgo, Brema, Braunschweig, Berlino, L’Aia, Groninga, Amsterdam,Venezia. 1957 –“ II Mostra Nazionale dell’Incisione Contemporanea ”,Venezia 1959 – “ XVII Concorso Nazionale della Ceramica ”, Faenza 1960 – “ Triennale “, Milano - “I° Biennale dell’Artigianato sardo”, Sassari - V° Concorso Nazionale della Ceramica, Faenza (RA) 1961 – Mostre organizzate dall’I.S.O.L.A, Hartford (USA), NewYork, Monaco, Sassari, Roma 1962 –“ II° Biennale dell’Artigianato sardo”, Sassari 1964 – Mostra Concorso del Ministero della Pubblica Istruzione, Roma -“ III° Biennale dell’Artigianato sardo”, Sassari 1966 –“ Modi di ricerca”Mostra collettiva, Sassari -“ IV° Biennale dell’Artigianato sardo”, Sassari 1967 –“ XXV Biennale d’arte Città di Milano ”, Milano -“I° Biennale regionale”, Nuoro 1968 –“ Mostra Nazionale di pittura e grafica ”, Iglesias (CA) “V° Biennale dell’Artigianato sardo”, Sassari 1969 –“ IV Mostra Internazionale d’Arte contemporanea”, Roma 1970 –“VI° Biennale dell’Artigianato sardo”, Sassari 1971 –“ IV Premio Brunellesco”, Firenze 1972 – “ Esposicion de xilografias sardas ”, Barcellona, Madrid,Valencia,Valladolid 1973 –“VII° Biennale dell’Artigianato sardo”, Sassari 1974 –“ Rassegna ArtiVisive ”, Firenze -“ XXVIII° Salone Internazionale della Ceramica”, Vicenza 1975 – “ XXIX° Salone Internazionale della Ceramica”,Vicenza 1976 – “ VIII° Biennale dell’Artigianato sardo”, Sassari - “ XXX° Salone Internazionale della Ceramica”, Vicenza 1977 – “ Formato Libro ”, Firenze - XXXI° Salone Internazionale della Ceramica”, Vicenza / IX° Biennale dell’Artigianato sardo”, Sassari 1979 –“ X° Biennale dell’Artigianato sardo”, Sassari 1981 –“ XI° Biennale dell’Artigianato sardo”, Sassari 1982 – “ II° Biennale della Xilografia Italiana ”, Carpi (MO) 1984 – “ Il bambino, una favola, il sogno, l’arte ”, Roma -“ XII° Biennale dell’Artigianato sardo”, Sassari 1985 – “ Tradizione e creatività, 10 ceramisti sardi ”, mostra itinerante, Sassari, Nuoro, Oristano, Cagliari, Milano 1986 – Collettiva nazionale di pittura contempo- ranea, Sassari - “ Futurismo e libri d’artista – Italics 1925-1985 ”, New York -“ XIII° Biennale dell’Artigianato sardo”, Sassari 1988 –“ Xylon italiana”–Triennale nazionale di Xilografia , Genova -“Segni di autore”in Sardegna ”, Cagliari -“XIV° Biennale dell’Artigianato sardo”, Sassari 1989 – “ Xylon Italiana ”, Urbino - “ Xylon und Werkstatten ”, Shwetzigen, Berlino, Varsavia, Parigi, Amsterdam, Bruxelles, Cracovia, Londra -“ Ex Libris ”,Torino 1990 – “ Ceramisti in Sardegna ” Mostra regionale d’Arte, Cagliari -“ Creatività e materia ”, Sassari 1991 – “ XXXI Concorso Internazionale della Ceramica d’arte ”, Gualdo Tadino (PG) -“ XV° Biennale dell’Artigianato sardo”, Sassari 1994 –“ Eprèuve d’artiste ”, Cagliari 1995 –“ Xylon Italiana 2 ”-Triennale nazionale - Genova, Bagnacavallo (RA), Milano -“ Arte non avrai altra dea!”, Pisa 1996 –“ Xylon Italiana 2 ”, Bagnacavallo (RA), Milano 1997 –“ Corpus feminae Paulae – Paola Dessy ”, Cagliari -“ Mostra regionale Ceramica d’Arte ”, Cagliari 1998 –“Work in progress ”, Cagliari -“ Arte a Palazzo Ducale ”, Sassari 1999 – “ Paola Dessy. Sculture e grafica”, Padova -“ Per Mauro Manca ”, Sassari 2000 –“ Documenta Donna ”, Siena -“Word Festival of Art on Paper ”, Kranj ( Slovenia) 2001 – “ Cento anni di ceramica in Sardegna ”, Cagliari 2002 – Semida – Museo Arte Natura Ambiente, PAV – Progetto Arti Visive, Festival Internazionale “ Time in Jazz ”, Berchidda (SS) 2003 –“ IV Mostra Nazionale di Ceramica ”, La Spezia 2004 – Salon International del Grabado y Ediciones de Arte