Peer-reviewed papers by Giorgio Garatti
Archeologia Veneta, XLVI, 2023
Il contributo intende esaminare gli esemplari appartenenti alla forma ceramica del calice a paret... more Il contributo intende esaminare gli esemplari appartenenti alla forma ceramica del calice a pareti troncoconiche provenienti dall’insediamento preromano di San Basilio di Ariano nel Polesine (RO) e, in particolare, dalle recenti campagne di scavo condotte dall’Università di Padova (2019-2022). Lo studio di questa forma, ampiamente attestata in Etruria padana e presente all’interno del centro polesano in diverse classi ceramiche, permette di cogliere un interessante fenomeno di ibridazione fra produzioni differenti, esito dell’interazione fra le diverse componenti culturali che convivevano nel sito.
Bookmarks Related papers MentionsView impact
Preistoria Alpina, 2023
Understanding the peculiar way in which the Greek-Etruscan banquet modalities were adopted in Iro... more Understanding the peculiar way in which the Greek-Etruscan banquet modalities were adopted in Iron age Veneto’s communities has always been a challenging task.
The aim of this contribution is thus to analyze the plate-buckle from grave 48 of Carceri’s necropolis to better understand how ancient Veneti declined the allochthonous ritual to fit their costumes. Starting from a critical history of the finding, the paper will then focus on the artifact. A brief typological classification and iconographic analysis will lead to the examination of all the elements present within the scene: human beings, furniture, pottery. Comparisons will be presented with the aim of identifying the cultural environments that had the greatest influence on the elaboration of this exceptional iconographic scheme. The reconstruction of the relations between the single components of the representation will finally allow some considerations to be made both on the identity choices made by the ancient Veneti towards an allochthonous ritual, and on their relations with the Greek-Etruscan world.
Bookmarks Related papers MentionsView impact
LE LENTI DEL PASSATO. APPROCCI MULTISCALARI ALL’ARCHEOLOGIA, 2022
The paper exposes the results of the preliminary investigations set up by the University of Padua... more The paper exposes the results of the preliminary investigations set up by the University of Padua in San Basilio of Ariano nel Polesine (RO). This area revealed a palimpsest of traces left by a long-term human occupation, from a pre-roman (VI-V century BC) multi-ethnic port of trade where Etruscans, Greeks and Venetians coexisted, to a Roman age villa/mansio, and finally in Early Middle Ages.The environmental system that characterizes the settlement, located by the ancient coastline near the branch of the Po di Ariano (today Po di Goro), determined, together with the action of man, an overlap of landscape traces. This study focuses on the different scales adopted by the team of University of Padua in the field investigation. First of all, data from remote sensing were analyzed in order to recognize traces left by different natural and human agents in the past. The second step involved the surface, through survey and geophysics, while the third scale investigated the stratigraphy with cores. With the integration of three different lenses of observation, the team managed to get geomorphological and environmental data which were fundamental for setting excavation tests in 2019 and 2021.
Bookmarks Related papers MentionsView impact
Archeologia Veneta, 2021
Il contributo riesamina, alla luce dell’idrografia antica, del paesaggio e degli aspetti archeolo... more Il contributo riesamina, alla luce dell’idrografia antica, del paesaggio e degli aspetti archeologici, le notizie relative all’Eridano-Po e, in particolare, al Po di Adria nella nozione degli autori greci e latini. Il progressivo mutamento della posizione dei rami padani del comparto deltizio-polesano determinò, fra la fine dell’età del Bronzo e la romanizzazione, significativi cambiamenti nell’assetto del territorio e nelle sue potenzialità commerciali rispetto al Mediterraneo e all’Europa: su questa complessa realtà si costruì e si rimodellò nei secoli l’immaginario stratificato presente nelle fonti antiche.
