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Salvo Torre
  • Ex Convento di Santa Teresa
    Via Orfanotrofio, 49
    97100 Ragusa Ibla
A partire dalla metà del XX secolo, con una forza crescente, si sono espresse critiche e proposte politiche che invitano a ripensare in modo radicale la storia degli ultimi secoli e le gerarchie su cui si sono fondati i sistemi di... more
A partire dalla metà del XX secolo, con una forza crescente, si sono espresse critiche e proposte politiche che invitano a ripensare in modo radicale la storia degli ultimi secoli e le gerarchie su cui si sono fondati i sistemi di dominio. È un insieme di teorie che ha fatto irruzione nel campo delle scienze sociali e della teoria politica, rivendicando modi di interpretare il mondo, ha animato movimenti politici e sociali, ha mostrato come la violenza brutale dell’esperienza coloniale sia stata fondamentale per la costruzione della modernità capitalista.
Con il termine pensiero decoloniale si può indicare ormai questo insieme di idee e teorie che sono nate in aree differenti e che sta contribuendo a ridefinire anche la grande crisi planetaria degli ultimi decenni. È un pensiero che tende costantemente a ridefinirsi, cerca spazi innovativi e si reinterpreta continuamente, per questo è più facile definirlo come un processo non come un campo classico di studi o una corrente di ricerca. Il pensiero decoloniale ci propone di immaginarci oltre i nostri limiti storici, di collocarci in un tempo e in uno spazio sociale differenti da quelli attuali, di costruire un mondo liberato dalle forme di oppressione.
Political ecology debate reshaped the relationship between the two subjects assumed to be fundamental in human geography, man and nature, and criticised their scientific status. Feminist political ecology and decolonial debate adopted a... more
Political ecology debate reshaped the relationship between the two subjects assumed to be fundamental in human geography, man and nature, and criticised their scientific status. Feminist political ecology and decolonial debate adopted a different perspective on the subjectivities that inhabit human communities. Political ecology recent debate suggest that the role of geographical knowledge in the construction of social hierarchies has to be reconsidered. In this framework, nature as a political project, could be analysed restructuring the methods of geographical research. In the recent re-elaboration of post-Marxist political ecology and world-ecology, for instance the new methods of investigation are related to the study of internal contradictions and social conflicts. The article suggests to consider the fundamental contradiction between capital and living being as a principle of general analysis of the relationship between human communities and biomes and as the core of the construction of a method of geographical analysis.
MIMESIS / CARTOGRAFIE SOCIALI " Il volume curato da Tindaro Bellinvia e Tania Poguisch si pone in modo evidente nel solco di quella critica che sta portando una parte sem pre più ampia degli studiosi a rimettersi in discussione di fronte... more
MIMESIS / CARTOGRAFIE SOCIALI " Il volume curato da Tindaro Bellinvia e Tania Poguisch si pone in modo evidente nel solco di quella critica che sta portando una parte sem pre più ampia degli studiosi a rimettersi in discussione di fronte all'og getto del proprio lavoro. (…) Affrontando le diverse questioni che vengono poste dal lavoro di su peramento dell'eredità coloniale, i vari testi mettono in discussione gli elementi che hanno determinato la costruzione di un discorso scientifico pienamente coinvolto nell'esercizio del contenimento e nell'uso economico delle migrazioni. " Gennaro Avallone e Salvo Torre
I movimenti sociali nati ovunque sul pianeta da oltre due decenni stanno ridisegnando, con un'ampiezza e una forza che ha pochi precedenti, molte delle categorie tradizionali del conflitto politico. Il loro ruolo però sembra inserirsi in... more
I movimenti sociali nati ovunque sul pianeta da oltre due decenni stanno ridisegnando, con un'ampiezza e una forza che ha pochi precedenti, molte delle categorie tradizionali del conflitto politico. Il loro ruolo però sembra inserirsi in profondo un processo di mutamento della stessa presenza umana sul pianeta, che comporta la fine della sovranità moderna e il pesante ridimensionamento delle forme della democrazia. I conflitti ambientali esprimono direttamente quel processo di cambiamento e concorrono a destrutturare un modello sociale che affronta ormai una crisi irreversibile, dopo aver ridefinito l’intero sistema vivente.
Uno dei risultati più evidenti è la progressiva nascita di un nuovo spazio della politica, che nei prossimi anni diventerà probabilmente il luogo privilegiato del confronto sulla trasformazione sociale. Una delle tesi di fondo di questo volume è che una parte consistente di ciò che potrà essere la nuova società globale si trova in quelle rivendicazioni che sono accomunate dall'opposizione ai processi di accumulazione, perché difendono biomi, culture, aree urbane dalla spoliazione ai fini di arricchimento e iniziano a rappresentare una possibilità alternativa, costruita su un’etica politica del vivente.