Contemporaneo, “ Estampa 2004 ”, Madrid -“ III Biennale di Arte Sacra ”, Lecce -“ Sette artisti per il Banco ”(Collezione Banco di Sardegna), Sassari 2005 –“ Delle piante, dell’aria, del vento ”, Cagliari 2006 – “ Estampa 2006 ”, Madrid - “ Sa Die de Sa Sardigna ”, Varese - “ IV Triennale di Arte Sacra Contemporanea ”, Lecce -“ Il segno nel Libro ”, Bologna 2007 – “ Estampa 2007 ”, Madrid / “ Segni ”- III° Rassegna internazionale d’arte contemporanea e d’avanguardia-Torino -“ Incisioni Italiane ”, Sassari 2009 –“ Il segno nel libro ”, Cagliari -“ Metamorfosi urbane ”, Sassari “Viajeros ”- Estampa 2009, Madrid 2010 –“ Salone Internazionale del Libro ”, Torino -“ Estampa 2010 ”, Madrid -“ Incisioni Italiane ”, Sassari 2011 – 54° Esposizione Internazionale d’Arte della Biennale di Venezia – Padiglione Italia – Sassari -“ ARTS Libris ”, Salone Internazionale del Libro, Torino -“ Feria del libro de arte y diseno ”, Barcellona -“ Estampa 2011”, Madrid 2012 –“ Incisioni Italiane ”, Sassari -“ I Cento anni della xilografia italiana 1912-2012 ”, Finale Ligure (SV), La Spezia, Colle Salvetti (LI) /“ FIG Bilbao”- Concorso internazionale di Grafica, Esposizione internazionale /“ Fiera internazionale 2012 ”, Gent -“Tra tradizione e ricerca espressiva ”, Sassari, Madrid, Barcellona, Gent, Torino 2013 –Mostra personale contestuale alla mostra “ Stanis Dessy, maestro del colore e delle tecniche”, Nuoro -“ FIG Bilbao – Premio Internacional de Grabado”,Bilbao -“ Libri d’artista”, Sassari 2014 –“ FIG Bilbao”, Bilbao -“ Last Paradise ”- Triennale di Roma 2014 –- Mostra Concorso Ex Libris – Collegno (TO) 2015 - “ Giovanni Dotzo tra gli incisori sardi ”, Isili (CA) - “ La costante resistenziale – Venticinque anni di ricerca artistica in Sardegna 1957-1983, Nuoro -“ Effetto Arte ”, Parigi -“ Contemporary Art Show – Arte Padova ”, Padova 2016 –“ Mail Art ”Il Molino del Groppo, Cremona -“ Segni in Progress – L’incisione in prospettiva ”, Cagliari -“ Extravaganza-ultralight – Eccentricità e leggerezza dalla Collezione del Banco di Sassari ”, Sassari 2017 –“ Dialogando con la Biennale –Venezia 2017 ”,Venezia -“ Idee e passione”, Napoli -“V Edizione Setup Contemporary Art Fair ”, Bologna 2018 –“ A due passi da Atlantide ”, Firenze -“ Navigare tra segni. Sardegna eToscana nell’incisione del XX° e del XXI° secolo ”, Pisa 2019 –“ Artisti d’Italia”, Monza 2021 –“ Organica”,Tempio Pausania (SS) GIOVANNA SECCHI GiovannaSecchièpittriceedesignerperl’artigianato Nata ad Olbia, vive e lavora a Sassari dove si è diplomata presso l’Istituto Statale d’Arte. Maestro illuminato per la sua formazione artistica fu Mauro Manca, direttore negli anni 60 dello stesso Istituto. Hafrequentato,dopoildiplomaperalcunianni,l’Accademia di Brera a Milano. Ha lavorato nel campo della didattica come docente di discipline plastiche nell’Istituto Statale d’Arte e poi, più tardi come docente di Decorazione presso l’Accademia di Belle Arti della sua Città, nei primi anni della sua istituzione. Si è occupata di design per l’artigianato nei settori del tappeto e del sughero, del tessuto e vetrate. Ha fatto parte, nel 62 del gruppo A, nato intorno alla figura carismatica di Mauro Manca, successivamente aderisce al gruppo della Rosa, di marca più concettuale. Dopo un breve percorso informale, segue un periododiricercaastratto/organicoeprosegueneglianni, condedizioneeperpassione,concostantiesposizioni, privilegiando un lavoro di ricerca sperimentale su materiali bidimensionali, carta, legno, ottenetela, usati non unicamente come supporti ma come materia dialogante con lo