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ITMI950052A1 - Procedimento e impianto per la produzione in continuo di pannelli a strati: con schiuma poliuretanica rigida - Google Patents

Procedimento e impianto per la produzione in continuo di pannelli a strati: con schiuma poliuretanica rigida Download PDF

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ITMI950052A1
ITMI950052A1 IT95MI000052A ITMI950052A ITMI950052A1 IT MI950052 A1 ITMI950052 A1 IT MI950052A1 IT 95MI000052 A IT95MI000052 A IT 95MI000052A IT MI950052 A ITMI950052 A IT MI950052A IT MI950052 A1 ITMI950052 A1 IT MI950052A1
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IT
Italy
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mixture
expansion
frotization
polyurethane
rigid polyurethane
Prior art date
Application number
IT95MI000052A
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English (en)
Inventor
Carlo Fiorentini
Original Assignee
Foaming Techn Cardio Bv
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Abstract

Un procedimento ed un impianto per la produzione in continuo di pannelli a strati, con schiuma poliuretanica rigida pre-espansa. I componenti poliuretanici, catalizzatori ed additivi, comprendendo un agente di espansione inerte basso bollente, sono miscelati sotto pressione; la miscela poliuretanica viene quindi fatta pre-espandere e frotizzare rilasciando l'agente di espansione in condizioni di pressione controllata, attraverso una feritoia allungata di caduta della pressione che si apre verso una cavità di frotizzazione; la schiuma frotizzata viene erogata sotto forma di uno strato di materiale pre-espanso che viene continuamente alimentato tra nastri di materiale periferici che vengono fatti avanzare in modo continuo e tra i quali la miscela poliuretanica frotizzata prosegue la sua fase di espansione.

Description

DESCRIZIONE PER BREVETTO DI INVENZIONE
Campo dell' invenzione
La presente invenzione si riferisce alla produzione di pannelli a strati, comprendenti strati esterni di contenimento laterale per uno strato intermedio di una schiuma poliuretanica rigida; più in particolare l'invenzione è diretta ad un procedimento ed a una apparecchiatura per la produzione in continuo di pannelli a strati con un riempimento in schiuma poliuretanica rigida, normalmente utilizzati in numerosi settori applicativi ad esempio per formare isolamenti termici, nell'edilizia come pareti divisorie interne, o pareti di tamponamento esterne, ovvero per numerose altre applicazioni .
Sfondo della presente invenzione
Nella produzione continua di pannelli a strati in schiuma poliuretanica rigida, è pratica comune spandere o versare un sottile strato di una miscela poliuretanica liquida su un substrato continuo, costituito ad esempio da un materiale in nastro o da una successione continua di vassoi o gusci mobili lungo un convogliatore, consentendo poi alla miscela poliuretanica di espandere liberamente verso l'alto a seguito della formazione di anidride carbonica per reazione chimica tra i componenti, fino a venire a contatto e ad aderire ad un materiale in nastro o ad un substrato posto superiormente, che si muove parallelamente alla stessa velocità ed a distanza da quello sottostante. Alla schiuma viene quindi consentito di polimerizzare e di aderire agli strati esterni, dopo di che il pannello continuo viene tagliato in singoli blocchi che potranno essere successivamente completati con altri accessori, e destinati alle varie utilizzazioni.
Più in particolare, nella produzione di pannelli a strati, del tipo comprendente due strati o gusci esterni in qualsiasi materiale, ad esempio fogli metallici piani od opportunamente profilati, materiale tessile e/o materiale plastico opportunamente trattato, ed uno strato intermedio di una schiuma poliuretanica rigida, per il quale viene sovente richiesta una certa resistenza meccanica ed un basso valore di trasmissione del calore, in generale si utilizzano agenti di espansione ausiliari in combinazione con acqua che reagisce con l'isocianato presente nella miscela poliuretanica per formare, attraverso la conseguente reazione chimica, anidride carbonica in grado di completare la fase di espansione della schiuma.
Benché la sostituzione di questi agenti di espansione ausiliari, oggi proibiti dal protocollo di Montréal, con anidride carbonica nella produzione di schiume poliuretaniche rigide e flessibili, sia stata più volte proposta come teoricamente applicabile, in pratica essa risulta di difficile realizzazione.
