Papers by Giuseppe Arconzo
Quaderni Costituzionali, 2008
Bookmarks Related papers MentionsView impact
Quaderni Costituzionali, 2008
Bookmarks Related papers MentionsView impact
Quaderni Costituzionali, 2010
Bookmarks Related papers MentionsView impact
Giurisprudenza Costituzionale, 2004
Bookmarks Related papers MentionsView impact
Il contributo effettua un bilancio sullo stato di attuazione della legge n. 170 del 2010, attrave... more Il contributo effettua un bilancio sullo stato di attuazione della legge n. 170 del 2010, attraverso un esame dettagliato del contenuto dei provvedimenti richiesti per la sua attuazione e alla luce delle più significative decisioni della giurisprudenza intervenute nel quadriennio 2010-2014.
Bookmarks Related papers MentionsView impact
Bookmarks Related papers MentionsView impact
Bookmarks Related papers MentionsView impact
Bookmarks Related papers MentionsView impact
Bookmarks Related papers MentionsView impact
Bookmarks Related papers MentionsView impact
Bookmarks Related papers MentionsView impact
Bookmarks Related papers MentionsView impact
Bookmarks Related papers MentionsView impact
Bookmarks Related papers MentionsView impact
Books by Giuseppe Arconzo
S. Rossi (ed.),The node of restraint. Law , psychiatry and human dignity, Alpha Beta Verlang, Mer... more S. Rossi (ed.),The node of restraint. Law , psychiatry and human dignity, Alpha Beta Verlang, Merano, 2015
Il presente volume trae origine dal convegno organizzato dal Dipartimento di Giurisprudenza dell’Università degli Studi di Bergamo nel febbraio 2014 dal titolo “Diritto, dignità della persona e psichiatria: il nodo della contenzione”.
L’interesse suscitato dal convegno e il vivace dibattito che ne è scaturito sono state l’occasione per approfondire il confronto su un tema stratificato e problematico in termini pluridisciplinari, nella speranza di contribuire a rendere in parte la complessità in gioco nella trattazione del “nodo della contenzione”.
Nella grammatica dei diritti dignità, libertà e rispetto sono divenuti vocaboli essenziali per tentare di costruire un nuovo linguaggio più attento alle persone, ai loro bisogni, alle loro aspirazioni.
Vi sono tuttavia luoghi, pratiche ed esperienze, ove – al di là di ogni idealizzazione – l’autonomia delle persone si interseca con la loro vulnerabilità, il bisogno di cura e di sostegno, creando condizioni di asimmetria di potere, di subordinazione, che evocano lo scacco, la sconfitta, la perdita dell’autonomia e della libertà.
L’uso della contenzione, specialmente in psichiatria, rappresenta uno di questi “casi tragici” in cui il bilanciamento delle ragioni di chi cura e di chi è curato non permette di raggiungere una negoziazione soddisfacente, un incontro che non comporti il sacrificio di valori considerati fondamentali.
Proprio per superare questa aporia, la ricerca corale, ma polifonica, proposta nel presente volume sviluppa un approccio multidisciplinare, riunendo nella riflessione su un tema controverso e complesso giuristi, psichiatri, psicologi, filosofi e sociologi che, pur provenendo da percorsi di vita, esperienze e sensibilità differenti, hanno inteso misurarsi su una questione di giustizia che si riflette nelle plurime dimensioni in cui si esprime la persona.
Interventi di Antonio Amatulli, Stefania Borghetti, Giuseppe Arconzo, Marco Azzalini, Pietro Barbetta, Beatrice Catini, Peppe Dell’Acqua, Giandomenico Dodaro, Anna Lorenzetti, Michele Massa, Luca Negrogno, Barbara Pezzini, Giovanni Rossi, Stefano Rossi, Nadine Tabacchi, Lorenzo Toresini
Bookmarks Related papers MentionsView impact
Uploads
Papers by Giuseppe Arconzo
Books by Giuseppe Arconzo
Il presente volume trae origine dal convegno organizzato dal Dipartimento di Giurisprudenza dell’Università degli Studi di Bergamo nel febbraio 2014 dal titolo “Diritto, dignità della persona e psichiatria: il nodo della contenzione”.