spazio, nell’intento, devotissimo, di costruire l’architettura della propria storia d’artista. Dal 2001 è invitata e coinvolta da Casa Falconieri nei progetti espositivi nazionali ed internazionali di incisione, Al suo attivo ha numerose partecipazioni a mostrerei esposizioni in Italia e all’Estero. Attentissima e curiosa di tutto ciò che accade intorno a lei e nel mondo, tuttavia predilige il silenzio del suo studio dove va a cercare risposte e trova solo altre domande. Attività espositiva: 1959- Cagliari, “ Mostra regionale d’arte “ . RomaMostra concorso M.P.I 1961- Cagliari, “ Terza Mostra regionale d’arte - Alghero- colletiva Galleria A Sassari- Collettiva pad, dell’Artgianato“Tavolara” 1962- Alghero, Galleria A“ Monotipi con Zaza Calzia” Cagliari- concorso OECE per il disegno dei tappeti 1963- Premio Sassari-2° premio nazionale di pittura 1964- P.toTorres“ Arte oggi in Sardegna” 1965 - Sassari, collettive galleria“A“, “il Cancello” 1966 -”Modi di ricerca”collettiva galleria A Como-collettiva Artisti sardi 1967-Acireale” primo premio internazionale di pittura” Premio comune di Catania - Nuoro- mostra regionale “L’arte e la pace” 1968-1Biennalereligiosacentro culturaleil Dialogo -Sassari - galleria Il Cancello collettiva Calzia, Dore, Contieri, Secchi1970- Cagliari, Mostra regionale d’Arte contemporanea - Mostra personale galleria degli Artisti1971 . nuoro Celebrazioni Deleddiane Collettiva. 1973 - Roma “ Geografia Sassari” collettiva - Loro Ciufenna “XXII° Premio nazionale di pittura” ( Premio acquisto Comune di Catania) 1974- Sorso, Rassegna Regionale di Arti Figurative 1976- Sassari, Mostra personale, collettiva“La Rosa” gall. Il Cancello - Alghero collettiva“La Rosa”, gall. A 1977 - Sassari, Festa dell’Unità 1980- Cagliari Mostra Regionale Arti figurative 1981 - Milano, gall. Il Mercante collettiva SecchiLauro 1982- Nuoro“Istanze contemporanee”Chironi88 Verona,“Tappetti d’arte”. studioTony De Rossi - Olbia “ Arte oggi in Sardegna” 983/1984 - Nuoro, Museo del Costume - Cagliari, Cittadella dei Musei “Nuove tendenze a confronto: XXVannidiricercaartistica inSardegna (1957-1983) - Cagliari, Arte Duchamp, mostra collettiva - Osmate, Cascina Stal Vitale, “Dalla memoria i gesti”, mostra collettiva - Sassari, 2 PiGreco Arte, mostra collettiva - Roma ,“Il bambino, una favola, l’arte”MPI - Orotelli , “strada dedicata allo scrittore Salvatore Cambosu”, progetto e realizzazione Secchi. Dessy. Cuccu. Frogheri 1985- Nettuno“ Donna e arte”- Cagliari, Artigianato esposizione IED - Duchamp, collettiva artigianato Secchi, Dessy. Marini 1986 –Roma, gall. Il Luogo - 1986-87 New York, Roma“Italics”, 1925 – 1985, Sezione libri d’artista - Tonara“Il Campanaccio d’Oro” 1990 -C agliari gall- Duchamp“ Arte in-utile”- Sassari, Pad, dell’Artigianato “ Prove d’Artista” Masia, Oppo, Puzzu, Secchi. 1991- Trento, “Sardegna allo specchio”. Sassari “Firmato” pad . Tavolara . Cagliari” L’atelier della creatività”, villa Satta 1993 -“12 artisti per Antonio Pigliaru”Cagliari, Nuoro 1995-”lapis, Comune di Alghero 1996 - Sassari“Insularità” da un progetto ndi CaterinaVirdis Limentani a cura di G. Altea 1997- Alghero“alea”il caso e la sua logica, coll. 1998 - Sassari,“Donne in arte”- Progetto per vetrata casa S.Antonio 1999 - Cagliari- Personale Centro Man Ray- Sassari Personale galleria D&D- Per Mauro Manca, collettiva- Berchidda -Alghero-Arzachena-Quartu“ Stanze comunicanti” 2000- Cagliari personale centro Man Ray. Ossi, Molineddu, Collettiva 2001 - Teulada “ Sul filo dell’arte” palazzo Sain just Alghero, Personale Liceo Classico