Pertanto nell'attuale produzione di pannelli a strati comprendenti schiume poliuretaniche rigide, in cui la maggior parte dell'espansione della schiuma poliuretanica è causata dall'anidride carbonica prodotta chimicamente per reazione tra acqua e isocianato, nascono numerosi inconvenienti tra i quali un certo grado di fragilità della schiuma a causa della formazione di urea, oltre ai costi elevati che questi sistemi noti generalmente comportano in conseguenza del maggior consumo di isocianato necessario per la produzione della co2·
Inoltre, nella normale produzione di pannelli a strati, a partire da schiume poliuretaniche liquide, il gas di espansione generato dalla reazione tra acqua e isocianato si sviluppa generalmente in una fase di polimerizzazione già avanzata, quando la matrice polimerica presenta una forte consistenza; tutto ciò genera una struttura cellulare disomogenea, con celle molto allungate ed orientate nella direzione di scorrimento dei pannelli, che influiscono negativamente sulla resistenza meccanica della schiuma e dello stesso pannello in particolare nella sua direzione trasversale. Infatti, la schiuma poliuretanica rigida che viene a formarsi tra i due strati di materiale esterni, o tra i gusci che delimitano i lati del pannello, deve in certi casi concorrere alla resistenza meccanica dell'intero pannello ed alla richiesta funzione di isolamento termico tale da ridurre il più possibile la trasmissione del calore.
Pertanto, nella produzione di pannelli a strati in schiuma poliuretanica rigida, non solo esiste l'esigenza di sostituire l'impiego dei tradizionali agenti di espansione ausiliari proibiti dal protocollo di Montréal, con agente di espansione inerte, quale ad esempio CO2 liquida, ma esiste altresì l'esigenza di rendere l'intero sistema più economico e di produrre pannelli con qualità meccaniche e termiche migliorate.
L'uso di anidride carbonica liquida nella produzione di schiume poliuretaniche espanse è stato variamente proposto o suggerito in numerosi brevetti anteriori, ad esempio nel brevetto US-A- 3.184.419 ed DS-A- 5.120.770, secondo cui la miscela di reazione è sottoposta a pressione durante la miscelazione, per mantenere l'agente di espansione allo stato liquido e per causare una preespansione ed una parziale frotizzazione della miscela sotto forma di una schiuma densa e cremosa causata dal rilascio dell'agente di espansione in forma gassosa quando viene espulsa alla pressione atmosferica. Tuttavia, in questi sistemi noti l'espulsione della miscela parzialmente frotizzata avviene in modo turbolento per la improvvisa vaporizzazione dell’agente di espansione. Benché la tecnica della pre-espansione e l'uso di un agente di espansione inerte, incorporato allo stato liquido in una miscela di reazione poliuretanica, consenta teoricamente la produzione di una schiuma di ridotta densità, in pratica la struttura della schiuma risulta di qualità molto inconsistente per la presenza di grosse bolle o di celle irregolari e sovradimensionate, che rendono inadatto l'impiego di simili sistemi nella produzione di pannelli stratificati con schiume poliuretaniche rigide.
Sebbene la pre-espansione con gas inerte, in particolare CO2 liquida, sia una tecnica potenzialmente ben nota, sino ad ora non è stata suggerita né tanto meno è stato possibile applicarla con successo ad un processo per la produzione in continuo di pannelli a strati con schiume poliuretaniche rigide.
Scopo dell'invenzione
Uno scopo della presente invenzione è pertanto di fornire un procedimento per la produzione in continuo di pannelli a strati con schiume poliuretaniche rigide che utilizzi vantaggiosamente un agente di espansione inerte, in particolare CO2 liquida quale agente di espansione ausiliario non reattivo, tale da rendere il processo produttivo più economico, migliorando nello stesso tempo la struttura cellulare della schiuma, le sue caratteristiche termiche e quelle meccaniche dei pannelli così ottenuti.