Bookmarks Related papers MentionsView impact
Hesperìa. Studi sulla grecità d'Occidente, 2021
Bookmarks Related papers MentionsView impact
Books by Giorgio Garatti
Le Lenti del passato. Approcci multiscalari all'archeologia, 2022
La volontà di organizzare e realizzare un Convegno di Studi, frutto dell’iniziativa di un nutrito... more La volontà di organizzare e realizzare un Convegno di Studi, frutto dell’iniziativa di un nutrito gruppo di studenti della Scuola di Specializzazione in Beni Archeologici dell’Università di Padova, nasce al termine di un periodo particolarmente delicato a causa delle ben note vicende legate alla pandemia da coronavirus, che ha sottratto agli allievi preziose occasioni di confronto e riflessione connaturate nell’esperienza di una Scuola vissuta “in presenza”. Grazie al supporto indispensabile del Dipartimento dei Beni Culturali e del Direttore della Scuola, i membri del Comitato Organizzatore hanno perciò potuto sperimentare in prima persona il concepimento e la realizzazione di due Giornate di Studi, sia in termini scientifici che logistici. Punto di partenza è stata la definizione del tema e, di conseguenza, la proposta di un titolo per il Convegno: si rendeva necessario trovare, infatti, un argomento sufficientemente ampio da non essere limitante sul piano cronologico o geografico, in modo tale da non precludere a nessuno la possibilità di confrontarsi con altri giovani studiosi, ma al tempo stesso proporre un tema che avesse una propria specificità. Ci si è, perciò, orientati verso l’approccio metodologico della ricerca e, in particolare, su una tematica che potesse rappresentare il comune denominatore di tutti i progetti in cui gli specializzandi erano (e sono) a vario titolo, coinvolti, ovvero la multiscalarità del dato archeologico. Si è deciso dunque di istituire quattro sessioni che, sfruttando la metafora delle lenti, raccogliessero interventi relativi a ricerche svolte a vari “ingrandimenti”. Indagini di ampio respiro volte alla ricostruzione del paesaggio e della sua evoluzione in senso diacronico sono state raggruppate nella macroscala, mentre le interazioni e le dinamiche che intercorrono tra i siti e gli spazi contermini sono state oggetto della sessione denominata mesoscala. Andando sempre più nel dettaglio, si è affrontato lo studio di singoli contesti nella scala di intrasito, per concludere poi con l’analisi più di dettaglio di specifici elementi del sito o di reperti archeologici, a livello di microscala. Lungi dal voler rimanere intrappolati all’interno della scala di dettaglio costituita dagli organizzatori del Convegno e dai rimanenti studenti della Scuola di Padova, la call è stata estesa a studenti delle Scuole di Specializzazione
in Beni Archeologici di tutta Italia, raccogliendo la risposta favorevole di colleghi dell’Università degli Studi di Bari Aldo Moro e dell’Università degli Studi di Milano La Statale. Così, nelle giornate del 21 e 22 dicembre 2021 si è svolto il Convegno di Studi “Le lenti del passato. Approcci multiscalari all’archeologia”, durante il quale 43 relatori si sono messi alla prova nell’esposizione delle proprie ricerche attraverso la presentazione di 16 relazioni e 7 poster, in un clima altamente stimolante. Per completare e concludere l’esperienza di questo incontro di studi, si è deciso di pubblicare i contributi presentati dai relatori. Ha avuto così inizio la seconda parte del lavoro, ovvero la redazione degli Atti del Convegno, conclusasi con l’edizione, a cura di alcuni membri del Comitato Organizzatore, del presente volume strutturato secondo la traccia rappresentata dal programma del Convegno, conservando la suddivisione in quattro sessioni (Macroscala, Mesoscala, Scala di intrasito e Microscala). Ciascuna di esse è introdotta da un contributo elaborato dal docente moderatore della relativa sessione e raggruppa, al proprio interno, relazioni e poster inerenti alla tematica trattata. Aspetti fondamentali nella redazione del volume sono stati da un lato la volontà di garantire un alto
livello di scientificità espletatasi attraverso il processo di referaggio dei contributi (avvenuto grazie alla disponibilità di professori e ricercatori di diversi Atenei e Istituti di ricerca italiani ed esteri), dall’altro la volontà di
garantire la più ampia diffusione e fruizione possibile delle ricerche presentate tramite l’edizione open access. Alla luce del risultato ottenuto, si auspica che nel corso degli anni a venire gli Specializzandi dell’Ateneo
patavino, sulla scorta dell’entusiasmo che ha mosso questo progetto, vogliano cogliere l’occasione di organizzare nuove Giornate di Studio altrettanto stimolanti dal punto di vista scientifico e foriere di confronto
reciproco tra giovani studiosi, il cui esito possa poi concretizzarsi nella pubblicazione di nuovi volumi di cui il presente si propone come aprifila.