Manno . Madrid Estampa IXª ed. - Sardara, Orani e Quartu 2002 collettiva “Tracce delTempo”a cura di Casa Falconieri 2003- Madrid Estampa - Oristano,“territori del corpo e della mente” . Berchidda PAV, “ del segno, del suono, della parola”Arti visive a cura di G. Demuro 2005-Padova personale oratorio di San Rocco “Trafitture preziose”, -Toledo,“Los lugares del signo” Sassari“Opera Incisa”p.zzo Ducale 2006 - Sassari “ Il segno del libro” p.zzo della Frumentaria - Madrid Estampa 2007 - Orani“ omaggio a Nivola”- Cagliari“ Ritratto/ Autoritratto”- Madrid Estampa 2008-Cagliari personaale da Thomas- Selargius“incontri d’arte”Casa Putzu - Sassati “Incisioni Italiane” -Nuoro, Colletiva Artisti Sardi 2009 - Sassari “ I giardini di Lussemburgo” Isd’A Metamorfosi urbane in città - Cagliari collezione Soddu - Cagliari “ Giovanna Secchi e Achille Pace” gall. In-Visibile 2010- Toledo, “ Viajeros” Centro Cultural San Clemente - Balmaseda ( Bilbao) Museo Boinas la encartada “Viajeros” 2011-Venezia,“54 ª Biennale diVenezia, Padiglione Italia”- Essaouira,“Artist in residence”- Nuoro Museo Man personale 2012- Casablanca,“Maroc Premium Biennale Internazionale d’Arte”- Cagliari“ Sardegna indecifrabile” ,“ Piranesi ritrovato”- Sassari“ i doni di Afrodite”Museo Sanna, Incisioni Italiane 2013 - Sassari. Masedu collettiva -”Coriandoli di storia”LAS -Bonnannaro“Rigenera”collettiva 2014-Bilbao,“Premio Internazionale per l’Incisione FIG” - Bilbao, Salamanca, Albacete “ Arte Cisoria” Sassari. LA,“ IlViaggio”, collettiva 2015- Nuoro , Museo Man,“La Costante resistenziale”- Sassari, LAS, Cagliari P.zzo di Città “ Arte Cisoria” - S.taTeresa di Gallura“ Coluccia Art Hotel” 2017 - Bonnannaro. Govonoart “il volo”, “ La mano destra” 2018- Firenze“A due passi da Atlantide”- Pisa“Navigare tra segni” - Bonnanaro, Govonoart“Seguendo i sentieri del rosso” 2019- Samugheo (OR)“ Fibert Art ”, Samugheo 2020- Cagliari, Galleria Comunale, “Back 80’s, -Cagliari, Villa Vivaldi Pasqua - “ Sardegna reporter ” Castello di San Michele 2021- Calasetta (NU), Museo Macc,“On Paper” 2022- Calasetta (NU), Museo Macc,“On PaperVIII” ANGELINO FIORI E’nato a Osilo dove vive e lavoraDopo gli studi compiuti a Sassari presso l’Istituto d’Arte, inizia la sua attività artistica nel 1962 in Germania, dove scopre la possibilità di applicare lae serigrafia alla stampa tessile, che diventera’ una delle costanti della sua produzione artistica. Nel 1964 rientra in Sardegna e insegna Arte Applicata per la decorazione dei tessuti presso l’Istituto d’Arte di Sassari dove, dopo alcuni anni, diventa docente di discipline pittoriche fino al 1985. Alla fine degli anni ‘80 dà vita con altri due artisti (Vincenzo Marini e Roberto Puzzu) a un’importante esperienza didattica nel comune di Osilo (SS),creando uno spazio culturale e laboratoriale incentrato sulla sperimentazione formale e dei materiali lapidei del territorio ( ossidiane, quarzi, graniti) nella produzione orafa. Dal 2000 al 2010 è presente a ESTAMPA ,Madrid, (Salón Internacional del Grabado y Ediciones de arte contemporáneo), nei progetti sperimentali di Casa Falconieri (Cagliari). Progettista nel settore della grafica e dell’artigianato artistico, si occupa di sperimentazione legata alla stampa serigrafica, utilizzata principalmente per la realizzazione di pezzi unici.Vive e lavora a Osilo. Attività espositiva: 1962 - Cagliari - Progetto Sardegna -1°Concorso per l’artigianato (1° Premio) 1963 - Dachau, Dachau Palace, (Premio acquisto) 1967 - Nuoro, Galleria d’arte Chironi 88, 1°Biennale Enal d’Arti figurative. (3° Premio) - Sassari, Concorso Regionale ISOLA (premio“Tessuto di Abbigliamento legato ai valori tradizionali”) 1976 - Sassari, Galleria d’arte Il Cancello,“Il gruppo della Rosa” mostra collettiva - Alghero, Galleria d’arte Il Cancello,“Il gruppo della Rosa”, mostra collettiva. 