Un ulteriore scopo della presente invenzione è di fornire una apparecchiatura per la produzione di pannelli a strati con schiume poliuretaniche rigide, come sopra riferito, totalmente innovativa in questo specifico settore in quanto consente di ottenere un adeguato controllo della fase di pre-espansione e di frotizzazione della miscela poliuretanica mentre la stessa viene distribuita o erogata in modo continuo tra strati esterni di materiale mantenuti in movimento.
Un ulteriore scopo ancora dell'invenzione è di fornire un procedimento ed un impianto di schiumatura, nella produzione in continuo di pannelli a strati con schiuma poliuretanica rigida, funzionante a velocità molto ridotta rispetto agli impianti tradizionali, consentendo in questo modo la realizzazione di linee di produzione di lunghezza più corta ed in grado di soddisfare maggiormente le reali esigenze produttive.
Sommario dell'invenzione
Contrariamente agli orientamenti dello stato della tecnica tradizionale, l'invenzione risiede nella miscelazione sotto pressione dei componenti poliuretanici reattivi con almeno un agente di espansione inerte basso bollente quale CO2 liquida o altri espandenti ausiliari quali composti alogenati o fluoroderivati commercialmente noti con le sigle 134A, HCFC, CFC, HFC o simili, facendo successivamente pre-espandere e frotizzare la miscela in condizioni di pressione controllate, depositandola su un substrato continuo di materiale in movimento mediante un dispositivo di equalizzazione delle pressioni e di frotizzazione della miscela avente una zona di caduta della pressione allungata che si estende nella direzione trasversale al materiale, causando almeno una deviazione del flusso di miscela che sta preespandendo e di lasciare ulteriormente espandere la miscela pre-espansa nello spazio compreso tra un substrato continuo inferiore ed un substrato continuo superiore di contenimento laterale della schiuma. In questo modo si ottiene una erogazione dolce e controllata di una miscela frotizzata avente una struttura cellulare omogenea che si espande con celle di forma sferica, particolarmente idonea a migliorare le caratteristiche meccaniche e termiche dei pannelli cosi ottenuti.
La presente invenzione risulta innovativa per l’impiego di una miscela poliuretanica pre-espansa e frotizzata nella produzione in continuo di pannelli in schiuma poliuretanica rigida con strati periferici di materiale di contenimento o con una successione continua di gusci esterni, risultando altresì unica in guanto consente di impiegare praticamente un agente di espansione ambientalmente sicuro, nonché l'uso di un dispositivo di frotizzazione della miscela idoneo a fornire un controllo delle pressioni ed una distribuzione omogenea di uno strato di miscela pre-espansa e frotizzata per l'intera larghezza del pannello, avente una altezza sostanziale rispetto allo spessore finale del pannello. Breve descrizione dei disegni
L'invenzione verrà maggiormente descritta in maggior dettaglio qui di seguito, con riferimento ai disegni allegati, in cui:
Fig. 1 mostra schematicamente una sezione longitudinale di un'apparecchiatura per la produzione in continuo di pannelli a strati, in schiuma poliuretanica rigida, secondo l'invenzione;
Fig. 2 è una vista in pianta dell’apparecchiatura di figura 1, con la parte superiore rimossa;
Fig. 3 è una sezione ingrandita secondo la linea 33 di fig.2 di una possibile forma di realizzazione di un dispositivo di pre-espansione e di frotizzazione utilizzabile col procedimento secondo l'invenzione;
Fig. 4 è una sezione trasversale di un primo pannello a strati, comprendente uno strato intermedio di schiuma poliuretanica rigida contenuto tra strati periferici piani secondo il procedimento dell'invenzione;
Fig. 5 è una sezione trasversale di un secondo pannello a strati con schiuma poliuretanica rigida provvisto con gusci esterni definenti una struttura metallica scatolare.
Come mostrato, l'apparecchiatura per la produzione in continuo di pannelli a strati con strato intermedio in schiuma poliuretanica rigida, secondo l'invenzione, in una sua possibile forma di realizzazione sostanzialmente comprende un convogliatore continuo 10 costituito da un nastro convogliatore inferiore 11 e da un nastro convogliatore superiore 12, opportunamente distanziati tra loro in modo da definire uno spazio di schiumatura 13 avente dimensioni in larghezza e spessore corrispondenti a quelli dei pannelli da formare.