Bookmarks Related papers MentionsView impact
Thesis chapters by Giorgio Garatti
Tesi di Specializzazione in Beni Archeologici, 2022
Bookmarks Related papers MentionsView impact
Tesi di Laurea Magistrale in Scienze Archeologiche, 2019
Bookmarks Related papers MentionsView impact
Tesi di Laurea Triennale in Lettere, 2017
Bookmarks Related papers MentionsView impact
Talks by Giorgio Garatti
Mobilità e identità fra VIII e VII sec. a.C. in Italia centro-settentrionale, 2023
Presentazione del poster "La figurazione del gancio della tomba 48 dalla necropoli di Carceri d’E... more Presentazione del poster "La figurazione del gancio della tomba 48 dalla necropoli di Carceri d’Este tra relazioni veneto-etrusche ed elementi identitari" in occasione della giornata di studi "Mobilità e identità fra VIII e VII sec. a.C. in Italia centro-settentrionale"
Bookmarks Related papers MentionsView impact
Le Lenti di passato. Approcci multiscalari all'archeologia, 2021
Il contributo, presentato in occasione del Convegno "Le lenti del passato. Approcci multiscalari ... more Il contributo, presentato in occasione del Convegno "Le lenti del passato. Approcci multiscalari all'archeologia" (Padova, 21-22 dicembre 2021), riassume tutte le indagini preliminari compiute dall'Università di Padova presso l'abitato preromano di San Basilio di Ariano nel Polesine (RO). attraverso l'analisi di dati provenienti da survey, remote sensing, trivellate manuale e prospezioni geofisiche è stato possibile formulare delle ipotesi di ricostruzione geomorfologica e ambientale del contesto fondamentali per il prosieguo delle indagini archeologiche nel sito.
Bookmarks Related papers MentionsView impact
Conference Presentations by Giorgio Garatti
by Generoso Cefalo, Mattia Capponi, Sofia Degli Esposti, Martina Derada, Giorgio Garatti, Federico Meneghini Sassoli, Sofia Miola, Sara Zanotta, Silvia Pin, Gabriele Brusa, Étienne Hudon, Stefano Miglioli, Massimiliano Luca Capurso, Maria Francesca Masiello, Fiorella Fiocca, Luca Domizio, Matilde Mossali, Maddalena Terraneo, Fiammetta Comelli, Andrea Traina, alberto drera, sara galli, and luigi pio giorgio
Bookmarks Related papers MentionsView impact
Landscape is a complex system, composed of many interconnected elements that influence each other... more Landscape is a complex system, composed of many interconnected elements that influence each other. It is not surprising, therefore, that many disciplines are involved in studying it, focusing from different perspectives on the various pieces that form this puzzle: from geography to geology, ecology, urban planning, aesthetics, psychology, to ancient Topography. The latter, much more than the others, relies on an interdisciplinary approach to reconstruct the dynamics that, in ancient times, shaped a landscape, imprinting it with those characteristics that we can still distinguish in our countryside and cities.