Research Interests:
Una raccolta di saggi che ripropone l'attualità del pensiero di Sayad, con l'apporto di due studiosi francesi (Ahmed Boubeker e Abdellali Hajjat) che chiariscono il ruolo che la riflessione del sociologo algerino possiede nella... more
Una raccolta di saggi che ripropone l'attualità del pensiero di Sayad, con l'apporto di due studiosi francesi (Ahmed Boubeker e Abdellali Hajjat) che chiariscono il ruolo che la riflessione del sociologo algerino possiede nella comprensione del fenomeno delle migrazioni. Un testo che aiuta a comprendere le nuove soggettività politiche e sociali che stanno nascendo insieme alle nuove forme di conflitto.
La maggior parte delle riflessioni sulla storia recente del pianeta considera centrale la relazione tra uomo e natura. Questi due termini, utilizzati dalla maggior parte degli studiosi negli ultimi secoli, nascondono però una precisa... more
La maggior parte delle riflessioni sulla storia recente del pianeta considera centrale la relazione tra uomo e natura. Questi due termini, utilizzati dalla maggior parte degli studiosi negli ultimi
secoli, nascondono però una precisa costruzione di un modello di dominio, in cui l’uomo detiene il compito di gestire la sfera della natura, secondo un’idea specificamente europea.
Il volume si interroga sul ruolo assegnato a quella che è stata definita natura nella tradizione occidentale e sulle motivazioni dei comportamenti antiecologici, propri dell’esperienza delle società umane degli ultimi secoli. La costruzione dell’idea di natura, la distanza creata tra la biosfera e le società umane, l’esclusione delle comunità ecologiche dallo spazio delle città, sono processi che appartengono al modello di dominio che ha caratterizzato l’esperienza umana degli ultimi secoli. Una società che si pone come limite temporale l’esaurimento delle risorse del pianeta è evidentemente destinata al fallimento. Diventa dunque essenziale proporre una riflessione in termini differenti, perché è necessario costruire una nuova relazione tra comunità umane e comunità ecologiche.
Ogni anno decine di milioni di lavoratori e di abitanti dei paesi mediterranei muoiono per cancro o malattie provocate da contaminazioni da sostanze tossiche, o per incidenti sul lavoro o a causa del proibizionismo delle migrazioni. Solo... more
Ogni anno decine di milioni di lavoratori e di abitanti dei paesi mediterranei muoiono per cancro o malattie provocate da contaminazioni da sostanze tossiche, o per incidenti sul lavoro o a causa del proibizionismo delle migrazioni. Solo una minoranza muore di vecchiaia! Ogni tanto i media parlano di questa o quella tragedia, ma non si dice che si tratta sempre di un unico fatto politico totale, un unico crimine contro la grande maggioranza dell’umanità perché priva di tutele tanto quanto lo stesso pianeta Terra. Da anni la distrazione di massa che bombarda sempre più tutti fa credere che le uniche insicurezze e gli unici nemici siano il terrorismo, qualche volta la criminalità e persino gli immigrati che riescono a non morire scappando da guerre e devastazioni di ogni sorta provocate proprio da lobby, imprese e mafie dei paesi ricchi. Il governo della sicurezza neoliberista esclude la tutela dei lavoratori e della popolazione vittime di disastri sanitari, ambientali ed economici. Nessuna tutela effettiva è garantita agli otto milioni di persone che oscillano fra precariato, semi-nero, nero totale e neo-schiavitù in Italia. Questo libro è soprattutto uno strumento per le Resistenze a questi disastri da parte di lavoratori, degli abitanti e di quei tecnici, esperti, agenti delle agenzie di prevenzione di controllo e ricercatori che non sono assoggettati alla corsa per il profitto a tutti i costi. Le Resistenze di oggi hanno antenati le rivolte degli schiavi e di tutte le lotte dei subalterni; hanno ragioni e obiettivi analoghi a quelli che nel XIX e XX secolo hanno animato le lotte contro il colonialismo, il razzismo, i totalitarismi e le mafie: L’obiettivo è di riuscire a eliminare o riconvertire l’industria militare, il nucleare, la petrolchimica e tutte le attività che producono malattie, morte, devastazioni e guerre. contributi di Mara Bendusi, Anna D'Ascenzio, Kamel Dorai, Stefania Ferraro, Sümbül Kaya, Luca Manunza, Antonio Mazzeo, Laurent Mucchielli, Salvatore Palidda, Jean François Pérouse, Antonello Petrillo, Vittorio Sergi, Salvo Torre, Lucia Vastano e Zoé Vernin
Negli ultimi anni si sono diffusi ampiamente sul web strumenti, software e luoghi di confronto indirizzati al turismo che offrono un'ampia gamma di possibilità e il cui impatto è spesso l'oggetto degli studi sulla network society.... more
Negli ultimi anni si sono diffusi ampiamente sul web strumenti, software e luoghi di confronto indirizzati al turismo che offrono un'ampia gamma di possibilità e il cui impatto è spesso l'oggetto degli studi sulla network society. Diversi autori hanno affrontato il problema della relazione tra social network, cloud communities e comportamenti turistici e si stanno diffondendo modelli di analisi della relazione tra uso dei sistemi di condivisione di informazioni sul web e comportamenti turistici, soprattutto in relazione all'impatto che i sistemi di rappresentazione virtuale possiedono sulle pratiche turistiche e sull'uso del territorio. La stratificazione e la diffusione di informazioni rinvenibile nel web realizzata attraverso la condivisione di esperienze turistiche contribuisce alla costruzione di un immaginario collettivo che si rivela a volte distante da quello reale. Obiettivo del saggio è contribuire ad un'interpretazione delle modalità di costruzione dell...
