Papers by Stefano Mangullo
Nilde Iotti nella storia della Repubblica. Donne, politica e istituzioni, 2021

Geschichte und Region / Storia e regione, 2020
Il saggio offre una panoramica del dibattito e dell’iniziativa meridionalista nel Mezzogiorno neg... more Il saggio offre una panoramica del dibattito e dell’iniziativa meridionalista nel Mezzogiorno negli anni tra la fine della guerra e l’avvio dell’intervento straordinario. Il primo paragrafo ripercorre i tratti generali del fenomeno, la geografia policentrica, le sedi e i canali che alimentano la diffusione e il confronto delle idee. Emerge un quadro di luci e ombre in cui spicca per competenze e ambizioni unitarie l’esperienza del Centro economico italiano per il Mezzogiorno (Ceim) di Napoli tra il 1946 e il 1948. Il secondo paragrafo ripercorre la parabola della prima legislazione repubblicana in materia di industria meridionale dalla prospettiva delle rivendicazioni avanzate dalla periferia; il tema della continuità durante la transizione post-bellica emerge in entrambi i casi analizzati: la cosiddetta legge del Sesto del 1947 (poi del Quinto nel 1950), che affonda le radici nella legislazione speciale di inizio Novecento, e la mobilitazione della prima metà del 1947 per il ripristino della legge n.1572 del 1941 sul decentramento industriale nell’Italia centro-meridionale, che precede il varo dei decreti Togni Porzio sull’industrializzazione del Mezzogiorno.

Mostly based on the archival sources from the Bank of Italy, this paper aims at analyzing the ind... more Mostly based on the archival sources from the Bank of Italy, this paper aims at analyzing the industrialization that took place in the area of Latina in the 1950s and 1960s. At that time Latina was considered a case study because it seemed to represent a positive example of how state intervention - through the Cassa per il Mezzogiorno and Isveimer - could generate successful development in southern regions of Italy. The research firstly investigates the take off of local industries at the early stages of the 1950s and the emerging problems of a brand new economy with public incentives. It then analyzes the turning point given by the 1957 industrial law for the South, which led to a new phase characterized by the establishment in Latina of national and international companies. A specific focus is also paid to the local bank's crash ("Cassa di risparmio di Latina"), which became a political issue and involved prominent representatives of the Christian democrat party that played a key role in implementing state intervention in Latina.

Costruzioni e dinamiche familiari in Agro pontino fra primo e secondo dopoguerra L'utopia dell'Ag... more Costruzioni e dinamiche familiari in Agro pontino fra primo e secondo dopoguerra L'utopia dell'Agro pontino È l'utopia dell'Italia di piccoli proprietari divenuta fatto vivo: difatti in questo lembo di terra nasce un nuovo ordine, si tenta una costituzione umana che ha più di un punto di contatto coi sogni di tutti i pensatori che fantasticano su uno Stato ordinato, senza servi ne' padroni, la comunità che assorbe gli individui e tuttavia non ne fa numero. 1 Così Corrado Alvaro concludeva nel 1935 il suo tributo all'Agro pontino, dove il regime di Mussolini sperimentava un modello di società che si voleva insieme tradizionale e nuova, una società, in altri termini, fascista. Si trattava di un esperimento politico e sociale che mescolava i richiami al mondo rurale e antiurbano, secondo le parole d'ordine ricorrenti all'epoca, con la volontà di creare il nuovo uomo fascista. Il termine colono, con cui vennero ribattezzati i braccianti e i disoccupati fatti giungere dall'Italia settentrionale per abitare e lavorare le terre bonificate, riassumeva da solo questo duplice richiamo al passato e al futuro.

MONDO CONTEMPORANEO, 2015
Attraverso un caso di studio territoriale, il saggio esamina il ruolo avuto dalla mediazione poli... more Attraverso un caso di studio territoriale, il saggio esamina il ruolo avuto dalla mediazione politica per l’affermazione e il consolidamento della Democrazia cristiana, con un focus specifico sull’organizzazione di partito e sul controllo degli enti pubblici. Si tratta di fattori ambedue riscontrabili e decisivi nella dinamica che portò all’ascesa di Vittorio Cervone fra il 1946 e il 1956: prima nella duplice veste di segretario provinciale e di commissario di un importante consorzio di bonifica, poi in qualità di parlamentare, Cervone riuscì progressivamente a emergere come rappresentante e mediatore degli interessi locali presso le autorità centrali e di governo. Il terreno privilegiato d’indagine è rappresentato dall’intervento della Cassa per il Mezzogiorno in provincia di Latina nei primi anni Cinquanta. L’intervento straordinario costituì infatti il banco di prova della capacità della Democrazia cristiana di fare interagire il centro con la periferia e di coniugare gli effetti sociali della modernizzazione prodotta dalla Cassa e la mobilitazione del consenso sul territorio.

ITALIA CONTEMPORANEA, 2014
Attraverso un caso di studio territoriale - la provincia di Latina, a sud di Roma - il saggio esa... more Attraverso un caso di studio territoriale - la provincia di Latina, a sud di Roma - il saggio esamina le strategie e i mezzi impiegati in Italia fra il 1948 e il 1956 come risposta alla percezione di un pericolo, rappresentato dal Partito comunista italiano (Pci). Dall’analisi emerge un nesso funzionale molto stretto negli anni del centrismo tra continuità e discontinuità rispetto al fascismo e all’età liberale: in un contesto politico e istituzionale che presentava infatti forti elementi di rottura con il passato, la continuità di apparati e funzionari preposti al controllo dell’ordine pubblico fu giudicata necessaria dalle forze di governo per difendere e consolidare le istituzioni democratiche. Strumenti ben collaudati come il Testo unico delle leggi di pubblica sicurezza (Tulps) del 1931 e il Casellario politico centrale (Cpc) vissero così una sorta di seconda giovinezza, contribuendo a caratterizzare in senso autoritario la cosiddetta democrazia protetta: il primo operò in superficie per limitare e circoscrivere gli spazi pubblici a disposizione del Pci; il secondò funzionò nell’ombra come strumento di vigilanza sui singoli, dirigenti e attivisti, appartenenti al partito e al sindacato di classe.
Books by Stefano Mangullo
Catalogo della mostra "Antonio Gramsci e la Grande guerra" (Roma, 11 febbraio-12 marzo 2017). Cur... more Catalogo della mostra "Antonio Gramsci e la Grande guerra" (Roma, 11 febbraio-12 marzo 2017). Curato da Stefano Mangullo e Maria Luisa Righi, testi introduttivi di Leonardo Rapone.
Le Carte e la Storia by Stefano Mangullo
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