1983-1984 - Nuoro, Museo del Costume - Cagliari, Cittadella dei Musei,“Nuove tendenze a confronto: XXV anni di ricerca artistica in Sardegna (19571983)”- Cagliari,“Arte Duchamp”, mostra collettiva 1985 - Cagliari, Galleria d’arte La Bacheca, “Cortine-Cromogrammes” - Alghero, Centro Forme, “Piccole Invasioni”opere di A.Fiori e R.Puzzu. 1987 - Cagliari, Galleria Comunale, “Ad columnas Antas” mostra collettiva – Osilo (SS), Chiesa del Rosario,“NuoveTradizioni” 1988 - Cagliari, Galleria Comunale,“Segni d’Autore in Sardegna” 1989 - Strasburgo, Hotel de Ville, “La memoire et Les images - Art et artisanat de Sardaigne” 1991 – Trento, Palazzo Trentini, “Sardegna allo specchio”Trame-Colori-Filigrane 1993 - Nuoro, Biblioteca Satta“12 artisti d’oggi per Antonio Pigliaru”una cartella di serigrafie 1998 – Sassari, “Arte a Palazzo Ducale”, mostra personale 1999 - Sassari – Palazzo Ducale“Per Mauro Manca”, mostra collettiva. 2000 - Madrid, Estampa - Salon Internacional de Grabado“SardegnaTracce del tempo” 2002 – Orani (NU), Fondazione C. Nivola “Tracce del Tempo” - Huelva, Muelle de Las Carabellas, Puerto de las Artes,“V° ciclo de las Artes Contemporaneas de la Rabida”. 2003 – Villanovaforru (MC), Museo Genna Maria, “I Segni e lo Spazio” 2004 – Macomer (NU), Padiglione Filigosa, “Il Segno nel Libro”, 4° Mostra Regionale del Libro in Sardegna 2005 – Toledo, Centro de estudios Juan De Mariana,“Los Lugares del Signo” Sassari, Palazzo Ducale -Fondazione Banco di Sardegna,“Opera incisa” 2007- Orani (NU), Omaggio a Nivola “ Segno e Utopia” 2007/2008 – Cagliari, Teatro Lirico“Ritratto/Autoritratto, declinazioni d’Artista”- Montrouge (France), Hotel deVille,“Filare ilTempo,Tappeti d’Autore” Venezia, Palazzo Mocenigo, “Filare il Tempo,Tappeti d’Autore” Sassari, Palazzo della Frumentaria“Le Trame dell’Arte,Tessiture d’Artista in Sardegna” 2009 - Cagliari,Teatro Lirico “Piccolo Atlante della Sardegna (Collezione Soddu -Tanda) - SASSARI, Sassari in Arte, Istituto Statale d’Arte F. Figari,“Public metamorfosi. I giardini di Lussenburgo” 2010 – Ossi (SS) Mulineddu,“Arte /Evento/Creazioni”XIV Edizione. Sassari - Sassari in Arte,“Public Open Show”, II° edizione 2011- Essaouira (Marocco), Centro di Arte Contemporanea,“Opere a 10 Mani”- Barcellona,“Arts Santa Monica ”Second annual Arts Libris -The international art and design book fair. Edizioni d’Arte per Carlo Delfino Editore, Fiera del Libro,Torino 2012 – Casablanca, Maroc Premium - 1 Biennale International d’Art – Bilbao, FIG Bilbao, I°Festival International de Grabado Contemporaneo 2014- Salamanca – Bilbao – Albacete – Sassari, “Arte Cisoria” 2015 – Nuoro, Museo Man,“La costante resistenziale” – Lunamatrona (CA),Museo Sa Corona Arrubia “Giovanni Dotzo tra gli incisori Sardi”- 2016 – Nuoro, Museo Man,“La costante resistenziale 2” 2018 – Firenze, Fondazione Il Bisonte, “A due passi da Atlantide”- Pisa, Palazzo Lanfranchi – Museo della Grafica,“Navigare tra segni”- Museo di Martis “ Kronos” 2019/2020 -Samugheo (OR), Museo Murats,“1° Biennale FIBER ART” MARCO IPPOLITO E’nato a Sassari, dove vive e lavora. Compie gli studi presso il locale Istituto Statale d’Arte, nella sezione Grafica e Fotografia. Nel 1980 inizia l’attività di grafico, fotografo e illustratore. A partire dal 1984 tiene diverse mostre personali e