- Emanuela Borgnino currently covering a tenure track Assistant Professorship at the University of Torino. I am an envi... moreEmanuela Borgnino currently covering a tenure track Assistant Professorship at the University of Torino. I am an environmental anthropologist from Italy with a major in Japanese Language and Culture and a PhD in Cultural and Social Anthropology. My work sits at the intersection of anthropology, environmental and conservation sciences, and Pacific Studies. For the last three years I have been conducting extensive research on the topic of ecological responsibility in the Hawaiian archipelago where I was a Visiting scholar at UH Manoa, Center for Pacific Island Studies. I am currently a JSPS Fellow in the Marine Climate Change Unit, where, with my cross-regional comparative focus on history, culture and ecology on Okinawa and Hawai‘i, I hope to improve our understanding of the bio-cultural dynamics between sociocultural and natural domains bearing on resilience and sustainability at fine-grained local, supra-local, and regional scales. Today my main interests are the climate change and Indigenous Science, and the role of Indigenous ontologies in the age of the Anthropocene.edit
Starting from a comparison between the Belep Islands (Kanaky New Caledonia) and O’ahu (Hawai’i), this paper aims to contribute to the debates about islands and the Anthropocene, highlighting the relevance of the social and ecological... more
Starting from a comparison between the Belep Islands (Kanaky New Caledonia) and O’ahu (Hawai’i), this paper aims to contribute to the debates about islands and the Anthropocene, highlighting the relevance of the social and ecological responsibilities deriving from genealogical connections to the islands: ‘the weight of the ancestors’. Considering the implications of these kinds of responsibilities can help to understand human and non-human relational entanglements better so as to value the agentive role of other-than-human perspectives.
Research Interests:
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This article focuses on ecological restoration and Indigenous re-claiming practices in the Valley of Mākua, on the island of O’ahu, Hawai’i, an area currently occupied by the US military. The island ‘welcomes’ an average of 6 million... more
This article focuses on ecological restoration and Indigenous re-claiming practices in the Valley of Mākua, on the island of O’ahu, Hawai’i, an area currently occupied by the US military. The island ‘welcomes’ an average of 6 million tourists a year seeking the socalled, ‘aloha experience.’ However, staging “Paradise” comes with a cost, the denial of a colonial past and an exploitative present. The aim of this article is to analyse Indigenous sovereignty eco-cultural practices through the activities of the Mālama Mākua association in the Valley of Mākua, which propose a new kind of relationship with the land a new ‘experience’ based on responsibilities and obligations rather than enjoyment and consumption.
"He wa’a he moku, he moku he wa’a” (La canoa è un’isola, l’isola è una canoa). Un detto comunemente usato alle Hawai’i, ci ricorda come il benessere collettivo e individuale dipenda dalla propensione alle relazioni, alla collaborazione,... more
"He wa’a he moku, he moku he wa’a” (La canoa è un’isola, l’isola è una canoa). Un detto comunemente usato alle Hawai’i, ci ricorda come il benessere collettivo e individuale dipenda dalla propensione alle relazioni, alla collaborazione, alla reciprocità tra esseri umani e ambiente. L'aspetto relazionale nello studio dell'ecologia, supportato da strumenti scientifici etnografici e antropologici, permette di indagare come si configurano queste relazioni ecologiche e i loro effetti concreti sul presente. La monografia si propone di approfondire il dialogo tra esseri umani e Natura in un luogo specifico, le Hawai’i considerato l’arcipelago più remoto al mondo in quanto il più lontano da altre terre emerse, ma non per questo isolato; dove il rapporto essere umano-ambiente è dipeso dalle connessioni oceaniche. Come ricorda il detto hawaiano - la canoa è un’isola, l’isola è una canoa - se pensiamo al pianeta Terra come ad un’isola, circondata dallo spazio cosmico, siamo tutti isolani e come tali sappiamo che viaggiando su una canoa (la Terra) nello spazio, abbiamo bisogno di lavorare insieme, ognuno nel suo posto, luogo, città, per superare le tempeste che ci aspettano. Vi è un elemento comune a molti saperi nativi: il senso di fiducia verso l’ambiente, che permette di agire e reagire ai cambiamenti e nell’interazione con altri organismi producendo risposte variabili e negoziate. Questa disposizione si traduce, almeno alle Hawai’i, in una fiducia nei luoghi, che custodi del passato sono al contempo espressione del presente e sentieri verso futuri immaginati. L’alternativa che viene proposta è di centrare il discorso ambientale sulle responsabilità nei confronti dei “luoghi” terresti, marini, fluviali e desertici. Attraverso un percorso etnografico verranno presentate le forme di responsabilità espresse attraverso la dimensione eco-sistemica, partecipatoria, collettiva, dell’interconnessione alla storia passata della colonizzazione e della denazionalizzazione del Regno delle Hawaii a alla consapevolezza contemporanea delle sfide ambientali sull’isola di Oahu e alla responsabilità politica per le future generazioni dei movimenti di sovranità indigena.