Un primo nastro di materiale 14 o altro substrato continuo inferiore che andrà a definire uno strato od una faccia esterna del pannello, ad esempio un nastro in tessuto, in metallo, in plastico o altro materiale opportunamente pretrattato per consentire una buona adesione con la schiuma poliuretanica, nel caso mostrato si svolge da un rotolo 15 per essere alimentato in continuo muovendosi con il nastro convogliatore inferiore 11. Corrispondentemente, un secondo foglio di materiale 16 o substrato continuo superiore atto a definire l'altra faccia del pannello, si svolge da un secondo rotolo 17 per essere alimentato in continuo lungo il nastro convogliatore superiore 12.
Con 18 in figura 1 è stato inoltre indicato un dispositivo di miscelazione di per sè noto, al quale vengono alimentati i componenti poliuretanici A e B opportunamente pre-miscelati con i necessari additivi e/o catalizzatori, e con almeno un agente di espansione non reattivo allo stato liquido, ad esempio CO2 liquida, che viene miscelato ad una pressione compresa tra 5 e 18 bar, preferibilmente tra 15 e 18 bar e poi rilasciato per ottenere una pre-espansìone e frotizzazione della miscela poliuretanica mediante un particolare dispositivo di frotizzazione 19; la frotizzazione ottenuta mediante un rilascio controllato della CO2 o altro espandente nella miscela poliuretanica, causa la formazione di una densa crema al momento del deposito sul nastro di materiale inferiore 14, prima che avvenga la reazione chimica di polimerizzazione nello spazio di schiumatura delimitato dai due nastri di materiale 14, 16 che avanzano alla stessa velocità lungo il convogliatore 10.
Nel caso in cui i pannelli da formare siano costituiti semplicemente da uno strato di materiale poliuretanico interno 20 e da strati di materiale in foglio esterni 14' e 16' come indicato in figura 4, potrà risultare necessario contenere la schiuma poliuretanica sui due fianchi del convogliatore 10, ad esempio mediante nastri di materiale 21 che si svolgono da un rispettivo rotolo 22 in corrispondenza o in prossimità del dispositivo 19 di erogazione della schiuma poliuretanica frotizzata, riavvolgendosi su un rotolo 23 all’altra estremità del convogliatore 10. E' tuttavia evidente che in funzione delle caratteristiche dei pannelli da produrre, l'impianto potrà essere diversamente formato o realizzato rispetto a guanto mostrato a titolo di esempio nelle figure 1 e 2 dei disegni allegati. Infatti, nel caso in cui i pannelli da formare comprendano uno o più gusci esterni 24 e 25, come mostrato in figura 5, che racchiudono totalmente lo spazio di schiumatura della resina poliuretanica 20, in combinazione con l'impianto mostrato in figura 1 ed in sostituzione dei rotoli di materiale in nastro 15, 17, potrà essere previsto un impianto per l'alimentazione in continuo di una successione di gusci tra loro accostati.
La figura 3 dei disegni allegati, mostra le caratteristiche generali del dispositivo di pre-espansione e di frotizzazione della miscela poliuretanica impiegato nella produzione in continuo di pannelli in schiuma poliuretanica rigida secondo l'invenzione.
Come mostrato nelle dette figure, il dispositivo di erogazione della miscela pre-espansa sostanzialmente comprende una camera tubolare 26 di equalizzazione della pressione, che si estende trasversalmente per l'intera larghezza del convogliatore; la camera 26 di equalizzazione della pressione su un lato è collegata mediante un condotto 27 all'uscita del miscelatore 18 e sul lato opposto presenta una feritoia longitudinale continua 29 di spessore molto ridotto, tale da formare una sorta di meato in grado di fornire una caduta di pressione controllata, sufficiente a mantenere in fase liquida l'agente di pre-espansione nel miscelatore 18. Diversamente dal caso mostrato, la feritoia 29 definente una zona di caduta della pressione, potrebbe essere diversamente realizzata; ad esempio potrebbe essere formata da altre aperture ristrette opportunamente sagomate, comprendendo una Berie di aperture circolari o rettangolari allineate nella direzione longitudinale della camera 26 di equalizzazione della pressione. Ad esempio, secondo una forma di realizzazione sperimentata, che ha fornito buoni risultati, il dispositivo di pre-espansione era costituito da un tubo di acciaio di circa 2 m di lunghezza, avente un diametro di 30 mm e provvisto di una feritoia longitudinale lunga 1,85 metri e di 0,5 mm di spessore.