Los heterogeneos movimientos sociales que se han manifestado en los anos recientes en el espacio politico espanol han mostrado en manera explicita el cambio general de las modalidades del conflicto social. Esta transformacion se ha... more
Los heterogeneos movimientos sociales que se han manifestado en los anos recientes en el espacio politico espanol han mostrado en manera explicita el cambio general de las modalidades del conflicto social. Esta transformacion se ha realizado en conexion con los cambios institucionales que han modificado el papel y la relevancia del espacio politico nacional. Esta transformacion tambien ha afectado las categorias analiticas necesarias para interpretar los movimientos sociales y su relacion con la accion politica, evidenciando su insuficiencia. Lo que se plantea en este articulo es la necesidad de elaborar nuevas categorias capaces de reconocer el nuevo espacio politico de los movimientos sociales, que esta mas alla de los confines nacionales. Palabras clave: Movimientos sociales, espacio politico, derecho a la ciudad. ________________ Abstract: Heterogeneous social movements emerged in recent years in the Spanish political space have shown explicitly the general change in the forms o...
L’area di dibattito che si puo definire pensiero decoloniale inizia ad avere un certo riconoscimento internazionale. Si e costruita come un dialogo originale sul problema della relazione tra potere, modernita e capitalismo, sviluppatasi... more
L’area di dibattito che si puo definire pensiero decoloniale inizia ad avere un certo riconoscimento internazionale. Si e costruita come un dialogo originale sul problema della relazione tra potere, modernita e capitalismo, sviluppatasi in seno al dibattito latinoamericano, ma destinata ad offrire un quadro di analisi innovativo sulla storia mondiale ed i processi di globalizzazione. L’articolo presenta innanzitutto una sintesi di alcune categorie centrali emerse in questo contesto a partire dagli anni Ottanta del Novecento e che si sono successivamente caratterizzate come critica alla colonialidad del poder. In seguito affronta la questione delle indicazioni di metodo che il pensiero decoloniale puo offrire per le scienze sociali, partendo dalle prime esperienze di storia orale fino all’organizzazione del gruppo Modernidad/racionalidad. L’articolo si interroga sulla possibilita di riprodurre i metodi della ricerca decoloniale quale opportunita di ripensare le modalita di produzione...
Political ecology debate reshaped the relationship between the two subjects assumed to be fundamental in human geography, man and nature, and criticised their scientific status. Feminist political ecology and decolonial debate adopted a... more
Political ecology debate reshaped the relationship between the two subjects assumed to be fundamental in human geography, man and nature, and criticised their scientific status. Feminist political ecology and decolonial debate adopted a different perspective on the subjectivities that inhabit human communities. Political ecology recent debate suggest that the role of geographical knowledge in the construction of social hierarchies has to be reconsidered. In this framework, nature as a political project, could be analysed restructuring the methods of geographical research. In the recent re-elaboration of post-Marxist political ecology and world-ecology, for instance the new methods of investigation are related to the study of internal contradictions and social conflicts. The article suggests to consider the fundamental contradiction between capital and living being as a principle of general analysis of the relationship between human communities and biomes and as the core of the const...