partecipa a varie esposizioni collettive. È docente presso il Liceo Artistico Statale di Sassari nel quale, già docente nella sezione Grafica e Fotografia, attualmente insegna Discipline Audiovisive. Nel 2008 e nel 2009 tiene i corsi per adulti di incisione xilo-calcografica presso l’Istituto Statale d’Arte di Sassari. Nel 2014 è artista selezionato nel Premio Internazionale per l’Incisione F.I.G. a Bilbao. È presente nel progetto sperimentale “Arte Cisoria” nato presso l’Università di Salamanca nel dipartimento“Istituto Universitario di Ricerca in Arte e Tecnologia dell’Animazione”. Incisore, pittore, fotografo, è presente come incisore in diverse edizioni di stampe d’arte come “L’officina della Ricerca”, “Parabole”, “Provaci ancora Sam”, “Babele”,“Tarli d’Artista”, “Periplo”,“IlTempo non esiste”. Italiane” 2012 - Sassari, La Frumentaria,“Incisioni Italiane”; 2013- Sassari, Liceo Artistico Statale, “Coriandoli di storia” - Sassari, Museo del Carmelo, “25 Anni dell’ Accademia di Belle Arti di Sassari”- Bonnanaro (SS), GovanorArt ,“Rigenera”; 2014 - Sassari, Liceo Artistico Statale, “Segnali di fumo”- Salamanca, Istituto Universitario di Investigazione in Arte e Tecnologia dell’Animazione, “Arte Cisoria” - Bilbao, Fig Bilbao 2014 - Sassari, Liceo Artistico Statale,“Il viaggio” 2015 - Sassari, Liceo Artistico Statale, “Arte Cisoria”Attività espositiva: Lunamatrona (MC), Museo del Territorio“Sa Corona 1984 - Nulvi (SS), Sala Consiliare - Bari, Expo Arte - Arrùbia”, “Giovanni Dotzo tra gli incisori sardi” - Isili Sassari, Padiglione dell’Artigianato - Sassari, Galleria (CA), Chiesa di S.Antonio,“Percorsi nell’incisione” Asfodelo 201 6- Cagliari, Cittadella dei Musei, “Segni in Pro1986 - Sassari, Caffè Voltaire - Sassari, Palazzo della gress” - Sassari, Artha - Officina per la sperimentaProvincia“BiennaledeiGiovani”–Gavoi(NU),Biblio- zione delle Arti Visive,“Periplo”, cartella di incisioni di teca Comunale G.Corso, M.Ippolito, E.Lazzaroli, R.Puzzu 1988 Gavoi (NU),“Identità eTraiettorie”- Sassari, Pa- 2017 – Martis,Museo di Martis- Mostra virtuale lazzo della Provincia degli artisti G. Corso, A. Fiori, M.Ippolito, E. Lazzaroli, 1989 Sassari, Centro Culturale Novissima - Sassari, R.Puzzu, G. Secchi Istituto Statale d’Arte“L’Officina della Ricerca”, cartella 2018 - Pisa, Museo della Grafica - Palazzo Lanfranchi, di serigrafie per Mauro Manca di C.Catta, S.Corad- “Navigare tra segni”- Firenze, Fondazione Il Bisonte, duzza, Dessy, M.Ippolito, N.Marotta, N.Masia, I.Pan- “...A due passi da Atlantide” - Martis (SS), Museo di zino, R.Puzzu, G.Secchi Martis, “Kronos” - Sassari, Banco di Sardegna, Sala 1990 Sassari, Galleria Denti&Denti, Ciclo “Epifania” Siglienti,“Tra Preistoria e Novecento. Simboli di un’I- Gavoi (NU), “Identità e Traiettorie”- Sassari, Centro dentità”- Sassari, Artha - Officina per la sperimentaCulturale Novissima - Cagliari, Spazio Intergrafica - zione delle Arti Visive, “Il tempo non esiste”, cartella Tempio, Liceo Artistico Statale, “Parabole”,cartella di incisioni di G.Corso, A.Fiori, M.Ippolito, E.Lazzaroli, di serigrafie di C.Catta, A.Fiori, M.Ippolito, N.Masia, R.Puzzu, G.Secchi; R.Puzzu 2020 - Fertilia, (SS) Villa Arrecifes, “Percorsi d’Arte a 1991 Sassari, “Provaci ancora Sam” cartella di seri- Villa Arrecifes” grafie di C.Catta, A.Fiori, M.Ippolito, N.Masia, C.Masi- 2021- Sassari, Artha - Officina per la sperimentani, R.Puzzu - Sassari,“Babele”, cartella di litografie per zione delle Arti Visive,“Quadrato Frasso”, cartella di la tipografia Moderna, di C.Catta, A.Fiori, M.Ippolito, incisioni