Secondo la forma di realizzazione mostrata in figura 3, la feritoia 29 di equalizzazione della pressione è delimitata da superfici piane che si estendono parallelamente nella direzione di flusso della miscela.
La feritoia longitudinale 29 della camera di equalizzazione della pressione 26 si apre nella cavità 30 di un diffusore di frotizzazione e di erogazione della miscela che, come mostrato causa almeno una deviazione del flusso di miscela in uscita dalla feritoia 29, allargandosi in direzione del flusso stesso mentre la miscela frotizza, viene depositata sul nastro di materiale inferiore 14, come mostrato. Preferibilmente, la feritoia 29 è delimitata da superfici piane che si estendono nella direzione del flusso, aprendosi in una cavità 30 costituita da una parete superiore 31 fissata al tubo definente la camera 26, che si estende verso l'esterno per un tratto compreso tra 5 e 15 mm circa. La parete 31 termina in una parete piana 32 posta di fronte ed a distanza dalla feritoia 29, in un piano formante un angolo di 90° con la parete 31. La parete 32 si estende verso il basso per circa 30 cm, terminando in una parete superiore 33 che si dispone inclinata verso l'alto od orizzontale e parallela al substrato inferiore 14. La cavità 30 è inoltre delimitata posteriormente da una parete verticale 34 che dalla feritoia 29 si estende verso il basso per circa 40 cm, oltre la parete frontale 32, terminando in una parete orizzontale 35 o in stretta vicinanza del substrato mobile 14. In questo modo il flusso della miscela che fuoriesce dalla feritoia 29 viene a formare una o più deviazioni a 90° prima di essere depositato sul substrato mobile 14.
La miscela poliuretanica pre-espansa e frotizzata, viene depositata in modo continuo sul nastro di materiale inferiore 14 per uno strato di sostanziale altezza, pari ad esempio ad un terzo dello spessore del pannello definito dallo spazio di schiumatura 13 delimitato tra il nastro di materiale inferiore 14 ed il nastro di materiale superiore 16, alle estremità di ingresso del convogliatore 10, prima che avvenga la reazione chimica tra i vari componenti poliuretanici.
Non appena depositata, la schiuma frotizzata continua per un certo tratto del convogliatore la sua fase di espansione sia per il graduale rilascio dell'agente di espansione ausiliario, sia per la generazione dell'agente di espansione primario causato dalla reazione chimica tra i vari componenti, aumentando di spessore fino a venire a contatto con il nastro di materiale superiore 16 che da quel momento impedirà ogni ulteriore crescita della schiuma, esercitando su di essa una certa pressione. In questa fase è possibile ottenere un controllo delle caratteristiche della schiuma prodotta alimentando una quantità di miscela in eccesso, superiore a quella teoricamente necessaria per riempire in espansione libera lo spazio di schiumatura 13, ad esempio con una extracarica fino al 5% rispetto alla quantità teorica suddetta.
Sulla base dei principi della presente invenzione sono state svolte delle prove comparative, producendo pannelli costituiti da due fogli metallici piani con spessore di 1,2 mm e da uno strato intermedio di una schiuma poliuretanica rigida, di normale formulazione, avente una altezza di circa 10 cm.
La miscela poliuretanica impiegata era premiscelata con CO2 liquida quale agente di pre-espansione inerte, nella quantità di cinque parti di CO2 su cento parti di miscela. La miscela dei componenti chimici di formazione della schiuma è stata poi erogata all'uscita del dispositivo di frotizzazione 19, direttamente sul nastro inferiore 14, ad una certa distanza dell'estremità di entrata del convogliatore 10.
