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Marianna Porta
  • Via Dalmazio Birago 64, Dipartimento di Beni Culturali, Lecce
  • Mi occupo di analisi dei macroresti vegetali come semi, legno/ carbone, e anche prodotti alimentari a base di cereali recuperati in contesti archeologici. Lo studio di questi materiali è uno strumento conoscitivo delle comunità antiche e delle loro dinamiche di relazione con l'ambiente circostant... moreedit
The paper presents the results of the first investigations at the Bronze Age cremation cemetery of Torre Guaceto, near Brindisi, which led to the identification and excavation of four cremation burials (Tomba no. 1-4), as well as... more
The paper presents the results of the first investigations at the Bronze Age cremation cemetery of Torre Guaceto, near Brindisi, which led to the identification and excavation of four cremation burials (Tomba no. 1-4), as well as different sequences of post-holes. Thanks to 14C dates and typological features of ceramic and metals finds, these burials have been dated between Middle Bronze 3 and Recent Bronze 2 (mid 15th-mid 12th centuries BC); therefore, Torre Guaceto represents, together with Canosa-Contrada Pozzillo, the oldest Bronze Age cremation cemetery south of the Po Plain. This contribution, despite being a pilot-study which will be soon complemented and significantly broaden with results from ongoing excavations, aims at reconstructing the multi-faceted history of the site and its community combining archaeological, anthropological, archaeobotanical, organic residue analyses, as well as lead isotope and chemical analyses on metals finds, thus trying to establish a protocol for future studies on the site.
In questa sede si presenta il progetto di ricerca in Archeobotanica dal titolo "Cibo dal passato e identità culturale", vincitore di borsa di studio PON "Ricerca e Innovazione" 2014-2020-"Dottorati Innovativi con caratterizzazione... more
In questa sede si presenta il progetto di ricerca in Archeobotanica dal titolo "Cibo dal passato e identità culturale", vincitore di borsa di studio PON "Ricerca e Innovazione" 2014-2020-"Dottorati Innovativi con caratterizzazione industriale", del corso di dottorato in Scienze del Patrimonio Culturale dell'Università del Salento, in collaborazione con l'Università Pompeu Fabra di Barcellona e l'azienda agricola Mulino Maggio di Poggiarlo di Lecce 1. 1 I tutor accademici del presente progetto di ricerca sono il prof. Girolamo Fiorentino dell'Università del Salento ed il prof. Marco Madella dell'Università di Barcellona. Il tutor aziendale dell'impresa Mulino Maggio è Ercole Maggio. La borsa di studio è finanziata dal Ministero dell'Università e della Ricerca, CUP: F85F20000340007.
Il lavoro contiene una sintesi dei dati inediti relativi le offerte vegetali rinvenute nei depositi votivi dell'altare nel Santuario di Atena a Castro (LE). Le analisi archeobotaniche hanno permesso di caratterizzare le primizie offerte... more
Il lavoro contiene una sintesi dei dati inediti relativi le offerte vegetali rinvenute nei depositi votivi dell'altare nel Santuario di Atena a Castro (LE). Le analisi archeobotaniche hanno permesso di caratterizzare le primizie offerte alla divinità nel corso del rituale di fondazione dell'altare, ma anche di individuare importanti resti di cibo da connettere all'offerta di alimenti dolci e salati nel corso della cerimonia sacra.
Vengono qui presentati i risultati delle ricerche condotte tra il 2000 e il 2010 nel celebre Lucus Feroniae, santuario che, ricordato dalle fonti antiche come sede di mercati e luogo di incontro tra genti di diversa etnia, nel 211 a.C. fu... more
Vengono qui presentati i risultati delle ricerche condotte tra il 2000 e il 2010 nel celebre Lucus Feroniae, santuario che, ricordato dalle fonti antiche come sede di mercati e luogo di incontro tra genti di diversa etnia, nel 211 a.C. fu saccheggiato da Annibale. Gli scavi hanno interessato i livelli di fondazione di un imponente impianto templare eretto sullo scorcio del III-inizi del II sec. a.C. ed hanno riportato in luce i complessi apprestamenti sacri che hanno scandito i momenti legati alla consacrazione dello spazio prescelto e alle fasi iniziali della costruzione dell’edificio. Straordinariamente numerosa e articolata è la messe dei materiali recuperati attraverso la quale è stato possibile ripercorrere la lunga storia del santuario e precisare alcuni degli aspetti legati ai complessi rituali e alle pratiche di culto messe in atto durante la sua costruzione. È grazie all’analisi del ricco quadro proposto dal regime delle offerte che è ora possibile delineare i molteplici aspetti e le complesse “funzioni” assolte da Feronia, antica divinità che nel territorio capenate, presso la sponda destra del Tevere, ebbe il suo più importante santuario.