di Corso, Ippolito, Lazzaroli, Puzzu. R.Puzzu 1992 Sassari, “Tarli d’Artista”, cartella di xilografie di ROBERTO PUZZU A.Fiori, M.Ippolito, R.Puzzu 2006 Tempio, Liceo Artistico Statale, Ciclo “Verso le Vive e lavora a Sassari, dove e’nato nel 1950. fonti”- mostra personale Ha compiuto i suoi studi presso il locale Istituto Stata2008 - Sassari, La Frumentaria, “Incisioni Italiane” - le d’Arte, del quale, per un circa un decennio, e’stato Sassari, Liceo Artistico Statale,“Lo Stato dell’Arte” docente di discipline grafiche e pittoriche. 2009 -Sassari, Liceo Artistico Statale, “I giardini di Pittore,scultore, incisore si occupa, inoltre, di progetLussemburgo”; tazione nei settori della grafica e della produzione 2010 -Sassari, Liceo Artistico Statale, “Lo Stato artigiana legata all’accessorio per l’abito. dell’Arte 2010” - Sassari, La Frumentaria, “Incisioni Ha diretto i Licei Artistici Statali di Tempio Pausania Olbia- Sassari. 1974 - Sassari: costituisce con l’artista Augusto Oppo un collettivo di artisti che si aggregano in occasione del dibattito su“Arte e responsabilità sociale”; l’attività del gruppo si qualifica per l’intervento nei quartieri e la realizzazione di una colonna di serigrafie di ampia diffusione. 1990-Sassari.Realizzaconl’architettoGangaeilprof. Prospero Malavasi il progetto per apertura dell’accademia di Belle Arti di Sassari che, nello stesso anno, incomincia la propria attività - Sassari , fonda e dirige la galleria d’Arte Novissima 1999- Fonda e dirige il liceo artistico di Olbia 2000- Fonda e dirige il liceo musicale diTempio Pausania 2002- Huelva, Universidad Santa Maria de La Rabida: lectio magistralis “ Relazioni fra comunicazione verbale e pittura” 2007- Fonda e dirige la galleria dell’Istituto d’Arte di Sassari Attività espositiva: 2000 - Alghero, Liceo Manno“ Arte per la Scuola, la Scuola per l’Arte”mostra personale - Madrid, Estampa in collaborazione con Casa Falconieri a in collaborazione con Casa Falconieri - Sardara chiesa di Santa Anastasia, collettiva - Cagliari - Pinacoteca Nazionale, collettiva 2002 - ORANI, Fondazione Nivola“Tracce delTempo” collettiva - HUELVA, Muelle de Las Carabellas, Puerto de las Artes, V ciclo de las Artes Contemporanea de la Rabida / Madrid, Estampa “Sardegna Luogo di Segni” 2003- Gijón , galleria Espacio Líquido , collettiva Time in JazZ «Del Segno, del Suono e della Parola» - Cagliari Pinacoteca comunale, mostra collettiva Oristano , Pinacoteca comunale C. Contini, “Territori del corpo e della mente”, mostra collettiva - Madrid La Feria de las Tentaciones, progetto “NUR/BABELE, mostra collettiva - Madrid, Estampa in collaborazione con Casa Falconieri 2004 - Palazzo ARQUER Oristano ‘LABIRINTI E MEMORIA – dialogo fra SARDEGNA, SPAGNA E ARGEN-TINA’, mostra collettiva - SARDARA, chiesa di Santa Anastasia ‘L’ISOLA DEL SEGNO’, mostra col- lettiva/ Madrid, Estampa in collaborazione con Casa Falconieri 2005-Toledo Centro Cultural San Clemente: ‘Los lugares del signo. Cerdeña, una realidad contemporánes’Exposición en la Diputación de Toledo, mostra collettiva - Madrid, Estampa in collaborazione con Casa Falconieri 2006 – Sassari “ Il segno nel libro”, Palazzo della Frumentaria/ Museo Archeologico di Cagliari “Il Museo luogo d’arte e cultura”- Museo Archeologico di Cagliari “Dalla memoria alle tecnologie digitali”Il percorso dell’arte digitale nel contemporaneo con l’opera di Roberto Puzzu, mostra personal- Madrid, Estampa in collaborazione con Casa Falconieri 2007 - Orani Exma: Omaggio a Nivola. Segno e Utopia/ Madrid, Estampa in collaborazione con Casa Falconieri /lo spazio (In)visibile a Cagliari “Portrait Sassari Sala Duce: collettiva di incisione. 