L’interesse suscitato dal convegno e il vivace dibattito che ne è scaturito sono state l’occasione per approfondire il confronto su un tema stratificato e problematico in termini pluridisciplinari, nella speranza di contribuire a rendere in parte la complessità in gioco nella trattazione del “nodo della contenzione”.
Nella grammatica dei diritti dignità, libertà e rispetto sono divenuti vocaboli essenziali per tentare di costruire un nuovo linguaggio più attento alle persone, ai loro bisogni, alle loro aspirazioni.
Vi sono tuttavia luoghi, pratiche ed esperienze, ove – al di là di ogni idealizzazione – l’autonomia delle persone si interseca con la loro vulnerabilità, il bisogno di cura e di sostegno, creando condizioni di asimmetria di potere, di subordinazione, che evocano lo scacco, la sconfitta, la perdita dell’autonomia e della libertà.
L’uso della contenzione, specialmente in psichiatria, rappresenta uno di questi “casi tragici” in cui il bilanciamento delle ragioni di chi cura e di chi è curato non permette di raggiungere una negoziazione soddisfacente, un incontro che non comporti il sacrificio di valori considerati fondamentali.
Proprio per superare questa aporia, la ricerca corale, ma polifonica, proposta nel presente volume sviluppa un approccio multidisciplinare, riunendo nella riflessione su un tema controverso e complesso giuristi, psichiatri, psicologi, filosofi e sociologi che, pur provenendo da percorsi di vita, esperienze e sensibilità differenti, hanno inteso misurarsi su una questione di giustizia che si riflette nelle plurime dimensioni in cui si esprime la persona.
Interventi di Antonio Amatulli, Stefania Borghetti, Giuseppe Arconzo, Marco Azzalini, Pietro Barbetta, Beatrice Catini, Peppe Dell’Acqua, Giandomenico Dodaro, Anna Lorenzetti, Michele Massa, Luca Negrogno, Barbara Pezzini, Giovanni Rossi, Stefano Rossi, Nadine Tabacchi, Lorenzo Toresini
Il presente volume trae origine dal convegno organizzato dal Dipartimento di Giurisprudenza dell’Università degli Studi di Bergamo nel febbraio 2014 dal titolo “Diritto, dignità della persona e psichiatria: il nodo della contenzione”.
L’interesse suscitato dal convegno e il vivace dibattito che ne è scaturito sono state l’occasione per approfondire il confronto su un tema stratificato e problematico in termini pluridisciplinari, nella speranza di contribuire a rendere in parte la complessità in gioco nella trattazione del “nodo della contenzione”.
Nella grammatica dei diritti dignità, libertà e rispetto sono divenuti vocaboli essenziali per tentare di costruire un nuovo linguaggio più attento alle persone, ai loro bisogni, alle loro aspirazioni.
Vi sono tuttavia luoghi, pratiche ed esperienze, ove – al di là di ogni idealizzazione – l’autonomia delle persone si interseca con la loro vulnerabilità, il bisogno di cura e di sostegno, creando condizioni di asimmetria di potere, di subordinazione, che evocano lo scacco, la sconfitta, la perdita dell’autonomia e della libertà.
L’uso della contenzione, specialmente in psichiatria, rappresenta uno di questi “casi tragici” in cui il bilanciamento delle ragioni di chi cura e di chi è curato non permette di raggiungere una negoziazione soddisfacente, un incontro che non comporti il sacrificio di valori considerati fondamentali.
Proprio per superare questa aporia, la ricerca corale, ma polifonica, proposta nel presente volume sviluppa un approccio multidisciplinare, riunendo nella riflessione su un tema controverso e complesso giuristi, psichiatri, psicologi, filosofi e sociologi che, pur provenendo da percorsi di vita, esperienze e sensibilità differenti, hanno inteso misurarsi su una questione di giustizia che si riflette nelle plurime dimensioni in cui si esprime la persona.
Interventi di Antonio Amatulli, Stefania Borghetti, Giuseppe Arconzo, Marco Azzalini, Pietro Barbetta, Beatrice Catini, Peppe Dell’Acqua, Giandomenico Dodaro, Anna Lorenzetti, Michele Massa, Luca Negrogno, Barbara Pezzini, Giovanni Rossi, Stefano Rossi, Nadine Tabacchi, Lorenzo Toresini