Il caso della Sicilia Orientale può essere utilizzato per ragionare su un modello di lettura delle modalità con cui nell'ultimo quarantennio si sono verificate diverse crisi ecologiche e sul modo con cui si sono affermati molti... more
Il caso della Sicilia Orientale può essere utilizzato per ragionare su un modello di lettura delle modalità con cui nell'ultimo quarantennio si sono verificate diverse crisi ecologiche e sul modo con cui si sono affermati molti processi di impoverimento ed erosione delle risorse. Il quadro che emerge è quello di un'area mediterranea in cui la crisi industriale degli anni Settanta del Novecento non ha prodotto un alleggerimento della pressione sull'ambiente locale, si sono solo modificate le modalità di sfruttamento. I principali processi che si sono realizzati, come la dismissione industriale, la crisi dell'agricoltura, la nascita dei nuovi poli commerciali e l'espansione urbana, hanno avuto uno stretto legame con le grandi trasformazioni globali e hanno partecipato alla produzione di una crisi ambientale. Il risultato semba essere un quadro in cui l'insieme delle attività umane è stato segnato dai processi di accumulazione per spoliazione e dall'estrazio...
L’ecologie politique italienne est aujourd’hui un espace de mobilisation et de reflexion politique qui offre la possibilite de faire un retour sur l’histoire des mouvements sociaux depuis la seconde moitie du 20e siecle. Les auteurs... more
L’ecologie politique italienne est aujourd’hui un espace de mobilisation et de reflexion politique qui offre la possibilite de faire un retour sur l’histoire des mouvements sociaux depuis la seconde moitie du 20e siecle. Les auteurs inscrivent les recentes mobilisations contre des grands ouvrages et pour la justice climatique dans la continuite – plutot que dans la rupture – avec la longue histoire du mouvement ouvrier italien et de ses luttes contre la nocivite sur les lieux de travail. Cet heritage a ete visible dans les mobilisations contre le nucleaire et dans celle altermondialiste qui s’est dressee contre le G8 a Genes en 2001, centrees sur la critique du progres et de la modernisation. A travers cette reconstruction, il apparait que la critique feministe et post-coloniale ont ete un apport majeur pour l’elaboration theorique de ces mouvements. Elles s’articulent avec de nouvelles revendications et de nouvelles formes de critique du systeme qui prolongent le debat marxiste et operaiste tout en mettant au centre la question de la reproduction et du conflit entre le capitalisme et le vivant.
Le rivolte urbane che si sono verificate nelle periferie francesi negli ultimi anni hanno prodotto un ampio dibattito e posto diversi problemi sulla natura dei nuovi spazi periferici delle città europee. Il saggio propone una riflessione... more
Le rivolte urbane che si sono verificate nelle periferie francesi negli ultimi anni hanno prodotto un ampio dibattito e posto diversi problemi sulla natura dei nuovi spazi periferici delle città europee. Il saggio propone una riflessione sui processi di formazione delle banlieues, ...
Il testo propone un’analisi del modo in cui la trasformazione dei processi migratori che interessano l’Italia abbia influenzato l’intera struttura territoriale del paese. Esso analizza i processi di insediamento degli immigrati nelle aree... more
Il testo propone un’analisi del modo in cui la trasformazione dei processi migratori che interessano l’Italia abbia influenzato l’intera struttura territoriale del paese. Esso analizza i processi di insediamento degli immigrati nelle aree urbane e le politiche, di carattere residuale, emergenziale e occasionale, che ne governano la presenza. L’analisi si conclude rilevando la debolezza dell’urbanistica a causa della contrazione delle politiche pubbliche e propone l’ipotesi alternativa della citta come bene comune partecipato.
Research Interests:
"La maggior parte delle riflessioni sulla storia recente del pianeta considera centrale la relazione tra uomo e natura. Questi due termini, utilizzati dalla... more
"La maggior parte delle riflessioni sulla storia recente del pianeta considera centrale la relazione tra uomo e natura. Questi due termini, utilizzati dalla maggior parte degli studiosi negli ultimi secoli, nascondono però una precisa costruzione di un modello di dominio, in cui l’uomo detiene il compito di gestire la sfera della natura, secondo un’idea specificamente europea. Il volume si interroga sul ruolo assegnato a quella che è stata definita natura nella tradizione occidentale e sulle motivazioni dei comportamenti antiecologici, propri dell’esperienza delle società umane degli ultimi secoli. La costruzione dell’idea di natura, la distanza creata tra la biosfera e le società umane, l’esclusione delle comunità ecologiche dallo spazio delle città, sono processi che appartengono al modello di dominio che ha caratterizzato l’esperienza umana degli ultimi secoli. Una società che si pone come limite temporale l’esaurimento delle risorse del pianeta è evidentemente destinata al fallimento. Diventa dunque essenziale proporre una riflessione in termini differenti, perché è necessario costruire una nuova relazione tra comunità umane e comunità ecologiche."
