in: Studium. Città, monumenti e cultura tra XVI e XXI secolo. Miscellanea per i vent'anni della "SSF-Società di Studi Fiorentini" (1997-2017), "Bollettino della Società di Studi Fiorentini", nn. 26-27 (2017-2018), ISBN 978-88-94869-69-9, ISSN 1129-2800, Dec 2018
Recensione del convegno di presentazione del video, tenutosi presso l'Aula Magna del Rettorato d... more Recensione del convegno di presentazione del video, tenutosi presso l'Aula Magna del Rettorato dell'Università degli Studi di Firenze, il 30 marzo 2017.
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Novecento (quelli della "Terza Industrializzazione"), invitando gli Autori ad approfondire singole tematiche/casi di
studio all'interno di più generali filoni di ricerca quali:
- la messa a punto e l'articolarsi di una specifica situazione economico-sociale, dall'Industrializzazione
dirigista, all'Industrializzazione 'selvaggia', all'Industria umanizzata', all'Ambientalismo' ...;
- la ricostruzione del clima generale realizzatosi tra gli anni Cinquanta e gli anni Ottanta del Novecento in
Italia in rapporto alle tematiche dello sviluppo industriale, dal punto di vista dell'indirizzo politico o della
riflessione teorica (filosofica, sociologica, letteraria, ingegneristico-architettonica, tecnico-realizzativa ...);
- la concreta realizzazione di casi pianificati, distribuiti in tutta la Penisola, per quanto riguarda la 'grande
Industria';
- gli impatti territoriali e urbanistici di quei nuovi insediamenti anche nell'ambito delle più generali politiche
pianificatorie (Zonizzazioni, Piani insediativi, Piani produttivi ...);
- i 'grandi Protagonisti': Industrie, Amministratori delegati, ...
- le 'grandi Utopie, «magnifiche e progressive», della vita industriale' e il «Miracolo economico»;
- il contributo dei singoli Architetti o Ingegneri specie intesi come 'Progettisti di processi complessi', della
«Bellezza industriale» e non solo come risolutori di problemi tecnici-tecnologici;
- la costruzione di singoli impianti industriali o «aree industriali»: Tecnologia, Organizzazione e ... Bellezza;
- gli «insediamenti operai» a servizio della 'grande Industria': dai quartieri ai 'servizi', all'abitazione;
- «perequazioni» tra Industria e Territorio: impianti, infrastrutture e insediamenti;
- la ricezione da parte dell'Opinione pubblica e anche degli Ambienti culturali (nell’Arte, nel Cinema e nella
Letteratura ...) delle problematiche connesse all'Industrializzazione;
- le prime reazioni 'ambientaliste' agli insediamenti industriali: dalle 'paure' (nucleari ...) ai disastri
ambientali;
- l'organizzazione di reti commerciali e di negozi connessi strettamente alle produzioni industriali ovvero
gestiti direttamente dalle grandi Industrie come propri showroom (si pensi al caso Olivetti);
- le realizzazioni all'Estero di impianti, manifatture e complessi voluti o coordinati da industrie italiane, come
estensione mondiale del fenomeno dell'Industrializzazione nazionale italiana.
a cura di Rossella Fabiani e Giuseppina Perusini
(Trieste, 10 e 11 maggio 2018)
Dopo il convegno “Conservazione e tutela dei beni culturali in una terra di frontiera. Il Friuli Venezia Giulia fra Regno d’Italia e Impero Asburgico ( 1850 – 1918 )” tenutosi a Udine nel novembre 2006 e la pubblicazione del volume “ La conservazione dei monumenti e delle opere d’arte in Friuli nell’Ottocento “, le curatrici Giuseppina Perusini dell’ Università degli Studi di Udine e Rossella Fabiani del Polo museale del Friuli Venezia Giulia propongono, assieme al direttore del Polo museale Luca Caburlotto, di ampliare l’indagine sulla storia della tutela nel Nord Est d’ Italia anche ai territori dell’ex impero Asburgico, divisi oggi fra Italia, Slovenia e Croazia, e di prolungare l’ arco cronologico delle ricerche fino al 1950.
La giornata di studio vedrà protagonisti ricercatori italiani, sloveni, croati e austriaci al fine di confrontare i metodi e le vicende della conservazione dei monumenti e delle opere mobili in questi territori
Organized by Giuseppe Bonaccorso (University of Camerino) and Jasenka Gudelj (University of Zagreb)
October-December 2016
After the treatise of Rapallo (1921), Istra, Rijeka, part of the Kvarner area and Zadar with its archipelago become parts of Italian kingdom. Moreover, between 1941 and 1943 Italian forces occupied territories of Split and Kotor forming the Governorate of Dalmatia. The Italian administration of parts of present-day Croatia coincided with the rise and fall of fascism and left visible traces in form of architectures, projects, texts and exhibitions, analyzed so far in piecemeal fashion by Croatian and Italian researchers. The conference series, which includes lectures by Croatian, Italian and Swiss researchers, aims to open a more articulate and comprehensive discussion on the subject, confronting the historiographies often separated by language barrier. The series covers different and evolving aspect of subject area: interpretations the historical heritage (27 October 2016); urban scale interventions and planning (24 November 2016) and analysis of important buildings in Croatia designed by protagonist of the Italian interwar architectural scene (8 December 2016).
The conference series will take place at House of architecture Oris, Kralja Držislava 3, Zagreb, Croatia.
In this volume, the cultural and administrative events that led to the identification of a significant and monumental heritage in the Province of "Terra d’Otranto-Salento" (Province of Lecce) between the 19th and 20th centuries, thanks in large part to the work of foreign travellers, officials, scholars, and Italian and local Salentine scholars, are systematically studied for the first time using extensive bibliographic sources and unpublished archive records. Led by the Department of Antiquities and Fine Arts of the Italian Ministry of Education (Direzione delle Antichità e Belle Arti of the Ministero della Pubblica Istruzione) and its peripheral entities, this national, as well as local, endeavour aimed to valorise and protect the historical and monumental identity of the ancient ‘Small Motherlands’ that now make up the ‘Great Italian Homeland’. A Corpus of the heritage of Salento was indicated in the various reports by members of the Commission of Terra d'Otranto for the Conservation of Historical Monument (Commissione Conservativa dei Monumenti di Terra d'Otranto), local Inspectors of Ancient Excavations and Monuments (Ispettori agli Scavi e Monumenti), superintendents, ministerial inspectors, scholars, erudites, educated travellers beginning in the 18th century, and writings including Horace Walpole’s 1764 The Castle of Otranto. This heritage, consisting of ancient buildings and remains as well as the character of the different landscapes, is seen in the relationship between literature, poetry, guidance (by "Murray", "Baedeker", "Joanne-Hachette", "Meyers" Guides), scientific knowledge and, finally, administrative protection (and the attentions were by Alfonso Avena, Émile Bertaux, Giacomo Boni, Martin Briggs, Giovan Battista Cavalcaselle, Angelo Conti, Benedetto Croce, Gabriele D'Annunzio, Michel-Charles Diehl, Ferdinand Gregorovius, François Lenormant, Corrado Ricci, Mario Salmi, Heirich Wilhelm Schulz, Charles Yriarte ...). Begun in the 18th century, a long and complex process whose most significant period was between 1860 when Salento became part of the Kingdom of Italy and 1922 which saw the completion of Pietro Marti’s "List of Salento’s Monuments" as well as the death of the scholar Cosimo de Giorgi, led to the protection of the heritage of Salento as a ‘common heritage’ of the Italian state despite controversy and bureaucratic difficulties.
Ricerche e Rilievo Ferruccio Canali e Virgilio Galati
Rappresentazione grafica Virgilio C. Galati.
Ricerche e Rilievo Ferruccio Canali eVirgilio C. Galati.
Rappresentazione grafica Virgilio C. Galati