Mattia Milani
Ricercatore di diritto romano (RTDb) presso l'Università di Foggia, abilitato alle funzioni di professore di seconda fascia e dottore di ricerca presso l’Università di Roma Tre. Già assegnista di ricerca presso l’Università di Padova, tra il 2015 e il 2019 ha trascorso diversi periodi di ricerca presso l’Università di Heidelberg, anche grazie al sostegno del DAAD - Deutscher Akademischer Austauschdienst, che nel 2019 ha finanziato un suo progetto su Paul W.A. Krüger und die Interpolationenkritik
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http://jus.vitaepensiero.it//download/dettaglio.php?id_download=446&ddoc=1
e anche in Ovidio e i 'Fasti'. Memore dall'antico, a cura di L. Garofalo e F. Ghedini, Venezia, 2023, 332-365
This paper deals with Ovid’s relegation ordered by Augustus in 8 A.D. The research aims to determine, as much as possible, for what crime(s) Augustus banished Ovid from Rom and forced the poet to live in Tomis, a small village on the Black Sea coast. The investigation will also analyse on what basis and by what procedure Ovid was punished and what kind of punishment (technically speaking) was inflicted on him.
ABSTRACT: The essay focuses on the connection between amicitia and societas in the Roman world. Some scholars maintain that societas can Only be fully understood if conceived of as partnership grounded on amicitia or family relation between its partners. This research aims at investigating whether, and to what extent, Roman jurists took into consideration amicitia between partners, and between partners and third parties, to solve legal problems concerning societas and to shape its rules.
KEYWORDS: amicitia, societas, ius quodammodo fraternitatis, fraternitas, beneficium competentiae, consortium ercto non cito, arbitrium boni viri, arbitrium merum, arbitration, partes societatis, gratia.
The essay deals with the problems of the manuscript tradition of the Digest and the method chosen by Mommsen to overcome them for his critical edition. Particular attention is dedicated to the medieval manuscripts of the Digest (the so-called Vulgata) and to the importance that Mommsen gave to them. The last part of the paper focuses on the limits of the editorial procedures applied by Mommsen, indicated by later scholars, in order to find new paths for further researches.
KEYWORDS: Theodor Mommsen, Digesto, editio maior, Codex Florentinus, Vulgata, littera Bononiensis, codex Secundus, archetypus secundus, tradizione manoscritta, metodo del Lachmann, progetto For.Ma., Digest, manuscript tradition, Lachmann method, For.Ma. project, Digesta, 1870, Paul Krüger, Pandette, littera Florentina, Karl Lachmann
KEYWORDS: Eschine; contro Timarco; prostituzione; prostituzione maschile; Grecia antica; Atene; dokimasia; graphé hetaireseos; Aeschines; Against Timarchus; male prostitution; dokimasia of orators.
Conference Presentations
II Seminario del progetto "Communia. Administration of the commons, customary orders and taxonomy of collective ownership in Switzerland and Italy" (PI prof. Raffaele Volante)
http://jus.vitaepensiero.it//download/dettaglio.php?id_download=446&ddoc=1
e anche in Ovidio e i 'Fasti'. Memore dall'antico, a cura di L. Garofalo e F. Ghedini, Venezia, 2023, 332-365
This paper deals with Ovid’s relegation ordered by Augustus in 8 A.D. The research aims to determine, as much as possible, for what crime(s) Augustus banished Ovid from Rom and forced the poet to live in Tomis, a small village on the Black Sea coast. The investigation will also analyse on what basis and by what procedure Ovid was punished and what kind of punishment (technically speaking) was inflicted on him.
ABSTRACT: The essay focuses on the connection between amicitia and societas in the Roman world. Some scholars maintain that societas can Only be fully understood if conceived of as partnership grounded on amicitia or family relation between its partners. This research aims at investigating whether, and to what extent, Roman jurists took into consideration amicitia between partners, and between partners and third parties, to solve legal problems concerning societas and to shape its rules.
KEYWORDS: amicitia, societas, ius quodammodo fraternitatis, fraternitas, beneficium competentiae, consortium ercto non cito, arbitrium boni viri, arbitrium merum, arbitration, partes societatis, gratia.
The essay deals with the problems of the manuscript tradition of the Digest and the method chosen by Mommsen to overcome them for his critical edition. Particular attention is dedicated to the medieval manuscripts of the Digest (the so-called Vulgata) and to the importance that Mommsen gave to them. The last part of the paper focuses on the limits of the editorial procedures applied by Mommsen, indicated by later scholars, in order to find new paths for further researches.
KEYWORDS: Theodor Mommsen, Digesto, editio maior, Codex Florentinus, Vulgata, littera Bononiensis, codex Secundus, archetypus secundus, tradizione manoscritta, metodo del Lachmann, progetto For.Ma., Digest, manuscript tradition, Lachmann method, For.Ma. project, Digesta, 1870, Paul Krüger, Pandette, littera Florentina, Karl Lachmann
KEYWORDS: Eschine; contro Timarco; prostituzione; prostituzione maschile; Grecia antica; Atene; dokimasia; graphé hetaireseos; Aeschines; Against Timarchus; male prostitution; dokimasia of orators.
II Seminario del progetto "Communia. Administration of the commons, customary orders and taxonomy of collective ownership in Switzerland and Italy" (PI prof. Raffaele Volante)
Convegno organizzato nell'ambito del progetto "Le fonti del diritto in Europa tra medioevo ed età moderna. Per un corpus dei testi dello ius commune dal manoscritto alla stampa" (P.I. Maria Alessandra Panzanelli Fratoni)
Il Digesto e il Codice di Giustiniano e la loro tradizione manoscritta. I mss. 688 e 941 della Biblioteca Universitaria di Padova
Padova, 22-23 ottobre 2021
Tuesday, 20th July 2021, 4.30 PM
WEBINAR
https://unipd.zoom.us/j/87807068361
VIDEO in
https://www.facebook.com/progettoantares.unipd/videos/913953782529595
dal minuto 48:25
Treviso, 12 febbraio 2021, ore 18
Video in
https://www.facebook.com/fondazionecassamarca/videos/3523769567745635
Il 16 dicembre 533, con una costituzione bilingue (in greco e in latino) significativamente indirizzata a tutti i popoli, Giustiniano pubblica quella gigantesca antologia di frammenti delle opere della giurisprudenza romana, che va sotto il nome di Digesta o Pandectae. Si tratta di un evento che segnerà una svolta per la storia, non solo giuridica, del mondo occidentale. Basti solo pensare che la sua ‘riscoperta’, in età medievale, dopo un periodo di più o meno intenso oblio, porterà alla nascita delle prime università moderne, organizzate cioè secondo il modello dello Studium bolognese. Schiere di giuristi e di pratici del diritto si formeranno sui materiali ivi raccolti, ricavando da essi soluzioni e insegnamenti che, attraverso mediazioni dottrinali e legislative snodatesi nei secoli, talvolta circolano ancora all’interno degli ordinamenti giuridici continentali. L’intervento mira a ricostruire quel lungo e tortuoso percorso che ha condotto i testi dei giureconsulti romani versati nel Digesto a giungere sino a noi: un percorso che ha come protagonisti i manoscritti, che conservano tratti più o meno ampi di quell’opera, segnato in molti casi dall’azione e dal coraggio di uomini straordinari, ma sovente sviluppatosi grazie al lavoro di
anonimi copisti e di dotti pensatori medievali e moderni.
L’intervento mira a verificare se, e in che misura, i valori sociali o etici dell’amicitia abbiano in qualche modo influito rispetto all’elaborazione di alcune soluzioni giurisprudenziali relative alla disciplina della societas romana. Le caratteristiche di tale contratto, infatti, sembrano tali da far pensare che in esso potessero trovare espressione preesistenti rapporti amicali tra i contraenti. L’indagine si svilupperà attraverso l’analisi di una testimonianza di Ulpiano, relativa al cd. beneficium competentiae, e un’altra di Proculo, che riguarda il problema della determinazione ad opera di un terzo delle partes societatis, ove l’amicitia sembra non aver svolto un ruolo del tutto marginale. Infine, facendo leva sulla ben nota connessione tra amicitia e fides, attestata da più fonti, si poserà lo sguardo su quel particolare modo di esprimersi di Cicerone, ad avviso del quale il socius, al pari del mandatario, del fiduciario, del tutore e del procurator, era tenuto a fidem praestare.
L’edizione del Digesto di Mommsen fu completata nel 1870 e rappresentò un punto di svolta per gli studi storico-giuridici. Da allora, la scienza giuridica europea poté contare su un testo finalmente affidabile per avviare un processo di riflessione intorno al pensiero dei giuristi romani, che la condurrà ad elaborare quelle grandi costruzioni dogmatiche in grado di segnare profondamente il pensiero giuridico occidentale. Quella di Mommsen fu un’impresa straordinaria, per la rapidità in cui la completò e per il modo in cui superò le difficoltà poste dalla tradizione manoscritta di quell’opera. Tuttavia, voci sempre più insistenti hanno evidenziato i limiti e le contraddizioni del suo impianto editoriale. Si tratta di critiche che gli rimproverano in particolare di aver dato scarso rilievo a quei manoscritti dell’XI-XII secolo, che conservano una versione testuale del Digesto differente da quella tramandata dal codex Florentinus (F), risalente al VI/VII secolo, ma in più punti superiore ad essa. Una versione detta Vulgata o littera Bononiensis.
Dopo aver ripercorso le ragioni per cui Mommsen operò in tal modo, si discuterà delle critiche mossegli dalla dottrina successiva. Ciò, per definire alcune linee di ricerca meritevoli di essere sviluppate e concernenti in particolare il problema della ricostruzione del testo autentico o ‘originale’ (a livello giustinianeo) del Digesto, alterato dalle vicende della trasmissione, nonché l’altrettanto spinosa questione della formazione della Vulgata.
Quanto alla restituzione del testo autentico delle Pandette, si valuterà se la Vulgata conservi lezioni superiori a F, ulteriori rispetto a quelle individuate da Mommsen, Kantorowicz e Kaiser, non riconducibili a fortunati errori dei copisti o a felici restituzioni dei medievali. Per farlo, si procederà valutando caso per caso, non meccanicamente, ma sulla scorta del contenuto di altri frammenti dello stesso giurista (per ricostruirne il pensiero e lo stile) o di altri prudentes (alla luce quindi della disciplina del singolo istituto ‘toccato’ dalla variante discussa). Ci si servirà inoltre della tradizione greca (Basilici e relativi scholia), dei pochi testimoni prebolognesi del Digesto e di quelli che ne tramandano una littera diversa dalla Florentina e dalla Bononiensis. Anche rispetto alla formazione della Vulgata sono diverse le questioni aperte meritevoli di essere nuovamente indagate, tra cui: quale fu il testo medievale del Digesto, come mutò nel tempo e lungo quali direttrici, come riuscirono i giuristi medievali a conciliare la varietà delle sue forme con le esigenze di certezza imposte dalla pratica e con la loro concezione teocratica del diritto, che rifuggiva dale contraddizioni o cercava di ricomporle attraverso meccanismi logico-razionali.
Sarà l’occasione per esporre i primi risultati di una ricerca più ampia, che si inquadra nel progetto For. Ma. - The Forgotten Manuscripts, avviato presso l’Università di Padova (PI Paola Lambrini) e teso a studiare la tradizione manoscritta del Digesto e del Codice di Giustiniano, partendo da due codici del XII secolo conservati presso la Biblioteca Universitaria di Padova e contenenti il Digestum vetus (n. 941, utilizzato da Mommsen per la sua editio maior e indicato con la sigla ‘U’) e i primi nove libri del Codex repetitae praelectionis (n. 688).
LINK PER ACCEDERE ALLA DIRETTA ZOOM: https://unipd.zoom.us/j/89747870452
Convegno internazionale organizzato nell'ambito del progetto ANTARes - A New Thinking About Res: Roman Taxonomies in the Future of Goods
LINK PER ACCEDERE --> https://unipd.zoom.us/s/83361609407
Convegno internazionale organizzato nell'ambito del progetto "ForMa - The Forgotten Manuscripts", diretto da Paola Lambrini.
Padova, 22-23 ottobre 2021
L'evento si svolgerà IN PRESENZA, ma sarà possibile partecipare anche attraverso il seguente link Zoom:
https://unipd.zoom.us/s/83361609407
Per ragioni organizzative, chi fosse interessato ad assistere al convegno in presenza è pregato di comunicarlo all'indirizzo convegno.forma@gmail.com
Introduce e coordina
Nicoletta Giovè (Università di Padova)
Intervengono
Filippo Briguglio (Alma Mater Studiorum - Università di Bologna)
Gero Dolezalek (University of Aberdeen)
Raffaele Volante (Università di Padova)
Riproduzione digitale dei manoscritti 688 e 941 della Biblioteca Universitaria di Padova, risalenti al XII secolo e contenenti, rispettivamente, i primi 9 libri del Codex repetitae praelectionis e i primi 24 libri del Digesto di Giustiniano (cd. Digestum vetus).
Progetto di ricerca ‘For.Ma. – The Forgotten Manuscripts’ (PI Paola Lambrini) avviato dal Dipartimento di Diritto Privato e Critica del Diritto dell’Università degli Studi di Padova grazie al sostegno economico della Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo, che l’ha premiato tra i ‘Progetti di Eccellenza 2017’.