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Collective construction of descriptions can radically change the image of an area. This uncontrollable process is destined to become one of the main priority research areas also in tourism studies. The spread of Web sites in which telling... more
Collective construction of descriptions can radically change the image of an area. This uncontrollable process is destined to become one of the main priority research areas also in tourism studies. The spread of Web sites in which telling stories and descriptions of territories has become a significant element in the network society, and the growing use of social networks and cloud communities, often in planning tourism, contributes to social description of touristic landscapes and influence the collective imaginary. In social space, territories are the result of the superposition of different layers, from the real one to the virtual, bound to a constant exchange of information. This phenomenon that could guide tourist attraction, begins to affect the choices of local institutions and residents. The aim of the paper is to give an interpretation on the construction of collective representation, which takes place, after the journey, through the on-?‐line publication of a diary. The re...
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The paper proposes an interpretation of the social conflicts that have emerged in Europe since the ‘70s, in correspondence of the end of the long colonial period and the Western domination. In those years it opened a new historical phase,... more
The paper proposes an interpretation of the social conflicts that have emerged in Europe since the ‘70s, in correspondence of the end of the long colonial period and the Western domination. In those years it opened a new historical phase, characterized by the postcolonial emergence. That has affected not only literature, culture and science, who liberated themselves from colonial rule, but also social and political action in the ex-colonizers countries. The paper aims to highlight the statement of post-colonial subjects, recognizing in this process one of the signs, and also one of the causes, of the end of European colonial project. Protagonists of the observed conflicts are mainly the migrants but also other subaltern or subalternized groups. They promote classic demands - equal rights and the sharing of social richness - but the contemporary Europe is not able to answer them, because the social model of Europe has been based on the possibility to export the crisis outside its borders. This possibility has disappeared along with the model of social integration.
The chapter aims at critically assess the debate on Marxism and Ecology. Given the vastness of such field of investigation, it assumes the notion of cycle (both of accumulation and of struggles) as a methodological compass. Accordingly,... more
The chapter aims at critically assess the debate on Marxism and Ecology. Given the vastness of such field of investigation, it assumes the notion of cycle (both of accumulation and of struggles) as a methodological compass. Accordingly, our hypothesis is that different encounters between Marxist reflections and the ecological crisis reflect the material conditions embodied in the historical cycles they emerged from. Hence, we first emphasize how environmental conditions on the one hand shape class-relations and, on the other, are/can be articulated within an eco-politics of the working class. Second, we show how such articulation is pursued in a variety of ways, depending on the specific features of any given cycle. In the anti-authoritarian cycle, it occurred by 'adapting' Marx's tenets to the unprecedented situation of a politicised ecological crisis. In the anti-globalisation cycle, it occurred by 're-reading' Marx and Engels' writings to uncover an ecological potential which remained hidden for too long a time. In the anti-austerity cycle, it occurs by employing revisited and/or enriched Marxian categories to make sense of and act upon the failure of capital's 'green' strategies.
L’écologie politique italienne est aujourd’hui un espace de mobilisation et de réflexion politique qui offre la possibilité de faire un retour sur l’histoire des mouvements sociaux depuis la seconde moitié du 20e siècle. Les auteurs... more
L’écologie politique italienne est aujourd’hui un espace de mobilisation et de réflexion politique qui offre la possibilité de faire un retour sur l’histoire des mouvements sociaux depuis la seconde moitié du 20e siècle. Les auteurs inscrivent les récentes mobilisations contre des grands ouvrages et pour la justice climatique dans la continuité – plutôt que dans la rupture – avec la longue histoire du mouvement ouvrier italien et de ses luttes contre la nocivité sur les lieux de travail. Cet héritage a été visible dans les mobilisations contre le nucléaire et dans celle altermondialiste qui s’est dressée contre le G8 à Gênes en 2001, centrées sur la critique du progrès et de la modernisation. À travers cette reconstruction, il apparaît que la critique féministe et post-coloniale ont été un apport majeur pour l’élaboration théorique de ces mouvements. Elles s’articulent avec de nouvelles revendications et de nouvelles formes de critique du système qui prolongent le débat marxiste et opéraïste tout en mettant au centre la question de la reproduction et du conflit entre le capitalisme et le vivant.