However, this interdisciplinary approach is not always straightforward. It may happen, for instance, that within the same project, the results obtained in one field are integrated less effectively with those achieved in another, due to the tight deadlines imposed by the "publish or perish" urgency. In
addition, the research is often conducted by a single individual because of the lack of funding that could encourage effective dialogue and collaboration between experts from different fields. Another possibility is that an indiscriminate acquisition of a wide range of skills (especially in the technological field at the expense of historical-archaeological ones), could lead to topographic contamination rather than a juxtaposition of expertise in interdisciplinary projects. The fifth edition of Landscape: una sintesi di elementi diacronici aims to deepen these aspects, investigating the role of interdisciplinarity in ancient landscape analyses and its actual practicability in the fast-paced research world of the humanities.
Il paesaggio è un sistema complesso, composto da molte parti interconnesse che influiscono una sull’altra. Non stupisce, quindi, che siano molte le discipline che se ne occupano, focalizzandosi, da prospettive diverse, sui molteplici tasselli che formano questo puzzle: dalla geografia alla geologia, all’ecologia, all’urbanistica, all’estetica, alla psicologia, alla Topografia antica. Quest’ultima, molto più delle altre, si avvale di un approccio interdisciplinare nel tentativo di ricostruire le dinamiche che, in epoca antica, hanno dato forma a un paesaggio, imprimendogli quei caratteri che spesso riusciamo a distinguere ancora oggi, nelle nostre campagne e nelle nostre città.
Questa interdisciplinarità, tuttavia, non è scontata e non è nemmeno sempre agevole. Può accadere, per esempio, che, all’interno di uno stesso progetto, i risultati ottenuti in un campo vengano integrati poco efficacemente con quelli ottenuti in un altro, a causa dei tempi strettissimi imposti dalla impellenza del publish or perish; oppure che la ricerca sia condotta da una sola persona perché effettivamente mancano i finanziamenti che potrebbero incentivare un dialogo efficace e una collaborazione tra esperti di settori diversi; o, ancora, che l’interdisciplinarità si risolva con l’acquisizione indistinta delle più svariate competenze (soprattutto in campo tecnologico a scapito di quelle storico-archeologiche), con la conseguenza che, alla fine, si producono contaminazioni topografiche invece che una giustapposizione delle competenze.
La quinta edizione di Landscape: una sintesi di elementi diacronici vuole approfondire questi aspetti, investigando il ruolo dell’interdisciplinarità nelle analisi dedicate al paesaggio antico e la sua effettiva praticabilità nel frenetico mondo della ricerca nel campo delle humanities.
Bookmarks Related papers MentionsView impact
by Generoso Cefalo, Francesco Sorbello, Elisa Lucente, Sofia Miola, Giorgio Garatti, Sara Zanotta, Federico Meneghini Sassoli, Sofia Degli Esposti, Silvia Alegiani, Christian Carnevale, Andrea Maria D'Amato, Giorgio Toso, Eugenio Cassaniti, and Vittorio Cisnetti
Bookmarks Related papers MentionsView impact
Termine per la presentazione delle domande: 15 marzo.
Bookmarks Related papers MentionsView impact
Call for papers by Giorgio Garatti
Quando scende la notte. Opportunità, limiti e interpretazioni della notte dall’antichità all’età ... more Quando scende la notte. Opportunità, limiti e interpretazioni della notte dall’antichità all’età contemporanea è una conferenza organizzata dal Corso di Dottorato in Storia dell’Università di Pavia rivolta a giovani studiosi e studiose che lavorino su progetti di tesi o di ricerca in Storia antica, medievale, moderna e contemporanea e Archeologia. La Student Conference si propone di favorire il dialogo fra studiosi/e di diversa provenienza all’interno di un contesto stimolante e arricchente, nel quale discutere le proprie ricerche. L’edizione 2024 si articola intorno al tema della notte, intesa innanzitutto come arco temporale che intercorre tra il tramonto e l’alba. La notte può però essere qui recepita anche nel senso più ampio dell’oscurità e divenire metafora del buio, interpretato come
momento difficile e caratterizzato da problemi, crisi, decadenza, tristezza, ignoranza, mistero.
Bookmarks Related papers MentionsView impact
Uploads
Peer-reviewed papers by Giorgio Garatti
The aim of this contribution is thus to analyze the plate-buckle from grave 48 of Carceri’s necropolis to better understand how ancient Veneti declined the allochthonous ritual to fit their costumes. Starting from a critical history of the finding, the paper will then focus on the artifact. A brief typological classification and iconographic analysis will lead to the examination of all the elements present within the scene: human beings, furniture, pottery. Comparisons will be presented with the aim of identifying the cultural environments that had the greatest influence on the elaboration of this exceptional iconographic scheme. The reconstruction of the relations between the single components of the representation will finally allow some considerations to be made both on the identity choices made by the ancient Veneti towards an allochthonous ritual, and on their relations with the Greek-Etruscan world.
Books by Giorgio Garatti
in Beni Archeologici di tutta Italia, raccogliendo la risposta favorevole di colleghi dell’Università degli Studi di Bari Aldo Moro e dell’Università degli Studi di Milano La Statale. Così, nelle giornate del 21 e 22 dicembre 2021 si è svolto il Convegno di Studi “Le lenti del passato. Approcci multiscalari all’archeologia”, durante il quale 43 relatori si sono messi alla prova nell’esposizione delle proprie ricerche attraverso la presentazione di 16 relazioni e 7 poster, in un clima altamente stimolante. Per completare e concludere l’esperienza di questo incontro di studi, si è deciso di pubblicare i contributi presentati dai relatori. Ha avuto così inizio la seconda parte del lavoro, ovvero la redazione degli Atti del Convegno, conclusasi con l’edizione, a cura di alcuni membri del Comitato Organizzatore, del presente volume strutturato secondo la traccia rappresentata dal programma del Convegno, conservando la suddivisione in quattro sessioni (Macroscala, Mesoscala, Scala di intrasito e Microscala). Ciascuna di esse è introdotta da un contributo elaborato dal docente moderatore della relativa sessione e raggruppa, al proprio interno, relazioni e poster inerenti alla tematica trattata. Aspetti fondamentali nella redazione del volume sono stati da un lato la volontà di garantire un alto
livello di scientificità espletatasi attraverso il processo di referaggio dei contributi (avvenuto grazie alla disponibilità di professori e ricercatori di diversi Atenei e Istituti di ricerca italiani ed esteri), dall’altro la volontà di
garantire la più ampia diffusione e fruizione possibile delle ricerche presentate tramite l’edizione open access. Alla luce del risultato ottenuto, si auspica che nel corso degli anni a venire gli Specializzandi dell’Ateneo
patavino, sulla scorta dell’entusiasmo che ha mosso questo progetto, vogliano cogliere l’occasione di organizzare nuove Giornate di Studio altrettanto stimolanti dal punto di vista scientifico e foriere di confronto
reciproco tra giovani studiosi, il cui esito possa poi concretizzarsi nella pubblicazione di nuovi volumi di cui il presente si propone come aprifila.
Thesis chapters by Giorgio Garatti
Talks by Giorgio Garatti
Conference Presentations by Giorgio Garatti
However, this interdisciplinary approach is not always straightforward. It may happen, for instance, that within the same project, the results obtained in one field are integrated less effectively with those achieved in another, due to the tight deadlines imposed by the "publish or perish" urgency. In
addition, the research is often conducted by a single individual because of the lack of funding that could encourage effective dialogue and collaboration between experts from different fields. Another possibility is that an indiscriminate acquisition of a wide range of skills (especially in the technological field at the expense of historical-archaeological ones), could lead to topographic contamination rather than a juxtaposition of expertise in interdisciplinary projects. The fifth edition of Landscape: una sintesi di elementi diacronici aims to deepen these aspects, investigating the role of interdisciplinarity in ancient landscape analyses and its actual practicability in the fast-paced research world of the humanities.