La schiuma frotizzata che fuoriusciva dal diffusore 30 aveva l'aspetto di una crema morbida, priva di grosse bolle, e la sua espansione veniva completata in un breve tratto andando a riempire completamente lo spazio di schiumatura 13 delimitato dai due nastri di materiale 14 e 16. Completata la polimerizzazione, si sono ottenuti pannelli in schiuma poliuretanica rigida comprendenti i due strati di materiale esterno, che poteva essere tagliato nelle dimensioni volute e che presentava uno spessore regolare ed omogeneo. La struttura delle celle era sufficientemente fine, non conteneva grossi vuoti o celle fortemente ovalizzate. L'isotropia strutturale della schiuma poliuretanica ottenuta per effetto della frotizzazione, ha permesso di produrre pannelli con qualità termiche e strutturali migliorate, rispetto a pannelli ottenuti con processi tradizionali nei quali la formazione di vuoti o di grosse celle ovalizzate orientate nella direzione longitudinale del pannello, risultava in tutti i casi evidente.
Le prove svolte hanno dimostrato chiaramente l'efficienza del processo secondo la presente invenzione e le migliori qualità dei pannelli ottenuti.
Le prove e sperimentali condotte hanno inoltre dimostrato la reale possibilità di usare CO2 liquida quale agente di espansione ausiliario, tale da garantire una buona pre-espansione o frotizzazione della miscela poliuretanica, mantenendo velocità del convogliatore comparativamente basse, e portate ridotte rispetto a impianti che utilizzano tecniche convenzionali.
Si intende comunque che quanto è stato detto e mostrato nei disegni allegati è stato dato a puro titolo esplicativo dei principi generali della presente invenzione, nella produzione in continuo di pannelli a strati rinforzati con schiume poliuretaniche rigide, che utilizzano in modo nuovo e concretamente realizzabile un processo di pre-espansione e di frotizzazione della miscela poliuretanica, mediante CO2 liquida o altro agente ausiliario di espansione inerte, tale da migliorare l'intero processo produttivo e le caratteristiche dei pannelli ottenuti.
Secondo possibili varianti o per differenti applicazioni, gli strati esterni 14 e 16 potrebbero essere costituiti da materiale di finitura o di semplice contenimento della schiuma poliuretanica in fase di espansione e di polimerizzazione, che poi potrebbero essere mantenuti o rimossi, ovvero potrebbero costituire essi stessi parti strutturali o di rinforzo dell'intero pannello.
Similmente, in combinazione con la CO2 liquida quale agente ausiliario di pre-espansione, si potrebbe impiegare un secondo agente ausiliario di espansione, ad esempio Freon 134A avente un diverso coefficiente lambda di trasmissione del calore, rispetto a quello dell'agente di espansione ausiliario necessario per la frotizzazione, tale da fornire alla schiuma poliuretanica un potere termicamente isolante superiore; in questo modo è possibile migliorare le caratteristiche di coibentazione del pannello e la processabilità del pannello stesso, in particolare per un minor potere di migrazione attraverso la schiuma del secondo agente di espansione.

Claims (14)

  1. R I V E N D I C A Z I O N I 1. Un procedimento per la produzione in continuo di pannelli a strati comprendenti strati esterni ed uno strato intermedio in schiuma poliuretanica rigida, secondo cui una miscela di componenti poliuretanici reattivi, con almeno un agente di espansione ausiliario basso bollente, viene alimentata in continuo e fatta espandere in uno spazio di schiumatura delimitato perifericamente da almeno un substrato continuo inferiore e da un substrato continuo superiore che vengono fatti avanzare lungo un convogliatore, caratterizzato dal fatto di pre-espandere e frotizzare detta miscela poliuretanica in condizioni di pressione controllate, facendola fluire lungo una camera allungata di equalizzazione della pressione e attraverso una feritoia allungata di caduta della pressione che si estendono trasversalmente a detto spazio di schiumatura, e di causare una frotizzazione della miscela rilasciando detto agente di espansione ausiliario depositando la miscela frotizzata sul substrato di materiale inferiore, e di consentire una progressiva espansione verso l'alto della miscela frotizzata fino a farla aderire al substrato di materiale superiore esercitando sulla stessa miscela un'azione di compressione.