L'area di dibattito che si può definire pensiero decoloniale inizia ad avere un certo riconoscimento internazionale. Si è costruita come un dialogo originale sul problema della relazione tra potere, modernità e capitalismo, sviluppatasi... more
L'area di dibattito che si può definire pensiero decoloniale inizia ad avere un certo riconoscimento internazionale. Si è costruita come un dialogo originale sul problema della relazione tra potere, modernità e capitalismo, sviluppatasi in seno al dibattito latinoamericano, ma destinata ad offrire un quadro di analisi innovativo sulla storia mondiale ed i processi di globalizzazione. L'articolo presenta innanzitutto una sintesi di alcune categorie centrali emerse in questo contesto a partire dagli anni Ottanta del Novecento e che si sono successivamente caratterizzate come critica alla colonialidad del poder. In seguito affronta la questione delle indicazioni di metodo che il pensiero decoloniale può offrire per le scienze sociali, partendo dalle prime esperienze di storia orale fino all'organizzazione del gruppo Modernidad/racionalidad. L'articolo si interroga sulla possibilità di riprodurre i metodi della ricerca decoloniale quale opportunità di ripensare le modalità di produzione del sapere a livello globale. Decolonizzare gli studi implica infatti non solo una riconsiderazione profonda delle modalità con cui i modelli di dominio coloniale hanno sostenuto diversi campi del sapere scientifico, ma anche una necessaria ridiscussione delle soggettività coinvolte nella ricerca e nella costruzione generale di un sapere decolonizzato.
The commentary critically addresses Emanuele Leonardi's arguments as exposed in Lavoro Natura Valore-André Gorz tra marxismo e decrescita (Orthotes, 2017). In particular, it focuses on the centrality of labour in understanding the... more
The commentary critically addresses Emanuele Leonardi's arguments as exposed in Lavoro Natura Valore-André Gorz tra marxismo e decrescita (Orthotes, 2017). In particular, it focuses on the centrality of labour in understanding the ecological crisis and exploring potentials for reconfigurations of our entire organisation. On this basis, we reflect how, as labour itself changes, the whole relationship between value and life takes new forms.

Lavoro Natura Valore è un testo che rappresenta un punto di svolta del percorso intellettuale che Emanuele Leonardi ha seguito negli ultimi anni, ma è anche chiaramente una sintesi che apre per l'autore un nuovo campo di impegno. Il testo ci sembra raccogliere le riflessioni che hanno caratterizzato una prima fase della sua ricerca, rivolta alla rilettura dei processi che hanno determinato la situazione attuale. Il discorso dell'autore si indirizza adesso verso le possibilità concrete di trasformazione della realtà, verso la ricerca di soluzioni alla crisi ecologica globale. Nonostante parta dalla rilettura del pensiero di André Gorz, riteniamo che vada ben oltre la proposta gorziana, soprattutto per le prospettive che l'ecologia politica può offrire al pensiero critico in generale. Il testo invita a riflettere sulla centralità del lavoro per comprendere i mutamenti complessivi del
RIASSUNTO Il caso della Sicilia Orientale può essere utilizzato per ragionare su un modello di lettura delle modalità con cui nell'ultimo quarantennio si sono verificate diverse crisi ecologiche e sul modo con cui si sono affermati molti... more
RIASSUNTO Il caso della Sicilia Orientale può essere utilizzato per ragionare su un modello di lettura delle modalità con cui nell'ultimo quarantennio si sono verificate diverse crisi ecologiche e sul modo con cui si sono affermati molti processi di impoverimento ed erosione delle risorse. Il quadro che emerge è quello di un'area mediterranea in cui la crisi industriale degli anni Settanta del Novecento non ha prodotto un alleggerimento della pressione sull'ambiente locale, si sono solo modificate le modalità di sfruttamento. I principali processi che si sono realizzati, come la dismissione industriale, la crisi dell'agricoltura, la nascita dei nuovi poli commerciali e l'espansione urbana, hanno avuto uno stretto legame con le grandi trasformazioni globali e hanno partecipato alla produzione di una crisi ambientale. Il risultato semba essere un quadro in cui l'insieme delle attività umane è stato segnato dai processi di accumulazione per spoliazione e dall'estrazione di valore dalla biosfera. Parole-chiave: Crisi ecologiche, accumulation by dispossession, ecologia politica, ambiente Mediterraneo.

RESUMO O caso da Sicília Oriental pode servir de parâmetro para se pensar sobre um modelo de leitura das modalidades através das quais, nos últimos quarenta anos, foram verificadas diversas crises ecológicas bem como sobre o modo por meio do qual se consolidaram muitos processos de empobrecimento e erosão dos recursos. O quadro ora em análise refere-se a uma área mediterrânea na qual a crise industrial dos anos Setenta do século XX não conseguiu atenuar a pressão sobre o ambiente local, apenas se modificaram as modalidades da sua exploração. Os
Research Interests:
Resumen: Los heterogéneos movimientos sociales que se han manifestado en los años recientes en el espacio político español han mostrado en manera explícita el cambio general de las modalidades del conflicto social. Esta transformación se... more
Resumen: Los heterogéneos movimientos sociales que se han manifestado en los años recientes en el espacio político español han mostrado en manera explícita el cambio general de las modalidades del conflicto social. Esta transformación se ha realizado en conexión con los cambios institucionales que han modificado el papel y la relevancia del espacio político nacional. Esta transformación también ha afectado las categorías analíticas necesarias para interpretar los movimientos sociales y su relación con la acción política, evidenciando su insuficiencia. Lo que se plantea en este artículo es la necesidad de elaborar nuevas categorías capaces de reconocer el nuevo espacio político de los movimientos sociales, que está más allá de los confines nacionales. Palabras clave: Movimientos sociales, espacio político, derecho a la ciudad. Abstract: Heterogeneous social movements emerged in recent years in the Spanish political space have shown explicitly the general change in the forms of social conflict. This transformation has been connected to the general change in the role and relevance of the national political space. This transformation has also affected the necessary analytical categories used in the analysis of social movements and their relationship to political action, demonstrating a general failure of old lectures. The essay will argue that, in order to recognize the new global political space of social movements, it is necessary to develop new interpretive categories.