Il paesaggio è un sistema complesso, composto da molte parti interconnesse che influiscono una sull’altra. Non stupisce, quindi, che siano molte le discipline che se ne occupano, focalizzandosi, da prospettive diverse, sui molteplici tasselli che formano questo puzzle: dalla geografia alla geologia, all’ecologia, all’urbanistica, all’estetica, alla psicologia, alla Topografia antica. Quest’ultima, molto più delle altre, si avvale di un approccio interdisciplinare nel tentativo di ricostruire le dinamiche che, in epoca antica, hanno dato forma a un paesaggio, imprimendogli quei caratteri che spesso riusciamo a distinguere ancora oggi, nelle nostre campagne e nelle nostre città.
Questa interdisciplinarità, tuttavia, non è scontata e non è nemmeno sempre agevole. Può accadere, per esempio, che, all’interno di uno stesso progetto, i risultati ottenuti in un campo vengano integrati poco efficacemente con quelli ottenuti in un altro, a causa dei tempi strettissimi imposti dalla impellenza del publish or perish; oppure che la ricerca sia condotta da una sola persona perché effettivamente mancano i finanziamenti che potrebbero incentivare un dialogo efficace e una collaborazione tra esperti di settori diversi; o, ancora, che l’interdisciplinarità si risolva con l’acquisizione indistinta delle più svariate competenze (soprattutto in campo tecnologico a scapito di quelle storico-archeologiche), con la conseguenza che, alla fine, si producono contaminazioni topografiche invece che una giustapposizione delle competenze.
La quinta edizione di Landscape: una sintesi di elementi diacronici vuole approfondire questi aspetti, investigando il ruolo dell’interdisciplinarità nelle analisi dedicate al paesaggio antico e la sua effettiva praticabilità nel frenetico mondo della ricerca nel campo delle humanities.
Call for papers by Giorgio Garatti
momento difficile e caratterizzato da problemi, crisi, decadenza, tristezza, ignoranza, mistero.
The aim of this contribution is thus to analyze the plate-buckle from grave 48 of Carceri’s necropolis to better understand how ancient Veneti declined the allochthonous ritual to fit their costumes. Starting from a critical history of the finding, the paper will then focus on the artifact. A brief typological classification and iconographic analysis will lead to the examination of all the elements present within the scene: human beings, furniture, pottery. Comparisons will be presented with the aim of identifying the cultural environments that had the greatest influence on the elaboration of this exceptional iconographic scheme. The reconstruction of the relations between the single components of the representation will finally allow some considerations to be made both on the identity choices made by the ancient Veneti towards an allochthonous ritual, and on their relations with the Greek-Etruscan world.