  2. 2. Un procedimento secondo la rivendicazione 1 caratterizzato dal fatto di causare almeno una deviazione del flusso della miscela in fase di frotizzazione, a valle della feritoia di uscita di detta camera di equalizzazione della pressione.
  3. 3. Un procedimento secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto di far fluire la miscela in pre-espansione lungo una cavità di frotizzazione che si allarga proporzionalmente nella direzione di flusso della miscela stessa.
  4. 4. Un procedimento secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che l'agente ausiliario di espansione comprende biossido di carbonio.
  5. 5. Un procedimento secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che la pressione della miscela e dell'agente di espansione ausiliario, durante la miscelazione viene mantenuta tra 15 e 18 bar.
  6. 6. Un procedimento secondo una qualsiasi rivendicazione precedente, caratterizzato dal fatto di miscelare i componenti poliuretanici con un secondo agente di espansione ausiliario avente un coefficiente lambda di trasmissione del calore ed un potere di migrazione nella schiuma differente da quelli dell'agente ausiliario di frotizzazione.
  7. 7. Un procedimento secondo una qualsiasi rivendicazione precedente, caratterizzato dal fatto di alimentare una quantità di miscela in eccesso fino al 5%, rispetto alla quantità teoricamente necessaria per riempire lo spazio di schiumatura delimitato dal substrato di materiale inferiore e dal substrato di materiale superiore.
  8. 8. Dn'apparecchiatura per la produzione in continuo di pannelli a strati rinforzati con schiuma poliuretanica rigida, in cui il pannello comprende strati esterni di materiale che delimitano uno spazio di schiumatura ed uno strato interno di una schiuma poliuretanica rigida, detta apparecchiatura comprendendo un dispositivo miscelatore per miscelare i componenti poliuretanici reattivi ed almeno un agente ausiliario di preespansione mantenuto allo stato liquido sotto pressione, un convogliatore per fare avanzare in continuo un primo ed un secondo substrato continuo di materiale, tra loro distanziati per definire detto spazio di schiumatura della miscela poliuretanica, caratterizzata dal fatto di comprendere: un dispositivo di pre-espansione e di frotizzazione della miscela avente una camera tubolare allungata di equalizzazione della pressione, collegata a detto dispositivo di miscelazione rispettivamente provvista di una feritoia allungata di caduta della pressione che si estendono trasversalmente nel senso della larghezza di detto spazio di schiumatura, detta feritoia comunicando con una cavità di frotizzazione della miscela avente un'apertura di uscita della miscela frotizzata che si estende verso ed in direzione dello spazio di schiumatura suddetto.
  9. 9. Apparecchiatura secondo la rivendicazione precedente, caratterizzata dal fatto che detta cavità di frotizzazione della miscela è provvista di pareti atte a causare almeno una deviazione del flusso di miscela a valle di detta feritoia allungata della camera di equalizzazione della pressione.
  10. 10. Apparecchiatura secondo le rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che detta cavità di frotizzazione della miscela presenta un'area della sezione trasversale che, a partire da detta feritoia allungata di caduta della pressione, aumenta nella direzione di flusso della miscela stessa.
  11. 11. Apparecchiatura secondo le rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che detta feritoia allungata di caduta della pressione è delimitata da superfici che si estendono nella direzione del flusso.
  12. 12. Apparecchiatura secondo le rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che detta cavità di frotizzazione presenta, nella direzione di flusso della miscela, dimensioni proporzionate per rilasciare prògressivanente la miscela in pre-espansione.
  13. 13. Apparecchiatura secondo le rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che detta feritoia allungata di caduta della pressione è definita da una feritoia continua o da una successione di fori o di feritoie allineate in senso longitudinale a detta camera di equalizzazione della pressione.
  14. 14. Un pannello a strati, in resina poliuretanica rigida, comprendente strati esterni di materiale in foglio o gusci esterni che racchiudono uno strato interno di materiale poliuretanico rigido pre-espanso e frotizzato secondo il procedimento delle rivendicazioni precedenti .
ITMI950052A 1995-01-12 1995-01-12 Procedimento e impianto per la produzione in continuo di pannelli a strati, con schiuma poliuretanica rigida IT1272895B (it)

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