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This paper proposes an analysis of the changes caused by migration processes on urban structure in Italy. The study analyses both immigrants settlement processes in the urban areas and policies that govern migrants'... more
This  paper  proposes  an  analysis  of  the  changes  caused  by  migration  processes  on  urban structure in Italy. The study analyses both immigrants settlement processes in the  urban areas  and policies that govern migrants' presence. These processes seem to  show insufficient, emergency and occasional features. Finally, the study highlights  the  weakness  of  urban  planning  as  it  is  currently  practiced,  due  to  strong  contraction of public policy, and it proposes the alternative hypothesis of the city as a participatory commons.
"""Italian statisticians and demographers observed in XXth century that generally the trend to settle in the largest urban areas is leaded by individuals seeking to enhance their quality of life. Franco Alasia and Danilo Montaldi... more
"""Italian statisticians and demographers observed in XXth century that generally the trend
to settle in the largest urban areas is leaded by individuals seeking to enhance their
quality of life. Franco Alasia and Danilo Montaldi introduced in 1960 one of the first
researches on Italian internal migrations recognizing that «migrations have an urban
vocation». Researches made in other national contexts obtained the same conclusions. It
is possible to conclude that migrations have an urban vocation in an increasing
intensification period of industrialization.
Industrial crisis that started in the second half of the 70's and the following changes of
labour market have made less secure the correspondence between city and immigration.
Since the 80's the trends of the territorial settlements started to change; while Italy was
becoming an immigration country, the settlement processes become less predictable and
counter-urbanization and urban diffusion phenomena began.
In this deeply change, it is useful to highlight the new spatial distribution of immigrant
population and which territorial areas have been most affected by their presence. Over
the last two decades, between 1991 and 2010, this question has become particularly
important in Italian case. We can assume that vocation of migration is still urban, but it
is associated to the new socio-territorial configurations, as, for example, the periurban
or neo-rural configurations, and to new processes of social segregation. The research
tries to answer to this question."""
The paper proposes an interpretation of the social conflicts that have emerged in Europe since the ‘70s, in correspondence of the end of the long colonial period and the Western domination. In those years it opened a new historical phase,... more
The paper proposes an interpretation of the social conflicts that have emerged in Europe since the ‘70s, in correspondence of the end of the long colonial period and the Western domination. In those years it opened a new historical phase, characterized by the postcolonial emergence. That has affected not only literature, culture and science, who liberated themselves from colonial rule, but also social and political action in the ex-colonizers countries. The paper aims to highlight the statement of post-colonial subjects, recognizing in this process one of the signs, and also one of the causes, of the end of European colonial project.
Protagonists of the observed conflicts are mainly the migrants but also other subaltern or subalternized groups. They promote classic demands - equal rights and the sharing of social richness - but the contemporary Europe is not able to answer them, because the social model of Europe has been based on the possibility to export the crisis outside its borders. This possibility has disappeared along with the model of social integration.

Resumén: El artículo propone una hipótesis para la interpretación de los conflictos sociales que  tuvieron lugar en Europa desde finales de los años 70, cuando se cerró definitivamente el largo  período colonial, y con ello el dominio del mundo occidental, también construido a través del  capitalismo monopolista y fordista. Se abrió así una nueva etapa, que se caracteriza por el  surgimiento postcolonial. Esto ha afectado no sólo a las áreas literarias, culturales y científicas  que se liberaron de la dominación colonial, sino también a la acción social y política dentro de los antiguos países colonizadores. El artículo tiene por objeto poner de manifiesto la afirmación de los conflictos y sujetos postcoloniales, que son portadores dentro de las zonas europeas, reconociendo en este proceso uno de los indicios, y además una de las causas, del final del proyecto europeo y colonial.