in Beni Archeologici di tutta Italia, raccogliendo la risposta favorevole di colleghi dell’Università degli Studi di Bari Aldo Moro e dell’Università degli Studi di Milano La Statale. Così, nelle giornate del 21 e 22 dicembre 2021 si è svolto il Convegno di Studi “Le lenti del passato. Approcci multiscalari all’archeologia”, durante il quale 43 relatori si sono messi alla prova nell’esposizione delle proprie ricerche attraverso la presentazione di 16 relazioni e 7 poster, in un clima altamente stimolante. Per completare e concludere l’esperienza di questo incontro di studi, si è deciso di pubblicare i contributi presentati dai relatori. Ha avuto così inizio la seconda parte del lavoro, ovvero la redazione degli Atti del Convegno, conclusasi con l’edizione, a cura di alcuni membri del Comitato Organizzatore, del presente volume strutturato secondo la traccia rappresentata dal programma del Convegno, conservando la suddivisione in quattro sessioni (Macroscala, Mesoscala, Scala di intrasito e Microscala). Ciascuna di esse è introdotta da un contributo elaborato dal docente moderatore della relativa sessione e raggruppa, al proprio interno, relazioni e poster inerenti alla tematica trattata. Aspetti fondamentali nella redazione del volume sono stati da un lato la volontà di garantire un alto
livello di scientificità espletatasi attraverso il processo di referaggio dei contributi (avvenuto grazie alla disponibilità di professori e ricercatori di diversi Atenei e Istituti di ricerca italiani ed esteri), dall’altro la volontà di
garantire la più ampia diffusione e fruizione possibile delle ricerche presentate tramite l’edizione open access. Alla luce del risultato ottenuto, si auspica che nel corso degli anni a venire gli Specializzandi dell’Ateneo
patavino, sulla scorta dell’entusiasmo che ha mosso questo progetto, vogliano cogliere l’occasione di organizzare nuove Giornate di Studio altrettanto stimolanti dal punto di vista scientifico e foriere di confronto
reciproco tra giovani studiosi, il cui esito possa poi concretizzarsi nella pubblicazione di nuovi volumi di cui il presente si propone come aprifila.
However, this interdisciplinary approach is not always straightforward. It may happen, for instance, that within the same project, the results obtained in one field are integrated less effectively with those achieved in another, due to the tight deadlines imposed by the "publish or perish" urgency. In
addition, the research is often conducted by a single individual because of the lack of funding that could encourage effective dialogue and collaboration between experts from different fields. Another possibility is that an indiscriminate acquisition of a wide range of skills (especially in the technological field at the expense of historical-archaeological ones), could lead to topographic contamination rather than a juxtaposition of expertise in interdisciplinary projects. The fifth edition of Landscape: una sintesi di elementi diacronici aims to deepen these aspects, investigating the role of interdisciplinarity in ancient landscape analyses and its actual practicability in the fast-paced research world of the humanities.
Il paesaggio è un sistema complesso, composto da molte parti interconnesse che influiscono una sull’altra. Non stupisce, quindi, che siano molte le discipline che se ne occupano, focalizzandosi, da prospettive diverse, sui molteplici tasselli che formano questo puzzle: dalla geografia alla geologia, all’ecologia, all’urbanistica, all’estetica, alla psicologia, alla Topografia antica. Quest’ultima, molto più delle altre, si avvale di un approccio interdisciplinare nel tentativo di ricostruire le dinamiche che, in epoca antica, hanno dato forma a un paesaggio, imprimendogli quei caratteri che spesso riusciamo a distinguere ancora oggi, nelle nostre campagne e nelle nostre città.
Questa interdisciplinarità, tuttavia, non è scontata e non è nemmeno sempre agevole. Può accadere, per esempio, che, all’interno di uno stesso progetto, i risultati ottenuti in un campo vengano integrati poco efficacemente con quelli ottenuti in un altro, a causa dei tempi strettissimi imposti dalla impellenza del publish or perish; oppure che la ricerca sia condotta da una sola persona perché effettivamente mancano i finanziamenti che potrebbero incentivare un dialogo efficace e una collaborazione tra esperti di settori diversi; o, ancora, che l’interdisciplinarità si risolva con l’acquisizione indistinta delle più svariate competenze (soprattutto in campo tecnologico a scapito di quelle storico-archeologiche), con la conseguenza che, alla fine, si producono contaminazioni topografiche invece che una giustapposizione delle competenze.
La quinta edizione di Landscape: una sintesi di elementi diacronici vuole approfondire questi aspetti, investigando il ruolo dell’interdisciplinarità nelle analisi dedicate al paesaggio antico e la sua effettiva praticabilità nel frenetico mondo della ricerca nel campo delle humanities.
momento difficile e caratterizzato da problemi, crisi, decadenza, tristezza, ignoranza, mistero.