2008-Madrid Annta Gallery , mostra personale - Madrid, Estampa in collaborazione con Casa Falconieri - Sassari “Incisioni Italiane “, Palazzo della Frumentaria 2009 - Sassari “ i giardini di Lussemburgo”, Istituto statale d’arte - Madrid, Estampa in collaborazione con Casa Falconieri - Sassari, “Incisioni italiane”, Palazzo della Frumentaria 2010- Madrid, Estampa in collaborazione con Casa Falconieri - Sassari: 10ª Mostra incisioni italiane, Palazzo della Frumentaria -Torino Lingotto, Salone del libro- incisioni - Toledo: Viajeros, Centro Cultural San Clemente, mostra collettiva 2011- Ifitry ( Marocco)- opera a dieci mani con Said Messari, Angelino Fiori, Giovanna Secchi, Gabriella Locci - Bilbao, Balmaseda: Viajeros, collettiva museo Boinas La Encantada - 54ª Biennale di Venezia, padiglione Italia. 2012- Sassari, Museo Archeologico Nazionale G.A. Sanna “ I DONI DI AFRODITE” - Cagliari, Biblioteca Universitaria “Sardegna indecifrabile”- Bilbao - FIG. BILBAO - FERIA International de Grabado Contemporaneo - SASSARI ,“Incisioni Italiane”Palazzo della Frumentaria - CASABLANCA Maroc Premium, Biennale International d’Art. 2013 - SASSARI -“Coriandoli di Storia”Liceo Artistico Statale - BONNANARO, Govanoart “RIGENERA” 12 artisti creano su carta riciclata -SASSARI , Masedu Museo arte contemporanea - BILBAO , FIG.BILBAO , 2ª FERIA International de Grabado 2014 - SALAMANCA - BILBAO -ALBACETE SASSARI UNIVERSIDAD DE SALAMANCA , FACULTA’ DE BELLAS ARTES “ ARTE CISORIA”/BILBAO - FIG.BILBAO - 3ª FERIA International de Grabado Contemporaneo 2015 - NUORO - MUSEO MAN - “La costante residenziale” BILBAO - FIG.BILBAO - FERIA International de Grabado Contemporaneo . -- MUSEO Sa Corona Arrubia “Giovanni DOTZO tra gli incisori Sardi” - CAGLIARI , Arte Cisoria ,Palazzo di città 2016- BILBAO - FIG.BILBAO - 4ª FERIA International de Grabado Contemporaneo. Durante l’esposizione tiene in pubblico dimostrazioni di tecniche incisorie sperimentali e di stampa -Bologna - Setup Contemporary ArtFair - CAGLIARI - Cittadella dei Musei -“Segni in progress- L’incisione in prospettiva” - SASSARI, ARTHA“ PERIPLO”Una cartella di calco-xilografie CORSO - IPPOLITO - LAZZAROLI - PUZZU 2017 - Bologna - Setup Contemporary ArtFair - BILBAO , FIG.BILBAO 5ª FERIA International de Grabado Contemporaneo. Durante l’esposizione tiene in pubblico dimostrazioni di tecniche incisorie sperimentali e di stampa - Cagliari, Paratissima 2018 - MadridArtMadrid i-Firenze, fondazione il Bisonte “A DUE PASSI DA ATLANTIDE” la contemporaneità dell’incisione in Sardegna a cura di Beatrice Dotzo -Pisa, Museo della Grafica,“Navigare fra i segni. Sardegna e Toscana nell’incisione tra XX e XXI secolo”, a cura di Beatrice Dotzo - Pisa, Museo della Grafica,“ DANTESCA”- Martis - Museo di Martis“ Kronos” - SASSARI -ARTHA -“ IL TEMPO NON ESISTE, IL TEMPO SIAMO NOI” una cartella di calco-xilo-seri-fine art, Corso Fiori -Ippolito - Lazzaroli - Puzzu - Sechi 2019- “Arte evento creazione” Molineddu - Ossi / Calasetta, museo MACC, il libro d’Artista 2021 “Arte evento creazione” XXV edizione, a cura di Maiolina Cosseddu - Molineddu - Ossi / Sassari “Quadrato Frasso!”, cartella di stampe calcografiche con gli artisti Gabriella Corso, Marco Ippolito, Emma Lazzaroli VOLUME REALIZZATO CON IL CONTRIBUTO DELLA FONDAZIONE DI SARDEGNA PROGETTO GRAFICO A CURA DI ARTHA OFFICINA SASSARI FINITO DI STAMPARE NEL MESE DI APRILE 2022 PRESSO GLI STABILIMENTI DI PIXART PRINTING QUARTO D’ALTINO