Research Interests:
La società siciliana è cambiata profondamente dalla metà degli anni Novanta; si è concluso quello che può essere definito un grande laboratorio di applicazione di metodi di controllo sociale che ha coinvolto tutti gli aspetti della... more
La società siciliana è cambiata profondamente dalla metà degli anni Novanta; si è concluso quello che può essere definito un grande laboratorio di applicazione di metodi di controllo sociale che ha coinvolto tutti gli aspetti della società dell'isola. Un fenomeno autoregolato ...
CONGRESO INTERNACIONAL CONTESTED_CITIES, MADRID, JULIO 2016
Research Interests:
Los análisis de las ultimas dos décadas sobre la relación entre migraciones y turismo en Italia se han concentrado en el estudio de las características de la inserción laboral en el sector de los migrantes. Sin embargo, un cambio se ha... more
Los análisis de las ultimas dos décadas sobre la relación entre migraciones y turismo en Italia se han concentrado en el estudio de las características de la inserción laboral en el sector de los migrantes. Sin embargo, un cambio se ha verificado en los últimos años. Población extranjera ha empezado a insertarse en una parte de las áreas turísticas en el marco de la política nacional de acogida de los refugiados y solicitantes de asilo. No se sabe si esta nueva inserción está afectando las condiciones laborales, porque no hay datos disponibles para estudiare este posible cambio. Lo que se sabe, a través del estudio de la prensa diaria, es que los migrantes insertados en las políticas de acogida han devenido la mercancía de un negocio contradictorio. Ellos son el lado positivo de la mercancía, el lado del valor cambio, cuando son invitados en las estructuras de acogida, que en muchos casos, son hoteles, y permiten de cobrar dinero a lo largo de todo el año. Sin embargo, se convierten en el lado negativo cuando su presencia, su valor de uso, choca con la imagen turística que muchas áreas territoriales quieren reproducir, una imagen de ausencia de problemas y conflictos.
El análisis de una parte de estos discursos permite de evidenciar dos conclusiones.
La primera es la doble cara del sector turístico hacia las migrantes. Su presencia se acepta en las áreas turísticas si son seres humanos invisibles, trabajadores en las tareas más humildes y barata. Cuando se presentan en el espacio publico de estas áreas se convierten en una amenaza para el turismo.
La segunda es que la política de acogida implementada en Italia ha favorecido actitudes instrumentales hacia los migrantes especificas en las áreas turísticas. Ellos han garantizado a las actividades turísticas convertidas en servicios de acogida de cobrar dinero y, al mismo tiempo, están representado como una amenaza para las economías locales. Se puede concluir que siempre los migrantes están expuestos a un pensamiento de sociedad que los representa y tiende a gobernar a todos contemporáneamente como recursos económicos subalterno y barato y como amenaza.
Socio-environmental conflicts spread globally and put into question the currently hegemonic governance of socio-ecological relations. Such conflicts range from the struggles against mega-projects and noxious infrastructures for waste... more
Socio-environmental conflicts spread globally and put into question the currently hegemonic governance of socio-ecological relations. Such conflicts range from the struggles against mega-projects and noxious infrastructures for waste management to campaigns against the privatization of the commons and their capitalistic use. Their impact
is particularly evident when it comes to migration issues. It seems to us that what these processes make visible is the antagonism between practices of dispossession of human as well as non-human natures which establish new commodity frontiers and the needs of human as well as non-human populations.
This fundamental conflict is not sectorial and cannot be situated in a limited space; rather, it affects nature as a whole, the environment as the common basis for all living beings – that environment-in-common which the perspective of world-ecology recognizes as oikeios, as the creative, historical and dialectical relation between species and their environments, hence between human and non-human natures.
Given the recent translation into Italian of two books by the main theorist of world-ecology, sociologist Jason W. Moore [Ecologia-mondo e crisi del capitalismo (2015); Antropocene o capitalocene? (2017)], we believe this is the right time to launch a collective discussion in this crucial issue.
We welcome submissions which aim at fostering debate on the great variety of links between socio-environmental conflicts and the reproduction of capitalist socio-ecological relations. Thus, we welcome abstract on the following issues (amongst others):
- Socio-environmental conflicts on/against the localization of infrastructures and mega-projects;
- Commons-related conflicts;
- Political ecology as a theoretical perspective;
- Anthropocene: developments and critiques;
- Degrowth: analysis, critique, perspectives;
- Working-class Environmentalism;
- Cases of public policies (regional, national, local) supporting socio-ecological programs which are alternative to the mainstream ones.

Abstracts (max 300 words), in Italian or English – with 5 keywords, should be sent to info.ices2017@gmail.com or di rect ly uploaded on the conference website www.cisa2017.com.

Deadline: June 1st 2017.
Notification of acceptance or rejection: July 1st 2017.
Research Interests: